Home Blog Pagina 1930

Balzaretti: “Non basta essere stati calciatori per essere bravi manager. Percorso di formazione importantissimo con la Roma”

0

In occasione del Social Football Summit allo Stadio Olimpico, Federico Balzaretti è tornato a parlare della sua esperienza con la Roma. L’ex calciatore, da poco nuovo direttore sportivo del Vicenza, ha voluto ringraziare la società giallorossa per l’opportunità di entrare in dirigenza:

Non basta essere stati calciatori per essere dei bravi manager. Ho avuto la sfortuna/fortuna di interrompere la mia carriera a 31 anni prima di un calvario di un anno e mezzo che ha poi sancito il mio ritiro. Ho avuto modo di fare un percorso di formazione importantissimo con i dirigenti della Roma tra cui Massara. Una decina di giorni fa è capitata l’occasione importantissima del Vicenza; un’opportunità per cui mi sento preparato ed ho colto al volo la proposta. Credo che la preparazione a 360 gradi possa dare la visione giusta per essere pronti per fare buone cose ma poi è il campo, così come da calciatore, a fare da giudice. Risultatista o giochista? Se devo scegliere è ovvio che il risultato conta ed è sovrano e costruirlo con un certo tipo di gioco ed idea dà più gusto. Alla base del risultato ci sono determinati tipi di principi; alcuni possono essere più estetici ed altri più pratici. La cosa bella è che tutti hanno ragione sotto questo aspetto perché nella storia hanno vinto sia i primi che gli ultimi ma nel calcio è importante avere un’idea, saperla trasmettere ed avere in campo calciatori che seguano quest’ultima. qualsiasi sia la strada dev’essere chiara e ben definita perché la confusione crea imbarazzo. Oggi nel calcio vince chi sa leggere più momenti della partita; non bisogna saper fare una sola cosa ma bisogna saper leggere la gara, diversificare pur restando sui propri principi. Oggi c’è una conoscenza sotto tutti i punti di vista sia numerico che tecnico, è alla portata di tutti ed è totale ed il saper fare tante cose differenti è ad oggi l’aspetto che ti porta a risultati importanti”.

Infine un pensiero sul derby: “Ci si emoziona più in campo, ma anche a bordo campo quando si seguono partite come il derby di Roma le sensazioni si vivono allo stesso modo“.

Allenamento Roma, ancora individuale per Pellegrini. Zaniolo rientra in gruppo

0
Lorenzo Pellegrini of AS Roma scores the goal of 1-1 during the Conference league group C football match between AS Roma and PFC CSKA Sofia at Olimpico stadium in Rome Italy, September 16th, 2021. Photo Antonietta Baldassarre / Insidefoto antoniettaxbaldassarre

Lorenzo Pellegrini preoccupa José Mourinho. Il capitano della Roma è ancora alle prese con l’infiammiazione al ginocchio sinistro che lo ha costretto a rinunciare agli impegni con la Nazionale. Anche oggi allenamento individuale per il numero 7 che spera di aggregarsi al gruppo al più presto. La sua presenza contro il Genoa è sempre in dubbio. Lo riporta Sky Sport. Rientra invece in gruppo Nicolò Zaniolo.

Veretout: “Mourinho è un vincente ed è adatto ad un grande progetto come quello dei Friedkin alla Roma”

0
rJordan Veretout of AS Roma 29th August 2021 Estadio Arechi, Salerno, Campania, Italy Serie A Football league, Salernitana versus Roma PUBLICATIONxNOTxINxUK ActionPlus12318596 NaFoto

Jordan Veretout, centrocampista dela Francia, ha parlato dal ritiro della Nazionale intervistato da Le Parisien. Queste le sue parole:

José Mourinho è sempre l’uomo per il lavoro. È un vincente, un allenatore adatto a un grande progetto come quello dei Friedkin alla Roma. È rigoroso, ha un’esperienza incredibile. Ha vinto molto e fa desiderare a tutti di impegnarsi al 200%. Troverà il modo per invertire questa dinamica. A Roma c’è tanta passione: se vinci sei al top, se perdi è una tragedia. I tifosi sono la nostra forza. Sta a noi restituire loro questo supporto. Ho imparato molto in Serie A. Fisicamente è dura, anche tatticamente. In questo momento sto giocando nella Roma come due giocatori davanti alla difesa. Mi piace difendere, attaccare, pressare il portatore di palla, sono capace di segnare, di fare assist. Devo riprodurlo in Nazionale. Fin da quando ero molto giovane mi ripetevo: con il lavoro si possono fare grandi cose. E tra le grandi cose c’è la Nazionale francese. Essere entrato a far parte della selezione è magnifico, ho realizzato il mio sogno. Non c’è nulla sopra la maglia della Francia. Essere stato convocato a settembre, a ottobre e ora a novembre non è ai miei occhi fine a se stesso. La parte più difficile è continuare a fare bene al lungo termine. Non mi sono mai scoraggiato. Sono le prestazioni nel club la chiave, non c’è età per rappresentare il tuo Paese. Prendo come esempio un altro centrocampista: Claude Makelele. Dopo due o tre presenze a 22 o 23 anni, è stato convocato regolarmente solamente da quando aveva 27 anni in poi…“.

Sabatini: “La Roma dà sempre l’impressione di vincere le partite, ma c’è qualche distrazione di troppo”

0

Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, è stato intervistato da calciomercato.it durante il “Social Football Summit 2021” allo Stadio Olimpico. Queste le sue parole:

La Roma è una squadra un po’ risicata nei numeri, ma è una buona squadra. Dà sempre l’impressione di poter vincere le partite, c’è qualche distrazione di troppo ma ci sono anche giocatori forti. Abraham è fortissimo, Shomurodov anche, Mancini e Ibanez sono giocatori forti che hanno bisogno ancora di un po’ di esperienza. Appena recupereranno anche Spinazzola saranno assolutamente competitivi. Zaniolo è il miglior giovane italiano, deve recuperare da un infortunio gravissimo e ha bisogno dei suoi tempi. Facendo anche un’analisi individuale dei calciatori la Roma è destinata a fare bene in futuro. Non bisogna avere una visione manichea delle cose, serve sensibilità umana, la forza e la voglia di fare cose. Oggi però la tecnologia è diventata necessaria soprattutto per gli allenatori, per esaminare i flussi di gioco, la linea difensiva. Tant’è che che ci sono allenatori che non entrano nello spogliatoio all’intervallo senza aver prima consultato i dati della partita. La tecnologia va accolta con benevolenza ed entusiasmo. Serve una sintesi tra una cosa e l’altra, come effettivamente fa Mourinho, che si circonda del match analyst che gli traduce le cose in tempo reale, poi lui con la sua esperienza determina le scelte. Emozioni? Si trasmettono con le parole e le posture, non con le immagini, con cui si trasmettono solo le correzioni. L’emozione è una cosa interiore, bisogna attivare dei meccanismi che sia Mourinho che altri sanno fare“.

Roma, Pinto al lavoro: Mancini e Darboe a un passo dal rinnovo

0
AS Roma v CSKA Sofia - UEFA Conference League Gianluca Mancini of AS Roma celebrates scoring fourth goal during the UEFA Conference League group C match between AS Roma and AS Roma at Stadio Olimpico, Rome, Italy on 16 September 2021. Roma Roma Italy maffia-asromavc210916_npbXa PUBLICATIONxNOTxINxFRA Copyright: xGiuseppexMaffiax

gazzetta.it (C.Zucchelli) – Manca soltanto l’annuncio, ma i rinnovi di Darboe e Mancini sono ormai cosa fatta. Il difensore firmerà fino al 2026 e prenderà oltre 3 milioni a stagione. E’ un fedelissimo di Mourinho e il portoghese non vuole gente distratta da contratti e per questo il comunicato potrebbe arrivare già questa settimana. La Roma spera che questo rinnovo gli regali di nuovo quella serenità in campo che in queste ultime partite sembra aver perso. Il centrocampista, invece, andrà a guadagnare 400mila euro più bonus e anche lui fino al 2026. Mourinho e il suo staff credono molto in Darboe e ci stanno lavorando su. Ora si attende il salto di qualità.

Florenzi col dente avvelenato: “Sono venuto al Milan perché hanno dimostrato di volermi più di chiunque altro”

0
Alessandro Florenzi Italy during the Uefa European Championship, EM, Europameisterschaft 2020 Finals match between Italy 4-3 England at Wembley Stadium on July 11, 2021 in London, England. Noxthirdxpartyxsales PUBLICATIONxNOTxINxJPN 164480842

Alessandro Florenzi rimane col dente avvelenato. In una nuova intervista lancia un’altra frecciatina alla Roma. Queste le sue parole a Skrill:

Sono venuto qui perché hanno dimostrato di volermi più di chiunque altro. Quando penso al Milan mi vengono in mente i numerosi campioni che hanno vestito questa maglia, ho la fortuna di poter dialogare con Paolo Maldini. Una leggenda dello stesso calibro di Totti e De Rossi. Portare a casa un trofeo con la propria Nazionale è un’emozione incredibile. Abbiamo passato 50 giorni insieme diventando una famiglia“.

Stadi, si va verso la stretta: non vaccinati fuori

0

Il Governo sta per decidere ma la strada sembra essere tracciata. La risposta finale arriverà venerdì prossimo quando il monitoraggio settimanale dell’Iss comunicherà l’indice Rt. Le prime iniziative riguarderebbero una stretta sulle condizioni per ottenere il certificato verde e il settore dello svago che potrebbe essere riservato soltanto ai vaccinati. Il Green Pass verrebbe rilasciato, per cinema, teatri, stadi, bar e ristoranti, solo a chi abbia completato il ciclo vaccinale e ai guariti da non più di sei mesi, escludendo così il tampone, sia rapido che molecolare. Lo riporta il sito SportMediaset.

Mancini rilancia la sfida: “Playoff? Fiducia, andremo in Qatar. Magari il Mondiale lo vinciamo pure”

0
FUSSBALL Euro 2021 Achtelfinale Spiel 37 in London Italien - Oesterreich 26.06.2021 Trainer Roberto Mancini Italien *** FOOTBALL Euro 2021 round of 16 match 37 in London Italy Austria 26 06 2021 coach Roberto Mancini Italy

La Gazzetta dello Sport (A. Elefante) – Bisognava fare un grande sforzo per dire una cosa così, con quella certezza, per due volte. Roberto Mancini lo ha fatto, strizzando appena quegli occhi scavati da giorni di passione e da 95’ di inutile rabbia, con la voce che tradiva delusione, ma provava a trasmettere fiducia, nonostante tutto: “Ora ci prepareremo bene per questi playoff, e al Mondiale ci andremo da lì. Poterci ancora andare è la cosa più importante. Sono totalmente fiducioso: ci andremo. E magari lo vinceremo anche“.

Ci vuole anche coraggio, non solo uno sforzo, per dirlo dopo un vuoto così: lo stesso coraggio che aveva trovato venerdì sera a Roma, per dire più o meno la stessa cosa. Probabilmente la stessa che aveva appena detto alla squadra, prima del supplizio microfono. Era scappato via dal campo come da un incubo, il Mancio. Come se gli sembrasse irriconoscibile, più che incredibile, quello che aveva visto.

Ma c’era altro dietro quello scatto del c.t. verso lo spogliatoio: voleva guardare tutti negli occhi. Tutti, e infatti ha richiamato anche Bonucci e Berardi, che stavano aspettando l’appuntamento con la Rai che lui per primo aveva rinviato. Voleva parlarci subito. Non dopo, prima: che la ferita di questa delusione enorme potesse e possa allargarsi fino a diventare dolorosa come quella del 2017.

 

Mise-Dazn, l’incontro slitta a domani

0
Randmotiv,Featrure-DAZN Mikrofon,Close Up. Fussball 1. Bundesliga Saison 2021/2022, 2.Spieltag, Spieltag02 FC Bayern Muenchen-1.FC Koeln 3-2 am 22.08.2021,A L L I A N Z A R E N A Muenchen. *** Randmotiv,Featrure DAZN Mikrofon,Close Up Fussball 1 Bundesliga Saison 2021 2022, 2 Spieltag, Spieltag02 FC Bayern Muenchen 1 FC Koeln 3 2 am 22 08 2021,A L L I A N Z A R E N A Muenchen

Il Sole 24 Ore (A. Biondi) – Spostato di un giorno l’incontro fra i vertici Dazn e il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Questioni di agenda avrebbero determinato lo slittamento a domani alle 9 di questo incontro previsto per oggi pomeriggio e annunciato la scorsa settimana con la convocazione al Mise dei “vertici di Dazn per fare chiarezza, a tutela dei consumatori, anche sulle ultime decisioni dell’azienda che detiene i diritti tv del calcio di serie A”.

Al centro dell’attenzione la questione della “concurrency”: la visione di due stream contemporanei da località diverse con un unico abbonamento. Daznera pronta a mettere fine a questa possibilità. Una decisione presa in risposta a un meccanismo di condivisione di password inizialmente tollerato ma che poi, secondo i monitoraggi di Dazn, avrebbe prodotto un’accelerazione poco controllabile di abusi contrattuali (visioni non solo in famiglia). Le proteste e la convocazione del Mise hanno però convinto la piattaforma a desistere. Un dietrofront fatto, ma sottolineando il problema, insieme a quello della pirateria, e confermando la volontà di intervenire in qualche modo all’inizio della prossima stagione.

Italia all’inferno: gli azzurri non passano a Belfast e vanno agli spareggi

0

Il Tempo (T. Carmellini) – La frittata è fatta. Perché non basta essere campioni d’Europa per vincere, andare avanti e meritarsi un mondiale. Non basta il blasone, bisogna giocare, soffrire, stringere i denti e riuscire a mettere qualità e sostanza nel gioco. E soprattutto, bisogna fare gol. Questa Italia non è più cattiva, ha perso smalto, qualità, personalità e forse è anche molto meno affamata di quella che la scorsa estate aveva fatto sognare un paese intero.

Il pareggio in Irlanda e il successo casalingo della Svizzera contro la Bulgaria ci condanna agli spareggi che si giocheranno a marzo: così la strada verso il mondiale in Qatar è ancora tutta in salita, perché tra le squadre che sono finite ai playoff ci sono diverse gatte da pelare: tra le quali anche la Svezia che già ci cacciò da un mondiale qualche anno addietro.

Insomma non sarà una passeggiata di salute. Il bilancio della serata di Belfast prospetta quanto la nazionale di Mancini, orfana di tanti titolari, ha fatto vedere in questo ultimo squarcio di qualificazione. Forse la sintesi è tutta lì: senza Immobile, Verratti, capitan Chiellini, Pellegrini e Zaniolo questa squadra perde non solo qualità ma anche personalità.

E ieri è mancata proprio quella nell’ultima giornata di un girone che da campioni d’Europa avremmo dovuto dominare. Perché il possesso palla sterile non è servito a molto perché di tiri in porta veri degli azzurri se ne sono visti pochi davvero. Anzi, alla fine l’Irlanda, squadra di semi-dilettanti, ha anche rischiato di aggiungere la beffa a un danno clamoroso che fa perdere la faccia all’Italia campione d’Europa. Il salvataggio sulla linea di Bonucci a tempo scaduto è lo specchio di questa serata infame.

Con il senno del poi viene da ripensare a quel rigore sbagliato da Jorginho al novantesimo contro la Svizzera che avrebbe cambiato tutto. Ma nel calcio, come nella vita a volte basta un dettaglio fare tutta la differenza del mondo. E forse è anche un po’ girato quel vento che aveva spinto sempre, forse pure troppo, nella nostra direzione. Peccato perché anche ieri sera, prima dell’arrembaggio finale nel quale l’Italia ha perso ogni riferimento, era stata una partita a una porta. Gli innesti di Cristante, Bernardeschi, Locatelli e Scamacca non hanno sortito gli effetti desiderati e Mancini adesso dovrà trovare delle soluzioni diverse se non si vuole trovare nella situazione del suo predecessore. L’ombra lunga di Ventura si allunga anche su questa nazionale, perché la delusione del 13 novembre 2017 è ancora lì a far male e torna ad aleggiare nella testa dei tifosi azzurri. Ora come allora un nome su tutti: la Svezia. Ma mica staremo facendo sul serio eh… Calma e gesso, perché è tutto da rifare.

Dalot è una scalata, Bereszynski si può fare. A centrocampo sale il titolo Grillitsch

0
AS Roma manager Tiago Pinto and Jose Mourinho coach of AS Roma during the pre season friendly football match between AS Roma and Debrecen at Benito Stirpe stadium in Frosinone Italy, July 25th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Il casting per il terzino destro è tutt’altro che chiuso Diego Dalot è un’operazione complicata da portare a termine. Il Manchester United è un osso duro, la Roma non lo scopre oggi ma ha già dovuto fare i conti con le richieste onerose del club inglese nel turbolento passaggio di Smalling in giallorosso, una stagione fa.

Il terzino portoghese nonostante la volontà di sbarcare nella capitale rischia di rimanere a scaldare la panchina dell’Old Trafford fino a giugno: lo United infatti al momento non è intenzionato a lasciarlo partire con la formula del prestito con diritto di riscatto, ma vorrebbe un obbligo addirittura oltre i dieci milioni. Troppo secondo la Roma per un giocatore con il contratto in scadenza nel 2023.

Tiago Pinto continuerà a provarci ma intanto si è già tutelato con Bartosz Bereszynski, individuato come il profilo ideale nel rapporto qualità-prezzo per fare da vice Karsdorp da gennaio alla fine della stagione. Per una cifra vicina ai sei milioni l’affare si può chiudere con un prestito con diritto di riscatto, oppure con l’inserimento (in prestito) di un giovane della Roma come Calafiori.

Proseguono i contatti tra la Roma e l’entourage di Denis Zakaria, sempre più lusingato però dalle avances di diversi club esteri. Il Borussia M’gladbach si è rassegnato nel perderlo a zero a giugno e vuole cercare di monetizzare il più possibile nella finestra invernale: ecco perché Pinto oltre a parlare con il giocatore sta portando avanti anche i contatti con il diesse Max Eberl.

La Juventus è in pressing, così come l’Arsenal, la Roma contemporaneamente sta studiando Florian Grillitsch, ventiseienne in scadenza di contratto con l’Hoffenheim e ufficialmente sul mercato: può partire a gennaio per 7-8 milioni.

Zaniolo prova a ripartire: a Genova ci sarà

0
Italy: AS Roma vs US Sassuolo Rome, Italy September 12 2021. Nicolo Zaniolo Roma greets the supporters during the Serie A TIM match between AS Roma v US Sassuolo Calcio at Stadio Olimpico in Rome ROMA_SASSUOLO_28.JPG Rome Italy Copyright: GiuseppexFama

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Nicolò Zaniolo prenota un posto per Genova. Ieri l’azzurro ha ripreso ad allenarsi con i compagni e si candida per tornare titolare. L’azzurro vuole superare il periodo difficile, la sosta lo aiuta a recuperare la condizione. Il centrocampista offensivo ha lavorato soltanto parzialmente con il resto del gruppo, ma le condizioni migliorano e domenica sarà disponibile.

Ha smaltito tutti i problemi muscolari, il ragazzo è ottimista, aveva dovuto rinunciare anche alla convocazione in Nazionale per un problema avvertito al polpaccio, ormai superato. Nicolò vuole recuperare il tempo perduto. L’inizio di questa stagione non è stato facile, ancora non è tornato quello prima dell’infortunio. Zaniolo non è più esposto sui social come un anno fa, adesso ha una vita sentimentale serena, ha preso coscienza del suo status di padre nella speranza di recuperare le certezze smarrite con i due infortuni alle ginocchia.

Il suo procuratore ha già incontrato Tiago Pinto per parlare del futuro, è stato ipotizzato un prolungamento di contratto per farlo sentire importante. Quello attuale scade nel 2024, Nicolò guadagna circa 1,6 milioni di euro, per arrivare a superare facilmente i due milioni con i bonus.

Mkhitaryan, tempo di scelte: “Mai giocato solo per soldi”

0
Henrikh Mkhitaryan of AS Roma in action during the Serie A football match between AS Roma and Udinese calcio at Olimpico stadium in Rome Italy, September 23th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Nella scorsa stagione il più efficace giocatore della Roma, adesso invece stenta. Anzi, se Mourinho deciderà di confermare il modulo con due punte, Mkhitaryan potrebbe ritrovarsi ancora fuori come successo a Venezia.

Per questo il suo futuro è meno certo di prima. “Prima o poi tornerò al Dortmund – ha detto due giorni fa -, se non da giocatore, da spettatore. Sono stati gli anni più belli della mia vita professionale. Il Muro Giallo è pazzesco. Ancora oggi i miei compagni in Nazionale e alla Roma mi chiedono com’è giocare a oltre 80.000 persone. Non è vero che sono andato al Manchester per i soldi. Sono cavolate. Non ho mai giocato a calcio per i soldi. Altrimenti sarei andato in Russia o da qualche altra parte… Quando sono andato via ho discusso con l’a.d. Watzke, ma ora fra di noi è tutto ok. Dopo il mio addio ci siamo incontrati e parlati più volte al telefono. D’altro per me è sempre stato un sogno giocare in Premier“.

Pellegrini è ancora in dubbio per Genova. Probabili le 2 punte

0
The Roma footballers Eldor Shomurodov and Tammy Abraham during the Roma-CSKA Sofia Conference League match at the stadio Olimpico. Rome Italy, September 16th, 2021 Rome Italy - ZUMAm169 0134907712st Copyright: xMassimoxInsabatox

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Venerdì. È il giorno chiave, quello in cui Lorenzo Pellegrini e Mourinho capiranno se il capitano giallorosso potrà davvero esserci o meno a Genova, domenica sera, quando la Roma terrà a battesimo per la prima volta in Italia Shevchenko come allenatore.

Anche ieri, infatti, Pellegrini ha svolto lavoro individuale e sarà così fino a venerdì, quando invece proverà a vedere come sta il ginocchio sinistro. Ad oggi è ancora un po’ gonfio, gli dà fastidio, e se non si fosse fermato in tempo avrebbe rischiato anche qualche ulteriore conseguenza a livello meniscale. Le possibilità che il capitano giallorosso possa farcela per Genova sono ad oggi più o meno del 50%.

La situazione non è rosea, visto che la difesa è a pezzi a livello di uomini. A sinistra a Marassi mancheranno appunto i 3 terzini sinistri e forse anche due centrali (Smalling e Kumbulla, al massimo andranno in panchina). Gli uomini sono contati, con Mourinho che sembra intenzionato a mantenere in campo le due punte, come a Venezia. C’è solo da capire se ancora con la difesa o magari con un 4-3-1-2, con Ibanez schierato a terzino sinistro e Cristante al fianco di Mancini.

Mou, batti un colpo: il digiuno è Special, ma ora la Roma va a caccia di rinforzi

0
Jose Mourinho coach of AS Roma during the Serie A football match between AS Roma and Udinese calcio at Olimpico stadium in Rome Italy, September 23th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – José Mourinho un pragmatico? Quasi per nulla in confronto a Charles Sanders Peirce, scienziato e filosofo del XIX secolo, che amava dire: “Tutto ciò che l’esperienza si degna di insegnarci, ce lo insegna attraverso la sorpresa“.

Sarà per questo, forse, che siamo tutti vittime di stupore quando, scorrendo la carriera dello Special One, notiamo i 1637 giorni passati dal suo ultimo trionfo. Era il 24 maggio 2017 infatti quando, in compagnia di un paio di volti come Chris Smalling ed Henrikh Mkhitaryan, alzava al cielo il trofeo dell’Europa League alla guida del Manchester United.

Da quel giorno a Stoccolma sono passati quasi quattro anni e mezzo – circa 54 mesi – in cui l’allenatore portoghese non ha vinto più nulla. Per molti, sarebbe un lasso di tempo ragionevole da sostenere, ma per uno che in carriera, a partire dalla stagione 2002-203, ha vinto 25 trofei, sembra un vuoto enorme, quasi incomprensibile, se si pensa che più a lungo di due annate Mourinho non è mai stato senza vincere.  

Per questo, tornato da Londra, il tecnico ha scaricato la sua voglia di dare una svolta alla stagione della Roma in un post che fa capire lo stato d’animo che lo accompagna. “Lavorare duramente e costruire il futuro della Roma“. Per farlo, il portoghese ha fatto capire chiaramente che ha bisogno che sia fatto mercato. Nei corridoi di Trigoria si sussurra che la lista dei desideri dello Special One è di quelle assai impegnative dal punto di vista economico, anche perché il club giallorosso è zavorrato da 184 milioni di perdite e 418 milioni di debiti.

Occorrerebbe vendere, ma i primi in uscita – Villar e Diawara – sembra difficile cederli a gennaio se non in prestito, mentre Mayoral – altro con la valigia in mano – è di proprietà del Real Madrid e sarà sostituito da un giovane attaccante che non accampi pretese.

Micki, la luce e poi l’eclissi: serve la svolta

0
Henrikh Mkhitaryan of AS Roma during the Serie A football match between SS Lazio and AS Roma calcio at Olimpico stadium in Rome Italy, September 26th, 2021. Photo Antonietta Baldassarre / Insidefoto AntoxBalda

Il Messaggero (S. Carina) – Lo scorso anno, in campionato, Mkhitaryan si sbloccò proprio a Genova, a novembre. Una tripletta da urlo, che lanciò la Roma al quarto posto (a -3 dalla capolista Milan) dopo 7 gare. Alla dodicesima aveva preso per mano la squadra con 6 reti e 5 assist, diventando la stella polare di Fonseca. Dodici mesi dopo, al di là dello score (2 reti), la luce si è spenta. Partenza soft prima di eclissarsi dopo la sosta di ottobre.

Da quel momento in poi ha collezionato quattro sostituzioni consecutive, di cui tre nell’intervallo (Cagliari, Milan e Bodo/Glimt), più la panchina di Venezia, restando a guardare Perez e Zalewski subentrare in corsa al suo posto. Doveva essere l’uomo in più di Mou, il mix di esperienza e classe per alzare il livello della squadra. Sinora non gli sta riuscendo.

I motivi sono molteplici. In primis c’è quello tattico: lo scorso anno l’armeno giocava più vicino alla porta, come seconda punta, sfruttando gli spazi che Dzeko gli apriva con i suoi movimenti. A questo si lega la questione atletica: nel 4-2-3-1 è costretto a coprire una porzione di campo molto più ampia che lo rende meno lucido in fase offensiva. Il problema è che nemmeno la virata sul 3-4-1-2 lo agevola. Perché lo Special One vicino a Abraham gli preferisce Shomurodov che garantisce quel lavoro sporco’ che l’ex Dortmund non ha nelle corde. Se si aggiunge che il ruolo di trequartista è di Pellegrini, gli spazi si restringono.

Smalling torna in gruppo, rinforzerà la difesa di Mou

0
Soccer, friendly match , AS Roma v Raja Club Casablanca Chris Smalling of AS Roma during the Friendly Match between AS Roma v Raja Club Casablanca at Olimpico stadium in Rome, Italy, August 14, 2021. Imago-imagesEmmefoto Copyright: xImago-imagesEmmefotox

Leggo (F. Balzani) – “Sono di nuovo a Trigoria. Ora torniamo alla nostra promessa: lavorare duramente e costruire il futuro della Roma”. José Mourinho di mollare non ci pensa proprio e si rituffa nel prossimo tour de force per risollevare il club dalla recente crisi. Lavorare e costruire, scrive Mou su Instagram: sul mercato dove rischia di sfuggire Zakaria e risale Nandez e in campo dove Mou spera di riavere finalmente Smalling.

L’inglese in campionato ha giocato appena 132 minuti. Colpa dei tanti, troppi infortuni: dal problema al ginocchio alla lesione alla coscia. La Roma ha deciso di vederci chiaro dato che un anno e mezzo fa ha speso quasi 20 milioni per il vegano ex United. Il consulto fatto qualche giorno fa a Londra ha dato le risposte che dentro Trigoria speravano di sentire: il peggio è alle spalle, il giocatore può tornare ad aumentare i carichi di lavoro.

Tra domani e venerdì potrebbe tornare ad allenarsi in gruppo e partire per la trasferta di Genova seppur con pochissime chance di scendere in campo. Più probabile che torni con lo Zorya in Conference. Un ritorno che Mou attende con ansia per poter schierare la difesa a 3 e le due punte e per restituire solidità a un reparto che ha subito 12 gol nelle ultime sei gare. Smalling deve anche fugare i dubbi sul mercato. In caso di nuovo stop da qui a gennaio, infatti, sarebbe necessario l’arrivo di un altro centrale. Ancora più atteso il ritorno di Spinazzola. “Spero per fine dicembre”, ha detto ieri il suo agente.

Rocchi: “Serve un ricambio generazionale”

0

Il Tempo (M. Vitelli) – Il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi, intervenuto come ormai d’abitudine ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport, dà di fatto ragione alla Roma che si era lamentata delle decisioni di Fabio Maresca in Roma-Milan. “Non mi è piaciuta la sua gestione della partita, non gli episodi – è il commento di Rocchi – secondo me non è stato al top, ma le serate storte capitano a tutti, le ho avute anche io“.

Sarà, intanto però Maresca verrà “punito” almeno per un turno. “Adesso magari farà un passaggio in B e poi tornerà in A senza problemi“. Nell’intervento in radio, Rocchi fa anche un primo bilancio di questo inizio di stagione. “Sono arrivato da poco, considero questo un anno zero – dice – voglio portare la mentalità di un club professionistico, per questo ho introdotto due tattici”.

L’obiettivo è far crescere la squadra. “Stiamo cercando di creare una nuova categoria arbitrale, serve trovare giovani talenti. Potranno esserci degli errori, ma abbiamo ragazzi molto validi“. Secondo Rocchi poi, non basta più essere bravi a prendere le decisioni. “Il direttore di gara moderno deve essere un atleta di altissimo livello. Per arbitrare nel modo migliore possibile occorre correre molto e bene, l’arbitro bravo è quello che riesce a trovarsi nel posto giusto al momento giusto”.

Altro argomento caldo è quello della possibile introduzione del tempo effettivo. “Su questo è in corso un ragionamento con le componenti internazionali“. Finale sulla possibilità, in futuro, di sentire i colloqui tra arbitri e giocatori. “Noi teniamo tutte le registrazioni – confida Rocchi – senza alcun segreto, sono molto utili anche a noi. Tra poco le faremo ascoltare, così toglieremo qualsiasi dubbio sull’onestà intellettuale degli arbitri“.

Pellegrini tiene in ansia Mourinho

0
Italy: AS Roma vs US Sassuolo Rome, Italy September 12 2021. a portrait of Lorenzo Pellegrini Roma during the Serie A TIM match between AS Roma v US Sassuolo Calcio at Stadio Olimpico in Rome ROMA_SASSUOLO_19.JPG Rome Italy Copyright: GiuseppexFama

Il Tempo (E. Zotti) – L’infermeria di Trigoria tiene in ansia José Mourinho. Ieri, dopo il lungo weekend di riposo concesso ai giocatori, soltanto Zaniolo ha lasciato il gruppo degli indisponibili per tornare ad allenarsi parzialmente con la squadra mentre Pellegrini, Smalling, Kumbulla, Vina, Calafiori e Spinazzola hanno proseguito il percorso per recuperare dai rispettivi infortuni.

A preoccupare maggiormente lo Special One sono le condizioni di Lorenzo Pellegrini, ancora alle prese con l’infiammazione al ginocchio sinistro che gli ha impedito di rispondere alla convocazione di Mancini: attualmente la presenza del capitano nel match in programma domenica sera a Marassi è in dubbio e – per non trascinare il problema anche nelle prossime settimane – lo staff sanitario potrebbe decidere di non rischiarlo contro il Genoa.

Situazione preoccupante anche in difesa, dove Mourinho potrebbe ritrovarsi senza quattro giocatori. Smalling non gioca una partita da più di un mese e sta ancora ultimando il recupero dall’infortunio alla coscia mentre Kumbulla è tornato dal ritiro con la Nazionale albanese con un risentimento muscolare, che difficilmente gli consentirà di essere disponibile a Genova. Per non farsi mancare nulla ci sono anche i problemi muscolari di Vina e Calafiori: dando per scontato il forfait dell’uruguaiano – a causa della lesione all’adduttore – nei prossimi giorni le condizioni del classe 2002 verranno monitorate per capire se potrà essere portato in panchina.

Un quadro che potrebbe costringere Mou ad arretrare Cristante in difesa: se il portoghese dovesse riproporre lo schieramento a tre l’azzurro affiancherebbe Mancini e Ibanez, in caso di ritorno alla linea a quattro invece il brasiliano scalerebbe sulla corsia sinistra, con Mancini e Cristante al centro e Karsdorp a destra. In questo caso ad affiancare Veretout in mezzo al campo dovrebbe essere uno tra Diawara e Villar.

 

Mou: “Al lavoro per il futuro della Roma”

0
Jose Mourinho coach of AS Roma reacts during the Serie A football match between SS Lazio and AS Roma at Olimpico stadium in Rome Italy, September 26th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

Corriere della Sera (G. Piacentini) – “Tornato al lavoro, tornato in ufficio e tornato per le nostre promesse. Lavorando duro per costruire il futuro della Roma“. Dopo tre giorni di riposo concessi a sé stesso e alla squadra, José Mourinho è di nuovo a Trigoria per preparare il match di domenica contro il Genoa.

Lo Special One ha voluto postare sui propri social una foto mentre in ufficio “studia”: occhiali, sguardo fisso sul computer, anche alle sue spalle una foto che lo ritrae mentre festeggia una vittoria con il Chelsea, abbracciato a due bambini.

Il tecnico portoghese sa bene che il credito che avuto fin dal suo primo giorno sulla panchina giallorossa non è eterno e che nonostante i tre anni di tempo bisogna dare un’accelerata in questo segmento di stagione che porterà la Roma fino alla sosta natalizia. Bisogna cambiare rotta, insomma, per non perdere contatto con il quarto posto e spingere i Friedkin ad intervenire con un almeno un paio (se non tre) di nuovi innesti.

Per farlo, però, è necessario che la squadra rimanga nella scia delle prime. La rincorsa, quindi, ripartirà già dal match col Genoa di Shevchenko: in attesa del rientro di tutti i nazionali Mourinho ha ricevuto buone notizie anche sulle condizioni di Nicolò Zaniolo, che ha svolto parte del lavoro con il gruppo.

Senza cinque difensori, se Mourinho riuscirà a recuperare almeno uno dei terzini sinistri, non Spinazzola che non tornerà prima di gennaio, potrà riproporre la difesa a quattro contro il Genoa, altrimenti come a Venezia sarà costretto a rivoluzionare la squadra e a optare per la difesa a tre.