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Mercato, Betis su Belotti. Interesse anche dalla Germania, la preferenza però è una sola

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BOLOGNA, ITALY - DECEMBER 17: Andrea Belotti of AS Roma looks on during the Serie A TIM match between Bologna FC and AS Roma at Stadio Renato Dall'Ara on December 17, 2023 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il futuro appare lontano da Roma. Se il minutaggio era già basso con Mourinho, ora che sulla panchina giallorossa si è insediato Daniele De Rossi Andrea Belotti rischia di giocare ancora meno. Il neo tecnico giallorosso ha infatti deciso di utilizzare il 4-3-3, modulo che contempla la titolarità di Romelu Lukaku come centravanti.

Per il Gallo, dunque, si profila un ruolo da seconda scelta. Non proprio ciò che più aggrada l’attaccante. E così ecco che tirate su le antenne, la Roma capta diversi segnali di interesse. Dall’Italia, certo, ma anche da Spagna e Germania.

In terra andalusa è il Betis che ha cerchiato di rosso il nome di Belotti, ritenuto il profilo ideale per sostituire Borja Iglesias, promesso al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. L’altra pista straniera porta invece al Wolfsburg.

Tra le diverse opzioni, però, una sola è di gradimento del diretto interessato. Belotti infatti sarebbe d’accordo a lasciare Trigoria, purché restasse in Serie A. E ciò sarebbe possibile solamente trasferendosi a Firenze. La modalità, tuttavia, non può essere quella dello scambio con Ikoné, bloccato pubblicamente dal dg Barone. L’operazione con la Fiorentina potrebbe andare a buon fine sulla base di un prestito. Lo scrive tuttomercatoweb.com.

Wesley firma e la Roma accorcia: giallorossi a -3 dall’Inter capolista

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Pagine Romaniste (G. Rufino) – La Roma supera il Como 1-0 in una partita tutt’altro che semplice e porta a casa tre punti di enorme valore specifico. Non è stata una gara brillante, ma estremamente concreta, e proprio per questo significativa: i giallorossi accorciano su Napoli (31), Milan (32) e Inter (33), restando pienamente in corsa per la Champions League e per la vetta della classifica. In questa fase della stagione vincere è più importante di come si vince, e la Roma ha dimostrato di saper reggere anche partite bloccate, dove servono pazienza e lucidità.

Il gol decisivo porta la firma di Wesley, ma il successo nasce anche dal lavoro oscuro di Ferguson, autore di una prestazione da vero centravanti. L’irlandese ha fatto salire la squadra, ha protetto palloni, ha dato riferimenti continui e ha sfiorato anche l’assist, offrendo un apporto che nelle scorse settimane era mancato pesantemente. La sua presenza ha dato equilibrio alla manovra offensiva, permettendo alla Roma di restare compatta e di colpire al momento giusto.

Questa vittoria può rappresentare molto più di tre punti: rafforza la fiducia, consolida la classifica e manda un segnale alle dirette concorrenti. La Roma resta agganciata al gruppo di testa e, con prestazioni di questo tipo, dimostra di avere la solidità necessaria per restare dentro la corsa fino in fondo.

Roma-Como, Rensch: “Quando non gioco lavoro più duramente. Mi trovo bene sia a destra che a sinistra”

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Devyne Rensch ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Como. Le sue parole:

Come hai vissuto il periodo in cui non hai giocato?
“Siamo professionisti, dobbiamo farci trovare sempre pronti. Lavoro sempre duro, sono qui per aiutare la squadra, dare soddisfazioni ai tifosi, sia che parta dall’inizio o che subentri io cerco di dare il massimo, anzi lotto ancora di più. Il mister ora mi ha fatto giocare due gare di fila e penso di aver risposto bene”.

Preferisci giocare a destra o sinistra e come cambia il tuo apposto sulle due fasce? C’è un attaccante preferito con cui ti trovi meglio?
“Per me non c’è problema. Posso giocare col sinistro, col destro, anche oggi abbiamo visto che con Wesley ci siamo scambiati. Per me è lo stesso. Chiunque giochi va bene, sappiamo come giocare, sappiamo dove sono gli spazi”.

Roma-Como, Smolcic: “I giallorossi sono tra i migliori del campionato. Non ci hanno fatto fare il nostro gioco”

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ROME, ITALY - MARCH 02: Gianluca Mancini of AS Roma runs with the ball whilst under pressure from Ivan Smolcic of Como during the Serie A match between AS Roma and Como at Stadio Olimpico on March 02, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Ivan Smolcic al termine di Roma-Como ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole

Cosa ti ha colpito della Roma?
“La Roma è una delle squadre più forti del campionato, ci hanno messo in difficoltà giocando uomo contro uomo. Ci hanno messo in difficoltà nel fare il nostro gioco, cosa che facciamo sempre, e nel difendere il pallone. I loro difensori sono davvero forti. Dobbiamo andare avanti: siamo il Como e cerchiamo di fare sempre il nostro gioco. La gara è stata equilibrata, con tante occasione da una parte e dall’altra”.

Cosa non è andato questa sera?
“La Roma si difende bene, non ti dà chance per essere pericolosi. Dall’altra parte, potevamo fare meglio nell’ultimo passaggio. Siamo giovani, io credo molto nella squadra. Facciamo il nostro calcio, oggi di meno, ma per colpa della Roma. Lavoreremo per migliorare”.

Roma, nuove idee per l’attacco: spuntano Beto ed Elkhator

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La Roma continua a lavorare sul mercato per rinforzare il reparto offensivo e, oltre ai nomi già noti, emergono due profili concreti che stanno attirando l’attenzione della dirigenza, secondo Gianluca Di Marzio di Sky Sport sono Beto ed Elkhator.

Beto, attaccante dell’Everton, è finito nel mirino per le sue caratteristiche fisiche e la capacità di giocare spalle alla porta. Il centravanti portoghese conosce bene la Serie A per le esperienze precedenti e rappresenta una soluzione subito pronta per dare peso all’attacco giallorosso, soprattutto in vista di un gennaio in cui la Roma vuole aumentare il tasso realizzativo della squadra.
Accanto a lui, prende corpo l’ipotesi Elkhator, profilo più giovane e potenzialmente interessante per il futuro. Pur essendo meno esperto, l’attaccante si distingue per dinamismo e duttilità offensiva: qualità che lo rendono un profilo appetibile sia come alternativa sia come investimento di prospettiva, capace di inserirsi in un contesto tattico come quello di Gian Piero Gasperini.

Roma-Como, Gasperini: “È stata una bella partita per merito di entrambe le squadre. Ci manca ancora qualcosa nella conclusione e nell’ultimo passaggio“

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Dopo la vittoria contro il Como, Gian Piero Gasperini ha parlato nel post partita analizzando il match.

LE PAROLE DI GASPERINI

Ho visto una bella chiacchierata tra lei e Fabregas, che ha fatto i complimenti a Soulé per la gara.

Soulé ha fatto una bella partita, ma stasera era difficile fare un distinguo tra i giocatori. È stata una bella partita per merito di entrambe le squadre, altrimenti non viene fuori questo tipo di gioco perché tutte e due cercano di vincere con le proprie caratteristiche. Noi siamo stati bravi, perché il Como è una squadra che ha velocità davanti e, se gli lasci spazio, può punirti. Siamo stati sempre molto precisi e abbiamo giocato in casa sicuramente è stata una delle migliori partite e siamo contenti perché, davanti al nostro pubblico, non solo siamo riusciti a vincere, ma anche a disputare una gara di livello”.

Sono 9 volte che andate avanti 1-0 e nove volte che portate a casa la partita e siete sempre di più la miglior difesa del campionato.

Fin dall’inizio siamo stati solidi e, anche quando perdiamo, molto spesso lo facciamo di misura. Questa è sicuramente la nostra caratteristica e la nostra forza. Credo che da alcune settimane abbiamo iniziato a creare anche molte opportunità. Anche stasera penso che abbiamo prodotto più del Como, siamo stati più pericolosi. Il risultato avrebbe potuto essere anche più largo. Ci manca ancora qualcosa nella conclusione e nell’ultimo passaggio, ma la squadra ha provato tanto e ha giocato con buona qualità”.

Firmereste per il quarto posto?

Non firmo mai ma sarei contento. Sarebbe un gran risultato. Però, più del risultato finale in questo momento, a me piace vedere questo tipo di partite, questo tipo di gare. Abbiamo un pubblico con una passione incredibile e lo percepiamo chiaramente quando vinci giocando bene: c’è un sapore diverso, un entusiasmo in più, ed è qualcosa di molto contagioso. In casa ci mancava questo tipo di sensazione. È bello anche vivere queste emozioni, questo deve essere il nostro primo obiettivo obiettivo”.

Ci sono squadre più attrezzate per lo scudetto?

Sì, è abbastanza condivisibile. Questi ragazzi però danno l’anima e non è detto che se ti danno giocatori teoricamente più forti ti diano lo stesso spirito, la stessa disponibilità. Siamo una buona squadra, poi lavoriamo per diventare sempre più forti. Contro di noi non è facile per nessuno, speriamo di continuare con questo spirito”.

GASPERINI A DAZN

Delle tante cose belle che la Roma ha messo in campo questa sera, oltre al gol di Wesley e alla vittoria, di cosa va più orgoglioso?

Sono particolarmente soddisfatto perché in casa abbiamo vinto altre partite, ma mai con questa qualità, mai con questa espressione di gara. Lo abbiamo fatto contro una squadra che ha permesso che venisse fuori questa partita, perché è stata una gara aperta. Siamo particolarmente soddisfatti perché quando vinci giocando anche bene la gente è più contenta”.

Avete fatto una pressione quasi perfetta: è stata forse la miglior partita da questo punto di vista? E il piccolo malus è non aver sfruttato tanti recuperi alti che stasera sono riusciti molto bene?

Sì, soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto diverse situazioni che si potevano tradurre in gol. Questo è forse il punto su cui possiamo e dobbiamo fare meglio, perché per come si è sviluppata la partita e per le occasioni che abbiamo creato potevamo essere un po’ più tranquilli. Però questo ci ha permesso anche, alla fine, di tirare fuori tutto il carattere necessario e tutte le doti migliori per portare in porto questa gara. Anche queste sono state situazioni veramente molto pericolose e, se riuscissimo a concretizzarle in gol, faremmo un ulteriore passo in avanti”.

Ferguson sta andando sulla strada giusta, si sta un po’ gasperinizzando. Oggi l’ho visto in una condizione fisica importante, ha tenuto molto bene la palla: è vero che mancano i numeri, ma lei è bravo a far rinascere certi attaccanti. Come lo vede?

È giovane, ha venti-ventuno anni, e a volte con questi giocatori li aspetti anche due settimane, poi magari trovi la chiave giusta per entrare nella loro psicologia. A Glasgow ha fatto due gol, stasera non ha segnato ma è stato sempre presente, sempre in grande condizione. Non è ancora un bomber, però speriamo che possa crescere, ma se gioca con questa fisicità che è la sua qualità migliore in questo momento può fare molto bene”.

Paulo Dybala è rimasto in panchina per due partite e questo fa sempre un po’ rumore. Ci racconta come sta e se c’è una motivazione per questa scelta?

Perché andavamo benissimo, non c’era bisogno di toccare niente. Io di solito i cinque cambi li faccio tutti, raramente non li faccio. Questa sera era veramente difficile andare a toccare una situazione che andava benissimo. È stata così fino alla fine. Sono stati bravissimi, non c’era bisogno di inserire nessuno. Questo però è anche un bello stimolo per Paulo. È un giocatore straordinario, soprattutto quando sta bene: quando scatta, corre, tira, dribbla. Non c’è nessuno che ha la sua qualità, in Italia pochi di sicuro. Magari può essere pronto per domenica, che può essere una partita anche da ex”.

Una prestazione così bella è forse il modo migliore per presentarsi a una partita speciale come quella contro la Juventus? E può essere anche un messaggio per Massara sul mercato di gennaio?

Massara sa benissimo qual è il mio pensiero, ma non da adesso: ha avuto quattro-cinque mesi e sicuramente si farà trovare prontissimo. La Roma così è forte, perché la classifica dice questo, ma la Roma non può smettere di guardarsi in giro”.

Gasperini in conferenza stampa

Oggi solo due sostituzioni, come mai?
“Stavamo bene così e abbiamo continuato. In panchina, a parte Baldanzi, non stavano benissimo. Dybala? Non era il caso che entrasse oggi: ha bisogno di una settimana per stare bene”.

Come ha preparato la gara? Come ha vissuto la vigilia di questa partita?
“Abbiamo rischiato poco, sapevamo che loro giocavano molto col portiere e purtroppo nel calcio questa situazione sta dilagando: non è spettacolare. Abbastanza stucchevole, ma è chiaro che quando incontri queste gare lo devi esasperare, perché sennò la gara è bruttissima da vedere. Devi avere spirito e prenderti dei rischi: è andata bene”.

Quali margini di miglioramento vede nella sua squadra atleticamente?
“Non lo so, secondo me il punto non è lì. Troppo facile parlare di atletica: è un mix di cose, se andiamo a vedere i numeri hanno corso più loro di noi. Non mi ha mai convinto questa cosa”.

Ferguson?
“Le parti psicologiche se le deve tirare fuori da solo, è un professionista. Lui sta mettendo la voglia di arrivare, le ultime due partite è quello che si chiede a tutti i calciatori. Con questo spirito la squadra lotta, vince e sgomita: questo è ciò che chiedo a tutti”.

Roma-Como, Fabregas: “I giallorossi hanno meritato: Soulé ha fatto la differenza”

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TURIN, ITALY - OCTOBER 25: Cesc Fabregas, Head Coach of Como, looks on prior to the Serie A match between Torino and Como at Stadio Olimpico di Torino on October 25, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Cesc Fabregas ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo Roma-Como. Le sue dichiarazioni:

Avreste dovuto avere più qualità palla a terra?
“Magari sì. Ho visto una squadra molto fisica, una qualità che noi non abbiamo. Quando giochi contro una squadra così fisica, con questo tipo di giocatori, o giochi a calcio oppure devi buttare la palla lunga, altrimenti diventa difficile. Sono orgoglioso della squadra, nel senso che abbiamo combattuto fino alla fine, avremmo meritato un gol. Complimenti alla Roma, hanno fatto una buona gara, giocando con grande fisicità. Hanno, secondo me, un giocatore fortissimo, Soulé: credo che diventerà un grandissimo giocatore in futuro. Godiamocelo qui in Italia. Penso che sarà presto un calciatore di altissimo livello e oggi ha fatto la differenza”.

Nico Paz, nel suo percorso di crescita, dovrà imparare anche a gestire questo tipo di situazioni, contro un difensore esperto come Hermoso che lo segue a uomo su tutto il campo. 
“Lui è stato tre giorni con la febbre e non si è allenato. Lo abbiamo forzato a giocare perché in questo momento non abbiamo molte alternative. Sono partite in cui l’uno contro uno diventa subito determinante. Chi vince più duelli, vince la partita. Oggi, specialmente a centrocampo, loro ne hanno vinti di più. Nel calcio italiano si gioca con meno tempo effettivo, ci sono tanti duelli e tanti falli. Oggi l’arbitro ha lasciato correre molto: è un aspetto sul quale possiamo migliorare”.

Il Como non ha protestato in occasione del gol. Vi aspettavate che la Roma buttasse fuori la palla?
“No, Diao si è infortunato in quella stessa azione. Adesso la sto rivedendo più chiaramente. È difficile per un giocatore avere un’onestà estrema in situazioni del genere: direi che il 99,9% delle persone di calcio non lo farebbe. Credo sia anche giusto continuare l’azione. Oggi, poi, con il VAR sapete come funziona tutto: non si può aspettare nulla, ha cambiato il mondo del calcio”.

Fabregas a Dazn

Come stanno Diao e Addai?
“Tutti e due si sono fatti male al flessore. Non so ovviamente quanto sia grave, ma è un peccato perché sono ragazzi giovani, con tanta voglia di fare bene, di giocare, di essere in campo. È un peccato per loro e per la squadra, ovviamente”.

Ho visto un Como in difficoltà in fase di costruzione, soprattutto nel primo tempo, soffrendo la pressione della Roma. Secondo lei, cosa non ha funzionato?
“No, la prima volta no. Questo è successo tante volte da quando sono in Italia: ci sono tante squadre che ti vengono a pressare a uomo. Era una tipica partita fisica, con tanti duelli. O hai tanta qualità e fisicità come loro e vai in porta nell’uno contro uno, oppure inizi a vincere dei duelli. È una partita che puoi soffrire, perché c’è movimento, c’è mobilità. Chi recupera la palla, anche noi abbiamo fatto alcune transizioni in cui possiamo fare gol: si apre un mondo, si apre il campo, ed è lì che la qualità esiste. Noi continuiamo: ci sono sempre piccole cose da migliorare, errori miei e della squadra, sui quali si può crescere. Alla fine sono d’accordo con te: la squadra ha lottato fino alla fine, ha messo il corpo nel primo tempo. Bisogna farlo alcune volte, non è sempre tutto negativo, bisogna prendere qualcosa di positivo. Nel secondo tempo la squadra ha lottato, ha provato ad andare per il gol. Penso che un gol l’abbiamo meritato, sinceramente. Bravi loro, che hanno fatto una grande partita”.

L’abbiamo vista un po’ innervosita e indispettita a un certo punto della partita e poi, a fine gara, è andato a parlare direttamente con Gianluca Mancini. Ci può dire cosa vi siete detti e cosa l’ha fatta effettivamente arrabbiare?
“No, va bene, dai. Non è un problema. Cerco sempre di parlare con rispetto e con attenzione. È stata una chiacchierata onesta. Lui mi ha detto la sua, io la mia. Dal mio punto di vista, perché alla fine so che c’è la furbizia, so che c’è l’esperienza. Tutti vogliamo vincere nel calcio, però non lo so. Lui ha vent’anni, sta provando a fare il suo percorso. Sicuramente ti guarda così, ti osserva, vuole imparare. Magari oggi va a casa pensando che si aspettava qualcosa in più da me, a livello di atteggiamento, di parole in campo, di provocazione. Penso che sia stato semplicemente uno scambio di idee, una chiacchierata normalissima di calcio che alcune volte va bene per me e va bene anche per lui”.

Prima della partita a San Siro contro l’Inter era chiaro che fossero due prove di maturità per capire a che punto del percorso foste. Che risposte le lasciano queste due partite, così diverse per come sono state vissute e gestite?
“Ho tante cose, ma come sempre guardo le cose positive. La cosa positiva è che nessuno più mi farà domande, prima e dopo la partita, sull’andare in Europa. Di questo sono molto contento”.

Il mercato di gennaio è vicino e oggi ci sono stati alcuni infortuni, mentre il problema di Morata persiste. Si aspetta qualcosa dalla società a gennaio?
“Non lo so, si vedrà. Bisogna analizzare tutto bene, parlarne, confrontarsi e vedere le opzioni. So che noi siamo chi siamo e dobbiamo sempre crescere sotto tutti i punti di vista. Due anni fa non ti potevo dire dove eravamo, oggi siamo dove siamo. Siamo andati molto, molto veloci e adesso dobbiamo stare tranquilli, perché è una squadra che a volte va e a volte no, però fino alla fine prova sempre a giocare e a portare punti, contro chiunque. Oggi ha giocato Baturina, che deve avere anche il suo spazio, perché non ha giocato praticamente niente fino adesso. Adesso sicuramente sarà il momento di Kühn, che non abbiamo ancora visto. Nico Paz puàò giocare attaccante. Questo è il calcio succede a tutti e niente di più”.

Roma-Como, Wesley: “Sono venuto qui per aiutare. Massara scherzando mi ha chiesto il doppio dei gol questa stagione”

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Wesley, autore del gol vittoria, ha rilasciato delle dichiarazioni su Sky Sport delle sue impressione post gara.

LE DICHIARAZIONI DI WESLEY

Come ti senti e come valuti la partita di oggi? 

“Stiamo facendo quello che ci chiede il mister, stiamo lavorando molto, oggi l’abbiamo messo in campo. Sono felicissimo per il gol e, in generale, per la prestazione”.

Terzo gol in campionato. Una sorpresa o speravi di fare così?

”Sono contento. Scherzando, Massara mi aveva chiesto quanti gol avessi fatto al massimo al Flamengo e ho risposto 4. Lui mi aveva risposto che avrei dovuto raddoppiare. Spero di riuscirci, sono venuto qui per dare una mano”.

Wesley a Dazn

Lo tieni stretto il premio.
“Non è il freddo è il frutto del duro lavoro e spero di vincerne altri e di vincere altre partite con la Roma”.

Il primo gol in casa era arrivato alla prima giornata. Non avevi ancora molta confidenza con questi tifosi: che valore e che emozione è stata segnare oggi sotto quella curva?
“Sono molto felice, ma quando fai un gol non riesci a scrivere un’emozione che rimane solo per il giocatore. Sono molto felice. L’importante è la Roma e spero di poter contribuire più volte. L’importante è la Roma, l’importante è vincere. Sono emozioni indescrivibili, le avevo già provate e ogni volta è un’emozione fortissima”.

Vedrai la finale del Flamengo contro il PSG
“Sì, la guarderò, farò il tifo per loro, so che è una partita complicata e spero che ci possano riuscire”.

Roma-Como, Mancini: “Oggi siamo arrivati primi su tutto. Con Fabregas ci siamo chiariti”

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Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria contro il Como. Le sue dichiarazioni:

Pressing, contropressing, due squadre specialiste con queste attitudini, ha vinto la maggiore fisicità della Roma?
“Siamo stati primi su tutto, primo tempo stradominato, penso che il Como in poche partite abbiano avuto un possesso palla così basso. Li abbiamo mangiati su tutto, non siamo riusciti a segnare nel primo tempo ma nelal ripresa abbiamo continuato con lo stesso ritmo. Abbiamo subìto qualche infilata, però vittoria molto meritata”.

Ti sei fatto qualche bella chiacchierata con Fabregas.
“Un normale scontro di campo con Ramon, lui mi ha preso per il collo, io a 20 anni rispettavo molto di più quelli più grandi, altrimenti avrei preso qualche schiaffo nel tunnel. Ho detto a Ramon di stare calmo, che era solo uno scontro di gioco e di non arrabbiarsi. Tutto passato comunque, ci siamo chiariti col mister”.

Mancini a Dazn

Gianluca, quel quarto posto e il sogno Champions: era importante dare una risposta anche rispetto alle altre partite. Non era facile contro il Como. Che vittoria è questa per la Roma?
“Era importante. Venivamo da due sconfitte in campionato di fila e, dopo la partita di giovedì in Europa, volevamo continuare questo trend di vittorie. La prestazione è stata molto buona contro una squadra che è veramente forte e che non è più una sorpresa: lo sappiamo, gioca bene a calcio. Stasera siamo stati primi in tante cose. Il Como ha creato veramente poco, noi abbiamo creato tanto, quindi è una vittoria molto meritata”.

Fabregas ti è venuto a cercare subito dopo il fischio finale, vi abbiamo visti parlare a lungo: che cosa vi siete detti?
“No, voleva sapere dell’ultima azione con Ramon. Ci siamo spiegati e poi mi ha detto che in campo parlo più di lui quando giocava. Però fa parte del gioco avere l’attenzione sempre a mille, stare concentrati, e io gli ho detto che se lo facevi tu, lo posso fare anch’io”.

Roma-Como 1-0: Decide Wesley, La Roma risponde al passo falso di Milan e Napoli e resta in corsa

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Pagine Romaniste – Dopo la vittoria nella trasferta europea a Glasgow, la Roma di Gian Piero Gasperini si prepara ad affrontare il Como di Fabregas. I giallorossi vogliono ritrovare la vittoria davanti al proprio pubblico dopo le due sconfitte consecutive subite contro Napoli e Cagliari per rilanciarsi in classifica. Difatti dopo gli arresti in campionato da parte di Milan e Napoli la Roma ha l’opportunità di accorciare il gap e consolidare il proprio posto in classifica.

Lo stesso discorso vale per la formazione lariana che in caso di vittoria aprirebbe la corsa per i posti Champions League. Una sfida difficile da ambe le parti e che sicuramente promette grande spettacolo.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Wesley, Cristante, Koné, Rensch; Soulé, Pellegrini; Ferguson.
A disp.: Gollini, Vasquez, Ziolkowski, Angelino, Ghilardi, Pisilli, Bah, El Shaarawy, Bailey, Baldanzi, Dybala.
All. Gasperini.
Diffidati: Hermoso.
Squalificati: Celik.
Indisponibili: Dovbyk, El Aynaoui.

COMO (4-2-3-1): Butez; Posch, Diego Carlos, Ramon, Valle; Caqueret, Da Cunha; Addai, Baturina, Diao; Nico Paz.
A disp.: Vigorito, Cavlina, Kempf, Moreno, Smolcic, Van Der Brempt, Cerri, Rodriguez, Vojvoda, Kuhn, Douvikas.
All. Cesc Fabregas.
Diffidati: –
Squalificati: Perrone.
Indisponibili: Morata.

Arbitro: Feliciani.
Assistenti: Scatragli e Palermo.
IV Uomo: Massimi.
Var: Mazzoleni.
Avar: Giua.

Marcatori:
Ammoniti:
Espulsi:

 

 

FINE SECONDO TEMPO

90+7 FINISCE QUI LA ROMA VINCE 1 A 0

90+3 Angolo per la Roma, che porta solo 2 saltatori e batte vicino

90+2 Galoppata di Van Der Brempt che serve Posch, solo esterno della rete

90′ Saranno 5 minuti di recupero

90′ Cross in mezzo facile per Svilar.

89′-Ammonito Wesley per un fallo su Nico Paz. La Roma concede una punizione pericolosa

88′-Ammonito El Sharawy

84′-La Roma si fa sorprendere troppo facilmente, miracoloso Ndicka in scivolata

81′- Dentro Baeily fuori Soulè

78- Doppio cambio per il Como Entrano Van Der Brempt e Kuhn escono Baturina e Smolcic

75′-Punizione Como, rovesciata di Posch. Facile per Svilar

73′-Fuori Pellegrini dentro El Sharawy

65′-Cambi Como fuori Addai e Caqueret dentro Rodriguez e Posch

64′-Altra occasione Roma: Ferguson stringe troppo il mancino

60′-GOL DELLA ROMA- Diagonale vincente di Wesley su assist di Soulè

59′-Ammonito Nico Paz per un brutto pestone su Hermoso

57′-Ammonito Mancini per proteste

55′ -Ammonito Addai

54′-Secondo angolo consecutivo per i lariani, allontana Wesley

53′-Contropiede Como pericoloso prima con Douvikas poi con il sinistro di Nico Paz, deviato in angolo

52′-Lancio lungo di Mancini per Ferguson, che calcia debolmente

48′-Gol annullato alla Roma per fuorigioco di Pellegrini iniziale

46′- Inizia il secondo tempo

FINE PRIMO TEMPO

45+3′- 0-0 all’Olimpico

45+3′- Punizione per il Como, palla in mezzo. Bella parata di Svilar

45′- Saranno 3 minuti di recupero

42′- Ferguson non arriva per pochissimo su una bella di Wesley

39′- Ancora Pellegrini dalla bandierina, i giallorossi non riescono a concretizzare

38′- Bel guizzo di Addai su Pellegrini. Angolo per il Como, gestito male

36′- Cambio forzato per il Como. Dopo lo scatto Diao ha sentito tirare, esce. Entra Douvikas

30′- Quarto angolo, pressione costante. Batte Pellegrini, contatto dubbio su Ndicka. Riparte il Como con Diao fermato benissimo da Rensch

27′- Spinge la Roma altro angolo gestito malissimo,dai giallorossi

25′- Wesley spedisce alto a porta vuota

24′- Batte Soulè sponda di Ferguson per Pellegrini che manda alto

23′- Recupero palla alto della Roma, angolo

21-‘ Giocatona di Soulè che con il tacco innesca Wesley. Il brasiliano gestisce malissimo una grande occasione.

17′- Batte Pellegrini, colpisce Hermoso, palla deviata: tiro dalla bandierina. Angolo battuto da Soulè ma allontanato facilmente dal Como

15′- Strappa Pellegrini: ottiene una buona punizione sulla trequarti offensiva

13′- Tiro sterile di Nico Paz

10′ -Recupero palla alto di Konè, palla a Wesley in sovrapposizione sulla sinistra. Palla in mezzo, Ferguson non riesce ad imprimere forza alla sfera

9′– Bel guizzo di Soulè che permette alla Roma di uscire: contropiede non concretizzato fallo in attacco

6′ -Contropiede Roma con Wesley e Ferguson, gestito male

4′- Soulé sfonda sulla destra, l’ultimo a toccare è il 18 giallorosso. Sarà rimessa dal fondo per Butez

1′ – Inizia la partita.
PRIMO TEMPO

LIVE 

Roma-Como, Paredes all’Olimpico

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MONTEVIDEO, URUGUAY - MARCH 21: Leandro Paredes of Argentina reacts during the South of American FIFA World Cup 2026 Qualifier match between Uruguay and Argentina at Centenario Stadium on March 21, 2025 in Montevideo, Uruguay. (Photo by Ernesto Ryan/Getty Images)

Clima di grande attesa allo Stadio Olimpico nei minuti che precedono Roma-Como, con tanti volti noti presenti sugli spalti per assistere alla sfida.Tra il pubblico è anche Leandro Paredes.

L’ex centrocampista della Roma è stato avvistato all’ingresso della tribuna Monte Mario, dove alcuni giovani tifosi lo hanno fermato per foto e autografi. L’argentino si è concesso con grande disponibilità, scattando selfie prima di raggiungere il proprio posto per seguire la gara tra le squadre di Fabregas e Gasperini.

Un’occasione anche per rivedere vecchi amici, magari Paulo Dybala, il cui futuro continua a essere accostato al Boca Juniors. In tribuna, inoltre, presenti anche Buffon, Bonucci e il ct della Nazionale Gennaro Gattuso, a conferma del peso dell’evento.

Roma-Como, Fabregas: “Gasperini è una leggenda. Cercheremo di fare la nostra partita, magari difendendoci bassi…”

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Cesc Fabregas ha parlato a Dazn durante il prepartita di Roma-Como. Queste le sue parole.

Chi gioca prima punta: Paz, Diao o Baturina?
“Eh… Baturina”.

Ah, così. Come mai questa scelta?
“Mi sono svegliato così questa mattina e ho detto: ok, andiamo così”.

Complimenti per il calcio che stai proponendo e per il lavoro che stai facendo con la squadra, anche in prospettiva futura. Dopo Torino hai detto che non guardi la classifica ma la prestazione: è soprattutto in trasferta che questa squadra deve dare qualcosa in più, anche per costruire la mentalità?
“Sì, sì, si cresce tutti i giorni, ovviamente è un processo. Alcune volte è andata meglio, altre no, ma noi proviamo sempre a fare il nostro gioco e vediamo come va questa sera. È ancora un’altra volta una squadra giovane in campo, che deve dimostrare tanto e fare una grande partita se vogliamo prendere punti”.

La sua prima vittoria in Serie A è arrivata proprio contro Gian Piero Gasperini. Che figura ritrova oggi Gasperini come allenatore della Roma?
“No, lui è una leggenda, no? Un allenatore che ovviamente ha trenta-quarant’anni di esperienza in più di me e questo mi ha fatto grandissimo piacere. Ha un’identità molto chiara di ciò che vuole fare, di come convince il giocatore a fare quello che ha in testa e, per me, questa è la cosa più determinante per un mister. Per questo ha il mio massimo rispetto. Mi aspetto una partita in cui loro verranno a pressarci, in cui giocheranno il loro calcio, un calcio propositivo con la palla, e poi starà a noi essere bravi a fare la nostra partita”.

Cosa è cambiato per te rispetto a quella partita di un anno fa?
“È cambiato tanto. Un anno in più, sedici mesi dopo quella partita, quindici mesi. Io cresco tanto, perché quando sei all’inizio di una carriera nuova, con tanti stimoli nuovi tutte le settimane, cresci molto di più, molto velocemente, sicuramente più di lui che lo ha vissuto in tutti i colori. Per me e per tutti noi, per la società, è un grandissimo attestato venire qui oggi”.

Fabregas a Sky

Come cambia il Como con un centravanti vero o un falso nove come stasera?
“Non tanto, non tanto, ma ovviamente dipende dalla partita. Loro sono una squadra molto aggressiva, che va forte sull’uomo. Abbiamo giocato così anche l’anno scorso qui, contro l’Atalanta del mister Gasperini, ed è andata anche abbastanza bene. Dobbiamo però trovare soluzioni, perché per i prossimi due mesi Morata sarà fuori, Douvikas c’è, Diao domani parte per la Coppa d’Africa: abbiamo quindi solo quattro giocatori per tre posizioni e dobbiamo trovare soluzioni per il futuro”.

Roma-Como, Massara: “Zirkzee? Dobbiamo concentrarci sulla partita, poi verrà il mercato”

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Frederic Massara ha parlato a Sky Sport prima di Roma-Como. Le sue parole:

Roma-Como, Da Cunha: “Abbiamo lavorato tanto in settimana per fare risultato qua”

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COMO, ITALY - FEBRUARY 23: Lucas Da Cunha of Como 1907 competes for the ball with Scott McTominay of SSC Napoli during the Serie A match between Como 1907 and SSC Napoli at Stadio G. Sinigaglia on February 23, 2025 in Como, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Lucas Da Cunha ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport prima di Roma-Como. Le sue parole:

Come vedi la partita di oggi?
“Abbiamo lavorato tanto in settimana per fare risultato qua, vediamo che succede”

Non stai riuscendo a trovare il gol.
“Si, mi piace tanto segnare, quest’anno non ci sono riuscito. L’anno scorso ho fatto un bel gol qui, spero di rifarlo”.

Da Cunha a DANZ:

Roma e Como due squadre coraggiose, cosa ti aspetti?
“Ci piace pressare forte, è la nostra identità, siamo pronti, vediamo cosa accadrà, abbiamo lavorato bene”.

Avete reagito dopo la sconfitta?
“Siamo tornati subito al lavoro, abbiamo fatto una bella settimana, stasera siamo pronti”

Roma-Como, Rensch: “Sono molto felice di questa opportunità”

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UDINE, ITALY - JANUARY 26: Devyne Rensch of AS Roma looks on during the Serie A match between Udinese and AS Roma at Stadio Friuli on January 26, 2025 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Devyne Rensch ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima di Roma-Como. Le sue dichiarazioni:

“Mi piace la gente, lo stadio, tutto, essere qui”.

Rensch a DAZN:

Sulla titolarità
“Sono molto, molto felice di partire dal primo minuto, anche perché ho giocato contro il Celtic in Europa League da titolare, però è da tanto che in Serie A non parto dall’inizio. Quindi sono molto, molto contento di avere questa chance. Oggi proverò a giocarmela”.

Nizza, si chiude il caso dei tifosi romanisti: 11 assoluzioni su 13

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Arriva una conclusione positiva a una vicenda che aveva fatto discutere e che per settimane ha tenuto banco fuori dal campo. Non una notizia di campo, ma un tema delicato che riguarda il rapporto tra tifoserie, trasferte europee e giustizia sportiva e ordinaria.

A riportare gli aggiornamenti è stato l’avvocato Lorenzo Contucci, da sempre vicino alla tutela dei diritti dei tifosi. Il Tribunale di Nizza ha assolto 11 dei 13 sostenitori della Roma arrestati durante la trasferta in Francia del 24 settembre scorso, stabilendo che non hanno commesso il fatto. Solo due tifosi sono stati condannati a tre mesi di reclusione con pena sospesa.

Per coloro che sono stati assolti si apre ora la possibilità di richiedere il risarcimento per l’ingiusta privazione della libertà personale, oltre alla restituzione delle somme versate come cauzione. Una sentenza che chiude definitivamente la vicenda e restituisce serenità alla maggior parte dei tifosi coinvolti.

Amoruso esalta Fabregas: “È la versione aggiornata di Gasperini”

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Un’analisi interessante che arriva a poche ore da una sfida dal forte contenuto tattico come Roma-Como. Il confronto tra allenatori e idee di gioco resta sempre un tema centrale quando si parla di Serie A e di tecnici emergenti.

Intervenuto ai microfoni di Radio TV Serie A, Nicola Amoruso ha commentato il percorso di Cesc Fabregas, mettendolo in relazione con quello di Gian Piero Gasperini. Ecco le sue parole:

Che ne pensi di Fabregas e di Gasperini? Vedi qualche similitudine tra i due?

Fabregas è la versione aggiornata di Gasperini. I principi di gioco sono gli stessi: uno contro uno in difesa, altissima intensità, calcio propositivo. In più Fabregas mi sembra abbia una gestione un po’ diversa, più coinvolgente. I giocatori lo seguono molto. Gasperini invece è un sergente di ferro, più autoritario, sì. E poi Fabregas ha tanta esperienza come giocatore in tre campionati. Sono curioso, perché sarà sicuramente una bella partita, con tante occasioni da gol”.

Roma-El Mala, pista in salita: il Colonia fa muro e spara alto

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Il mercato di gennaio si avvicina e a Trigoria continuano le valutazioni su come rinforzare l’attacco. La Roma tiene monitorati in vista del futuro, consapevole però delle difficoltà dell’operazione.

Secondo quanto riportato da Calciomercato.it, tra i nomi seguiti dal ds Massara c’è anche quello di Said El Mala, talento tedesco classe 2005 in forza al Colonia.

La Roma è alla ricerca non solo di una punta centrale di ruolo, ma anche di una seconda punta capace di alzare il livello tecnico della trequarti di Gasperini. In quest’ottica, oltre ai profili già noti come Tel e Raspadori, piace molto El Mala. Il problema principale resta però il costo: il Colonia valuta il giocatore oltre 40 milioni di euro, circa il doppio rispetto alla cifra stimata a inizio stagione.

Un prezzo che riflette la volontà del club tedesco di non privarsi del suo gioiello, come confermato dal ds Kessler: “Non ha un prezzo e non c’è motivo di discuterne”. Una chiusura netta che rende la pista, almeno per ora, estremamente complicata per i giallorossi.

Mercato Roma, Pisilli al bivio: prestito o conferma. Il Cagliari osserva

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BOLOGNA, ITALY - JANUARY 12: Niccolò Pisilli of AS Roma during the Serie A match between Bologna and AS Roma at Stadio Renato Dall'Ara on January 12, 2025 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Nella Roma resta aperta la questione legata al futuro di Niccolò Pisilli. Il classe 2004 si trova infatti al centro di una valutazione che oscilla tra l’ipotesi di un prestito, utile a garantirgli continuità, e la permanenza in giallorosso, soluzione che consentirebbe di colmare il vuoto lasciato da Neil El Aynaoui. Le manifestazioni d’interesse non mancano, ma l’ultima parola spetterà a Gian Piero Gasperini.

Oltre a Genoa e Fiorentina, anche il Cagliari monitora con attenzione l’evolversi della situazione. Il club sardo, fedele alla linea verde, potrebbe assicurare a Pisilli spazio e un ruolo centrale nel progetto tecnico. Secondo quanto riferito da L’Unione Sarda, i rapporti solidi tra le due società, ulteriormente rafforzati dalla presenza di Claudio Ranieri, rendono la pista tutt’altro che secondaria.

A PROPOSITO:

C’È UNA FAVORITA TRA ROMA E COMO?

Roma, contro il Como Hermoso osservato speciale. Lo spagnolo a rischio squalifica

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Settimana ad alta tensione per la Roma, attesa questa sera dalla sfida con il Como e sabato dal delicato impegno in casa della Juventus. L’attenzione è concentrata soprattutto su Mario Hermoso, unico diffidato della rosa e dunque a rischio squalifica in vista del confronto con i bianconeri. Un’ammonizione complicherebbe i piani di Gasperini, che dovrà già rinunciare a N’Dicka.

L’ivoriano, infatti, partirà domani per aggregarsi al ritiro della sua nazionale in vista della Coppa d’Africa. Un’eventuale assenza anche dello spagnolo costringerebbe i giallorossi a ridisegnare completamente il reparto arretrato, con CelikMancini e uno tra Ziolkowski e Ghilardi.

A PROPOSITO:

C’È UNA FAVORITA TRA ROMA E COMO?

Mercato Roma, non solo attacco: spunta Amenda per la difesa

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Non solo l’attacco. La Roma è alla ricerca di rinforzi anche negli altri reparti. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, tra i nomi finiti sul taccuino del direttore sportivo Frederic Massara figura quello di Aurèle Amenda. Difensore centrale classe 2003 dell’Eintracht Francoforte, il calciatore sarebbe stato proposto ai giallorossi da Giuffrida. Si tratta dello stesso intermediario che si sta muovendo per portare Gudmundsson all’ombra del Colosseo.

Le intenzioni del club sono quelle di accontentare Gasperini con tre innesti mirati nella prossima sessione di calciomercato. La priorità resta il centravanti, seguita da una seconda punta di piede destro e da un difensore centrale in grado di rappresentare un’alternativa a N’Dicka. Sul profilo dello svizzero, però, permangono alcune perplessità legate all’età. Gasp, infatti, preferirebbe un elemento più esperto. Un identikit che rimanda a un giocatore con caratteristiche simili a quelle di Smalling.