Questa storiaccia della macchina del fango all’amatriciana allestita contro Franco Baldini, Walter Sabatini, Mauro Baldissoni e la Roma, stanata da un’indagine della Digos prima che potesse riscuotere successo in una città solitamente assai credulona, probabilmente riuscirà a fare un po’ di pulizia in un ambiente diventato tossico e, forse, pure pericoloso. Ci vorranno mesi, ma può essere la volta buona.Quanto ci vorrà, invece, perché la Procura di Roma raccolga tutti gli elementi di questa storia di cui, probabilmente, il vero protagonista è ancora ignoto? C’è un mandante? Chi voleva il male della Roma, in particolare di Baldini? Chi ha «armato» i diffamatori? Chi ha fornito loro presunte intercettazioni con riferimenti alla massoneria che avrebbero dovuto «sputtanare» Baldini e compagni?
Domande al vaglio della Procura, che spera di capirne qualcosa di più la prossima settimana, quando scatteranno i primi interrogatori. Non è escluso che l’indagine si allarghi ad altri membri della stessa «cricca» romana né che ai reati di diffamazione e truffa si aggiunga quello di estorsione. Le indagini della Digos hanno inchiodato i maldestri tentativi dei protagonisti, ma non chi li ha messi insieme, anche perché qualcuno mentre si indagava ha mangiato la foglia e ha preso le contromisure.
Al momento, risultano indagati il giornalista Roberto Renga, storica firma de Il Messaggero oggi in pensione, il figlio Francesco, lo speaker radiofonico Mario Corsi e il suo collaboratore Giuseppe Lomonaco. Quantomeno curioso il percorso del Corsi: ex militante dei Nar con numerosi precedenti penali, ex capo del gruppo ultrà Boys, da anni popolare voce radiofonica, un tempo punto di riferimento della famiglia Sensi e di numerosi calciatori. Cosa pensa oggi chi per anni gli ha dato tanta legittimità? Ieri il personaggio in questione si è autosospeso, mentre Roberto Renga si è dichiarato vittima di un complotto che lo fa «temere per me e la mia famiglia».
E dire che questa storiaccia non sarebbe uscita fuori senza il ruolo dell’inviato delle «Iene» Paolo Calabresi. È lui, romanista e buon amico di Mario Corsi, che viene contattato dalla cricca che vuole «vendergli» la storia, è lui che sente subito puzza di bruciato, è sempre lui che si rivolge a Franco Baldini avvisandolo, e di fatto avviando le indagini della Digos. Le riprese di Renga e Corsi fatte da Calabresi con la telecamera nascosta sono diventate materiale d’indagine. Vederle, probabilmente, farebbe più piangere che ridere. Buon per Franco Baldini che sia lontano da tutto questo. Oggi, a Orlando, in Florida, chiuderà l’accordo con la Disney. Per fortuna la Roma esiste anche fuori dal raccordo anulare.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano



Oggi pomeriggio, alle quattro, mentre gli arbitri dei cinque campi di serie A in cui si inizierà alle 15 fischieranno l’inizio dei secondi tempi, la Roma sarà impegnata su ben altri campi. L’appuntamento è fissato in Florida, ad Orlando, dove il socio forte della cordata americana proprietaria della Roma James Pallotta, è arrivato ieri.
L’inchiesta si allarga e nel calderone del Procuratore capo reggente di Roma Giancarlo Capaldo finiscono altri nomi: e non tutti legati «solo» al mondo dei media romani. Il dossier che i «soliti noti» stavano preparando per screditare il direttore generale della Roma Franco Baldini e il Consigliere di Amministrazione giallorosso avvocato Mauro Baldissoni, è risultato totalmente falso e dopo le perquisizioni dei giorni scorsi (irruzione in casa di uno dei giornalisti coinvolti e nella sede della radio nella quale uno degli indagati conduce un programma), nella prossima settimana gli inquirenti dovrebbero iniziare ad ascoltare i diretti interessati e anche i due dirigenti giallorossi come «parti offese».
A fine 2011 Osvaldo aveva segnato più di tutti gli altri attaccanti della Roma messi insieme. Sette centri lui, tre Bojan, uno ciascuno Borini e Lamela, mentre Totti, a quota zero, stava ancora aspettando di scusarsi per il ritardo. Adesso in ritardo è lui, acquisto più costoso della nuova proprietà. A Bologna, nel giorno in cui l’utopia di Luis Enrique sembrava realizzata, l’argentino che in Argentina non conoscono aveva segnato un gol da campione, facendo passare in secondo piano il coro di polemiche che aveva accompagnato il suo arrivo dall’Espanyol.
Sembrava dovesse fermarsi a otto la serie di vittorie consecutive, invece per prendersi anche la nona la Roma ha dilatato il tempo e battuto un Ascoli più che dignitoso grazie a un calcio di rigore fischiato all’ultimo dei cinque minuti di recupero. A quattro giorni dalla finale di Coppa Italia contro la Juve, il successo contro i bianconeri di Baldoni serve a mantenere i due punti di vantaggio sulla Lazio (2-0 al Gubbio) e a restituire a De Rossi qualche certezza in più: Cittadino innanzitutto, ma anche Spadari, all’esordio stagionale e decisivo nell’azione che ha portato al rigore del 2-1.
Un’ora e mezzo di allenamento, le carte mischiate, il buon umore e il problema alla caviglia di Stekelenburg superato, il differenziato di Pjanic e Totti. Penultimo allenamento prima della partita col Genoa ieri mattina a Trigoria. La squadra è scesa in campo alle 11 e Luis Enrique ha provato varie ipotesi di formazione: tra queste, quella con Marquinho a centrocampo e Bojan in attacco. Dei due, il brasiliano è quello con più possibilità di partire dall’inizio. Pjanic è ancora alle prese con la lesione muscolare – ieri ancora differenziato per lui, l’obiettivo è quello di tornare sabato prossimo a San Siro contro il Milan – e l’acquisto di gennaio della Roma si candida come suo sostituto al posto di Greco. Per lui sarebbe l’occasione di mettersi in mostra e di convincere la Roma a riscattarlo in estate.
Nessun allarme, come avevano confermato già venerdì pomeriggio da Trigoria. Stekelenburg, nell’allenamento di ieri, anticipato al mattino al pari di quello odierno, ha lavorato con il resto del gruppo, e domani sarà regolarmente a disposizione di Luis Enrique. Una piccola distorsione alla caviglia sinistra, nella terz’ultima seduta di lavoro settimanale, aveva creato solo un po’ di apprensione: la presenza del portiere olandese in campo però, ha spazzato via i dubbi. (…)
Da sempre aveva detto che avrebbe cominciato a guardare la classifica quando sarebbero mancate dieci partite alla fine del campionato. Ciò significa che, probabilmente, Luis Enrique comincerà a farlo domani sera, quando sarà finita la partita dell’Olimpico contro il Genoa. Le possibilità di ottenere un buon piazzamento ci sono ancora, nonostante la Roma sia stata finora protagonista di un campionato fatto di alti e bassi. Ma il tecnico giallorosso pensa di poter vincere le undici gare che restano da giocare, magari per pensare in grande, al terzo posto che vale la Champions? Luis non ci casca e tira dritto per la sua strada: «Il mio pensiero adesso è quello di portare a casa i tre punti domani. Sono convinto di poter vincere contro il Genoa, e questo è quello che mi interessa ora e non penso al resto e alle altre partite che mancano, perché non voglio essere distratto da altro» .
Altro che partita (domani sera) contro il Genoa. Nelle radio romane (e romaniste) spopola il complotto. Quello contro il direttore generale Franco Baldini e il consigliere d’amministrazione Mauro Baldissoni, scelti dai nostalgici della vecchia gestione per colpire la nuova.
Domani il Genoa, sabato prossimo la trasferta a Milano, quando nel tardo pomeriggio, a San Siro, la Roma affronterà il Milan. Due partite che diranno molto, se non tutto, a proposito di quante e quali possibilità avrà la squadra giallorossa di raggiungere un piazzamento che possa valere l’accesso alla prossima edizione di una coppa europea. Tutto in sei giorni, quindi, per Luis Enrique e i suoi.
Il Milan di mister Allegri supera il Parma due a zero grazie alle reti del solito Ibrahimovic, su rigore, e di Emanuelson.
Roberto Renga, il figlio Francesco, Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, potrebbero essere interrogati nella veste di indagati per un tentativo di truffa ai danni di due dirigenti dell’As Roma, il direttore generale Franco Baldini ed il consigliere di amministrazione Mauro Baldissoni. Il tentativo di truffa sarebbe ruotato intorno alla prospettazione di circostanze che avrebbero potuto danneggiare l’immagine di Baldini e di Baldissoni.
Pasquale Marino, tecnico del Genoa, alla vigilia della sfida contro la Roma ha parlato in conferenza stampa:
Bruno Conti, intervenuto sulle frequenze di Radio Ies, ha parlato del momento della squadra giallorossa:
Roma-Ascoli Primavera: risultato finale 2-1. I baby giallorossi di De Rossi ospitano l’Ascoli ottavo a quota 24 punti nella ottava giornata di ritorno del Campionato Primavera.
Tonin Llorente, terminato l’allenamento mattutino della Roma, ha commentato una foto su Twitter: “E’ bellissimo vedere dei sorrisi sulle faccia di giocatori e allenatore, è un sintomo positivo”.
Fernando Gago, attraverso la sua pagina Twitter, ha parlato della prossima partita di campionato contro il Genoa, in programma lunedì sera. Ecco le parole del centrocampista argentino: “Buon fine settimana. Stiamo pensando solo alla partita. Dobbiamo vincere”.
Nuovo Stadio Roma: Gino Zavanella, l’architetto che durante la gestione Sensi progettò lo stadio “Franco Sensi“, è intervenuto ai microfoni di RadioIes, per parlare della situazione stadi in Italia, in particolar modo nella Capitale. Ecco le sue dichiarazioni:
Roma-Genoa: Alberto Gilardino dalle pagine del sito della società ligure ha parlato della sfida di lunedì sera. Ecco le parole dell’attaccante: “Contro una Roma che già quest’anno può ambire a posizioni importanti e a mio giudizio, se daranno il tempo a Luis Enrique di lavorare senza troppe pressioni, potrà presto lottare per traguardi davvero ambiziosi. Lo spagnolo è un tecnico moderno e preparato. Detto questo, ho visto il nostro gruppo carico e a Roma andremo a vender cara la pelle”.
Roger Carvalho, difensore del Genoa, attraverso il sito ufficiale della società ligure ha parlato del monday night contro la Roma: “Grandi campioni, con grande passato e presente! Cicinho, Juan e Taddei sono nomi di primo piano, come Simplicio, con tanti anni di esperienza in serie A. Nella Roma gioca poi un amico, Marquinho, lui è molto forte, avversario quando era nella Fluminense. Come sto? Sono agli inizi della mia esperienza, sto imparando tanto e so che devo lavorare ogni giorno come se fosse il primo. Mi sono messo a imparare la lingua perché sarà utile, l’ambientamento avviene anche attraverso passaggi così”.