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Gazzetta dello Sport – Nel complotto sulla Roma l’inchiesta si allargherà

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Questa storiaccia della macchina del fango all’amatriciana allestita contro Franco Baldini, Walter Sabatini, Mauro Baldissoni e la Roma, stanata da un’indagine della Digos prima che potesse riscuotere successo in una città solitamente assai credulona, probabilmente riuscirà a fare un po’ di pulizia in un ambiente diventato tossico e, forse, pure pericoloso. Ci vorranno mesi, ma può essere la volta buona.Quanto ci vorrà, invece, perché la Procura di Roma raccolga tutti gli elementi di questa storia di cui, probabilmente, il vero protagonista è ancora ignoto? C’è un mandante? Chi voleva il male della Roma, in particolare di Baldini? Chi ha «armato» i diffamatori? Chi ha fornito loro presunte intercettazioni con riferimenti alla massoneria che avrebbero dovuto «sputtanare» Baldini e compagni?

Domande al vaglio della Procura, che spera di capirne qualcosa di più la prossima settimana, quando scatteranno i primi interrogatori. Non è escluso che l’indagine si allarghi ad altri membri della stessa «cricca» romana né che ai reati di diffamazione e truffa si aggiunga quello di estorsione. Le indagini della Digos hanno inchiodato i maldestri tentativi dei protagonisti, ma non chi li ha messi insieme, anche perché qualcuno mentre si indagava ha mangiato la foglia e ha preso le contromisure.

Al momento, risultano indagati il giornalista Roberto Renga, storica firma de Il Messaggero oggi in pensione, il figlio Francesco, lo speaker radiofonico Mario Corsi e il suo collaboratore Giuseppe Lomonaco. Quantomeno curioso il percorso del Corsi: ex militante dei Nar con numerosi precedenti penali, ex capo del gruppo ultrà Boys, da anni popolare voce radiofonica, un tempo punto di riferimento della famiglia Sensi e di numerosi calciatori. Cosa pensa oggi chi per anni gli ha dato tanta legittimità? Ieri il personaggio in questione si è autosospeso, mentre Roberto Renga si è dichiarato vittima di un complotto che lo fa «temere per me e la mia famiglia».

E dire che questa storiaccia non sarebbe uscita fuori senza il ruolo dell’inviato delle «Iene» Paolo Calabresi. È lui, romanista e buon amico di Mario Corsi, che viene contattato dalla cricca che vuole «vendergli» la storia, è lui che sente subito puzza di bruciato, è sempre lui che si rivolge a Franco Baldini avvisandolo, e di fatto avviando le indagini della Digos. Le riprese di Renga e Corsi fatte da Calabresi con la telecamera nascosta sono diventate materiale d’indagine. Vederle, probabilmente, farebbe più piangere che ridere. Buon per Franco Baldini che sia lontano da tutto questo. Oggi, a Orlando, in Florida, chiuderà l’accordo con la Disney. Per fortuna la Roma esiste anche fuori dal raccordo anulare.

Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano 

Corriere dello Sport – Topolino a braccetto con la Roma

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Oggi pomeriggio, alle quattro, mentre gli arbitri dei cinque campi di serie A in cui si inizierà alle 15 fischieranno l’inizio dei secondi tempi, la Roma sarà impegnata su ben altri campi. L’appuntamento è fissato in Florida, ad Orlando, dove il socio forte della cordata americana proprietaria della Roma James Pallotta, è arrivato ieri.

Con lui, il direttore generale giallorosso Franco Baldini e l’uomo di fiducia, l’amministratore delegato (in coppia con Claudio Fenucci) Mark Pannes. In programma, alle 10 di mattina, ora locale, la conferenza stampa di presentazione dell’accordo di partnership strategica, raggiunto tra Roma e Disney. Dove? Nome lunghissimo: Walt Disney World Resort & Espn Wide World of Sport Complex. Franco Baldini è da giorni negli States. Prima Austin, in Texas, dove è stato ospite per quattro giorni della Raptor di Pallotta. Ora, come detto, Florida. (…)

E così la Disney diventerà un nuovo partner della Roma. Mossa commerciale, di alto livello, volta soprattutto all’internazionalizzazione del marchio. Il merito è soprattutto di Pannes, manager di rilievo della Raptor, che da sempre si occupa del marketing legato al mondo dello sport. In questo caso al mondo del calcio. Giorni importanti quindi, per il futuro del club. (…)

Dalla prossima estate, quando a fine luglio la tournèe che vedrà impegnata la squadra di Luis Enrique tra Boston e New York sarà legata proprio al marchio che ha ideato Topolino. A fine anno poi, quando durante la sosta invernale del campionato la Roma tornerà ad Orlando per svolgere un richiamo della preparazione atletica (in Florida il clima è comunque sempre ideale). E in quell’occasione la squadra giallorossa metterà il proprio marchio sul Disney Soccer Showcase, uno dei più grandi tornei giovanili tra Academy statunitensi, che si svolge proprio ad Orlando. (…)

La Roma quindi, nonostante diversi problemi, non si ferma. Entro la fine di giugno, oltre alla lista delle aree indicate per la costruzione delo stadio di proprietà, arriverà anche l’aumento di capitale: 50 milioni che serviranno a risanare parte di un bilancio che è ancora profondamente in passivo. E proprio in quell’occasione, ci potrebbero essere delle novità a livello di organigramma. Perché dopo sette mesi dall’inizio della nuova avventura, serviti soprattutto per “prendere le misure”, Pallotta e soci hanno in mente di entrare ancor più nella direzione della Roma. In tutti i campi. E oggi si parte dal marchio.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 

Il Tempo – Roma sotto attacco: l’inchiesta si allarga

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L’inchiesta si allarga e nel calderone del Procuratore capo reggente di Roma Giancarlo Capaldo finiscono altri nomi: e non tutti legati «solo» al mondo dei media romani. Il dossier che i «soliti noti» stavano preparando per screditare il direttore generale della Roma Franco Baldini e il Consigliere di Amministrazione giallorosso avvocato Mauro Baldissoni, è risultato totalmente falso e dopo le perquisizioni dei giorni scorsi (irruzione in casa di uno dei giornalisti coinvolti e nella sede della radio nella quale uno degli indagati conduce un programma), nella prossima settimana gli inquirenti dovrebbero iniziare ad ascoltare i diretti interessati e anche i due dirigenti giallorossi come «parti offese».

Al momento, secondo quanto risulta all’agenzia Ansa, sarebbero quattro i nomi iscritti nel registro degli indagati: Roberto Renga (che si dice «tranquillo e pronto a querelare tutti coloro che lo stanno screditando») giornalista in pensione con una lunga carriera partita a Paese Sera e conclusa al Messaggero, il figlio Francesco (avvocato), il conduttore radiofonico Mario Corsi (negli ambienti del tifo romanista conosciuto meglio come «Marione», che su Centro Suono Sport conduce il programma «Te la do io Tokyo») e il giornalista, a lui riconducibile, Giuseppe Lomonaco. Gli inquirenti sospettano che nella vicenda possano essere coinvolti altri soggetti un tempo legati alla gestione della famiglia Sensi ed ora «esclusi» dai nuovi proprietari. E anche queste posizioni saranno esaminate nei prossimi giorni. Oltre all’accusa per diffamazione e truffa, ora si starebbe indagando anche su un presunto tentativo di estorsione.

Non ci sarebbero però filmati tra gli elementi raccolti dagli inquirenti, ma molto materiale scritto, che mostrerebbe come gli indagati cercavano di screditare Baldini & Co.. In particolare, secondo quanto risulta agli inquirenti, Roberto Renga avrebbe avvicinato la «iena» Paolo Calabresi sostenendo di possedere documenti, in particolare trascrizione di sms compilati a mano, dai quali emergerebbe che i due dirigenti giallorossi sono massoni e che ci sarebbe una sorta di «cresta» sulle operazioni di calcio mercato. Materiale ritenuto infondato e sequestrato dalla Digos che nelle prossime ore potrebbe far partire altre perquisizioni. Ovvio come, con l’inchiesta ancora in corso, la Roma «ufficialmente» non parli, così come i suoi dirigenti (Baldini è di ritorno dagli States dove ha chiuso l’accordo con Disney, annuncio atteso oggi) che si sono messi a completa disposizione degli inquirenti. La domanda che rimbalza nell’ambiente giallorosso è: perché? Probabilmente perché la Roma, ora «ripulita» da debiti e in via di ristrutturazione totale, è tornata a far gola. O forse riemergono vecchie ruggini dal passato di qualche personaggio che già ha avuto a che fare con Baldini in un’aula di tribunale e che non si è dato ancora per vinto. Incredulo il tecnico giallorosso Luis Enrique sulla vicenda: «È brutto – ha detto – mi dispiace che coinvolga persone con cui lavoro ma non voglio parlarne. In Spagna non è mai successo».

Il Tempo – Tiziano Carmellini 

Gazzetta dello Sport: Riecco Osvaldo a caccia di un gol. Ti ricordi l’ultimo?

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A fine 2011 Osvaldo aveva segnato più di tutti gli altri attaccanti della Roma messi insieme. Sette centri lui, tre Bojan, uno ciascuno Borini e Lamela, mentre Totti, a quota zero, stava ancora aspettando di scusarsi per il ritardo. Adesso in ritardo è lui, acquisto più costoso della nuova proprietà. A Bologna, nel giorno in cui l’utopia di Luis Enrique sembrava realizzata, l’argentino che in Argentina non conoscono aveva segnato un gol da campione, facendo passare in secondo piano il coro di polemiche che aveva accompagnato il suo arrivo dall’Espanyol.

Voleva essere il Re Leone, era diventato Er Cipolla, poi era tornato apprendista re.
Senza di lui, il diluvio Quattro centri di fila tra settembre e ottobre, l’unico inutile nel derby di andata, quando omaggiò Totti con la maglietta «Vi ho purgato anch’io», senza rendersi conto di quanto potesse essere pericoloso esporla al 5′ del primo tempo. A Firenze quella che doveva essere una punizione si trasformò in un trionfo: la società lo lasciò a casa per punizione, dopo lo schiaffo a Lamela, la squadra si schierò dalla parte sua, la tifoseria neanche a dirlo, gli addetti ai lavori tirarono fuori il paragone dell’uomo che ricorre alle forbici per fare un dispetto alla moglie. E la Roma crollò di schianto, evidenziando l’importanza per il gioco di Luis Enrique del centravanti che tornava a saltare sui calci d’angolo in difesa, e andava in pressione sui difensori avversari.
La caduta Il 4 gennaio, il crack.

Partitella, aggira Lobont, prova a segnare di tacco e crolla. Lesione di secondo grado ai flessori della coscia destra: gli avevano pronosticato due mesi di stop, sarebbero scaduti il 4 marzo, il giorno del derby. Che salterà comunque: aveva fatto in tempo a giocare contro Siena e Parma, e a scalciare Cigarini a Bergamo, a palla lontana, due giornate di squalifica, con tanto di ricorso rigettato. Domani tornerà titolare, l’ultimo gol resta quello del 21 dicembre a Bologna. Una vita fa: l’oriundo Osvaldo era appena entrato nel giro azzurro, riannodando un filo sciolto ai tempi dell’Under 21, Borini aveva fatto un solo gol, pregava ogni sera che la Roma lo riscattasse, e che Destro e Gabbiadini non gli togliessero il posto nella Nazionale di Ferrara. Ora il non ancora 21enne cresciuto tra Bologna e Londra è arrivato a 10 gol tra campionato e Coppa, ha Roma ai suoi piedi e il biglietto per gli Europei quasi in tasca. Proprio quello che aveva in mano Osvaldo, prima di farsi cacciare il giorno in cui il c.t. stava compilando le convocazioni per l’ultima amichevole. Adesso il centravanti che non è mai rimasto più di un anno e mezzo nella stessa squadra non può più sbagliare. E se ricominciasse anche a segnare, tanto meglio.

Gazzetta dello Sport – F. Oddi 

Il Romanista – finale con brivido, ma Ascoli ko

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Sembrava dovesse fermarsi a otto la serie di vittorie consecutive, invece per prendersi anche la nona la Roma ha dilatato il tempo e battuto un Ascoli più che dignitoso grazie a un calcio di rigore fischiato all’ultimo dei cinque minuti di recupero. A quattro giorni dalla finale di Coppa Italia contro la Juve, il successo contro i bianconeri di Baldoni serve a mantenere i due punti di vantaggio sulla Lazio (2-0 al Gubbio) e a restituire a De Rossi qualche certezza in più: Cittadino innanzitutto, ma anche Spadari, all’esordio stagionale e decisivo nell’azione che ha portato al rigore del 2-1.

Contro l’Ascoli del figlio d’arte Gianluca Oddi, il tecnico deve fare a meno di Nego (squalificato) oltre a Tallo, Ciciretti e Matteo Ricci, sostituiti da Ceccarelli, Federico Ricci e Cittadino. L’avvio è un monologo della Roma, che passa i primi venti minuti nella metà campo dell’Ascoli e sfiora il vantaggio con Cittadino, Verre e Sabelli prima di incassare la beffa dello 0-1 la prima volta che i bianconeri si affacciano in avanti: cross di Grilli, sinistro al volo di Ruzzier e palla sul secondo palo. La reazione romanista non si fa aspettare e prima dell’intervallo arriva il pareggio con Frediani, caparbio nel trovare la rete dopo una conclusione di Lopez respinta sulla linea dal portiere. Lo stesso numero sette sfiora il raddoppio allo scadere, stavolta Tubaro è attento in uscita. Si ricomincia da due buone conclusioni dalla distanza di Cittadino, prima che un fallo di mano al limite dell’area di Grilli venga punito con il rigore: sul dischetto va Verre, Tubaro è bravo a restare in piedi fino all’ultimo e a respingere il tiro del centrocampista. De Rossi mescola la carte inserendo Politano e poi anche Terriaca e Spadari e la Roma riprende ad attaccare, ma i minuti passano e le speranze di successo sembrano svanire con gli errori clamorosi di Leonardi e Terriaca. Invece al quinto di recupero Spadari mette in area un pallone che Scognamillo tocca con la mano: stavolta sul dischetto va Politano e il suo sinistro non perdona.

Il Romanista – V. Meta 

Il Romanista – Domani una chance per Marquinho

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Un’ora e mezzo di allenamento, le carte mischiate, il buon umore e il problema alla caviglia di Stekelenburg superato, il differenziato di Pjanic e Totti. Penultimo allenamento prima della partita col Genoa ieri mattina a Trigoria. La squadra è scesa in campo alle 11 e Luis Enrique ha provato varie ipotesi di formazione: tra queste, quella con Marquinho a centrocampo e Bojan in attacco. Dei due, il brasiliano è quello con più possibilità di partire dall’inizio. Pjanic è ancora alle prese con la lesione muscolare – ieri ancora differenziato per lui, l’obiettivo è quello di tornare sabato prossimo a San Siro contro il Milan – e l’acquisto di gennaio della Roma si candida come suo sostituto al posto di Greco. Per lui sarebbe l’occasione di mettersi in mostra e di convincere la Roma a riscattarlo in estate.

Più difficile che giochi Bojan dall’inizio: lo spagnolo non parte titolare da oltre due mesi ma nonostante l’assenza di Totti (anche lui alle prese col differenziato e anche lui intenzionato a tornare contro i rossoneri) dovrebbe di nuovo accomodarsi in panchina. Luis Enrique infatti sembra orientato a far giocare Lamela come trequartista, il ruolo che l’argentino preferisce, mettendogli accanto Borini, 9 gol in campionato, e Osvaldo, al rientro dopo il doppio turno di squalifica. Ieri l’attaccante italo-argentino non è stato provato insieme a Borini ma questo è poco indicativo visto che il tecnico spagnolo coi fatti ha sempre dimostrato di considerarlo un titolare. In difesa sicuri del posto sono ovviamente Heinze (presenza numero 25 per lui, scatterà il rinnovo di contratto automatico) e Kjaer.

Il danese, che a Palermo è sembrato in netta ripresa rispetto alle ultime apparizioni, dovrà essere bravo a non subire la pressione dell’Olimpico e per questo nei giorni scorsi sia i dirigenti sia il mental coach Llorente ci hanno parlato a lungo per motivarlo e, al tempo stesso, aiutarlo a stare tranquillo.
Ieri in campo è stato il turno di Luis Enrique che per buona parte dell’allenamento lo ha spronato e gli ha spiegato e rispiegato i movimenti da fare. Molto attenti alla lezione di Lucho anche i tre esterni Rosi, Taddei e José Angel. Sono stati provati i primi due rispettivamente a destra e a sinistra ma anche in questo caso la cosa potrebbe essere poco indicativa perché togliere adesso lo spagnolo, che ha dato qualche cenno di ripresa, potrebbe significare buttarlo troppo giù dal punto di vista del morale. Meglio farlo giocare col Genoa e, magari, rimettere Taddei a Milano.

Infine il portiere: Stekelenburg ha recuperato da problema alla caviglia sinistra e domani sarà regolarmente al suo posto. Anche oggi la squadra scenderà il campo alle 11 poi i giocatori saranno lasciati liberi e si rivedranno domattina alle 9 a Trigoria. Solo in quel momento, come al solito, conosceranno la lista dei convocati.

Il Romanista – E. Masetti

Corriere dello Sport – Stekelenburg c’è e Bojan può essere la sorpresa

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Nessun allarme, come avevano confermato già venerdì pomeriggio da Trigoria. Stekelenburg, nell’allenamento di ieri, anticipato al mattino al pari di quello odierno, ha lavorato con il resto del gruppo, e domani sarà regolarmente a disposizione di Luis Enrique. Una piccola distorsione alla caviglia sinistra, nella terz’ultima seduta di lavoro settimanale, aveva creato solo un po’ di apprensione: la presenza del portiere olandese in campo però, ha spazzato via i dubbi. (…)

Sono tre i dubbi legati alla formazione che domani sera scenderà in campo all’Olimpico contro il Genoa. Uno per reparto. In difesa, sulla fascia sinistra, si giocano il ruolo di esterno Josè Angel e Taddei: lo spagnolo è in vantaggio, perché la Roma lo vuole testare da qui a fine stagione per capirne il reale valore, e perché Taddei, pur essendo a disposizione, ha accusato nei giorni scorsi un piccolo problema al polpaccio sinistro. A centrocampo in tre si giocano la maglia di intermedio sinistro: Greco è in vantaggio su Simplicio e Marquinho. Il mancino romano assicura maggiore copertura in una squadra che vedrà Lamela trequartista alle spalle della coppia Osvaldo-Borini. Barcellona ha deluso le aspettative, le sue in primis, ma anche quelle di Luis Enrique. Bojan appare destinato a un’altra panchina, ma come sempre, con Luis Enrique, fino all’ultimo vale il detto “mai dire mai”. In difesa, a destra, ci sarà Rosi, mentre la coppia centrale sarà formata da Kjaer e Heinze (domani la presenza numero 25 gli varrà il rinnovo automatico del contratto annuale alle stesse condizioni). (…)

E sempre via web, tramite uno dei maggiori social network, ha fatto conoscere il suo pensiero anche il mental-coach Antonio Llorente, uomo di fiducia di Luis Enrique. Che ha provato ad assolvere alla sua finzione, quella di caricare il gruppo, scrivendo on line: «E’ bellissimo vedere dei sorrisi sulle faccia di giocatori e allenatore, è un sintomo positivo».
Sorridenti anche i tanti tifosi presenti all’esterno del centro sportivo “Fulvio Bernardini”. La loro speranza, è che le buone sensazioni arrivate con il primo sole primaverile, si tramutino in qualcosa di positivo anche per la squadra, alla ricerca della seconda vittoria consecutiva, doppietta che manca da tre mesi.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 

Corriere dello Sport – Luis Enrique: “Roma gioca come sai e vinci”

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Da sempre aveva detto che avrebbe cominciato a guardare la classifica quando sarebbero mancate dieci partite alla fine del campionato. Ciò significa che, probabilmente, Luis Enrique comincerà a farlo domani sera, quando sarà finita la partita dell’Olimpico contro il Genoa. Le possibilità di ottenere un buon piazzamento ci sono ancora, nonostante la Roma sia stata finora protagonista di un campionato fatto di alti e bassi. Ma il tecnico giallorosso pensa di poter vincere le undici gare che restano da giocare, magari per pensare in grande, al terzo posto che vale la Champions? Luis non ci casca e tira dritto per la sua strada: «Il mio pensiero adesso è quello di portare a casa i tre punti domani. Sono convinto di poter vincere contro il Genoa, e questo è quello che mi interessa ora e non penso al resto e alle altre partite che mancano, perché non voglio essere distratto da altro» .

 Luis Enrique va avanti. Per quanto riguarda gli impegni pensa solo al presente, per quanto riguarda la tattica non pensa di cambiare. Anzi, a Palermo l’allenatore non ha visto una Roma più “coperta”: «Il nostro gioco si sviluppa spesso nella metà campo avversaria, con il possesso, e questo fa sì che si creino tanti spazi per gli avversari. I giocatori devono sapere che devono correre subito a difendere se l’azione non va bene, pronti a recuperare palla il più velocemente possibile. Ho sempre dettato questa linea e ora, dopo tanti mesi, iniziamo a migliorare. Ma non c’è stato alcun cambiamento, l’idea è sempre la stessa,  avere il possesso il più a lungo possibile, se si può anche per novanta minuti. (…)

Come al solito, il tecnico spagnolo non lascia nulla al caso. E sa bene che anche con il Genoa non sarà affatto facile: «Mi aspetto una sfida difficile, bisognerà saper soffrire, perchè è la normalità, non giochiamo da soli, di fronte c’è sempre l’avversario» . Gli assenti? «No, a quelli non ci penso, perché comunque giocheremo in undici, e con i sette in panchina saremo diciotto come il Genoa» . (…)

Niente, infine, sulla vicenda della tentata truffa ai danni della Roma: «C’è di mezzo la magistratura, non voglio e non posso parlare di questo. E’ brutto, bruttissimo, e mi dispiace che sia capitato a persone con cui lavoro e a persone per bene. Ma è un tema di cui non voglio e non posso parlare»

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 


Corriere della Sera – Roma, nelle radio spopola il complotto

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Altro che partita (domani sera) contro il Genoa. Nelle radio romane (e romaniste) spopola il complotto. Quello contro il direttore generale Franco Baldini e il consigliere d’amministrazione Mauro Baldissoni, scelti dai nostalgici della vecchia gestione per colpire la nuova.

Una sorta di vendetta trasversale a cui — ipotizza la procura — oltre agli indagati ormai noti avrebbero partecipato altri «esclusi» dalla proprietà made in Usa. Per stabilire quanti soggetti abbiano condiviso il piano, i magistrati hanno disposto ulteriori verifiche e stanno valutando se interrogare i quattro già accusati di diffamazione: il giornalista (ex Messaggero) Roberto Renga, il figlio Francesco e due voci radiofoniche, Giuseppe Lomonaco e Mario Corsi, «Marione». Il gruppo avrebbe tentato, senza riuscirci, di veicolare a due quotidiani «notizie scottanti» ricevute via sms: «Baldini e Baldissoni sono massoni e fanno la cresta sul calciomercato».

«Roba da fantascienza — si accalora Maurizio Costanzo — mi sembra tutto abbastanza incredibile». Gli indagati si difendono e minacciano querele. «Io vado a dormire tranquillo — precisa Renga —. Non ho mai pensato di truffare la Roma». La radio Centro suono sport annuncia che Corsi e Lomonaco si sono autosospesi, «non certo per le gravi insinuazioni mosse nei loro confronti», ma «per non «prestare il fianco agli attacchi mediatici». E scende in campo pure Luis Enrique: «È una cosa brutta — osserva — in Spagna non mi è mai capitata»

truffa 

Corriere dello Sport – Roma ora non puoi sbagliare

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Domani il Genoa, sabato prossimo la trasferta a Milano, quando nel tardo pomeriggio, a San Siro, la Roma affronterà il Milan. Due partite che diranno molto, se non tutto, a proposito di quante e quali possibilità avrà la squadra giallorossa di raggiungere un piazzamento che possa valere l’accesso alla prossima edizione di una coppa europea. Tutto in sei giorni, quindi, per Luis Enrique e i suoi.

La corsa è con almeno altre quattro squadre: Lazio, Napoli, Udinese e Inter. Con questi avversari la Roma si giocherà un posto, dal terzo che vale la Champions, al sesto che potrebbe valere un posto in Europa League nel caso il Napoli si qualifichi per la finale di Coppa Italia (mercoledì il ritorno al San Paolo della semifinale con il Siena, andata 2-1 per i toscani). La Roma ha voglia di cominciare a raccogliere qualche buon frutto del lavoro fatto fino ad oggi. E proprio nel turno di campionato iniziato ieri con le vittorie di Milan e Juve, la Roma ha una buona opportunità di guadagnare punti sulle avversarie. Non sull’Inter forse, visto che Ranieri oggi pomeriggio giocherà in casa con l’Atalanta. (…)

Poi, sabato prossimo, la trasferta in casa del Milan capolista. E anche lì, la Roma avrà un vantaggio non da poco. I successi di ieri di Milan e Juventus, hanno lasciato inalterate le distanze nella corsa-scudetto: i rossoneri sono ancora a più quattro. Le due squadre si troveranno di fronte dopodomani, in Coppa Italia. Sabato però, la testa di Allegri e i suoi, sarà necessariamente già proiettata, almeno in parte, alla sfida successiva, quella di mercoledì 28, andata del quarto di finale di Champions, Milan-Barcellona. La Roma ci crede anche per questo, ma anche seguendo la linea dettata da Luis Enrique, si concentra solo sul prossimo impegno: quello di domani con il Genoa. Il tecnico spagnolo ha sempre detto, tra l’altro, di non guardare mai la classifica: «Lo farò soltanto quando mancheranno dieci giornate alla fine del campionato» . Vale a dire da domani sera. Già stanotte però, senza neanche giocare, le prospettive della Roma potrebbero essere tutt’altre, inaspettate solo un paio di settimane fa.

«Proviamo a vincerle tutte e undici» aveva caricato De Rossi dopo la vittoria di Palermo. Vorrebbe dire cha la Roma supererebbe il suo record di vittorie consecutive in A ottenuto nel 2005-2006 sotto la guida di Spalletti (e battutto l’anno successivo dall’Inter di Mancini che arrivò a 17). Per ora a Trigoria nessuno ci pensa: da quelle parti si accontenterebbero di ottenere il secondo successo di seguito che manca ormai da tre mesi.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci  

Anticipi 28^ giornata – Il Milan chiama, la Juventus risponde. Il Cagliari ne fa tre al Cesena

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Il Milan di mister Allegri supera il Parma due a zero grazie alle reti del solito Ibrahimovic, su rigore, e di Emanuelson.

Nell’anticipo serale della 28^ di campionato la Juventus umilia la Fiorentina, dinanzi al suo pubblico, con un cinque a zero che non ammette repliche. Le reti sono state siglate da: Vucinic, Vidal, Marchisio, Pirlo e Padoin.

Il Cagliari ha battuto, nel match delle 12.30, il Cesena grazie alla tripletta di Pinilla. Cesena ultimo in classifica.

Tentata truffa As Roma, l’indagine potrebbe estendersi ad altri ‘scontenti’

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Roberto Renga, il figlio Francesco, Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, potrebbero essere interrogati nella veste di indagati per un tentativo di truffa ai danni di due dirigenti dell’As Roma, il direttore generale Franco Baldini ed il consigliere di amministrazione Mauro Baldissoni. Il tentativo di truffa sarebbe ruotato intorno alla prospettazione di circostanze che avrebbero potuto danneggiare l’immagine di Baldini e di Baldissoni.
L’inchiesta della magistratura, come riferisce l’Ansa, potrebbe estendersi ad altri ‘scontenti’ dell’attuale proprietà della Roma calcio. Gli inquirenti sospettano che nella vicenda possano essere coinvolti altri soggetti un tempo legati alla gestione della famiglia Sensi ed ora esclusi dai nuovi proprietari. Le posizioni di queste persone saranno esaminate nei prossimi giorni.

Roma-Genoa, Marino: “Cercheremo di dare continuità ai risultati”

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Pasquale Marino, tecnico del Genoa, alla vigilia della sfida contro la Roma ha parlato in conferenza stampa:

“Sicuramente abbiamo avuto tanti problemi muscolari però ognuno ha una storia a sé. Vedi l’ultimo, quello di Constant: è scivolato, ha fatto un movimento innaturale, non può pertanto essere collegato a questioni di preparazione. E anzi, vi dirò: con lo staff abbiamo analizzato i dati degli infortuni delle altre squadre e siamo nella media. C’è pure chi è messo peggio di noi quindi…”. A confortarlo le risposte sul campo degli elementi disponibili: “Hanno tanta voglia, lo hanno dimostrato domenica con la Juventus e per questo dobbiamo andare a Roma e cercare di dare continuità ai risultati. Certo di fronte avremo una squadra che ha qualità, un mix di giocatori giovani come Borini, che sta crescendo di partita in partita e giocatori esperti. Loro hanno qualità e organizzazione. Noi dal canto nostro penso dovremo stare attenti nel fraseggio, ecco su questo dobbiamo migliorare. Dobbiamo essere più precisi nel fraseggio, in fase di possesso. Comunque siamo sulla strada giusta e possiamo secondo me chiudere bene il campionato, benché la priorità sia il raggiungimento nel più breve tempo possibile della salvezza. Veloso? Se non ha giocato è perché ci ha messo un po’ a recuperare dall’infortunio, adesso sta meglio, ha qualità e può ancora migliorare. Le qualità della Roma? Una squadra che gioca davvero bene a calcio, che non spreca un pallone e fa partire sempre l’azione da dietro, in maniera sistematica”.

Conti: “Borini intuizione di Sabatini. Luis Enrique? E’ un grande tecnico e un grande uomo”

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Bruno Conti, intervenuto sulle frequenze di Radio Ies, ha parlato del momento della squadra giallorossa:

Il tuo passato, hai giocato anche nel Genoa
“E’ sempre un piacere incontrare il Genoa e la gente di Genova, dopo la scommessa di Simoni che mi prese e andò benissimo. Ricordo la città con molto affetto”.

Cosa rappresenta Roma per te?
“E’ la mia vita: mio padre è sempre stato tifoso e quando ha visto che avrei giocato nei giallorossi non è stato più nella pelle. La Roma non si discute, si ama”.

Florenzi, Stoian e Caprari. Cosa ci puoi dire di questi giocatori, ti aspettavi sarebbero andati così bene?
“Sì, li ho visti quotidianamente, la loro voglia di migliorarsi. Di Florenzi dicevano che fisicamente non fosse pronto, così come capitò a me. Per Caprari è importantissimo stare con un maestro come Zeman”.

Borini: all’inizio non lo conosceva nessuno, sarà l’erede di Inzaghi?
“Si parlava di questo ragazzo andato via in Inghilterra. Sabatini conosce un po’ tutto il mondo, l’intuizione è stata sua. Borini sta facendo grandi cose, ha una grande voglia di allenarsi, migliorarsi, fa una grande mole di lavoro e quando poi viene anche qualche gol in più è ancora meglio”.

Dov’è che la Roma Primavera è più forte?
“E’ merito di tutto il settore giovanile. I ragazzi che vediamo in Primavera sono quelli cresciuti nei giovanissimi o che arrivano dalle varie società affiliate, con i nostri osservatori che ogni settimana visionano tantissimi giocatori. Il ringraziamento va anche a tutti gli allenatori delle nostre squadre poi ovviamente Alberto (De Rossi ndr) sa gestire benissimo il gruppo”.

Un parere su Luis Enrique?
“Vivendo quotidianamente a contatto, vedo la sua grande competenza e voglia di lavorare. Spesso si ha fretta in tutto ma bisogna avere pazienza sebbene a volte si possano vedere partite meno belle. E’ una grande persona, un grande tecnico e un grande uomo. Al di là della gestione della squadra, vedo un grande futuro. Ci vuole solo un minimo di pazienza affinché si possano vedere dei frutti in futuro”.

De tanti giocatori passati nel settore giovanile della Roma, in questi anni, chi ti ha stupito e chi ti ha deluso?
“De Rossi e Aquilani sono arrivati dagli stage che facciamo in estate e questa è stata una grande soddisfazione. Paoloni sembrava invece potesse fare grandi cose”.

Farina?
“Asssolutamente, poteva fare il terzino sinistro o anche il centrale, aveva grande carattere. Con il budget che abbiamo avuto, senza aver mai fatto pazzie, abbiamo fatto tante cose. Ricordiamo anche i vari Pepe, Amelia e tanti altri”.

 

Primavera, Roma-Ascoli 2-1

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Roma-Ascoli Primavera: risultato finale 2-1. I baby giallorossi di De Rossi ospitano l’Ascoli ottavo a quota 24 punti nella ottava giornata di ritorno del Campionato Primavera.

ROMA (4-2-3-1) : Pigliacelli; Sabelli, Orchi, Carboni, Ceccarelli; Cittadino, Verre; Nico Lopez, Ricci F., Frediani; Leonardi. A disp.: Proietti Gaffi, Barba, Rosato, De Marco, Spadari, Politano, Terriaca. All.: De Rossi.

ASCOLI (4-3-3) : Tubaro; Mania, Scognamillo, Pietropaolo, Oddi; Caruso, Ciabattoni, Grilli; Ricter, Giovannini, Ruzzier. A disp.: Gianni, Spinelli, Porfiri, Lattanzi, Massei, Gragnoli, Cellucci. All.: Baldoni.

ARBITRO: Zivelli di Torre Annunziata.

ASSISTENTI: Di Vuolo di Castellammare di Stabia; Ascione di Torre Annunziata.

MARCATORI:  Ruzzier (A) al 23′, Frediani (R) al 37′, Politano (R) al 97′

Twitter, Llorente: “E’ bellissimo vedere dei sorrisi sulle faccia di giocatori e dell’allenatore”

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Tonin Llorente, terminato l’allenamento mattutino della Roma, ha commentato una foto su Twitter“E’ bellissimo vedere dei sorrisi sulle faccia di giocatori e allenatore, è un sintomo positivo”.

Twitter, Gago: “Stiamo pensando solo alla partita. Dobbiamo vincere”

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Fernando Gago, attraverso la sua pagina Twitter, ha parlato della prossima partita di campionato contro il Genoa, in programma lunedì sera. Ecco le parole del centrocampista argentino: “Buon fine settimana. Stiamo pensando solo alla partita. Dobbiamo vincere”.

Stadio Roma, Zavanella: “La zona della Massimina ha le migliori caratteristiche”

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Nuovo Stadio RomaGino Zavanella, l’architetto che durante la gestione Sensi progettò lo stadio “Franco Sensi“, è intervenuto ai microfoni di RadioIes, per parlare della situazione stadi in Italia, in particolar modo nella Capitale. Ecco le sue dichiarazioni:

SUGLI STADI DI PROPRIETA’ – “Credo che ce ne sia bisogno, oggi l’Italia ha un parco stadi assolutamente inadeguato e obsoleto rispetto al resto d’Europa e del mondo. Le squadre avevano bisogno di patrimonializzarli e creare il loro stadio a loro immagine per gestirla correttamente, avere i giusti ricavi e dare ai tifosi uno spettacolo in un ambiente adeguato ai tempi che corrono”.
LA ROMA E’ PRONTA? – “Si, tutti i tifosi italiani sono pronti e sicuramente anche la loro minore affluenza seppur leggera è causata dal fatto che probabilmente vedere la partita in HD a casa è meglio che vederla in stadi non adeguati, spesso non coperti e con pochi servizi di accoglienza. La società ha la possibilità di fidelizzare il tifoso. Noi dobbiamo pensare che il giorno della partita è un giorno dedicato alla propria squadra dalla mattina alla sera con possibilità di utilizzare il tempo con servizi e spettacoli come ormai avviene in gran parte d’Europa. L’Emirates ha degli introiti eccezionali, ovviamente dando dei servizi eccezionali”.
UNO STADIO MODERNO – Io nelle ricerche che sto facendo nei miei stadi che sto progettando come quello di Palermo che è pronto alla partenza, vedo che uno c’è bisogno di servizi pubblici, parcheggi, infrastrutture. Credo che questa società che sta facendo quest’indagine sarà avvantaggiata dalla semplicità della stessa”.
LO STADIO ‘FRANCO SENSI’ – “Erano state individuate almeno 6-7 aree che gli esperti avevano vagliato e la Massimina era quella che prestava le migliori caratteristiche. Lavorare ancora sul mio progetto? Io me lo auguro, il mio progetto ad oggi ha in alto a sinistra il marchio della Roma che è stato dato dalla società giallorossa. Non era stato presentato dalla Sensi, ma dalla Roma. Era stata fatta una seria indagine per dare alla Roma il meglio, quindi io e tutti quelli che ci hanno lavorato hanno scelto la migliore opzione e credo che valga la pena riprenderlo in esame e non buttarlo. Se ho mai incontrato i nuovi soci americani? No, non ho avuto nessun onore e piacere, non c’è mai stato nessun contatto, ma ho incontrato Fenucci e Baldini”.

Roma-Genoa, Gilardino: “Venderemo cara la pelle”

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Roma-Genoa: Alberto Gilardino dalle pagine del sito della società ligure ha parlato della sfida di lunedì sera. Ecco le parole dell’attaccante: “Contro una Roma che già quest’anno può ambire a posizioni importanti e a mio giudizio, se daranno il tempo a Luis Enrique di lavorare senza troppe pressioni, potrà presto lottare per traguardi davvero ambiziosi. Lo spagnolo è un tecnico moderno e preparato. Detto questo, ho visto il nostro gruppo carico e a Roma andremo a vender cara la pelle”.

Roma-Genoa, Carvalho: “I giallorossi hanno grandi campioni brasiliani, come Marquinho”

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Roger Carvalho, difensore del Genoa, attraverso il sito ufficiale della società ligure ha parlato del monday night contro la Roma: “Grandi campioni, con grande passato e presente! Cicinho, Juan e Taddei sono nomi di primo piano, come Simplicio, con tanti anni di esperienza in serie A. Nella Roma gioca poi un amico, Marquinho, lui è molto forte, avversario quando era nella Fluminense. Come sto? Sono agli inizi della mia esperienza, sto imparando tanto e so che devo lavorare ogni giorno come se fosse il primo. Mi sono messo a imparare la lingua perché sarà utile, l’ambientamento avviene anche attraverso passaggi così”.