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Collegio di Garanzia del Coni, accolto il ricorso del Napoli: la gara con la Juve da rigiocare

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NAPLES, ITALY - DECEMBER 13: Andrea Petagna of S.S.C. Napoli celebrates with Dries Mertens and Hirving Lozano after scoring their team's second goal during the Serie A match between SSC Napoli and UC Sampdoria at Stadio Diego Armando Maradona on December 13, 2020 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Collegio di Garanzia del Coni dà ragione a De Laurentiis e al Napoli: la gara contro la Juventus è da rigiocare. Ribaltate le sentenze di primo grado e in Appello che avevano confermato lo 0-3 a tavolino a favore della Vecchia Signora. Da stabilire ora quando si giocherà la gara, probabilmente verso la metà di gennaio.

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Eliminato anche il punto di penalizzazione agli azzurri, che agganciano così la Roma a 24 punti. La situazione di classifica è ora questa: a quota 24 punti ci sono tre squadre: il Napoli, la Juventus e la Roma. Le prime due però hanno una partita in meno.

Roma, il futuro General Manager Pinto positivo al Covid-19

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Un problema imprevisto per il futuro General Manager della Roma Tiago Pinto. Attualmente al Benfica, il portoghese ha effettuato un tampone alla vigilia della Supercoppa contro il Porto ed è risultato positivo al Coronavirus. Non è il solo: confermata la positività anche del calciatore Pizzi. I due sono immediatamente rientrati a Lisbona.

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Tiago Pinto è stato annunciato come futuro Direttore Generale della Roma lo scorso 18 novembre attraverso un comunicato ufficiale. E’ forse il primo vero dirigente scelto direttamente durante la nuova gestione Friedkin. Entrerà in carica il 1 gennaio 2021, tra pochi giorni. 

 

Mauro Esposito: “La Roma sarà ferita e farà di tutto per riscattarsi dopo la sconfitta con l’Atalanta”

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La frase più bella è questa: “Tornando indietro, risceglierei la Roma senza dubbio. Anche se mi voleva l’Inter, che all’epoca vinceva i campionati”. Parole di Mauro Esposito, classe 1979.

Talentuoso esterno di attacco di piede destro, che la Roma comprò dal Cagliari nell’estate 2007. In Sardegna, Esposito aveva segnato tanto, dimostrato qualità ed era arrivato in Nazionale. Lui e Langella (il corrispettivo a sinistra) si rivelarono tra i giocatori più in vista della Serie A.

Sembrava il giocatore ideale per il sistema di Luciano Spalletti con elementi veloci e tecnici a girare per tutto il fronte d’attacco. “Il mister mi chiamò più volte per convincermi a venire alla Roma, lui come il direttore Pradè e Bruno Conti. Per me era un sogno firmare per una squadra del genere, grande”.

Poi, cosa accadde dopo la firma con la Roma?

Un po’ di sfortuna, soprattutto. Le mie condizioni fisiche mi impedirono di trovare continuità e di giocare come volevo. Roma resta il rammarico più grande che porto nella carriera. Lavorai tanto per raggiungere quella maglia, per far parte di una società tanto importante. Purtroppo arrivai in un momento critico della mia carriera. A Cagliari mi ero fatto male al ginocchio, non stavo ancora bene. Andai in ritiro, ma non feci praticamente nulla. Iniziai tardi la preparazione, però Spalletti inizialmente mi dava fiducia, anche se a partita in corso. Mi fece debuttare in Champions League….

Non fu sufficiente, però.

Già. Purtroppo non avevo molto tempo per incidere nelle sfide avendo a disposizione venti, trenta minuti alla volta. Fino a quando arrivò quel gol sbagliato a Manchester contro lo United. Sono sicuro che molti tifosi ci pensano ancora a quell’errore, visto che spesso me lo ricordano ancora oggi.

In realtà, quell’errore si rivelò veniale. Si trattava della seconda partita del girone e la squadra si qualificò comunque agli ottavi di finale.

Questo è vero, ma sono quegli episodi che in qualche modo segnano il percorso. Successivamente ci fu qualche buona prestazione, il tacco per Totti in Roma-Parma 4-0 pochi giorni prima della trasferta di Champions con il Real, ma poco altro.

Rammarico e anche rimpianto? Oggi rifarebbe le stesse scelte?

Sì, senza dubbio. Tra Roma e Inter volevo andare a giocare assolutamente nella Roma. Io avevo questo desiderio. Andavo a giocare con Totti, nella squadra di Spalletti. E poi Roma somiglia molto a Napoli. Non essendo mai riuscito a tornare a giocare nella mia città natale, avevo voglia di Roma e della Roma. È andata così. Sicuramente non era semplicissimo trovare spazio in quel contesto così collaudato, nonostante non abbia avuto mai una chance vera e propria.

I picchi di rendimento di Cagliari, però, non li ha più raggiunti successivamente.

In Sardegna credo di aver fatto cose grandiose. Sono stato sei stagioni, è stata la parentesi più importante della mia carriera. Tre campionati di B e tre di Serie A di grande livello. Non c’è stato un anno in cui credo di aver toppato. Ho segnato 50 gol in B, ottenendo la promozione in A, ho raggiunto la Nazionale. Tanti sacrifici ripagati nel migliore dei modi. Ero partito da zero….

Racconti.  

Ho lasciato la mia famiglia a 12 anni, andando via da Napoli in direzione Pescara. Vedevo i miei genitori solo se venivano loro a vedere le partite nel fine settimana. Devo tanto alla mia famiglia, mi hanno sempre sostenuto in tutte le mie scelte. Non avevo nulla, però inseguivo un sogno. La fame, l’umilità, la passione per questo sport, la voglia di migliorarmi ogni giorno, di emergere, mi hanno portato a diventare un giocatore di Serie A. Sono gli stessi valori che cerco di trasmettere oggi ai ragazzi delle giovanili del Pescara che alleno.

Che categoria?

Gli under 13. È molto bello poter insegnare qualcosa ai giovani. Ma non sempre è semplice, soprattutto perché oggi i ragazzi a 13-14 anni hanno già tutto e per questo possono perdere la testa o distrarsi. Invece di concentrarsi solo sul campo, hanno il telefonino, i social. Insomma, bisogna lavorare tanto da questo punto di vista.

Ha sempre pensato di fare l’allenatore?

No, a dire il vero non pensavo di intraprendere questo tipo di percorso. Io vivo a Pescara da anni. È stato come chiudere un cerchio. Partito dalle giovanili del Pescara, ora sono tornato qui. L’intenzione è quella di poter continuare a lavorare solo con i ragazzi. Con loro mi diverto, ti ascoltano, poter trasmettere loro qualcosa è bello e gratificante. Mentre nel contesto di prima squadra non mi trovo proprio a mio agio. L’ho provato per un paio di mesi con Epifani dopo l’esonero di Zeman. Quell’esperienza mi ha fatto capire che sarebbe stato meglio per me tornare nel settore giovanile.

Mercoledì sera la sua partita del cuore, Roma-Cagliari.

Anche se la Roma parte con i favori del pronostico, non sarà semplice per la squadra di Fonseca vincere. La Roma sta andando bene, ha fatto un ottimo primo tempo a Bergamo, poi si è spenta. Immagino una gara aperta. Di Francesco è allenatore bravissimo, ma la squadra sta stendando un pochino a trovare equilibri e risultati. Senza dubbio, la Roma sarà ferita e farà di tutto per riscattarsi dopo la sconfitta con l’Atalanta.

asroma.com

Cagliari, Di Francesco: “Torno in un ambiente che mi ha dato tanto. Sulla carta sono più forti”

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PARMA, ITALY - DECEMBER 16: Eusebio Di Francesco head coach of Cagliari Calcio gestures during the Serie A match between Parma Calcio and Cagliari Calcio at Stadio Ennio Tardini on December 16, 2020 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Eusebio Di Francesco ha parlato nella conferenza stampa della vigilia alla gara contro la Roma. Ecco le sue parole:

I convocati?

I convocati li darò domani perché attendiamo l’esito degli ultimi tamponi. Abbiamo recuperato Tripaldelli, mentre Faragò e Klavan saranno out. Probabile che sia convocato Ounas.

Come arriva al match contro la Roma?

Ci arrivo tranquillamente. Loro vogliono vincere e noi dobbiamo recuperare punti. Sarà fondamentale fare la scelta degli uomini giusti contro una squadra che sulla carta ci è superiore. Dobbiamo fare una grande partita.

Ha in mente qualche cambio per domani?

Godin può fare due partite ravvicinate. oggi chiederò ai ragazzi di fare un ultimo sforzo. Walukiewicz ieri si è allenato a parte e oggi farà la rifinitura, dovrebbe essere convocato. Se ho cambiato è per crescere e affrontare le partite in un determinato modo, quello che non deve cambiare è il pensiero. Cercheremo sempre di tenere la squadra alta. Stanno passando inesattezze legate ai risultati.

Il dualismo tra gli attaccanti?

Sono contento di avere due attaccanti come Simeone e Pavoletti. Sono molto diversi, a me la scelta, ma possono giocare entrambi e sono contento di averli.

Sulla Roma le chiedo un flashback sulle sue due carriere nella Capitale, da giocatore e allenatore. Il fatto che non ci sia pubblico aiuta a sentire meno emozione?

Sono abituato a gestire le pressioni, ma è evidente che torno in un ambiente che mi ha dato tanto e mi dispiace che non ci sia il pubblico. Al di là della semifinale di Champions, mi piace ricordare tutto il percorso: l’aver lanciato Zaniolo al Bernabeu è certamente una soddisfazione, così come lo scudetto vinto da calciatore. Ma non basterebbe un’intervista per ricordare il tutto.

Villar pensa al Cagliari: “Tutti insieme avanti” – FOTO

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Ci ha messo un po’ Gonzalo Villar per entrare nel sistema di Fonseca. Acquistato a gennaio dall’Elche per una somma irrisoria, ha giocato la prima gara da titolare mesi dopo a Cagliari. Intanto lo spagnolo vuole dimenticare la sconfitta di Bergamo ed è già proiettato verso la gara coi sardi, come dimostra un post su Twitter:

“Verso Cagliari! Tutti insieme avanti”. 

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E’ stata però questa la stagione della sua “consacrazione”, infatti pur non essendo ancora un titolare inamovibile è sicuramente un tassello importante del centrocampo giallorosso.

Nura potrebbe tornare a giocare: i test danno buoni risultati: “Sono molto felice e tornerò più forte”

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Il 2019 è stato un anno terribile per Nura. I problemi al cuore l’hanno costretto al ritiro dopo che la sua carriera giovanile lasciava intravedere grandissime speranze per il futuro. Speranze che tornano ora visto che il terzino, che era stato tenuto sotto osservazione anche dal Real Madrid, potrebbe tornare a giocare. A rivelarlo è lo stesso giocatore ai microfoni di scorenigeria.com.ng: “Con Dio tutto è possibile e spero di tornare presto. Sono molto felice e tornerò più forte. I tifosi dovrebbero continuare a credere in me perché li renderò sempre felici“, le sue parole dopo che recenti risultati hanno dato buon esito.

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Di questo ha parlato anche un altro ex Roma, Umar Sadiq: “Stava aspettando diversi tipi di risultati. Ora sta bene e sta solo aspettando un permesso per tornare a giocare. Si sta allenando più duramente che mai. Tornerà. Sì, non è finita per Nura nel calcio. La scorsa settimana ha anche avuto un medico e il risultato è stato buono. Credo che nel nuovo anno tutto andrà bene con lui“.

Fonseca: “Buona reazione. Domani Pedro giocherà. Ok Smalling nella difesa a tre e fiducia totale nei portieri” – VIDEO

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Pagine Romaniste – Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Cagliari. Queste le sue parole:

Come si riparte verso Roma-Cagliari?

Farò qualche cambio domani. Ci sono tante partite. Cambio per poter vincere questa partita che è importante per noi.

Punterà su delle forze fresche… Calafiori, Kumbulla e Villar?

Vediamo domani, qualcuno di questi giocherà.

Pedro?

Non ha nessun problema, domani giocherà.

Smalling?

E’ normale che non è in forma, è tornato ora. Sta migliorando. Questa questione della difesa a 3 con Chris non è vera. Possiamo ricordare tante partite in cui ha giocato sempre bene.

Ha parlato con la società? Che clima c’è?

Quando non vinciamo siamo tutti di malumore, stiamo lavorando tutti insieme per vincere la gara di domani.

Tanti gol subiti nei secondi tempi, da cosa dipende?

Non possiamo fare questa valutazione in modo generale, ma di partita in partita. Se pensiamo alla partita con il Napoli e con l’Atalanta sono veri. Ma stiamo lavorando per migliorare la nostra fase difensiva in tutta la partita.

Questione portiere…

Qui quando sbagliamo, sbagliamo tutti e principalmente io. Ho fiducia totale nei nostri portieri.

Che reazione ha visto nella squadra dopo le sue parole?

Una buona reazione, hanno capito ciò che ho detto.

Perchè cambia tanto tardi?

Non è vero che ho fatto sempre cambi così tardi. Ho fatto i cambi nel momento in cui pensavo fosse giusto.

Siete riusciti a capire che cosa ha portato questo cambio di atteggiamento contro l’Atalanta?

Si, abbiamo capito che cosa non possiamo fare.

Sul gol di Gosens, Karsdorp guarda il pallone e non l’uomo, come capitò due anni fa con Castagne. C’è qualcosa che non va a livello individuale o collettivo?

Guardate sempre l’ultimo momento, ma ho guardato di più. Non è stato un problema individuale, ma collettivo. Non abbiamo portato pressione sul crossatore, la squadra si è abbassata molto velocemente. Non vedo le cose così, vedo tutto. Non possiamo attribuire a un giocatore questo momento.

Spinazzola?

Non sta bene, non giocherà domani.

Che partita si aspetta?

Difficile come sono tutte. E’ una partita che vogliamo vincere. Il Cagliari è una buoan squadra che vuole avere la palla e forte in contropiede. Vogliamo vincere e giocare bene.

Giuly: “Anche se ho vinto la Coppa Italia e siamo arrivati ​​secondi in Serie A, a Roma non ero molto contento”

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Ludovic Giuly, ex giocatore della Roma, è stato intervistato dal sito 90min.com ed ha parlato del suo trascorso in Serie A. Queste le sue parole:

Dopo il Barcellona, la brevissima esperienza di un anno in Serie A con la Roma. Ti è piaciuta questa tappa italiana?

Francamente, quando lasci il Barça e ti ritrovi in ​​Italia, è un po’ complicato. Non era proprio il mio stile di gioco, per questo sono rimasto in giallorosso solo un anno. Anche se ho vinto la Coppa Italia e siamo arrivati ​​secondi in Serie A, a Roma non ero molto contento.

L’Italia è famosa per essere il paese della tattica e della difesa. È vero che gli allenamenti sono il più delle volte rivolti all’aspetto difensivo?

Quando sono arrivato in Italia mangiavo tattica tutti i giorni. Ogni volta avevo dai 30 ai 40 minuti di tattica. C’era anche molto allenamento con i pesi. È stato davvero l’opposto di quello che avevo vissuto al Barça, dove si lavorava soltanto sul gioco e sul pallone.

Mercato, Scamacca fa gola alla Serie A. Per il Sassuolo vale 25 milioni di euro

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GENOA, ITALY - NOVEMBER 26: Gianluca Scamacca of Genoa CFC celebrates after scoring the goal 3-1 during the Coppa Italia match between UC Sampdoria and Genoa CFC at Stadio Luigi Ferraris on November 26, 2020 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Le prestazioni di Gianluca Scamacca non sono passate inosservate. Con i suoi gol sta provando a tenere a galla il Genoa, ma intanto la Serie A lo segue con attenzione. L’attaccante, che calcisticamente è nato nella Roma, è di proprietà del Sassuolo che lo valuta ben 25 milioni di euro.

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Sul giovane c’è il Milan che ne ha parlato con la società neroverde questa domenica, in occasione della sfida di campionato. C’è concorrenza per i rossoneri visto che Scamacca è nel mirino anche di Fiorentina e Roma. L’ostacolo, per tutte queste squadre, è il prezzo. Lo riporta il sito di SportMediaset.

Mercato, Brandon Soppy del Rennes sul taccuino della Roma

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Bordeaux's Nigerian forward Samuel Kalu (L) fights for the ball with Rennes' French defender Brandon Soppy during the French L1 football match between Stade Rennais and Bordeaux, at the Roazhon Park stadium in Rennes, northwestern France on November 20, 2020. (Photo by Damien Meyer / AFP) (Photo by DAMIEN MEYER/AFP via Getty Images)

Un nuovo nome per la difesa della Roma. Si tratta di Brandon Soppy del Rennes. Come riporta il sito actufoot.com tramite il giornalista Manu Lonjon, il club giallorosso potrebbe tentare l’assalto già durante il mercato di gennaio. Soppy, nato ad Aubervilliers 18 anni fa, è un difensore centrale che quest’anno ha giocato 5 partite in Ligue 1 nella squadra dove milita anche Steven Nzonzi in prestito.

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Inoltre vanta 2 presenze anche in Champions League. La Roma aveva presentato delle offerte già la scorsa estate senza riuscire a strappare il giovane calciatore al club francese. E’ valutato 5 milioni di euro e davanti a sé ha una carriera brillante, magari in Serie A e alla Roma.

Roma-Cagliari, la conferenza stampa di Fonseca alle 13:30

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La Roma si accinge a concludere l’anno con una sfida fondamentale. Domania alle 20:45 allo Stadio Olimpico arriva il Cagliari guidato dall’ex Eusebio Di Fracesco. I giallorossi sperano di ripartire dopo la brutta sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta e chiudere in bellezza questo 2020.

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Gli ultimi precedenti in casa contro la squadra sarda sorridono ai Capitolini: 4 vittorie e 1 pareggio. Alle 13:30 il tecnico Paulo Fonseca si presenterà alla conferenza stampa di vigilia, che verrà trasmessa dai canali ufficiali del club.

Nanni: “Noto mancanza di serenità da parte dei portieri della Roma”

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ROME, ITALY - NOVEMBER 05: AS Roma goalkeeper Pau Lopez in action during the UEFA Europa League Group A stage match between AS Roma and CFR Cluj at Stadio Olimpico on November 5, 2020 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Guido Nanni, ex preparatore dei portieri della Roma, ha parlato a Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “A qualcuno piace calcio”. Queste le sue parole:

Cosa ne pensa dei portieri della Roma?

Seguo la Roma e penso che ci sia mancanza di serenità da parte dei portieri. Non so quali siano le motivazioni ma questo non dà sicurezza alla squadra. Per far sì che il portiere faccia delle partite importanti, c’è bisogno di una serenità incredibile, proprio perché è l’estremo difensore e dietro di lui c’è solo la rete.

Dove ha sbagliato Mirante con l’Atalanta?

È la classica uscita dove non leggi bene la traiettoria ed è mancata la comunicazione con Karsdorp. Ovviamente poi lui ha avuto consapevolezza dell’errore: ha accusato il colpo e si è bloccato ulteriormente.

La Roma non avrebbe bisogno di giocatori che, in momenti di difficoltà, prendano le redini in mano?

Sì, in effetti questo è un problema atavico della Roma. Purtroppo ci siamo passati spesso e non riesco ancora a capire perché accada.

Nati il 7 giugno – “Il risultato ha risvegliato i grandi esperti della stampa romana pronti ad immergere le penne nelle cicute potenziate”

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Pagine Romaniste (Nati il 7 Giugno) – Lungi da me eleggere Antonio Mirante ad unico responsabile della magra figura fatta a Bergamo (contro quella jena ridens che, da quando Ventura non siede in panchina, gli ha sottratto il posto di allenatore più antipatico d’Italia, molto più di Conte e di Simoncino), ma certo un problema esiste perché, nelle due sconfitte, qualche goal subito gli è sicuramente addebitabile. D’altro canto, se era stato preso per fare la riserva ad Olsen, è evidente che non si puntasse su di lui come titolare. Viste, poi, le prestazioni incerte di Pau Lopez, forse ci si dovrebbe metter mano. Certo, dopo il tiro di Veretout parato da Gollini, la squadra è sembrata implodere, quasi totalmente priva di forze per reagire ad un’Atalanta che, complice l’errore di Smalling, ha pareggiato alla prima occasione vera, per poi dilagare.

Peccato, non solo per il risultato, ma anche perché lo stesso ha risvegliato i grandi esperti della stampa romana, costretti a sopirsi, viste le prestazioni precedenti, ed immediatamente pronti ad immergere le loro penne nelle cicute potenziate.

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Primo obiettivo, naturalmente, Fonseca, responsabile, secondo loro, di non vincere contro le grandi, di avere operato in ritardo i cambi, in particolare quello di Pedro, le cui prestazioni appaiono in fase calante. Allo spagnolo, recordman di vittorie con 25 trofei conquistati, tra cui mondiale, europeo,  champions legaue, europa league, si imputa l’età avanzata, 33 anni. Il mistero buffo è che l’ex Barca viene ritenuto vecchio da quelli stessi che, pochi anni fa, avrebbero voluto il rinnovo al trentanovenne, mitico Francesco Totti. Stranezze nei commenti calcistici.

Non eravamo la prima squadra del campionato -i pronostici ci davano settimi- non siamo l’ultima. Ora pensiamo al Cagliari.

Quei due lettori di questa rubrica, sottolineeranno come, in genere, la partita non ne sia la parte preponderante. Per questa volta c’è stata un’eccezione.

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Avrei preferito, invece, iniziare con il commentare l’intemerato attacco al Governo compiuto da tal Carnevali, durante la presentazione di Sassuolo Milan. L’A.D. degli emiliani -squadra che gioca in uno stadio ubicato in un capoluogo di provincia diverso da quello di appartenenza del comune- evidentemente ignora che la sua regione è appena uscita dalla zona rossa, che fino alla scoperta delle cure -non solo del vaccino- l’unica possibile soluzione sia quella di evitare gli assembramenti e le riunioni di troppe persone. Consentire l’accesso a mille/duemila persone vorrebbe dire, per la sua squadra, spostare il 2,5/5% della popolazione dell’intero ridente paesino del modenese. Non c’è niente da fare, il calcio dimostra, una volta di più, di non avere alcun riferimento con la realtà del mondo comune, chiuso come è in una bolla di ricchezza smisurata e di totale disinteresse per chi deve affrontare quotidianamente i problemi di sopravvivenza: quella vera. Non bastava il virologo-ginecologo, abbiamo anche il Presidente del Consiglio in pectore.

Torno agli esperti che dopo la gara col Toro si sono indignati. Mi sarebbe piaciuto leggere su qualche giornale o sentire da qualcuno dire che la punizione da cui nasce il ridicolo gol del vantaggio dei granata era letteralmente inventata; invece è stato il silenzio.

P.S. Ho cercato di immaginare il maestro Massimo Ruggeri, durante lo scorso campionato, affermare che sarebbe stato meglio regalare due partite agli avversari diretti de quell’arti. Non ci sono riuscito neanche nel peggiore degli incubi. Anzi credo che per un sospetto del genere mi avrebbe tolto il saluto. Parrebbe, invece, che dall’altra parte qualche comunicatore abbia manifestato l’invito a perdere sia col Napoli, che col Milan, pur di rendere improba la lotta per la conquista di un posto in champions alla Maggica. Quanto “poraccismo” in provincia!

Cassano: “La Roma ha giocato dopo due giorni, non capisco come facciano i calendari”

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Antonio Cassano torna a parlare di Roma, commentando la sconfitta a Bergamo contro l’Atalanta e il calendario di Serie A. Queste le sue parole, in diretta Twitch insieme a Bobo Vieri:

La Roma avrebbe anche potuto raddoppiare, il primo tempo non è stato tanto bello da parte dell’Atalanta. Poi è entrato Ilicic, e ha cambiato la partita. Ha vinto sul ritmo, un livello impressionante. Non è possibile che la Roma abbia giocato dopo due giorni, non capisco come si facciano i calendari, anche se non è un alibi. L’Atalanta fa paura, è quella che mi diverte di più insieme alla Roma. Sta ridando spettacolo”.

Fienga, un abbraccio a Roma: “Abbiamo tentato di restituire un po’ del calore che ci circonda”

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La Roma è ancora protagonista del Natale. Come ogni anno, il club giallorosso ha deciso di scendere nelle piazze, nelle periferie e in ogni dove in cui si richiede calore. Un atto che dona affetto e serenità a chi riceve, ma non solo: «In attesa di poter riabbracciare i tifosi, tutta la squadra trae energia positiva dallo stare tra la nostra gente», ha dichiarato il Ceo Guido Fienga.

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Il dirigente romanista ha poi proseguito: «Abbiamo tentato di restituire alla città un po’ del calore che ci circonda. Siamo andati nelle periferie, negli ospedali e nei centri di accoglienza», le parole riportate da La Gazzetta dello Sport.

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Fienga ha infine concluso: «Sulla scia di Roma Cares, abbiamo voluto sostenere e ringraziare gli operatori sanitari impegnati sul territorio per contrastare il Covid».

Mercato, la Roma pensa al giovane Frimpong per la corsia di destra

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GLASGOW, SCOTLAND - NOVEMBER 01: Jeremie Frimpong of Celtic controls the ball during the William Hill Scottish Cup second semi-final match between Celtic and Aberdeen at Hampden Park National Stadium on November 01, 2020 in Glasgow, Scotland. (Photo by Ian MacNicol/Getty Images)

Non è una novità: la Roma è alla ricerca di un terzino destro. Nelle scorse settimane il nome circolato insistentemente è stato quello di Bryan Renolds, terzino destro del Dallas. I giallorossi non hanno però ancora trovato un accordo con il calciatore e il suo entuourage, nonostante abbia raggiunto l’intesa per il suo cartellino: 7.5 milioni più 15% sulla futura rivendita. Il giovane talento sembrerebbe aver rifiutato l’offerta, ritenuta inadeguata per accettare.

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Ecco che, secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, Fonseca avrebbe un’altra preferenza per la corsia di destra: si tratta di Jeremie Frimpong classe 2000 attualmente in forza al Celtic. Il terzino destro olandese, dotato di ottima velocità e buona progressione palla al piede, è monitorato da Marco Abreu, l’agente del tecnico portoghese. Inoltre il calciatore può essere schierato sulla linea dei centrocampisti e poter essere utile nel 3-4-2-1 dell’allenatore. La Roma dunque proverà l’assalto a gennaio, sperando in qualche uscita.

Friedkin pensa al delisting. In arrivo il terzino

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Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – I Friedkin sono molto attivi e continuano a pensare di far uscire la Roma dalla Borsa. Quando si procederà per portare l’aumento di capitale a 210 milioni, se i piccoli azionisti non aderiranno, il pacchetto di quote di maggioranza aumenterà e consentirà il delisting.

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Ci sarà tempo fino al 31 dicembre, quindi oggi ogni discorso è prematuro. Ryan Friedkin è impegnato in prima persona per portare in giallorosso Reynolds, giovane terzino destro del Dallas. Ma a Fonseca piace Frimpong, venti anni del Celtic, monitorato da Marco Abreu, agente del portoghese. La Roma proverà a fare un’operazione a gennaio per migliorare la rosa, sperando in qualche uscita.

Roma, c’è il problema del portiere: Mirante e Pau non danno sicurezza

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Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Problema numero uno: i portieri non vanno. Pau Lopez non convince e ormai non convince più nemmeno Mirante, che aveva cominciato bene la stagione. La Roma dalla scorsa estate sta cercando una sistemazione per lo spagnolo, se dovesse trovarla a gennaio potrebbe sostituirlo con Sirigu, in rotta con il Torino e che ha già dato la sua disponibilità alla Roma.

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I quattro gol incassati a Bergamo da Mirante ripropongono il problema del portiere. Ma c’è da dire che l’ex Bologna ha sbagliato il tempo d’uscita sul secondo gol di Gosens, per il resto non ha avuto responsabilità specifiche sugli altre tre gol. A parte le sconfitte contro Napoli e Atalanta, nelle altre gare è sempre stato l’altezza.

Reynolds dice di no a Friedkin: valutato 7.5 milioni più il 15% sulla futura rivendita

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SEATTLE, WA - DECEMBER 01: FC Dallas forward Bryan Reynolds 14 in action during an MLS, Fussball Herren, USA playoff match between the Seattle Sounders and FC Dallas on December 1, 2020 at Lumen Field in Seattle, WA. Photo by Jeff Halstead/Icon Sportswire SOCCER: DEC 01 MLS Cup Playoffs Western Conference Semifinal - FC Dallas at Seattle Sounders FC Icon201201061

Fumata grigia per il momento per quanto riguarda l’affare Reynolds. La Roma non ha ancora trovato un accordo con il calciatore e il suo entourage, nonostante abbia raggiunto l’intesa per il suo cartellino (7.5 milioni più il 15% sulla futura rivendita). Prima della partita contro l’Atalanta Ryan Friedkin ha inviato la sua proposta e la controparte ha valuto l’offerta in una riunione andata in scena nella notte tra domenica e lunedì.

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La risposta arrivata a Trigoria è che l’offerta non è ritenuta sufficiente per convincere Reynolds e la sua famiglia a dire di sì. La palla adesso torna nella mani della Roma, che dovrà decidere se accontentare le richieste di ingaggio del calciatore statunitense, seguito anche da Juventus, Marsiglia e Bruges. Lo riporta Filippo Biafora de Il Tempo.

Spinazzola torna nel 2021. Mkhitaryan e Dzeko davanti

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ROME, ITALY - NOVEMBER 05: Leonardo Spinazzola of AS Roma kicks the ball during the UEFA Europa League Group A stage match between AS Roma and CFR Cluj at Stadio Olimpico on November 5, 2020 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Corriere Dello Sport (G.Marota) – Arrivederci nel 2021. Leonardo Spinazzola ha riportato un fastidio muscolare al flessore della coscia sinistra durante la partita contro l’Atalanta. Ieri il terzino della Roma ha svolto un’ecografia, oggi si sottoporrà a esami più approfonditi per capire l’entità dell’infortunio. Comunque vada, non sarà a disposizione per la gara di domani sera contro il Cagliari all’Olimpico, ma Fonseca spera di riaverlo a disposizione almeno per Roma-Sampdoria del 3 gennaio.

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Il portoghese, deluso dal 4-1 contro Gasperini, si aspetta una prova di maturità contro il Cagliari, per questo motivo cambierà qualcosa rispetto alla formazione di domenica. Il dubbio principale del tecnico è a centrocampo, sacrificare Pedro, con Veretout e Villar in mediana e Pellegrini sulla trequarti o confermare Pellegrini regista? Mkhitaryan e Dzeko sono certi del posto, a loro il compito di caricarsi la Roma sulle spalle e cancellare il ko di Bergamo.