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Cambi tardivi: i numeri lo confermano

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Corriere della Sera (G.Piacentini) – Tra le accuse che si fanno a Fonseca c’è quella di aspettare troppo prima di fare dei cambi. Una critica che il tecnico rispedisce al mittente: “Non è vero che faccio sempre i cambi dopo 70 o 75 minuti. Faccio le sostituzioni nel momento in cui penso sia giusto, in funzione di ciò che penso sia meglio per la partita“. In realtà, analizzando le partite, si può capire come questa critica abbia del fondamento.

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Se si escludono i cambi per infortunio, Fonseca ha sempre aspettato parecchio per fare la prima sostituzione. A Verona Santon è entrato al 72esimo, con la Juventus Peres al 68′ e così via. Gli ingressi di Kumbulla e Karsdorp, nell’intervallo della partita contro il Torino, sono stati i più rapidi della stagione.

Roma, un anno di alti e bassi. Fonseca cerca le risposte giuste

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Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Questa sera l’ultima partita del 2020 riporta Di Francesco all’Olimpico. Al momento la Roma è stata perfetta contro le squadre più deboli. Il 2020 si era aperto nel modo peggiore per Fonseca, con la sconfitta casalinga contro il Torino. Un anno dopo non si è ancora capito se il portoghese sia un tecnico di prima o di seconda fascia.

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La squadra ha spesso giocato un buon calcio, ma quasi mai nelle partite decisiva e quando ha perso è andata incontro a vere e proprie disfatte. Il CONI, facendo giocare la partita tra Juventus e Napoli, ha cambiato la classifica, ma Fonseca pensa soltanto al Cagliari: “Friedkin di malumore? Quando non vinciamo siamo sempre tutti di malumore. Ma continuiamo a lavorare insieme per vincere la prossima“.

I limiti di Fonseca preoccupano

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ROME, ITALY - DECEMBER 17: Paulo Fonseca, head coach of Roma looks on as he wears a face mask ahead of the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on December 17, 2020 in Rome, Italy. The match will be played without fans, behind closed doors as a Covid-19 precaution. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Messaggero (P.Liguori) – Quella vista a Bergamo è purtroppo la Roma di Fonseca: Ha ottimi giocatori, grande proprietà di palleggio, ma poco ordine, poca resistenza e, quandi si predispone a perdere, soccombe. L’allenatore è lento e poco capace ad intervenire a gioco in corso. Perchè abbia riportato Pellegrini in mediana dopo aver visto che agisce meglio da trequartista, non si capisce. Inoltre è lento nei cambi, fosse per lui non li farebbe mai.

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Anche Di Francesco garantiva più grinta, più continuità e una durata fisica di 90 minuti. Oggi Eusebio tornerà all’Olimpico e bisognerà fare molta attenzone. Fonseca a Bergamo se l’è presa con la squadra, altro brutto segno perchè questi giocatori gli hanno dato più di quanto hanno avuto da lui.

Roma, Eusebio sulla strada Champions

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PARMA, ITALY - DECEMBER 16: Eusebio Di Francesco head coach of Cagliari Calcio gestures during the Serie A match between Parma Calcio and Cagliari Calcio at Stadio Ennio Tardini on December 16, 2020 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Messaggero (S.Carina) – Questa sera la Roma scende in campo virtualmente quinta. Contro il Cagliari dell’ex Di Francesco non c’è risultato diverso dalla vittoria. L’abruzzese dopo un terzo posto in campionato, una semifinale di Champions è stato esonerato nel secondo anno dopo l’eliminazione contro il Porto per un clamoroso rigore non dato per fallo su Schick al 120esimo. Del portoghese domenica scorsa ha stupito una frase: quella del secondo tempo “giocato da ragazzini. Ieri in conferenza stampa ha precistao: “La squadra ha capito quello che volevo dire, abbiamo analizzato tutto. Quando sbagliamo, sbagliamto tutti, principalmente io“.

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Questa sera vuole confermare il trend che lo vede sempre vincente contro squadre dall’undicesimo posto in giù. Il momento è ancora delicato e un chiarezza, forse, potrà farla il nuovo dg Pinto anche se il suo arrivo rischia di slittare per aver contratto il Covid.

Zaniolo vede il ritorno: “Pronto per aprile”, annuncia papà Igor

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Il Messaggero (G.Lengua) – Paulo Fonseca dopo la sconfitta di Bergamo riparte da Pedro. Lo spagnolo è diventato un punto di riferimento offensivo insieme a Mkhitaryan e Dzeko. I suoi guizzi e la sua esperienza possono essere oro in una partita delicata come quella contro il Cagliari dell’ex Di Francesco. Il gol per lui manca dalla partita contro la Fiorentina.

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Non ha di questi problemi Dzeko che è arrivato a quota 112 con la maglia della Roma. Ora è terzo solitario nella classifica dei bomber della storia giallorossa. Non pensa al gol Zaniolo, impegnato nel recupero dall’infortunio. Il papà Igor ha dato una data di rientro: “Dovrebbe tornare ad aprile“.

Buffon, scatta l’inchiesta per la bestemmia

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Il Messaggero – La presunta bestemmia di Buffon si è trasformata in un caso. Il procuratore federale Giuseppe Chinè è stato “costrettoad aprire un procedimento sull’espressione blasefma che il portiere della Juventus avrebbe pronunciato contro il Parma.

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La frase, come spiegano dalla FIGC, nel corso della diretta della gara era stata coperta da un commento che non avrebbe consentito di segnalare il caso al Giudice Sportivo. La procura però vuole fare chiarezza sull’accaduto. E’ possibile che lo stesso Buffon venga convocato per essere ascoltato.

Calafiori e Pedro: età in testacoda ma stessa carica

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Pedro, l’uomo dei 25 titoli complessivi, è stato messo in discussione: meglio farlo giocare o più opportuno farlo riposare? In conferenza stampa ieri Fonseca è stato quasi costretto a dare fiducia all’attaccante: “Pedro non ha nessun problema fisico e contro il Cagliari giocherà“. Le ultime prestazioni dell’ex Chelsea non sono state all’altezza di quelle di avvio di stagione. Da segnalare anche l’espulsione rimediata contro il Sassuolo.

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Inutile dire che per il tecnico è fondamentale che Pedro torni ai suoi livelli già da questa sera. Discorso diverso per Calafiori che nell’ultimo mese ha visto la sua vita cambiare. Ha scelto di firmare il rinnovo del contratto fino al 2025 a cifre da giocatore vero. In tanti vogliono vederlo all’opera, magari già da stasera, visto che Spinazzola non ci sarà per infortunio.

Pinto positivo al Covid: l’arrivo è rimandato

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – La Roma aspettava Tiago Pinto per il primo gennaio, ma con ogni probabilità l’arrivo dovrà essere rimandato di qualche giorno. Il motivo è la positività al Covid del dirigente portoghese. A comunicarlo è stato il Benfica, club con cui Pinto lavorerà fino al 31 dicembre.

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Prima della Supercoppa l’intera squadra è stata sottoposta al tampone e il futuro dg della Roma ha lasciato immediatamente il ritiro. Adesso dovrà restare in isolamento per due settimane e poi potrà volare verso la Capitale per cominciare la sua nuova avventura.

Fonseca, servono rimedi per la Roma

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Fonseca iniziò il 2020 con la sconfitta contro il Torino che segnò l’inizio della crisi. Oggi lo chiuderà col Cagliari e un risultato positivo potrebbe sanare e far rifiorire le certezze. Però non in alcune gestioni non sempre convince.

Lopez e Mirante: l’alternanza non dà garanzie –Ho totale fiducia nei nostri portieri“. Non è colpa di Fonseca se Pau Lopez è giunto con l’etichetta di portiere più pagato nella storia della Roma. Lo spagnolo ha perso prima la sicurezza e poi il posto da titolare per Mirante. Anche il campano, a 37 anni, ha cominciato a mostrare qualche insicurezza.

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Scontri diretti: poche vittorie e troppi flop – In 19 incontri contro le grandi la Roma ha vinto soltanto 3 volte (Milan, Napoli e Juventus tutte la scorsa stagione), forse qualcosa da migliorare sotto il piano della personalità c’è. Spesso la Roma ha deluso anche quando ha giocato meglio dell’avversario: basti pensare al 2-2 contro Ronaldo e compagni.

Cali da incubo: tanti gol subiti nella ripresa – Se l’attacco è da zona Champions, lo stesso non si può dire della difesa che è l’ottava della Serie A. 13 delle 18 reti subite sono arrivate nella ripresa, cioè il 72% del totale. Il dubbio è che tutto ciò possa essere generato da una condizione fisica non perfetta che porta ad un calo.

Cambi in ritardo: rosa da sfruttare più in profondità – Con la Roma in vantaggio a Bergamo, e già in difficoltà, Fonseca non ha fatto cambi. Questo poteva essere fatto soprattutto in mediana. Ieri il tecnico ha risposto così: “Non è vero che faccio sempre i cambi dopo 70 o 75 minuti. Li faccio nel momento in cui penso sia giusto“.

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Tensioni chiare: lo stile “british” si è appannato – Lo scorso anno dopo il rosso contro il Cagliari, Fonseca si è immediatamente scusato nel post partita. Quest’anno, dopo Roma-Sassuolo, ha tenuto il punto anche durante le interviste. L’allenatore va per la sua strada. E così in estate ribadiva che c’era bisogno di un ds, ora critica il calendario poco equilibrato.

Scalera inizia l’avventura nella dirigenza giallorossa

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Sistemate le ultime eredità da lasciare presso il Ministero dell’Economia e Finanza, Stefano Scalera comincia la sua avventura come nuovo dirigente della Roma. E’ romanista, ma non è stata la sua fede a condurlo a Trigoria. Ha un curriculum di altissimo livello, basti pensare alla direzione del Demanio che in passato gli è stata affidata.

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La Roma avrà bisogno di tutta la sua esperienza a cominciare dal fronte Stadio. Su questo punto sta lievitando il desiderio di costruire il nuovo impianto in un’area sufficientemente popolata come potrebbe essere Tor Vergata.

Serie A, Juventus-Fiorentina 0-3. I viola dilagano e battono i bianconeri grazie ai gol di Vlahovic, Caceres e all’autorete di Alex Sandro

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Fiorentina's Serbian forward Dusan Vlahovic (2ndL) celebrates with Fiorentina's French forward Franck Ribery (3rdL) and teammates after opening the scoring during the Italian Serie A football match Juventus vs Fiorentina on December 22, 2020 at the Juventus stadium in Turin. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

E’ terminata la gara di Serie A tra Juventus e Fiorentina. I bianconeri sono stati sconfitti 3-0 dai viola dopo che erano rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Cuadrado al 18′.

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Al 3′ Vlahovic ha portato in vantaggio gli uomini di Prandelli, che hanno poi raddoppiato al 76′ per l’autorete di Alex Sandro. Cinque minuti più tardi Caceres ha siglato il classico gol dell’ex e ha chiuso la gara definitivamente.

Allenamento Roma, sala video e tattica alla vigilia del Cagliari

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La Roma ha svolto l’allenamento di rifinitura in vista della sfida di domani sera contro il Cagliari. Gli uomini di Fonseca hanno iniziato in sala video e, dopo 20’, sono scesi in campo per un focus tattico.

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Out Spinazzola a causa del fastidio al flessore della coscia sinistra accusato durante la sfida contro l’Atalanta. Il terzino giallorosso ha così chiuso anzitempo il 2020 e tenterà un rientro per il match del 3 gennaio contro la Sampdoria di Claudio Ranieri.

 

Gasperini: “La vittoria contro la Roma ci dà fiducia”

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Ultimo sprint per la Serie A. Tra la giornata di oggi e domani si concluderà la quattordicesima giornata, l’ultima prima della sosta natalizia. Dopo la sconfitta contro l’Atalanta, la Roma affronterà domani (ore 20:45) il Cagliari dell’ex Eusebio Di Francesco. I bergamaschi, invece, saranno impegnati contro il Bologna.

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Durante la conferenza stampa di presentazione del match contro i rossoblù, il tecnico della Dea, Gian Piero Gasperini, è tornato sulla gara di domenica scorsa. Queste le sue parole: “La vittoria sulla Roma? Il primo tempo non è andato male, abbiamo preso il gol a freddo, poi la Roma ha fatto poco. La vittoria ci dà fiducia, la Roma viaggia nei quartieri alti della classifica e arrivava da un momento felice“. Lo riporta tuttobolognaweb.com.

Serie A, Crotone-Parma 2-1: la doppietta di Messias regala i tre punti ai calabresi

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CROTONE, ITALY - DECEMBER 22: Giuseppe Cuomo of Crotone competes for the ball with Juraj Kucka of Parma during the Serie A match between FC Crotone and Parma Calcio at Stadio Comunale Ezio Scida on December 22, 2020 in Crotone, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Il Crotone tira un (piccolo) sospiro di sollievo. Nell’anticipo della quattordicesima giornata di Serie A – l’ultima prima della sosta natalizia – la formazione calabrese ha vinto per 2-1 contro il Parma. Dopo l’iniziale controllo del gioco della squadra di Liverani, a trovare il vantaggio sono i padroni di casa con Juniors Messias (24’).

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Il centravanti brasiliano, poi, ha raddoppiato sul finire di primo tempo (44’) con un sopraffino pallonetto ai danni di Sepe. Nella ripresa il Parma accorcia le distanze con il colpo di testa di Juraj Kucka (57’), ma è il Crotone a trionfare nello scontro diretto. I rossoblù scalano così posizioni nella zona salvezza e si portano al diciottesimo posto con 9 punti, 2 in più rispetto a Torino e Genoa, entrambe a 7.

Bologna, Mihajlovic: “Atalanta? La Roma ha preso 4 gol con loro, quindi domani dovremmo subirne 8 o 9”

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Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Atalanta e non è mancato anche un passaggio sulla Roma. Queste le sue parole:

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“Avendo sempre avuto tanti infortunati e viste le prestazioni fatte, avremmo meritato qualcosa in più. Mi riferisco a queste ultime partite. Penso alle due con lo Spezia e ai due rigori sbagliati. Avremmo due punti in più e il passaggio di turno in Coppa Italia. Noi le prestazioni le abbiamo sempre fatte, ma abbiamo sempre raccolto meno di quanto avremmo meritato. Quattro punti in più li avremmo meritati, ma visto il momento e il fatto che questa non è la vita e non è il vero calcio, dobbiamo adattarci, fare meno danni possibili e ripartire. Queste sono partite strane. Domani l’Atalanta: se penso che con la Roma abbiamo preso 5 gol e la Roma con l’Atalanta ne ha presi 4, domani dovremmo perdere subendo 8 o 9 gol… Ma invece magari domani vinceremo. Per questo dico che il momento è strano. Mi auguro di ritornare presto alla vita normale, che i bambini possano tornare presto a scuola, visto che a casa stanno sempre sui videogiochi, che gli anziani possano tornare a passeggiare, che la gente possa tornare allo stadio e questo è il mio augurio per tutti. Speriamo in questo vaccino e nella soluzione a questo virus, poi ci sono quelli che vogliono vaccinarsi e quelli che non vogliono, non giudico, ma penso sia importante avere qualcosa che possa proteggerci. Solo allora anche il calcio tornerà normale”.

Coronavirus, il Bollettino del Ministero della Salute: 13.318 nuovi casi, 628 i decessi

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Il Ministero della Salute ha diramato il consueto bollettino contenente gli aggiornamenti relativi alla diffusione del Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono 605.955, con un incremento di 13.318 nuovi casi rispetto a ieri per un totale di 1.977.370 casi da inizio pandemia. Si registrano 628 decessi, 69.842 il totale da inizio pandemia, e 20.315 guariti in più nelle ultime 24 ore (1.301.573 in tutto).

Collegio di Garanzia del Coni, accolto il ricorso del Napoli: la gara con la Juve da rigiocare

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NAPLES, ITALY - DECEMBER 13: Andrea Petagna of S.S.C. Napoli celebrates with Dries Mertens and Hirving Lozano after scoring their team's second goal during the Serie A match between SSC Napoli and UC Sampdoria at Stadio Diego Armando Maradona on December 13, 2020 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Collegio di Garanzia del Coni dà ragione a De Laurentiis e al Napoli: la gara contro la Juventus è da rigiocare. Ribaltate le sentenze di primo grado e in Appello che avevano confermato lo 0-3 a tavolino a favore della Vecchia Signora. Da stabilire ora quando si giocherà la gara, probabilmente verso la metà di gennaio.

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Eliminato anche il punto di penalizzazione agli azzurri, che agganciano così la Roma a 24 punti. La situazione di classifica è ora questa: a quota 24 punti ci sono tre squadre: il Napoli, la Juventus e la Roma. Le prime due però hanno una partita in meno.

Roma, il futuro General Manager Pinto positivo al Covid-19

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Un problema imprevisto per il futuro General Manager della Roma Tiago Pinto. Attualmente al Benfica, il portoghese ha effettuato un tampone alla vigilia della Supercoppa contro il Porto ed è risultato positivo al Coronavirus. Non è il solo: confermata la positività anche del calciatore Pizzi. I due sono immediatamente rientrati a Lisbona.

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Tiago Pinto è stato annunciato come futuro Direttore Generale della Roma lo scorso 18 novembre attraverso un comunicato ufficiale. E’ forse il primo vero dirigente scelto direttamente durante la nuova gestione Friedkin. Entrerà in carica il 1 gennaio 2021, tra pochi giorni. 

 

Mauro Esposito: “La Roma sarà ferita e farà di tutto per riscattarsi dopo la sconfitta con l’Atalanta”

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La frase più bella è questa: “Tornando indietro, risceglierei la Roma senza dubbio. Anche se mi voleva l’Inter, che all’epoca vinceva i campionati”. Parole di Mauro Esposito, classe 1979.

Talentuoso esterno di attacco di piede destro, che la Roma comprò dal Cagliari nell’estate 2007. In Sardegna, Esposito aveva segnato tanto, dimostrato qualità ed era arrivato in Nazionale. Lui e Langella (il corrispettivo a sinistra) si rivelarono tra i giocatori più in vista della Serie A.

Sembrava il giocatore ideale per il sistema di Luciano Spalletti con elementi veloci e tecnici a girare per tutto il fronte d’attacco. “Il mister mi chiamò più volte per convincermi a venire alla Roma, lui come il direttore Pradè e Bruno Conti. Per me era un sogno firmare per una squadra del genere, grande”.

Poi, cosa accadde dopo la firma con la Roma?

Un po’ di sfortuna, soprattutto. Le mie condizioni fisiche mi impedirono di trovare continuità e di giocare come volevo. Roma resta il rammarico più grande che porto nella carriera. Lavorai tanto per raggiungere quella maglia, per far parte di una società tanto importante. Purtroppo arrivai in un momento critico della mia carriera. A Cagliari mi ero fatto male al ginocchio, non stavo ancora bene. Andai in ritiro, ma non feci praticamente nulla. Iniziai tardi la preparazione, però Spalletti inizialmente mi dava fiducia, anche se a partita in corso. Mi fece debuttare in Champions League….

Non fu sufficiente, però.

Già. Purtroppo non avevo molto tempo per incidere nelle sfide avendo a disposizione venti, trenta minuti alla volta. Fino a quando arrivò quel gol sbagliato a Manchester contro lo United. Sono sicuro che molti tifosi ci pensano ancora a quell’errore, visto che spesso me lo ricordano ancora oggi.

In realtà, quell’errore si rivelò veniale. Si trattava della seconda partita del girone e la squadra si qualificò comunque agli ottavi di finale.

Questo è vero, ma sono quegli episodi che in qualche modo segnano il percorso. Successivamente ci fu qualche buona prestazione, il tacco per Totti in Roma-Parma 4-0 pochi giorni prima della trasferta di Champions con il Real, ma poco altro.

Rammarico e anche rimpianto? Oggi rifarebbe le stesse scelte?

Sì, senza dubbio. Tra Roma e Inter volevo andare a giocare assolutamente nella Roma. Io avevo questo desiderio. Andavo a giocare con Totti, nella squadra di Spalletti. E poi Roma somiglia molto a Napoli. Non essendo mai riuscito a tornare a giocare nella mia città natale, avevo voglia di Roma e della Roma. È andata così. Sicuramente non era semplicissimo trovare spazio in quel contesto così collaudato, nonostante non abbia avuto mai una chance vera e propria.

I picchi di rendimento di Cagliari, però, non li ha più raggiunti successivamente.

In Sardegna credo di aver fatto cose grandiose. Sono stato sei stagioni, è stata la parentesi più importante della mia carriera. Tre campionati di B e tre di Serie A di grande livello. Non c’è stato un anno in cui credo di aver toppato. Ho segnato 50 gol in B, ottenendo la promozione in A, ho raggiunto la Nazionale. Tanti sacrifici ripagati nel migliore dei modi. Ero partito da zero….

Racconti.  

Ho lasciato la mia famiglia a 12 anni, andando via da Napoli in direzione Pescara. Vedevo i miei genitori solo se venivano loro a vedere le partite nel fine settimana. Devo tanto alla mia famiglia, mi hanno sempre sostenuto in tutte le mie scelte. Non avevo nulla, però inseguivo un sogno. La fame, l’umilità, la passione per questo sport, la voglia di migliorarmi ogni giorno, di emergere, mi hanno portato a diventare un giocatore di Serie A. Sono gli stessi valori che cerco di trasmettere oggi ai ragazzi delle giovanili del Pescara che alleno.

Che categoria?

Gli under 13. È molto bello poter insegnare qualcosa ai giovani. Ma non sempre è semplice, soprattutto perché oggi i ragazzi a 13-14 anni hanno già tutto e per questo possono perdere la testa o distrarsi. Invece di concentrarsi solo sul campo, hanno il telefonino, i social. Insomma, bisogna lavorare tanto da questo punto di vista.

Ha sempre pensato di fare l’allenatore?

No, a dire il vero non pensavo di intraprendere questo tipo di percorso. Io vivo a Pescara da anni. È stato come chiudere un cerchio. Partito dalle giovanili del Pescara, ora sono tornato qui. L’intenzione è quella di poter continuare a lavorare solo con i ragazzi. Con loro mi diverto, ti ascoltano, poter trasmettere loro qualcosa è bello e gratificante. Mentre nel contesto di prima squadra non mi trovo proprio a mio agio. L’ho provato per un paio di mesi con Epifani dopo l’esonero di Zeman. Quell’esperienza mi ha fatto capire che sarebbe stato meglio per me tornare nel settore giovanile.

Mercoledì sera la sua partita del cuore, Roma-Cagliari.

Anche se la Roma parte con i favori del pronostico, non sarà semplice per la squadra di Fonseca vincere. La Roma sta andando bene, ha fatto un ottimo primo tempo a Bergamo, poi si è spenta. Immagino una gara aperta. Di Francesco è allenatore bravissimo, ma la squadra sta stendando un pochino a trovare equilibri e risultati. Senza dubbio, la Roma sarà ferita e farà di tutto per riscattarsi dopo la sconfitta con l’Atalanta.

asroma.com

Cagliari, Di Francesco: “Torno in un ambiente che mi ha dato tanto. Sulla carta sono più forti”

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PARMA, ITALY - DECEMBER 16: Eusebio Di Francesco head coach of Cagliari Calcio gestures during the Serie A match between Parma Calcio and Cagliari Calcio at Stadio Ennio Tardini on December 16, 2020 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Eusebio Di Francesco ha parlato nella conferenza stampa della vigilia alla gara contro la Roma. Ecco le sue parole:

I convocati?

I convocati li darò domani perché attendiamo l’esito degli ultimi tamponi. Abbiamo recuperato Tripaldelli, mentre Faragò e Klavan saranno out. Probabile che sia convocato Ounas.

Come arriva al match contro la Roma?

Ci arrivo tranquillamente. Loro vogliono vincere e noi dobbiamo recuperare punti. Sarà fondamentale fare la scelta degli uomini giusti contro una squadra che sulla carta ci è superiore. Dobbiamo fare una grande partita.

Ha in mente qualche cambio per domani?

Godin può fare due partite ravvicinate. oggi chiederò ai ragazzi di fare un ultimo sforzo. Walukiewicz ieri si è allenato a parte e oggi farà la rifinitura, dovrebbe essere convocato. Se ho cambiato è per crescere e affrontare le partite in un determinato modo, quello che non deve cambiare è il pensiero. Cercheremo sempre di tenere la squadra alta. Stanno passando inesattezze legate ai risultati.

Il dualismo tra gli attaccanti?

Sono contento di avere due attaccanti come Simeone e Pavoletti. Sono molto diversi, a me la scelta, ma possono giocare entrambi e sono contento di averli.

Sulla Roma le chiedo un flashback sulle sue due carriere nella Capitale, da giocatore e allenatore. Il fatto che non ci sia pubblico aiuta a sentire meno emozione?

Sono abituato a gestire le pressioni, ma è evidente che torno in un ambiente che mi ha dato tanto e mi dispiace che non ci sia il pubblico. Al di là della semifinale di Champions, mi piace ricordare tutto il percorso: l’aver lanciato Zaniolo al Bernabeu è certamente una soddisfazione, così come lo scudetto vinto da calciatore. Ma non basterebbe un’intervista per ricordare il tutto.