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Rizzitelli: “Non smetterò mai di ringraziare Mourinho e chi si è adoperato per farci vivere un’emozione come quella di Tirana”

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Ruggero Rizzitelli former player of AS Roma during the Serie A match between Roma and Lazio at Stadio Olimpico, Rome, Italy on 26 January 2020. PUBLICATIONxNOTxINxUK Copyright: xGiuseppexMaffiax 26110027

Ruggiero Rizzitelli ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale ASI, Associazioni Sportive Sociali Italiane, parlando, tra le altre cose, del successo della Roma a Tirana in Conference League. Queste le sue parole:

È un successo che sento anche un po’ mio. Per questo ho deciso di andare a vedere la partita dal vivo e di portare mio figlio con me. Gli ho detto: ‘Sono stufo di piangere, stavolta dobbiamo alzare la coppa’ e fortunatamente ce l’abbiamo fatta. È quasi impossibile raccontare ciò che ho provato. Al fischio finale ho abbracciato Aldair, Conti, Venditti e abbiamo pianto. Io sono uno di loro. Mia moglie è di Cesana, io vivo qui. D’estate mi sposto a Cervia, ma mi sento romano. Romano e romanista. Per questo non smetterò mai di ringraziare Mourinho e tutti coloro che si sono adoperati per farci vivere una grande emozione come quella di Tirana”.

La Roma fa gli auguri a Darboe per i suoi 21 anni – FOTO

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Ebrima Darboe of AS Roma looks on during the pre season friendly football match between AS Roma and Debrecen at Benito Stirpe stadium in Frosinone Italy, July 25th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

La Roma fa gli auguri ad Ebrima Darboe per i suoi 21 anni. Il calciatore giallorosso, classe 2001, ha fatto il suo esordio con la prima squadra nella scorsa stagione. Questo il tweet del club:

“Buon compleanno, Ebrima Darboe! 🥳🏆 Il centrocampista giallorosso compie 21 anni! 🎂“.

Bastos: “A Roma la peggior gaffe della mia carriera. Lo stadio impazzì e iniziò a urlare il mio nome, non capivo”

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Michel Bastos torna a parlare dell’episodio in cui mostrò la sciarpa con scritto “Lazio m***a” sotto la Curva Sud durante la sua presentazione con la Roma. Queste le sue parole ad un’emittente radiofonica brasiliana, riportate da Record.pt:

“Fu la peggior gaffe della mia carriera. Arrivai il giorno di Roma-Juventus e presentato allo stadio poco prima della partita. Mentre camminavo davanti ai tifosi mi arrivò una sciarpa dagli spalti. La presi e la misi intorno al collo. Poi mi dissero di esporla una volta arrivato sotto la Curva Sud. Ecco che allora lo stadio impazzì e iniziò ad urlare il mio nome. Nemmeno fosse arrivato Ronaldo il Fenomeno o Ronaldinho Gaucho: c’era qualcosa che non capivo. Poi una volta entrato negli spogliatoi il mio agente mi ha guardato dicendomi: ‘Ma che hai fatto? Sei matto?’. Io ancora non capivo il perché, così mi ha mostrato la foto con la sciarpa”. 

Sabatini: “Sono immortale, andrò avanti. Dicendo di no a Raiola per Pogba credo di aver fatto un danno alla Roma”

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SALERNO, ITALY - FEBRUARY 26: Walter Sabatini US Salernitana sports director during the Serie A match between US Salernitana and Bologna FC at Stadio Arechi on February 26, 2022 in Salerno, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Walter Sabatini è intervenuto sulle frequenze di “Radio Anch’io Sport”, programma di Radio Uno. L’ex direttore sportivo della Salernitana ha parlato del momento che sta vivendo: “È stato steso un velo di tristezza su un’impresa storica, ma non solo su di me: il popolo salernitano è triste. Dovevamo festeggiare ma invece è stato fatto il mio funerale. Ma io sono immortale, andrò avanti”

Sulle commissioni: “Il problema delle commissioni non è un problema mio, casomai è un problema del calcio. Non contesto questo aspetto a Iervolino, sarebbe ridicolo. Ho combattuto contro agenti di grande calibro, ho già avuto modo di dire di essere ancora dispiaciuto per non aver pagato 4 milioni di euro al povero Mino Raiola per un giovanissimo Pogba alla Roma. Ricordo che mi disse “Ma perché urli, ti sto portando un’opportunità”… Alla fine ho avuto timore di riferire questa cosa a Pallotta e me ne sono pentito, credo di aver fatto un danno alla Roma”

Non si fa attendere poi la risposta a Iervolino. Il presidente della Salernitana lo ha attaccato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. “Io un equivoco? Non diceva questo quando mi chiedeva quasi piangendo di salvare la Salernitana. Io non sono equivoco, lui lo diventerà: sono 30 anni che faccio calcio, lui è in questo mondo da 30 giorni. Se non vuole pagare le commissioni non le paghi, qui si parlava di un problema specifico che era quello di Lassana Coulibaly, della cui situazione Iervolino era perfettamente al corrente. Se mi ha dato del bugiardo verrà in tribunale con me, anche se ha grandi avvocati. Questa è una caduta di stile, anche se di stile lì ce n’è veramente poco… Questi attacchi frontali mi addolorano dopo 6 mesi pieni di stress inaudito”.

Iervolino attacca Sabatini: “È un bugiardo. Lui da Champions? Non sa nemmeno far funzionare un computer e mandare una mail”

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SALERNO, ITALY - MAY 22: Danilo Iervolino US Salernitana president celebrates the stay in Serie A after the Serie A match between US Salernitana and Udinese Calcio at Stadio Arechi on May 22, 2022 in Salerno, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Non accenna a placarsi la diatriba da Walter Sabatini e Danilo Iervolino. Annunciato in un primo momento l’accordo per il rinnovo, l’ex direttore sportivo della Roma ha interrotto il rapporto con la Salernitana. Casus belli, la volontà di Sabatini di riconoscere una corposa commissione all’agente di Lassana Coulibaly. Volontà che non ha trovato il benestare de presidente del club campano. Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, è lo stesso patron granata a spiegare la vicenda. Iervolino ha poi commentato le ultime dichiarazioni di Sabatini, non usando propriamente il fioretto.

Cosa è successo con Coulibaly?

Volevamo corrispondere a Lassana Coulibaly un aumento di stipendio di 200.000 euro, ma per completare l’operazione avremmo dovuto versare un milione al suo agente: un impegno che aveva preso Sabatini. Io non mi piegherò mai a questo sistema: se un giocatore riceve una buona offerta da un altro club è libero di andare. Sabatini invece mi ha detto che con certe logiche convive da tempo e che vista la mia posizione in merito riteneva di non essere l’uomo giusto per la Salernitana. Adesso leggo che si sente da Champions League, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail

Iervolino conclude: “Sono umanamente dispiaciuto per come è finita: Sabatini l’ho portato io a Salerno, non l’avevo trovato qui e non l’avrei lasciato andare. Ma sono successe cose che ritengo gravi. Io voglio un altro tipo di calcio“.

 

Marinelli: “In camera avevo il poster di Bruno Conti”

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Nella puntata di ieri di “Via Dei Matti Picture Show” andata in onda su Rai 3, è intervenuto anche Luca Marinelli. L’attore, tifoso della Roma, ha raccontato un aneddoto: “In camera da piccolo avevo il poster di Bruno Conti. Andai all’addio al calcio. Appena entravo c’era il poster“.  Interrogato su cosa Marazico gli avesse lasciato, Marinelli ha prontamente risposto: “La Roma“.

Un’ulteriore testimonianza dell’amore di Marinelli per la Roma. Già nel 2017, stagione in cui tenne banco il caso Totti-Spalletti, l’attore Santamaria – amico e collega in “Lo Chiamavano Jeeg Robot” – aveva svelato un’altra curiosità: “Marinelli gira con la foto di Totti nel portafogli, e quando gli chiedono il motivo lui dice: ‘Perché Totti è Totti'”.

 

Il muro Smalling garanzia Champions

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TIRANA, ALBANIA - MAY 25: Chris Smalling of AS Roma celebrates winning the UEFA Europa Conference League during the UEFA Conference League final match between AS Roma and Feyenoord at Arena Kombetare on May 25, 2022 in Tirana, Albania. (Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – E pensare che circa un anno fa nella testa gli era passata l’idea di smettere con il calcio. E invece Chris Smalling nella stagione appena terminata è stato monumentale, leader della difesa e pilastro della squadra di Mourinho. Il difensore inglese è stato tra gli assoluti protagonisti della stagione culminata con la grande vittoria della Roma in Conference League e del raggiungimento della qualificazione alla prossima Europa League.

Il duro lavoro, le terapie e il tempo hanno aiutato quel ginocchio malandato he in questa stagione ha retto e ha fatto le fortune della Roma. Smalling è passato dalle 21 apparizioni e 1360 minuti nel 2020-21, alle 38 partite di questa stagione disputate con 2902 minuti in campo. Più del doppio del tempo rispetto all’anno precedente. 

La prossima stagione dovrà aiutare la Roma a fare quell’ulteriore salto di qualità per tornare finalmente a giocare la Champions League. Un obiettivo che il centrale inglese vuole realizzare con il club giallorosso per tornare nella prima competizione europea e per allungare il suo accordo con la società giallorossa.

Chris Smalling infatti ha il contratto in scadenza a giugno del 2023, ma non avrà bisogno del rinnovo: nel suo attuale contratto infatti esiste anche una clausola di prolungamento automatico per un’altra stagione (a 3 milioni netti) che si attiverà dopo un certo numero di presenze nella prossima stagione, probabilmente venti.

 

Adani: “Pellegrini può diventare un leader dell’Italia”

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Italy's midfielder Lorenzo Pellegrini (C) attempts to centre the ball despite Germany's defender Niklas Suele (L) during the UEFA Nations League - League A, Group 3 first leg football match between Italy and Germany on June 4, 2022 at the Renato Dall'Ara stadium in Bologna. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Nel corso dell’intervista rilasciata a Il Messaggero, Daniele Adani ha parlato della Nazionale di Roberto Mancini. Il commentatore Rai si è concentrato anche su Lorenzo Pellegrini. Nell’ultima gara degli Azzurri il capitano della Roma ha segnato il gol del momentaneo vantaggio contro la Germania (1-1).

Può diventare un leader. Il ruolo? Ha dotti tecniche per fare l’esterno, ma non è Sané, non è Gnabry, ma è un esterno che viene dentro al campo e fa quello che fa nella Roma, il trequartista. E poi ha capacità realizzative: nel gol fa un movimento da attaccante, andando a premiare la giocata di Gnonto”.

Deturpato il murale di Mourinho con la coppa

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TOPSHOT - Two women take selfie in front a painting of artist Harry Greb, depicting Roma's Portuguese head coach Jose Mourinho, who led the team to the victory in UEFA Europa Conference League, in central Rome, on May 26, 2022 . - - RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION - TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION (Photo by Andreas SOLARO / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION - TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION - TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Il Tempo (E. Zotti) – Evidentemente i festeggiamenti dei romanisti per la vittoria della Conference League erano durati fin troppo. Un’euforia eccessiva che, nella notte tra sabato e domenica, ha spinto qualcuno a deturpare il murale che raffigurava José Mourinho nei panni di Giulio Cesare con la coppa in pugno.

La testa dello Special One infatti è stata “mozzata”. Sul muro rimane ancora il busto del tecnico vestito da imperatore, con la Conference alzata al cielo. L’opera, realizzata dallo street artist Harry Grab per celebrare la vittoria giallorossa a Tirana, era stata affissa nei pressi della stazione della metro Circo Massimo.

Non solo Pellegrini: la svolta azzurra partita da Trigoria

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Italy's midfielder Lorenzo Pellegrini (C) attempts to centre the ball despite Germany's defender Niklas Suele (L) during the UEFA Nations League - League A, Group 3 first leg football match between Italy and Germany on June 4, 2022 at the Renato Dall'Ara stadium in Bologna. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Perché nel calcio di oggi spesso i settori giovanili sembrano perdere la loro stella polare che, invece, Conti ha ben chiara. Si occupa dei ragazzi dall’Under 10 all’Under 14 ed è un ruolo importantissimo perché significa scegliere i bambini di oggi ma, soprattutto, i calciatori di domani. Non sono parole al vento, basti vedere la partita dell’Italia sabato contro la Germania: in panchina c’era Daniele De Rossi, collaboratore di Mancini, che Conti ha portato a Trigoria dopo averlo scovato a Ostia.

In tribuna c’era Gianluca Caprari, oggi al Verona. In campo c’erano invece Matteo Cancellieri, anche lui al Verona, e poi i vari Matteo Politano, Lorenzo Pellegrini (con la maglia numero 10), Gianluca Scamacca, Davide Frattesi e Alessandro Florenzi, il capitano: tutta gente cresciuta nel vivaio di Trigoria.

C’è chi la prima squadra l’ha solo sfiorata, come Frattesi, chi ha vissuto situazioni surreali come Politano (sfumato all’ultimo lo scambio con Spinazzola con tanto di foto a Fiumicino con la sciarpa), c’è chi ne è stato il capitano, Florenzi, e chi invece dieci giorni fa, con la fascia al braccio, ha alzato la Conference League a Tirana. Storie diverse, diversissime, ma che hanno tutte un comune denominatore: sono partite dal Fulvio Bernardini di Trigoria.

Inutile dire che la storia più importante è quella di chi gli scarpini non li indossa più: Daniele De Rossi è una parte fondamentale della storia della Roma e se sabato sera, in azzurro, c’erano in campo sei figli di Trigoria il merito è anche di suo padre Alberto.

Giannini: “Matic porterà alla Roma la giusta esperienza, sarà un centrocampo più stabile”

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Corriere dello Sport (J. Aliprandi) –  La bandiera della Roma promuove il colpo Nemanja Matic. Giuseppe Giannini ha accolto favorevolmente l’arrivo del centrocampista serbo, il primo colpo estivo per rinforzare la rosa di Mourinho in vista della prossima stagione.

La Roma saluta Mkhitaryan e dopo pochi giorni annuncia Matic.

L’hanno preso per questo, per dare al centrocampo quell’esperienza che la Roma adesso perderà con l’addio dell’armeno. Dal punto di vista tattico Matic e Mkhitaryan non si somigliano, per esperienza invece il nuovo acquisto può dare anche qualcosa in più. Tra l’altro Mkhitaryan ha spesso giocato sulla mediana proprio per l’assenza di un giocatore fisico e dominante e che sapesse gestire bene il pallone, quindi con Matic la Roma può avere anche più stabilità.

Matic ha un anno in più di Mkhitaryan.

Sì, ma ripeto, alla Roma serve esperienza e con lui può acquisirla. È un uomo di Mourinho, lo ha avuto sia al Chelsea sia al Manchester United. Ha vissuto in Premier League e tanti acquisti di Tiago Pinto arrivano proprio da quel campionato. Chiaramente adesso deve fare anche altro.

Nuovi rinforzi sempre per il centrocampo.

Esatto. Matic è un buon giocatore e porterà esperienza ma vorrei anche vedere un bel colpo per la regia. Il serbo non può adattarsi a questo ruolo, a quasi 34 anni deve giocare facendo i suoi compiti e non adattandosi a nuovi ruoli. La Roma deve trovare il vero coordinatore.

Matic più il grande regista.

Lui deve essere la ciliegina sulla torta di un centrocampo rinforzato con altri innesti di livello. Tiago Pinto deve trovare il “Dybala” della regia, quel giocatore che dovrà far sognare noi tifosi e dare a Mourinho quella qualità nella gestione del pallone che in questa stagione non ha avuto. L’arrivo di Matic manda comunque un segnale.

Quale?

Della volontà della Roma di rifondare un centrocampo che ha avuto difficoltà per via di giocatori non adatti a Mourinho. La parola chiave di questa operazione è “esperienza”. A Mourinho servono giocatori di questo tipo, poi Matic è anche della scuderia Mendes quindi il tecnico si fida. Darà molto alla squadra e farà da chioccia ai più giovani.

A proposito di centrocampisti, Pellegrini ha segnato in Nazionale indossando la maglia numero 10.

Per me è la normalità. Lorenzo è un giocatore importante, i dubbi su questo ragazzo li hanno quelli che non sanno di calcio. Le sue qualità sono sotto agli occhi di tutti, gli auguro possa indossare sempre la numero dieci dell’Italia.

Colpo Roma, preso Matic

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MANCHESTER, ENGLAND - APRIL 16: Nemanja Matic of Manchester United battles for possession with Dimitris Giannoulis of Norwich City during the Premier League match between Manchester United and Norwich City at Old Trafford on April 16, 2022 in Manchester, England. (Photo by Jan Kruger/Getty Images)

Il Tempo (E. Zotti) – Il primo vero colpo del mercato della Roma è Nemanja Matic. In una domenica pomeriggio che sembrava non avere troppo da offrire a regalare un sussulto ai tifosi della Roma è statoTiago Pinto, che ha trovato il primo rinforzo per la nuova Roma di José Mourinho. L’ex centrocampista del Manchester United (compirà 34 anni ad agosto) fornirà alla squadra l’esperienza necessaria per sopperire all’addio di Mkhitaryan. Durante la stagione appena conclusa l’armeno ha giocato spesso fuori ruolo, da interno di centrocampo: proprio la posizione che andrà ad occupare Matic nella mediana giallorossa. Il serbo arriva a parametro zero e nelle prossime ore firmerà un contratto di un anno con opzione per il secondo, legata al numero di presenze e alla qualificazione della Roma in Europa.

Lo stesso accordo che Pinto aveva proposto a Mkhitaryan per convincerlo a rimanere al  Fulvio Bernardini e rifiutare l’offerta dell’Inter. Il classe ’88 guadagnerà circa 3.5 milioni più bonus, che le parti stavano ancora definendo nella serata di ieri. Oltre ad accogliere un giocatore dotato di enorme esperienza internazionale – ha vinto 9 trofei con le maglie di Chelsea e Benfica – lo Special One ritrova un uomo con cui ha stretto un rapporto diventato viscerale fin dai tempi del Chlesea.

Uno di quei giocatori pronti ad andare in guerra al fianco del portoghese, che con Mourinho ha condiviso alcuni dei momenti più importanti della carriera. Già dall’estate scorsa Matic era stato accostato ai giallorossi: soltanto dopo aver appreso la volontà di Mkhitaryan di lasciare la Roma però, Pinto ha deciso di accelerare l’operazione e portare a Trigoria il primo rinforzo in mediana.

Colpo Matic a costo zero: Mourinho trova il suo regista

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MANCHESTER, ENGLAND - MAY 02: Christian Norgaard of Brentford challenges Nemanja Matic of Manchester United during the Premier League match between Manchester United and Brentford at Old Trafford on May 02, 2022 in Manchester, England. (Photo by Naomi Baker/Getty Images)

La Repubblica (A. Di Carlo) – Ai diversi procuratori, che raggiungevano Trigoria per proporre potenziali nuovi giocatori a Tiago Pinto, gli veniva detto: “Per il centrocampo, stiamo cercando un profilo alla Matic, fisico e bravo nell’impostare, ma non Matic“. Che ci sia stato un repentino cambiamento o che fosse una strategia per depistare orecchie e penne troppo indiscrete sarà forse difficile da sapere, sta di fatto che Nemanja Matic sarà il primo tassello della nuova Roma 2022/23.

Una trattativa riaperta negli ultimi giorni e condotta con la solita riservatezza, ormai vero e proprio marchio di fabbrica dell’operato della squadra mercato di Trigoria. Svincolatosi recentemente dal Manchester United, dopo le esperienze con le maglie di Benfica e Chelsea, è ora pronto per tuffarsi in una nuova avventura con la maglia giallorossa. Ritroverà José Mourinho, che ha già avuto come allenatore nei Blues e che successivamente lo indicò come rinforzo per i Red Devils: il 33enne (compirà 34 anni il 1 agosto) nei prossimi giorni sottoscriverà un accordo annuale con la Roma, con un’opzione di rinnovo automatico per un’altra stagione al raggiungimento di un tot di presenze.

Decisiva la volontà dello Special One, che ha convinto il giocatore e “battuto” la concorrenza di diversi altri club interessati al centrocampista. La Roma ha formulato al centrocampista serbo la stessa proposta presentata per il rinnovo di Mkhitaryan: oltre 3,5 milioni a stagione, usufruendo del Decreto Crescita vista la permanenza all’estero del giocatore negli ultimi due anni. Salvo sorprese, sarà quindi lui il regista al servizio dello Special One.

Sfregiato murale con la coppa dedicato a Mourinho

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TOPSHOT - This photograph taken on May 26, 2022 shows a painting of artist Harry Greb, depicting Roma's Portuguese head coach Jose Mourinho, who led the team to the victory in UEFA Europa Conference League, in central Rome. - - RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION - TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION (Photo by Andreas SOLARO / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION - TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION - TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Corriere della Sera (G. Piacentini) – In pochi giorni era diventato una meta di pellegrinaggio per i tifosi, che accorrevano per scattare un selfie davanti a Mourinho, imperatore giallorosso raffigurato come Giulio Cesare in un murale davanti alla fermata della metro al Circo Massimo.

Ma l’entusiasmo ha fatto scattare il vandalismo di qualcuno, e come in passato era già successo per il murale raffigurato Francesco Totti nel rione Monti, nella notte di sabato è stato deturpato l’omaggio che l’artista Harry Grab aveva fatto a Mourinho dopo la vittoria della Conference League. Cancellati la parte superiore del busto del tecnico e il logo della Roma: verrano restaurati, nella speranza che non ci sia un altro sfregio.

 

Mercato, Matic si avvicina sempre di più: in giornata incontro per limare i dettagli

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BRIGHTON, ENGLAND - MAY 07: Nemanja Matic of Manchester United is challenged by Pascal Gross of Brighton & Hove Albion during the Premier League match between Brighton & Hove Albion and Manchester United at American Express Community Stadium on May 07, 2022 in Brighton, England. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)

Nemanja Matic si avvicina alla Roma. In giornata ci sarà un incontro volto a sbrogliare gli ultimi nodi per il definitivo arrivo in giallorosso. Il centrocampista serbo è in uscita dal Manchester United a parametro zero e pronto ad accasarsi nuovamente – dopo le esperienze al Chelsea e ai Red Devils –  alla corte di José Mourinho. L’accordo è stato, mancano da limare alcuni dettagli. Lo riporta Sportitalia.

Roma, per Mourinho il primo rinforzo: in arrivo Matic, suo vecchio pallino

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LONDON, ENGLAND - MAY 19: Jose Mourinho, Manager of Manchester United shakes hands with Nemanja Matic of Manchester United prior to The Emirates FA Cup Final between Chelsea and Manchester United at Wembley Stadium on May 19, 2018 in London, England. (Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

Corriere della Sera (G. Piacentini) – La Roma sta per piazzare il primo colpo per la prossima stagione. La società è ad un passo da Nemanja Matic, 34 anni da compiere il primo agosto, che si libera a parametro zero dal Manchester United. Il centrocampista serbo è un vero e proprio pallino di Mourinho, che pochi giorni fa ne aveva parlato in toni entusiastici, e che in passato lo aveva voluto al Chelsea e al Manchester.

Nei prossimi giorni la Roma conta di annunciare il nuovo acquisto, che di fatto prende il posto di Mkhitaryan, finito all’Inter: a Matic, 32 partite nell’ultima stagione, infatti è stata proposta la “formula Miki”, vale a dire un anno di contratto a 3.5 milioni netti più bonus, con possibilità di prolungamento automatico dopo un certo numero di presenze.

Per il momento il più vicino alla Roma sembra essere Ola Solbakken, attaccante esterno del Bodo Glimt. A metà della prossima settimana è previsto un incontro con la società norvegese per accelerare il suo arrivo nella Capitale. L’attaccante, che ha il contratto in scadenza a dicembre, ha già un accordo con la Roma, ma il Bodo non vuole lasciarlo andare prima dei preliminari di Champions League a luglio: è un attaccante esterno, più da 4-2-3-1 che da 3-4-2-1.

Atalanta, idea El Shaarawy

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Roma's Italian forward Stephan El Shaarawy (R) fights for the ball with Genoa's Swiss defender Silvan Hefti (L) during the Italian Serie A football match between AS Roma and Genoa at The Stadio Olimpico in Rome, on February 5, 2022. (Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Guidi) – Un acquisto per l’Atalanta è auspicabile anche in attacco, dove potrebbe partire qualcuno, in base alle offerte ricevute. Occhio alla pista Stephan El Shaarawy, sondato nei giorni scorsi. Il Faraone è rimasto deluso dallo scarso impiego alla Roma con José Mourinho e si sta guardando attorno. 

L’Atalanta si è già informata e sarebbe una destinazione gradita al calciatore, che nel frattempo ha cenato a Ibiza con Paolo Maldini e Adriano Galliani. Il dirigente del Monza sarebbe felice di acquistarlo una seconda volta, dopo averlo portato al Milan quando era ancora un ragazzino. Ma è chiaro che, in caso di addio alla Capitale, la Dea sarebbe la prima scelta.

Roma, c’è il regista: Matic arriva a zero, Mourinho è accontentato

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MANCHESTER, ENGLAND - NOVEMBER 24: Nemanja Matic of Manchester United and Jose Mourinho, Manager of Manchester United look dejected following the Premier League match between Manchester United and Crystal Palace at Old Trafford on November 24, 2018 in Manchester, United Kingdom. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Lo ammettiamo, se José Mourinho ci facesse una telefonata per convincerci a preparargli la cena, forse ci penseremmo su. Con queste premesse, nessuna sorpresa che, quando a Nemanja Matic è arrivata la chiamata dello Special One per proporgli di venire alla Roma, il centrocampista serbo abbia virtualmente preparato le valigie.

Infatti, nonostante le smentite che nelle ultime settimane giungevano da Trigoria intorno al 33enne centrocampista serbo, il profilo era quello che serviva alla Roma. Occorreva poi che si creassero le condizioni economiche per fare una offerta giusta, e la piattaforma è stata edificata grazie all’addio di Mkhitaryan.

La trattativa è ai dettagli sui bonus. Matic alla Roma firmerà un contratto di un anno, ma con la agevole possibilità di prolungamento, visto che basterà che la squadra entri in Europa alla fine della prossima stagione. L’ingaggio avrà una parte fissa di circa 3,6 milioni, ma a questi dovrebbero essere aggiunti dei bonus legati alle presenze, che lo porteranno a guadagnare circa 4,2 milioni di euro netti. Qualora la Roma non accedesse alla Champions League 2023-24 il nuovo contratto, però, vedrebbe lo stipendio leggermente rivisto al ribasso.

La qualità del serbo sembra essere fuori discussione. A certificarlo, d’altronde, non c’è solo Mourinho, ma anche un altro santone della panchina come Antonio Conte. Non è un mistero che l’attuale allenatore del Tottenham non fu per niente contento quando il Chelsea nel 2017 decise di cedere Matic al Manchester United, dove avrebbe ritrovato lo Special One. Lo stesso Conte, infatti, specificò come il centrocampista era stato “un giocatore chiave” per la vittoria nel campionato 2016-17, aggiungendo “è stata una grandissima perdita, un top player che per noi era molto importante. Qualche volta però bisogna accettare questo pazzo mercato e accettare decisioni differenti dalle tue“.

Per anni Matic è stato un leader della Serbia, anche se durante la gestione di Mihajlovic era poco impiegato, tanto da pensare di lasciare la nazionale. Non lo ha fatto (fino al 2019), così il 29 marzo 2015 arrivò anche il suo primo gol con la Serbia, segnato – scherzi del destino – al Portogallo di Rui Patricio.

 

Matic: forza, strappi ed equilibrio difensivo per Mourinho

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Manchester United's Serbian midfielder Nemanja Matic controls the ball during the English Premier League football match between Manchester United and Wolverhampton Wanderers at Old Trafford in Manchester, north west England, on January 3, 2022. - RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. (Photo by Paul ELLIS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. (Photo by PAUL ELLIS/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) –  Probabilmente nessuno conosce bene Matic come José Mourinho. Perché con lui ha lottato e vinto e perché Mou con lui ha condiviso tante cose, non solo in campo. Lì, però, è nata la parte più profonda del loro rapporto, per il tipo di stima che si è creato tra l’allenatore e il giocatore.

Il gigante serbo è infatti il prototipo di giocatore che il portoghese predilige davanti alla difesa. Strutturato fisicamente in modo importante, Matic nella Roma di Mourinho può andare a coprire sostanzialmente tre ruolo: quello di mediano nel 4-2-3-1 o nel 3-4-2-1, quello di regista o anche di mezzala (sia a sinistra sia a destra) nel 3-5-2.

Il serbo non è velocissimo, ma ha forza fisica, capacità di contrasto e anche un lancio importante con il calcio lungo. È un giocatore difensivo, bravo nella protezione della retroguardia e nella capacità di schermare la linea difensiva. Con le sue lunghe leve riesce spesso anche a coprire il campo in orizzontale, dal basso aiuta nella costruzione e nella distribuzione del pallone, soprattutto nelle uscite difensive.

A volte, tra l’altro, si è sacrificato anche nella posizione di difensore centrale, il che lo rende ancora più duttile, anche per la Roma del futuro. Oltre a saper giocare di posizione, infatti, Matic fa pesare i suoi 194 centimetri, che sono una sicurezza sulle palle alte. E li sfrutta anche nelle proiezioni offensive, dove può diventare pericoloso anche per i portieri avversari.

Al Manchester United nelle ultime 5 stagioni ha segnato solo 4 gol, ma Nemanja è dotato anche di un buon tiro dalla distanza, soprattutto con il piede sinistro, che poi è anche il suo preferito. Palla al piede, poi, è anche capaci di alcuni strappi, trasformando l’azione da difensiva ad offensiva, nella fase di transizione. Mou probabilmente lo impiegherà soprattutto come perno difensivo del centrocampo, l’equilibratore di gioco davanti alla difesa. Ma in caso di necessità sa che potrà utilizzarlo anche come mezzala.

Pellegrini, un altro Capitano da 10

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BOLOGNA, ITALY - JUNE 04: Lorenzo Pellegrini of Italy celebrates after scoring their team's first goal during the UEFA Nations League League A Group 3 match between Italy and Germany at Renato Dall'Ara Stadium on June 04, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il Messaggero (U. Trani) – A Pellegrini ho promesso tante cose. Spero che possano avverarsi. È un ragazzo speciale, forte in campo e fuori. Può dare tanto a questa società e a questa maglia. È un tifoso della Roma, e qualche romano dentro la Roma serve sempre“. L’incoronazione, nel Salone d’Onore del Coni, il 17 giugno 2019.

Francesco Totti, durante la conferenza stampa d’addio alla Roma, indicò il possibile erede. Quell’uscita provocò rumore, perché l’ex capitano fece un chiaro distinguo tra Lorenzo e Alessandro Florenzi che, all’epoca, aveva la fascia al braccio, ricevuta dopo l’uscita di scena di Daniele De Rossi. Quattro anni dopo, quella dichiarazione è ancora più attuale. Ecco la maglia numero 10 in Nazionale. A Bologna contro la Germania, prestazione raffinata e arricchita dal gol a Neuer.

Previsione, dunque, centrata in pieno. Il testimone è definitivamente passato nelle mani (nei piedi) di Pellegrini. Che allunga la lista dei capitani giallorossi con quel numero dietro le spalle. Giuseppe Giannini, 47 presenze e 6 reti con l’Italia, ha dato spettacolo nelle notti magiche del mondiale 1990; Totti, 59 partite e 9 gol, è stato vicecampione d’Europa nel 2000 con il famoso cucchiaio a van der Saar nella semifinale contro l’Olanda e campione del mondo nel 2006 con il rigore decisivo, a fine recupero, all’Australia negli ottavi; Daniele De Rossi, 117 gare (4° insieme a Chiellini nella Top Ten azzurra) e 21 reti (record assoluto tra i centrocampisti della storia della Nazionale), anche lui campione del mondo nel 2006, calciando e trasformando il terzo rigore nella finale contro la Francia. Solo Francesco ha avuto quasi sempre il 10 che ha è comunque entrato nel percorso degli altri.

Lorenzo, 22 presenze e 4 gol (con 3 è insieme a Domenico Berardi il miglior realizzatore dell’Italia in Nations League), ha dovuto rinunciare all’Europeo dell’anno scorso proprio al fotofinish. Colpa di una ricaduta muscolare. Roberto Mancini, però, non lo ha mai abbandonato, puntando da sempre sulla qualità e sulla duttilità del capitano della Roma.