Dodò, un anno per rinascere. Con la Roma

Tra poco meno di due settimane la Roma inizierà a lavorare per la prossima stagione e sono molti i giocatori in cerca di riscatto dopo una stagione da buttare dall’inizio alla fine. Tra questi c’è senza dubbio Dodô, un ragazzo che ha tanta voglia di dimostrare il suo valore, visto che finora ha potuto far solamente intravvedere le sue capacità. L’anno scorso la sua avventura romanista iniziò nel peggiore dei modi, visto che Zeman e il suo staff lo costrinsero a far i gradoni insieme agli altri compagni, sottovalutando evidentemente il problema fisico che lo aveva costretto allo stop dal 16 novembre 2011, quando vestiva la maglia del Bahia. Il difensore dell’Internacional di Porto Alegre, Fabian Guedes, detto Bolivar, con un’entrata assassina gli causa la rottura del legamento crociato. Vista la gravità dell’intervento, Bolivar ha subito una squalifica che sarà attiva finché Dodô non scenderà nuovamente in campo.

Le aspettative sono ancora molte però per il 21enne terzino visto che fino all’infortunio era considerato un vero e proprio fenomeno. Cresciuto nelle giovanili del Corinthians, fa il suo esordio nel massimo campionato brasiliano, scendendo in campo dal primo minuto, a 18 anni nella sfida contro il Botafogo il 4 marzo 2010, dopo che nella primavera dell’anno precedente aveva vinto, da titolare, il torneo Sudamericano Under17, nella stessa squadra dell’interista Coutinho, battendo in finale l’Argentina a Iquique, in Cile, il 9 maggio.
Nel 2011 approda al Bahia e riesce a ritagliarsi un ruolo importantissimo giocando 32 partite (prima di quel maledetto 16 novembre), attirando l’interesse di tutti i club più importanti del mondo, conquistati dall’agilità e dalla velocità di questo ragazzo riccio con la faccia pulita.

L’infortunio lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per tanti mesi, ma il ds Sabatini ha deciso di puntare comunque su di lui e anche i tifosi credono molto in questo ragazzo e gli tributano un’ovazione quando entra per gli ultimi 10 minuti dell’ultima amichevole precampionato contro l’Aris Salonicco allo stadio Olimpico. Anche in questo caso però per affrettare i tempi si sbaglia, così l’esordio in serie A con la maglia numero 27 della Roma arriva solo a novembre contro l’Udinese, la prima di 15 partite (11 in campionato e 4 in Coppa Italia) per un totale di 735 minuti. Quest’anno vuole giocarne molti di più e fare quello che più gli piace al mondo, correre ad altissima velocità dietro un pallone e fare impazzire gli avversari con le sue finte.
Lorenzo Pompili

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti