Da Difra a Totti: debuttanti speciali, stessa emozione

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Per quasi nessuno sarà un debutto assoluto, perché da avversari o da romanisti, non titolari, l’Olimpico lo conoscono tutti. Ma oggi, davanti a oltre 45mila spettatori (più di 26mila i tagliandi venduti che si sommano ai quasi 20mila abbonamenti), l’emozione sarà comunque tanta: Di Francesco lo ha ammesso, i calciatori invece non ne hanno parlato, ma per la prima in casa della nuova Roma ci sarà un pizzico di ansia in più. L’ultima volta che è scesa in campo all’Olimpico era il 28 maggio, il giorno dell’addio al calcio di Francesco Totti. Oggi, invece, tre mesi dopo, la Roma riparte con la fascia al braccio di Daniele De Rossi e in un certo senso sarà una prima anche per lui, con Alisson al debutto da numero uno in campionato, dopo che in casa aveva difeso i pali giallorossi soltanto nelle coppe. Prima anche per Kolarov, che pure a Roma ci ha giocato da laziale, e prima per Pellegrini, andato via che era soltanto un ragazzino e tornato uomo, con tanta voglia di fare il titolare: «Sicuramente – le sue parole al match program del club – mi farà effetto scendere in campo con la maglia della Roma all’Olimpico». Sembra difficile che ci riesca stasera dall’inizio, così come Gonalons, un altro che si presenterà davanti ai suoi nuovi tifosi, che da avversario conosceva già per averli affrontati con il Lione.

A CACCIA DI UN GOL – Da avversario, la Roma l’ha affrontata anche Defrel. Lui, salvo sorprese, giocherà dal primo minuto, con tanta voglia di fare subito gol davanti ai suoi nuovi tifosi e far ricredere tutti quelli che hanno giudicato il suo acquisto soltanto dal prezzo. La Roma lo ha pagato tanto, 23 milioni, 4 in più di quello che Monchi ha speso per Karsdorp (bonus compresi): oggi l’olandese sarà in tribuna, ma gli applausi arriveranno anche per lui. E anche per Moreno, che però dovrebbe partire dalla panchina. Panchina dove ci sarà De Sanctis, al debutto davanti ai romanisti come team manager. In tribuna, infine, con Monchi e Baldissoni, ci sarà Totti: l’emozione, per lui, sarà enorme, la sensazione è che sarà enorme anche la nostalgia del campo.

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