Tuttosport (D. Galosso) – II colpo di spugna è servito. Nel giorno in cui è stata sancita l’accelerata definitiva per l’addio di Giuntoli, infatti, la tela su cui dovrà essere affrescato il futuro della Juventus ha perso anche un altro colore. Quello azzurro, una cui generosa pennellata servirà semmai per rafforzare il legame tra Antonio Conte e il Napoli. Il sogno bianconero di fine primavera è destinato a restare tale, dunque: il tecnico neo campione d’Italia proseguirà la sua avventura alle pendici del Vesuvio, in forza di un accordo che non è stato prolungato oltre la naturale scadenza del 2027, ma che è stato ritoccato al rialzo per stipendio. «Avanti tutta: più forti di prima», ha twittato ADL in serata.
Che, poi, non era nemmeno economico il nodo principale della questione. Bensì di rapporti tra l’ex capitano della Juventus e il presidente De Laurentiis, ai minimi storici dopo la cessione invernale mai rimpiazzata di Kvaratskhelia. Se l’incontro tra le parti di martedì, a Roma, era servito a invertire l’inerzia dei reciproci sentimenti, quello di ieri sera a Napoli è stato dirimente per gettare dettagliate basi per il futuro. E per spazzare via gli ultimi dubbi.
In un noto ristorante del centro, alla presenza dell’ad Chiavelli e del ds Manna, Conte e De Laurentiis hanno definito i nuovi termini del contratto dell’allenatore e il budget destinato al mercato estivo, alla luce di un organico che dovrà necessariamente essere rimpolpato con il ritorno nelle coppe europee. De Bruyne sarà il primo colpo, David potrebbe seguire a ruota. Il confronto, durato oltre due ore, ha soddisfatto tutti, come confermato dalla cartolina al momento dell’uscita: volti sorridenti e tutti sullo stesso van per imboccare la via di casa.
E la Juventus, allora? Al saldo dello scossone che, proprio in queste ore, sta ridisegnando l’assetto societario del club, il nome di Tudor resta certamente in quota (anche se non decadono quelli di Mancini e Pioli). Il tecnico croato conosce bene l’ambiente bianconero, ha avuto un buon impatto sullo spogliatoio da marzo in avanti, ha centrato l’obiettivo del quarto posto e, soprattutto, ben oltre la scadenza dell’imminente Mondiale per Club, vanta già un contratto fino al 30 giugno 2026, da cui il club può però “uscire” attraverso una piccola penale.
Le valutazioni tra i corridoi della Continassa, preso atto della decisione di Conte, sono però quanto mai ampie. E contemplano anche un tentativo, già in atto in queste ore, per uno dei profili soppesati con maggior attenzione – da marzo in avanti – con un’idea di rilanciare il progetto tecnico bianconero. Si tratta di Gasperini, altra figura che la Juventus l’ha già conosciuta sia da giocatore che da allenatore, e che da anni fantastica su un ritorno a Torino dalla porta principale. Lui che nella cintura torinese è nato e cresciuto, a Grugliasco nello specifico, e che da quelle parti ha appena ristrutturato un cascinale, dove ama ritirarsi per sentirsi a casa. Il Gasp, d’altronde, pare in uscita dall’Atalanta sì, ma risulta già anche imparolato con la Roma. Tanto da aver incontrato proprio ieri, in un albergo di Firenze, il consulente giallorosso Ranien, il ds Ghisolfi e il presidente Friedkin. Delegazione che gli ha proposto un triennale da 5 milioni più bonus a stagione e che gli ha presentato i progetti per l’imminente mercato estivo. Il tecnico si è alzato da tavola soddisfatto, ma si è preso alcune ore di riflessione. Ufficialmente per congedarsi dall’Atalanta senza creare fratture con l’ambiente, dopo nove anni insieme. In realtà (anche) per verificare se sul telefono dovesse arrivare la telefonata attesa da una vita. Lo smartphone dei suoi agenti, negli ultimi giorni, ha già squillato…