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Roma, anche Tottenham e Liverpool su Lucas

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Anche Tottenham e Liverpool sulle tracce del talento del San Paolo. I due club inglese infatti, oltre alla Roma di Sabatini, starebbero pensando al centrocampista brasiliano del San Paolo Lucas. Il giovane calciatore secondo insidefutbol.com potrebbe voler provare l’esperienza europea già dalla prossima sessione di mercato.

 

 

 

Il Romanista – Sannino: “La Roma sarà la rivelazione”

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«Giochiamo in un grande stadio contro una squadra fortissima, che per me sarà la vera rivelazione del campionato, perché può mettere tutti in difficoltà per la qualità del possesso palla e l’ampiezza che riesce a dare al campo“. Giuseppe Sannino, l’allenatore del Siena, ieri ha incontrato la stampa e ha parlato della sfida di stasera, mostrando grande fiducia nel lavoro che sta svolgendo il suo collega Luis Enrique. «Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento – prosegue il tecnico analizzando quanto messo in mostra dai suoi -, questo però non significa che devono crescere solo i nostri due attaccanti ma tutta la squadra. Il nostro problema è riuscire ad accompagnare con più uomini la fase offensiva, partecipando tutti a ogni azione. Nella ripresa con la Juventus, dopo un ottimo primo tempo, il nostro problema è stato proprio questo: ci siamo sfilacciati, non abbiamo più giocato compatti». I ritmi del campionato, anche ora che si è solo all’inizio, cominciano a intensificarsi e fra tre giorni i bianconeri ospitano il Lecce per una sfida che ha già il sapore di lotta per la salvezza: «Ho molti uomini a disposizione ed è giusto che tutti abbiano la possibilità di dimostrare in campo quello che valgono – spiega Sannino -. E poi devo guardare il calendario: torneremo da Roma in piena notte, venerdì non so cosa potremo fare e sabato saremo già in ritiro prima della partita con il Lecce. Al 90 per cento guardo a Roma, ma per un 10 per cento penso anche al Lecce».Andiamo a Roma con grande rispetto sapendo di giocare contro campioni veri, ma per noi affrontarli deve essere un motivo di orgoglio e uno stimolo in più per far contenti i nostri tifosi». Una certezza di formazione, per il Siena, c’è già. All’Olimpico scenderà in campo Vergassola, che nel corso della partita contro la Juventus era subentrato a gara in corso. Ad avvolorare l’ipotesi è proprio il tecnico dei toscani: «Gli ho fatto i complimenti nello spogliatoio, davanti ai suoi compagni, perché è straordinario nell’applicazione quotidiana e nel modo di stare in campo e fuori. Domenica con la Juventus è entrato da giovane, è un esempio per gli altri». Conferenza stampa a partre, la novità di giornata per il Siena è un’altra. Angella, reduce dall’operazione dello scorso luglio, può riprendere l’attività agonistica. Ma ci vorrà del tempo affinché possa recuperare a pieno. Sono ventiquattro, invece, i giocatori convocati da Sannino per la partita di stasera. Reginaldo, ancora acciaccato, è stato inserito nella lista, ma si accomoderà in tribuna. Rispetto a quanto si ipotizzava nei giorni scorsi, la difesa che è scesa in campo contro la Juve potrebbe essere rivoluzionata: al centro fuori Rossetti e Terzi, dentro Contini e Pesoli, mentre i laterali bassi, Vitiello e Del Grosso, dovrebbero essere confermati. La buona notizia per la Roma è che a centrocampo Sannino potrebbe privarsi del faro bianconero: Gaetano D’Agostino. Proprio lui, infatti, dovrebbe fare spazio a Vergassola. A completare il centrocampo, probabilmente, toccherà a Gazzi, Mannini e Angelo. In avanti, al fianco di Calaiò, potrebbe agire Brienza.
Il Romanista – R. Fidenzi

Gazzetta dello Sport – DiBenedetto Day tra stadio, foto e gaffe. E casa all’Aventino

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Due momenti di lieve imbarazzo. Il primo, visibile, quando si è sentito tirare per la giacca dal sindaco. «Tom, facciamoci una foto con questo amico…». Nemmeno il tempo di capire chi fosse ed era già finito sui siti insieme al noto conduttore radiofonico, con un passato in curva Sud e nell’estrema destra, e una lunga militanza tra i sostenitori di Rosella Sensi, ieri assente giustificata. Un amico recente, diciamo. Il secondo momento di imbarazzo deve averlo provato quando Alemanno gli ha augurato una stagione di successi, «anche perché — ha poi rivelato il sindaco — quando la Roma vince buona parte dei romani lavorano con maggiore entusiasmo», insomma producono di più.
Fuori fase Ecco. In quale dei due momenti Thomas DiBenedetto si è chiesto in che razza di città è capitato? A parte questo, «l’incontro con il sindaco — giura il patron giallorosso — è stato positivo. E ci rivedremo presto a Trigoria». Tra un paio di settimane, quando Alemanno avrà espletato i suoi doveri di primo cittadino «Devo andare a trovare anche la Lazio» e DiBenedetto avrà avuto il tempo di formulare qualche ipotesi sul nuovo stadio con i manager spediti a Roma da James Pallotta, Mark Pannes e Sean Barros, che da mesi studiano le potenzialità commerciali di uno stadio di proprietà. Di più, al momento, non si sa. Né dove sorgerà — ballano Tor di Valle, Tor Vergata, Massimina, Bufalotta, Guidonia e chi più ne ha più ne metta —, nè chi lo costruirà — previsti incontri con Mezzaroma, Toti, Parnasi —, nè infine se il costruttore si accollerà pure parte della quota UniCredit. Diciamo che lo stadio sarà pure «una priorità della Roma», però in una fase-2, quando sarà possibile investire. Nel frattempo, DiBenedetto si accontenterà di trovare con Gianni Petrucci nuove forme di sviluppo dell’Olimpico.
Conti, cene, case E poi adesso le priorità della Roma sono altre. Marketing, merchandising, comunicazione, tutti settori che aspettano di essere «rivoluzionati», ci si lavorerà nel prossimo mese. Dopo aver risolto alcune urgenze immediate: far quadrare i conti, chiudere il bilancio, definire cifre e formule dei contratti dei vari Fenucci, Baldini e Sabatini. Portare il tutto al Cda di martedì, in cui sarà cooptato DiBenedetto, e all’assemblea dei soci da convocarsi entro 30 giorni. Ieri il patron, dopo essersi congedato da Alemanno, si è insediato a Trigoria, dove ha fatto il punto con i dirigenti e con Joe Tacopina, probabile prossimo vicepresidente. A cena, ha portato tutti da Checco allo Scapicollo, sulla Laurentina. A vivere, invece, andrà sull’Aventino. Mica scemo.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

Corriere dello Sport – Roma, è l’ora di Borriello

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Dire che il gol, almeno in que­sto momento, sia uno dei principali pro­blema di questa Roma, ci sembra un po’ come scoprire l’acqua calda. I gialloros­si, nelle quattro partite ufficiali giocate fin qui, hanno segnato la miseria di due reti, oltretutto conseguenza entrambe di calci da fermo, una miseria in asso­luto, una miseria ancora più miseria per una squadra che, giustamente, vuole ar­rivare al gol attraverso il gioco. Proble­mi di gioventù, intesi come età media dei giocatori ma anche di conoscenza reciproca tra un gruppo di calciatori che in estate è stato profondamente rin­novato. Ciò non toglie che una squadra che può elen­care tra i suoi attaccanti un pacchetto che dice Tot­ti, Borriello, Bojan, Osval­do, Borini, Okaka (in atte­sa che si ristabilisca La­mela), in fase offensiva deve cominciare a pro­durre di più, forte anche della filosofia del suo alle­natore che ha detto chiaro e tondo di giocare per se­gnare un gol in più degli avversari.
BORRIELLO – Nei quattro tri­denti fin qui schierati, l’unico che non è mai partito titolare è stato Marco Borriello. Una carenza che probabilmente stasera sarà colmata vi­sto che per tutta la settimana Luis En­rique lo ha schierato in allenamento nel (presunto) tridente titolare. Ha giocato gli ultimi quattordici minuti (recupero escluso) nella partita di Bratislava, è questo si è trasformato pure in un pro­blema sul mercato visto che sino al trentuno agosto il giocatore era stato messo in vendita. […] In campio­nato è andato in campo nei trentuno mi­nuti finali contro il Cagliari, appena do­dici, poi, a San Siro contro l’Inter. Per un centravanti che, più o meno un anno fa, era nel giro della nostra nazionale, non può essere un ruolino di marcia di quelli che inducono al sorriso. Eppure Borriello, sin dai primissimi giorni del ritiro, si è messo a disposizione del tec­nico, accettando di provare a fare l’at­taccante esterno, ruolo che, pure nel­l’atipico tridente di Lucho,è un ruolo che per caratteristiche fisiche e tecni­che, Borriello inevitabilmente fa un po’ fatica a interpretare. Oggi, comunque, dovrebbe toccare a lui, un po’ per una questione di probabilità, un po’ anche perché il rientro di Jose Angel dovreb­be garantire quei cross dalla linea di fondo, che sono il pane preferito di Bor­riello.
TRIDENTE – Dicevamo del tridente atipico del tecni­co spagnolo. Per chi ha ancora negli occhi quello zemaniano, un centravan­ti come punto di riferi­mento offensivo, due esterni larghi che più lar­ghi non si può con la dop­pia opzione di puntare il fondo o accentrarsi per cercare il tiro, beh qui stiamo parlando di tutta un’altra situazione. […]. Ecco perché l’alle­natore arrivato da Barcellona ha voluto Osvaldo e Bojan, due che se decidesse­ro dove giocare, si schiererebbero en­trambi con la maglia numero nove sul­le spalle. Ed ecco perché Borriello può tornare a essere Borriello in un modu­lo che, esasperando il concetto, è un tre­due- tre-due, con i due centrali difensi­vi più De Rossi sulla linea difensiva, Pjanic e Pizarro (prendendo come rife­rimento la formazione di San Siro) i pri­mi due, Perrotta- Totti- Taddei la linea dei trequartisti, Borini e Osvaldo le duepunte centrali.
Corriere dello Sport – Piero Torri

Corriere dello Sport – Stadio, DiBenedetto incassa il primo sì

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Si farà. E anche in fretta. Lo stadio di proprietà è sempre stato uno dei punti portanti dell’investimento intra­preso da Thomas DiBenedetto e soci. E ieri, come da pro­gramma, il numero uno giallorosso ha mosso i primi pas­si, cominciando il giro di consultazioni. Primo appunta­mento? Al Campidoglio, tavolo con il sindaco Gianni Ale­manno, il presidente dell’assemblea capitolina Marco Po­marici e il delegato allo sport del Comune Alessandro Co­chi. Presente anche l’avvocato di fiducia di DiBenedetto, Mauro Bal­dissoni. […]: « Mi ha fatto un’ottima impres­sione, è determinato e animato da un grande spirito di iniziativa per l’avventura che ha deciso di intra­prendere. Lo stadio? Sì, DiBenedetto vuole fare in fretta, è pronto ad affrontare la questione di petto. Mi ha detto che pensa ad un impianto dove chi arriva deve aver paura di giocare per il calore del pubblico. Credo che le prossime sa­ranno settimane di duro lavoro in tal senso: ci sarà un se­rie di incontri con tutte le parti interessate. Un accordo? Penso nel giro di un anno» . Ci pare già abbastanza per un tema, quello dello stadio, di cui a Roma si parla da tempo. Se non bastasse, ecco la chiosa di Mr. Tom: «L’incontro è andato molto bene, penso che ci rivedremo presto».
IPOTESI – Fin qui tutto bene. Poi però, si sa, in Italia i pro­blemi sono sempre gli stessi, specialmente se si sta per mettere in piedi un affare di questa portata: tempi, moda-l­ità, scelta dell’area, gara di appalto e così via. Alemanno chiarisce: « Gli stadi di proprietà fanno parte del nostro programma elettorale e fino ad oggi, purtroppo, non c’è stato nulla di concreto, nessuna proposta. Il Comune è in­teressato ad una soluzione positiva, non pensiamo a un co­struttore piuttosto che a un altro ma ad un progetto possi­bile per la città. Nessun privilegio, saremo trasparenti al massimo, senza sospetti o ipotesi di complotti. Cerchiamo di dare un messaggio positivo, di fare un regalo ai tifosi» . A proposito di tifosi: quelli della Roma dove andranno a ve­dere la partita? « Nessuna area è esclusa e nessuna è in po­le position -ha continuato il sindaco Alemanno- per il mo­mento non ho nessun progetto davanti e non posso parla­re di aree perchè prima, trattandosi di un progetto privato e non pubblico, devo sapere che idea hanno in mente, quanto lo vogliono centrale, di che tipo di investimento si parla. Io posso solo partire dal piano regolatore, pronto ad ascoltare le proposte. Aspettiamo comunicazioni della Ro­ma ». In realtà un’indicazione sulla possibile area l’ha da­ta più tardi il delegato allo sport Cochi, individuando nel terreno di Tor di Valle di proprietà dell’imprenditore Par­nasi un’ipotesi valida: «L’area di Tor di Valle si presta, è una zona centrale, ben collegata». […]
COLLABORAZIONE- L’impressione è che nel momento in cui il club giallorosso avrà pronto il progetto dettagliato, tro­verà nel Comune un valido alleato alla realizzazione dell’impianto. «Ho fornito massima garanzia- ha detto ancora il primo cittadino di Roma -tutta l’amministrazione sarà collaborativa, la Roma sa che qui ci sono degli amici. La Capitale non deve arrivare ultima in questa gara delle città per fare degli stadi speci­fici per il calcio». Anche il presiden­te del Consiglio Comunale, Pomarici, si è espresso in tal senso:«Questa amministrazione vuole essere vicina alle società, in questo caso alla Roma, per quanto concerne l’iter amministrativo, per snellire le procedure, così che si possa inaugurare il prima possibile un nuovo impianto. Non si è parlato di localizzazione, ma si spera che possa essere all’interno del grande raccordo anulare». Se è vero come è vero che gli esperti della cordata americana sono già al lavoro da tempo sui vari modelli di stadi, ora sta al­la Roma. Il passo mosso ieri è stato il primo, il più impor­tante. […]
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Gazzetta dello Sport – Alta fedeltà. E’ la Roma di De Rossi e Perrotta

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Nella stagione in cui la Roma ha cambiato di più, a cominciare dalla propria pelle, nel momento del bisogno ci si guarda un po’ indietro. Stavolta, però, Totti non c’entra. No, stavolta per centrare finalmente la prima vittoria della stagione, Luis Enrique si affida sempre di più al resto della vecchia guardia, De Rossi&Perrotta. I due con Francesco Totti che aveva elogiato appena arrivato nella Capitale, forse anche solo perché erano i giocatori che avevano vinto il Mondiale e che lo spagnolo conosceva meglio di tutti gli altri. Stavolta, invece, Luis Enrique li nomina per altro, perché dopo oltre due mesi di lavoro, ha imparato ad apprezzarne qualità, disponibilità e — sopratutto — la loro ampia versatilità.
Alternative «Daniele oramai sta prendendo sempre più in mano il timone della squadra», ha ammesso ieri il tecnico spagnolo, alla vigilia della sfida con il Siena. Già, e Simone? «Beh, Perrotta è grande perché sa giocare in tanti ruoli e ovunque lo può fare sempre con un buon rendimento». La dimostrazione, del resto, è arrivata proprio a Milano, con l’Inter, dove Perrotta ha giocato e bene da terzino destro. «Ha fatto benissimo in quella circostanza, lui può giocare anche lì, da terzino, anche se è un terzino alto, che fa quasi il centrocampista — insiste proprio Luis Enrique — Ma Simo lo chiama proprio così, ndr può fare anche l’interno di centrocampo e il trequartista, dove ha giocato fino a due anni fa. Perrotta è grande per questo, ha qualità per giocare bene in tanti ruoli diversi. E non è un caso che abbia vinto un Mondiale. Lui dì, io no». Proprio come De Rossi, che se è vero che ha preso per mano la Roma da regista, è anche vero che in futuro potrebbe giocare nelle altre caselle del centrocampo. «Da regista Daniele sta facendo benissimo — dice Luis Enrique — ma anche lui può fare l’intermedio in una posizione più avanzata. È un giocatore che ha anche grandi inserimenti dalla seconda linea, a secondo delle partite potremmo anche vederlo lì».
Sfida Del resto, Daniele è abituato alle trasformazioni. Addirittura punta in gioventù, poi mezz’ala, quindi centrocampista centrale davanti alla difesa, ora regista. Un po’ quello che è successo anche a Gaetano D’Agostino, l’anima attuale del Siena, che nasce come trequartista e oggi si trova a comandare gioco e compagni in mezzo al campo. Gaetano dalla lontana Sicilia è arrivato a Roma e qui calcisticamente ci è cresciuto, fin da giovanissimo, ospitato da Bruno Conti. Con Daniele, in comune Gaetano ha soprattutto l’uomo che li lanciò entrambi nel grande calcio, Fabio Capello. L’attuale commissario tecnico dell’Inghilterra, infatti, fece esordire D’Agostino in Serie A il 5 novembre del 2000, Daniele un anno più tardi, il 30 ottobre del 2001, con la Roma scudettata. Da allora, per De Rossi fu solo un’ascesa continua verso il ruolo di Capitan Futuro. Per Gaetano, invece, tanto girovagare, con la speranza di tornare un giorno a Roma, dove qualche volta ha fatto anche capolino. Oggi la sfida è anche la loro. Rispetto a quando erano bambini, oggi è tutta un’altra cosa.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

Corriere della Sera – Dubbio tra i pali, Curci è favorito

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I convocati, è questa la nuova regola imposta da Luis Enrique per tenere sulla corda i suoi calciatori, saranno comunicati solo oggi. Non ci saranno sicuramente Lamela, ancora alle prese con un dolore alla caviglia infortunata, e Stekelenburg. Il nodo più grande da risolvere riguarda proprio la sostituzione dell’olandese: il ballottaggio tra Curci e Lobont vede in vantaggio il primo, che gode del favore del preparatore dei portieri Franco Tancredi. Il fatto che a Milano abbia giocato il romeno non è indicativo perché nelle prime quattro partite ufficiali Luis Enrique li ha alternati con regolarità in panchina e contro l’Inter toccava a Lobont il ruolo di dodicesimo. L’altro ballottaggio riguarda Bojan e Borriello (Osvaldo dovrebbe andare in panchina) per una maglia da attaccante sinistro in un tridente in cui Totti e Borini dovrebbero avere il posto assicurato. In difesa certo il ritorno di José Angel («Speriamo di ottenere la prima vittoria», ha scritto ieri su Twitter) a sinistra mentre a destra ci sarà Cicinho. Per il resto, sarà confermata la formazione che ha giocato a San Siro con De Rossi, Pizarro e Pjanic a centrocampo e la coppia Burdisso-Kjaer al centro della difesa.
Corriere della Sera – G. Piacentini

Il Romanista – Torna José Angel, gli altri in bilico

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Le certezze, mai come questa volta, sono davvero poche. Luis Enrique tiene tutta la rosa – infortunati a parte – sulla corda e soltanto stamattina farà sapere ai suoi giocatori chi andrà con lui all’Olimpico e chi, invece, tornerà a casa. Non solo: l’allenatore farà sapere alla squadra la formazione titolare nel tardo pomeriggio, durante la riunione tecnica che precederà Roma-Siena. Per questo le ipotesi di formazione che si possono fare sono molteplici. Dal portiere agli attaccanti, nessuno è sicuro del posto anche se pare difficile che la Roma stasera possa fare a meno di José Angel a sinistra e Daniele De Rossi perno del centrocampo. Sono loro – salvo sorprese – gli unici praticamente sicuri del posto. Lo spagnolo ritorna dopo il turno di squalifica contro l’Inter e su Twitter ha detto: «Speriamo di ottenere la prima vittoria dell’anno. Forza Roma». Chiaro e conciso. L’altra certezza, come detto, è quella di De Rossi a centrocampo e «timone della squadra» per dirla con le parole di Luis Enrique. Accanto a lui dovrebbero essere confermati come intermedi Pjanic e Pizarro che tanto bene hanno fatto a Milano contro l’Inter. Non è escluso però che, pensando all’impegno di domenica sera al Tardini contro il Parma, Luis Enrique non decida di concedere una possibilità dal primo minuto a Gago. Fuori dai giochi sembrano invece Simplicio e Perrotta, che il tecnico potrebbe riproporre a destra in difesa. Al Meazza Simone gli è piaciuto tantissimo e l’esperimento sarà ripetuto anche se stasera, con Cicinho, Rosi e Cassetti disponibili, sembra difficile. Il brasiliano, che torna dopo un mese di stop seguito all’infortunio muscolare subito contro lo Slovan, dovrebbe riprendere il suo posto da titolare. Al centro sono in quattro per due maglie: ieri, durante l’ultimo allenamento a Trigoria, Luis Enrique ha provato Heinze tra i titolari e l’argentino potrebbe sostituire il connazionale Burdisso, fin qui sempre impiegato. Accanto a lui uno tra Juan e Kjaer, con il secondo favorito dopo l’ottima prova contro l’Inter. In porta Lobont è favorito su Curci. Capitolo attaccanti: Lamela non ci sarà, visto che la caviglia sinistra continua a dargli problemi. Osvaldo, invece, sarà convocato dopo aver svolto ieri tutta la rifinitura con i compagni. Non dovrebbe però partire dal primo minuto, al contrario invece di Bojan e Borini. Lo spagnolo, in panchina contro i nerazzurri per 90 minuti, dovrebbe avere una nuova possibilità contro una difesa non irresistibile come quella dei toscani, mentre l’ex giocatore del Chelsea sembra aver vinto il ballottaggio con Borriello. Al centro dell’attacco dovrebbe esserci Francesco Totti. Il Capitano, che potrebbe riposare contro il Parma, è pronto. E con 207 gol in Serie A non c’è neanche bisogno di spiegare perché.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

Il Tempo – No al «carnet» ma la società andrà avanti

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L’Osservatorio ha ridetto di no. Un no totale, politico, senza se, senza ma e senza nessun tipo di apertura. La Roma, però, non ci sta, non molla, continuerà la sua battaglia e domani inizierà a mettere in vendita il carnet della discordia: sedici biglietti per le gare casalinghe, acquistabili senza Tessera del Tifoso. Per la verità, a Trigoria aspettano ancora che arrivi dal Viminale una comunicazione ufficiale della determinazione contraria con tutte le motivazioni del caso, visto che ieri alle orecchie della Roma erano giunti solo degli spifferi ufficiosi. Arriverà oggi o al più tardi domani. Lo scontro è ormai inevitabile. Il club giallorosso è intenzionato a chiedere una sospensiva del provvedimento al Tar e di continuare per la sua strada. Il punto 4 del Protocollo d’Intesa («gli abbonamenti, compresi quelli per pacchetti di gare, anche potranno essere rilasciati solo ai possessori della tessera del tifoso»), però, la lascia in salita.
Il Tempo – Matteo De Santis

L’Inter a Ranieri

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L’Inter ha scelto: è Claudio Ranieri il nuovo allenatore dei nerazzurri. Dopo l’esonero di Gasperini, il presidente Moratti ha deciso di puntare sull’ex tecnico di Juve e Roma. Il testaccino ha firmato un contratto di due anni. Per Ranieri si tratta del ritorno su una panchina di serie A, a distanza di sette mesi dalle dimissioni dalla guida dei giallorossi.

Il Messaggero – Roma a tutto Tom

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Un mese a Roma. Una serie di appuntamenti, di idee da mettere in pratica. Thomas DiBenedetto è arrivato ieri mattina nella capitale, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 7.30, si è presentato con occhiali scuri, camicia a righe verticali bianco e celeste e giacca blu, ripartirà verso la fine di ottobre, stavolta da presidente della Roma.
E quando tornerà si stabilizzerà nella capitale, prenderà casa (in questi giorni starà ancora in albergo, a via Veneto) e stazionerà quotidianamente a Trigoria, per seguire la squadra e le cose di società da vicino.
In questo mese, intanto, ha molte cose da fare, preparare la nomina da presidente (ieri ha visto a cena l’avvocato Baldissoni – c’è un piano marketing da sviluppare – dopo aver trascorso la giornata in albergo) e appuntamenti istituzionali di varia natura. Il primo: oggi, ore 14, dal sindaco Gianni Alemanno in Campidoglio, lì vedrà anche l’assessore Rosella Sensi. Gli altri incontri sono in programma ma devono essere confermati, a partire da quelli con i vari presidenti di Provincia, Zingaretti e del Coni Petrucci. Atteso anche un appuntamento con Totti, che non è un vero e proprio incontro istituzionale da agenda. Ma un colloquio «naturale», tra un proprietario (quasi presidente) e il suo capitano, al di là delle vecchie questioni tra Francesco e Baldini, che saranno risolti quando l’attuale general manager della nazionale inglese metterà cappello a Trigoria.
Quella con il sindaco, sarà l’occasione per presentarsi e anche per parlare dello stadio, una priorità per Tom e soci. Lo stadio, dove, come e quando farlo. Verrà fatta solo una ampia chiacchierata sul tema, nulla di più, il progetto semmai verrà presentato in seguito. DiBenedetto chiederà la disponibilità del comune di Roma, vorrà sapere i tempi. E ci vorrà pazienza. Come dice l’onorevole Ciocchetti «la legge sugli stadi così com’è non passerà mai. Ci sono troppi contrasti. Dovrebbe essere mitigata negli aspetti legati ai vincoli paesaggistici e idrogeologici derogandoli alla Conferenza dei Servizi anziché alla Sovrintendenza». Sarà fatto? E poi c’è la questione Olimpico. Tutti temi da sviscerare da qui in avanti. Siamo solo all’inizio.
«Vogliamo dare tutta la nostra disponibilità alla nuova società, soprattutto per lo stadio. L’iniziativa è sempre della società sportiva. Ci auguriamo che la nuova gestione rompa gli indugi e faccia una proposta», le parole del sindaco. «Con la nuova legge regionale sul piano casa lo stadio si potrebbe fare in un anno», l’ottimismo dell’assessore all’urbanistica della regione. Staremo a vedere.
A proposito, quando verrà nominato? Il 27 settembre, giorno nel quale è previsto il prossimo cda societario. Per quella data sarà ridisegnato il nuovo consiglio, che sarà composto dai quattro imprenditori americani, DiBenedetto, D’Amore, Ruane e Pallotta, l’avvocato Baldissoni, il legale Usa Tacopina (ieri ha pranzato con Baldissoni), il vicedirettore generale di Unicredit, Fiorentino, l’avvocato Cappelli, l’ad Fenucci, Mingrone, Muto e Venturini, con l’istituto di credito che spinge per confermare anche l’editore Marra, che in passato è stato molto vicino alla famiglia Sensi, consigliere di Franco, vero e proprio braccio destro di Rosella.
Domani sera DiBenedetto sarà allo stadio Olimpico per assistere alla sfida della Roma contro il Siena. Il patron giallorosso ha visto la sua squadra vincere dal vivo solo quando non era ancora proprietario, ovvero settembre 2010, Roma-Inter 1-0 gol di Vucinic. Le altre due presenze, con Slovan all’andata e al ritorno, due sconfitte. Diciamo che vorrebbe portare alla Roma un po’ più di fortuna, a partire da domani. DiBenedetto sarà anche impegnato insieme con l’ambasciatore del Giappone Masaharu ad accogliere i giovani della formazione under 14 del Vegalta Sendai, squadra di calcio di prima divisione del capoluogo della provincia di Miyagi pesantemente colpita dal terremoto dell’11 marzo scorso. Ospiti della Roma, questi ragazzi assisteranno a Roma-Siena e saranno a Trigoria nei giorni successivi.
Il Messaggero – Alessandro Angeloni

Allenamenti Roma – Rifinitura verso il Siena

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La Roma si ritrova al Fulvio Bernardini per la seduta di allenamento agli ordini di Luis Enrique. Dopo la sconfitta al debutto in casa, 1-2 contro il Cagliari, e il pareggio a reti bianche sul campo dell’Inter, i giallorossi domani saranno di scena all’Olimpico contro il Siena. Partenza in salita per il tecnico spagnolo, che, dopo l’eliminazione dall’Europa League, va alla ricerca del primo successo di questa stagione: alle difficoltà sul fronte risultati si aggiungono poi le notizie non proprio esaltanti che provengono dall’infermeria: da verificare le condizioni di Osvaldo, che ieri ha lasciato anzitempo la seduta, e Lamela. Senza dimenticare poi il terribile infortunio occorso a Stekelenburg a San Siro contro i nerazzurri.

10.37 – La seduta, con qualche minuto di ritardo rispetto al programma, ha inizio.

10.40 – Intanto all’esterno del centro tecnico alcuni tifosi espongono uno striscione per Stekelenburg: “Stek guarisci presto”, è il messaggio dei supporter giallorossi per il numero uno olandese.

10.55 – Luis Enrique divide la squadra in due gruppi.
Gialli: Perrotta, Cicinho, Cassetti, Taddei, Simplicio, Pjanic, Totti, Borriello, Okaka, Borini.
Rossi: Rosi, Burdisso, Juan, Kjaer, Heinze, J.Angel, Gago, Pizarro, De Rossi, Greco, Bojan, Osvaldo.

11.00 – Dopo un breve colloquio tra il mister ed il gruppo, ha inizio il lavoro sugli esercizi di circolazione palla.

11.20 – Osvaldo si muove con disinvoltura: l’attaccante italo-argentino sembra pienamente recuperato.

11.40 – Barusso e Montini effettuano un lavoro differenziato sotto lo sguardo dello staff tecnico.

11.50 – Termina l’allenamento. E’ stata una seduta dai ritmi blandi come da consuetudine nella rifinitura alla vigilia di una gara ufficiale

FINE

Serie A: Roma-Siena (giovedì 22 settembre, ore 20.45, Stadio Olimpico)
Indisponibili: Stekelenburg, Lamela, Greco
Squalificati: /
In dubbio: Juan
Probabile formazione (4-3-3): Lobont; Perrotta, Burdisso, Kjaer, Jose Angel; Pizarro, De Rossi, Pjanic; Borriello, Totti, Bojan.

Marco Calò

Corriere dello Sport – Stadio Roma, Tom lo vuole così

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Non erano ancora le otto di ieri mattina quando mister Tom DiBenedetto è sbucato dal varco delle uscite internazionali dell’ae­roporto di Fiumicino. Ad attenderlo, la stes­sa scorta di sempre e qualche tifoso che non si è lasciato sfuggire l’occasione per dargli il bentornato. E’ la terza volta che arriva nel­la capitale. Rimarrà almeno un mese. Perio­do di tempo in cui certo non gli mancheran­no gli impegni, istituzionali e non. Mille im­pegni e un obiettivo concreto: lo stadio del­la Roma. In questo senso, l’incontro di oggi con il sindaco non potrà che essere interlo­cutorio, ma sarà il primo passo verso un se­condo incontro, all’inizio di ottobre, a Trigoria, nel quale al primo cittadino sarà pre­sentata una prima idea del futuro stadio (saranno pre­senti anche manager ameri­cani). Sul quale mister Tom e i suoi collaboratori, stanno già lavorando da tempo. […]
STADIO -Dopo anni di annunci, in certe occa­sioni pure piuttosto farlocchi, ora come mai sembra esserci un terreno fertile perché davvero si possa arrivare a dama per la co­struzione degli stadi di proprietà. Come ha ribadito, anche ieri, il sindaco Alemanno «Vogliamo partire bene con la nuova socie­tà e dare tutta la nostra disponibilità, soprat­tutto per la questione dello stadio che i tifo­si chiedono sia costruito. L’iniziativa deve essere della nuova società, ma ci auguriamo che la Roma rompa gli indugi e faccia una proposta». La proposta ci sarà. Sicuro. An­che perché gli americani ci stanno già lavo­rando. In particolare con Mark Pannes, tra i principali manager del «Raptor Fund» di proprietà di James Pallotta, uno dei tre soci di DiBendetto nel consorzio americano che ha acquistato il sessanta per cento della so­cietàgiallorossa con quote paritarie. Mister Pannes da tempo sta lavorando sul progetto stadio, ovviamente dopo aver preso cono­scenza della realtà romana. Ne ha esamina­ti parecchi, in Europa e negli Stati Uniti. So­no stati già contattati gli architetti della «Po­pulos Dan Meis & Joshua A Boren», ex «Hok Sport», società che nel recente passato ha progettato il nuovo Wembley, l’Emirates, il Millennium di Cardiff. Agli architetti sono state date anche indicazioni su come gli americani vorrebbero fosse il nuovo stadio della Roma. Indicando principalmente due modelli: lo stadio degli Houstons Texans e quello dei Dallas Cowboys, due delle princi­pali squadre (in particolare la seconda che negliStatesè un po’ come la Juventus in Ita­lia) di football americano. Su questi modelli si lavorerà per pensare, progettare e co­struire lo stadio della società giallorossa. […]
ZONA -Sono cinque le zone di Roma che possono essere indicate come possibili ubicazioni per il nuovo stadio. La prima è quella della Massimina. La stessa che era stata presa in considerazione dalla famiglia Sensi. La seconda è a Tor Vergata, cioè nella zona che dovrebbe diventare un polo sportivo della capitale. La terza è a Tor di Valle, praticamente nelle vicinanze del­l’ippodromo per il trotto, il terreno è di pro­prietà della famiglia Parnasi. La quarta è in zona Centrale del Latte, praticamente sul Raccordo Anulare. La quinta e ultima è un terreno messo a disposizione dal Comune di Guidonia, subito dopo sempre il Gra. Detto questo, la domanda successiva è: chi lo co­struirà? Non c’è una risposta certa, ma se oggi dovessimo puntare un euro, diremmo il gruppo Lamaro dei fratelli Toti. […]
Corriere dello Sport – Piero Torri

L’avversaria della Roma: il Siena di Mezzaroma

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Giovedì allo stadio Olimpico ore 20.45 si affrontano due squadre con gli stessi punti in classifica ma dalle ambizioni completamente diverse. Il Siena spera infatti in una salvezza tranquilla, mentre la Roma, alle prese con una difficile ma affascinante ricostruzione tecnico-societaria, spera di entrare in Champions League o perlomeno di disputare un campionato di robusto e incoraggiante rodaggio per il futuro.

Corriere della Sera – La Roma di Lucho non è mai la stessa

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Quinta partita ufficiale della stagione e quinta formazione diversa per la Roma. Nel posticipo di domani sera contro il Siena (ore 20,45) Luis Enrique sarà costretto a cambiare di nuovo. Alcuni saranno cambi obbligati, altri rientrano nella logica del turnover in una rosa abbondante come è quella giallorossa. Per la sostituzione di Maarten Stekelenburg — le sue condizioni sono in netto miglioramento, ma non è ancora stata fissata la data per la visita specialistica che dovrà stabilire i tempi di recupero — c’è un vero e proprio ballottaggio. Dalle dichiarazioni degli ultimi giorni di Franco Tancredi («Curci può diventare un grande portiere, Lobont è esperto ma contro l’Inter avrebbe potuto fare di più») si intuisce una predilezione nei confronti del portiere romano: se Luis Enrique affiderà al giudizio del suo preparatore, allora il titolare sarà Curci.
In difesa rientrerà dopo la squalifica Josè Angel. Kjaer e Burdisso saranno confermati al centro mentre a destra dovrebbe ritornare Cicinho, ormai pienamente recuperato. Possibile che sia convocato (sarebbe la prima volta in stagione) anche Juan, che ormai si allena col gruppo da una decina di giorni.
Il centrocampo Pizarro-De Rossi-Pjanic dovrebbe essere confermato in toto, mentre in attacco, per la prima volta, Luis Enrique potrebbe avere scelte quasi obbligate: ieri si è fermato Osvaldo, colpito duro da Kjaer. […]
Nuovo stop ieri per Lamela, che soffre per il riacutizzarsi di un dolore alla caviglia infortunata. Si è sottoposto immediatamente ad una seduta di tecarterapia per cercare di attenuare il dolore, ma per vederlo tra i convocati bisognerà aspettare ancora.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini

Roma, gli occhi su Azpilicueta

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La Roma continua a seguire Cesar Azpilicueta. Il ds Sabatini avrebbe individuato da tempo nello spagnolo il rinforzo giusto per il ruolo di terzino destro. Cresciuto nell’Osasuna, Azpilicueta è passato nel 2010 all’Olimpique Marsiglia: non sarà facile sottrarlo ai francesi, ma la Roma sta già studiando la strategia per assicurarsi il colpo. Classe 1989, il ragazzo vanta 19 presenze (e un gol) con la Spagna Under 21 e ha fatto parte dei trenta pre-convocati della Nazionale maggiore per i Mondiali in Sudafrica. La scorsa stagione è stato frenato da un infortunio al ginocchio (si è operato al crociato ed è stato fermo per 6 mesi): pienamente recuperato, si è impossessato di un maglia da titolare nel Marsiglia. Qualcuno, per conto della Roma, lo sta osservando dal vivo.

Cosa manca alla Roma per fare il salto di qualità?

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La Repubblica.it – Lamela, ancora guai: “Ricaduta alla caviglia”

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ROMA – Proprio quando il calvario sembrava finito, la ricaduta. Erik Lamela si ferma ancora: solita caviglia, quella sinistra, infortunata con la nazionale under 20 argentina. Sembrava un problema alle spalle o quasi, dopo aver dovuto fare da spettatore per le prime due gare di campionato. E invece, proprio alla vigilia della giornata che avrebbe potuto segnare la sua prima convocazione in giallorosso, lo stop. Arrivato insieme a quello di Osvaldo (colpito da Kjaer) che, dopo il flop di San Siro, difficilmente scenderà in campo con il Siena. Intanto, DiBendetto è atterrato a Roma: da domani, il via agli appuntamenti.
NUOVO FASTIDIO – Una decina di giorni in campo con i compagni, nonostante un perdurante dolore all’articolazione sinistra. Stamattina, però, prima della fine della seduta di allenamento Lamela si è fermato per un “riacutizzarsi del dolore alla caviglia”, come conferma il sito della società giallorossa. Uno stop segnalato di lieve entità, ma che preoccupa non poco all’interno di Trigoria: il giocatore aveva accusato il primo problema nel ritiro della Seleccion, con cui comunque aveva disputato le quattro gare del mondiale giovanile. E che altro non hanno fatto che gravare su un problema già serio, benché sottovalutato dai medici sudamericani, aggravandolo. Impossibile vedere Lamela in campo giovedì. La sensazione, però, è che si renderà necessario riallacciare i fili di un programma riabilitativo per tutti ormai ultimato.
IL MORALE A TERRA, LA CASA DI TOTTI – La situazione non aiuta il morale di un ragazzo che continua ad avere un rapporto non semplice con la nuova lingua (sta facendo grossa fatica a imparare l’italiano) e con il nuovo spogliatoio. Nel quale è rimasto ai margini nonostante la benevolenza di Pizarro e Heinze, suoi interpreti all’interno del gruppo giallorosso, e l’appoggio di due leader come De Rossi e Totti. Il regista di Ostia sta cercando il più possibile di trascorrere istanti con lui per non lasciarlo isolare. Da parte del capitano, invece, Lamela ha ricevuto – insieme a tutta la sua famiglia e alla fidanzata Julieta – le chiavi di una villa tra l’Axa e Casal Palocco, di proprietà del numero dieci romanista. Quella in cui ha vissuto negli anni dei successi in giallorosso. Anche DiBenedetto ha voluto personalmente parlare con Lamela, cenando privatamente con il diciannovenne di Buenos Aires prima di Roma-Slovan. Segnali apprezzati dal giovane Erik. A cui, oggi, manca solo un po’ di fortuna.
MERCOLEDI’ VERTICE DIBENEDETTO-ALEMANNO – Sbarco a Roma all’alba, quando non erano ancora le 7.30 sugli orologi della capitale. Di corsa in albergo, poi, per prepararsi a una settimana di incontri istituzionali e interni, con i propri legali, che nel pomeriggio hanno lavorato con Joe Tacopina, prossimo membro del cda, alla bozza di un piano marketing da sviluppare (con Pannes e Barror del Raptor Group). Il primo, mercoledì alle 14 in Campidoglio, con il sindaco Alemanno, a cui dovrebbe presenziare anche il delegato allo sport del comune di Roma Alessandro Cochi. Ma DiBendetto dovrebbe stringere la mano anche all’assessore Rosella Sensi. Il prologo di un incontro, con il primo cittadino, che si terrà a inizio ottobre a Trigoria per parlare di un nuovo stadio della Roma: “Vogliamo partire bene con la nuova società – giura Alemanno – e dare tutta la nostra disponibilità, soprattutto per la questione dello stadio che i tifosi chiedono sia costruito”. Per questo, il sindaco ammette di augurarsi che “che la Roma rompa gli indugi e faccia una proposta”. “Con la nuova legge regionale sul piano casa lo stadio si potrebbe fare in un anno”, giura l’assessore all’urbanistica della regione. Troppo ottimistico, probabilmente. Ma la nuova Roma è convinta di avere in mano le carte giuste.
La Repubblica.it – Matteo Pinci

Calendario allenamenti Roma 20/25 settembre

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Il calendario degli allenamenti della Roma dal 20 al 25 settembre

20 settembre allenamento ore 10.30
21 settembre allenamento ore 10.30
23 settembre allenamento ore 10.30
24 settembre allenamento ore 10.30

Il programma può essere oggetto di variazioni in base alle esigenze di squadra e club.

Roma-Siena: arbitra Guida

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Sarà Marco Guida l’arbitro designato a dirigere l’incontro di Serie A Tim tra Roma e Siena, in programma giovedì allo ore 20.45 allo stadio Olimpico. Il fischietto di Torre Annunziata sarà coadiuvato dagli assistenti Stefani e Faverani. Il quarto uomo sarà Calvarese