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Mercato, Betis su Belotti. Interesse anche dalla Germania, la preferenza però è una sola

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BOLOGNA, ITALY - DECEMBER 17: Andrea Belotti of AS Roma looks on during the Serie A TIM match between Bologna FC and AS Roma at Stadio Renato Dall'Ara on December 17, 2023 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il futuro appare lontano da Roma. Se il minutaggio era già basso con Mourinho, ora che sulla panchina giallorossa si è insediato Daniele De Rossi Andrea Belotti rischia di giocare ancora meno. Il neo tecnico giallorosso ha infatti deciso di utilizzare il 4-3-3, modulo che contempla la titolarità di Romelu Lukaku come centravanti.

Per il Gallo, dunque, si profila un ruolo da seconda scelta. Non proprio ciò che più aggrada l’attaccante. E così ecco che tirate su le antenne, la Roma capta diversi segnali di interesse. Dall’Italia, certo, ma anche da Spagna e Germania.

In terra andalusa è il Betis che ha cerchiato di rosso il nome di Belotti, ritenuto il profilo ideale per sostituire Borja Iglesias, promesso al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. L’altra pista straniera porta invece al Wolfsburg.

Tra le diverse opzioni, però, una sola è di gradimento del diretto interessato. Belotti infatti sarebbe d’accordo a lasciare Trigoria, purché restasse in Serie A. E ciò sarebbe possibile solamente trasferendosi a Firenze. La modalità, tuttavia, non può essere quella dello scambio con Ikoné, bloccato pubblicamente dal dg Barone. L’operazione con la Fiorentina potrebbe andare a buon fine sulla base di un prestito. Lo scrive tuttomercatoweb.com.

Dietrofront Ancelotti: no al Brasile. Ecco il motivo 

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Sembrava tutto fatto, ma nelle ultime ore è arrivata la frenata. Decisiva, molto probabilmente. Certo di lasciare il Real Madrid a fine stagione, con il quale manterrà un rapporto vista l’offerta per ricoprire il ruolo di ambasciatore, Carlo Ancelotti sembrava destinato al Sudamerica. Ad attenderlo la panchina del Brasile, da tempo sulle tracce di Carletto

Nelle ultime ore tutto sembrava in ordine per celebrare il matrimonio tra le parti, tanto che si stava organizzando l’arrivo di Carletto in terra brasiliana. Arrivo che però mai ci sarà. Ancelotti infatti ha rifiutato l’offerta della CBF. In serata l’allenatore del Real ha rispedito al mittente l’offerta messa sul piatto da Ednaldo Rodrigues, presidente della federazione carioca. 

Dietro al “no” c’è un’altra offerta giunta che ha fatto ripensare Ancelotti. Dall’Arabia, infatti, sono pronti a convincere Re Carlo con uno stipendio da capogiro: ben 50 milioni di euro netti a stagione. A riportarlo è Marca

Già a dicembre 2013 Carletto aveva aperto le porte all’Arabia. Dopo la decisone del celebre golfista spagnolo Jon Rahm di aderire alla Superlega araba per 500 milioni, i giornalisti iberici chiesero ad Ancelotti se avrebbe fatto lo stesso. Tra il serio e l’ironico, la risposta fu: “Andrei a piedi”.  Detto, fatto. 

Nainggolan: «Avevo dei debiti di gioco. Ho chiesto un prestito di 100mila euro a un boss della droga»

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Antwerp's Radja Nainggolan pictured during a soccer match between Royal Antwerp FC RAFC and RFC Seraing, Friday 16 September 2022 in Antwerp, a match on day 9 of the 2022-2023 'Jupiler Pro League' first division of the Belgian championship. BELGA PHOTO TOM GOYVAERTS (Photo by TOM GOYVAERTS / BELGA MAG / Belga via AFP) (Photo by TOM GOYVAERTS/BELGA MAG/AFP via Getty Images)

Il centrocampista belga ex Roma Raja Nainggolan ha riportato delle dichiarazioni alla in un intervista durante il programma televisivo Bar Goens, dove ha dichiarato di aver chiesto 100mila euro a Nasr-Eddine Sekkaki, figura di un certo nome nell’ambiente criminale belga, a causa i gravi difficoltà economiche. “Non erano loro ad aver bisogno di soldi, ero io. La gente crede a quello che legge sul giornale, ovvero che io sia il perno in un caso di droga. Ma non mi è stata fatta una sola domanda sulla droga durante il mio interrogatorio”, ha spiegato il centrocampista, smentendo le prime indiscrezioni secondo cui avrebbe prestato denaro al fratello del boss Ashraf Sekkaki.

La realtà, a quanto riporta l’ex Roma, sarebbe differente. Le ragioni del prestito sarebbero effetto di ingenti debiti di gioco e conti bloccati a causa del divorzio. Senza accesso ai propri estratti conto l’ex nazionale belga si sarebbe affidato a persone poco raccomandabili per ottenere le somme necessarie. Sekkaki gli avrebbe delegato il denaro in contanti, prelevandolo dal conto della madre. Successivamente, il giocatore lo avrebbe poi restituito tramite bonifici bancari, spesso dichiarati come “investimenti in edilizia”, per importi che oscillavano tra i 5.000 e i 30.000 euro.

La sua dipendenza dal gioco d’azzardo non è un caso. Già nel 2018 fu vittima di una truffa da 150.000 euro in un casinò di Monte Carlo, messa in atto da un’organizzazione specializzata nella clonazione di assegni. Un vortice di perdite e scelte poco sicure che oggi lo mette di nuovo al centro di nuovi problemi con la legge. Nel frattempo, il “Ninja” prova a ricostruire la sua carriera calcistica. Al Lokeren-Temse ha disputato ben 13 partite, segnando 3 gol e fornendo 2 assist, portando la squadra alla qualificazione ai playoff per la promozione in prima divisione.

Mangiante: “Il favorito in panchina è Pioli. Fàbregas è il secondo”

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ROME, ITALY - APRIL 29: Stefano Pioli, Head Coach of AC Milan, looks on prior to the Serie A match between AS Roma and AC MIlan at Stadio Olimpico on April 29, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Angelo Mangiante giornalista di Sky Sport ha rilasciato delle dichiarazioni a Radio Manà Manà Sport riguardo al discorso allenatore in casa Roma. Il giornalista ha dichiarato delle informazioni importanti sulle varie scelte e se le situazioni di ciascuna.

Il nuovo allenatore?
“Dico quello che so in base a quello che ho saputo. Il favorito al momento da quello che mi risulta è Stefano Pioli. Fin dall’inizio è stato il primo nome sulla lista di Ranieri. Ci sono delle difficoltà da risolvere di natura contrattuale, perchè ha un triennale con l’Al Nassr, e non è facile trattare con loro”.

Ci sono altri nomi sulla lista del mister Ranieri? 
“Il secondo nome sulla lista di Ranieri è Fàbregas, ed è stato contattato da tre club: Roma, Lipsia e Bayer Leverkusen, perchè Xabi Alonso andrà al Real Madrid, con Ancelotti che ha trovato un accordo col Brasile. Ma c’è una questione tra Fàbregas e il Como, lui ha una quota della proprietà del club e ha un legame molto forte con la famiglia del Como. La Roma si sta guardando sull’alternativa a Pioli. Secondo me Fàbregas può ripercorrere la carriera di Luis Enrique”.

Farioli?
“Anche Ghisolfi stima le potenzialità di Fàbregas, ma visto che sono in due a decidere lui porta avanti il nome di un tecnico che per lui è pronto. Secondo me è meglio evitare scommesse, devi prendere un allenatore che conosce la Serie A, perchè il campionato olandese è molto diverso”

Behrami: “La Lazio in città la vivi meno, mentre la Roma è molto più forte”

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Valon Behrami, ex centrocampista con un passato alla Lazio dal 2005 al 2008 e attualmente commentatore per DAZN, ha rilasciato un’intervista all’emittente svizzera RSI Sport, in cui ha parlato anche del suo rapporto con Roma e con la squadra giallorossa. Ecco le sue parole:

Come la trattavano i tifosi della Roma in giro?

“Mi prendevano in giro per i capelli biondi, sempre. La battuta era classica. La Lazio in città magari la vivi meno, mentre la Roma è molto più forte. Siccome vivi in quella città, qualsiasi persona ha sempre qualcosa da dirti. Ho vissuto molto di più i locali che la storia. In tre anni a Roma non sono mai stato al Colosseo. La sera, dopo che uscivamo dai locali, passavamo di lì ed era vuotissimo. Lo vedevo, ma non scendevo dalla macchina e andavo a casa.”

Serie A, le decisioni del Giudice Sportivo: settima ammonizione per Mancini, Ranieri salta Roma-Fiorentina

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MILAN, ITALY - APRIL 27: Marko Arnautovic of FC Internazionale looks dejected after the team's 1-0 defeat following the Serie A match between FC Internazionale and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on April 27, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea, affiancato da Stefania Ginesio e dal rappresentante AIA Carlo Moretti, ha pubblicato le sanzioni relative all’ultima giornata di Serie A. Per la Roma, reduce dal successo per 1-0 contro l’Inter a San Siro, arriva la settima ammonizione stagionale per Gianluca Mancini, mentre Manu Koné sale a sei cartellini gialli. Restano in diffida Leandro Paredes e Lorenzo Pellegrini.

Brutte notizie invece per la Fiorentina: Luca Ranieri, ammonito contro l’Empoli, era diffidato e sarà quindi squalificato. Il difensore salterà la sfida contro la Roma, in programma domenica 4 maggio alle 18 allo Stadio Olimpico.

Mercato, Dahl vuole restare al Benfica: contatti avviati con la Roma per il riscatto definitivo

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Samuel Dahl ha già fatto la sua scelta: il terzino sinistro svedese, classe 2003, si sta trovando molto bene al Benfica e punta a proseguire la sua esperienza in Portogallo. La Roma, che ne detiene il cartellino, potrebbe cederlo a titolo definitivo.

Come riportato da Record.pt, il club portoghese è soddisfatto delle prestazioni del giovane e intende trattenerlo, lavorando anche per eliminare la clausola di riacquisto da un milione di euro prevista a favore dei giallorossi.

Il Benfica ha già avviato i contatti sia con l’entourage del calciatore che con la società capitolina, con l’obiettivo di raggiungere un’intesa che possa accontentare tutte le parti.

Fiorentina, Kean ritorna in campo per puntare Betis e Roma

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TURIN, ITALY - DECEMBER 29: Moise Kean of Fiorentina celebrates scoring his team's first goal during the Serie A match between Juventus and Fiorentina at Allianz Stadium on December 29, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

La Fiorentina si gioca ancora tanto e questa fase di stagione, per loro, è molto delicata: semifinale d’andata di Conference League già giovedì ma anche lotta europea tramite il campionato per i ragazzi di Palladino, che negli ultimi incontri hanno dovuto fare a meno di Moise Kean, in Francia per motivi personali. Come riporta firenzeviola.it, solo da ieri sera l’attaccante è tornato a Firenze. Da capire, ovviamente, il suo stato d’animo: a tal proposito, ci sarà un confronto con Palladino e dirigenza.

Tornando al campo, Kean non si allena da quasi una settimana e oggi farà differenziato per capire la condizione fisica attuale. In base ai risultati ottenuti, sarà possibile capire il programma del bomber in vista della rifinitura di domani e il relativo impiego nella trasferta di Siviglia. Dopo la partita al Villamarin, ci sarà per la Fiorentina la sfida esterna contro la Roma: uno scontro diretto che può dire tanto. Per questo la squadra di Palladino spera di affrontarli con un Kean in più.

Roma-Fiorentina, scontro diretto all’Olimpico: probabili formazioni e dove vederla

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La corsa europea della Roma non conosce soste. Dopo il preziosissimo successo a San Siro contro l’Inter, la squadra di Claudio Ranieri è pronta a tornare davanti al proprio pubblico per affrontare la Fiorentina in un match chiave per consolidare la zona coppe. La Champions League dista appena due punti, ma con un calendario complicato e la classifica cortissima, ogni dettaglio può fare la differenza. Il fischio d’inizio è fissato per le 18 allo stadio Olimpico, per la 35ª giornata di Serie A.

PROBABILI FORMAZIONI

Ranieri dovrebbe confermare gran parte della formazione vittoriosa a Milano. In difesa il trio Celik-Mancini-N’Dicka proteggerà Svilar, mentre sugli esterni si candida a tornare titolare Saelemaekers, con Angelino confermato sulla corsia opposta. A centrocampo, Cristante e Koné restano favoriti, anche se Paredes spera in una maglia visto il completo inutilizzo nella gara di Milano. Dietro la punta, Soulé e Pellegrini o Baldanzi, saranno i riferimenti, con Dovbyk pronto a guidare l’attacco. Tuttavia, non è da escludere un ritorno alla coppia offensiva con Shomurodov: in quel caso, il modulo cambierebbe e Saelemaekers potrebbe accomodarsi di nuovo in panchina.

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Angelino; Pellegrini, Soulé; Dovbyk.

FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Comuzzo; Folorunsho, Richardson, Cataldi, Mandragora, Gosens; Gudmunsson, Kean.

Dove vedere la partita:

Roma-Fiorentina sarà trasmessa in esclusiva su Dazn, visibile in streaming tramite app o sito ufficiale su smartphone, PC e tablet.

Inter-Roma e il siparietto tra Ranieri e Darmian

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MILAN, ITALY - APRIL 27: Claudio Ranieri, Head Coach of AS Roma getsures during the Serie A match between FC Internazionale and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on April 27, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

La partita tra Inter-Roma è stata molto spezzettata: tra falli e proteste, gli episodi che hanno interrotto la partita, facendo arrabbiare i nerazzurri, sono diversi. Uno di questi, come riporta Davide Bernardi sul sito calciomercato.com, ha dato vita a un siparietto, quello tra Ranieri e Darmian.

Nello specifico, a seguito di un pestone subito da Frattesi, l’allenatore giallorosso si è rivolto all’esterno nerazzurro dicendo: “Siete forti in tutto, siete forti in tutto”. Il senso della frase è un invito a non protestare. Un siparietto che si chiude con una battuta, sempre tra Ranieri e Darmian: “Ma che vuoi pure fare il mio lavoro?”.

Koné protagonista fuori dal campo: show in tribuna alla Kings League con la sua 360 Nation – VIDEO

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LECCE, ITALY - MARCH 29: Manu Kone of AS Roma celebrates the victory after the Serie A match between Lecce and AS Roma at Stadio Via del Mare on March 29, 2025 in Lecce, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Anche lontano dal campo, Manu Koné continua a far parlare di sé. Il centrocampista della Roma, fresco della vittoria contro l’Inter e approfittando dei giorni liberi concessi da Claudio Ranieri, si è concesso un momento di svago assistendo dal vivo a una partita della Kings League France. L’occasione era speciale: in campo c’era la sua squadra, la 360 Nation, di cui è stato recentemente nominato presidente insieme ad altri calciatori professionisti.

La sfida contro i Wolf Pack è stata spettacolare, terminata 5-5 nei tempi regolamentari. Tra i protagonisti anche Mike Maignan, portiere del Milan, autore di un gol su rigore. Decisivo anche Berra, giocatore dei Zebras della Kings League Italia, arrivato con una formula di prestito per due gare, fa una tripletta e il gol del momentaneo pareggio, che ha fatto scattare l’esultanza entusiasta di Koné sugli spalti, immortalata dalle telecamere. La gioia è però durata poco: la 360 Nation si è arresa agli shootout, con il punteggio finale di 3-1 per i Wolf Pack.

Ancelotti, il Brasile lo aspetta ma lui non rompe col Real: Roma e Milan osservano sullo sfondo

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Carlo Ancelotti resta uno dei nomi più corteggiati del calcio internazionale. Dopo i recenti rumors su un suo possibile approdo sulla panchina della nazionale brasiliana, la situazione appare tutt’altro che definita. La proposta della federcalcio verdeoro è concreta e pesante: contratto fino al 2026 da 10 milioni di euro a stagione, con possibilità di rinnovo fino al 2030. Tuttavia, il tecnico emiliano per ora resta saldo alla guida del Real Madrid.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, da Rio spingono per chiudere l’accordo entro giugno, in vista delle delicate sfide contro Ecuador e Paraguay. Il presidente verdeoro, Ednaldo Rodrigues, è alla ricerca disperata di una guida tecnica solida, dopo tre cambi fallimentari in panchina. Ma Ancelotti, fedele alla linea, non intende prendere decisioni finché il Real non lo saluterà ufficialmente: ha ancora 14 mesi di contratto e non ha alcuna intenzione di voltare le spalle al club.

Intanto, in questo intricato scacchiere che coinvolge anche Xabi Alonso e il Bayer Leverkusen, si affacciano due piste romantiche: Roma e Milan. Entrambe legate al tecnico da ricordi intensi, potrebbero tentare di toccare la sua corda emotiva per riportarlo in Italia. L’operazione è difficilissima, quasi utopica, ma non impossibile. Come sempre, la decisione finale passerà per Florentino Pérez, regista silenzioso di un intreccio che tiene in sospeso tre grandi del calcio mondiale.

Ranieri e la maxi offerta rifiutata: il retroscena

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ROME, ITALY - APRIL 06: Claudio Ranieri, Head Coach of AS Roma looks on prior to the Serie A match between AS Roma and Juventus at Stadio Olimpico on April 06, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

I Friedkin, per convincere Ranieri a restare come allenatore anche per la prossima stagione, le hanno provate veramente tutte. Come riporta calciomercato.it, i proprietari avevano messo sul piatto una cifra importantissima che avrebbe portato il testaccino a essere l’allenatore più pagato d’Italia. La risposta, ovviamente, è nota a tutti: “No, grazie”. E non è cambiata di una virgola in questo periodo nonostante il pressing dato dai risultati ottenuti sul campo.

Ranieri, però, resterà alla Roma come senior advisor e aiuterà il club nella costruzione della rosa del futuro. Aperto da tempo, quindi, il casting per il nuovo allenatore. La volontà, sotto questo punto di vista, è trovare un profilo che possa lavorare in sintonia con Ranieri stesso e che possa essere pragmatico, esperto e moderno.

Attentato contro la sede del Gruppo Quadraro: si indaga sulla matrice dolosa

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Tensione altissima nel mondo degli ultras giallorossi. A meno di una settimana dagli arresti che hanno colpito tre membri del Gruppo Quadraro, una bottiglia incendiaria è stata lanciata contro la sede del gruppo, situata tra via dei Sulpici e via Cartagine, nella zona sud-est di Roma. Un gesto che assume tutti i contorni di un attentato mirato, su cui stanno ora indagando le forze dell’ordine.

Secondo quanto riportato da Romatoday, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno dichiarato l’immobile inagibile, e diversi reparti della polizia, tra cui gli agenti del Tuscolano, Casilino, Romanina e la Digos. Sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile, elemento che conferma senza dubbi la natura dolosa dell’atto. Mancano, tuttavia, telecamere o testimoni oculari che possano aiutare nelle indagini.

Il circolo è guidato dal fratello di Luigi “Gigi” Finizio, ucciso nel 2023 a colpi di pistola nei pressi della stessa area. Il cugino, Girolamo Finizio detto “Cillo”, considerato leader del gruppo ultras, è coinvolto in un’inchiesta per traffico di droga all’interno della Curva Sud, ma al momento risulta solo indagato. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati arrestati tre affiliati, tra cui un 45enne che aveva il compito di introdurre stupefacenti allo stadio. La procura di Roma, informata dell’attentato, è ora in attesa di un’informativa dettagliata per avviare ulteriori accertamenti.

Baroni: “La Roma sta facendo cose pazzesche ma noi ci siamo”

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ROME, ITALY - DECEMBER 28: The SS Lazio head coach Marco Baroni looks on during the Serie A match between SS Lazio and Atalanta at Stadio Olimpico on December 28, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Durante la conferenza stampa post Lazio-Parma, incontrato terminato 2-2, il tecnico della Lazio, Marco Baroni, ha parlato della rimonta della Roma; maglia, quella giallorossa, indossata dallo stesso nella stagione 1986-1987. Ecco le sue parole:

Con il risultato di oggi si è completata la rimonta in classifica della Roma. Lei che ha conosciuto entrambe le piazze, che messaggio di speranza dà ai tifosi della Lazio?

“Di là ci sono stato da giovanissimo, qui ci sono dentro anima e cuore. Siamo dispiaciuti ma ci sono ancora partite. La Roma è sotto gli occhi di tutti, sta facendo cose pazzesche dal punto di vista dei punti. Ma noi ci siamo e vogliamo essere presenti fino in fondo per vedere dove andremo a piantare la bandiera”.

Roma, Balzaretti: “Il derby con il mio gol e la rimonta al Barcellona i momenti più emozionanti in giallorosso”

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UDINE, ITALY - AUGUST 20: Federico Balzaretti, former Italian footballer and current director of football at LR Vicenza ahead of the Serie A TIM match between Udinese Calcio and Juventus at Dacia Arena on August 20, 2023 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Federico Balzaretti è stato protagonista della rubrica di Idealista in collaborazione con la Roma, ‘a casa dei campioni’. Il dirigente giallorosso ha parlato, tra le altre cose, del suo rapporto con la città. Le sue dichiarazioni:

Roma ormai è diventata la tua seconda casa, puoi raccontarci qual è il tuo legame con la città e con il club?

“Ma, guarda, i ricordi più belli nascono già prima che io arrivassi qua. Diciamo che, tra virgolette, la scelta della Roma è stata una scelta nata prima, nel senso che, quando ci giocavo contro, già desideravo indossare la maglia giallorossa, un po’ perché quando venivo all’Olimpico, con lo stadio pieno di tifosi, personalmente trovavo l’atmosfera unica, come il club. Poi, nel corso degli anni – negli ultimi 13 anni per otto ho giocato o lavorato comunque da dirigente – il legame è diventato ancora più forte. Ora c’è il mio piccolino che gioca anche nell’Under 10 della Roma, per cui devo dirti che è una famiglia totalmente romanista”.

Quali sono i ricordi in giallorosso a cui sei più legato?

“Ti dico tre partite, sia da giocatore che da dirigente. Da calciatore penso al derby vinto 2 a 0, quello del mio gol dell’1 a 0, è stata un’emozione incredibile aver fatto qualcosa di importante per la squadra, per la gente. Mentre da dirigente ci sono altre due partite che porto veramente nel cuore. Una è stata la rimonta contro il Barcellona, quel 3 a 0 è stato qualcosa di unico, più che emozionante, irripetibile. Il gol del 3 a 0 di Manolas è stato da brividi. Mentre quest’anno devo dire che la vittoria all’ultimo minuto contro l’Athletic di Bilbao è stata un’altra cosa che mi porto dentro, lo stadio in quella maniera, con quella coreografia e quell’energia, è stato di una bellezza che solo la gente di Roma e solo il tifoso della Roma possono generare”.

Ormai conosci bene Roma, dove hai deciso di vivere?

“Abito nel quartiere Parioli, vicino a Villa Borghese. È un quartiere che abbiamo scelto già una decina di anni fa, un po’ per esigenze di scuola e un po’ per esigenze lavorative: i bimbi frequentano la scuola francese e il liceo è qui vicino, Eleonora poi è diventata nel 2015 direttrice dell’Opera di Roma. Come spesso accade, si predilige la vicinanza al luogo di lavoro della moglie. Ci siamo spostati dall’Eur, dove vivevamo, e qui ci troviamo molto bene”.

Ci descrivi un po’ il quartiere?

“È un bel quartiere, elegante, ci permette di essere vicino al centro, anche di fare passeggiate a Villa Borghese, che dista un centinaio di metri da casa. Insomma, è ben servito, c’è tutto e ci troviamo molto bene. Poi oramai i figli hanno le loro amicizie qui e, insomma, sarà difficile spostarsi”.

Da calciatore e da dirigente hai girato molto in carriera, il che significa aver cambiato molte case, ce n’è qualcuna alla quale sei rimasto particolarmente legato?

“Una casa alla quale sono molto legato si trova sempre a Roma, vicino a dove viviamo ora. Eravamo in affitto in via dei Tre Orologi. Era una casa bellissima e poi lì è nato Gabriel, il nostro ultimo bimbo, quindi ci sono rimasto particolarmente legato. Aveva uno spazio esterno molto grande, forse in una delle vie più belle di Roma. Insomma, ci ho lasciato sicuramente una parte di cuore. Un’altra bella è quella a Palermo, dove invece il ricordo è legato agli anni nei quali ci siamo conosciuti con Eleonora, compreso l’anno del matrimonio. Era una bella casa vicino al mare di Mondello. Lì è nata nostra figlia Giulia. Poi abitare a pochi metri dal mare credo sia un privilegio”.

A proposito, come funziona la ricerca di una casa quando si cambia squadra, a quali caratteristiche dai priorità?

“La ricerca di casa dipende sempre un po’ dalle esigenze che si hanno. Ovviamente, è chiaro che per la nostra famiglia, particolarmente numerosa e anche con animali, il primo filtro da inserire nell’App di idealista è sicuramente lo spazio esterno. Praticamente, non è mai mancato in tutte le case in cui sono stato da quando la famiglia è diventata numerosa.
Per me è importante anche la zona centrale. Mi piace stare in città, godermi i posti belli della città, e preferisco fare anche 10 minuti in più di spostamento per andare magari sul posto di lavoro, sia da dirigente che da calciatore, visto che di solito uffici e centri sportivi sono un po’ fuori dal centro. Ma credo che poi il piacere di tornare a casa la sera e di avere due ore libere per poter essere vicino ai posti preferiti non abbia prezzo”.

Investi nel mercato immobiliare?

“Sì, abbiamo investito nell’immobiliare con mia moglie, sia individualmente che insieme. Abbiamo investito fin dai primi risparmi che si sono messi da parte nelle rispettive carriere. Credo che il settore immobiliare sia una parte sicura nell’ambito finanziario, è una cosa tangibile, che si può vivere e che comunque ha una rendita certa.
Ancora oggi, se capita e se ci sono delle opportunità che possono essere interessanti, siamo pronti a coglierle. Ci piace scoprire magari città nuove, in posti diversi, anche con tagli piccoli. La nostra è una casa grande, ma spesso gli investimenti che facciamo sono su appartamenti di taglio più piccolo. Tendenzialmente cerchiamo in grandi città, come Milano o Parigi. Poi abbiamo il nostro appartamento a Ibiza, che in un certo senso è l’unico intoccabile, e dove ci piacerebbe passare un bel po’ di tempo quando saremo un po’ più grandi. Nonostante non sia Italia, è un luogo che ha un’energia per noi unica, per cui – quando è possibile – ci piace passare del tempo lì”.

I club si occupano anche di aiutare i calciatori nella scelta della casa?

“Sì, sì, assolutamente. Quando gestisco i ragazzi, non li gestisco solo da un punto di vista tecnico, o meglio, non cerco di gestirli solo da un punto di vista tecnico, ma anche da un punto di vista personale. I consigli che possono chiedere sono a 360 gradi, dal momento che si tratta di ragazzi che vanno dalla serie A a quelli più giovani, che escono magari per la prima volta dalla nostra primavera. In base alle loro esigenze, con il club cerchiamo di trovare le soluzioni migliori anche dal punto di vista abitativo, perché poi è importante nella quotidianità stare bene a casa e vivere in un ambiente confortevole. Trovare la giusta energia all’interno delle proprie mura ti permette poi di essere anche più performante in campo”.

N’Dicka, è sempre Roma

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UDINE, ITALY - JANUARY 26: Evan Ndicka of AS Roma in action during the Serie A match between Udinese and AS Roma at Stadio Friuli on January 26, 2025 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Corriere dello Sport (R. Maida) – Evan N’Dicka, uno dei due calciatori di movimento ad aver giocato tutti i minuti del campionato (l’altro è Baschirotto del Lecce), è un muro invalicabile. La sua trattenuta su Bisseck a Milano, ritirata in tempo per evitare il rigore, ne è un esempio. “Per me non c’era – ha spiegato – e Bisseck lo sa, essendo un difensore come me. Quei contatti non si fischiano”. I tifosi interisti la pensano diversamente, ma N’Diicka ha vinto la partita. Se Ranieri spera ancora nella Champions e di lasciare la squadra in Europa, è anche merito di N’Diicka, una sicurezza già dallo scorso anno.

IL MERCATO.
Un giocatore così preciso, puntuale e integro, che non ha ancora 26 anni, ha attirato l’attenzione di tanti club importanti. Il PSG, la sua ex squadra Eintracht e le big spagnole e inglesi sono interessate. N’Dicka potrebbe scegliere tra diverse offerte l’estate prossima. Ha detto che rispetterà la Roma, ma vorrebbe valutare un trasferimento se ne migliorasse le prospettive. La Roma, che lo ha preso a parametro zero, non ha intenzione di venderlo a meno di 40 milioni.

Trigoria ritiene che N’Dicka sia un affare oggi e potrebbe esserlo ancora di più dopo il Mondiale con la Costa d’Avorio. È un atleta instancabile: con la Roma ha giocato 47 partite intere, saltando solo una partita per influenza. Con la nazionale arriva a 52 presenze, per un totale di 4.680 minuti. Potrebbe superare i 5.000 entro la fine del campionato. Lo scorso anno si è fermato per un malore, ma da allora è diventato un robot indistruttibile. È impeccabile anche nei comportamenti: solo due ammonizioni in tutta la stagione.

Grazie a sir Claudio ancora in lotta per la Champions

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ROME, ITALY - FEBRUARY 20: Claudio Ranieri, Head Coach of AS Roma, looks on prior to the UEFA Europa League 2024/25 League Knockout Play-off Second Leg match between AS Roma and FC Porto at Stadio Olimpico on February 20, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

La Repubblica (P. Torri) – Ci siamo sbagliati. Ma siamo contenti di essere stati smentiti. Perché dopo aver sentenziato la fine della corsa qualificazione Champions League della Roma dopo i due pareggi consecutivi con Juventus e Lazio, siamo costretti a ricrederci. Applausi alla banda di sor Claudio Ranieri che è stata capace nella seconda parte della stagione di ridimensionare i disastri compiuti nella prima con un cammino a cui mancava solo una vittoria negli scontri diretti per compiere l’ultimo salto di qualità. Padrona del campo, grazie alle intuizioni di quel maestro del sor Claudio, capace di schierare una formazione coraggiosa, con alcune intuizioni, per esempio quello Shomurodov su Calhanoglu è stata una mossa fantastica, che ha depotenziato ancora di più un’Inter arrivata con il fiato corto alla fine di questa massacrante stagione.

Alla fine del girone d’andata chiuso con la miseria di ventitré punti, i più ottimisti avevano detto che per pensare di qualificarsi per l’Europa della prossima stagione, sarebbe stato necessario che la Roma si trasformasse in una squadra con un percorso da scudetto. Sembrava impossibile, Ranieri e i suoi ragazzi invece ci sono riusciti. I numeri lo dicono in maniera chiarissima: 47 punti conquistati in 22 partite. In più la restituzione alla loro dimensione di alcuni giocatori, partendo da Soulé tornato a essere uno dei giovani (è un 2003) più emergenti al mondo, passando per Koné centrocampista di levatura mondiale. Sì, ora è una Roma da Champions. In questo senso la Fiorentina domenica prossima all’Olimpico, sarà il banco di prova fondamentale.

Ripartire dai giovani e farsi una domanda sul ruolo di Dovbyk

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UDINE, ITALY - JANUARY 26: Artem Dovbyk of AS Roma during the Serie A match between Udinese and AS Roma at Stadio Friuli on January 26, 2025 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Corriere della Sera (L. Valdiserri) – La lezione di San Siro è che il calcio è sempre più uno sport fisico, in cui l’energia sovrasta l’esperienza. Non avesse sbagliato gol in quantità industriale, la Roma avrebbe chiuso la partita molto prima del fischio finale. La base per costruire una squadra davvero competitiva per la prossima stagione c’è ed ha l’età giusta: Svilar e Ndicka hanno 25 anni, Koné 23 e Soulé 22. Da loro bisogna ripartire, anche se il portiere serbo-belga e il difensore franco-ivoriano sarebbero formidabili plusvalenze.

Abbiamo parlato di un portiere, un difensore, un centrocampista e una seconda punta. Alla Roma manca purtroppo un centravanti da alta classifica. Shomurodov è una buona riserva e contro l‘Inter ha dimostrato capacità anche tattiche. Ma l’uzbeko resta una riserva. Dovbyk ha segnato 16 gol tra campionato e Coppe, che non sono pochi, ma raramente ha convinto. E anche a San Siro – in buona compagnia – si è divorato un gol già fatto. Il grande punto interrogativo per la Roma 2025-26 è proprio lui.

Primavera, biancocelesti ko. Vince la Roma

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Il Tempo (E. Innocenzi) – La Roma batte 2-1 il Genoa e stacca il pass per le semifinali scudetto, sconfitta amara per la Lazio che cade 2-0 con il Milan complicando il sogno playoff. Al La Sciorba passano i giallorossi grazie alle reti di Della Rocca e Graziani, inutile la rete rossoblù di Dorgu nel recupero. In virtù del vantaggio di 10 punti sul Sassuolo terzo a tre giornate dal termine della fase campionato la Roma di Falsini è certa dell’approdo in semifinale.

Sabato prossimo alle 11 arriva l’Inter al Tre Fontane e i capitolini possono suggellare anche il primo posto dopo una stagione favolosa. Ai biancocelesti non basta giocare un’ottima partita contro un Milan attento e bravo a sfruttare le occasioni.

Gasperini, Ranieri riapre: “Con lui magari ci parlerò”

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BERGAMO, ITALY - MAY 12: Gian Piero Gasperini, Head Coach of Atalanta BC, looks on prior to the Serie A TIM match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on May 12, 2024 in Bergamo, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

La Repubblica (M. Juric) – La Roma, che dopo la vittoria con l’Inter sogna la qualificazione alla prossima Champions League, continua a tenere segreta la scelta del nuovo allenatore per la prossima stagione. Ghisolfi, pubblicamente, prende tempo e intorno a Trigoria si moltiplicano segnali, dichiarazioni e mosse solo in apparenza scollegate. Claudio Ranieri, che sarà il senior advisor della società giallorossa da fine stagione, continua a non lasciare margini per un ripensamento: “Non mi tirate per la giacca. Il calcio mi ha dato tanto, è la mia vita e tutto, però c’è un momento in cui si deve dire basta ha ribadito ieri Sir Claudio a Coverciano – basta perché è giusto così, anche lasciare in un momento positivo“. Non è un mistero che sarà lui, insieme a Florent Ghisolfi, a consigliare i Friedkin nella scelta del prossimo tecnico. Tanti i nomi in ballo, e chissà che qualcuno non possa tornare prepotentemente alla ribalta. A partire da Gian Piero Gasperini. “Gasperini? Magari ci parlerò“, ha detto scherzando Raneri a casa degli Azzurri.