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Biabiany: “La Roma è una grande squadra, le faremo male in contropiede”

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Sconfitto ieri in casa della Fiorentina, il Parma di Franco Colomba ha iniziato questa mattina la preparazione alla sfida di domenica contro la Roma. Oggi al Centro Sportivo di Collecchio ha parlato il neo acquisto (prestito con diritto di riscatto) Jonathan Biabiany. “La Roma è una grande squadra, dovremo stare attenti e rimanere uniti e compatti per far male in contropiede. Dovremo aggredirli con continuità perchè sarà importante non permettergli di giocare visto che i loro giocatori hanno grandi qualità e sono bravissimi nella gestione della palla”. Una sconfitta amara quella di Firenze, che il centrocampista commenta così: “Siamo entrati carichi nella ripresa per proseguire quello che di buono avevamo fatto nel primo tempo. Non potevamo però prevedere di subire un gol così presto – dice Biabiany -. Questo episodio ha condizionato la nostra gara, perchè da quel momento ci siamo dovuti sbilanciare e così abbiamo subito gli altri gol. Soprattutto il secondo, preso poco dopo, ci ha buttato a terra il morale ed è normale fare fatica a riprendersi”.

Ag. Cicinho: “Ho incontrato Sabatini, pronti per il rinnovo”

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Tra le rivelazioni della nuova Roma di Luis Enrique c’è sicuramente Cicinho. Il terzino brasiliano sembrava destinato a dover lasciare la Roma nella sessione estiva del mercato, ma poi il tecnico asturiano ha deciso di trattenerlo nella capitale puntando sulle sue capacità ad offendere. Ora Cicinho sembra ad un passo dal rinnovo con la Roma. A confermarlo – a forzaroma.info – è Ricardo Sarti, agente del terzino brasiliano. “E’ vero, mi sono incontrato con il direttore (Sabatini, ndr) per discutere del nuovo contratto di Cicinho. Sono molto fiducioso che tutto possa risolversi in brevissimo tempo – dice Sarti -. L’incontro è andato molto bene siamo rimasti d’accordo di rivederci nelle prossime settimane per sistemare gli ultimi dettagli. Confermo che dovrebbe esserci un prolungamento con spalmatura dell’ingaggi. Credo e spero che per la fine d’ottobre la cosa possa chiudersi”. Una rinascita che, nonostante l’infortunio, potrebbe portare Cicinho ad essere il prossimo titolare della Roma. “Cicinho è felicissimo del momento che sta vivendo – prosegue Sarti -. Il modulo di Luis Enrique s’adatta perfettamente alle sue caratteristiche da terzino brasiliano. Oramai  l’infortunio è passato e non vede l’ora di poter tornare in campo e dare il suo contributo alla causa romanista. E’ entusiasta del modo di pensare e di giocare che Luis Enrique ha portato a Roma”. Un contributo che potrebbe servire già da stasera contro il Siena.

Perinetti: “La Roma non è come l’Inter, i giallorossi stanno crescendo”

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Giorgio Perinetti, ex dirigente della Roma ed ora direttore sportivo del Siena parla della sfida di questa sera all’Olimpico contro la squadra di Luis Enrique.

Perinetti, quali sensazioni nell’affrontare la Roma, all’Olimpico?
“Tornare nello stadio della squadra per la quale ho lavorato da giovane per anni non è una cosa che mi lascia indifferente. Sarà una sfida intrigante, ci cimenteremo con un nuovo tipo di gioco e quindi sarà una partita importante e un’esperienza per i nostri giocatori, alcuni dei quali giovani”.

Inter e Roma non vivono un bel momento. Il Novara ha battuto i nerazzurri, adesso ci provate voi con la squadra di Luis Enrique.
“Affrontare l’Inter è diverso da affrontare la Roma. I nerazzurri sono in confusione generale, mentre i giallorossi crescono partita dopo partita. Le nostre difficoltà sono superiori”.

Cosa teme in particolare?
“Temo la Roma. Il Cagliari ha fatto due tiri e due gol, mentre i giallorossi sono stati sfortunati e poi anche la cabala: stasera proveranno a segnare tanto. Noi dovremo essere bravi a ripartire, il nostro vantaggio potrebbe essere l’ampiezza del campo”.

Totti-Luis Enrique: da che parte sta?
“Totti è un campione. L’immagine di Roma sportiva. C’è stato qualche errore di comunicazione, probabilmente qualche colloquio in più avrebbe fatto bene. Totti può giocare in qualsiasi sistema di gioco, che si adatta a qualsiasi tipo di schema. Farà la fortuna di Luis Enrique. E adesso sembra che il caso si sia risolto”.

Ce li avevano presentati come i nuovi fenomeni e invece uno è infortunato e l’altro va spesso in tribuna. Che ne pensa di Alvarez e Lamela?
“Sono calciatori giovani. Oggi con la globalizzazione siamo abituati a veder inserire tanti giocatori, però trovarsi in un campionato e continente diverso per un giovane non è facile”.

All’Inter via Gasperini, dentro Ranieri.
“Gasperini da integralista ha portato avanti le sue idee. Ma ha trovato un ambiente molto difficile. Ranieri darà equilibrio e riporterà serenità e quindi l’Inter, che ha giocatori di assoluto valore ed esperienza, può recuperare”.

Dopo Coulibaly il Siena potrebbe perdere anche Alessio Butini, sempre per ‘colpa’ del Tottenham. Come si fa limitare questi “scippi”?
“Non c’è riuscito nessuno… i procuratori lucrano sulle spalle di questi ragazzi e li portano via. Questo è un grande problema. E del resto i calciatori non si possono far diventare professionisti a 14-15 anni, perché altrimenti andremmo a creare delle illusioni e alzeremmo i costi. Il sistema non riesce a proteggere le società da questi scippi e dà vantaggi ai procuratori che lucrano sulle spalle di questi ragazzi. Poi magari tornano…”.

Qualche anno fa andò in cerca di fortuna all’estero, dal Bologna al Chelsea, anche Fabio Borini. Adesso è proprio alla Roma.
“Il ragazzo è migliorato inaspettatamente. Ha qualità, ma non le aveva mai espresse. Le partite e l’allenamento al Chelsea lo hanno fatto maturare e ora è diventato uno dei ragazzi più interessanti del campionato”.

La Repubblica – Luis Enrique ci riprova: “Ma servono altre dieci gare”

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L’accento spagnolo e lo sguardo sereno non ingannino. Anche un rivoluzionario come Luis Enrique, predicatore romantico della “posesión del balón”, dovrà fare i conti con il gol, primo o poi.
Indispensabile, per provare a restituire alla Roma, già da stasera contro il Siena, una vittoria che le manca addirittura da quattro mesi: il 22 maggio, contro la Samp già retrocessa, l’ultima gioia. Anche per questo, l’allenatore asturiano deve ammettere: «Ci sentiamo in debito nei confronti dei tifosi». Vincere è d’obbligo, però, non solo per placare gli appetiti di una tifoseria che ha comunque scelto di avere ancora pazienza: «Abbiamo bisogno di un successo – la parola del tecnico – sarà un match delicatissimo, ma la squadra ha voglia di vincere e giocherà sempre per fare la partita. Ho visto giocatori che hanno fame». Il punto di Milano, un (piccolo) passo da cui ripartire: «Quel pareggio ci è servito molto per la fiducia, ha consolidato la nostra idea di gioco».
C’è però da fare i conti con un Siena arrivato a Roma con lo stesso (misero) bottino di un punto, e la pazza idea del sorpasso, confortato da una buona prestazione contro la Juve nonostante la sconfitta di domenica scorsa. Meglio rimandare entusiasmi preventivi, lo spagnolo lo sa: «Non abbiamo iniziato come speravo, ci sono molte cose da affinare, serviranno dieci gare per poter tirare le somme». A preoccupare Luis, soprattutto il ballottaggio per il vice Stekelenburg tra Curci, preferito dal preparatore dei portieri Tancredi, e Lobont, che piace al tecnico. In attacco, invece, spazio ancora a Totti, oggetto anche del colloquio tra Tom DiBenedetto e il sindaco Alemanno in Campidoglio: «Il capitano è un patrimonio della città e va tutelato », la richiesta del primo cittadino. Che poi ha ascoltato le richieste dell’americano per uno stadio della Roma: «Tom vuole un impianto in cui le avversarie abbiano paura di giocare ». Il boss è andato in visita a Tor Vergata e Tor di Valle, due delle aree prese in esame (oltre a La Rustica, Massimina e Guidonia). Le idee sono tante. Solo quelle, per ora.
La Repubblica – Matteo Pinci

Roma-Siena: i convocati di Luis Enrique. Out Juan, Cassetti, Rosi, Greco e Lamela

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Il tecnico giallorosso Luis Enrique ha diramato questa mattina la lista dei convocati per il match di campionato allo Stadio Olimpico contro il Siena in programma questa sera alle 20.45. Esclusi Juan, Cassetti, Rosi, Greco e Lamela.

Questa la lista dei convocati:

BORINI Fabio

BORRIELLO Marco

BURDISSO Nicolas

CICINHO

CURCI Gianluca

DE ROSSI Daniele

GAGO Fernando

HEINZE Gabriel

KJAER Simon

KRKIC Bojan

OSVALDO Pablo

PERROTTA Simone

PIZARRO David

PJANIC Miralem

ROSI Aleandro

TADDEI Rodrigo

TOTTI Francesco

VALDES J.Angel

(asroma.it)

Alemanno: “Stadio Roma? Entro un anno la posa della prima pietra”

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Dopo l’incontro di ieri in Campidoglio con Thomas DiBenedetto, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, intervenuto a Centro Suono Sport, torna a parlare dell’idea di poter costruire nuovi stadi nella capitale.
Si parla di stadio che si farà in brevissimo tempo. Vogliamo stabilire bene le tempistiche?
“Tra un anno si può parlare della posa della prima pietra, ma ovviamente non lo stadio completo. Si può anche arrivare a nove mesi, ma sarebbe un record. Prima di arrivare alla scelta dell’area bisogna fare degli approfondimenti ed io ho sollecitato DiBenedetto di guardarsi intorno. Noi siamo disposti a appoggiare qualsiasi scelta”.
Ha dato già qualche indicazione per le aree?
“Io leggo sui giornale che già ieri ha girato dei posti. DiBenedetto vuole uno stadio in cui i tifosi siano attaccati al campo per mettere paura agli avversari. Vuole uno stadio facilmente raggiungibile e che sia un luogo per le famiglie”.
A Torino oltre allo stadio si sta realizzando un’area intorno allo stadio. Si potrà fare anche a Roma?
“Lo stadio deve essere accompagnato da una serie di servizi che poi ci dovrà dire la società sportiva. Quello che non è accettabile è l’idea speculativa dello stadio. Dobbiamo individuare cosa effettivamente fa parte del progetto. Con i beni culturali lavoriamo insieme non in modo autonomo. Dobbiamo essere veloci ma non dobbiamo fare una scelta affrettata. Se la cordata ha i capitali giusti siamo ad ottimo punto”.
I due stadi di Roma e Lazio devono marciare insieme o sono progetti separati?
“Sono separati, non bisogna aspettare nessuno. La Lazio è molto vincolata alla legge, ma la Juventus ci ha dimostrato che si può operare lo stesso”.
Lei conosce l’avvocato Tacopina?
“No, mai visto”.

Ranieri: “La Roma? Una cavalcata stupenda, abbiamo sognato”

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“L’Inter è una grande squadra, ora bisogna dare entusiasmo”. Prime parole da nuovo allenatore dell’Inter per Claudio Ranieri. L’ex allenatore di Roma e Juventus commenta alla Domenica Sportiva, su Rai2, il lavoro svolto da Gasperini. “Voleva portare la sua idea, ha cercato di portarla avanti a tutti i costi e non c’è riuscito – dice Ranieri -, io cercherò di riportare questa squadra a giocare come sapeva con tutta la sua forza credo che bisognerà parlare con tutta la squadra e capire i perché”. Sul turn over che ha portato spesso all’esclusione di Pazzini, Ranieri non ha dubbi. “Sapete come gioco, per me sono più importanti i giocatori. Cosa vincerà l’Inter? A me non piace mai promettere, credo che i ragazzi hanno ancora tanto da dare e lo dobbiamo dimostrare”. Un pensiero va anche all’esperienza passata con la Roma. “C,’è stata una cavalcata stupenda, quella rimonta è stata esaltante, sono molto fatalista, abbiamo sognato, era scritto che non ce l’avremmo fatta”, chiosa il tecnico di Testaccio.

 

Roma, anche Tottenham e Liverpool su Lucas

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Anche Tottenham e Liverpool sulle tracce del talento del San Paolo. I due club inglese infatti, oltre alla Roma di Sabatini, starebbero pensando al centrocampista brasiliano del San Paolo Lucas. Il giovane calciatore secondo insidefutbol.com potrebbe voler provare l’esperienza europea già dalla prossima sessione di mercato.

 

 

 

Il Romanista – Sannino: “La Roma sarà la rivelazione”

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«Giochiamo in un grande stadio contro una squadra fortissima, che per me sarà la vera rivelazione del campionato, perché può mettere tutti in difficoltà per la qualità del possesso palla e l’ampiezza che riesce a dare al campo“. Giuseppe Sannino, l’allenatore del Siena, ieri ha incontrato la stampa e ha parlato della sfida di stasera, mostrando grande fiducia nel lavoro che sta svolgendo il suo collega Luis Enrique. «Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento – prosegue il tecnico analizzando quanto messo in mostra dai suoi -, questo però non significa che devono crescere solo i nostri due attaccanti ma tutta la squadra. Il nostro problema è riuscire ad accompagnare con più uomini la fase offensiva, partecipando tutti a ogni azione. Nella ripresa con la Juventus, dopo un ottimo primo tempo, il nostro problema è stato proprio questo: ci siamo sfilacciati, non abbiamo più giocato compatti». I ritmi del campionato, anche ora che si è solo all’inizio, cominciano a intensificarsi e fra tre giorni i bianconeri ospitano il Lecce per una sfida che ha già il sapore di lotta per la salvezza: «Ho molti uomini a disposizione ed è giusto che tutti abbiano la possibilità di dimostrare in campo quello che valgono – spiega Sannino -. E poi devo guardare il calendario: torneremo da Roma in piena notte, venerdì non so cosa potremo fare e sabato saremo già in ritiro prima della partita con il Lecce. Al 90 per cento guardo a Roma, ma per un 10 per cento penso anche al Lecce».Andiamo a Roma con grande rispetto sapendo di giocare contro campioni veri, ma per noi affrontarli deve essere un motivo di orgoglio e uno stimolo in più per far contenti i nostri tifosi». Una certezza di formazione, per il Siena, c’è già. All’Olimpico scenderà in campo Vergassola, che nel corso della partita contro la Juventus era subentrato a gara in corso. Ad avvolorare l’ipotesi è proprio il tecnico dei toscani: «Gli ho fatto i complimenti nello spogliatoio, davanti ai suoi compagni, perché è straordinario nell’applicazione quotidiana e nel modo di stare in campo e fuori. Domenica con la Juventus è entrato da giovane, è un esempio per gli altri». Conferenza stampa a partre, la novità di giornata per il Siena è un’altra. Angella, reduce dall’operazione dello scorso luglio, può riprendere l’attività agonistica. Ma ci vorrà del tempo affinché possa recuperare a pieno. Sono ventiquattro, invece, i giocatori convocati da Sannino per la partita di stasera. Reginaldo, ancora acciaccato, è stato inserito nella lista, ma si accomoderà in tribuna. Rispetto a quanto si ipotizzava nei giorni scorsi, la difesa che è scesa in campo contro la Juve potrebbe essere rivoluzionata: al centro fuori Rossetti e Terzi, dentro Contini e Pesoli, mentre i laterali bassi, Vitiello e Del Grosso, dovrebbero essere confermati. La buona notizia per la Roma è che a centrocampo Sannino potrebbe privarsi del faro bianconero: Gaetano D’Agostino. Proprio lui, infatti, dovrebbe fare spazio a Vergassola. A completare il centrocampo, probabilmente, toccherà a Gazzi, Mannini e Angelo. In avanti, al fianco di Calaiò, potrebbe agire Brienza.
Il Romanista – R. Fidenzi

Gazzetta dello Sport – DiBenedetto Day tra stadio, foto e gaffe. E casa all’Aventino

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Due momenti di lieve imbarazzo. Il primo, visibile, quando si è sentito tirare per la giacca dal sindaco. «Tom, facciamoci una foto con questo amico…». Nemmeno il tempo di capire chi fosse ed era già finito sui siti insieme al noto conduttore radiofonico, con un passato in curva Sud e nell’estrema destra, e una lunga militanza tra i sostenitori di Rosella Sensi, ieri assente giustificata. Un amico recente, diciamo. Il secondo momento di imbarazzo deve averlo provato quando Alemanno gli ha augurato una stagione di successi, «anche perché — ha poi rivelato il sindaco — quando la Roma vince buona parte dei romani lavorano con maggiore entusiasmo», insomma producono di più.
Fuori fase Ecco. In quale dei due momenti Thomas DiBenedetto si è chiesto in che razza di città è capitato? A parte questo, «l’incontro con il sindaco — giura il patron giallorosso — è stato positivo. E ci rivedremo presto a Trigoria». Tra un paio di settimane, quando Alemanno avrà espletato i suoi doveri di primo cittadino «Devo andare a trovare anche la Lazio» e DiBenedetto avrà avuto il tempo di formulare qualche ipotesi sul nuovo stadio con i manager spediti a Roma da James Pallotta, Mark Pannes e Sean Barros, che da mesi studiano le potenzialità commerciali di uno stadio di proprietà. Di più, al momento, non si sa. Né dove sorgerà — ballano Tor di Valle, Tor Vergata, Massimina, Bufalotta, Guidonia e chi più ne ha più ne metta —, nè chi lo costruirà — previsti incontri con Mezzaroma, Toti, Parnasi —, nè infine se il costruttore si accollerà pure parte della quota UniCredit. Diciamo che lo stadio sarà pure «una priorità della Roma», però in una fase-2, quando sarà possibile investire. Nel frattempo, DiBenedetto si accontenterà di trovare con Gianni Petrucci nuove forme di sviluppo dell’Olimpico.
Conti, cene, case E poi adesso le priorità della Roma sono altre. Marketing, merchandising, comunicazione, tutti settori che aspettano di essere «rivoluzionati», ci si lavorerà nel prossimo mese. Dopo aver risolto alcune urgenze immediate: far quadrare i conti, chiudere il bilancio, definire cifre e formule dei contratti dei vari Fenucci, Baldini e Sabatini. Portare il tutto al Cda di martedì, in cui sarà cooptato DiBenedetto, e all’assemblea dei soci da convocarsi entro 30 giorni. Ieri il patron, dopo essersi congedato da Alemanno, si è insediato a Trigoria, dove ha fatto il punto con i dirigenti e con Joe Tacopina, probabile prossimo vicepresidente. A cena, ha portato tutti da Checco allo Scapicollo, sulla Laurentina. A vivere, invece, andrà sull’Aventino. Mica scemo.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

Corriere dello Sport – Roma, è l’ora di Borriello

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Dire che il gol, almeno in que­sto momento, sia uno dei principali pro­blema di questa Roma, ci sembra un po’ come scoprire l’acqua calda. I gialloros­si, nelle quattro partite ufficiali giocate fin qui, hanno segnato la miseria di due reti, oltretutto conseguenza entrambe di calci da fermo, una miseria in asso­luto, una miseria ancora più miseria per una squadra che, giustamente, vuole ar­rivare al gol attraverso il gioco. Proble­mi di gioventù, intesi come età media dei giocatori ma anche di conoscenza reciproca tra un gruppo di calciatori che in estate è stato profondamente rin­novato. Ciò non toglie che una squadra che può elen­care tra i suoi attaccanti un pacchetto che dice Tot­ti, Borriello, Bojan, Osval­do, Borini, Okaka (in atte­sa che si ristabilisca La­mela), in fase offensiva deve cominciare a pro­durre di più, forte anche della filosofia del suo alle­natore che ha detto chiaro e tondo di giocare per se­gnare un gol in più degli avversari.
BORRIELLO – Nei quattro tri­denti fin qui schierati, l’unico che non è mai partito titolare è stato Marco Borriello. Una carenza che probabilmente stasera sarà colmata vi­sto che per tutta la settimana Luis En­rique lo ha schierato in allenamento nel (presunto) tridente titolare. Ha giocato gli ultimi quattordici minuti (recupero escluso) nella partita di Bratislava, è questo si è trasformato pure in un pro­blema sul mercato visto che sino al trentuno agosto il giocatore era stato messo in vendita. […] In campio­nato è andato in campo nei trentuno mi­nuti finali contro il Cagliari, appena do­dici, poi, a San Siro contro l’Inter. Per un centravanti che, più o meno un anno fa, era nel giro della nostra nazionale, non può essere un ruolino di marcia di quelli che inducono al sorriso. Eppure Borriello, sin dai primissimi giorni del ritiro, si è messo a disposizione del tec­nico, accettando di provare a fare l’at­taccante esterno, ruolo che, pure nel­l’atipico tridente di Lucho,è un ruolo che per caratteristiche fisiche e tecni­che, Borriello inevitabilmente fa un po’ fatica a interpretare. Oggi, comunque, dovrebbe toccare a lui, un po’ per una questione di probabilità, un po’ anche perché il rientro di Jose Angel dovreb­be garantire quei cross dalla linea di fondo, che sono il pane preferito di Bor­riello.
TRIDENTE – Dicevamo del tridente atipico del tecni­co spagnolo. Per chi ha ancora negli occhi quello zemaniano, un centravan­ti come punto di riferi­mento offensivo, due esterni larghi che più lar­ghi non si può con la dop­pia opzione di puntare il fondo o accentrarsi per cercare il tiro, beh qui stiamo parlando di tutta un’altra situazione. […]. Ecco perché l’alle­natore arrivato da Barcellona ha voluto Osvaldo e Bojan, due che se decidesse­ro dove giocare, si schiererebbero en­trambi con la maglia numero nove sul­le spalle. Ed ecco perché Borriello può tornare a essere Borriello in un modu­lo che, esasperando il concetto, è un tre­due- tre-due, con i due centrali difensi­vi più De Rossi sulla linea difensiva, Pjanic e Pizarro (prendendo come rife­rimento la formazione di San Siro) i pri­mi due, Perrotta- Totti- Taddei la linea dei trequartisti, Borini e Osvaldo le duepunte centrali.
Corriere dello Sport – Piero Torri

Corriere dello Sport – Stadio, DiBenedetto incassa il primo sì

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Si farà. E anche in fretta. Lo stadio di proprietà è sempre stato uno dei punti portanti dell’investimento intra­preso da Thomas DiBenedetto e soci. E ieri, come da pro­gramma, il numero uno giallorosso ha mosso i primi pas­si, cominciando il giro di consultazioni. Primo appunta­mento? Al Campidoglio, tavolo con il sindaco Gianni Ale­manno, il presidente dell’assemblea capitolina Marco Po­marici e il delegato allo sport del Comune Alessandro Co­chi. Presente anche l’avvocato di fiducia di DiBenedetto, Mauro Bal­dissoni. […]: « Mi ha fatto un’ottima impres­sione, è determinato e animato da un grande spirito di iniziativa per l’avventura che ha deciso di intra­prendere. Lo stadio? Sì, DiBenedetto vuole fare in fretta, è pronto ad affrontare la questione di petto. Mi ha detto che pensa ad un impianto dove chi arriva deve aver paura di giocare per il calore del pubblico. Credo che le prossime sa­ranno settimane di duro lavoro in tal senso: ci sarà un se­rie di incontri con tutte le parti interessate. Un accordo? Penso nel giro di un anno» . Ci pare già abbastanza per un tema, quello dello stadio, di cui a Roma si parla da tempo. Se non bastasse, ecco la chiosa di Mr. Tom: «L’incontro è andato molto bene, penso che ci rivedremo presto».
IPOTESI – Fin qui tutto bene. Poi però, si sa, in Italia i pro­blemi sono sempre gli stessi, specialmente se si sta per mettere in piedi un affare di questa portata: tempi, moda-l­ità, scelta dell’area, gara di appalto e così via. Alemanno chiarisce: « Gli stadi di proprietà fanno parte del nostro programma elettorale e fino ad oggi, purtroppo, non c’è stato nulla di concreto, nessuna proposta. Il Comune è in­teressato ad una soluzione positiva, non pensiamo a un co­struttore piuttosto che a un altro ma ad un progetto possi­bile per la città. Nessun privilegio, saremo trasparenti al massimo, senza sospetti o ipotesi di complotti. Cerchiamo di dare un messaggio positivo, di fare un regalo ai tifosi» . A proposito di tifosi: quelli della Roma dove andranno a ve­dere la partita? « Nessuna area è esclusa e nessuna è in po­le position -ha continuato il sindaco Alemanno- per il mo­mento non ho nessun progetto davanti e non posso parla­re di aree perchè prima, trattandosi di un progetto privato e non pubblico, devo sapere che idea hanno in mente, quanto lo vogliono centrale, di che tipo di investimento si parla. Io posso solo partire dal piano regolatore, pronto ad ascoltare le proposte. Aspettiamo comunicazioni della Ro­ma ». In realtà un’indicazione sulla possibile area l’ha da­ta più tardi il delegato allo sport Cochi, individuando nel terreno di Tor di Valle di proprietà dell’imprenditore Par­nasi un’ipotesi valida: «L’area di Tor di Valle si presta, è una zona centrale, ben collegata». […]
COLLABORAZIONE- L’impressione è che nel momento in cui il club giallorosso avrà pronto il progetto dettagliato, tro­verà nel Comune un valido alleato alla realizzazione dell’impianto. «Ho fornito massima garanzia- ha detto ancora il primo cittadino di Roma -tutta l’amministrazione sarà collaborativa, la Roma sa che qui ci sono degli amici. La Capitale non deve arrivare ultima in questa gara delle città per fare degli stadi speci­fici per il calcio». Anche il presiden­te del Consiglio Comunale, Pomarici, si è espresso in tal senso:«Questa amministrazione vuole essere vicina alle società, in questo caso alla Roma, per quanto concerne l’iter amministrativo, per snellire le procedure, così che si possa inaugurare il prima possibile un nuovo impianto. Non si è parlato di localizzazione, ma si spera che possa essere all’interno del grande raccordo anulare». Se è vero come è vero che gli esperti della cordata americana sono già al lavoro da tempo sui vari modelli di stadi, ora sta al­la Roma. Il passo mosso ieri è stato il primo, il più impor­tante. […]
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Gazzetta dello Sport – Alta fedeltà. E’ la Roma di De Rossi e Perrotta

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Nella stagione in cui la Roma ha cambiato di più, a cominciare dalla propria pelle, nel momento del bisogno ci si guarda un po’ indietro. Stavolta, però, Totti non c’entra. No, stavolta per centrare finalmente la prima vittoria della stagione, Luis Enrique si affida sempre di più al resto della vecchia guardia, De Rossi&Perrotta. I due con Francesco Totti che aveva elogiato appena arrivato nella Capitale, forse anche solo perché erano i giocatori che avevano vinto il Mondiale e che lo spagnolo conosceva meglio di tutti gli altri. Stavolta, invece, Luis Enrique li nomina per altro, perché dopo oltre due mesi di lavoro, ha imparato ad apprezzarne qualità, disponibilità e — sopratutto — la loro ampia versatilità.
Alternative «Daniele oramai sta prendendo sempre più in mano il timone della squadra», ha ammesso ieri il tecnico spagnolo, alla vigilia della sfida con il Siena. Già, e Simone? «Beh, Perrotta è grande perché sa giocare in tanti ruoli e ovunque lo può fare sempre con un buon rendimento». La dimostrazione, del resto, è arrivata proprio a Milano, con l’Inter, dove Perrotta ha giocato e bene da terzino destro. «Ha fatto benissimo in quella circostanza, lui può giocare anche lì, da terzino, anche se è un terzino alto, che fa quasi il centrocampista — insiste proprio Luis Enrique — Ma Simo lo chiama proprio così, ndr può fare anche l’interno di centrocampo e il trequartista, dove ha giocato fino a due anni fa. Perrotta è grande per questo, ha qualità per giocare bene in tanti ruoli diversi. E non è un caso che abbia vinto un Mondiale. Lui dì, io no». Proprio come De Rossi, che se è vero che ha preso per mano la Roma da regista, è anche vero che in futuro potrebbe giocare nelle altre caselle del centrocampo. «Da regista Daniele sta facendo benissimo — dice Luis Enrique — ma anche lui può fare l’intermedio in una posizione più avanzata. È un giocatore che ha anche grandi inserimenti dalla seconda linea, a secondo delle partite potremmo anche vederlo lì».
Sfida Del resto, Daniele è abituato alle trasformazioni. Addirittura punta in gioventù, poi mezz’ala, quindi centrocampista centrale davanti alla difesa, ora regista. Un po’ quello che è successo anche a Gaetano D’Agostino, l’anima attuale del Siena, che nasce come trequartista e oggi si trova a comandare gioco e compagni in mezzo al campo. Gaetano dalla lontana Sicilia è arrivato a Roma e qui calcisticamente ci è cresciuto, fin da giovanissimo, ospitato da Bruno Conti. Con Daniele, in comune Gaetano ha soprattutto l’uomo che li lanciò entrambi nel grande calcio, Fabio Capello. L’attuale commissario tecnico dell’Inghilterra, infatti, fece esordire D’Agostino in Serie A il 5 novembre del 2000, Daniele un anno più tardi, il 30 ottobre del 2001, con la Roma scudettata. Da allora, per De Rossi fu solo un’ascesa continua verso il ruolo di Capitan Futuro. Per Gaetano, invece, tanto girovagare, con la speranza di tornare un giorno a Roma, dove qualche volta ha fatto anche capolino. Oggi la sfida è anche la loro. Rispetto a quando erano bambini, oggi è tutta un’altra cosa.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

Corriere della Sera – Dubbio tra i pali, Curci è favorito

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I convocati, è questa la nuova regola imposta da Luis Enrique per tenere sulla corda i suoi calciatori, saranno comunicati solo oggi. Non ci saranno sicuramente Lamela, ancora alle prese con un dolore alla caviglia infortunata, e Stekelenburg. Il nodo più grande da risolvere riguarda proprio la sostituzione dell’olandese: il ballottaggio tra Curci e Lobont vede in vantaggio il primo, che gode del favore del preparatore dei portieri Franco Tancredi. Il fatto che a Milano abbia giocato il romeno non è indicativo perché nelle prime quattro partite ufficiali Luis Enrique li ha alternati con regolarità in panchina e contro l’Inter toccava a Lobont il ruolo di dodicesimo. L’altro ballottaggio riguarda Bojan e Borriello (Osvaldo dovrebbe andare in panchina) per una maglia da attaccante sinistro in un tridente in cui Totti e Borini dovrebbero avere il posto assicurato. In difesa certo il ritorno di José Angel («Speriamo di ottenere la prima vittoria», ha scritto ieri su Twitter) a sinistra mentre a destra ci sarà Cicinho. Per il resto, sarà confermata la formazione che ha giocato a San Siro con De Rossi, Pizarro e Pjanic a centrocampo e la coppia Burdisso-Kjaer al centro della difesa.
Corriere della Sera – G. Piacentini

Il Romanista – Torna José Angel, gli altri in bilico

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Le certezze, mai come questa volta, sono davvero poche. Luis Enrique tiene tutta la rosa – infortunati a parte – sulla corda e soltanto stamattina farà sapere ai suoi giocatori chi andrà con lui all’Olimpico e chi, invece, tornerà a casa. Non solo: l’allenatore farà sapere alla squadra la formazione titolare nel tardo pomeriggio, durante la riunione tecnica che precederà Roma-Siena. Per questo le ipotesi di formazione che si possono fare sono molteplici. Dal portiere agli attaccanti, nessuno è sicuro del posto anche se pare difficile che la Roma stasera possa fare a meno di José Angel a sinistra e Daniele De Rossi perno del centrocampo. Sono loro – salvo sorprese – gli unici praticamente sicuri del posto. Lo spagnolo ritorna dopo il turno di squalifica contro l’Inter e su Twitter ha detto: «Speriamo di ottenere la prima vittoria dell’anno. Forza Roma». Chiaro e conciso. L’altra certezza, come detto, è quella di De Rossi a centrocampo e «timone della squadra» per dirla con le parole di Luis Enrique. Accanto a lui dovrebbero essere confermati come intermedi Pjanic e Pizarro che tanto bene hanno fatto a Milano contro l’Inter. Non è escluso però che, pensando all’impegno di domenica sera al Tardini contro il Parma, Luis Enrique non decida di concedere una possibilità dal primo minuto a Gago. Fuori dai giochi sembrano invece Simplicio e Perrotta, che il tecnico potrebbe riproporre a destra in difesa. Al Meazza Simone gli è piaciuto tantissimo e l’esperimento sarà ripetuto anche se stasera, con Cicinho, Rosi e Cassetti disponibili, sembra difficile. Il brasiliano, che torna dopo un mese di stop seguito all’infortunio muscolare subito contro lo Slovan, dovrebbe riprendere il suo posto da titolare. Al centro sono in quattro per due maglie: ieri, durante l’ultimo allenamento a Trigoria, Luis Enrique ha provato Heinze tra i titolari e l’argentino potrebbe sostituire il connazionale Burdisso, fin qui sempre impiegato. Accanto a lui uno tra Juan e Kjaer, con il secondo favorito dopo l’ottima prova contro l’Inter. In porta Lobont è favorito su Curci. Capitolo attaccanti: Lamela non ci sarà, visto che la caviglia sinistra continua a dargli problemi. Osvaldo, invece, sarà convocato dopo aver svolto ieri tutta la rifinitura con i compagni. Non dovrebbe però partire dal primo minuto, al contrario invece di Bojan e Borini. Lo spagnolo, in panchina contro i nerazzurri per 90 minuti, dovrebbe avere una nuova possibilità contro una difesa non irresistibile come quella dei toscani, mentre l’ex giocatore del Chelsea sembra aver vinto il ballottaggio con Borriello. Al centro dell’attacco dovrebbe esserci Francesco Totti. Il Capitano, che potrebbe riposare contro il Parma, è pronto. E con 207 gol in Serie A non c’è neanche bisogno di spiegare perché.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

Il Tempo – No al «carnet» ma la società andrà avanti

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L’Osservatorio ha ridetto di no. Un no totale, politico, senza se, senza ma e senza nessun tipo di apertura. La Roma, però, non ci sta, non molla, continuerà la sua battaglia e domani inizierà a mettere in vendita il carnet della discordia: sedici biglietti per le gare casalinghe, acquistabili senza Tessera del Tifoso. Per la verità, a Trigoria aspettano ancora che arrivi dal Viminale una comunicazione ufficiale della determinazione contraria con tutte le motivazioni del caso, visto che ieri alle orecchie della Roma erano giunti solo degli spifferi ufficiosi. Arriverà oggi o al più tardi domani. Lo scontro è ormai inevitabile. Il club giallorosso è intenzionato a chiedere una sospensiva del provvedimento al Tar e di continuare per la sua strada. Il punto 4 del Protocollo d’Intesa («gli abbonamenti, compresi quelli per pacchetti di gare, anche potranno essere rilasciati solo ai possessori della tessera del tifoso»), però, la lascia in salita.
Il Tempo – Matteo De Santis

L’Inter a Ranieri

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L’Inter ha scelto: è Claudio Ranieri il nuovo allenatore dei nerazzurri. Dopo l’esonero di Gasperini, il presidente Moratti ha deciso di puntare sull’ex tecnico di Juve e Roma. Il testaccino ha firmato un contratto di due anni. Per Ranieri si tratta del ritorno su una panchina di serie A, a distanza di sette mesi dalle dimissioni dalla guida dei giallorossi.

Il Messaggero – Roma a tutto Tom

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Un mese a Roma. Una serie di appuntamenti, di idee da mettere in pratica. Thomas DiBenedetto è arrivato ieri mattina nella capitale, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 7.30, si è presentato con occhiali scuri, camicia a righe verticali bianco e celeste e giacca blu, ripartirà verso la fine di ottobre, stavolta da presidente della Roma.
E quando tornerà si stabilizzerà nella capitale, prenderà casa (in questi giorni starà ancora in albergo, a via Veneto) e stazionerà quotidianamente a Trigoria, per seguire la squadra e le cose di società da vicino.
In questo mese, intanto, ha molte cose da fare, preparare la nomina da presidente (ieri ha visto a cena l’avvocato Baldissoni – c’è un piano marketing da sviluppare – dopo aver trascorso la giornata in albergo) e appuntamenti istituzionali di varia natura. Il primo: oggi, ore 14, dal sindaco Gianni Alemanno in Campidoglio, lì vedrà anche l’assessore Rosella Sensi. Gli altri incontri sono in programma ma devono essere confermati, a partire da quelli con i vari presidenti di Provincia, Zingaretti e del Coni Petrucci. Atteso anche un appuntamento con Totti, che non è un vero e proprio incontro istituzionale da agenda. Ma un colloquio «naturale», tra un proprietario (quasi presidente) e il suo capitano, al di là delle vecchie questioni tra Francesco e Baldini, che saranno risolti quando l’attuale general manager della nazionale inglese metterà cappello a Trigoria.
Quella con il sindaco, sarà l’occasione per presentarsi e anche per parlare dello stadio, una priorità per Tom e soci. Lo stadio, dove, come e quando farlo. Verrà fatta solo una ampia chiacchierata sul tema, nulla di più, il progetto semmai verrà presentato in seguito. DiBenedetto chiederà la disponibilità del comune di Roma, vorrà sapere i tempi. E ci vorrà pazienza. Come dice l’onorevole Ciocchetti «la legge sugli stadi così com’è non passerà mai. Ci sono troppi contrasti. Dovrebbe essere mitigata negli aspetti legati ai vincoli paesaggistici e idrogeologici derogandoli alla Conferenza dei Servizi anziché alla Sovrintendenza». Sarà fatto? E poi c’è la questione Olimpico. Tutti temi da sviscerare da qui in avanti. Siamo solo all’inizio.
«Vogliamo dare tutta la nostra disponibilità alla nuova società, soprattutto per lo stadio. L’iniziativa è sempre della società sportiva. Ci auguriamo che la nuova gestione rompa gli indugi e faccia una proposta», le parole del sindaco. «Con la nuova legge regionale sul piano casa lo stadio si potrebbe fare in un anno», l’ottimismo dell’assessore all’urbanistica della regione. Staremo a vedere.
A proposito, quando verrà nominato? Il 27 settembre, giorno nel quale è previsto il prossimo cda societario. Per quella data sarà ridisegnato il nuovo consiglio, che sarà composto dai quattro imprenditori americani, DiBenedetto, D’Amore, Ruane e Pallotta, l’avvocato Baldissoni, il legale Usa Tacopina (ieri ha pranzato con Baldissoni), il vicedirettore generale di Unicredit, Fiorentino, l’avvocato Cappelli, l’ad Fenucci, Mingrone, Muto e Venturini, con l’istituto di credito che spinge per confermare anche l’editore Marra, che in passato è stato molto vicino alla famiglia Sensi, consigliere di Franco, vero e proprio braccio destro di Rosella.
Domani sera DiBenedetto sarà allo stadio Olimpico per assistere alla sfida della Roma contro il Siena. Il patron giallorosso ha visto la sua squadra vincere dal vivo solo quando non era ancora proprietario, ovvero settembre 2010, Roma-Inter 1-0 gol di Vucinic. Le altre due presenze, con Slovan all’andata e al ritorno, due sconfitte. Diciamo che vorrebbe portare alla Roma un po’ più di fortuna, a partire da domani. DiBenedetto sarà anche impegnato insieme con l’ambasciatore del Giappone Masaharu ad accogliere i giovani della formazione under 14 del Vegalta Sendai, squadra di calcio di prima divisione del capoluogo della provincia di Miyagi pesantemente colpita dal terremoto dell’11 marzo scorso. Ospiti della Roma, questi ragazzi assisteranno a Roma-Siena e saranno a Trigoria nei giorni successivi.
Il Messaggero – Alessandro Angeloni

Allenamenti Roma – Rifinitura verso il Siena

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La Roma si ritrova al Fulvio Bernardini per la seduta di allenamento agli ordini di Luis Enrique. Dopo la sconfitta al debutto in casa, 1-2 contro il Cagliari, e il pareggio a reti bianche sul campo dell’Inter, i giallorossi domani saranno di scena all’Olimpico contro il Siena. Partenza in salita per il tecnico spagnolo, che, dopo l’eliminazione dall’Europa League, va alla ricerca del primo successo di questa stagione: alle difficoltà sul fronte risultati si aggiungono poi le notizie non proprio esaltanti che provengono dall’infermeria: da verificare le condizioni di Osvaldo, che ieri ha lasciato anzitempo la seduta, e Lamela. Senza dimenticare poi il terribile infortunio occorso a Stekelenburg a San Siro contro i nerazzurri.

10.37 – La seduta, con qualche minuto di ritardo rispetto al programma, ha inizio.

10.40 – Intanto all’esterno del centro tecnico alcuni tifosi espongono uno striscione per Stekelenburg: “Stek guarisci presto”, è il messaggio dei supporter giallorossi per il numero uno olandese.

10.55 – Luis Enrique divide la squadra in due gruppi.
Gialli: Perrotta, Cicinho, Cassetti, Taddei, Simplicio, Pjanic, Totti, Borriello, Okaka, Borini.
Rossi: Rosi, Burdisso, Juan, Kjaer, Heinze, J.Angel, Gago, Pizarro, De Rossi, Greco, Bojan, Osvaldo.

11.00 – Dopo un breve colloquio tra il mister ed il gruppo, ha inizio il lavoro sugli esercizi di circolazione palla.

11.20 – Osvaldo si muove con disinvoltura: l’attaccante italo-argentino sembra pienamente recuperato.

11.40 – Barusso e Montini effettuano un lavoro differenziato sotto lo sguardo dello staff tecnico.

11.50 – Termina l’allenamento. E’ stata una seduta dai ritmi blandi come da consuetudine nella rifinitura alla vigilia di una gara ufficiale

FINE

Serie A: Roma-Siena (giovedì 22 settembre, ore 20.45, Stadio Olimpico)
Indisponibili: Stekelenburg, Lamela, Greco
Squalificati: /
In dubbio: Juan
Probabile formazione (4-3-3): Lobont; Perrotta, Burdisso, Kjaer, Jose Angel; Pizarro, De Rossi, Pjanic; Borriello, Totti, Bojan.

Marco Calò

Corriere dello Sport – Stadio Roma, Tom lo vuole così

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Non erano ancora le otto di ieri mattina quando mister Tom DiBenedetto è sbucato dal varco delle uscite internazionali dell’ae­roporto di Fiumicino. Ad attenderlo, la stes­sa scorta di sempre e qualche tifoso che non si è lasciato sfuggire l’occasione per dargli il bentornato. E’ la terza volta che arriva nel­la capitale. Rimarrà almeno un mese. Perio­do di tempo in cui certo non gli mancheran­no gli impegni, istituzionali e non. Mille im­pegni e un obiettivo concreto: lo stadio del­la Roma. In questo senso, l’incontro di oggi con il sindaco non potrà che essere interlo­cutorio, ma sarà il primo passo verso un se­condo incontro, all’inizio di ottobre, a Trigoria, nel quale al primo cittadino sarà pre­sentata una prima idea del futuro stadio (saranno pre­senti anche manager ameri­cani). Sul quale mister Tom e i suoi collaboratori, stanno già lavorando da tempo. […]
STADIO -Dopo anni di annunci, in certe occa­sioni pure piuttosto farlocchi, ora come mai sembra esserci un terreno fertile perché davvero si possa arrivare a dama per la co­struzione degli stadi di proprietà. Come ha ribadito, anche ieri, il sindaco Alemanno «Vogliamo partire bene con la nuova socie­tà e dare tutta la nostra disponibilità, soprat­tutto per la questione dello stadio che i tifo­si chiedono sia costruito. L’iniziativa deve essere della nuova società, ma ci auguriamo che la Roma rompa gli indugi e faccia una proposta». La proposta ci sarà. Sicuro. An­che perché gli americani ci stanno già lavo­rando. In particolare con Mark Pannes, tra i principali manager del «Raptor Fund» di proprietà di James Pallotta, uno dei tre soci di DiBendetto nel consorzio americano che ha acquistato il sessanta per cento della so­cietàgiallorossa con quote paritarie. Mister Pannes da tempo sta lavorando sul progetto stadio, ovviamente dopo aver preso cono­scenza della realtà romana. Ne ha esamina­ti parecchi, in Europa e negli Stati Uniti. So­no stati già contattati gli architetti della «Po­pulos Dan Meis & Joshua A Boren», ex «Hok Sport», società che nel recente passato ha progettato il nuovo Wembley, l’Emirates, il Millennium di Cardiff. Agli architetti sono state date anche indicazioni su come gli americani vorrebbero fosse il nuovo stadio della Roma. Indicando principalmente due modelli: lo stadio degli Houstons Texans e quello dei Dallas Cowboys, due delle princi­pali squadre (in particolare la seconda che negliStatesè un po’ come la Juventus in Ita­lia) di football americano. Su questi modelli si lavorerà per pensare, progettare e co­struire lo stadio della società giallorossa. […]
ZONA -Sono cinque le zone di Roma che possono essere indicate come possibili ubicazioni per il nuovo stadio. La prima è quella della Massimina. La stessa che era stata presa in considerazione dalla famiglia Sensi. La seconda è a Tor Vergata, cioè nella zona che dovrebbe diventare un polo sportivo della capitale. La terza è a Tor di Valle, praticamente nelle vicinanze del­l’ippodromo per il trotto, il terreno è di pro­prietà della famiglia Parnasi. La quarta è in zona Centrale del Latte, praticamente sul Raccordo Anulare. La quinta e ultima è un terreno messo a disposizione dal Comune di Guidonia, subito dopo sempre il Gra. Detto questo, la domanda successiva è: chi lo co­struirà? Non c’è una risposta certa, ma se oggi dovessimo puntare un euro, diremmo il gruppo Lamaro dei fratelli Toti. […]
Corriere dello Sport – Piero Torri