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Corriere dello Sport – Totti: “Visto quanto corro? Non mi serve il turnover. E presto arriverà il gol”

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Francesco Totti va veloce anche per raggiungere il gate di imbarco dell’aeroporto di Fiumicino. Deve partire per Parma, dove ha realizzato gol importanti. La squadra emiliana è quella alla quale ha segnato di più: sedici gol in carriera (…)Dopo aver tra­smesso serenità alla squadra con il suo “mes­saggio alla nazione”, aspetta di avere un collo­quio chiarificatore con Franco Baldini, in arri­vo a Roma per metà ottobre. Intanto Totti pen­sa solo a giocare: « Non sono stanco, mi sento molto bene fisicamente. Il turn over? Non so se lo faremo, ma io non ne ho bisogno ». Avanza la sua candidatura per la partita di questa sera. Luis Enrique lo considera, con De Rossi, l’esempio da seguire per tutti.
FIDUCIA – Il capitano della Roma prova a pensa­re positivo, in questo deludente inizio di stagio­ne, che non ha ancora regalato una gioia ai ti­fosi giallorossi. « Non ho mai corso così tanto nella mia carriera, quando capita inseguo an­che gli avversari fin dentro l’area. Visto contro il Siena? E successo. E’ vero, finora ho tirato po­co in porta, speriamo di migliorare. Tranquilli, il gol prima o poi arriverà…» .
REBUS – Anche tra i giocatori va di moda il toto formazione. Scommettono e vince chi va più vi­cino ad indovinare l’undici titolare. L’ultima volta è stato Borriello il più bravo, solo due er­rori. (…) Con Luis Enrique non trapela nulla e i giocatori stessi sono colti di sorpresa. Ma il capitano si è preparato bene per giocare al Tardini. Uno sta­dio che gli porta fortuna. Ieri lui e altri “presun­ti” titolari sono rimasti in campo solo pochi mi­nuti nell’allenamento di rifinitura. Il tecnico spagnolo ha voluto fargli risparmiare energie.
POSIZIONE – Luis Enrique ha ribadito che Totti ha la più totale libertà di muoversi su tutto il fronte d’attacco. Il capitano però in questa sta­gione gioca molto più lontano dalla porta rispet­to al passato. (…) Non è felice, ma il suo pensiero oggi è solo quello di aiutare la squadra, rimasta nelle retrovie in classifica dopo due partite di campionato.
IN CERCA DI GOL – Stasera Luis Enrique potreb­be cambiare qualcosa per permettere a Totti di essere più pericoloso sotto porta. Ma non mo­dificherà il modulo, il 4-3-3 che è al centro del­la sua filosofia di gioco. Totti insegue nuovi re­cord, dopo aver scavalcato Roberto Baggio e raggiunto quota 207 gol in serie A. Si avvicina al podio della classifica dei marcatori di tutti i tempi, il prossimo obiettivo è Josè Altafini. Ma è a digiuno da maggio, dall’ultima partita dello scorso campionato contro la Sampdoria. In questa stagione per ritrovare il suo nome sul ta­bellino dei marcatori bisogna tornare indietro alle prime amichevoli ad inizio ritiro. Totti non è abituato a restare a secco così a lungo. Stase­ra vuole rompere il ghiaccio, per la Roma, più che per se stesso.
Corriere dello Sport – Guido D’Ubaldo

Serie A, il Chievo supera il Genoa nell’anticipo delle 12.30. 2-1 il risultato finale, decide Moscardelli al 93′

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E’ terminato 2-1 la partita tra Chievo e Genoa. Nell’anticipo delle 12.30 della domenica del quinto turno di serie A, il primo tempo è abbastanza noioso, ma l’incontro si sblocca nel secondo tempo: prima Palacio porta in vantaggio il Genoa, poi Pellisier sbaglia un calcio di rigore per il Chievo. Pochi minuti dopo è lo stesso capitano dei clivensi a pareggiare su azione da calcio d’angolo, mentre è Moscardelli al 93esimo minuto a segnare il gol-vittoria per la squadra di Di Carlo.

Corriere dello Sport – DiBenedetto: “Sosteniamo Luis Enrique”

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Thomas DiBenedetto ie­ri ha deciso di viaggiare con la squadra. Il momento è delicato. Fuori dall’Europa League, due punti nelle prime tre partite di campionato. I primi fischi dei tifo­si, i primi processi per Luis Enri­que. Così il futuro presidente (do­vrebbe insediarsi con il Consiglio d’amministrazione di martedì) ha preferito far sentire la sua presen­za ai giocatori alla vigilia della partita di Parma. Ieri si è messo in viaggio con la squadra, un disgui­do degli uomini del­la sua guardia del corpo lo ha fatto ar­rivare in ritardo al gate quando la squadra era già sta­ta imbarcata da un quarto d’ora. Così la partenza del volo per Parma è avve­nuta in ritardo. Con lui quattro body guard, oltre all’am­ministratore dele­gato Claudio Fe­nucci, l’onnipresen­te avvocato Mauro Baldissoni, princi­pale punto di riferi­mento di DiBenedetto, e il dirigen­te Tonino Tempestilli, che ha or­ganizzato la prima trasferta del fu­turo presidente.
FIDUCIA – Il momento è difficile e l’imprenditore americano vuol es­serci. Nelle ultime ore ha ribadito la sua fiducia a Luis Enrique.(…) “Ci vuole pazienza. Dob­biamo supportare Luis Enrique, è una gran persona che sa compete­re. E’ uno che lavora al meglio del­le sue possibilità. Ha bisogno di un po’ di fortuna, in una partita suc­cedono tante cose, magari c’è un infortunio e cambia il piano della gara. Credo che anche i giocatori stessi stanno lavorando in una maniera incredibile per capire un sistema di gioco che richiede tan­to allenamento. Sono sicuro che i giocatori riusciranno ad appren­derlo. Come abbiamo visto, alla fi­ne di queste partite abbiamo avu­to un calo. La speranza è che que­sto non succeda più. L’augurio è riuscire a segnare più gol, in modo tale che i cali non diventino più un problema. Luis Enri­que è un grandissi­mo lavoratore e i ti­fosi lo hanno ap­prezzato anche da calciatore per la sua tenacia”, ha detto a Roma Channel.
ESEMPIO – L’impren­ditore statunitense si è già fatto un’idea del campionato ita­liano: “Ogni situa­zione è diversa. C’è chi ha proble­mi finanziari, chi cambia allenato­re e chi giocatori. Ognuno deve ri­solvere i problemi al meglio. Mi auguro che i tifosi delle altre squa­dre prendano esempio dalla pas­sione che i tifosi della Roma han­no per la propria squadra”. DiBenedetto ieri ha cenato nel­l’albergo della squadra con Fenuc­ci e Baldissoni. Oggi si aspetta un segnale di ripresa da parte della Roma e una crescita sul piano del gioco. Da quando è arrivato non ha ancora potuto festeggiare un suc­cesso. Spera che arrivi presto.
Corriere dello Sport – Guido D’Ubaldo

La Repubblica – Luis Enrique rilancia: “A Parma per i tre punti”

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Solo una via d’uscita sembra essere rimasta a Luis Enrique per riconquistare la fiducia dei tifosi: una vittoria. Inutile girarci intorno, possesso palla, modulo, rapporti con i giocatori e con la stampa, tutto passa in secondo piano rispetto alla vitale necessità di conquistare i primi tre stagionali oggi a Parma. “Io non guardo al futuro, ma al presente — sottolinea, con sempre maggior sicurezza, il tecnico spagnolo — il mio obiettivo è vincere a Parma, solo questo. E, comunque, se dovessi perdere non mi dimetterei: non chiedo fiducia, ma tempo. Non cambio le mie idee, continuo a cercare un calcio offensivo, credo che un bravo allenatore debba saper ottenere il massimo da ogni elemento”. Più sciolto nel suo italiano, Luis non abbassa la testa, neanche di fronte alle domande che tendono a metterlo in difficoltà, deciso a non fare passi indietro rispetto al suo credo calcistico. “Il responsabile di tutto quello che accade, anche di negativo, sono io e quello che avete visto con il Siena non è il mio modello di gioco: non dobbiamo tenere palla in una zona di campo non decisiva. Mi considero un buon allenatore, perché sono modesto (ride ndr), la situazione è difficile, ma non vendo fumo. Si dice così?”.
Si dice proprio così, ma la scioltezza in un linguaggio per lui nuovo, non si riflette ancora nei meccanismi della sua creatura. A Roma sono rimasti Cicinho e Juan, che non hanno preso bene la mancata convocazione, e gli infortunati Gago e Lamela. Davvero difficile capire le scelte. Sembra che Perrotta non verrà riproposto esterno, con Rosi favorito. Le certezze invece sembrano essere Totti e De Rossi. “Francesco dietro le punte ha libertà totale, De Rossi mi serve in quella posizione per costruire l’azione: a me non preoccupano i singoli, ma il gruppo”. E per stare vicino al gruppo è ieri partito DiBenedetto: “Dobbiamo supportare Luis Enrique. È un grande lavoratore, ha solo bisogno di un po’ di fortuna”.
La Repubblica – Francesca Ferrazza

Il Romanista – Totti e il Parma, un classico

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Di Totti e il Parma s’è detto tantissimo. Dipende dai momenti, dagli anni, con chi parli, ma è un po’ come ritrovarti a ristudiare Manzoni: i Promessi Sposi te li porti dalle elementari all’Università.
Pure Totti. E pure Totti e il Parma. Il 17 giugno 2001 è il giorno del matrimonio di tutti: primo caso in cui una comunità copula con se stessa. Un milione e mezzo di figli in giro per dieci giorni ha partorito quello scudetto. “Il più bel giorno della mia carriera” semplicemente, semplicemente firmato Francesco Totti.
Come il primo gol (un lampo, un paff-bum di luce, una sveglia da cui dobbiamo ancora svegliarci) come lo scudetto. Roma-Parma 17 giugno 2001 e Totti. Che vuoi aggiungere? Che Totti col Parma fece anche il gol numero 107 superando per sempre Roberto Pruzzo che – comunque – per sempre resterà il bomber della nostra storia? Che col Parma ha festeggiato il record di presenze con questa maglia in campionato? Che al Parma ha fatto uno dei suoi gol più difficili, un sinistro in corsa di prima a pallonetto a un portiere alto alto fino al soffitto che si chiama Buffon? O quella punizione sotto la Sud che già ci sembrava poter essere Champions League? Che al Tardini anche quando non c’era fu protagonista con una maglietta dedicatagli da Cassano?
Che con la Nazionale ha segnato i gol più importanti dal punto di vista morale (quelli dopo l’Europeo) – questa è già una variazione sul tema – che al Parma segna praticamente quando gli pare (e fa ridere la battuta che ha fatto all’aeroporto a chi lo stuzzicava dicendogli se «ce la facciamo a fare un tiro in porta»: «Speriamo»)? Sì, questo e molto altro ancora. Forse basterebbe parlare di una maglietta per capire quanta storia c’è dentro questa storia. La 10 della Roma. La prima volta che Francesco Totti l’ha indossata è stato proprio qui allo stadio Tardini di Parma – era il 30 di ottobre del 1994, Parma uno Roma zero con un ingiustissimo gol di Zola all’ultimo minuto dopo che una Roma, addirittura prima in classifica e piena zeppa di ragazzini, aveva fatto una partita enorme. Erano i primissimi tempi di Tele+, quella partita si giocò di sera (forse solo per cercare di ricordarla meglio).
Il 10 di quella Roma lì era Francesco Totti da Roma. Per la prima volta. Quella maglietta. Quella maglietta sua mamma Fiorella per la prima volta l’ha indossata in un altro Roma-Parma. Quello di prima prima, quello dello scudetto. Fino alla mattina di quel 17 giugno 2001 non era mai successo, soltanto quella mattina la madre di Francesco ha indossato i “panni” del figlio. Mamma Roma. Soprattutto per questo Totti dopo aver segnato si rivolse alla tribuna dove c’erano i genitori e – indicandoli – esclamò: “E’ vostro! E’ vostro!”. E’ loro, è nostro Francesco Totti. Come un classico, come un Parma-Roma, come un libro che va bene dalle elementari all’Università. Come la maglietta della Roma. E’ quello che significa Francesco Totti. Non c’è bisogno da aggiungere tanto.
Il Romanista – Tonino Cagnucci

Parma-Roma: le formazioni ufficiali. Tridente con Borini, Totti e Osvaldo

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Parma-Roma
, le formazioni ufficiali – Questa sera alle ore 20,45 allo Stadio Tardini scenderà in campo una squadra giallorossa diversa da quella che ha pareggiato con i bianconeri del Siena. Rosi in difesa prende il posto di Perrotta che tornerà a centrocampo in sostituzione di Pizarro (Problema alla schiena). In avanti insieme a Borini e Osvaldo giocherà Totti.

Parma (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Modesto; Giovinco, Floccari.
A disp.: Pavarini, Rubin, Feltscher, Blasi, Pereira, Jadid, Crespo.
All.: Colomba.
Squalificati: /
Diffidati: /
Indisponibile: Brandao.
Roma (4-3-3): Lobont; Rosi, Kjaer, Heinze, Josè Angel; Perrotta, De Rossi, Pjanic; Borini, Osvaldo, Totti.
A disp.: Curci, Burdisso, Cassetti, Taddei, Simplicio, Bojan, Borriello.
All.: Luis Enrique.
Squalificati: /
Diffidati: /
Indisponibili: Stekelenburg, Cicinho, Juan, Gago, Greco, Lamela e Okaka.

Parma-Roma, Colomba: “Luis Enrique va rispettato perchè porta avanti le sue idee”

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L’allenatore del Parma Franco Colomba dice la sua sulla Roma di Luis Enrique, che sfiderà in casa questa sera alle 20.45: “In questa fase iniziale tutti possono avere difficoltà. Anche noi abbiamo alternato qualcosa di buono ad altro di meno buono – racconta il tecnico a Tuttomercatoweb -. La Roma avrà le sue problematiche, noi le nostre e dobbiamo cercare di risolverle. Sia che ci siano i giallorossi davanti o un’altra squadra. Quali novità ha portato Luis Enrique? Venendo da una scuola di un certo tipo sta portando quelle idee in cui crede. E per questo va rispettato. Il prestito di Borini? A fine anno vedremo…“.

Il Tempo – Juan e Cicinho esclusi e scontenti

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Non convocati, acciaccati, non utilizzati o utilizzati fuori posto: bollono tante cose nel pentolone romanista. Assenze preventivate, come quelle degli incerottati Stekelenburg e Lamela, del convalescente Greco e di Okaka, e deliberate solo alla vigilia. Gago a casa per i postumi di un colpo al polpaccio rimediato con il Siena, Juan e Cicinho per altri motivi. Per precauzione, “perché – ha spiegato Luis Enrique – ancora non è in condizione e deve ancora raggiungere uno stato di forma superiore”, il primo, “per scusa (lapsus, ndc)…scelta tecnica” il secondo. Anche se Juan, già rimasto seccato per l’esclusione di giovedì, si ritiene prontissimo da qualche giorno e Cicinho, dopo esser stato provato tra i titolari (con Perrotta a fare l’intermedio a centrocampo) nella seduta di ieri, non se l’aspettava proprio di dover restare fuori. I due, però, ne hanno preso atto e ascoltato le motivazioni delle esclusioni dalla conferenza stampa, visto che per ora non sembra proprio che Luis Enrique sia molto propenso a spiegare simili decisioni ai diretti interessati con dei colloqui individuali. Almeno non nel giorno delle convocazioni, dato che Cicinho era già stato rimbrottato in precendenza su cosa aveva sbagliato giovedì. Tra i convocati, invece, ci sono Perrotta e Cassetti, due che venerdì hanno parlottato (sempre in modo garbato) privatamente con Luis Enrique. Cassetti ha chiesto perché non gioca più e il tecnico gli ha risposto che lo ritiene più centrale che esterno. Perrotta ha fatto notare che si trova molto meglio a fare il centrocampista piuttosto che il terzino. Oggi Luis Enrique gli darà ragione?
Il Tempo – Matteo De Santis

DiBenedetto: “Luis Enrique merita fiducia”

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Thomas DiBenedetto, a margine dell’incontro organizzato ieri dal club giallorosso, che ha accolto la squadra giovanile giapponese del Veigata Sendai, ha rilasciato una intervista a Roma Channel.
“Il mio umore è triste è molto triste per le persone del Giappone li ha colpite una grande tragedia, dobbiamo pensare a quanto siamo fortunati e allo stesso tempo dobbiamo aiutarli in ogni modo possibile per farli stare meglio. Il messaggio per i tifosi è “Roma non è stata costruita in un giorno? E’ un messaggio da mettere in testa ai tifosi, magari riascoltare la canzone più volte e più volte ancora, è la strada che i tifosi della Roma devono seguire. Dobbiamo supportare Luis Enrique perchè è un grande lavoratore, è una persona che sa competere, i tifosi lo hanno conosciuto da calciatore, è uno che lavora al meglio delle sue possibilità, ha bisogno di un po’ di fortuna. In un partita succedono tante cose magari c’è un infortunio cambia il piano della gara e lui deve prendere decisioni, i giocatori stanno lavorando in maniera incredibile per entrare nel sistema di giocoche però richiede tanto tanto allenamento per essere applicato come abbiamo visto in queste partite abbiamo avuto un calo. La speranza è che questo non succeda più in futuro e l’augurio e che noi riusciamo a segnare. Le altre grandi in difficoltà? Ogni situazione è differente, c’è chi ha problemi finanziari, chi cambia allenatore, chi cambia giocatori, ognuno deve risolvere i suoi problemi al meglio. Mi auguro che i tifosi anche di altre città prendano ad esempio la passione dei tifosi della Roma hanno per la loro squadra”.

Repubblica.it – Luis Enrique: “Anche se perdo a Parma non mi dimetto”

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Il tempo per esperimenti e rivoluzioni è finito davvero. Classifica impietosa, sebbene divisa con il Milan, e manovra ancora arrugginita, pochi gol e nessuna vittoria nelle prime cinque gare ufficiali: i problemi della propria squadra li conosce bene anche Luis Enrique che, per questo, fissa i traguardi immediati, rimandando a giorni migliori le speranze per il futuro: “L’obiettivo è vincere a Parma”. Anche in caso di ennesimo flop, però, nessuna scelta drastica: “Non penso di dimettermi”.
“NON VENDO FUMO E NON MI DIMETTO”  –  Troppe cose non vanno, negli ingranaggi costruiti dal tecnico spagnolo. Che, però, non si nasconde: “Il responsabile di tutto quanto di negativo accade sono io. Quello che avete visto con il Siena non è il mio modello di gioco. Non vogliamo tenere la palla in una zona di campo non decisiva”. Ma con chi gli chiede se non sia presto per essere considerato un grande allenatore, Luis è altrettanto schietto: “Sono un buon allenatore. E lo dico solo perché sono modesto. Questa è una situazione difficile, ma non vendo fumo”. Anche per questo, a un addio anticipato alla causa giallorossa non ha alcuna intenzione di pensare: “Dimissioni?  –  si chiede sorridendo  –  No, non penso di dimettermi se perdo a Parma. E non chiedo fiducia, ma tempo”. Tempo per i giocatori, per lavorare, per ricostruire quello che fino ad oggi non è andato. La missione, in fondo, è fin troppo chiara: “Quello che cerco di creare è la migliore versione possibile della mia squadra”. Così come l’obiettivo dichiarato: “Il mio obiettivo è vincere a Parma. Non penso al futuro adesso, guardo il presente”.
“NON CAMBIO LA MIA IDEA DI CALCIO”  –  Al di là dei propositi, però, Luis Enrique deve fare i conti con il proprio, crescente, nervosismo, le primissime crepe in uno spogliatoio che inizia a farsi domande sulla scelta degli uomini (Perrotta ha mostrato apertamente al tecnico le proprie perplessità per l’impiego da esterno). E, soprattutto, la delusione del pubblico, che dopo gli applausi nella sconfitta con il Cagliari, ha fischiato il pareggio di giovedì e inizia, via etere, a contestare le scelte del tecnico.
“PER STRADA SOLO INCORAGGIAMENTI” – Costretto dunque ad affrontare il problema: “La gente è delusa? Senza dubbio. Ma per strada i tifosi mi dicono di non mollare, sono ottimisti. Mi piace l’atteggiamento dello stadio, non ci fischiano mai fino alla fine. E la squadra ha bisogno di questo”. Nonostante i dubbi anche dell’ambientò, L’allenatore di Gijon non intende studiare soluzioni alternative. Anzi: “Non ho intenzione di cambiare il mio credo calcistico  –  giura  –  continuo a cercare un calcio offensivo, anche se i numeri non mi piacciono. Credo che un bravo allenatore debba saper ottenere il massimo da ogni elemento”. Proprio per questo, però, lascia perplesso l’utilizzo di Totti sulla trequarti, o la collocazione in una zona troppo arretrata di De Rossi. “Totti dietro le punte ha libertà totale, De Rossi invece mi serve in quella posizione per costruire l’azione. Io voglio vedere la migliore versione di ogni singolo, di De Rossi e di Totti in particolare. Daniele e Francesco hanno un rendimento ottimo. A me non preoccupa la situazione dei singoli, ma sono preoccupato del gruppo”.
DIBENEDETTO PREOCCUPATO  –  Del gruppo è preoccupato anche DiBenedetto. Ieri sera, nel corso di un ricevimento nella residenza dell’ambasciatore giapponese organizzata per l’amichevole organizzata tra i Giovanissimi della Roma e l’under 14 del Vegalta di Sendai, città tra le più colpite dalla catastrofe dell’11 marzo scorso, il prossimo presidente ha garantito “Massima fiducia verso il tecnico e la squadra”, chiedendo “pazienza ai nostri tifosi”. Al termine della serata, però, il proprietario del club si è soffermato qualche minuto con l’a. d. Fenucci e l’avvocato Baldissoni per chiedere conto, nuovamente, dei motivi di un avvio stentato. Nessuna volontà di cambiare, solo il timore che la situazione si faccia di settimana in settimana più difficile. Anche per l’allenatore stesso. Una preoccupazione legittima.
Repubblica.it – Matteo Pinci

Parma-Roma – I giallorossi partono da Fiumicino. Totti: “Un tiro in porta? Speriamo”

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Parma-Roma – La squadra giallorossa partirà dall’aeroporto di Fiumicino verso il capoluogo emiliano con il volo AZ8066 delle ore 17.20. La squadra di Luis Enrique domani sera affronterà il Parma allo stadio Tardini per il quinto turno del campionato di serie A 2011/2012 alle ore 20.45.
16.40 – La squadra arriva all’aeroporto di Fiumicino. Circa 30 tifosi attendono i giocatori. Totti, Borriello e De Rossi si fermano per le foto egli autografi. Alla domanda “Ma lo facciamo un tiro?” il capitano giallorosso ha risposto “Speriamo”.
16.50 – La squadra si è imbarcata sull’aereo ed è pronta a partire verso Parma.

Conferenza Luis Enrique: “Non è la Roma che voglio, ma non mi dimetto”

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Parma-Roma: la conferenza stampa di Luis Enrique. Il tecnico spagnolo ha incontrato i giornalisti alle ore 12.30 a Trigoria in vista dell’incontro di domenica sera (ore 20,45) allo stadio Tardini.
CALO ATLETICO – “Non sono preoccupato per la situazione fisica, è normale quando non arrivano i risultati. Non ho visto i miei calciatori fare allungamento, che invece ho visto negli avversari. Non sono preoccupato di questa situazione che è normale quando i risulati non arrivano. Non cambio formazione per questo anche se tre partite in pochi giorni sono tante”.
MODULO“Non cambio la mia visione di vedere il calcio, che è offensiva. I numeri sono negativi ma ribalteremo questa situazione. Diverso discorso è adattare il modulo alle caratteristiche dei propri giocatori. Un bravo allenatore sa fare questo. Uno spera sempre di inizare benissimo e che tutto sia più facile ma non si può decidere come iniziare. Io guardo avanti, prendo gli errori del passato e convinco i miei giocatori a continuare la strada del trionfo. Avere la palla per fare gol, è questo che dobbiamo fare. I miei giocatori sono preparati per farlo, contro l’Inter eravamo tutti bravissimi, tre giorni dopo non possono essere scarsi. Il bicchiere non è nè mezzo pieno nè mezzo vuoto, il bicchiere è a metà. Io sono ottimista e lavoriamo al massimo. Ancora non l’ho fatto al 100% visti i risultati ma il mio lavoro è ottenerli. Per assimilare un ruolo collettivo dipende sempre da tante situazioni diverse. I giocatori sanno cosa dobbiamo fare in attacco e in difesa, per farlo bene bisogna farlo al momento giusto e alla velocità giusta. Quella è difficile e dobbiamo farlo meglio. Contromosse delle piccole? E’ una situazione che conosco, il Siena non sembrava una squadra piccola, ma sembrava una grande che meritava la vittoria. Complimenti a Sannino. Questo è il mio lavoro e spero non succederà più. Noi pensiamo a pressare l’avversario alto e a tenere sempre la palla. Le soluzioni di contropiede le conosco bene, sono tre anni che lavoro con questo tipo di pressione, il mio lavoro è far capire ai miei giocatori come uscirne”.
PROBLEMI – “Voglio vedere la migliore versione di De Rossi, di Totti, di Osvaldo e di tutti. Di Francesco e Daniele vedo un rendimento ottimo, non sono preoccupato di due o tre giocatori ma della situazione generale. Io sono il responsabile di tutto quello che di male succede ma continuo a lavorare. Il mio modello di gioco non è quello visto a Siena, anche i giocatori lo sanno, ma non è facile fare le cose come noi vogliamo ma io continuo a lavorare sui punti che vanno male. Francesco ha una libertà totale, è un giocatore immaginativo e non lo scopro io, è il giocatore con più qualità della squadra. De Rossi ha la possibilità di giocare interno ma questo è il mio lavoro e lo faccio per la squadra. Tutto quello che cerco di cambiare e innovare è la migliore versione della mia squadra”.
ALLENATORE – “Sono un buon allenatore e per questo sono qui a Roma. Buono perchè sono modesto eh? (ride n.d.r.). Non vendo fumo, sono orgoglioso dei miei giocatori, del mio staff e della mia squadra. Devo migliorare tantissimo ancora”.
ATTACCO – “I miei esterni devono essere veloci, forti, bomber, tecnici e belli. E sono fortunato che tutti quelli che ho sono più o meno in questa condizione. Una volta che si è chiuso il mercato questa è la migliore squadra che ho e ho massima fiducia in loro”.
ERRORI – “In caso di sconfitta a Parma dimissioni? No, non lo penso. Errori ne sono stati fatti tanti, come la velocità della palla, ma questo è passato, Siena è dimenticata. Ora sono preoccupato per il Parma, per il suo contropiede e la sua forza in casa e la sua possibilità diu avere calci piazzati. Io non chiedo fiducia o tempo, ma solo tempo per i calciatori per assimilare ruoli e tattiche. Gli allenatori dipendono sempre dal risultato”.
GIOCO SCOLASTICO – “Con il Siena è stata una partita bruttissima, ma ho visto un grande atteggiamento dei miei giocatori. Sono il massimo responsabile di quello che non è piaciuto a Walter Sabatini e ai tifosi. E’ stata una partita orribile”.
INFORTUNI – “Gago è infortunato, ha un colpo forte al polpaccio. E’ escluso per questo motivo. Juan non è ancora al livello fisico che vogliamo e aspetto che si alleni in modo migliore. Cicinho invece è una scelta tecnica”.
BOJAN – “Lo vedo bene, non solo lui ma tutti quelli che possono giocare in attacco. Poi scelgo la migliore scelta secondo me. Tutti e 5 i calciatori faranno gol di sicuro, è il mio pensiero”.
INGAGGIO “Parlare dello stipendio in questo momento di crisi non va bene, se avevo vinto cinque partite non mi chiedevi dello stipendio. Pensavo di essere tra i meno pagati”.
OBIETTIVO – “Obiettivo è vincere a Parma. A lungo termine? Sempre vincere a Parma, guardo solo il presente”.
ENTUSIASMO – “Mi dispiace che la gente possa essere delusa. Ringrazio tutti i tifosi all’Olimpico e per le strade, mi parlano sempre di ottimismo e di non mollare. C’è entusiasmo, mi piace il loro comportamento. E’ normale che fischiano quando i risultati non vengono”.
CASSETTI – “E’ un professionista e un ragazzo incredibile. Io lo vedo più come difensore che come terzino anche se so che può fare tutti e due i ruoli. So che lui giocava lì come terzino destro lo scorso anno, è un’altra possibilità. Mi piacciono i calciatori che possono fare più ruoli e Marco è uno di quelli. Sono contento del suo contributo che dà nonostante non venga impiegato in questo momento, è un professionista esemplare, complimenti a lui”.

 

Ag.Cicinho: “Non sapevo della sua mancata convocazione”

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Parma-Roma, Cicinho non convocato per scelta tecnica – Dopo i pochi minuti giocati contro il Siena giovedì scorso, il laterale brasiliano non è stato inserito nella lista dei giocatori che domani sera affronteranno la formazione emiliana allo stadio Tardini. Ricardo Sarti, manager che cura gli interessi dell’esterno, ha parlato del momento del suo assistito: “Non ero a conoscenza della mancata convocazione – afferma a vocegiallorossa.it –  perché adesso non mi trovo a Roma. Sul rinnovo non ci sono novità, quando tornerò nella Capitale se ne potrà parlare”.

Primavera, Roma-Palermo 1-1: presente anche Luis Enrique

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Roma-Palermo Primavera –
La squadra di Alberto De Rossi, nella terza giornata del campionato Primavera, torna in campo dopo il pareggio con la Juve Stabia e la vittoria esterna con il Catania. Presente anche Luis Enrique che, terminata la conferenza stampa, è giunto a bordocampo per assistere al match. I baby giallorossi, però, non vanno oltre il pareggiano per 1-1 sul sintetico del campo A del Fulvio Berandini grazie alle reti di Caprari al 23′ pt e Bollino al 13′ st.
Le formazioni:
ROMA (4-2-3-1) : Pigliacelli; Sabelli (C), Rosato, Barba, Nego; Cittadino, Verre; Caprari, Ciciretti, Piscitella; Tallo.
A disp.: Proietti Gaffi, Ricci M., Ceccarelli, Spadari, Pagliarini, Politano, Leonardi.
All.: De Rossi.
PALERMO (4-4-2) : Micai; Caputo, Silvestri A., Prestia (C), Di Chiara; Sanseverino (C), Vassallo, Barberis, Bollino; Lores, Jara Martínez.
A disp.: Patania, Piscopo, Viscuso, De Vita, Rojas, Cristofari, Zerbo.
All.: Capodicasa.
Arbitro: Sig. Vincenzo Soricaro di Barletta.
Assistente 1: Sig. Pier Luigi De Rubeis de L’aquila.
Assistente 2: Sig. Emanule Mariani di Perugia.
Marcatori: Caprari al 23′ pt, Bollino al 13′ st.

Parma-Roma, Leonardi: “Per battere i giallorossi dobbiamo fare come il Siena”

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Parma-Roma, Pietro Leonardi, direttore generale della società emiliana, ha presentato la gara di domani sera contro i giallorossi di Luis Enrique. “Dobbiamo prendere esempio dal Siena, che ha una grande qualità: ha il gusto di stupire, indipendentemente dai calciatori che ha in formazione. E contro la Roma dobbiamo stupire anche noi – ha affermato Leonardi a Radio Radio – . Per ambizioni e obiettivi è una partita importante per noi quanto lo è per la Roma. Abbiamo bisogno di fare più punti possibili e il fatto di giocare in casa deve essere un vantaggio: se continuiamo ad avere difficoltà in trasferta come successo finora, in casa dobbiamo raccogliere il maggior numero di punti possibili”.

Ancelotti: “Voglio tornare ad allenare ma in Inghilterra”

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Carlo Ancelotti, ex allenatore del Chelsea, ha parlato del suo futuro in un’intervista al Daily Mail. Ecco le parole dell’ex centrocampista giallorosso: “Andrò a vedere gli allenamenti di Manchester United e Real Madrid, alleno da 15 anni ed è l’occasione per imparare qualcosa di nuovo. Ma voglio svegliarmi ogni mattina e andare agli allenamenti. Fin qui non è stato difficile, c’era l’estate, non c’erano partite, sono stato in vacanza. Ma ora è un pò strano per me. Amo Londra, amo l’Inghilterra, amo il calcio inglese, la sua cultura, l’atmosfera, la natura competitivà della Premier League. L’Inghilterra è il miglior Paese del mondo per il calcio. In Spagna ci sono solo due squadre, non c’è la stessa competizione, qui è diverso, ci sono tante buone squadre e devo ringraziare il Chelsea per avermi dato l’opportunità di lavorare qui. Se non fosse stato per il Chelsea non avrei vissuto questa esperienza”.

Premier League – Balotelli gol e il City è in testa

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Premier League – Il Manchester City supera l’Everton nella gara valida per la sesta giornata del campionato inglese e si porta momentaneamente al comando della classifica aspettando la gara dello United che nel tardo pomeriggio sarà impegnato sul campo dello Stoke City. All’Etihad Stadium finisce 2-0 con i gol di Balotelli e Milner. L’attaccante italiano ex Inter, entrato al posto di Dzeko dopo un’ora di gioco, ha sbloccato il risultato al 68′ con un destro da fuori area indirizzato all’angolino basso. Dopo il gol, Balotelli è corso in panchina ad abbracciare Roberto Mancini, tecnico dei ‘Citizens’. All’89’ Milner chiude l’incontro con un colpo dopo un assist di Silva.

Miccichè (vice-pres. Palermo): “Non mi sorprenderebbe vedere Delio Rossi sulla panchina della Roma”

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Guglielmo Miccichè
, vice presidente del Palermo, ha detto la sua, come riporta calciomercato.it, su un eventuale arrivo di Delio Rossi sulla panchina giallorossa. Secondo il dirigente rosa-nero, la Roma continuerà a credere nel progetto di Luis Enrique,  nonostante non lo sorprenderebbe vedere l’ex tecnico bianco-celeste sulla panchina dei giallorossi.

Parma-Roma: i convocati di Luis Enrique. Out Cicinho, Juan e Gago.

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Il tecnico giallorosso Luis Enrique ha diramato questo pomeriggio la lista dei convocati per il match di campionato allo stadio Tardini di Parma contro gli emiliani allenati da mister Colomba in programma domani sera alle 20.45. Esclusi Stekelenburg, Cicinho, Juan, Gago, Greco, Lamela e Okaka.

Questa la lista dei convocati:

BORINI Fabio

BORRIELLO Marco

BURDISSO Nicolas

CASSETTI Marco

CURCI Gianluca

DE ROSSI Daniele

HEINZE Gabriel

KJAER Simon

KRKIC Bojan

LOBONT Bogdan

OSVALDO Pablo

PERROTTA Simone

PIGLIACELLI Mirko

PIZARRO David

PJANIC Miralem

ROSI Aleandro

TADDEI Rodrigo

TOTTI Francesco

VALDES J. Angel

Righetti: “Alla Roma manca la fiducia in ciò che fa”

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Ubaldo Righetti, ex difensore della Roma, ora commentatore per Roma Channel e per la RAI, ha parlato della situazione giallorossa in un’intervista a Il Romanista. “Paura? Certo che c’è. Perché se lo ha detto lo stesso Luis Enrique vuol dire che lo ha avvertito, all’interno della squadra. Che ha dato finora grande disponibilità al tecnico, ma probabilmente ha difficoltà a tradurre sul campo quello che lui vuole. La vittoria sarebbe stata un palliativo. Non avrebbe risolto la situazione, visto che la prestazione non c’è stata. Sarebbe stata importante per i punti, ma solo per quelli. E neanche sul piano psicologico, perché sai che nella gara successiva potresti ripetere la brutta prestazione e non fare risultato. Al contrario, se la prestazione c’è, sai che puoi anche perdere o pareggiare una partita, ma prima o poi i risultati verranno. Solo la prestazione paga e può infondere sicurezza. Perché ciò che provi in settimana, lo vedi realizzato la domenica. Quando c’è la verifica, anche di ciò che hai fatto nell’intero periodo. Cosa manca? L’ha detto Luis Enrique: la fiducia in ciò che fai. Che non si compra certo al mercato. Ma puoi costruire solo lavorando. Quanto può incidere l’utilizzo di molti giocatori in ruoli per loro inediti? È una cosa che può verificare solo lui. Perché si può fare opera di convincimento presso i giocatori, almeno quelli che hanno più spirito di adattamento. Magari solo in alcune partite e non in tutte. Con Mourinho abbiamo visto Eto’o fare anche il terzino… Se è per questo, giovedì, il Capitano si è esibito anche in scivolata, da difensore… Ci può stare. L’importante è che resti un’emergenza e non diventi una costante. Perché prima di Totti ci sono altri dieci, dietro di lui, che possono fare quella cosa. E se Francesco arriva a contrastare nella propria area, vuol dire che qualcosa non va. Insomma, manca la verticalizzazione. Ma, soprattutto, la tranquillità. E solo il tecnico può metterci rimedio”.