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Il Romanista – DiBenedetto: “Abbiate fiducia, i risultati arriveranno”

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«Ho piena fiducia nell’allenatore, nei dirigenti e nella squadra. Tutti stanno facendo un lavoro incredibile e penso che i risultati arriveranno presto. Capisco il dispiacere dei tifosi, ma chiedo loro di avere pazienza». Thomas DiBenedetto si espone in prima persona. E pur essendo il primo ad essere dispiaciuto della situazione giallorossa, chiede a tutti «ancora un piccolo sacrificio». Il futuro presidente romanista ieri sera era, insieme all’amministratore delegato Fenucci, all’avvocato Baldissioni, a Joe Tacopina, a Tonino Tempestilli e Bruno Conti, nella residenza dell’ambasciatore del Giappone nei pressi dell’Appia Antica ospite di una serata organizzata nell’ambito dell’iniziativa che ha portato in Italia la formazione calcistica giovanile del Vegalta Sendai, proveniente da una delle città maggiormente colpite dal terremoto e dallo tsunami dello scorso marzo. Dopo il deludente pareggio con il Siena di giovedì sera all’Olimpico,
DiBenedetto ha deciso di parlare. Giacca scura, cravatta, sinceramente emozionato nell’incontrare i ragazzi giapponesi insieme ai Giovanissimi della Roma (abbracciati e coccolati da Bruno Conti, che mister Tom ha definito “cavaliere”) DiBenedetto, dopo aver fatto i complimenti ai giapponesi per la loro capacità di reagire al terremoto, svelando tra l’altro di avere una parente di origine nipponica, non ha potuto evitare di parlare di Roma. Lo ha fatto davanti a microfoni e telecamere, con la speranza che il suo messaggio serva a dare un po’ di serenità a tutto l’ambiente: «Luis Enrique, Sabatini e tutte le persone che sono a Trigoria – ha spiegato – lavorano molto duramente per la Roma. Dobbiamo dar loro tempo, per consentirgli di trovare un giusto mix tra tutte le componenti che possa essere interessante ed eccitante. E sono sicuro che quando arriveranno i gol tutti se ne accorgeranno». Adesso però sembra difficile ridare entusiasmo a una piazza che ha appoggiato il nuovo progetto fin dall’inizio e che ora si trova alle prese con un avvio di stagione che definire deludente è poco: «Ho detto spesso – ha detto ancora DiBenedetto – che Roma non è stata costruita in un giorno e lo stesso vale per una squadra di calcio, anche se con tutti gli acquisti che abbiamo fatto nell’ultimo periodo è come se lo fosse. I giocatori si devono ancora conoscere, non è facile adattarsi, ma sono sicuro che presto tutto si sistemerà. Questa squadra – ha concluso – sta cercando di attuare sempre il proprio gioco, l’idea è quella giusta e la fiducia non deve mai mancare». Come DiBenedetto la pensa anche l’avvocato Joe Tacopina. Anche lui in giacca e cravatta, con spilla della Roma, racconta che «negli ultimi minuti di Roma-Siena, DiBenedetto mi dava quasi dei pugni sulle ginocchia tanto era nervoso per il risultato. Anche io ci sono rimasto male per il pareggio, esclusi gli ultimi minuti la squadra mi è piaciuta». La partita contro i toscani non ha segnato il debutto di Tacopina all’Olimpico: «C’ero già stato altre volte, quattro anni fa ero ospite in autorità. Mi aveva invitato una donna». Gli viene chiesto se la donna in questione fosse Rosella Sensi. Lui sorride e dice: «Yes. Quello però è il passato. Adesso vedo una società con un progetto ben chiaro, che nel giro di qualche anno darà risultati importantissimi. Luis Enrique mi piace, Sabatini credo che sia un genio e sono fiducioso per il futuro. Anche se…». Anche se? «Il pareggio col Siena proprio non ci voleva». Cosa ha detto quando c’è stato l’1-1? Tacopina sorride e lo dice in perfetto italiano. Peccato solo che non sia riferibile. Riferibile è invece il rapporto che confessa di avere con Roma: «Mio padre è romano, il calcio e questa città sono la mia più grande passione, la targa della mia auto inizia con Spqr. Può bastare?».
Il Romanista – Chiara Zucchelli

Il Tempo – Roma a terra

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Un uomo solo. Di solito si sente così un allenatore in crisi di risultati. La lista dei potenziali sostituti cresce di giorno in giorno e alla fine sono in pochi a salvarsi dalla scure dell’esonero. Con Luis Enrique non è (e non sarà) così. La Roma non ha vinto una partita su cinque giocate, è già fuori dall’Europa, gioca un calcio noioso e vulnerabile eppure nessuno pensa a mettere alla porta lo spagnolo. Luis Enrique non è un uomo solo, ma in difficoltà. È questa la netta impressione che ha dato giovedì dopo la partita, percepita anche ieri da tutti quelli che ci hanno parlato. Baldini gli ha telefonato dall’Inghilterra e insieme a lui ha discusso dei possibili rimedi. Che serva una vittoria è chiaro a tutti: secondo il dg in pectore e l’allenatore il problema della squadra è soprattutto psicologico. Ma non è l’unico. L’attacco non funziona, la difesa è perforata a piacimento dagli avversari e le gambe non reggono: i cinque gol subiti finora sono arrivati tutti negli ultimi 22 minuti. Così Baldini si è spinto oltre, discutendo delle possibili varianti tattiche da provare nelle prossime partite. Sabatini ha fatto lo stesso, faccia a faccia con Luis Enrique a Trigoria, dopo aver parlato singolarmente con alcuni giocatori. Lo stesso Fenucci ha passato qualche ora insieme all’allenatore. Il ds e l’ad, che rispetto a Baldini vivono la quotidianità romanista, sono altrettanto preoccupati. Lo stesso vale per DiBenedetto. Ma nessuno, dalla cima ai piedi della società, ipotizza soluzioni drastiche. Sarà Luis Enrique, eventualmente, a farsi da parte. Il tecnico, seppur frastornato, prova ad andare avanti. Ieri ha parlato ai giocatori, alzando decisamente di più la voce rispetto agli ultimi post-partita. Qualche giovane che guardava il telefonino mentre lui catechizzava il gruppo gli ha fatto perdere la pazienza.
«Dobbiamo ritrovare allegria – ha detto, spalleggiato dal mental coach Lorente – e credere in quello che facciamo. Siamo troppo lenti, gli attaccanti non aiutano a recuperare la palla, facciamo troppi passaggi in orizzontale: così non siamo una squadra». Questo, in soldoni, il discorso fatto ai giocatori che continuano ad ascoltarlo, seguirlo e annuire. Forse il problema sta proprio qui. Nessuno se la sente di uscire dallo spartito, da un Totti mai così dedito alla causa fino all’ultimo dei ragazzini. Mai un guizzo, mai un movimento fuori dagli schemi. Anche chi gioca fuori ruolo si attiene allo spartito. I risultati, però, non arrivano e adesso ogni avversario fa paura. Domani c’è il Parma, poi l’Atalanta e meno male che il derby arriva dopo la sosta. Luis Enrique non intende cambiare. Il modulo resta il 4-3-3, il sistema di gioco identico, Totti (che a Parma potrebbe riposare) è il trequartista, gli attaccanti, che siano Osvaldo o Borini, devono partire larghi. L’allenatore continuerà a comunicare i convocati per le partite casalinghe il giorno della partita ma la cosa sta disturbando più di un giocatore. Dal gruppo compatto con l’allenatore iniziano a staccarsi i primi pezzi: Juan non ha ricevuto spiegazioni per la mancata convocazione di giovedì e ci è rimasto malissimo, Cassetti si sente l’ultima ruota del carro, Rosi e Simplicio sedotti e abbandonati, Heinze e Gago hanno capito di essere riserve, Borriello vorrebbe essere altrove. Anche la gestione dei portieri ha creato problemi. Tancredi aveva puntato su Curci, il tecnico ha preferito schierare Lobont. Per nascondere i problemi servono le vittorie, prima che l’anestesia di un ambiente incredibilmente quieto finisca il suo effetto. A Trigoria ieri è apparso uno striscione d’incitamento: «Daje Roma». I tifosi sono cambiati, adesso tocca a Luis Enrique.
Il Tempo – Alessandro Austini

DiBenedetto: “Fiducia a Luis Enrique, l’idea di gioco è quella giusta. Chiedo pazienza ai tifosi”

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Nella residenza dell’ambasciatore giapponese in Italia, la As Roma ha incontrato una delegazione Under 14 della squadra nipponica del Vegalta Sendai, che oggi ha affrontato a Trigoria la formazione dei giovanissimi nazionali giallorossi di Coppitelli. Alla manifestazione ha partecipato Thomas DiBenedetto accompagnato da Tacopina, l’avvocato Baldissoni e Bruno Conti. Queste le parole del presidente in pectore a margine dell’evento:

“Piena fiducia a Luis Enrique , dirigenti e squadra. Chiedo ai tifosi di avere pazienza, la stessa pazienza che hanno avuto i giapponesi dopo il terremoto. Capisco il loro dispiacere, ma stiamo cercando di trovare il giusto mix tra giocatori e stile di gioco. Tutti stanno facendo un grande lavoro e si stanno impegnando tantissimo, l’idea di gioco è quella giusta i risultati arriveranno”.

Repubblica.it – Fiducia a Luis Enrique “Ma bisogna crescere subito”

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Dopo la deludente prestazione col Siena la Roma prova a ripartire anche se su Luis Enrique iniziano ad addensarsi nuvole scure. Tuttavia la proprietà ed i dirigenti non mettono in discussione l’allenatore.

LUIS ENRIQUE PROVATO – “Siamo con te, lavora sereno”. Non era necessario ribadirlo direttamente, perché a Luis Enrique arrivasse il messaggio. Ma nelle ultime settimane, l’astinenza prolungata da vittorie (nessuna dall’inizio di agosto ad oggi) e la fatica nel digerire i nuovi dogmi, hanno iniziato a farsi sentire per l’allenatore di Gijon, provato non poco da critiche e risultati. Per questo, prima dell’allenamento mattutino, Sabatini si è fermato qualche minuto con lui: battute, soprattutto, per provare a far scorrere la tensione accumulata dal tecnico anche nel corso della partita. Poi, nel pomeriggio, durante l’amichevole tra i giovanissimi della Roma e l’under 14 del Vegalta Sendai, anche l’a. d. Fenucci ha voluto parlare con lui: uno scambio di battute per ribadirgli il sostegno massimo al di là dei risultati, pur ammettendo che “C’è da migliorare, tanto e subito”. Anche a costo di cambiare qualcosa.

FIDUCIA DI CLUB E SQUADRA – Cambiare, ma senza farsi prendere dalla tentazione di stravolgere il progetto sportivo. Il pareggio interno di giovedì notte contro un avversario non certamente irresistibile, ha però messo la squadra di fronte a tutti i propri limiti: gioco scontato, scolastico, uno spartito asfittico in cui è mancata l’iniziativa dei singoli. Elementi su cui lavorare, e non poco, come ha spiegato l’allenatore alla squadra oggi nel consueto colloquio del giorno dopo. “Ma i risultati arriveranno, dobbiamo solo continuare a impegnarci”, la promessa di Luis a un gruppo che crede ciecamente nei metodi e nelle proposte della sua guida. Troppo, forse: si eseguono schemi e richieste, manca l’idea illuminante, la giocata rischiosa, come ha dovuto constatare di fronte ai suoi giocatori lo stesso tecnico.

ACCUSE – Su di lui pesano, però, anche altre accuse: incomprensibili le scelte di Perrotta esterno destro, seppur in una difesa molto elastica. La volontà di insistere su un Osvaldo che, a parte il gol, continua a deludere, lasciando inizialmente fuori Borini, tra i migliori a Milano e anche ieri. La decisione di rinunciare ancora una volta a Bojan per tutti i 90 minuti, rimangiandosi la richiesta di prenderlo “a qualsiasi costo” dal Barcellona. Solo alcune delle domande che si pongono in molti, aspettando una vittoria per scacciare i cattivi pensieri. “Non so quanto ci vorrà”, sospira Luis Enrique. Che non farebbe fatica a sposare il pensiero espresso da José Angel sul proprio Twitter per descrivere la gara con il Siena: “Una vera sofferenza”. Per ridare ossigeno al progetto sportivo, fischiato ieri anche dai 35 mila spettatori dell’Olimpico, servirebbe un messaggio diretto di chi a questa idea ha dato vita: Franco Baldini. Il 10 ottobre, giorno del suo (probabile) ritorno a Roma, sembra ancora troppo lontano.
Repubblica.it – Matteo Pinci

Stadio Roma, Fenucci incontra Zavanella a Trigoria. DiBenedetto vede Malagò in mattinata

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Torna in auge la questione dello stadio. Oggi a Trigoria Claudio Fenucci ha incontrato l’architetto Guido Zavanella per discutere il progetto, tuttavia non è stato confermato l’incontro tra Mr. Thomas DiBenedetto e Sergio Scarpellini, proprietario dei terreni in zona Massimina dove era stata individuata l’area per lo stadio ‘Franco Sensi’. Presente al meeting anche l’assistente di Walter Sabatini Frederic Massara. In mattinata il Tycoon americano ha incontrato anche Giovanni Malagò.

Parma-Roma, Colomba: “Luis Enrique? In Italia si punta sulla concretezza”

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Parma-RomaFranco Colomba, tecnico della formazione emiliana, ha parlato a Sky Sport della gara di domani sera e del tecnico giallorosso:Luis Enrique? Leggo queste esternazioni e questi metodi per mettere in difficoltà il tecnico che non sono corretti. Il calcio va vissuto per quello che è – ha dichiarato il tecnico a margine della conferenza stampa – , lui cerca di proporre qualcosa. Qui non c’è mai il tempo per farlo e bisogna andare alla ricerca della concretezza. Questo vale per lui come per me e tutti gli altri tecnici”.

Serie A, un minuto di silenzio per i militari caduti in Afghanistan

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Gianni Petrucci, Presidente del Coni, ha chiesto alle Federazioni sportive che sia osservato un minuto di silenzio  in tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia nel fine settimana in memoria dei tre militari italiani caduti in Afghanistan.

Faccia a faccia fra Luis Enrique e Fenucci a Trigoria

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Claudio Fenucci e Luis Enrique hanno da poco un faccia a faccia fra le mura di Trigoria. L’incontro si è svolto al termine della partita fra gli under 14 giallorossi e i giapponesi del Sendai Vegalta.

Diritti tv, Camiglieri (Open Gate Italia): “Necessario trovare altri ricavi”

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Il nuovo accordo per i diritti tv che aumenteranno gli introiti per le società di Serie A non cambierà, tuttavia, la situazione dei bilanci in profondo rosso delle squadre. Lo pensa anche Tullio Camiglieri, presidente della Open Gate Italia (società che cura, tra l’altro, la comunicazione di Thomas DiBenedetto As Roma), secondo il quale «è necessario trovare altre fonti di ricavi, a cominciare dagli stadi». «Nel panorama dei ricavi delle società di calcio – spiega all’ANSA Camiglieri – i diritti tv assumono un valore sempre più importante. Questo espone le società a una forte dipendenza dai broadcaster e quindi anche ad uno squilibrio. L’ingresso di Mediaset Premium ha fatto sì che ci fosse più pluralità e maggiore competitività ma servono altre fonti di ricavo, e principalmente dagli stadi. Lo stadio – sottolinea – può diventare oltre che la casa della squadra, un luogo di aggregazione all’interno del quale ci possono essere elementi di attrazione per la collettività, oltre ad essere una fonte di ricavo per i club». Secondo Camiglieri la questione stadi è prioritaria e fattibile. «L’operazione Juventus può essere fatta anche altrove – sottolinea – ed in maniera più avanzata, ma i sindaci sono sordi. Or asperiamo che a Roma si riesca. Vedo grande disponibilità sia da parte del sindaco Alemanno sia del presidente della Provincia, Zingaretti». Camiglieri, evidenzia come ulteriori fonti di ricavo possano arrivare da merchandising e dal marketing ma è necessario che ci sia una difesa del marchio e la lotta alla contraffazione, temi già noti (che sono stati posti anche all’attenzione del tavolo istituzionale voluto da Coni, Figc, Lega di serie A con i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e Rocco Crimi, ndr), ribadendo la necessità di «tutelare tutte quelle che sono le fonti di sviluppo e ricavo. Nel nostro paese – sottolinea – la legge sugli stadi è stata voluta da tutti gli schieramenti indistintamente ma non si capisce perchè non si riesce a portarla a casa». Secondo Camiglieri (autore, tra l’altro di un libro «La grande avventura della Pay Tv») «solo i diritti tv non possono bastare. Ad esempio, va approfondito il tema del marchio Serie A. Bisogna valorizzare la Lega di serie A in quanto tale, in Italia ma soprattutto all’estero in modo da valorizzare anche i diritti tv oltre confine e trarne ricavi consistenti. C’è poi da valorizzare la rete, terreno fino ad ora poco sfruttato». «I diritti tv non potranno aumentare ancora molto – prosegue il presidente di Open Gate Italia – Va dato atto ad Infront di aver portato un grande risultato ma c’è un limite fisiologico oltre il quale non si può andare. E per questo bisogna lavorare affinchè il prodotto calcio sia sempre più spettacolare, come un grande film. Dobbiamo fare un salto di qualità e lo stadio è un elemento importante. È ora di superare il concetto degli stadi che vivono solo 90′ minuti». 

Parma – Roma, statistiche

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L’ultima vittoria casalinga del Parma è anche l’ultima ufficiale ottenuta in assoluto dai gialloblu contro la Roma: risale all’8 maggio 2005 quando, in serie A, gli emiliani si imposero per 2-1 in casa. Nelle successive 12 sfide ufficiali, disputate tra Parma e Roma, lo score Š di 3 pareggi e 9 affermazioni giallorosse. Il Parma, tra vecchia e nuova stagione, è reduce da 4 vittorie casalinghe ufficiali consecutive, ottenute nell’ordine contro Inter (2-0), Palermo (3-1) e Juventus (1-0) nella serie A 2010/11, Grosseto (4-1) nella coppa Italia 2011/12) e ChievoVerona (2-1) nel campionato 2011/12. L’ultima squadra ad uscire imbattuta dal “Tardini” è stato il Bari che, il 3 aprile scorso in serie A, si impose per 2-1. L’ultimo gol ufficiale segnato dalla Roma in trasferta risale al 15 maggio scorso quando, in serie A, venne sconfitta per 1-2 in casa del Catania. L’autore del gol giallorosso fu Loria al 14’: da allora si contano i restanti 76’ di quel match, le intere partite in casa di Slovan Bratislava (k.o. per 0-1 in Europa League) ed Inter (0-0 in serie A), per un totale di 256’ di digiuno fuori casa.

Comunicato As Roma: info biglietti Roma – Atalanta

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Biglietti Roma – Atalanta. Tutte le informazioni necessarie per acquistare i tagliandi nel comunicato pubblicato dalla società:

Prevendita riservata ai  Titolari di AS ROMA CLUB PRIVILEGE non abbonati su tutti i posti disponibili: dalle ore 15.00 di lunedì 26 settembre 2011, presso tutti i punti vendita abilitati.
Prevendita libera:
– dalle ore 15.00 di martedì 27 settembre, alle ore 17.00 di sabato 1° ottobre 2011 (A.S. Roma Store).
– dalle ore 15.00 di martedì 27 settembre, alle ore 18.00 di sabato 1° ottobre 2011 (Ricevitorie LIS e Biglietteria Axel).

Parma – Roma, Leonardi: “Siamo in emergenza, ma dobbiamo dare il massimo”

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In vista del delicato match di campionato contro la Roma, l’amministratore delegato del Parma FC Pietro Leonardi, ha parlato a Sky della situazione della sua squadra: “Sappiamo che dobbiamo migliorarci. A Firenze abbiamo retto un tempo, ma dopo l’intervallo abbiamo preso gol dopo 40 secondi e siamo calati. È vero che avevamo tante assenze ma è una situazione da codice rosso perchè il campionato è più che complicato. Tutto l’ambiente, partendo da giocatori e allenatore, deve capire che dobbiamo essere più determinati perchè la strada è dura. Probabilmente abbiamo i nostri limiti, ma la squadra deve avere la certezza che solo dando il massimo si esce da questa situazione”.

Feliziani (resp. biglietteria Roma): “Il Carnet? Aspetteremo comunque il Cda”

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Carlo Feliziani, responsabile della biglietteria della Roma, in un’intervista a PagineRomaniste.com, espone la posizione della società sulla situazione del carnet. Ecco le sue dichiarazioni: “La determinazione è già affare concreto, pertanto la questione rappresenta già un dato di fatto. Il comunicato è uscito ieri sera, tuttavia aspetteremo gli esiti del CDA del prossimo 27 settembre perchè qualsiasi decisione verrà presa in quel contesto e in quella sede“.

Roma-Siena, Perinetti: “Luis Enrique ha bisogno di tempo”

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Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Siena, è tornato a parlare del pareggio di ieri sera all’Olimpico fra Roma e Siena in una intervista a Calciomercato.it: “Per noi il commento sulla partita di ieri non può che essere positivo. Non è solo per il risultato, un pareggio importante, ma soprattutto per la prestazione. Siamo molto contenti per come i ragazzi hanno giocato. Noi pensiamo alla salvezza, ma il futuro può essere più roseo se continuiamo così. Dipendiamo dai risultati e se questi non arrivano c’è crisi. La Roma quando ha iniziato questo progetto, come prendere dei giocatori bravissimi ma giovani, lo sapeva che sarebbe servito del tempo. Luis Enrique ha una mentalità diversa: il calcio spagnolo è diverso da quello italiano e per far fare questo cambio di mentalità ai giocatori è necessario del tempo. Far girare la palla senza movimento fa diventare la squadra prevedibile. In Spagna oltre al possesso palla i giocatori si muovono tanto. Ma per arrivare a questo  serve parecchio tempo. E la Roma quando ha iniziato questo progetto lo sapeva che non sarebbe stato un cambio immediato di gioco e mentalità. Certo, se si sblocca la situazione se arriva un risultato positivo tutto sarà più facile”.

Stadio Roma, Medici (X Municipio): “Propongo l’area sulla riva sinistra della Via Tuscolana”

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Sandro Medici, presidente del X Municipio di Roma, lancia una proposta per il nuovo Stadio di Roma. “Se la decisione sul nuovo Stadio della Roma non è solo materia di faccendieri e improvvisatori, vorrei provare a segnalare una possibile soluzione, vantaggiosa per l’ amministrazione pubblica (sempre che quest’ ultimo sia considerato criterio positivo)“. Infatti, secondo quanto riportato da Omniroma, funzionale agli intenti di “anti-speculazione” ubicare la struttura tra Cinecittà e il GRA. “L’area sulla riva sinistra della Via Tuscolana, situata tra gli stabilimenti di Cinecittà e il raccordo anulare è un’ ampia superficie pubblica, di proprietà del Comune di Frascati, perfettamente idonea ad accogliere un grande impianto sportivo con il relativo indotto edilizio; si tratta di una quarantina di ettari attraversati dalla linea A della metropolitana e su cui già il piano regolatore prevede una significativa volumetria, abbondantemente in grado di soddisfare le esigenze edilizie del futuro stadio. Non sfuggirà che in tal modo si neutralizzerebbe qualsiasi ipotesi di speculazione privata, così come di cubature aggiuntive, e per un importante quadrante periferico potrebbe diventare un’ opportunità di emancipazione urbanistica, oltreché di crescita economica“. Ovviamente senza deludere le aspettative del Presidente: “Se poi uno dei criteri attraverso cui scegliere la nuova localizzazione è quello suggerito dal nuovo presidente della Roma, e cioè di incutere timore agli avversari, si sappia che il quadrante sud-est della nostra città è popolato da numerosi branchi di lupi giallorossi famelici“.

Parma-Roma: arbitra Orsato

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Sono stati resi noti gli arbitri designati per la quinta giornata del campionato di Serie A. La gara Parma-Roma, in programma domenica 25 settembre ore 20.45 allo stadio Tardini sarà diretta da Orsato di Schio. Gli assistenti saranno Maggiani e Vuoto, il quato uomo sarà Brighi

Roma-Siena: ammenda di 10 mila euro per la società giallorossa

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Le decisioni del giudice sportivo dopo Roma-Siena: ammenda di € 10.000,00 alla società giallorossa per avere suoi sostenitori, nel corso del primo tempo, indirizzato reiteratamente un fascio di luce laser sul terreno di giuoco e lanciato un bengala nel recinto di giuoco; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all’art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza. Il sito della Lega di serie A riporta anche che il Giudice Sportivo dott. Gianpaolo Tosel, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Eugenio Tenneriello, nel corso della riunione del 23 settembre 2011, ha assunto la decisione di dare una prima sanzione a Nicolas Burdisso.
Inoltre il difensore dell’Inter, Andrea Ranocchia, è stato squalificato dal giudice sportivo per tre giornate «per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete; per avere inoltre, al 40° del secondo tempo, all’atto dell’espulsione, uscendo dal terreno di giuoco, rivolto ad un Assistente un’espressione ingiuriosa nei confronti degli Ufficiali di gara».

Nuovo stop per Lamela, Pizarro e Perrotta sulla via del recupero

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Dopo il match di ieri sera all’Olimpico contro il Siena, stamattina i giallorossi di Luis Enrique si cimentano nella seduta di allenamento a TrigoriaPizarro, costretto ad abbandonare il campo dopo i primi 45 minuti a causa del mal di schiena, questa mattina ha lavorato all’interno del centro tecnico. Solo fisioterapia per il cileno, le cui condizioni non destano comunque preoccupazione in vista di Parma-Roma. Discorso diverso per Perrotta che, sostituito ieri al 74′ da Cicinho per un trauma contusivo alla coscia, nella seduta odierna ha testato in campo le sue condizioni con un lavoro differenziato. Capitolo Lamela. Dopo il grido d’allarme lanciato ieri dal d.s. Sabatini, di certo non rincuorano le notizie che giungono da Trigoria; l’argentino, che ha provato a fare qualche esercizio atletico, è stato nuovamente costretto ad abbandonare il terreno. Il dolore alla caviglia, acuito dalla partecipazione al mondiale under 20, gli impedisce quasi di allacciarsi gli scarpini.

 

Parma-Roma, Colomba: “Approfittiamo della difficoltà dei giallorossi”

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Franco Colomba, allenatore del Parma prossimo avversario della Roma in campionato, ha parlato a Radio Manà Manà Sport del posticipo di domenica sera al Tardini contro i giallorossi: “La Roma ha le sue problematiche. Noi giochiamo in casa e vogliamo provare a fare risultato. Anche se è una squadra in crisi la Roma può metterti in grossa difficoltà, dovremo lottare per tutta la partita. Se la palla la tiene la squadra di Luis Enrique, è difficile ripartire in contropiede – ha aggiunto il tecnico emiliano – La Roma rimane una buonissima squadra ma ha bisogno di tempo per crescere. Speriamo che ce ne metta ancora e che non si ritrovi proprio contro di noi”.