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Il Tempo – Esame per Bojan. Ora o mai più

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Non ha fatto vacanze da “monaco”, come vorrebbe Luis Enrique, ma i compiti li ha svolti con diligenza. Bojan è nel gruppo dei romanisti che si presentato meglio alla ripresa dopo la lunga sosta. Allenamenti sulla spiaggia, una partita con la nazionale catalana e pochi stravizi: l’attaccante ha tenuto la spina attaccata nei giorni trascorsi in Spagna. Oggi inizia il secondo capitolo della sua storia con la Roma. Nuovi stimoli, nuove attenzioni e un po’ di spazio in più: l’infortunio di Osvaldo gli apre spirargli inimagginabili fino a un mese fa, quando Bojan era costretto ad accontentarsi dell’etichetta del “bravo quando entra a partita in corso”.

Eppure, zitto zitto, c’è ancora lui al secondo posto nella classifica dei marcatori di Trigoria: tre gol contro i sette di Osvaldo che adesso gli lascia il posto. Luis Enrique, come da copione, non ha detto che lo farà giocare. Anzi, lo ha stimolato a modo suo: “Bojan è uno dei tanti, voglio concorrenza”. Ma tutto lascia pensare che lo spagnolo oggi contro il Chievo avrà una chance, molto probabilmente dall’inizio. Le alternative, d’altronde, scarseggiano: Borini ha pochi allenamenti con il gruppo alle spalle e galleggia tra panchina e tribuna, e l’unica altra soluzione possibile è il ritorno di Totti nella posizione di centravanti con Pjanic trequartista. Sarebbe un inedito e quindi un rischio, visto che nelle ultime tre partite del 2011 la Roma ha finalmente trovato un assetto vincente, con il capitano che spesso si è ritrovato comunque a essere l’uomo più vicino all’area. E allora tutto lascia pensare che le frecce ai lati di Totti saranno Bojan e Lamela. Oltre ai quarantamila dell’Olimpico qualcuno farà il tifo anche da Barcellona: Krkic ha lasciato un bel ricordo. Lo dimostra l’attenzione dei media catalani alle sue apparizioni con la Roma e la reazione a uno scherzo organizzato da una radio locale dopo l’infortunio di Villa, i conduttori hanno annunciato il ritorno di Bojan in blaugrana ricevendo una valanga di messaggi di approvazione da parte degli ascoltatori. E, ovviamente, più di un insulto quando lo scherzo è stato svelato… Prossimo obiettivo: l’affetto dei romanisti. Oggi pomeriggio inizia la nuova missione.
Il Tempo – Alessandro Austini

Il Romanista – Osvaldo il campo per il derby

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Ce la metterò tutta per tornare al più presto“. Pablo Daniel Osvaldo dà appuntamento ai tifosi romanisti e, due giorni dopo l’infortunio che lo terrà a lungo lontano dai campi di gioco, ha già ritrovato la carica dei momenti migliori. Una carica stavolta piena di rabbia. Ieri l’attaccante italo-argentino, uscendo dal centro Sportivo di Trigoria dove ha già cominciato a fare fisioterapia .

Il comunicato ufficiale pubblicato dalla Roma sul suo sito internet ha di fatto confermato quelli che erano i timori degli attimi immediatamente successivi all’infortunio: “Nella mattinata il calciatore Pablo Daniel Osvaldo è stato sottoposto a ecografia che ha evidenziato una lesione muscolare di secondo grado del muscolo semitendinoso della coscia destra – si legge -. La prognosi è di circa due mesi. Il calciatore al momento è sottoposto alle terapie per il recupero, già iniziate ieri (giovedì, ndr)“. Muscolo semitendinoso, dunque, e non bicipite femorale. Quello lesionato da Osvaldo si trova, leggermente più verso l’interno della coscia, anche se la sostanza non cambia granché, perché la sostanza è che per due mesi la Roma non potrà avere il suo attaccante più in forma, sicuramente quello che in questa stagione era stato il più prolifico.

Ma quando potrebbe fare il suo rientro? Calendario alla mano appare subito una data possibile, se non addirittura probabile. Sicuramente auspicabile. E’ quella del 4 marzo.

Molti romanisti se la sono già segnata in agenda il giorno della stesura dei calendari, tanti altri lo hanno fatto la sera del 16 ottobre, quella del derby di andata. Sì, perché il 4 marzo è il giorno della stracittadina di ritorno. Un grande giorno per rientrare, a patto però di essere già al meglio. Perché altrimenti difficilmente Luis Enrique lo rischierebbe in una sfida così delicata. Sarebbe preferibile fare un piccolo test nel turno precedente, quello contro l’Atalanta del 26 febbraio.

Se Osvaldo non dovesse riuscire a bruciare le tappe, potrebbe rischiare di fare rientro in campo la settimana dopo il derby nella trasferta di Palermo. Di sicuro “Dani” non vede l’ora di ricominciare a segnare, di rimpinguare il bottino di 7 reti già segnate in campionato. In un paio di settimane avrebbe potuto superare quota 10, un traguardo importante sia dal punto di vista simbolico, sia da quello economico. Perché nell’accordo siglato dal club giallorosso con l’Espanyol è previsto un bonus di 250 mila euro da versare agli spagnoli ogni 10 reti segnate da Osvaldo, fino ad un massimo di 500 mila euro.

Cifra che a Trigoria sarebbero stati ben felici di pagare per avere un attaccante così prolifico. La sua voglia di gol dovrà essere invece repressa per un po’, ma per non perdere le sensazioni del campo Osvaldo domani potrebbe essere allo stadio a sostenere i suoi compagni e con un chiodo fisso in testa: “tornare al più presto“.
Il Romanista – Daniele Giannini

Corriere dello Sport – Pallotta: “Daniele firmiamo”

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La voce del padrone, gimme five Daniele , è in una foto di incoraggiamento pubblicata dalla Roma a metà pomeriggio: De Rossi si ferma riverente durante l’allenamento e stringe la mano a James Pallotta, il capocordata Nella sua prima, ufficiale, giornata romana, al centro di tutto per l’americano c’è stato comunque il contratto di De Rossi arrivato ieri da Boston per conoscere la sua nuova società, sotto gli occhi compiaciuti di Franco Baldini. (…)

OTTIMISMO – La stessa calma di Pallotta, diviso tra De Rossi e l’hotel cinque stelle del centro dove ha scelto di dormire in questo soggiorno. Di prima mattina Pallotta escludeva rotture o fallimenti: “Baldini sta trattando, non ci sono novità. Siamo al lavoro per il contratto. Tra poco vedrò De Rossi: lui come gli altri giocatori“. E’ stata la prima volta, ieri: “Non è venuto a Boston. O se c’era, io non l’ho incontrato. Credo che abbia trascorso qualche giorno a New York“. Sui sussurri che raccontano di sofferenze finanziarie nella nuova società, Pallotta è categorico: “Non c’è un problema economico nella trattativa. Non ci sono proprio problemi economici in questo momento“. Tanto per chiarire che il consorzio Usa fa ancora sul serio, a prescindere dal futuro di De Rossi che è tutto da scrivere.
LA SITUAZIONE – In ogni senso, va scritto. Perché sono molti i punti del contratto su cui Baldini e Berti non trovano accordo. Ad esempio l’ammontare dell’eventuale clausola rescissoria: De Rossi non accetterà mai 20-25 milioni, potrebbe considerare una cifra intorno ai 10 milioni. Altrimenti rischierebbe di perdere potenziali guadagni, di fronte a un acquirente costretto a investire tanti soldi per il cartellino. E poi ci sono i bonus e le commissioni. (…)
SI TRATTA – Invece il lato positivo, dal punto di vista della Roma, è che si parli ancora di rinnovo. Significa che De Rossi non ha deciso di andarsene e anzi sta cercando una soluzione che lo accontenti per continuare a vivere nella sua città e nella sua squadra. Ieri si era anche sparsa la voce di un’intesa verbale tra Berti e Roberto Mancini per un trasferimento al Manchester City. Ma Mancini in questo momento non sta muovendo un dito. Entrerebbe in scena solo se la trattativa con la Roma saltasse. (…)
STATO D’ANIMO – Ma De Rossi, che pure i compagni di spogliatoio descrivono sereno e concentrato, è stanco del tira e molla. Ieri per fortuna si è allenato, dando garanzie a Luis Enrique per la partita contro il Chievo. Però uscendo da Trigoria, per il terzo giorno di fila, ha mostrato ai tifosi la solita maschera di imbarazzo nel firmare autografi. Un bambino, divertente e commovente nello stesso tempo, gli ha urlato: “Daniè, firma il contratto, i nove milioni te li do io…“. Magari. Se fosse vero, non ci sarebbe bisogno di Pallotta.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Il Romanista – Pallotta: “Sono impressionato”

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L’arrivo a Roma alle prime luci dell’alba, in un aeroporto di Ciampino silenzioso e affollato più da fotografi e giornalisti che da turisti.

Due dichiarazioni, una breve sosta nell’albergo in centro che lo ospita e poi l’arrivo a Trigoria a bordo di una Mercedes. La visita al centro tecnico, un rapido saluto a tutta la squadra e all’allenatore, l’allenamento visto insieme agli altri dirigenti. E poi riunioni, richiesta di dettagli, informazioni. Per conoscere, capire. E migliorare. La prima vera giornata romanista di James Pallotta è volata via così. C’era già stato a fine maggio, giusto il tempo per una breve sosta prima di ripartire per Londra senza neanche assistere alla partita contro la Sampdoria, ultimo atto dello scorso campionato.

Allora, gli americani stavano prendendo i primi contatti con la realtà romana ma il closing era ben lontano dall’essere siglato. Sono passati sette mesi, una vita da queste parti: “Sono qui per passare un weekend e visitare la città – sono state le sue prime parole -. Ma anche per fare altre cose come visitare Trigoria e andare allo stadio. Poi tra lunedì e martedì ho altri affari“. E infatti, prima di tornare negli Stati Uniti, farà tappa in Inghilterra per motivi personali. “Sono rimasto impressionato da Trigoria e dalle sue strutture“, ha invece fatto sapere il manager statunitense attraverso il profilo ufficiale Facebook della Roma. Parole non solo di facciata, perché pare che sia stato veramente colpito dal centro tecnico e dalle persone che ci lavorano. Dirigenti in primis. Durante la riunione della mattina, Pallotta è stato informato su tutto: dal mercato ai diritti tv, dallo stadio a tutto quello che avviene quotidianamente nel mondo Roma.

Con lui a Trigoria l’avvocato Baldissoni, il dg Baldini, l’ad Fenucci e il ds Sabatini. Oltre a Tonino Tempestilli e a chiunque lavori ogni giorno, e in silenzio, per mandare avanti la Roma. Dopo un rapido giro negli uffici, Pallotta ha salutato la squadra prima dell’allenamento: ha stretto la mano ai giocatori, si è complimentato con loro per quanto stanno facendo, gli ha augurato in bocca al lupo e ha rassicurato tutti sulla presenza – forte – della società. Poi, mentre i calciatori scendevano in campo, ha osservato l’allenamento. Da uomo di sport, oltre che di finanza, si è divertito. Come ha ribadito anche a Luis Enrique con cui poi è andato a cena in serata, in un ristorante scelto da Baldini, presenti anche Baldissoni, Fenucci, Tempestilli, Sabatini e Pannes. “Ma voi non dormite mai?” ha detto Pallotta entrando nel ristorante, dopo aver visto anche lì giornalisti e fotografi ad attenderlo. In campo, tra le altre cose, ha avuto modo di incrociare, oltre a Daniele De Rossi (al quale avrebbe detto di non sapere della sua presenza negli States durante le feste), anche suo padre Alberto, allenatore della Primavera.

Già, De Rossi. Impossibile, fosse anche per una mera casualità, non collegare lo sbarco di Pallotta a Roma il giorno della Befana con la questione legata al rinnovo di Daniele. È stata la prima cosa che gli è stata chiesta quando ha messo piede a Roma ed è, volente o nolente, anche la speranza dei tifosi che hanno visto lo sbarco di Pallotta come la mossa decisiva per sbloccare la situazione. Una situazione che Franco Baldini ha gestito in prima persona, anche se la presenza del co-proprietario dei Boston Celtics proprio in questa fase decisiva ha autorizzato qualcuno, quantomeno, a pensare che la Roma voglia chiudere al più presto la questione. Non è proprio così: il rinnovo di De Rossi è stato, è e sarà gestito dai dirigenti della Roma, dalle persone che sono quotidianamente a contatto col giocatore e che da tempo stanno studiando la soluzione migliore per non perdere un patrimonio così importante.

Pallotta oggi non dovrebbe essere a Trigoria, ha in programma un giro per la città, mentre domani assisterà alla partita tra Roma e Chievo. Sarà il suo debutto allo stadio da quando è entrato a far parte della società: si aspetta una vittoria, ovviamente, e si aspetta anche di divertirsi, come già ha avuto modo di fare vedendo le partite della squadra in televisione. Se poi in questi giorni, oltre ai gol e ai punti, dovesse arrivare anche la firma di De Rossi allora il suo week end romano sarebbe davvero perfetto.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

Il Messaggero – De Rossi prende tempo

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Finalmente l’incontro per non perdere Daniele De Rossi. A Roma, all’ora di pranzo. Sergio Berti, in arrivo da Dubai e atterrato alle ore 13,08 a Fiumicino con il volo EK 97, ha visto Franco Baldini. Colloquio, a quattr’occhi, abbastanza veloce, senza più margini di trattativa. Il direttore generale del club giallorosso ha ribadito la volontà di trattenere il centrocampista e di blindarlo con un contratto quinquennale che, nella media, può arrivare a 6 milioni più premi (in partenza è di poco superiore ai 5 milioni) e al tempo stesso di non essere disposto ad aspettare ancora a lungo per ricevere una risposta definitiva anche perché non ci sarà alcun rilancio. L’agente del calciatore, però, ha preso nuovamente tempo, nel senso che non si è ancora sbilanciato, lasciando il discorso aperto ad ogni soluzione.

Il Messaggero di lunedì 2 gennaio: Ultimatum a De Rossi. Quattro giorni dopo è il titolo di apertura di Skysport 24, edizione delle ore 20,30. Anche di gran parte dei siti internet che si occupano della Roma e soprattutto di mercato. Baldini, all’inizio di questa settimana, fissò i tempi: “Non possiamo più aspettare, serve una risposta“. E’ quanto è andato a dire a Berti nel faccia a faccia durato poco più di un’ora (alle 15 il dg era nuovamente a Trigoria, lasciata alle 13, senza sedersi al tavolo con Pallotta che ha pranzato con gli altri dirigenti). Il colloquio di ieri si può, ovviamente, leggere solo in due modi: 1) il giocatore lascia ancora chance al club giallorosso e continua a considerarlo la sua prima scelta; 2) Daniele sta ormai pensando a trasferirsi all’estero e deve solo decidere dove. A margine di queste due interpretazioni, bisogna registrare le ultime mosse del Manchester City.

La società inglese è l’unica pronta a spendere per il cartellino del calciatore, versando 7 milioni di euro alla Roma per avere De Rossi già in questo mese di gennaio. Berti è specialista in operazioni del genere: sarebbe simile alla cessione di Stankovic all’Inter, 4 milioni alla Lazio nella sessione invernale di mercato per non vedere il serbo andar via, gratis, a fine stagione. Mancini, senza Yaya Toure impegnato nella Coppa d’Africa, ha bisogno urgente di un grande sostituto. In più il City teme che a giugno, a costo zero o con miniclausola, il Real avrebbe partita vinta. Per questo offre a Berti un premio per l’operazione.

Il manager bostoniano conferma di non aver incontrato il calciatore negli Usa prima della fine dell’anno: “Penso che fosse a New York, ma se è venuto a Boston non l’ho visto. Io, invece, sono qui per passare un weekend e visitare la città. Ovviamente anche per fare altre cose come visitare Trigoria e andare allo stadio” racconta all’uscita del suo albergo in via del Babuino. “Sono molto contento di essere a Roma, sono rimasto impressionato da Trigoria e dalle sue strutture, è bello passare il mio tempo qui“. Con De Rossi solo uno scambio di battute a bordo campo e una stretta di mano. “Potevi chiamarmi quando sei venuto a Boston, ti avrei dato io i biglietti. Erano molto cari, vero?“. Un sorriso e un grazie di Daniele che gli ha spiegato di non averlo voluto disturbare. Pallotta, sempre accompagnato da Baldini, è andato a seguire l’allenamento della Primavera, conoscendo a fine lavoro anche Alberto De Rossi. L’Openg Gate ha intanto inviato una lettera alla Roma per chiedere il saldo per la collaborazione offerta durante il periodo dell’insediamento di DiBenedetto (firma a Boston il 15 aprile e closing il 18 agosto), ma la risposta della società giallorossa è stata eloquente e determinata: non verserà alcuna cifra all’agenzia.
Il Messaggero – Ugo Trani

Il Tempo – Osvaldo torna a marzo

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Almeno due mesi, otto settimane, sessanta giorni e un qualcosa tra le nove e le undici partite senza Osvaldo. L’ecografia di ieri mattina a Trigoria ha evidenziato quello che si temeva: lesione di secondo grado del muscolo semi tendinoso della coscia destra. Una mazzata, non inattesa, ma dura. La Roma dovrà fare a meno del suo attaccante più prolifico (7 centri dall’inizio della stagione) fino a marzo: il programma di recupero prevede tanta fisioterapia, una risonanza magnetica tra pochi giorni, una successiva serie periodica di ecografie e dei tempi non proprio cortissimi. Almeno tre-quattro settimane per rivedere l’italo-argentino – che ha una fasciatura alla coscia destra e si aiuta con le stampelle per camminare – ricominciare a correre e quasi un altro mesetto per completare la fase di riatletizzazione e poter incominciare a pianificare il ritorno in campo. Magari, come pronosticano i più ottimisti, per il derby del 4 marzo. La Roma, invece, dovrà capire come sentire il meno possibile l’assenza del suo maggiore terminale offensivo.

Fosse per Luis Enrique, l’attacco romanista va bene così com’è. “Non ho bisogno di nessun acquisto, non siamo in emergenza e gli attaccanti che ho a disposizione sono più che sufficienti“, ha detto ieri, subito dopo aver appreso il verdetto dell’ecografia di Osvaldo, a Sabatini e Baldini. A Trigoria, però, non tutti la pensano così, il ds in primis: un occhio sul mercato delle punte è sempre meglio tenerlo aperto. Ma per chi? Le (auto)candidature di Amauri e Maxi Lopez non interessano, Quagliarella (più una proposta del procuratore Bozzo che una vera e propria idea della Roma) per il momento viene messa da parte e in giro non c’è niente che sembri entusiasmare Sabatini. Dalla Spagna, ad esempio, è ritornato a circolare il nome di Jonathan Soriano, bomber e allievo di Luis Enrique nel Barça B con soli 6 mesi di contratto. Oggi, intanto, la Roma risponderà al Pescara che Caprari resterà per un altro po’ a Trigoria, ma il discorso per il prestito con diritto di riscatto per la metà non è affatto abortito. Così come quello per il rinnovo e il successivo trasferimento in comproprietà di Okaka al Parma. Rimandato a lunedì o martedì l’appuntamento a Trigoria tra Bozzo e Sabatini per firmare il rinnovo di Greco (l’accordo c’è già), risolvere la situazione Pizarro-Juve e chiacchierare di Quagliarella. A centrocampo, dopo Marquinho della Fluminense, spunta un cileno: Francisco Silva, 26 anni, dell’Universidad Catolica. Bollettino dal campo: Rosi e De Rossi sono tornati ad allenarsi con il gruppo e per domani con il Chievo dovrebbero essere a disposizione. Ancora in bilico Borini, sicura l’assenza di Cassetti. Totti ci sarà e ha voglia di segnare: “Una doppietta? Speriamo” la sua risposta ai tifosi.
Il Tempo – Matteo De Santis

Gazzetta dello Sport – Totti coi nipotini il capitano, Lamela e Bojan: “Al Chievo segno 2 gol”

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La numero 17 sarà ancora una volta diversa. Questa volta, però, per necessità, causa l’infortunio di Osvaldo. In attacco, così, contro il Chievo Luis Enrique ha le carte contate e i giochi sembrano essere già fatti: Totti e Lamela sono certi del posto, Bojan è in netto vantaggio nel ballottaggio con Borini (“Fabio deciderà solo oggi con lo staff medico se dare la disponibilità al 100%. Lui, comunque, vuole restare a Roma e sta facendo di tutto per convincere la società a tenerlo“, ha detto ieri il suo agente Marco De Marchi). E per il tridente con il capitano, l’argentino e lo spagnolo sarebbe la prima volta quest’anno, con il numero uno giallorosso quasi a fare da chioccia ai due baby talenti.

Varianti Un tridente, quindi, che potrebbe essere ben assortito e che potrebbe avere anche delle varianti in corsa. Non è escluso, infatti, che il tecnico asturiano (magari anche a partita in corso) non decida di invertire le posizioni di Lamela e Totti, per cercare di aumentare il peso specifico e la pericolosità sotto porta dei giallorossi. Totti, infatti, ha una confidenza con il gol sicuramente maggiore di Lamela. In  più, l’argentino ha dimostrato di trovarsi molto più a suo agio quando parte da posizioni arretrate e ha campo davanti a sé, cosa che gli permette di sfruttare meglio la sua grande progressione, soprattutto palla al piede. In caso contrario, Totti continuerà a giostrare da trequartista e Lamela e Bojan stavolta potrebbero partire un po’ più larghi, anche per sfruttare la loro velocità e le proprie doti nell’uno contro uno.

Doppiette e tabù Quella con il Chievo per Totti sarà comunque una partita speciale. Non solo perché porterà “a scuola” Lamela e Bojan (e dovesse giocare Borini, non cambierebbe nulla), ma anche perché è ancora a caccia del primo gol. “Stavolta spero in una doppietta“, ha detto ieri ai tifosi presenti fuori da Trigoria. Del resto, agli scaligeri Totti di doppietta ne ha già segnate due, per un totale di sei reti. Al Chievo, però, non segna da 4 anni e all’Olimpico l’ultimo gol è del 2006 (1-1). In più, c’è anche da registrare il fatto che Totti non ha mai segnato a Sorrentino (che in estate poteva arrivare in giallorosso), un altro tabù da abbattere possibilmente domani.

Chance Quella di domani, però, è soprattutto la grande occasione per Bojan Krkic. È lui che deve cercare di non far pesare l’assenza di Osvaldo, è lui su cui la Roma punta, almeno finché non arriverà un nuovo attaccante. “Non ho ricevuto i doni dai Re Magi come a Barcellona. Me li ha portati la Befana“, è il post di ieri dello spagnolo su Twitter. La speranza, è che in quella calza non ci sia stato il carbone ma prelibatezze. E per viverne almeno un’altra di Befana, Bojan deve cominciare a far crescere il livello delle sue prestazioni. Altrimenti, saranno ancora Re Magi…
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

Il Messaggero – Caccia al vice Osvaldo

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Due mesi. Circa due mesi, come recita il comunicato della Roma. Lesione muscolare di secondo grado del muscolo semi tendinoso della coscia destra. Traduzione: se tutto andrà bene, Osvaldo potrà tornare in campo a metà marzo o giù di lì, saltando una decina (o una dozzina) di partite. “Farò di tutto per rientrare il prima possibile“, ha assicurato ieri Osvaldo ai tifosi che lo attendevano all’uscita del Bernardini. Ha già cominciato la fisioterapia, ma la strada è lunga, molto lunga.

E la Roma che cosa fa? La Roma ha deciso che l’italoargentino va sostituito. Due le ipotesi al vaglio del ds Sabatini: optare per una soluzione-tampone oppure prendere l’attaccante che si sarebbe voluto prendere nel prossimo giugno. In entrambi i casi un attaccante non giovane, perchè si vuole andare sul sicuro. C’è un giocatore che, come la metti o la giri, farebbe al caso della Roma: Quagliarella. E Sabatini, quando parlerà con la Juve per Pizarro, affronterà anche l’argomento Quagliarella. Che è assistito dallo stesso agente di Pizarro, l’avvocato Bozzo. L’incontro tra il ds romanista e Bozzo, previsto per ieri, è stato ufficiosamente rinviato in attesa che Pizarro torni dal Cile, ma in realtà la Roma vuole parlare anche di Quagliarella. E ieri non era il momento strategicamente giusto per parlarne. La Juve non vuole dare il giocatore in prestito e continua a dire che è incedibile per far alzare il prezzo: la Roma non rinuncia all’idea di affidarsi ad una soluzione prestito con diritto di riscatto (…)
A Sabatini, ieri, sono stati offerti due giocatori, il rumeno Ciprian Marica, 26 anni dello Schalke 04, e il paraguaiano Lucas Barrios, 27 anni, del Borussia Dortmund: entrambi sono stati rispediti in fretta al mittente. Nella lista di Sabatini c’è il brasiliano Nilmar del Villarreal, non c’è Amauri, che ieri ha rilasciato dichiarazioni d’amore nei confronti della Roma (strano…), c’è e non c’è Floro Flores dell’Udinese, non c’è di sicuro l’argentino Maxi Lopez del Catania. C’è il nome del portoghese Silvestre Varela, 26 anni, attaccante del Porto. Ha un contratto con il club lusitano fino al 2013 e una clausola di rescissione che si aggira intorno ai 40 milioni di euro, ma Sabatini lo tiene sotto strettissima osservazione. La Roma intanto sta perfezionando l’acquisto in comproprietà di Borini dal Parma dove andrà Okaka dopo aver rinnovato il contratto in scadenza. Sabatini ha necessità/voglia di sfoltire la rosa: dopo aver ceduto Borriello, ora vuole togliere dal gruppo di Luis Enrique Cicinho, Cassetti, Barusso e forse anche Perrotta. Non sarà facile farlo, però (…)
Il Messaggero – Mimmo Ferretti

Il Tempo – La Roma è a una svolta

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L’uomo della svolta ha conquistato tutti. Compreso De Rossi, sempre più vicino alla fatidica firma. Sono bastate poche ore a James Pallotta per accattivarsi simpatie e attestati di stima a Trigoria. Si è presentato da uomo di business e grande conoscitore di sport, non da padrone. E per questo chiunque lo ha conosciuto ieri per la prima volta ha avuto la stessa reazione: “Jim è un grande“. Il socio forte del consorzio americano è sbarcato di prima mattina a Ciampino con un volo privato della Raptor in compagnia di Mark Pannes, il “suo” uomo dentro la Roma, e dell’amico-collaboratore Alexander Zecca. Pallotta, sorridente e disponibile, ha posato per gli scatti dei fotografi e risposto alle domande dei cronisti. “Non abbiamo problemi di soldi – ha sottolineato – su De Rossi stiamo lavorando, se ne occupa Franco (Baldini, ndr). Incontrerò Daniele come gli altri giocatori“. Detto, fatto: dopo un rapido passaggio in albergo a piazza del Popolo, lo stesso dove gli americani e Unicredit brindarono all’acquisto della società, Pallotta alle 10.15 ha varcato per la prima volta il cancello del «Bernardini». Ad attenderlo il governo della Roma al completo: Baldini, Fenucci, Sabatini e l’avvocato Baldissoni. Il bostoniano si è subito riunito insieme a Pannes con i dirigenti: la prima parte dei lavori è servita ad aggiornarlo sui vari progetti della società, la seconda per entrare nei dettagli del piano sportivo, compreso il mercato. “Ditemi di cosa avete bisogno e noi ve lo metteremo a disposizione” il messaggio di Pallotta a Baldini & Co, per testimoniare la vicinanza e la disponibilità della proprietà americana. Distante sì, ma pronta a intervenire: l’aumento di capitale di febbraio, che dovrebbe coinvolgere anche un nuovo partner cinese strategico, sarà solo il primo passo concreto. “Jim” ha ribadito la piena fiducia nei manager, si è limitato a chiedere aggiornamenti e non a suggerire soluzioni.

Poi è arrivato il momento di conoscere Luis Enrique, al quale ha fatto i complimenti. “Vedo che ora la squadra sta capendo il tuo calcio” ha detto all’allenatore, discutendo sulle singole partite che ha seguito dagli States: domani per la prima volta lo farà dal vivo all’Olimpico. Quindi “Jim” ha indossato la tuta della Roma e fatto il suo ingresso nello spogliatoio: saluti e battute con tutti, prima di entrare in campo con Baldini. A quel punto è arrivato lo “scatto” del giorno: la stretta di mano a Daniele De Rossi. Più tardi i due hanno chiacchierato riguardo la recente visita del giocatore a Boston insieme alla fidanzata e del loro blitz al “Garden” per assistere a una partita dei Celtics, di cui Pallotta non era a conoscenza. Alla conversazione si è aggiunto anche De Rossi senior e sulla questione-contratto non c’è stato nessun accenno. Pallotta ha seguito l’allenamento dalla terrazza accanto al campo in compagnia dei dirigenti e ha visitato l’intero centro sportivo. “Sono rimasto impressionato – ha raccontato a Roma Channel – da Trigoria e dalle sue strutture“. Poi pranzo veloce a base di spaghetti con Sabatini, Fenucci e Baldissoni. Unico assente Baldini, che nel frattempo ha lasciato il «Bernardini» per andare a incontrare il procuratore di De Rossi, Sergio Berti, di ritorno da Dubai. La riunione, lontana da occhi indiscreti, è servita a formalizzare l’offerta finale della Roma: un quinquennale da circa 6 milioni di euro, compresi i bonus e una clausola rescissoria per una cifra bassa, intorno ai 10 milioni, che il centrocampista ha voluto inserire per tenersi aperta una via d’uscita. A questo punto il club non è disposto a ulteriori rilanci e aspetta a breve una risposta definitiva. La sensazione crescente è che sarà affermativa, ma la clausola lascerà aperta ogni prospettiva sul futuro di De Rossi. L’intensa giornata romanista si è chiusa con una cena da “Pommidoro” a San Lorenzo. Oggi per Pallotta giri di piacere e incontri vari, ma senza passaggi istituzionali. Domani, finalmente, il debutto allo stadio che lo accoglierà con almeno 40mila presenze. Lunedì o martedì volerà a Londra, ma la sua testa è sempre più sulla Roma.
Il Tempo – Alessandro Austini

Gazzetta dello Sport – Osvaldo, lo stop è di due mesi. E adesso si pensa a Varela

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L’ecografia ha tolto ogni speranza, Pablo Daniel Osvaldo dovrà restare fermo due mesi. Ieri gli esami strutturali hanno confermato l’entità della lesione muscolare (secondo grado) ai flessori della coscia destra. Lunedì o martedì (quando l’ematoma sarà meno grande) il giocatore farà un’altra ecografia, che darà un’idea più chiara dei tempi di recupero. “Ce la metterò tutta per rientrare al più presto“, ha detto Osvaldo, che spera di accorciare i tempi di recupero a 40 giorni.Proprio come lo scorso anno, quando recuperò molto prima dall’operazione per il distacco dell’inserzione dell’adduttore.

Con la Juve Lo stop di Osvaldo, però, “costringe” la Roma a guardare al mercato degli attaccanti. L’incontro tra Bozzo e Sabatini per parlare di Pizarro e Quagliarella (che la Roma aveva chiesto alla Juve nell’operazione-Borriello) è stato rinviato alla prossima settimana. Sabatini ha fatto il punto con Luis Enrique ieri sera, ad una cena a cui ha partecipato Pallotta, Baldini (nervoso) e il resto della dirigenza. Difficile, comunque, che dalla Juve arrivi Amauri, nonostante il suo gradimento (“Sarei entusiasta di giocare con la Roma, so che c’è un interessamento“). In attacco, si potrebbe pescare in casa: ma Caprari è pronto per il Pescara (“È un grande talento“, ha detto ieri Zeman), Nico Lopez è lontano dalla forma migliore e Tallo (possibile addio?), nonostante i tanti gol già segnati in Primavera e il forte gradimento di Sabatini, sembra non rientrare nei piani di Luis Enrique.

Dal Portogallo Nel frattempo il nome nuovo finito nell’occhio della Roma è il capoverdiano (naturalizzato portoghese) Silvestre Varela, 26 anni, attaccante esterno del Porto, nel giro della nazionale dal 2010. Giocatore rapido, ha qualità atletiche, doti di sacrificio e sa giocare su ambo i lati. Con i portoghesi si è arenata la trattativa per il mediano Guarin (la Roma chiede il prestito), mentre dal Brasile si registra un raffreddamento per Casemiro (San Paolo) e la conferma dell’interesse per Marquinho (Fluminense).
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

Corriere della Sera – Pallotta a Trigoria. Totti: “Col Chievo voglio una doppietta”

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È arrivato alle 7.15 del mattino con un volo privato proveniente da Boston. Insieme a lui i manager Mark Pannes e Alex Zecca, fidati collaboratori. James Pallotta, per la prima volta da quando la Roma ha cambiato proprietà, è tornato a Roma come “socio forte” della cordata americana. Anche se Tom DiBenedetto è ancora il presidente, è lui l’uomo di riferimento: per UniCredit lo è sempre stato, per i tifosi lo è diventato negli ultimi tempi.

Non ci sono problemi economici – la sua rassicurazione – sono venuto per visitare Trigoria e andare allo stadio, ma ho anche altri affari da sbrigare“. Una visita allo studio legale Tonucci (quello che ha seguito la trattativa per la cessione della società), un salto nel solito albergo al centro di Roma e poi subito al «Bernardini» dove ha incontrato la squadra, l’allenatore e lo staff tecnico, oltre naturalmente a tutta la dirigenza. In serata, cena da “Pommidoro”, il ristorante a San Lorenzo “caro” al dg Baldini e dove era di “casa” anche Fabio Capello quando era sulla panchina giallorossa.

Pallotta ha anche assistito all’allenamento: in campo non c’era Daniel Osvaldo. Gli esami a cui si è sottoposto ieri mattina hanno confermato le paure della vigilia: il comunicato ufficiale parla di “lesione di secondo grado del muscolo semitendinoso della coscia destra. La prognosi è di circa due mesi”. Il centravanti però ha provato a rincuorare tutti fuori da Trigoria. “Ce la metterò tutta per tornare in fretta“, le sue parole. Previsione che evidentemente non è condivisa dai dirigenti romanisti, che con ogni probabilità torneranno sul mercato per trovare un sostituto: Quagliarella è l’obiettivo, anche se la Juve lo ha dichiarato incedibile. Ieri il suo agente Bozzo (lo stesso di Greco e Pizarro, che è partito per il Cile) si sarebbe dovuto incontrare con il d.s. Sabatini ma l’appuntamento è stato rimandato alla prossima settimana. Se ne riparlerà. Senza Osvaldo, toccherà il peso dell’attacco domenica contro il Chievo sarà tutto sulle spalle di Totti, che giocherà insieme a Bojan e Lamela. “Spero di fare una doppietta“, il desiderio rivelato ai tifosi. Non è il solo ad augurarselo.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini

Gazzetta dello Sport – Pallotta risolleva la Roma: “De Rossi? I soldi ci sono”

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Effetto Superman? Si attendono riscontri. Se Clark Kent entrava in una cabina telefonica con la camicia sgualcita da impiegato e ne usciva con la calzamaglia da supereroe, James Pallotta è scivolato nel centro sportivo di Trigoria vestito da manager assai casual e ne è sortito fuori abbigliato da presidente-ombra della Roma, con tanto di felpa d’ordinanza. Aspettando che sveli i superpoteri, comunque, del 53 enne bostoniano un paio di impressioni possiamo dirle: 1) sembra essere gentile con tutti; 2) sembra portare fortuna. Un esempio? A poche ore dal suo arrivo a Ciampino, infatti, è andato in scena l’incontro tra il d.g. Baldini e Sergio Berti, manager di De Rossi. Tutto questo è avvenuto a ora di pranzo nei pressi di Fiumicino, proprio mentre Pallotta consumava le sue prime pietanze “giallorosse” con i suoi manager Pannes e Zecca ed i dirigenti Fenucci, Sabatini, Baldissoni, Tacopina e Tempestilli.

L’azzurro prende tempo Ma partiamo dal caso De Rossi facendo una premessa: Baldini e Berti si sentono quasi tutti i giorni. Stavolta però si è voluto dare un segnale, approfittando del fatto che l’agente era a Roma di ritorno da Dubai. Sviluppi? Interlocutori, perché il giocatore vuole prendere ancora tempo e per questo in realtà — dando per scontato che i giallorossi non potranno offrirgli mai meno di 6 milioni netti e “sicuri” a stagione — il contratto deve essere ancora modulato in toto su clausole (variabili) e premi. Due certezze però ci sono: 1) anche se non ha la forza di dare ultimatum, come ha detto lo stesso Baldini la scorsa settimana la Roma non vuole aspettare a lungo; 2) il City preme per averlo subito mettendo sul piatto 6-7 milioni per i giallorossi, più la ricca parte relativa alla procura divisa a metà tra Berti e la Lumian, la società cui partecipa anche ad Alberto De Rossi, papà di Daniele. Anzi, non è escluso che il City (intenzionato a ristrutturare tutta la cantera) offra proprio ad Alberto un posto di rilievo. Postilla, il City sa bene come, se la trattativa scivolasse a giugno, a quel punto potrebbe essere il Real Madrid a far chiudere i giochi.

“Niente problemi” In questo scenario vediamo se e come s’inserirà Pallotta, che a Trigoria ha salutato Luis Enrique (con cui ha cenato), tutti i giocatori e parlato un paio di minuti con De Rossi, rammaricandosi che durante le vacanze a Boston non gli abbia chiesto i biglietti per i Celtics. “Ti vogliamo tenere”, è stato però il concetto chiave che gli ha sussurrato, probabilmente ripetuto anche a papà Alberto, che ha voluto salutare in campo. Visto l’allenamento e ammirate le strutture di Trigoria ha poi detto: “Sono molto contento di essere a Roma, domenica andrò allo stadio. Sono rimasto impressionato dal centro sportivo. De Rossi? Stiamo lavorando al suo rinnovo. Adesso non c’è nessun problema economico“. Si spera, e proprio per questo Pallotta ha già delineato le prime nuove strategie su marketing, merchandising e media. A proposito: la Open Gate che ha curato la comunicazione di DiBenedetto ha inviato una lettera alla Roma riguardo il pagamento per il proprio lavoro (si dice intorno ai centomila euro), ma il club, sorpreso, ha risposto che si trattava di servizi personali e non di competenza della Roma, che ha già un suo staff per i media. Toccherà a Superman-Pallotta decidere anche su questo.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

I dirigenti della Roma a cena. Presenti Pallotta, Baldini, Fenucci e Luis Enrique

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Al ristorante “Pommidoro”, zona San Lorenzo, si è svolta la cena a cui hanno partecipano i dirigenti della Roma. Presenti Pallotta, atterrato nella Capitale stamattina poco dopo le 7, con gli altri due esponenti americani Pannes e Zecca. Al ristorante c’erano anche Baldini, Fenucci, Sabatini, Baldissoni e Tempestilli. Presente anche il tecnico Luis Enrique.

21.30 – Baldissoni, Luis Enrique e Sabatini sono stati i primi a raggiungere il ristorante “Pommidoro” con le rispettive vetture. Fenucci, arrivato con la sua automobile al locale, si è intrattenuto scherzosamente con i cronisti presenti. Qualche minuto dopo è arrivato Franco Baldini, nella cui vettura si trovavano anche Pallotta, Pannes e Zecca. Nessuna dichiarazione è stata rilasciata in merito al contratto di De Rossi.

21.50 – La cena si svolge in una saletta privata del ristorante.

Zago, consigli per il mercato: “Lucas e Paulinho gli affari. Casemiro? E’ discontinuo”

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Antonio Carlos Zago, ex difensore e Campione d’Italia con la Roma, ha espresso il suo parere su alcuni calciatori brasiliani accostati di recente alla squadra giallorossa. Paulinho del Corinthians e Lucas del San Paolo sono gli affari, mentre Casemiro non fornisce ancora sufficienti garanzie: “Paulinho è un giocatore che sta facendo benissimo negli ultimi 2-3 anni. Lo stesso vale per Lucas. Possono fare benissimo al caso della Roma – spiega Zago a Radio Manà Sport – se li dovessero comprare farebbero un affare. Credo che siano pronti per il calcio italiano, se fossi stato ancora alla Roma li avrei consigliati, meritano la Seleçao. Casemiro ha fatto bene, ma nel São Paulo ultimamente non ha giocato sempre. E’ discontinuo, deve ancora dimostrare qualcosa”.

La Roma lancia l’ultimatum a De Rossi: 5 anni a 6 milioni

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L’ultima offerta è arrivata, non si andrà oltre. Se De Rossi accetterà continuerà a vestire la maglia della Roma allontanando così la possibilità di perdere il centrocampista a parametro zero. Secondo quanto riportato da Sky Sport i dirigenti giallorossi non faranno altri rilanci: 5 anni a 6 milioni di euro la proposta definitiva con la possibilità dell’inserimento o meno della clausola rescissoria. Nella giornata di oggi il d.g. Baldini e l’agente di De Rossi Sergio Berti avrebbero pranzato insieme per concludere la trattativa.

Pallotta è a Roma: “Stiamo lavorando per il rinnovo di De Rossi”

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Da Trigoria, l’inviato Marco Calò

James Pallotta è a Roma con i suoi collaboratori per iniziare la sua era giallorossa. Il dirigente americano di origine italiana è atterrato questa mattina nella Capitale alle ore 7,15 con il suo aereo privato, accompagnato dai suoi collaboratori Pannes e Zecca. Pallotta si è poi diretto in un albergo del centro. Il dirigente si recherà poi a Trigoria, dove è atteso per le 9.30.
Il dirigente ha poi scambiato alcune battute con i cronisti presenti: “Stiamo lavorando per il rinnovo di De Rossi, al momento non c’è nessuna novità. Se oggi lo incontrerò a Trigoria? Certo, e incontrerò anche gli altri giocatori”.

9.45 – Pallotta parte dall’Hotel De Roussie per recarsi a Trigoria.

All’uscita dall’albergo Pallotta ha nuovamente rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “Non c’è nessun problema economico per quanto riguarda De Rossi, almeno per il momento. Sono venuto a Roma per passare un week-end e visitare la città. Seriamente, anche per fare altre cose come visitare Trigoria e andare allo stadio. Tornerò a Boston tra mercoledi e giovedi“. Il manager di origini italiane dichiara, inoltre, di non aver avuto occasione di incontrare il centrocampista giallorosso durante le vacanze per le feste natalizie: “Non  credo che De Rossi sia stato a Boston, credo che sia stato solo a New York. Se poi è venuto non l’ho visto, non ci siamo incontrati“.

9.58 – Il socio forte della cordata americana è in arrivo al Fulvio Bernardini.

10.20James Pallotta arriva a Trigoria, a bordo di una Mercedes grigia, e sale immediatamente negli uffici.

13.05 – Il manager è uscito dagli uffici di Trigoria ed ha iniziato un tour di visita del centro tecnico Fulvio Bernardini. Pallotta, che indossa il giaccone nero dell’As Roma, pranzerà all’interno del centro tecnico. Il manager ha anche rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Sono molto contento di essere a Roma, sono rimasto impressionato da Trigoria e dalle sue strutture, è bello passare il mio tempo qui“.

L’agente di De Rossi sbarca nella Capitale

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Il procuratore di Daniele De Rossi, Sergio Berti è atterrato oggi nella Capitale all’aereporto di Fiumicino con il volo EK 97 della compagnia Fly Emirates da Dubai. L’agente, che negli Emirati ha assistito all’amichevole tra Milan e Paris Saint-Germain, non ha dato alcuna conferma sulla possibilità di un incontro con i dirigenti della Roma.

 

Comunicato As Roma – Per Osvaldo lesione di secondo grado ai flessori, stop di 2 mesi. “Tornerò il prima possibile”

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Infortunio occorso a Pablo Osvaldo: cominciano a trapelare i primi tempi di recupero. La Roma dovrà fare a meno dell’attaccante italo-argentino per circa due mesi. Questi i tempi previsti per il recupero dalla lesione di secondo grado ai flessori della coscia destra, evidenziata dall’ecografia effettuata oggi a Trigoria dal giocatore giallorosso. Il giocatore, all’uscita dal centro Fulvio Bernardini, rassicura i tifosi presenti: “Ce la metterò tutta per tornare il prima possibile”.
Il comunicato della società attrverso il proprio sito ufficiale, asroma.it:
Nella mattinata il calciatore Pablo Daniel Osvaldo è stato sottoposto a ecografia che ha evidenziato una lesione muscolare di secondo grado del muscolo semitendinoso della coscia destra. La prognosi è di circa due mesi. Il calciatore al momento è sottoposto alle terapie per il recupero, già iniziate ieri”.

De Rossi-Pallotta: ecco la stretta di mano

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Dopo le voci sul presunto incontro a Boston tra De Rossi e James Pallotta, smentite stamattina dal socio forte della cordata americana, finalmente il centrocampista e il dirigente giallorossi si sono visti e salutati all’interno dei campi del Fulvio Bernardini. Una foto, pubblicata sul profilo Facebook ufficiale del club (http://www.facebook.com/officialasroma?sk=wall) ha immortalato il momento della stretta di mano tra i due. La speranza dei tifosi della Roma, è che i prossimi sorrisi per telecamere e fotografi siano per annunciare il rinnovo del contratto del numero 16.

(Foto As Roma)

Rpubblica.it – Pallotta e il ‘caso’ De Rossi “Lavoriamo al suo rinnovo”

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La “Befana” della Roma porta nella propria calza sensazioni contrastanti. Da una parte, lo sbarco romano in mattinata di James Pallotta, socio in ascesa del gruppo statunitense che ha rilevato il 60 per cento della Roma. Dall’altra, il temutissimo verdetto sull’infortunio di Osvaldo: due mesi di stop, recita impietoso l’esito degli esami strumentali svolti in mattinata dal giocatore a Trigoria. Inevitabile o quasi per la Roma tornare sul mercato per trovare un’alternativa all’attaccante italo argentino, che quindi salterà con ogni probabilità almeno 9 gare di campionato, più la coppa Italia. L’obiettivo è tornare in campo per il derby del 4 marzo. Per quel termine la Roma dovrà aver risolto, in un senso o nell’altro, la querelle sul rinnovo di De Rossi.

PALLOTTA: “LAVORIAMO AL RINNOVO DI DE ROSSI” – Ore 7.20, all’aeroporto di Ciampino sbarca Jim Pallotta, insieme ai manager Mark Pannes e Alex Zecca, del Raptor Accelerator: jeans, soprabito blu e camicia celeste. Breve sosta all’hotel De Russie, a due passi da Piazza del Popolo e dallo studio legale Tonucci che ha curato la trattativa d’acquisto del club, poi subito a Trigoria. “Con Baldini stiamo lavorando per il rinnovo di De Rossi“, le prime parole dell’azionista statunitense sul suolo italiano, “Ma al momento non c’è nessuna novità“. Anche perché l’agente Berti fino a ieri sera era ancora a Dubai, dove ha incontrato anche i vertici del Psg. Perché il discorso possa evolvere,
c’è da attendere l’incontro con Baldini, che ragionevolmente non potrà tardare ancora a lungo. Intanto, sarà lo stesso Pallotta a rassicurare De Rossi sui programmi futuri del club per provare a sciogliere le riserve del centrocampista sul proprio futuro. “Lo incontrerò oggi pomeriggio, insieme agli altri calciatori, ma con lui non ci sono problemi di soldi, nessun problema economico“. Escluso anche l’incontro a Boston alla vigilia del capodanno, quando De Rossi ha assistito al match Nba tra i Celtics di Pallotta (e del prossimo azionista-uomo immagine Kevin Garnett): “Pensavo fosse a New York, se è venuto a Boston non l’ho visto“, giura “Big Jim“, come già qualcuno a Roma ha soprannominato il manager Usa. Che, nella capitale, tra le riunioni con i propri manager e i dirigenti sportivi e commerciali, ha anche qualche momento di svago: “Sono qui per passare un weekend e visitare la città. Ma anche per fare altre cose come visitare Trigoria e andare allo stadio. Poi tra lunedì e martedì ho altri affari“. Il più importante, per ora, resta il rinnovo del biondo di Ostia.

OSVALDO FUORI DUE MESI – Le prime notizie della giornata romanista, però, arrivano da Trigoria. E sono tutt’altro che confortanti. In mattinata Osvaldo si è sottoposto a ecografia per verificare l’entità dell’infortunio al flessore rimediato in allenamento due giorni fa, nel tentativo di superare il portiere con un colpo di tacco. Quasi scontato l’esito: “lesione muscolare di 2° grado del muscolo semi tendinoso della coscia destra“, con prognosi di due mesi circa. Un infortunio che priverà la Roma del suo migliore attaccante per 9 gare di campionato almeno, dal Chievo domenica all’Atalanta a fine febbraio. In mezzo, il Catania di Montella ma anche l’Inter di Ranieri, due sfide al passato in cui Luis Enrique non potrà contare sul suo uomo gol. L’obiettivo del rientro è, a questo punto, il derby di ritorno, in programma il 4 marzo all’Olimpico. Intanto, il giocatore ha già iniziato da ieri il percorso riabilitativo, sottoponendosi alle prime sedute di fisioterapia. Un percorso lento, ma che l’assenza di cicatrici pregresse al muscolo potrebbe consentire di snellire almeno un po’. “Anche all’Espanyol ho avuto un infortunio simile e sono tornato prima del previsto“, la speranza a cui si aggrappa Osvaldo.

ALTERNATIVE: QUAGLIARELLA, FLORO, MAXI – Nell’attesa, però, la Roma ha iniziato a guardarsi intorno: oggi a Trigoria comparirà l’agente di Pizarro e Greco, Beppe Bozzo: inevitabile che tra il rinnovo di uno e l’addio dell’altro, con destinazione Juventus, con Sabatini si faccia anche il nome di Fabio Quagliarella, seguito proprio dal manager dei due romanisti. Operazione complessa, con Marotta che ha già dichiarato incedibile l’attaccante (nonostante il prestito di Borriello) offrendo in cambio Iaquinta o Amauri, già scartati dai giallorossi. Altre piste per la Roma: Floro Flores, ma anche Maxi Lopez, in uscita dal Catania.

Repubblica.it – Matteo Pinci