L’agente Fifa Vincenzo Morabito ha parlato a proposito del mercato in casa Roma, della trattativa sfumata per arrivare al terzino destro del Chelsea Bosingwa, e delle voci di mercato che vorrebbero il Liverpool vicino all’acquisto dell’attaccante Fabio Borini, riscattato questa estate dal ds Walter Sabatini dal Parma. Queste le sue parole a ilsussidiario.net: “Bosingwa si sta accasando al Tottenham e non arriverà in Italia. Il calciomercato della Roma mi sembra attualmente limitato a livello di disponibilità economica. Ci eravamo illusi che la cordata americana potesse portare delle nuove liquidità, ma non è effettivamente stato così. Borini interessa al Liverpool. Del resto la Roma ha molti attaccanti ed una rosa da sfoltire. Per questo penso che la pista potrebbe essere percorribile. Il ragazzo è molto conosciuto in Inghilterra dopo i trascorsi con il Chelsea. Bisognerà solo vedere se i Reds siano disposti ad assecondare le richieste economiche dei capitolini“.
Morabito (ag. Fifa): “Borini interessa al Liverpool. Bosingwa andrà al Tottenham”
Ag Bosingwa: “Il giocatore ha scelto altre strade”
Emanuele Marchetti, agente del terzino destro del Chelsea Josè Bosingwa, ha parlato a proposito della trattativa tra i giallorossi e i blues per portare il portoghese nella Capitale, annunciando però che l’affare non si farà. Queste le sue parole: “Al momento non c’è più nulla tra la Roma e Bosingwa“.
La trattativa c’è stata o sono stati solo dei contatti volti a sondare il terreno?
“Un contatto c’è stato – continua a gazzettagiallorossa.it -. Bosingwa, i suoi agenti e la Roma hanno parlato, ma alla fine non si è fatto nulla di concreto e il giocatore ha scelto altre strade“.
Romagnoli: “Bellisismo essere qui, è un lavoro duro che ci aiuterà durante l’anno”
Il difensore della Roma Primavera Alessio Romagnoli aggregato in prima squadra, durante il ritiro a Riscone di Brunico, ha parlato a proposito del nuovo tecnico Zdenek Zeman, degli allenamenti e della sua nuova esperienza in ritiro con i compagni più grandi. Queste le sue parole: “Grande emozione? Bellissimo stare qui, insieme ai miei compagni giovani ci stiamo divertendo. Lavoriamo molto ma ci fa bene. La partita di domenica? Nico (Burdisso, ndr) e gli altri mi hanno aiutato, credo di aver fatto una buona prestazione e voglio continuare così. Sono qui per rubare il mestiere a Nico, a Juan, a Gabriel (Heinze, ndr), è importantissimo ricevere da loro consigli – continua Romagnoli ai microfoni di Roma Channel -. Mi ha colpito la serietà, tutti danno il massimo, così si deve fare. Un possibile esordio? Spero di esordire, ma va bene anche il ritiro. Dediche particolari? Ringrazio la mia famiglia, grazie a loro sono cresciuto, grazie a Mister De Rossi. Losi e Vierchowod? Bello essere come loro, sono difensori importanti“.
Conferenza stampa, Sabatini: “Le parole di Totti? Ognuno ha il suo pensiero. Dodò è un giocatore incredibile”, Dodò: “Ho scelto la Roma perchè mi ha voluto fortemente, Zeman? Lo sto conoscendo è una persona molto seria”
Oggi in conferenza stampa verrà presentato, dal ds Walter Sabatini, il nuovo terzino sinistro della Roma Dodò. Approdato nella Capitale dal Corinthias il giocatore brasiliano classe ’92 è stato fortemente voluto dal ds giallorosso. Queste le parole di Sabatini: “Questo ragazzo alla mia sinistra è Dodò, sarebbe troppo complicato chiamarlo col nome intero. E’ del 92, è del Corinthians ma l’abbiamo visto nel Bahia, dove ha subito l’infortunio di cui ci stiamo occupando. Non sono portato alle iperboli, ma ho parlato di qualche ragazzo giovane con molta enfasi: lo faccio anche con Dodò, è un calciatore straordinario, ha grande tecnica, corsa, sarà un orgoglio per i tifosi. Qualche giorno di pazienza e lavorerà con gli altri. Piccolo chiarimento sul mercato? Posso darlo, ma non voglio accantonare questo ragazzo“.
Cosa ne pensa delle parole di Francesco Totti?
“Non pretendo che nella Roma ci sia un pensiero omologato, uguale per tutti. Per la verità avrei preferito avesse detto: “Io guiderò i ragazzi, sarò alla testa di questo grande gruppo, li porterò alla vittoria”. Accetto quello che ha detto, è una sua idea“.
Borini è cedibile?
“C’è un reale interesse del Liverpool, stiamo valutando io e Franco. Non è un grande problema, è un’opzione che abbiamo”.
Tachtsidis, Bradley, Jung, tanti nomi: sviluppi?
“Non si sono allenati, dobbiamo aggiustare qualcosa per i primi due, per Jung è solo un’ipotesi”.
Destro? E’ ancora nelle mire della Roma?
“Siamo stati sempre molto attenti alle vicende di Destro, conteso tra due società. Siamo vigili, nè fuori nè dentro”.
Ed Ecco le prime parole da calciatore della Roma di Dodò che mostra la sua maglia con il numero 27:
“Ho avuto diverse offerte e proposte. La Roma è quella che mi ha voluto di più”.
Come sta procedendo il programma di riabilitazione? Quando sarai con tutti gli altri?
“Procede bene, mi manca un po’ di forza fisica, per questo motivo mi sto allenando mattina pomeriggio e sera. Ora sto anche correndo, sto facendo lavoro fisico leggero per poi potermi aggregare al gruppo“.
Quali sono le tue caratteristiche? Perchè hai scelto il 27?
“Le mie caratteristiche le conoscete: aiuto la squadra a costruire la manovra partendo da dietro, con la mia tecnicia. Il 27 è importante per me, per ragioni personali“.
Quale sarà il tuo ruolo in questa squadra?
“Le decisioni le prende il mister, vedo una Roma forte, con buone possibilità di lottare per la zona Champions“.
Passi dal 4-4-2 al 4-3-3. Differenze? Cosa ne pensi del mister?
“Dopo i primi allenamenti mi sarò fatto già un’idea, Anche il 4-3-3 ho provato con la Nazionale, giocavo con grandi calciatori come Neymar. Ci stiamo conoscendo io e Zeman, ma dal Brasile mi parlano di lui come una persona molto seria, che fa esprimere le individualità al meglio“.
Quando sei stato contattato dalla Roma? A quale giocatore ti ispiri?
“I primi contatti risalgono a qualche tempo fa, abbiamo dovuto affinare dei dettagli per chiudere, ma ho avuto il tempo per prepararmi psicologicamente alla mia partenza. I miei giocatori preferiti? Totti è molto apprezzato in Brasile“.
A Quale calciatore ti ispiri? Cosa ne pensi di Castan?
“Mi ispiro a Roberto Carlos per la posizione di terzino sinistro, è stato anche mio compagno di squadra, mi ha aiutato tanto, mi ha trasmesso la sua esperienza. Tutti lo conoscono, è stato il miglior terzino sinistro della storia. Castan è un giocatore forte, rapido, farà bene alla Roma“.
Dodò potrà scendere in campo per la Tournè americana? A che percentuale è questo recupero?
“Lo spero ma non voglio forzare la cosa sto lavorando molto duramente e spero di essere a disposizione il prima possibile“.
Cosa ne pensi del campionato italiano?
“Il campionato italiano in Brasile è molto seguito, ho visto molte partite anche della Roma. Seguiamo Thiago Silva, Pato e molti altri calciatori brasiliani“.
FINE
Roma, per Tachtsidis visite mediche al Gemelli
E’ tempo di visite mediche per Panagiotis Tachtsidis, centrocampista del Genoa in procinto di passare alla Roma. Il giocatore greco si è recato in mattinata al Policlinico Gemelli per svolgere ulteriori accertamenti dopo quelli di ieri.
Corriere dello Sport – Jung adesso è più vicino
Nuovi contatti, prese di coscienza, dubbi svaniti: la Roma è vicina a Sebastian Jung, terzino destro dell’Eintracht Francoforte. E’ lui la prima scelta per il ruolo e nel suo genere può essere un investimento: su Jung si erano alternati in qualità di pretendenti Bayern Monaco, Werder Brema e Bayer Leverkusen, tre delle principali squadre tedesche, ma l’Eintracht aveva resistito alla tentazione di vendere. Adesso lo scenario sembra cambiato e Sabatini si è infilato nella trattativa, trovando riscontri positivi: la soluzione che risolverebbe ogni problema è il prestito con obbligo di riscatto tra un anno, per un totale di spesa di circa 6 milioni.
CARATTERISTICHE – Jung, ex nazionale under 21, è l’ultimo esempio della fantastica integrazione tedesca: di origini sudcoreane, ha giocato in tutte le selezioni giovanili e a 22 anni sembra pronto ad entrare nel gruppo della Germania vera. Fisico agile (1.79 per 68 chili), bravo in fase offensiva e attento quando si tratta di difendere, ha dimostrato nei tre anni giocati nell’Eintracht anche una grande personalità. E’ migliorabile in tutte le qualità ma ha basi molto buone. (…)
DIFFICOLTA’ – La scelta è caduta su Jung per la forte determinazione di Sabatini, ma anche perché le alternative si erano complicate. Bosingwa nell’ultimo colloquio ha chiesto alla Roma quasi 3 milioni di stipendio moltiplicati per tre anni di contratto, perdendo il “vantaggio” di partenza del parametro zero. E Ivan Piris, il giovane paraguayano del San Paolo, si è impegnato con il Siviglia: «La Roma mi ha cercato ma so che giocherò in Spagna» ha rivelato ieri. Su Piris, che aveva passaporto comunitario, la Roma si è mossa in ritardo e non è riuscita a colmare il gap. Ma non è un dramma. Jung piaceva da prima e forse anche di più. E Van der Wiel? Resta lì, stagnante, come un vecchio discorso lasciato in sospeso. Tornerebbe un’alternativa credibile soltanto se dovessero fallire le trattative di questi giorni.
Aspettando il terzino destro, intanto, la Roma sta perfezionando i dettagli legati a Panagiotis Tachtsidis. Con il Genoa c’è l’accordo sulla valutazione, 2 milioni e mezzo per la comproprietà, tanto che il nuovo pupillo di Zeman ha già fatto le visite mediche. Si sta ancora trattando sulla contropartita tecnica: oltre a Piscitella è tornato in ballo Greco, che però non è entusiasta dell’ipotesi di lasciare la Roma dopo aver giocato da titolare la prima amichevole della stagione. E’ lo stesso intoppo che ha frenato l’acquisto di Bradley dal Chievo. L’affare doveva essere annunciato ieri sera ma è stato ancora rinviato. In un modo o nell’altro verrà formalizzato, a breve. Ma intanto Bradley ieri ha chiesto e ottenuto il permesso di allenarsi a Veronello, per non perdere giorni preziosi di lavoro.
DIFESA – Ultimate le pratiche per Tachtsidis e Bradley, magari in tempo per la seconda parte del ritiro di Riscone, la Roma si dedicherà al resto. Non solo a Jung ma anche al difensore centrale (Uvini è a portata di mano però c’è di meglio nella testa di Sabatini) e al terzino sinistro (magari Cissokho del Lione): nessuno pensa davvero di cominciare il campionato con Josè Angel e l’acciaccato Dodò.
Corriere dello Sport – Roberto Maida
Il Romanista – Zeman prima frusta, poi insegna
Lamela il più rapido sulle ripetute, Dodò (che oggi verrà presentato) che fa i salti su dei piccoli tappeti elastici, José Angel che viene catechizzato da Zeman durante la seduta tattica e, soprattutto, i primi classici schemi del 4-3-3 del boemo e, soprattutto, lui che grida ai giocatori: «Volate». Senza sosta, la Roma continua ad allenarsi a Riscone e lo fa per quasi due ore la mattina e due ore e mezzo il pomeriggio. Atletica la prima parte, tattica ma con i soliti sacchi da 20 chili sulle spalle (nello specifico questo tipo di lavoro si chiama twister) la seconda parte, con i calciatori che hanno lasciato il campo distrutti. Solo Zeman sorrideva, evidentemente soddifatto del lavoro in campo della squadra.
Un lavoro iniziato, come di consueto, alle 9.30. Coi compagni anche Stekelenburg, arrivato domenica sera, mentre era assente il giovane Lucca, impegnato in Veneto per sistemare delle pratiche legate alla cittadinanza. Il pallone non compare mai. Zeman prende il fischietto, spiega alla squadra il lavoro da fare, osserva tutto. Si inizia a correre. E tanto. Dopo due ore di corsa il bilancio è questo e fa sudare anche solo a scriverlo: 9 giri da 1000 metri in totale per la squadra (chi ha corso all’interno del perimetro del campo un po’ meno). Il minutaggio medio doveva essere di 4’ a serie, ma l’ultima serie (la nona) doveva essere quella in cui dare tutto. Il parziale migliore l’ha fatto registrare Lamela, con 2’56″. In difficoltà (senza considerare i differenziati) José Angel e, a sorpresa, Bojan, che però in questi giorni è sempre stato tra i primi a tirare il gruppo. Come se non bastasse dopo la corsa c’è stato spazio anche per gli addominali sulle panche. A fine seduta frutta per tutti. Necessaria.
Il pomeriggio è stato ancora più duro. In campo alle 16.30: prima parte tattica poi, dopo un’ora, ancora esercizi fisici. Mancano Juan, Dodò e Proietti Gaffi mentre Greco va a lavorare in palestra. I calciatori si dispongono sulla pista d’atletica. Si dividono in due schieramenti, uno di fronte all’altro. E partono in 8 alla volta con dei sacchi di acqua caricati sulle spalle, percorrendo circa 30 metri camminando sulle punte. Finito qua? Neanche per sogno. Si torna a fare tattica e per la prima volta si iniziano a vedere gli schemi di Zeman. Si parte dal portiere, che appoggia al centrocampista, che a sua volta scarica sul difensore centrale. L’azione prosegue poi con il passaggio al terzino, che serve in verticale l’attaccante esterno, che a sua volta appoggia al centrale di centrocampo. E poi arrivano i tagli, con e per gli attaccanti e i terzini. I tifosi applaudono, qualche giocata si inizia a vedere. E per chi non è pratico, come Bojan, c’è anche il consiglio e l’esempio di Francesco Totti che gli mostra i movimenti da fare. Lo spagnolo sorride, guarda e impara. Giusto così.
Il Romanista – Chiara Zucchelli
Il Tempo – Borini al Liverpool per avere Destro
Attese, dubbi, ripensamenti, rilanci e sorprese. Il mercato della Roma continua ad essere schizofrenico e ricco di colpi di scena. L’ultimo è arrivato dall’Inghilterra: un’offerta di 12 milioni del Liverpool per Borini. Una proposta concreta, tanto da far dire al neo allenatore dei Reds Rogers che «i tifosi di Anfield ameranno Fabio» e che «sarebbe fantastico raggiungere un accordo già entro la settimana». Missione non impossibile se l’offerta venisse alzata di qualche milioncino. La Roma ha ascoltato con interesse, non considera Borini incedibile ma chiede 15 milioni. Il divario tra domanda e offerta è più che colmabile e l’affare può andare in porto. Anche in tempi brevi.
L’eventuale incasso verrebbe reinvestito dalla Roma per sferrare l’assalto a Destro, ma prima ancora per acciuffare un terzino destro e un altro centrale di difesa. Per Jung siamo al momento della verità: l’Eintracht ha ricevuto un’offerta romanista di 1,5 milioni per il prestito e 4 per il riscatto e, nonostante l’intenzione di trattare solo una cessione a titolo definitivo in cambio di 6 milioni, ci sta pensando. Una risposta è attesa nelle prossime 24-48 ore. Sabatini ha guastato la festa al Siviglia e bloccato Piris del San Paolo (500mila euro per il prestito e 4,5 milioni per il riscatto). La Roma può chiudere anche subito. L’unica certezza, annunciata via Twitter, è arrivata da Castan: «Il 16 sarò a Roma».
Novità per Tachtsidis: ieri ha svolto una prima parte delle visite mediche. Bradley dovrebbe arrivare a Riscone in giornata: ieri Sabatini ha parlato con Greco per la quadratura del cerchio. Dopo Crescenzi, anche Antei andrà in prestito al Catania.
Il Tempo – Matteo De Santis
Ritiro Riscone – Ripetute per la squadra. Miglior tempo per Lamela. Differenziato per Stekelenburg.
Secondo giorno di allenamento della settimana per la Roma nel ritiro di Riscone di Brunico. I giallorossi anche oggi sono chiamati ad una doppia seduta. Da verificare le condizioni di Juan, Simplicio e Dodò. Sono circa 50 i tifosi presenti ad assistere all’allenamento.
9.17 – Prima di iniziare la seduta mattutina, Zeman controlla il bosco adiacente al campo dopo la pioggia della notte scorsa.
9.35 – La squadra scende in campo per il riscaldamento atletico, guidata dal preparatore Ferola. Assenti dal campo Greco, Proietti Gaffi e Dodò.
9.45 – Il gruppo svolge una corsa sul percorso esterno al campo principale. Poi le ripetute sui mille.
9.50 – Lavoro a parte per Stekelenburg con il preparatore dei portieri Nanni.
10.00 – Inizia la seconda serie di ripetute. Zeman vuole che i giocatori rimangano dietro la scia della bicicletta di Ferola.
10.20 – Anche il ds Sabatini assiste alla seduta e si concede una battuta su Totti. “Il capitano non ci sta mettendo del suo per farci stare tranquilli”, in riferimento alle parole di ieri in conferenza sul mercato.
10.25 – Inizia la quinta serie di ripetute. Taddei, Rosi e Lamela i migliori.
10.40 – Stekelenburg prosegue nel lavoro specifico con Nanni. Il preparatore all’olandese: “Quest’anno Stek portiere migliore in Italia e Scudetto”.
11.20 – Finisce la serie di dieci ripetute da mille metri. Francesco Totti completa tutta la serie. Lamela è risultato tra i migliori.
La Repubblica – Totti: “Questa Roma non è da scudetto per vincere servono i campioni”
Totti scuote la Roma. «Non so se ce la farà a parlare», aveva scherzato Zeman il giorno precedente: evidentemente, però, neanche il «lavoro molto duro e pesante» a cui il Boemo lo ha sottoposto è riuscito a cucire la bocca a un Totti meno sorridente del solito e pronto a lanciare una sfida che sa di provocazione alla proprietà: «Un altro anno di transizione non mi va bene, servono acquisti importanti, siamo dietro alle big». A farlo sorridere, giusto una “gaffe” sul tema dell´estate: «Rispetto l´omofobia», il suo scivolone, subito ricomposto dall´ufficio stampa sciogliendo in risate il momentaneo gelo della platea. Ma basta nominare la Juventus, il nemico giurato del passato, per ritornare seri e dimenticare le banalità. Nel solco tracciato sabato da Zeman: “I 28 scudetti della Juventus sono anche troppi”, aveva detto il Boemo. E Francesco?
«Io ho letto i suoi stessi libri, le sue stesse carte».
Un modo per condividere i pensieri del tecnico. Ma Zeman è ancora un personaggio scomodo?
«No, spero di no. Sennò nemmeno si parte…».
Se invece si partisse adesso, per cosa lottereste?
«In questo momento la Roma non è competitiva come la Juve, il Milan, l´Inter. Siamo dietro, spero si facciano acquisti importanti che ci aiutino a stare con le big».
Ma Sabatini ha detto che non arriveranno grandi colpi. Teme un altro anno anonimo?
«Non so se la piazza abbia voglia di aspettare un altro anno. E come loro noi, che scendiamo in campo per risultati importanti. Sapere che sarà un altro anno di transizione non mi va bene. A me come alla squadra e alla società. Ma io spero in grandi acquisti, la speranza è l´ultima a morire».
Chi potrebbe far fare il salto di qualità alla Roma?
«Nomi non ne faccio, i miei desideri li sapete, sono nomi importanti. Ma da quanto so non si possono avverare. Lo scudetto però si può vincere solo con i grandi nomi, la realtà è quella».
La Roma invece parla di progetto.
«Ogni anno nuovo allenatore e nuovi giocatori. Io così non ce la faccio più, smetto. Ho sempre detto che voglio vincere prima che mi scada il contratto, ma se loro sono così bravi da allungarmelo io aspetto».
Ma se Zeman fosse tornato prima la sua bacheca sarebbe stata più piena?
«Non credo, con lui non ho vinto nulla. Un simbolo però non può vincere le partite da solo: l´organico è abbastanza buono, ma c´è da migliorare. Poi il mister è uno che fa divertire la gente in campo e fuori, abbiamo buone prospettive».
Il suo contributo allora potrà darlo in campo. No?
«Lui può darti una percentuale minima, come altri tecnici, in campo vanno i giocatori. Certo, con lui a fine stagione 80 o 90 gol li fai».
E lei quanti pensa di farne?
«Con i suoi schemi venti gol posso farli anche da vecchio. Se sto bene. Se gioco. Il ruolo? Ho giocato esterno, la prossima volta potrei giocare centravanti».
Un compagno su cui scommettere?
«Osvaldo».
Intanto andate in America per una tournée.
«È importante, è doveroso farci conoscere in posti in cui non siamo mai stati. Ma per farsi conoscere nel mondo si fa prima con i risultati».
Il proprietario Pallotta invece dopo il tuffo in piscina di gennaio lo ha più sentito?
«Forse è affogato in piscina. No, non l´ho più sentito, ma anche se lontani penso diano un grande contributo. I Sensi erano romani e sempre presenti, era diverso, loro invece qualsiasi cosa chiedi te la danno. Penso».
Alla Roma hanno dato Zeman. Se lo aspettava?
«No, non me lo sarei mai aspettato, da quello che sapevo la scelta era un´altra. Almeno quest´anno non si potrà dire che ho scelto io l´allenatore».
La Repubblica – Matteo Pinci
Il Romanista – Tutto fatto per Tachtsidis
Panagiotis Tachtsidis è praticamente un giocatore della Roma. L’ufficialità è attesa per oggi o al massimo domani. Il ragazzo, 21 anni, è nella Capitale e ieri ha effettuato una parte delle visite mediche. Altre sono in programma per oggi poi, se tutto andrà come previsto, partirà per Riscone.
La Roma ha l’accordo col Genoa per la comproprietà e in queste ore verrà definita anche la contropartita tecnica. Non sarà Bertolacci, che deve rinnovare il contratto in scadenza nel 2013 e per il momento non si muove. Si tratta di una trattativa complessa, se ne parlerà nei prossimi giorni quando Sabatini dovrebbe incontrare il suo agente Alessandro Lucci. Il ds ha in programma di lasciare oggi il ritiro dopo la presentazione di Dodò e lo farà dopo aver parlato con tutti i giocatori inseriti in trattative di mercato. Con Greco ha parlato a lungo ieri e lo farà anche stamattina: il giocatore ha evitato l’allenamento del pomeriggio, la sua partenza è sempre più imminente ma sembra aver preferito Verona, anche per motivi familiari, a Genova.
In queste ore si prenderà una decisione anche perché in ballo c’è ancora Bradley. Il centrocampista statunitense è a Verona e aspetta di partire per Riscone: viene descritto come piuttosto impaziente, non vede l’ora di mettersi a lavorare con Zeman e aspetta solo che le due società mettano a posto i dettagli. Anche in questo caso il problema è legato alle contropartite tecniche (Stoian e Guberti?) e a una serie di premi che il giocatore deve ancora prendere dal Chievo. Come per Tachtsidis tra oggi e domani è attesa finalmente l’ufficialità.
Così come la settimana prossima è atteso Castan che su Twitter ha scritto: “Sarò a Roma il 16”. Per lui visite mediche e poi partenza con i compagni per la tournée. La squadra che andrà in America dovrebbe essere diversa da quella che si sta allenando in questi giorni a Riscone, non fosse altro che per le uscite che Sabatini conta di fare. Il ds, nonostante il “catenaccio dialettico” di qualche giorno fa sa perfettamente che la piazza (e non solo) si aspetta qualche colpo ma sa anche che la Roma deve alleggerire il monte ingaggi e privarsi di tutti quei giocatori che non sono più utili al progetto. Il viaggio a Riscone è servito proprio a questo cioè a parlare con quei calciatori destinati ad andar via. Heinze è sempre vicino al Bologna, per Pizarro c’è un interesse del Pescara ma lui non vuole muoversi, Simplicio ha qualche richiesta dall’Italia e, soprattutto, dal Brasile, Borriello piace a molti club – in Italia e all’estero – ma il suo ingaggio è di quelli che fanno tremare le gambe.
Una volta sistemate queste situazioni il ds continuerà a cercare di rinforzare la squadra e il prossimo obiettivo è l’esterno destro. A Siviglia si dicono sicuri che Piris andrà in Spagna e anche per questo Jung è sempre più vicino, come confermato anche da Mino Grillo, rappresentante ufficiale dell’Eintracht Francoforte in Italia: «Sto lavorando su questa trattativa con la Roma. Il club giallorosso è molto interessato e si tratta sulla base di una cessione in prestito con diritto di riscatto. Per adesso tra offerta e proposta c’è una differenza che speriamo di colmare presto. L’Eintracht considera Jung un forte elemento tanto che in precedenza aveva rifiutato ogni ipotesi di cessione».
Il Romanista – Chiara Zucchelli
Gazzetta dello Sport – In Inghilterra Rodgers annuncia: «Borini sarà presto del Liverpool»
Che Fabio Borini piacesse a Brendan Rodgers, il nuovo allenatore del Liverpool, era cosa risaputa. Adesso, però, è partito l’assalto all’attaccante azzurro. «Spero che con Fabio si possa chiudere entro questa settimana, sarebbe bello — dice alla Bbc Rodgers, che Borini lo ha allenato due stagioni fa allo Swansea — Fabio sarà grandioso, ne sono certo. E i tifosi lo ameranno assolutamente».
Smentita La Roma fa sapere di non sapere nulla della trattativa. E comunque non vuole commentare. Perché? Di certo c’è che Borini in 12 mesi ai giallorossi è già costato quasi 10 milioni di euro (compresa Iva, tra prestito, comproprietà e riscatto con il Parma) e per cederlo deve arrivare almeno un’offerta di 15. Che è poi quanto ha messo sul piatto il Liverpool. In tal caso i giallorossi potrebbero anche cedere Borini (che tornerà a Roma il 16 luglio dalla vacanze), per fare plusvalenza e incassare denaro da riversare poi su altri giocatori. Mattia Destro è il nome più facile e l’obiettivo più reale. Del resto, Genoa e Siena vogliono praticamente quella cifra: 16 milioni.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese
Il Messaggero – Totti: «Non basta Zeman»
Una parola: perplesso. Un’altra: insoddisfatto. Tutti i dubbi di Francesco Totti che aspetta, spera e sogna una grande Roma. Gli acquisti fatti finora – e soprattutto i nomi accostati alla Roma – non li considera idonei per arrivare al successo. Il capitano capisce di essere avanti con gli anni e vuole vincere subito, sa però che sarà dura. Totti non si tiene e dice tutto.
Cominciamo dalle fatiche della preparazione.
«È impegnativa per lo sforzo richiesto. Si lavora pesantemente, ma ne trarremo benefici durante la stagione».
Nell’amichevole di domenica ha giocato da attaccante esterno.
«Zeman dice che nulla è definitivo, però non ci sono problemi. Certo da esterno è dura. L’allenatore vuole che faccia tanti tagli in profondità. E io non è che ne faccia tanti…».
Prevede una Roma da vertice?
«In questo momento non siamo al livello di Juventus, Inter o Milan. Da qui ad agosto spero che si facciano acquisti importanti che ci possano dare un aiuto per stare con le big».
Sabatini però sostiene che non arriveranno grandi nomi.
«Io mi auguro che non sia un anno di transizione anche perché, conoscendo la piazza, non so quanta voglia abbia di aspettare ancora. Sapere che si va incontro a un altro anno di transizione, non mi va bene. Credo nemmeno alla squadra e alla società. Sabatini dice che non ci saranno grandi acquisti, ma nel calcio non si sa mai, la speranza è l’ultima a morire».
Con Zeman, in questi 13 anni, avrebbe vinto di più?
«No, perché con lui non ho conquistato niente. Adesso ci riproviamo, io sono più maturo, ma un giocatore non può fare la differenza, serve l’organico. Che per ora è abbastanza buono. Sappiamo che Zeman è una grande persona, un ottimo allenatore, bravo a far divertire sia la gente sia i giocatori in campo, perciò abbiamo delle buone prospettive. Possiamo segnare molti gol».
Zeman è l’acquisto che può colmare la differenza con le grandi?
«L’allenatore è importante fino ad un certo punto. Alla fine sono i giocatori che vanno in campo. Lui può darti una percentuale minima come tanti altri tecnici».
È ancora un personaggio scomodo?
«Spero di no, altrimenti nemmeno si parte».
Chi l’ha sorpresa dei nuovi compagni?
«Quali nuovi?»
Dodò, i giovani…
«Ah, ecco, i ragazzi. Nico Lopez, Florenzi e Romagnoli mi hanno impressionato. Zeman può migliorarli, spero possano fare una grande campionato».
Lei, però, resta insoddisfatto.
«Penso che tutti i giocatori pensano a vincere ma io non voglio andare contro la società. Qualunque giocatore scende in campo per vincere, però l’anno scorso nuovo allenatore e nuovi giocatori, in questa stagione si ripete la storia… Se ogni volta è così, passano gli anni, io non ce la faccio più e smetto. A meno che non vogliano prolungarmi il contratto, in quel caso potrei anche aspettare un altro po’».
Quale top player farebbe al caso della Roma?
«In passato ho fatto nomi, ma non è venuto nessuno. I miei sono calciatori importanti, però da quanto ho saputo e da quanto so, non si possono materializzare a Trigoria. Però con i grandi nomi si vince, questa è la realtà. Quando hai gente importante hai più possibilità di vincere».
Che ne pensa della prossima tournèe negli Usa e delle varie iniziative americane per la gente.
«Sono cose importanti per farsi conoscere. Certo, con i risultati fai prima…».
C’è un suo compagno di squadra sul quale si sente di scommettere?
«Osvaldo. Ha le caratteristiche per giocare in questo modulo e poi è bravo tecnicamente».
Si aspettava il ritorno di Zeman?
«No. Da quanto ne sapevo io i nomi erano altri. Ma per me Zeman va bene, però quest’anno posso dire che non l’ho scelto io l’allenatore…».
Ha notizie di Pallotta?
«Pallotta? È affogato… (riferimento al tuffo nella piscina di Trigoria, ndi) L’ho visto quella volta e basta, poi lo incontrerò sicuramente in America».
Scherzi a parte, la società è sufficientemente presente o servirebbe una figura più vicina alla Roma.
«Io penso di sì, anche se da lontano gli americani danno un grande contributo, gli puoi chiedere ciò che vuoi. Poi è normale, i Sensi ce li avevi sempre presenti perché sono romani».
È d’accordo con le parole di Zeman sulla Juventus?
«Io ho letto lo stesso libro del mister, quindi la penso come lui».
Il calcioscommesse. Un suo parere.
«Aspettiamo prima le sentenze».
I suoi obiettivi personali?
«Conoscendo il modo in cui si gioca con Zeman, magari venti gol riesco a farli. Anche da vecchio. Certo, prima Zeman deve farmi giocare».
Un commento sulla vittoria di Federer?
«Io penso che si commenti da sola. Dovevo andare a Wimbledon ma non ce l’ho fatta, a Roger faccio i miei complimenti, è il numero uno, a trentuno anni. Conta la classe, non l’età».
Un giudizio sull’Europeo?
«L’Italia ha disputato un grandissimo torneo, nessuno si aspettava una finale. La Spagna alla fine è stata troppo forte».
Come valuta le prestazioni, invece, di Balotelli e di De Rossi?
«Pirlo e De Rossi sono stati i due giocatori che hanno trascinato l’Italia in finale. Ma Balotelli è un giocatore che quando sta bene può fare veramente la differenza: si è visto contro l’Inghilterra e la Germania».
Il Messaggero – Alessandro Angeloni
Magath: “Kjaer? Ci sono giocatori più intelligenti”
L’allenatore del Wolfsburg Felix Magath ha commentato le dichiarazioni di Simon Kjaer, il quale, dopo l’esperienza con la Roma, si è detto contrario ad un ritorno in Germania alle dipendenze del tecnico tedesco.
“Ci sono professionisti che in questi casi dicono cose più intelligenti – l’affondo di Magath riportato dall’edizione online del quotidiano Bild -. Kjaer ha un contratto con il Wolfsburg, non con me”.
Antei e Crescenzi verso il Catania
Luca Antei il difensore in prestito al Grossetto dal settore giovanile della Roma sarà presto un giocatore del Catania. La formula sarà quella del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino, Maran è pronto ad accoglierlo. L’ufficialità, come riportato sul sito gianlucadimarzio.com, arriverà insieme a quella di Crescenzi.
Domani conferenza stampa di Dodò
E’ prevista per domani la prima conferenza stampa del neo acquisto della Roma Dodò. Il calciatore brasiliano, che in questi gionri sta svolgendo un lavoro differenziato a causa di un problema al ginocchio sinistro, incontrerà i giornalisti dopo la seduta mattutina di allenamento.
Josè Angel nel mirino dell’Espanyol
Continuano le voci di mercato riguardanti il futuro del terzino sinistro della Roma Josè Angel. Il calciatore asturiano infatti, come riportato da El Mundo Deportivo, sarebbe finito nel mirino del secondo club di Barcellona l’Espanyol. Josè Angel in queste settimane è stato seguito anche dal Valencia, alla ricerca di un sostituto dopo la partenza di Jordi alba.
Hall of Fame As Roma – Cafu, Panucci e Ferraris IV i terzini destri più amati
L’As Roma, tramite il profilo ufficiale di Facebook, ha annunciato la chiusura delle votazioni dei terzini destri della ‘Hall of Fame’. I tre calciatori più votati tra i tifosi sono stati Cafu, Ferraris IV e Panucci. Al voto dei sostenitori si aggiungerà quello della giuria tecnica per determinare il risultato finale. Nei prossimi giorni inizieranno le votazioni per i difensori centrali di destra.
Ritiro Riscone – Allenamenti Roma: Assente Juan, Dodò ancora lavoro differenziato, Greco abbandona la seduta. Strisione esposto dai tifosi: “Zona fumatori”
Dopo il lavoro mattutino, la Roma scende in campo per la sessione pomeridiana di allenamento. Inizio previsto alle ore 16.45 sotto la guida attenta di mister Zeman. A bordo campo anche il ds della Roma Walter Sabatini.
16.46 – I giallorossi scendono in campo. Gli ultimi ad arrivare sono Rosi, Marquinho, Verre e Bojan. Josè Angel si posiziona il dispositivo gps intorno al torace.
16.58 – Inizia la seduta tattica. Zeman forma due gruppi:
Verdi: Borriello, Romagnoli, Florenzi, Burdisso, Bertolacci, Pizarro, Lucca, Greco, Taddei, Lopez, Rosi, Marquinho, Osvaldo.
Rossi: Heinze, Lamela, Perrotta, Bojan, Verre, Okaka, Josè Angel, Simplicio, Totti, Pjanic, Stekelenburg, Lobont, Svedkauskas.
17.01 – Inizia l’allenamento con un semplice riscaldamento palla al piede. Modica guida la seduta. Assente Juan, Dodò e Proietti Gaffi svolgono lavoro differenziato.
17.18 – Prosegue il riscaldamento con il pallone. I verdi fermi sul campo, con i rossi che palla al piede gli girano intorno.
17.20 – Greco è costretto ad abbandonare la seduta a causa di affativamento muscolare.
17.25 – Stesso lavoro tattico, ma ora sono i rossi che sono fermi e i verdi gli girano intorno.
17.35 – Dai tifosi presenti in tribuna viene esposto uno striscione: “Zona fumatori“.
17.36 – Cambia l’esercizio: adesso i rossi sono fermi sul campo e lanciano il pallone con le mani in direzione di un giocatore dei verdi. Questo, arrivando in corsa, deve ripassare il pallone al compagno.
17.40 – Ora il gruppo si sistema sulla pista d’atletica, dopo qualche minuto di riposo per i calciatori, che si sono rifocillati.
17.45 – I calciatori si dispongono sulla pista d’atletica. Si dividono in due schieramenti, uno di fronte all’altro. E partono in 8 alla volta con dei sacchi di acqua, dal peso di 20 kg, caricati sulle spalle, percorrendo circa 30 metri camminando sulle punte.
18.13 – Dopo i sacchi con i sacchi i giocatori effettuano il lavoro di stretching.
18.20 Esercitazione tattica per la squadra a campo pieno, nella quale i giocatori provano la ‘classica’ azione d’attacco zemaniana. Si parte dal portiere, che appoggia al centrocampista, che a sua volta scarica sul difensore centrale. L’azione prosegue poi con il passaggio al terzino, che serve in verticale l’attaccante esterno, che a sua volta appoggia al centrale di centrocampo. Intanto l’attaccante esterno si accentra e il centrocampista allunga la sfera alla sovrapposizione del terzino, che a sua volta deve imbeccare gli altri due attaccanti che si predispongono in area.
18.53 – Termina l’esercitazione tattica. Ora scarico e stretching per i giallorossi. E altro siparietto tra il Capitano Francesco Totti e il tecnico Zdenek Zeman.Proprio come successo ieri, Totti fa per rientrare negli spogliatoi ma il tecnico lo blocca per fargli fare stretching.
19.00 – Termina la seduta pomeridiana.
FINE
Piris: “La Roma mi ha cercato ma dovrei andare in Spagna”. E intanto slitta il suo arrivo a Siviglia
Voci di mercato arrivate direttamente dalla Spagna fanno sapere che la Roma avrebbe avanzato un’offerta per il terzino del San paolo Ivan Piris. La proposta del ds Walter Sabatini, secondo eldesmarque.es, sarebbe nettamente superiore a quella del Siviglia che però beneficia della predilezione del calciatore paraguaiano, il quale ha dichiarato: “Martedì parlerò con il San Paolo. La Roma mi vuole, c’è stato qualcosa. Ma col Sivlgia è tutto fatto, se le cose rimangono così andrò in Spagna“. Le parole però non sembrano confermare i fatti. Il giocatore, infatti, ha ritardato il suo arrivo in Spagna, comunicando al club andaluso, come riportato da as.com, che non sarebbe arrivato nella giornata di oggi. Che ci sia lo zampino di Walter Sabatini?















