Gazzetta dello Sport – Pallotta risolleva la Roma: “De Rossi? I soldi ci sono”

Effetto Superman? Si attendono riscontri. Se Clark Kent entrava in una cabina telefonica con la camicia sgualcita da impiegato e ne usciva con la calzamaglia da supereroe, James Pallotta è scivolato nel centro sportivo di Trigoria vestito da manager assai casual e ne è sortito fuori abbigliato da presidente-ombra della Roma, con tanto di felpa d’ordinanza. Aspettando che sveli i superpoteri, comunque, del 53 enne bostoniano un paio di impressioni possiamo dirle: 1) sembra essere gentile con tutti; 2) sembra portare fortuna. Un esempio? A poche ore dal suo arrivo a Ciampino, infatti, è andato in scena l’incontro tra il d.g. Baldini e Sergio Berti, manager di De Rossi. Tutto questo è avvenuto a ora di pranzo nei pressi di Fiumicino, proprio mentre Pallotta consumava le sue prime pietanze “giallorosse” con i suoi manager Pannes e Zecca ed i dirigenti Fenucci, Sabatini, Baldissoni, Tacopina e Tempestilli.

L’azzurro prende tempo Ma partiamo dal caso De Rossi facendo una premessa: Baldini e Berti si sentono quasi tutti i giorni. Stavolta però si è voluto dare un segnale, approfittando del fatto che l’agente era a Roma di ritorno da Dubai. Sviluppi? Interlocutori, perché il giocatore vuole prendere ancora tempo e per questo in realtà — dando per scontato che i giallorossi non potranno offrirgli mai meno di 6 milioni netti e “sicuri” a stagione — il contratto deve essere ancora modulato in toto su clausole (variabili) e premi. Due certezze però ci sono: 1) anche se non ha la forza di dare ultimatum, come ha detto lo stesso Baldini la scorsa settimana la Roma non vuole aspettare a lungo; 2) il City preme per averlo subito mettendo sul piatto 6-7 milioni per i giallorossi, più la ricca parte relativa alla procura divisa a metà tra Berti e la Lumian, la società cui partecipa anche ad Alberto De Rossi, papà di Daniele. Anzi, non è escluso che il City (intenzionato a ristrutturare tutta la cantera) offra proprio ad Alberto un posto di rilievo. Postilla, il City sa bene come, se la trattativa scivolasse a giugno, a quel punto potrebbe essere il Real Madrid a far chiudere i giochi.

“Niente problemi” In questo scenario vediamo se e come s’inserirà Pallotta, che a Trigoria ha salutato Luis Enrique (con cui ha cenato), tutti i giocatori e parlato un paio di minuti con De Rossi, rammaricandosi che durante le vacanze a Boston non gli abbia chiesto i biglietti per i Celtics. “Ti vogliamo tenere”, è stato però il concetto chiave che gli ha sussurrato, probabilmente ripetuto anche a papà Alberto, che ha voluto salutare in campo. Visto l’allenamento e ammirate le strutture di Trigoria ha poi detto: “Sono molto contento di essere a Roma, domenica andrò allo stadio. Sono rimasto impressionato dal centro sportivo. De Rossi? Stiamo lavorando al suo rinnovo. Adesso non c’è nessun problema economico“. Si spera, e proprio per questo Pallotta ha già delineato le prime nuove strategie su marketing, merchandising e media. A proposito: la Open Gate che ha curato la comunicazione di DiBenedetto ha inviato una lettera alla Roma riguardo il pagamento per il proprio lavoro (si dice intorno ai centomila euro), ma il club, sorpreso, ha risposto che si trattava di servizi personali e non di competenza della Roma, che ha già un suo staff per i media. Toccherà a Superman-Pallotta decidere anche su questo.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti