Palermo-Roma: oggi venerdì 9 marzo, alle 11.30, presso il centro tecnico Fulvio Bernardini si terrà la conferenza stampa di Luis Enrique in vista della trasferta di Palermo. La gara contro i rosanero andrà in scena sabato sera, inizio ore 20.45, allo stadio “Barbera”.
Oggi alle 11.30 conferenza stampa di Luis Enrique
Il Romanista – Anche il Palermo non ci vuole
Ci risiamo. Dopo l’Atalanta, anche il Palermo ci lascia fuori dallo stadio. Fregandosene della direttiva dell’Osservatorio nazionale sulla manifestazioni sportive, quella che prevede che ogni tesserato possa comprare un biglietto per un non tesserato, la società siciliana permetterà l’ingresso nel settore ospiti ai soli titolari dell’As Roma Club Privilege (15 euro, nelle ricevitorie Lottomatica, fino alle 19 di oggi). Complimenti per l’ingiustizia. Ingiustizia, sì. Perché la raccomandazione del Viminale, che non è mica una costola della Roma, una specie di ufficio distaccato del club, parla chiaro. Chiarissimo. L’allegato tecnico alla determinazione dell’8 febbraio dice: “I possessori di fidelity card (la tessera del tifoso, ndr) possono acquistare per le trasferte un tagliando dello stadio, ove sia attivo ed efficiente il collegamento con “Questura on line” – anche per il settore ospiti – per un proprio conoscente, previa presentazione della fidelity card (che può sostituire il documento d’identità del possessore) e di fotocopia del documento di identità del titolare dell’altro tagliando”.
Non è una circolare interna, un documento per le Questure italiane. E’ un impegno che viene chiesto ai club. Bene, anzi male: l’invito non è stato raccolto. Prima ci si è messa l’Atalanta, che si è trincerata dietro imprecisati ostacoli di carattere tecnico. Ora anche il Palermo si rifiuta di aderire. Ma perché? Nella determinazione si esentano quelle società che non abbiano un collegamento con la “Questura on line”, il sistema di controllo centralizzato che non consente di vendere un biglietto a un daspato o a un diffidato negli ultimi cinque anni. Peccato che questo non sia il caso dell’Atalanta, e nemmeno del Palermo. Entrambi i club sono partner di Lis Lottomatica, che con la “Questura on line” è assolutamente in regola. Quindi? Non si sa. A Palermo ieri facevano melina. “Richiami più tardi”, “Guardi non sappiamo nulla”, “Il responsabile non c’è”. Non c’è il responsabile, non c’è responsabilità. E invece sì. La Roma, per esempio, le sue responsabilità se le prende sempre. La nostra società consentirà ai genoani non tesserati di venire all’Olimpico. Lo ha già fatto con il Parma, parliamo di una manciata di tagliandi e non è cascato il mondo.
Probabilmente, a Trigoria sperimenteranno la direttiva anche con il Catania. L’eccezione sarà Roma-Napoli, ma per motivi – questi sì veri – di ordine pubblico. Sarà curioso vedere a fine stagione come si muoverà l’Osservatorio. Perché il colmo è che pure stavolta la Roma è una specie di Gronchi rosa, una rarità mirabile, un’eccezione positiva. La Roma segue i criteri del Viminale. Gli altri no. E’ vero, il Siena ci ha aperto la porta. Ma perché lo ha chiesto la Roma. Certo, questa determinazione è una goccia nell’oceano: le curve sono costrette da anni a uno Stato di polizia. Ma è un primo passo. E’ un qualcosa che si muove nella giusta direzione. La Roma gli sta andando dietro. Solo la Roma, però.
Il Romanista – Daniele Galli
Corriere dello Sport – Sorriso Burdisso “Pronto a tornare”
La felicità non è tanto nel profumo dell’erba, assaggiato dopo quattro mesi di lettini e palestre, quanto per lo sguardo al futuro. In questi giorni Nicolas Burdisso ha saputo dal professor Cerulli, che lo aveva operato a novembre, di poter tornare alla piena efficienza agonistica. In altre parole, grazie alla determinazione feroce e a un fisico da corazziere, giocherà a calcio come se il suo ginocchio sinistro non fosse mai stato fracassato dal violento contrasto di Colombia-Argentina. Ieri anzi, nel guardarlo correre per la prima volta in campo con il fisioterapista Silvano Cotti, i medici scherzavano: “La gamba sinistra sta già meglio della destra…” . (…)
FELICITA’ – La Roma ha dunque messo a segno uno splendido acquisto per la prossima stagione. Sabatini prenderà lo stesso un difensore centrale, perché in quelle zone Luis Enrique chiede protezione. Ma almeno non bisogna ripartire proprio da zero. E chissà che Burdisso non torni anche prima, un mese dopo il suo trentunesimo compleanno che cade il 12 aprile. “Mi sto allenando giorno per giorno – ha detto il giocatore a Roma Channel – valuteremo a maggio come procedere. Adesso è prematuro. Sarebbe sicuramente bello fare qualche minuto in questo campionato, magari all’Olimpico. Ma non voglio rischiare niente, a questo punto non bisogna avere fretta. La cosa importante è recuperare al meglio” . Le premesse sono ottime: “Da un paio di mesi sto lavorando benissimo, mi sento sempre meglio, e il fatto di correre sul campo mi ha reso molto felice. E’ stato un bel test, sto anticipando i tempi regolari. (…) . L’obiettivo realistico è riprendere gli allenamenti al massimo dei giri durante il ritiro della prossima estate. «Vorrei iniziare la preparazione con i compagni – conferma Burdisso – e se tutto procede in questa maniera, sarà possibile”.
ANALISI – E’ possibile pure che la Roma diventi fortissima, con il passare delle settimane: “Qui si stanno facendo le cose seriamente per un futuro importante. Ed è impensabile cambiare una società in un giorno. Ho conosciuto persone intelligenti, che conoscono il loro mestiere”. Però ai tifosi dà fastidio essere lontani dalle prime posizioni, con l’aggravante di due derby persi. Burdisso, che domenica era in tribuna Monte Mario con Gago a sostenere i compagni, non cerca scuse: “Brucia la sconfitta con la Lazio. Brucia però più per il risultato, perché come prestazione la squadra era stata più deludente contro l’Atalanta una settimana prima. Di sicuro è un momento difficile e ne siamo tutti consapevoli. Quando ti impegni tanto in settimana pensando di raggiungere il massimo dei traguardi e poi in partita non riesci a vincere, ti deprimi. Ma siamo una squadra intelligente, che sta imparando dagli errori. Ci mancano tante partite per dimostrare il nostro valore, il campionato non è finito” . E l’Europa League è ancora raggiungibile, anche se al posto di Burdisso (e Juan) giocherà titolare Simon Kjaer: “Ora è il suo momento e se lo merita. E’ un ragazzo serissimo, che lavora per crescere e che ha pagato alcuni errori. Ma tutti sbagliamo. La squadra ha la massima fiducia in Simon. Adesso faccia vedere cosa sa fare, a cominciare dalla partita di Palermo che per noi è importantissima“.
Corriere dello Sport – Roberto Maida
Il Romanista – A. De Rossi: “Grande partenza”
Aveva detto che non sarebbe stata (soltanto) una rivincita della finale del Torneo di Viareggio, ma forse Alberto De Rossi non poteva immaginare che la seconda sfida con la Juve nel giro di appena due settimane avrebbe seguito esattamente lo stesso copione, ma a ruoli inverititi. “Abbiamo sofferto un po’, ma perché di fronte avevamo una grandissima squadra, una delle migliori in Italia – ha detto il tecnico a Sportitalia-. Però è stata una partita molto diversa rispetto a quella di Viareggio, perché allora eravamo partiti molto male nei primi venti minuti, mentre questa volta si è vista una grandissima partenza della mia squadra. Ci tenevamo moltissimo, anche perché la gara di Viareggio ci aveva lasciato un po’ di amaro in bocca”.
Gli spettri di una rimonta che avrebbe avuto il sapore di una beffa sono comparsi soltanto nel secondo tempo, che Libertazzi ha riaperto i giochi sfruttando l’unica disattenzione difensiva della partita: “Nel primo tempo avevamo sofferto un po’ gli inserimenti di Beltrame, si vedeva che poteva fare male, per questo avevo chiesto a Verre e Viviani di guardarsi le spalle l’uno con l’altro. Invece questa voglia di andare a fare pressing spesso ci portava fuori zona e poteva essere pericoloso. Nel secondo tempo siamo riusciti a mettere a posto questa cosa, anche se poi abbiamo preso il gol perché abbiamo guardato la palla invece di Libertazzi”.
Intanto la sua Roma è la prima squadra a vincere allo Juventus Stadium: “Una grande soddisfazione, questo è uno splendido stadio ed è anche un’esperienza importante per i ragazzi. Mi piace sottolineare l’approccio a questa gara che hanno saputo avere e il modo in cui si sono mossi in un campo così. La Juve intimidita dal suo stadio? Non lo so, direi piuttosto che la nostra partenza è stata straordinaria. La cosa bella di questa squadra è che anche in partite così difficili si aggrappa sempre al suo gioco”. In compenso Piscitella è pronto per andare a Palermo con la prima squadra: “Non può che farci piacere – conclude De Rossi -. Il nostro lavoro è questo”.
Il Romanista
Corriere dello Sport – Stop Totti, Roma in ansia
A cinque minuti dalla fine di un allenamento ordinario, la Roma è passata dall’ottimismo al malumore. Francesco Totti ha calciato un pallone, ha sentito una fitta alla coscia destra, ha capito. Sono entrati subito in campo i medici, poi Vito Scala, Silio Musa. Tutti a toccare quella gamba dorata, bloccata dai capricci di un muscolo che si chiama quadricipite. Il responso finale, affidato al sito internet della società, è interlocutorio: “affaticamento” . Ma adesso Luis Enrique teme di non poterlo portare a Palermo, dove già non avrà Osvaldo respinto dalla Corte di Giustizia federale. I dottori, l’allenatore e il giocatore decideranno oggi, dopo un’ecografia di controllo. La sensazione del giovedì sera era che Totti non potesse recuperare. A quarantotto ore della partita un problema muscolare è quasi una sentenza di esclusione, perché con le fibre di una coscia non si può rischiare. Però nessuno si arrende prima del tempo, considerando l’importanza di “un punto di riferimento fantastico per la squadra” (espressione di Luis Enrique) come Totti. Anche una settimana fa, prima del derby, c’era stato un piccolo allarme a Trigoria: in quel caso si trattava di un colpo all’alluce, ereditato da un contrasto con Cicinho, che è andato via in poche ore.
AHI – L’eventuale forfait è una pessima prospettiva per la giovane Roma. Che senza il suo capitano ha perso in questo campionato addirittura sei partite su otto, camminando a una media di 0,75 punti. Per capire i numeri: il Novara e il Cesena che sono in fondo alla classifica hanno una velocità media soltanto di poco inferiore (0,65 punti a giornata). (…)
FARO – Con Totti, invece, la Roma ha un passo molto più spedito. Non da scudetto ma nemmeno anonimo: 1,78 punti. Proiettando questa media sulle 26 giornate di campionato giocate fino a qui la squadra avrebbe 46 punti, gli stessi dell’Udinese, in corsa per la Champions League e comunque in piena area euro. Giusto per spiegare l’importanza di un tipo che avrà pure “una gamba sola” come ha detto Zamparini, provocando. (…)
Corriere dello Sport – Roberto Maida
UMORI – Totti è piuttosto seccato dal secondo incidente stagionale. Anche se l’infortunio è molto meno grave di quello che lo bloccò il primo ottobre, durante Roma-Atalanta, costringendolo a saltare sette partite. E’ seccato perché in questo momento di difficoltà della squadra, che mercoledì aveva portato a cena per alleggerire la tensione del dopo derby, gli pesa tantissimo restare fuori. Dopo due mesi di astinenza, era stuzzicato dall’idea di segnare al Palermo (e a Zamparini) che gli porta fortuna: 8 reti, di cui tre allo stadio Barbera. I suoi gol sarebbero stati utili per ricominciare l’insegumento a Nordahl e aiutare Luis Enrique a uscire dalla strettoia in cui si è incastrato. Oggi Totti saprà se potrà salire sul charter della squadra, che parte domattina da Fiumicino, come sempre nel giorno stesso della partita. Il dubbio è forte. Ma se i medici non lo bloccheranno, non lascerà sola la Roma.
La Gazzetta dello Sport – La Roma a pezzi: Totti e Osvaldo out
Innegabile: in questo periodo c’è una nuvola nera che galleggia sopra la Roma. Se siete scettici, valutate il giovedì di tempesta che ha squassato le (poche) certezze di Trigoria. L’uno-due incassato ieri, obiettivamente, farebbe barcollare un toro. E se per l’infortunio occorso a Totti ieri in allenamento—edema al quadricipite della coscia destra—si può solo accusare il destino, il no della Corte di Giustizia Federale al ricorso presentato per la 2a giornata di squalifica comminata ad Osvaldo per l’espulsione rimediata contro l’Atalanta, toglie a Luis Enrique due assi in vista di Palermo, dove mancheranno anche Stekelenburg (espulso nel derby) e Pjanic (infortunato).
Arringa & Amarezza – Cominciamo da qui, cioè dalla riunione della sezione della CGF presieduta da Gerardo Mastrandrea, a cui hanno partecipato, oltre all’avvocato Antonio Conte, il d.g. Franco Baldini e lo stesso Osvaldo. L’attaccante ha detto di non aver colpito volontariamente Cigarini con un calcio e per corroborare questa tesi la difesa ha sottoposto un video e 21 istantanee, sottolineando poi come nel referto arbitrale non ci fosse alcun accenno alla “violenza” del gesto. Poi è stata la volta di Baldini, che ha espresso questi concetti: “Abbiamo un codice etico e ci stiamo sforzando di applicarlo. Sui due turni dati a Cassetti (frasi irriguardose al guardalinee, ndr) non abbiamo fatto reclamo. Per Osvaldo invece riteniamo che gli estremi, anche perché il calciatore colpito non ha subito alcun danno”. La tesi però non stata accolta dalla CGF perché la testimonianza del quarto uomo, Celi, era netta: gesto volontario. Nessuna sorpresa, perciò, che nel comunicato uscito in serata trapelasse tutta l’amarezza del club per la bocciatura. “La Roma — si legge — non può fare altro che prendere atto di tale decisione. Pur in un contesto che vede la società impegnata nel tentativo di improntare i propri comportamenti al massimo rispetto delle regole e delle sanzioni che la violazione di queste prevedono, la Romaaveva ritenuto comunque di presentare ricorso, avendone ravvisato ampiamente i margini di accoglimento, contrariamente a quanto invece, ad esempio, ritenuto nel caso della squalifica di Cassetti. La necessaria e convinta accettazione delle regole non significa al contempo rinunciare ad esprimere i propri convincimenti nelle sedi opportune”.
Ansia Totti – Storia diversa invece per Totti. In realtà non sembra che la contrattura sia grave, ma vista l’imminenza della partita è assai difficile che il capitano venga rischiato. Anzi, probabile che stamattina l’attaccante venga sottoposto ad una ecografia. Insomma, una disdetta che sembra stonare con le dichiarazioni a Ussoccerplays.com: “Penso che il club abbia un futuro luminoso. I risultati arriveranno. Ci vuole tempo perun nuovo presidente e allenatore per abituarsi ad un certo sistema”. Domanda: gli sarà dato?
La Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini
Leggo – Roma, riecco Bojan. Totti in dubbio per domani, Taddei Ko.
La Corte Federale boccia Osvaldo, Luis Enrique promuove Bojan. Domani a Palermo il tecnico dovrà fare a meno dell’attaccante italo-argentino (respinto il ricorso presentato dalla Roma per ridurre la squalifica di due giornate rimediata dopo Bergamo) e forse non avrà nemmeno Totti, fermatosi per un affaticamento muscolare e in forte dubbio. Con molta probabilità, quindi, l’ex-fantasista del Barcellona avrà una nuova chance a più di un mese dall’ultima apparizione da titolare (14 gennaio a Catania).
Messo da parte Twitter, lo spagnolo non ha saltato un minuto di allenamento negli ultimi 15 giorni e anche ieri ha strappato gli applausi di tecnico e compagni. Gli unici rimediati in questo primo scorcio di 2012. Il suo arrivo in estate era stato celebrato come uno dei migliori acquisti del calcio mercato, ma dopo un avvio positivo lo spagnolo si è bloccato a livello psicologico. “Piedi d’oro, ma carattere d’argilla” era la definizione che gli avevano attribuito i giornalisti catalani. E Bojan a Roma non ha fatto nulla per dargli torto regalando più punti alla Municipale (che gli ha sequestrato la patente due volte) che alla Roma. “Ma io non boccerei Krkic, ha fatto più gol di Vucinic e Borriello”, ha ammonito il direttore sportivo Sabatini.
I numeri in effetti sono dalla parte dell’attaccante: 4 gol in poco meno di 900 minuti. Meglio di Lamela e Totti. Ma non tanto quanto basta per convincere Luis Enrique che nei 30’ di recupero a Catania gli preferì addirittura il baby-Piscitella. Uno smacco che ha ferito l’orgoglio dello spagnolo (rincuorato anche dagli ex-compagni del Barça) ora intenzionato a far vedere che vale i 28 milioni che la Roma dovrebbe spendere per riscattarlo nel 2013. Potrà farlo domani sera a Palermo al posto di Totti o in uno schieramento inedito: Lamela intermedio al posto dell’infortunato Pjanic, Totti trequartista e Bojan e Borini davanti con l’obbligo di aiutare il centrocampo. In difesa invece è emergenza totale: oltre a Stekelenburg, Cassetti, Juan e Burdisso, Lucho rischia di perdere anche di Taddei vittima di un forte dolore al polpaccio destro.
Leggo – Francesco Balzani
Il Messaggero – Totti si ferma, Luis trema
C’è un dato, legato a Dani Osvaldo, che deve indurre ad un’attenta riflessione: l’ultima volta che l’attaccante italo-argentino è andato a segno, la Roma ha vinto l’ultima partita lontano dalla capitale. Questo vuol dire che il centravanti giallorosso non fa gol dal 21 dicembre dello scorso anno, Bologna-Roma 0-2, e che la squadra di Luis Enrique non torna da una trasferta con i tre punti da un’ottantina di giorni. Anzi, nelle cinque trasferte del 2012 – tutte senza Osvaldo, tranne parzialmente quella di Bergamo – la Roma ha rimediato un pareggio e quattro sconfitte, compresa quella di coppa Italia in casa della Juventus.
E in queste cinque partite ha segnato soltanto quattro reti (due a Cagliari, una Bergamo e una a Catania), restando a secco sia a Torino che a Siena. Ecco perché la notizia del mancato sconto di pena da parte della Corte di Giustizia Federale per Osvaldo, squalificato per due turni dopo il rosso di Bergamo, ieri è stata accolta dalla Roma, (…), con enorme delusione in vista della partita di Palermo. Anche perché ieri in allenamento si è fermato Francesco Totti, (…) per un affaticamento muscolare e la sua presenza domani al Barbera è in (forte) dubbio. (…) Luis, insomma, si trova nella complicata situazione di dover sicuramente fare ancora a meno di Osvaldo e forse anche di Totti. Per l’attacco, quindi, resterebbero poche soluzioni: via libera al tridente formato da Lamela, Bojan e Borini, anche se quando c’è di mezzo il Totoluis tutto è possibile. Piscitella, ad esempio, ieri a Torino con la Primavera è stato impiegato solo per un tempo per essere disponibile domani.
Osvaldo sperava di giocare a Palermo perché da Bologna a oggi il tempo per lui è passato senza lasciare tracce se non sui suoi muscoli (40 giorni fuori per una lesione al bicipite femorale) e sul suo morale, dato che da Natale in poi ha collezionato soltanto 156 minuti di campionato, ha rimediato un’espulsione in casa dell’Atalanta, non ha potuto giocare il derby e nella classifica dei cannonieri romanisti in campionato, dove lui staziona a quota 7, è stato sorpassato da Fabio Borini, salito con sette gol nelle ultime otto partite a quota 8 reti. E se Totti non ce la farà a recuperare, Luis domani al Barbera sarà costretto a proporre lo stesso tridente verde mandato in campo in stagione soltanto una volta, in casa del Genoa.
Lamela non va in gol da un intero girone, visto che ha segnato la sua prima (e unica) rete in campionato proprio contro il Palermo; Bojan è andato a bersaglio l’ultima volta contro l’Inter, il 5 febbraio, e non gioca titolare dalla prima parte della gara di Catania, 14 gennaio: due ragazzi che, quindi, fin da domani sono chiamati ad un’impennata di rendimento visto che finora, lo spagnolo in maniera più accentuata, sono andati avanti troppo ad intermittenza. Oltre ad Osvaldo, Luis (…) domani dovrà rinunciare a Pjanic (…), Juan, Burdisso e agli altri due squalificati Stekelenburg e Cassetti, e in dubbio c’è anche Taddei. Rispetto al derby ci sarà il rientro di Gago, se non altro: l’argentino avrà una delle tre maglie di centrocampo, insieme con De Rossi e uno tra Marquinho e Greco. In porta ci sarà Lobont, i due centrali saranno Heinze e l’ex Kjaer mentre – se Taddei non dovesse recuperare – spazio sulle corsie esterne per Rosi e Josè Angel.
Il Messaggero – Mimmo Ferretti
Corriere dello Sport – E se Zola spuntasse nel futuro giallorosso?
Siamo tutti di passaggio. L’importante è crederci definitivi. Senza questa fondamentale astuzia non ci alzeremmo nemmeno dal letto la mattina. Luis Enrique, quando si alza dal letto, deve andare da Formello a Trigoria e solo per fare questa traversata tutti i giorni c’è bisogno di una fede assoluta oltre che di una tanica esagerata di benzina. E, quando arriva, non è finita. Iniziano i dolori. Quelli di Trigoria, di questi tempi, non sono esattamente i cancelli del cielo.
La vera domanda, alla vigilia di Palermo, è: quanto è ancora illesa la fede di Enrique dopo l’impareggiabile disavventura del derby? “Che cosa ho fatto di male per meritare tutta questa mierda?” è la più struggente invocazione mai udita dai postriboli del calcio a fine partita, perfino troppo elevata per le orecchie prosaiche che l’hanno ricevuta. Ma è anche il primo, manifesto segno di cedimento. Niente di male, anche Gesù ha dubitato nel deserto e Luis Enrique ne ha attraversati di deserti. Il guaio è che “l’uomo verticale” ha tutta l’aria di considerare il dubbio non una prova da superare, ma una disfatta esistenziale.
Proviamo a spiegarlo noi che cosa ha fatto per meritarla tutta questa “mierda” (traduzione: accanimento malvagio della malasorte). Nei suoi otto mesi romani l’asturiano ha incassato un credito quasi illimitato. A concederlo sono stati i tifosi in grande maggioranza, i giocatori quasi tutti, la parte più onesta della critica. Non consideriamo i detrattori a prescindere, condannati a esibire pallosamente la frustrazione dei nani, un travaso di critica ai confini dell’insulto, che ne confessa la bile più che il pensiero. Per tutto il resto, Enrique è stato amato e continua forse a essere amato da tutti quelli che hanno bisogno di credere che il calcio sia quello che è, una grandiosa evasione di massa e non una mediocre funzione per abitudinari.
Se siamo arrivati a dubitare di Enrique non è per l’eliminazione in Europa o in Coppa Italia, nè per le sconfitte in serie, alcune da depressione, e nemmeno per i due derby perduti. Dubitiamo di Enrique, da Bergamo in poi, perché ha mostrato di non capire che la grandezza dei principi è nella loro flessibilità. Che il carisma di un leader non sta nell’applicazione maniaca delle regole ma nel far passare la regola a dispetto della regola. Nel capire, ad esempio, che la gogna di De Rossi “esibito” in tribuna è una sconfitta per tutti.
Il merito di Enrique è di aver acceso un fuoco, il suo torto è quello di non saperlo alimentare. Di aver costretto i suoi ammiratori a riaggiornare il più celebre e il più nevrotico motto di Ovidio: non posso vivere con te, nè senza di te. Questa è oggi la posizione dei tifosi che credono ancora nello spagnolo. “Vogliamo continuare a stare dalla tua parte, ma dacci la possibilità di farlo”, dicono silenti. Domani sapremo. Non se la squadra è con Luis Enrique, ma se è dalla parte dei tifosi che, un pomeriggio d’inverno, si sono messi insieme e hanno prima concepito e poi confezionato lo striscione “mai schiavi del risultato”.
Se conosco un po’ Baldini e Sabatini, la loro tigna e il loro orgoglio, butteranno all’aria anche i codici del fair play pur di riportare lo scudetto alla Roma. Non conosco abbastanza Luis Enrique per capire se quella frase di domenica all’Olimpico è la sua resa. In quel caso, se ne andrà a fine campionato e Roma sarà stata la sua ben pagata palestra per essere diventato un allenatore e forse anche un uomo migliore. Qualcuno lo sostituirà. Dovrà essere giovane, solido e visionario. La nostra idea? Sarà, probabilmente, anche “londinese”. Un nome? Gianfranco Zola. E’ giovane, solido, soprattutto sardo, non so se visionario, ma amico di Baldini e del bel gioco. E’ venuto a Roma per parlare con Lotito. Una visita di cortesia. La sponda, forse, era l’altra.
Corriere dello Sport – G. Dotto
Comunicato As Roma – Respinto il ricorso di Osvaldo
L’As Roma, attraverso un comunicato apparso sul profilo Facebook ufficiale, ha commento l’esito negativo del ricorso presentato dal club avverso alla squalifica di Osvaldo per due giornate in seguito all’espulsione di Bergamo. Ecco il contenuto di quanto pubblicato:
“L’AS Roma, in merito alla decisione della Corte di Giustizia Federale di rigettare il ricorso avverso la squalifica di due giornate al proprio calciatore Daniel P. Osvaldo, non può fare altro che prendere atto di tale decisione.
Pur in un contesto che vede la Società impegnata nel tentativo di improntare i propri comportamenti al massimo rispetto delle regole e delle sanzioni che la violazione di queste prevedono, l’AS Roma aveva ritenuto comunque di presentare detto ricorso, avendone ravvisato ampiamente i margini di accoglimento, contrariamente a quanto invece, ad esempio, ritenuto nel caso della squalifica del calciatore Marco Cassetti. La necessaria e convinta accettazione delle regole non significa al contempo rinunciare ad esprimere i propri convincimenti nelle Sedi opportune”.
Repubblica.it – Osvaldo, ricorso respinto. E anche Totti preoccupa
Doveva essere il giorno che avrebbe restituito alla Roma il suo attacco titolare. Al contrario, a Palermo Luis Enrique rischia di dover mandare in campo una prima linea con i cerotti: proprio mentre la Corte Federale si riuniva per respingere il ricorso del club giallorosso contro la squalifica di Osvaldo, a Trigoria si è fermato Francesco Totti. Presto per dire se sabato al Barbera ci sarà o meno: “Valutiamo domani”.
TOTTI SI FERMA, LUIS IN ANSIA – L’allenamento interrotto quando alla fine mancavano meno di cinque minuti, un fastidio al quadricipite, il rischio di dover dare forfeit per la trasferta di sabato a Palermo: il pomeriggio romanista ha assunto tinte fosche a causa dello stop per un problema muscolare di Francesco Totti. Mentre calciava con il piede destro, il capitano romanista ha avvertito un dolore, non troppo forte, nella parte superiore del quadricipite, tra il muscolo sartorio e il retto femorale. Abbastanza per suggerire ai medici di fargli interrompere la seduta tecnica, per valutare meglio la situazione. Difficile, però, farsi un’idea chiara oggi: la speranza è che si tratti di un semplice affaticamento, e che quindi dopodomani Totti possa partire con la squadra verso Palermo, per guidare una squadra che dovrà già rinunciare a Stekelenburg, Juan e Pjanic. Domani, prima dell’allenamento, lo staff sanitario visiterà il capitano per verificare se sarà possibile farlo scendere in campo per la rifinitura insieme alla squadra, o se dovrà restare a riposo, un’ipotesi che lo escluderebbe di fatto dalla lista dei convocati. “Giocando tra due giorni ci sono pochi margini di manovra”, la voce che rimbalza da Trigoria. Dove, tra l’altro, anche giovedì Taddei ha rinunciato ad allenarsi con i compagni. Anche nel suo caso domani sarà decisivo, dopo le terapie ginniche di oggi. La sensazione, però, è che il brasiliano abbia più possibilità di esserci rispetto al numero dieci.
OSVALDO, RICORSO RESPINTO: A PALERMO CON LAMELA-BOJAN-BORINI? – Chi ha dovuto rinunciare alla speranza di partire con i compagni per Palermo è invece Osvaldo. La Corte Federale ha respinto il ricorso presentato dalla Roma, con cui il club giallorosso sperava di ridurre da due a una le giornate di squalifica dell’attaccante, per il calcetto a Cigarini nel corso di Atalanta-Roma. Per questo nel primo pomeriggio il club si era presentato a ranghi completi in Federcalcio, via Allegri: il d. g. Franco Baldini aveva accompagnato il legale Conte, raggiunti dopo l’allenamento anche dall’attaccante, che aveva voluto deporre sulla propria posizione. Tutto inutile, però, almeno per la prima sezione della corte di giustizia federale. Osvaldo rientrerà soltanto lunedì 19 marzo, Roma-Genova, a tre mesi dal suo ultimo gol, quello del 21 dicembre a Bologna. La sua assenza sabato, invece, lascia scelte più che obbligate a Luis Enrique, che – se Totti non riuscisse a recuperare – rischierebbe di avere a disposizione soltanto il trio Lamela-Borini-Bojan per la prima linea, con il baby Piscitella in panchina. Una speranza in più spera di ottenerla domani dal capitano, ma la zona muscolare coinvolta sconsiglia di correre rischi inutili.
IL RAMMARICO DELLA SOCIETA’ – La AS Roma, “in merito alla decisione della Corte di Giustizia Federale di rigettare il ricorso avverso la squalifica di due giornate al proprio calciatore Daniel P. Osvaldo, non può fare altro che prendere atto di tale decisione. Pur in un contesto che vede la Società impegnata nel tentativo di improntare i propri comportamenti al massimo rispetto delle regole e delle sanzioni che la violazione di queste prevedono, l’AS Roma aveva ritenuto comunque di presentare detto ricorso, avendone ravvisato ampiamente i margini di accoglimento, contrariamente a quanto invece, ad esempio, ritenuto nel caso della squalifica del calciatore Marco Cassetti. La necessaria e convinta accettazione delle regole non significa al contempo rinunciare ad esprimere i propri convincimenti nelle Sedi opportune”.
BURDISSO: “MOMENTO DIFFICILE, MA FAREMO GRANDI COSE” – Non basta a sorridere il ritorno sul campo di Burdisso. Giusto una corsa, per vedere l’effetto che fa. Il primo passo verso un rientro ancora però lontano. “Sto tornando a fare le cose che farò in campo – spiega l’argentino a Roma Channel – e senza pensare al ginocchio, nonostante un po’ di paura iniziale. Quello che sto facendo anticipa i tempi regolari, voglio iniziare la preparazione con i ragazzi, ma non bisogna affrettare i tempi”. A Trigoria, però, i pensieri sono altri: un derby perso, una stagione incamminata verso il viale della mediocrità, e poche speranze di riuscire a invertire la rotta nelle 12 giornate che restano. Burdisso non si nasconde, ma guarda al futuro. “È un momento difficile. Come risultato brucia il derby, come immagine di squadra ha deluso più la partita con l’Atalanta. Noi siamo i primi ad esser consapevoli di quando si gioca male, quando vuoi fare bene e non ti riesce ti deprimi”. Nessuna fretta, però. Perché il centrale, costretto a guardare oltre dai propri guai fisici, non ha abbandonato le speranze: “Qui si sta facendo una cosa seria, grande. E cose così non si fanno in un giorno”.
Repubblica.it – Matteo Pinci
Europa League : Manchester Utd sconfitto in casa. Crollo Udinese.
Nelle altre gare dei sedicesimi di finale di Europa League, l’Udinese di Guidolin perde in casa dell’ Az Alkmaar per 2-0. La squadra friulana viene punita per due volte nel secondo tempo, durante il quale si era comunque resa più pericolosa della squadra olandese. Tardivo l’inserimento di Di Natale che non riesce a rovesciare il risultato.
Perde in casa lo United di sir. Alex Ferguson contro uno straripante Bilbao, che mette una seria ipoteca sul passaggio agli ottavi. Vince il Valencia, ma il PSV segna due gol e tiene aperta la sfida di ritorno. Pareggio con ben quattro gol tra Standard Liegi e Hannover.
Ecco i risultati :
AZ Alkmaar 2-0 Udinese ( Martens ’63, Falkenburg ’84) ;
Manchester United 2-3 Athletic Bilbao (Rooney ’22, ’92 rig. , Llorente ’44, De Marcos ’72, Muniain ’90,) ;
Standard Liegi 2-2 Hannover (Stindl ’22 rig. , Buyens ’27, Tchite ’30, Diouf ‘ 56) ;
Valencia 4-2 PSV Heindoven ( Victor Ruiz ’11, Soldado ’13, ’43 rig. , Piatti ’56, Toivonen ’83 rig. , Wijnaldum ’90).
Europa League: il Manchester City stecca la gara d’andata.
Sono appena terminate le prime quattro gare dei sedicesimi di finale di Europa League. L’Atletico Madrid travolge in casa il Besiktas, mentre il Manchester City di Roberto Mancini non riesce a vincere la gara d’andata. Vincono FC Twente e Olympiacos.
Ecco i risultati :
Atletico Madrid 3-1 Besiktas ( Salvio ’24, ’27, Adrian Lopez ’37, Simao ’53);
FC Twente 1-0 Shalke 04 (De Jong ’61 rig.) ;
Metalist 0-1 Olympiacos (David Fuster ’50) ;
Sporting Lisbona 1-0 Manchester City ( Xandao ’51).
Finale di andata Primavera Tim Cup, Juventus-Roma 1-2
La Roma e la Juventus si affrontano nella finale di andata della Primavera Tim Cup allo Juventus Stadium. La Roma cercherà di rifarsi dopo la sconfitta subita nella finale della scorsa edizione (contro la Fiorentina) e dopo la sconfitta nella finale del Torneo di Viareggio proprio contro i bianconeri. Entrambe le squadre hanno vinto per 3 volte la competizione (l’ultimo successo della Juventus nella stagione 2006-07, mentre la Roma non porta a casa il trofeo dal 1993-94).
La partita inizierà alle 20.30 e sarà trasmessa in diretta da Sportitalia1.
Tabellino Juventus-Roma 1-2
Juventus (4-2-3-1):Branescu; Untersee, Gouano, Rubin (81′ Schiavone), Liviero; Cibsah, Appelt; Spinazzola, Beltrame (62′ Margiotta), De Silvestro; Padovan (63′ Libertazzi).
A disp.: Gagliardini, Belfasti, Magnusson, Bouy.
Allenatore: Baroni
Roma (4-3-3): Pigliacelli; Nego, Orchi, Romagnoli, Barba; Viviani, Verre; Politano, Ciciretti (53′ Cittadino), Piscitella (46′ Frediani); Tallo (86′ Leonardi).
A disp.: Proietti Gaffi, Sabelli, Carboni, Nico Lopez.
Allenatore: De Rossi.
Marcatori: 4′ Viviani su rig., 17′ Tallo, 64′ Libertazzi (J).
Ammoniti: 3′ Appelt, 86′ Frediani.
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Miccichè (vicepres. Palermo): “La Roma è alla nostra portata”
Guglielmo Miccichè, vicepresidente dela Palermo, parla della partita che sabato sera vedrà protagonisti i rosanero contro la Roma allo stadio Renzo Barbera. Le due squadre arrivano al match in condizioni molto simili, visto che entrambe stanno vivendo il momento peggiore della stagione, ma il dirigente del club siciliano si dice molto fiducioso. Queste le parole di Miccichè a Radio Radio:
“Alla partita con la Roma arriviamo un po’ ammaccati, essendo reduci da due ko di fila con otto gol subiti: in noi c’è tanta voglia di riscatto. Abbiamo l’opportunità di giocare ancora in casa, contro una squadra forte ma con assenze importanti. Sicuramente la Roma è alla portata del Palermo“.
Ecco la Roma di DiBenedetto: “Vogliamo vincere, stiamo lavorando sul progetto stadio”
Il portale americano specializzato sul calcio (il “soccer” per dirla alla loro maniera) ussoccerplayers.com ha intervistato il presidente della Roma, Thomas DiBenedetto per vedere come stava procedendo il lavoro dell’uomo d’affari di Boston in Italia, visto che si tratta del primo presidente straniero in un club di serie A.
LA DECISIONE DI ACQUISTARE LA ROMA – “Essere italo-americano ed essere cresciuto con un padre che ha amato tutto ciò che è italiano mi ha aiutato. Quando i miei soci del Fenway Sports Group hanno deciso di acquistare il Liverpool, ho deciso di andare per conto mio. Quando c’è stata l’occasione di acquisire la Roma, sapevo che era la mia opportunità e ho deciso che lo fosse anche per noi”.
OBIETTIVI – “Puntiamo in alto. Il nostro primo obiettivo è vincere e vogliamo anche che i tifosi godano dell’esperienza allo stadio nel modo migliore possibile. Il progetto Sole Cuore Village è rivolto soprattutto a donne e bambini“.
STADIO – “Stiamo lavorando sul progetto stadio. Speriamo di venire a capo di questa situazione al più presto. L’Olimpico è meraviglioso ma èstato realizzato e progettato per le Olimpiadi”.
Sempre all’interno dell’articolo sono raccolte alcune dichiarazioni di due figure fondamentali della nuova società, che rappresentano il passato, il presente e il futuro della Roma: il Capitano Francesco Totti e il tecnico Luis Enrique. Ecco le parole di Totti:
“Penso che il club abbia un futuro luminoso. I risultati arriveranno. Ci vuole tempo per un nuovo presidente e allenatore per abituarsi ad un certo sistema”.
Queste invece le riflessioni dell’allenatore spagnolo:
“La Roma quando mi ha assunto pensava soprattutto ai giovani. Abbiamo bisogno di rinforzi ma siamo concentrati sui giovani. DiBenedetto sapeva della mia mentalità offensiva e che avrei cercato di far divertire i nostri tifosi. E’ l’unico modo che conosciamo per giocare. A fine stagione vedremo come sarà andata“.
Totti lascia la seduta in anticipo. Domani saranno valutate le sue condizioni
Francesco Totti ha lasciato in anticipo la SEDUTA D’ALLENAMENTO odierna per un lieve affaticamento muscolare al quadricipite destro. Il capitano della Roma, che aveva preso parte al mini-torneo in famiglia, si è fermato 5 minuti prima della fine dei lavori. Nella giornata di domani verranno effettuati gli accertamenti del caso. Luis Enrique dovrà attenderne gli esiti per sapere se potrà fare affidamento sul numero 10 in vista della delicata trasferta di Palermo.
Hernandez: “Possiamo battere i giallorossi. L’interesse della Roma? Sto bene qui”
Abel Hernandez, a due giorni dalla sfida contro la Roma, ha parlato in conferenza stampa della gara di sabato sera: “Mi evoca ricordi piacevoli per quella doppietta realizzata all’Olimpico. Dobbiamo essere forti perchè questa partita non possiamo sbagliarla, dato che veniamo da due sconfitte di fila. Tuttavia, il Palermo è in grado di battere la Roma“.
Ancora su Sabatini: “Devo ringraziarlo perchè è lui che mi ha aperto le porte dell’Europa. Sarà un piacere rivederlo“.
Infine sull’interessamento della Roma: “A Palermo sto molto bene e sono felice, non penso ad altro“.
Respinto il ricorso per la squalifica Osvaldo
Daniel Osvaldo, accompagnato dall’avv. Conte e da Franco Baldini, si è recato nella sede della Figc in via Allegri per discutere il ricorso contro la squalifica di due giornate rimediata dopo l’espulsione di Bergamo. L’attaccate italo-argentino, che ha scontato un turno di stop contro la Lazio, spera nella riduzione di una giornata della squalifica per poter essere a disposizione del mister già a partire dalla prossima gara in programma sul campo del Palermo.
Ore 15.10 – Arriva Franco Baldini accompagnato dall’avvocato Conte presso la Federcalcio Italiana Giuoco Calcio.
Ore 15.30 – A momenti dovrebbe arrivare Osvaldo.
Ore 16.00 – Pablo Daniel Osvaldo arriva in Figc.
Ore 16.24 – Osvaldo esce dalla Federcalcio e risponde alle domande dei cronisti presenti:
Come andata?
“Vediamo, aspettiamo“.
Sei fiducioso?
“Si…“.
Ore 16.30 – Il verdetto del ricorso, con ogni probabilità, arriverà in serata.
Ore 18.00 – Respinto il ricorso. Confermate due giornate. L’argentino salterà il match contro il Palermo.
Questa la nota apparsa sul sito della Figc:
La Corte di Giustizia Federale (I Sezione) ha respinto il ricorso avverso la sanzione della squalifica per 2 giornate effettive di gara inflitta al calciatore Osvaldo Pablo Daniel a seguito della gara Atalanta-Roma del 26.2.2012 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A – Com. Uff. n. 164 del 27.2.2012).
Ecco la reazione della società giallorossa alla conferma della squalifica per due turni ai danni di Osvaldo: “L’AS Roma, in merito alla decisione della Corte di Giustizia Federale di rigettare il ricorso avverso la squalifica di due giornate al proprio calciatore Daniel P. Osvaldo, non può fare altro che prendere atto di tale decisione” (LEGGI TUTTO IL COMUNICATO).