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Calciomercato Roma, i giallorossi sono disposti ad aspettare Zirkzee: la situazione

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È da ormai mesi confermato l’interesse della Roma per Zirkzee, la pedina mancate dell’attacco di Gasperini, che potrebbe aiutare i giallorossi a sopperire alla mancanza di gol del reparto offensivo.

La trattativa con i Red Devils non è facile e potrebbero servirci più giorni per arrivare alla chiusura. Con la Coppa d’Africa in corso, infatti, il club inglese preferirebbe non privarsi del proprio attaccante prima del 18/20 gennaio, visto che per via della competizione perderebbe già altri due elementi in attacco, cioè il camerunense Mbeumo e l’ivoriano Diallo. Condizione che, come riporta Sky Sport, sembra non essere un problema per Frederic Massara e per la Roma, che a costo di portare l’attaccante tanto voluto dal Gasp, sono disposti a temporeggiare.

Per quanto riguarda la possibile formula, il Manchester United vorrebbe monetizzare dalla cessione di Zirkzee, mentre l’operazione ideale dei giallorossi, è quella del prestito con diritto di riscatto o eventuale obbligo a determinate condizioni.

Stadio della Roma, i comitati contro Pietralata presentano un esposto in Procura

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Emergono nuovi e significativi sviluppi sul destino del nuovo stadio della Roma. Secondo quanto riferito da Alessio Di Francesco, i comitati che si oppongono al progetto di Pietralata hanno depositato in Procura un esposto che ipotizza i reati di falso ideologico in atto pubblicoturbativa del procedimento di scelta e truffa aggravata finalizzata all’ottenimento di finanziamenti pubblici.

Mercato Roma, nome nuovo per l’attacco: Icardi tra le ipotesi

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ISTANBUL, TURKEY - JUNE 4: Mauro Icardi of Galatasaray celebrates after scoring his team's second goal during the Super Lig match between Galatasaray and Fenerbahce at NEF Stadyumu on June 4, 2023 in Istanbul, Turkey. (Photo by Ahmad Mora/Getty Images)

Il mercato invernale si avvicina e, senza colpi clamorosi all’orizzonte, iniziano a emergere voci e sondaggi che aiutano a delineare i possibili scenari di gennaio. In casa Roma il reparto offensivo resta sotto osservazione: tra situazioni ancora in bilico e valutazioni economiche complesse, la dirigenza monitora profili diversi, anche di grande esperienza, senza però affondare il colpo.

Secondo quanto riferito da Orazio Accomando di SportMediaset, il nome di Mauro Icardi è tornato a circolare in Serie A. L’attaccante argentino sarebbe stato proposto a tre club italiani: Roma, Milan e Como. Al momento non si parla di trattative concrete, ma di semplici contatti esplorativi e valutazioni preliminari, utili a comprendere la fattibilità dell’operazione sotto il profilo economico e progettuale.

Icardi, reduce dalle ultime esperienze lontano dall’Italia, resta un centravanti dal curriculum importante e dai numeri significativi in carriera, caratteristiche che potrebbero attirare l’interesse di squadre in cerca di personalità e gol. In casa Roma, però, la situazione offensiva resta ancora tutta da chiarire: Ferguson e Dovbyk sono osservati speciali in vista di gennaio, mentre sullo sfondo continua a essere monitorata anche la complessa pista che porta a Zirkzee, con il Manchester United che avrebbe aperto alla cessione solo a condizioni economiche molto elevate.

Per ora, dunque, il futuro di Icardi resta da decifrare, tra suggestioni di mercato e incastri ancora tutti da costruire.

Atalanta, stop per Djimsiti: il difensore salta anche la Roma

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Atalanta's Albanian defender Berat Djimsiti reacts after being injured during the Italian Serie A football match between Atalanta and AC Milan on August 21, 2022 at the stadio Atleti Azzurri d'Italia stadium in Bergamo. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Non arrivano buone notizie dall’infermeria per l’Atalanta, che deve fare i conti con un’assenza pesante in un momento delicato della stagione. Gli infortuni continuano a incidere sulle rotazioni difensive e lo staff tecnico è ora chiamato a riorganizzare le scelte in vista dei prossimi impegni, compresi quelli a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo.

Come emerso dagli esami strumentali effettuati nella mattinata odierna, Berat Djimsiti ha riportato una lesione fasciale di primo grado al muscolo bicipite femorale destro, rimediata nel corso della sfida contro il Cagliari. Il difensore centrale albanese dovrà restare ai box per circa tre settimane, chiudendo di fatto in anticipo il suo 2025.

Djimsiti non sarà quindi a disposizione per la prima gara del 2026, quella contro la Roma in programma il 3 gennaio alle ore 20:45. Un’assenza che rappresenta una vera e propria tegola per l’Atalanta, costretta a rinunciare a uno dei suoi elementi più affidabili nel cuore della difesa.

Juventus-Roma, arbitra Sozza: Ghersini al VAR

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Lasciata alle spalle la vittoria contro il Como di Fabregas, la Roma si prepara per la sfida di Torino, un match importante per la corsa a i primi quattro posti della classifica. I giallorossi hanno blindato il quarto posto trovandosi al momento a +4 dai bianconeri, che dal loro canto, hanno battuto il Bologna nell’ultima giornata di campionato.

Da qualche ora l’AIA ha rilasciato le designazioni ufficiali per il big match di Torino. Ad arbitrare la gara sarà Sozza, insieme a lui ci saranno gli assistenti Baccini e Perrotti. Il ruolo di IV uomo sarà ricoperto da Sacchi e invece il VAR sarà diretto da Ghersini coadiuvato da Mazzoleni in AVAR.

Per Sozza, quella di sabato sarà la sedicesima partita da arbitro con la Roma, squadra che ha diretto più volte in carriera. Nei precedenti 15 incontri, il bilancio per i giallorossi è di 8 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. In questa stagione, Sozza ha diretto il derby contro la Lazio, vinto dalla Roma.

Wesley convince la Roma: in estate l’interesse della Juventus

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Tra i volti più in vista del momento in casa Roma c’è Wesley, decisivo con il gol che ha consentito ai giallorossi di piegare 1-0 il Como. Il suo inserimento nel calcio italiano e nei meccanismi di Gian Piero Gasperini, tuttavia, non è stato immediato. Gli indizi più recenti raccontano ora una crescita costante. Un percorso certificato dallo spazio conquistato su entrambe le corsie.

Un’evoluzione che contribuisce a ridimensionare le perplessità emerse in estate attorno ai circa 25 milioni di euro versati al Flamengo, cifra che aveva, al tempo stesso, raffreddato l’interesse della Juventus, allora vigile sul profilo del brasiliano.

Come riportato da Tuttosport, i bianconeri avevano seguito il difensore con attenzione. Daniele Comolli si era recato a Miami per osservarlo durante la sfida del Mondiale per Club tra Flamengo e Bayern Monaco. Le impressioni furono favorevoli, ma le richieste economiche del club sudamericano spinsero la Vecchia Signora a valutare alternative.

Dybala vuole restare a Roma e parlare di futuro: il Boca non è così vicino

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La Joya trattava già a novembre per rinnovare il suo contratto con la società giallorossa, ma il tutto è stato rimandato a fine stagione. Nel frattempo, in Argentina continua la telenovela che riguarda il rapporto tra Dybala e il Boca Juniors: secondo indiscrezioni, già a gennaio Paulo potrebbe trasferirsi agli Xeneizes grazie all’amico Paredes.

Come riportato da Fabrizio Romano, però, nell’ultimo video pubblicato sul suo canale Youtube, Dybala non starebbe affatto prendendo in considerazione l’idea di lasciare Roma nel mercato invernale, ma addirittura parlare del proprio futuro con il club giallorosso per rinnovare il suo contratto, in scadenza il 30 giugno 2026. L’Argentina continua a sognare la Joya, ma non risulterebbe che le parti stiano veramente lavorando a un trasferimento.

Mercato Roma, Dovbyk torna al centro delle voci: intermediari al lavoro

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Con l’avvicinarsi della sessione invernale di mercato, anche in casa Roma iniziano le prime riflessioni operative. Non si tratta ancora di una vera e propria rivoluzione, ma di valutazioni preventive legate soprattutto a un reparto che continua a far discutere: l’attacco. Tra incastri economici complessi e margini di manovra ridotti, ogni eventuale cambiamento passa quasi obbligatoriamente dalle uscite, rendendo alcune situazioni individuali particolarmente delicate.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, Artem Dovbyk è tornato ad essere oggetto di manovre sul mercato. Un intermediario, infatti, starebbe proponendo l’attaccante ucraino a diverse società, replicando uno scenario già visto nel corso dell’ultima estate. Tra i club accostati al centravanti giallorosso figura il Fenerbahçe, ma non solo: si sarebbe parlato anche di una possibile operazione con l’Everton, addirittura ipotizzando uno scambio “in famiglia” con Beto.

La Roma osserva con attenzione, consapevole che eventuali movimenti in attacco potrebbero sbloccare nuove soluzioni, anche in relazione al prestito di Ferguson, che nelle ultime settimane sembra aver dato segnali di ripresa. Il mese di gennaio è ancora lontano, ma i primi segnali di fermento iniziano già a emergere.

Cristante: “Gasperini sta trasmettendo le sue idee alla squadra. Siamo un bel gruppo”

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Bryan Cristante è il protagonista del secondo episodio della terza stagione della rubrica “A casa dei campioni”, realizzata dal sito Idealista.it dedicato al mondo dell’immobiliare. Ecco le sue dichiarazioni sulla sua avventura alla Roma.

 

Sei a Roma dal 2018 e ormai qui sei di casa: ci dici quali sono i pregi e i difetti di questa città? 
“Sette anni sono un pezzo di vita, diventeranno otto a fine stagione. A livello professionale non mi ero mai fermato tanto in un posto. La città è bellissima, non la scopro io. Ha tantissimi posti da scoprire, anche se la vivi da molto tempo. Difetti? diciamo il traffico”.

Quali sono le zone che ti piacciono di più e i luoghi che preferisci frequentare? 
“Devo dire che non esco tantissimo, quando non sono al campo, resto a casa in famiglia e mi piace godermi un po’ di tranquillità. Senza dubbio mi piace il centro di Roma, la zona del Colosseo, i luoghi storici, dove davvero capisci la grandezza della città”.

In queste stagioni in giallorosso, quali sono i momenti più belli che hai vissuto? 
“La vittoria della Conference League, con l’abbraccio della città intera, praticamente tutta riversata sulle strade. In generale, è sempre bello giocare in casa con lo Stadio Olimpico sempre pieno. È un fenomeno che si è evoluto negli anni, le prime due stagioni qui non era così. Poi, da dopo il Covid, ogni partita è stato un crescendo”. 

Quest’anno hai dato il benvenuto a un allenatore che è stato molto importante per te ai tempi dell’Atalanta, che effetto fa averlo a Roma? Lo hai trovato cambiato in qualcosa? 
“No, anzi, è sempre il solito mister Gasperini. Carico, voglioso di fare bene e di trasmettere le sue idee alla squadra. Ci è già riuscito dopo i primi mesi di lavoro. E in campo si vede”. 

Nello spogliatoio chi sono i compagni più simpatici e chi i più “rompiscatole”? 
“Siamo davvero un bel gruppo, non è una frase fatta. Come in ogni ambiente lavorativo, convivono diverse personalità. Noi che siamo qui da più anni, come il sottoscritto, oltre a Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini, Stephan El Shaarawy, cerchiamo di far capire ai più giovani dove si trovano e la responsabilità che comporta indossare questa maglia”. 

Di te spesso si dice “è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere”. E, in effetti, hai giocato sempre con tutti i mister che hai avuto. Qual è il tuo segreto? 
“Nessuno in particolare (ride, ndr). Mi metto a disposizione degli allenatori, cerco di fare il mio lavoro sempre al meglio, con le mie caratteristiche”. 

Se un tifoso volesse venire per la prima volta allo stadio e ti chiedesse cosa non dovrebbe perdersi della partita, da veterano dello spogliatoio cosa gli consiglieresti? 
“Beh, senza dubbio il momento dell’inno Roma Roma, pochi minuti prima del calcio d’inizio. È una delle cose più emozionanti che si vedono in assoluto in uno stadio di calcio”.

Frattesi e Inter ai titoli di coda: anche la Roma è una contendente

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Inter Milan's Italian midfielder #16 Davide Frattesi celebrates after scoring his team's second goal during the Italian Serie A football match between Inter Milan and Hellas Verona at the Giuseppe-Meazza (San Siro) Stadium in Milan on January 6, 2024. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP) (Photo by GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Davide Frattesi e l’Inter sono ai titoli di coda: l’addio può arrivare già a gennaio. Chivu aveva già convinto il centrocampista a restare in nerazzurro questa estate, ma nell’ultimo periodo la situazione è precipitata. Il giocatore è stato preda di continui stop fisici e lo spazio in campo per lui si è ridotto ai minimi termini.

Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, il recupero totale di Zielinski e l’inserimento di forze fresche come Diouf e Sucic hanno di fatto declassato Frattesi nelle gerarchie tecniche. La dirigenza ha, perciò, fissato il prezzo del cartellino a 30 milioni di euro per finanziare il mercato in entrata.

La cifra non spaventa le big: in prima fila c’è la Juventus, seguita dal Napoli di Conte che cerca inserimenti e gol. Non manca all’appello la Roma, che sogna il ritorno del prodotto del proprio vivaio, mentre dall’Inghilterra c’è il Newcastle.

Frattesi cerca il rilancio altrove, l’Inter attende l’offerta giusta. Ci si aspetta dunque un mese di fuoco per il destino dell’ex Sassuolo, ormai pronto a cambiare maglia. Tutto dipenderà dalla velocità con cui una delle pretendenti presenterà l’assegno richiesto.

Aspettando Juventus-Roma: Spalletti e le prove di difesa a quattro

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Italy's head coach Luciano Spalletti gestures during the UEFA Nations League Group A2 football match between France and Italy at the Parc des Princes in Paris on September 6, 2024. (Photo by STEPHANE DE SAKUTIN / AFP) (Photo by STEPHANE DE SAKUTIN/AFP via Getty Images)

Tuttosport (P.Pirisi) – Non toccare il modulo dopo la vittoria di Bologna oppure cambiare. Non è una rivoluzione, ma un aggiustamento: la difesa a quattro è un’idea che frulla da tempo nella testa di Luciano Spalletti, che però non ha mai avuto la possibilità di abbozzare sul prato verde. Se non a partita in corso: nel finale contro il Bodo Glimt in Champions League, ma anche in Coppa Italia contro l’Udinese. Qualche tentativo c’è stato.

A Lucio, però, è sempre mancata la materia prima. Contro la Roma, paradossalmente, gli mancano invece gli ingredienti per la sua versione di difesa a tre con Teun Koopmeiners, squalificato dopo il giallo rimediato a Bologna. L’assenza dell’olandese impone riflessioni profonde proprio sullo schieramento. E naturalmente su Gleison Bremer: se da qui a dopodomani darà risposte importanti sul piano fisico in allenamento, allora Spalletti lo impiegherà dall’inizio. Altrimenti dovrà trovare una formula adatta: eventualmente con Daniele Rugani, oppure con Juan Cabal, elemento che però da braccetto sinistro rappresenterebbe – un’incognita.

A maggior ragione in un momento in cui al colombiano servirebbe continuità in una posizione dove si è già distinto, ovvero da esterno sinistro. Il gol al Dall’Ara, ciliegina sulla torta di una buonissima prestazione da subentrato, lo può candidare ad una maglia da titolare a sinistra. Al posto di Andrea Cambiaso. Sì, uno dei preferiti da Spalletti, ma allo stesso tempo spremuto dal reiterato utilizzo in tutte le competizioni sia da Lucio che da Tudor. […]

Calciomercato Roma: Bailey può salutare a gennaio

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Corriere dello Sport (J.Aliprandi) – Entrate sì, perché Gasperini ne ha bisogno per alimentare l’obiettivo Champions e continuare a tenere vivo quel sogno vero che a Trigoria nessuno pronuncia ad alta voce.

Ma il mercato della Roma non sarà solo in entrata. Il lavoro della dirigenza passerà inevitabilmente anche dalle uscite, necessarie per alleggerire il monte ingaggi e creare spazio per nuovi innesti, soprattutto in attacco e sulla corsia sinistra. Il cantiere è aperto e i nomi sul tavolo non sono pochi.

Già a gennaio Tsimikas e Bailey, entrambi in prestito, potrebbero essere rispediti rispettivamente al Liverpool e all’Aston Villa. Scelte tecniche prima ancora che economiche. Poi c’è Dovbyk che pesa ancora in modo significativo a bilancio, sia per lo stipendio sia per il costo del cartellino: la Roma sta valutando la possibilità di trovargli una nuova sistemazione. Baldanzi piace molto a Pisa e a Verona e un’uscita potrebbe essere presa in considerazione se dovesse aprirsi una finestra favorevole, utile sia al giocatore per trovare continuità sia al club per muoversi con maggiore libertà sul mercato.

Roma su Zirkzee: adesso lo sprint

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NEWCASTLE UPON TYNE, ENGLAND - APRIL 13: Joshua Zirkzee of Manchester United reacts during the Premier League match between Newcastle United FC and Manchester United FC at St James' Park on April 13, 2025 in Newcastle upon Tyne, England. (Photo by Stu Forster/Getty Images)

Corriere dello Sport (J.Aliprandi) – Un occhio era rimasto sull’Olimpico, l’altro aveva viaggiato fino all’Old Trafford. Lunedì sera la Roma aveva fatto il suo contro il Como, portando a casa una vittoria di peso e confermando l’identità costruita da Gasperini, mentre in Inghilterra andava in scena un 4-4 pirotecnico tra Manchester United e Bournemouth. Una partita folle, chiusa nel finale e segnata dall’ingresso, quasi simbolico, nel recupero di Joshua Zirkzee, l’uomo dei desideri giallorossi, entrato quando ormai c’era poco da giocare e ancor meno palloni da toccare. […]

E allora Massara lavora. Senza proclami, ma con un’idea chiara: regalare a Gasperini un centravanti vero, uno che sappia trasformare la mole di gioco in gol pesanti. Zirkzee è il primo nome sulla lista. Venerdì e sabato scorso, a Londra, il direttore sportivo ha incontrato l’entourage del giocatore e i rappresentanti dello United. La strategia è definita: trovare l’accordo totale con l’olandese, rinviando le commissioni degli agenti a fine stagione, per poi tentare di forzare la mano ai Red Devils. Niente esborso secco da 35 milioni, cifra fuori portata in questa fase. La Roma pensa a un prestito oneroso – anche sopra i 5-6 milioni – con obbligo di riscatto a luglio […]

Roma, stadio a Pietralata: il progetto definitivo prima di Natale

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Fonte: AS Roma

La Gazzetta dello Sport – Ci siamo. L’inizio della prossima settimana dovrebbe proprio essere quello della presentazione del progetto aggiornato e definitivo del nuovo stadio della Roma. I problemi sono stati diversi, alcuni prevedibili, altri molto meno, ma sembra che adesso tutto sia risolto. Il club giallorosso, solidamente affiancato dal Comune di Roma, ci è riuscito senza nemmeno approfittare dell’aiuto di un commissario straordinario, che adesso c’è, ma che probabilmente sarebbe stato infinitamente più utile un paio di anni fa, a tenersi stretti.

Le micromisure previste nella Manovra includono infatti anche un commissario per la riqualificazione dell’area di Pietralata, quella dello stadio appunto, con decreto di nomina atteso per il 29 dicembre. Il prescelto è Massimo Sessa, lo stesso che da qualche tempo è al lavoro sugli impianti di Euro2032. […] Tornando all’atteso progetto definitivo, si parla di un annuncio il 22 o 23 dicembre, in modo da passare un sereno Natale anche in casa giallorossa.

Mati e Paulo: il futuro ha due facce

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CAGLIARI, ITALY - AUGUST 18: Paulo Dybala of Roma enters the field during the Serie A match between Cagliari and AS Roma at Sardegna Arena on August 18, 2024 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Il Messaggero (A.Angeloni) – Restano amici, inseparabili. Il mate, la PlayStation, la confidenza, la condivisione dell’amore per la maglia della Seleccion. Tutto li ha uniti ultimamente. Anche Roma, sì. Perché Dybala è stato il primo ad avallare l’arrivo nella Capitale del fratello Soulé. Poi, come si faceva a pensare che in poco tempo, l’uno avrebbe preso il posto dell’altro? Non “colpa” di Mati, ma di Paulo e delle sue condizioni fisiche, degli infortuni che gli hanno fatto saltare qualche partita di troppo ultimamente. Dybala viene da quattro panchine di fila, con Napoli, Cagliari, Celtic e Como. E nell’ultima partita contro la formazione di Fabregas non è proprio entrato, cosa che non gli capita mai, ammirando solo da fuori le giocate di Soulé, che pian piano lo sta sostituendo, rilevandone il testimone. […]

Dybala ha un contratto in scadenza, guadagna troppo per la Roma attuale e molto probabilmente, a certe cifre (nove milioni netti a stagione) non verrà rinnovato: gennaio è alle porte, l’amico Paredes lo vorrebbe al Boca, per ora Paulo tentenna. Soulé è un patrimonio per la società, sia tecnico sia economico: è arrivato due anni fa, si è fatto notare solo nella seconda metà della scorsa stagione, grazie a Ranieri, che gli ha insegnato il sacrificio e il dribbling concreto e non fine a se stesso, ma era Dybala il preferito di tutti, senza se e senza ma, da De Rossi fino a Sir Claudio.

Quest’anno, il ribaltone: Soulé è l’intoccabile, mentre Paulo non più. Si sono trovati a giocare insieme spesso a volentieri, dall’inizio o a match in corso, con risultati altalenanti. […] Soulé sta scalando posizioni a suon di prestazioni e numeri. Contro il Como ha preso in mano la squadra, facendo un altro passo in avanti pure nell’aspetto caratteriale. […] Paulo oggi può solo affidarsi alle parole di Gasperini per rivedere un po’ di luce.

Orgoglio Capitale

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Il Messaggero (A.Angeloni) – La Roma tra le grandi, chi lo avrebbe mai pensato? Così, al primo anno di Gasp, dopo un’annata sull’altalena, tra bassi (tantissimi) e alti ranieriani (quasi a sfiorare la Champions). Doveva essere il periodo della ricostruzione, ma qui si sta molto avanti. La Roma è tra le grandi, da subito, e ha due partite per portare questo trend a fine anno. La squadra vive in un sogno continuo, cominciato in estate, con Gasp al comando, rabbioso per un mercato che non decollava e ora alle prese con il faidate ma voglioso di dimostrare che anche da queste latitudini si pensa in grande.

La Roma è a tre punti dall’Inter, prima in classifica, a due dal Milan e uno solo dal Napoli, partita come la schiacciasassi del campionato. Che altro chiedere? Ma se vogliamo stare sull’obiettivo minimo, ovvero il quarto posto, la Roma dista quattro lunghezze dalla Juve, prossima avversaria dei giallorossi. […] La mentalità offensiva che Gasp ha portato espone la squadra a rischio ripartenze: sono due le grandi occasioni che vengono concesse di media a partita, in Europa per questo dato è ventisettesima su ventisei. […]

La Roma, non avendo attaccanti da doppia cifra, si adatta a un altro tipo di calcio fatto di pressing, di lotta, di agonismo. E contando su un portiere straordinario come Svilar, capace di sventare circa sei gol in questo campionato, mantenendo la porta inviolata in sette occasioni, si permette di vincere in quindici gare, nessun pareggio fino a ora segnando poco più di una rete a partita. […]

Gasp, si può dire scudetto?

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La Gazzetta dello Sport (A.Vocalelli) – Sarà un po’ come guardarsi allo specchio. Da una parte Gian Piero Gasperini, con i suoi trascorsi bianconeri, dall’altra Luciano Spalletti che ha scritto pagine importanti di storia giallorossa. Da una parte Cristante e dall’altra Locatelli, percorsi a volte tormentati, tante discussioni, tante critiche, ma poi eccoli sempre lì, a interpretare i sospiri delle loro squadre.

Da una parte McKennie, dall’altra Celik: ma non dovevano andare via? Non erano quelli da mettere velocemente sul mercato? Poi alzi lo sguardo e li scopri protagonisti, addirittura insostituibili, perché non c’è nulla di più forte della voglia di conservare il proprio posto. Da una parte Koné e dall’altra Thuram, quando il cuore, anche in campo, parla francese: gente che sa difendere, attaccare, sa essere — ed è forse la qualità migliore — il riferimento per il compagno in difficoltà. E soprattutto da una parte Yildiz e dall’altra Soulé: pensa un po’ che coppia, di classe e fantasia, sarebbe stata. Ne marchi uno e scappa l’altro. […]

Sapremo se i bianconeri possono davvero rientrare nel giro delle prime e ambire a qualcosa in più della Champions League, magari a mettere paura alle migliori. Perché questo è un campionato strano, che sembra aspettarti e c’è sempre il tempo —siamo appena alla sedicesima giornata — per sorprendere. E sapremo se la Roma ha le carte in regola per puntare — ma sì, perché bisogna aver paura di pronunciare quella parola? — allo scudetto. D’altronde se Gasperini ti dice che non firmerebbe per il quarto posto, per la Champions League, qualcosa dovrà pur significare. […] La verità, o la realtà per non essere presuntuosi, è che la partita con il Como ha confermato una sensazione: la Roma è a tutti gli effetti una squadra, anzi una Squadra con la esse maiuscola. […]

La Roma si identifica oggi nella velocità di pensiero e di intervento di Svilar, nella ritrovata autorevolezza di Hermoso in una difesa spesso invulnerabile, nella saldatura tra Koné e Cristante, nelle intuizioni di Soulé — che hanno finito per dare un senso a una panchina altrimenti impensabile di Dybala — nei progressi di Ferguson e, verrebbe da dire soprattutto, dalla straripante prestazione di Wesley. […]

La Roma va a 2000 con Soulé, Wesley e Koné: tris d’assi

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Uno in mezzo al campo tiene una lectio magistralis dietro l’altra, l’altro in attacco ha trovato il modo di diventare uno degli Under 23 più brillanti d’Europa. Koné e Soulé sono due delle facce più belle di questa Roma, due ragazzi nati nel 2000 e che rappresentano anche il futuro dei giallorossi. E non sono neanche soli da questo punto di vista, perché al loro fianco c’è pure Wesley che se lo metti a destra o a sinistra quasi non fa differenza: lui mette il motorino e inizia a correre sulla fascia.

Tre under 24 su cui Gasperini sta costruendo molto della sua Roma, tre nati dopo il 2000 (Koné è del 2001, Soulé e Wesley addirittura del 2003) che vanno tutti fortissimo. Soprattutto il brasiliano, che anche con il Como ha lasciato il segno.
Se il primo gol ufficiale della stagione era stato proprio di Wesley (quello segnato al Bologna nella prima giornata) e aveva portato in dote tre punti, quello di lunedì sera al Como è stato altrettanto pesante. Non solo perché ha regalato alla Roma altri tre punti, ma anche perché permette ai giallorossi di tenere a debita distanza la Juventus (ancora a -4) nella corsa alla Champions League. […]

Ma se Wesley segna, Soulé confezione anche gli assist. L’ultimo è arrivato proprio lunedì sera per l’esterno brasiliano, dopo che Matias aveva creato già parecchio scompiglio, con alcune scintille importanti sparse per tutto il corso della partita. […] Con 21 gol e 11 assist finora in Serie A Soulé dopo la partita con il Como è infatti diventato il quinto giocatore nato dal 2003 a contare più di 20 reti e 10 passaggi vincenti nelle ultime cinque stagioni dei Big-5 tornei europei. […]

Modello Gasp

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Il Tempo (L. Pes) – A ritmo di Gasp. Nella serata magica contro il Como si è andata in scena la migliore Roma “gasperiniana”. Pressing, intensità e solidità. Un primo tempo a ritmo altissimo senza lasciare spazio a un Como che ormai da mesi sa come mettere in difficoltà chiunque. I giallorossi, rispetto ai due stop con Napoli e Cagliari, hanno ritrovato brillanza fisica che consente di dominare come l’allenatore vuole. Una prestazione vincente sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello difensivo. […] Merito di Svilar, anche lunedì abile in un paio di occasioni, ma anche di una difesa che ora perderà N’Dicka per circa un mese ma che ha in Mancini ed Hermoso due interpreti perfetti del Gasp pensiero.

I cambi visti in Europa col Celtic hanno permesso sia di ricaricare le pile alla coppia dei mediani (e si è visto nella prestazione nuovamente convincente di Cristante), sia di scoprire nuove risorse. Su tutti Rensch, che non avrà la propensione offensiva di Wesley ma in termini di corsa e intelligenza tattica merita la conferma a Torino. E poi c’è Ferguson che, complici anche i guai fisici finalmente superati, dà segni di vita. Doppietta a Glasgow e gara vera e intensa col Como.

Serate importanti che potrebbero fargli guadagnare la conferma anche nella notte dello Stadium contro la Juve. Ma non finisce qui. Ancora una volta c’è lo zampino di Wesley sulla vittoria giallorossa. Il brasiliano, assente a Cagliari e si sono visti i risultati, è già al terzo gol stagionale, il secondo da tre punti. […] Fortemente voluto dal tecnico in estate, l’ormai ex Flamengo ha riportato vitalità e gol sulle corsie dove negli ultimi anni la Roma ha fatto fatica a decollare. Per una freccia che corre c’è una stella che brilla sempre di più. Quella di Soulé, vero trascinatore dei giallorossi con sette partecipazioni al gol sulle sedici reti realizzate dalla squadra capitolina.

Gli elogi di Fabregas sono una delle tante testimonianze del talento di un ragazzo che sta diventando una certezza. Gasp lo ha riavvicinato alla porta e lui sta rispondendo presente gara dopo gara. Ora arriva l’esame Juve per invertire la rotta nei big match e tentare l’allungo decisivo nella corsa Champions, col sogno di trascorrere un Natale in vetta alla classifica, seppur con l’asterisco delle altre. I precedenti di dicembre allo Stadium sono da incubo ma la Roma di Gasperini sembra matura per provare il colpaccio. Guai ad accontentarsi.

Mario Rui: “La Roma resta una squadra fortissima, è in corsa per lo scudetto”

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Mario Rui, ex laterale difensivo di Roma Napoli, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 e si è soffermato sulla Serie A. Non sono mancate parole di affetto e gratitudine per i giallorossi e di elogio a Gian Piero Gasperini.

Ecco un estratto delle sue parole: “Mi aspettavo quest’equilibrio in Serie A. Tante squadre si sono rinforzate coi calciatori, altre con gli arrivi di nuovi allenatori. Mi aspettavo una stagione così bella e intensa”.

Ti aspettavi questo bell’impatto di Gasperini alla Roma?
“La Roma resta una squadra fortissima, al di là delle annate meno o più positive. Gasperini ha sempre fatto un grandissimo lavoro, lo si è visto nel ciclo all’Atalanta. Sapevo che avrebbe trasmesso la sua identità alla Roma e che la Roma avrebbe fatto un grandissimo campionato”.

Napoli e Inter favorite? Inseriamo altre squadre nella corsa scudetto?
“Aggiungiamo anche il Milan e la stessa Roma. E poi anche la Juventus con l’arrivo di Spalletti potrà fare una seconda parte di stagione molto importante”.

Al momento sei svincolato: cosa ti aspetta nel futuro prossimo?
“Ripartirò sicuramente a gennaio. Abbiamo delle soluzioni molto interessanti, che piacciono sia a me che alla famiglia. Saremo pronti a ricominciare già da gennaio. Non mi sono mai fermato, mi sono sempre allenato, sto bene e sono pronto a ripartire”.

Possibilità in Serie A?
“Non sono rimasto perché cercavo un’esperienza diversa, ho rifiutato parecchie opportunità in Italia. Per ora ci sono ancora 2-3 possibilità, dobbiamo ancora vedere e parlare. Per ora c’è il 40-50% di possibilità di tornare in Italia. Valuterò insieme al mio agente e alla mia famiglia e poi deciderò”.