Secondo quanto riferito da Sky la Roma sarebbe vicina all’acquisto di Nicolas Lopez, giovane attaccante uruguayano del Nacional Montevideo. Infatti in queste ore Sabatini avrebbe superato la concorrenza di Fiorentina e Parma per la punta classe ’92.
Roma, si punta forte su Nicolas Lopez
Rinnovo De Rossi, Sabatini rimane ottimista
Secondo quanto riportato da Sky, la Roma starebbe lavorando sodo per riuscire a chiudere l’operazione del rinnovo di Daniele De Rossi in tempi brevi: i giallorossi offrono circa 4 milioni netti più i bonus legati alle prestazioni della squadra e alle presenze del giocatore. Walter Sabatini si dice ottimista sull’esito della trattativa ma i problemi in ogni caso non mancano: bisognerà fronteggiare la concorrenza delle big d’Europa come ad esempio l’agguerritissimo Manchester City di Roberto Mancini.
Perrotta infortunato, domani gli accertamenti. Juan, De Rossi e Borriello ok
Il centrocampista della Roma, Simone Perrotta, ha interrotto in anticipo l’allenamento di oggi per un trauma distorsivo alla caviglia sinistra. Sulle sue condizioni, rende noto la società giallorossa, si attendono accertamenti nella giornata di domani. Nella seduta di oggi inoltre De Rossi, Borriello e Juan hanno interrotto la seduta anticipatamente per lievi traumi contusivi che non destano preoccupazioni e domani dovrebbero svolgere regolare attività di allenamento.
Terminato l’incontro tra DiBenedetto e Petrucci. Il presidente romanista visita il Parco del Foro Italico
Oggi alle ore 12, presso il Coni, è in corso l’incontro tra il neo presidente della Roma Thomas DiBenedetto e il presidente del CONI Gianni Petrucci. Probabile che la chiacchierata verterà sulla questione stadio sia per quanto concerne l’Olimpico sia per i progetti futuri di un impianto di proprietà della società giallorossa.
11.45 – Giungono nella sede del Coni: Elena Turra e Tullio Camiglieri, presidente dell’Open Gate Italia e portavoce di DiBenedetto e l’Avv. Baldissoni.
11.55 – Arriva il presidente Thomas DiBenedetto, con lui anche l’avvocato Baldissoni e a.d. Claudio Fenucci.
12.40 – Si è conclusa la riunione tra DiBenedetto e Petrucci. Atteso in serata dun comunicato congiunto che spieghi il contenuto dell’incontro.
12.45 – Thomas DiBenedetto, insieme a Fenucci, l’avv. Baldissoni e un delegato del Coni sta effettuando un tour presso lo Stadio dei Marmi e il Centrale del Tennis, mentre gli vengono spiegate caratteristiche e storia degli impianti.
13.15 – Thomas DiBenedetto si trova all’interno dell’ex ostello della gioventù, in via delle Olimpiadi. Alcuni rumors indicano che potrebbero essere trasferiti nell’edificio alcuni uffici dell’As Roma.
13.30 – Avv. Baldissoni, Claudio Fenucci e il presidente DiBenedetto sono a colloquio con in mano il plico illustrativo del Coni sullo stadio Olimpico.
Il Corriere dello Sport – Carte già in Consob, l’Opa entro fine anno
Nelle prossime settimane ci saranno almeno un altro paio di appuntamenti che la nuova Roma dovrà onorare. Cioè il lancio dell’Opa e la prima delle due sicure (forse ce ne potrebbe essere una terza) ricapitalizzazioni. I numeri del bilancio, con tutta la documentazione relativa, sono stati spediti in Consob, come previsto, dato che è l’ultimo atto necessario prima che si possa dare il via al lancio dell’Opa. Cosa che avverrà nei prossimi due- tre mesi. Chi vorrà, potrà vendere le azioni della società giallorossa in suo possesso al prezzo, già fissato, fin dagli accordi raggiunti a metà aprile a Boston, di 0,6781 euro per azione. Un prezzo che all’epoca fece molto discutere dopo che nei mesi precedenti, anzi anni, il titolo giallorosso aveva fatto su e giù arrivando in più occasioni a superare abbondantemente la cifra di un euro ad azione. Chi venderà ora avrà garantita la cifra fissata, ma crediamo di non dire un’eresia sostenendo che difficilmente ci sarà la corsa alla vendita, anzi è più facile che vada deserta. Cosa, ovviamente, che non dispiacerebbe alla nuova proprietà perché vorrebbe dire risparmiare parecchi milioni di euro che rimarrebbero a disposizione per ulteriori investimenti.
Il Corriere dello Sport – Piero Torri
Allenamenti Roma – Borriello lascia la partitella. Lamela prova i tiri in porta. Da verificare le condizioni di De Rossi e Perrotta. Stekelenburg pronto al rientro

Da Trigoria – Marco Calò
Dopo il Totti-Day e la nomina di DiBenedetto come presidente di ieri, la Roma si ritrova di nuovo al centro sportivo Fulvio Bernardini per preparare la sfida di sabato pomeriggio allo stadio Olimpico contro la capolista virtuale del campionato, l’ Atalanta di Colantuono. Assenti Rosi, Okaka, Lamela e Gago. I primi 30 minuti della seduta sono visibili alla stampa.
10.45 – La squadra è scesa sul campo C. Insieme agli altri portieri, c’è anche Stekelenburg.

10.55 – Dopo il riscaldamento, interamente svolto alle spalle del campo C, la squadra è tornata sul terreno di gioco dove i giocatori sono impegnati nella tecnica individuale.
10.56 – Tacopina, Sabatini e Tempestilli stanno assistendo alla seduta da bordo campo.

11.00 – Luis Enrique ha distribuito i fratini per la circolazione palla.
Verdi: Cicinho, Juan, Kjaer, J. Angel, De Rossi, Pjanic, Simplicio, Borini, Bojan.
Rossi: Cassetti, Burdisso, Heinze, Taddei, Perrotta, Pizarro, Borriello, Totti, Osvaldo.
11.15 – Greco e Lamela sono entrati in campo per effettuare un lavoro differenziato. I due hanno appena iniziato una corsa leggera intorno al perimetro del campo C.
11.18 – Lo staff tecnico sta posizionando le porte su una metà campo.
11.20 – Con la divisione in tre gruppi da sei, è iniziato un mini torneo.
Rossi: Juan, Kjaer, Taddei, Pizarro, Simplicio, Borini.
Gialli: Cicinho, Burdisso, De Rossi, Pjanic, Osvaldo, Borriello.
Verdi: Cassetti, Heinze, José Angel, Perrotta, Bojan, Totti.
11.30 – Intanto Perrotta, dopo un contrasto di gioco, ha accusato un problema alla caviglia sinistra. Il centrocampista sta abbandonando il terreno di gioco a bordo della macchina elettrica.
11.43 – Anche De Rossi ha abbandonato in anticipo la seduta per un fastidio alla caviglia.

11.45 – Al termine del torneo, è iniziata la partitella a campo ridotto.
Verdi: Lobont, Cicinho, Kjaer, Juan, J. Angel, Simplicio, Pjanic, Bojan, Borini.
Rossi: Stekelenburg, Cassetti, Burdisso, Heinze, Taddei, Pizarro, Borriello, Totti, Osvaldo.
12.00 – Lamela, dopo un lavoro atletico dedicato svolto con Greco e Rosi, si è spostato ai margini del campo C per provare i tiri in porta.
12.05 – Mattinata sfortunata in casa Roma. Anche Borriello si è fatto male. L’ex attaccante del Milan ha avuto la peggio dopo un duello con Luis Enrique, che negli ultimi minuti della partitella si è schierato in difesa con i verdi. In questo momento Borriello si è accomodato in panchina e si tocca dolorante la gamba sinistra.
12.15 – Termina in questo momento la seduta. Borriello si è alzato dalla panchina per raggiungere gli spogliatoi. L’attaccante cammina lentamente tuttavia non è claudicante.
FINE
Serie A: Roma-Atalanta (sabato 1 ottobre, ore 18, Stadio Olimpico)
Indisponibili: Lamela, Greco.
Squalificati: /
In dubbio: Rosi (problema al collo), Perrotta, Borriello.
Probabile formazione (4-3-3): Stekelenburg; Cicinho, Heinze, Burdisso, J. Angel; Pizarro, De Rossi, Pjanic; Bojan, Totti, Osvaldo.
Il Romanista – Per l’Atalanta 7000 biglietti in 3 ore
Settemila biglietti in tre ore. C’è un’euforia mai vista in tempi recenti per Roma-Atalanta. La vittoria di Parma ha acceso le fantasie dei tifosi. Altro che partenza da motore diesel. A Trigoria sognano adesso un altro pienone: il gol di Osvaldo al Tardini e la curiosità che trasmette la filosofia di gioco di Luis Enrique sono i migliori spot da presentare ai tifosi della Roma. Il botteghino giallorosso, nei Roma Store, resterà aperto fino alle 17 del giorno della gara e sino alle 18 nelle ricevitorie Lis Lottomatica e presso la biglietteria Axel, il nuovo punto d’acquisto situato a piazza Mancini. I tagliandi, interi, vanno dai 13 euro delle Curve, passano per i 54 delle Tribuna Tevere Centrale e si attestano agli 84 delle Monte Mario Top. Con l’As Roma Club Privilege, i “fidelizzati” potranno godere di un piccolo sconto: circa un paio di euro in meno rispetto al prezzo pieno. Importante, anche stavolta, non dimenticare che da quest’anno il Distinti Nord è destinato esclusivamente alle famiglie. Inoltre, sono previste agevolazioni per le donne, i lupacchiotti sotto i quattordici anni d’età e i signori che hanno sulla spalle perlomeno sessantacinque primavere. Come accaduto domenica scorsa a Parma ai sostenitori romanisti, a seguito del protocollo d’intesa siglato tra il Ministero dell’Interno, il Coni, la Figc e le Leghe di A, B e Pro, la vendita dei biglietti per i posti destinati ai sostenitori atalantini è vietata ai residenti nella regione Lombardia. Esentati da tale prescrizione i possessori della tessera del tifoso, i quali potranno recarsi fino alle 19 di venerdì, nelle rivendite Lis Lottomatica della rete “calcio ospiti”.
Il Romanista – Piergiorgio Bruni
Tevez risponde a Mancini: “Non mi sono rifiutato di giocare”
Botta e risposta tra Roberto Mancini e Carlos Tevez. Il tecnico del Manchester City ieri nella conferenza stampa dopo la partita persa contro il Bayern Monaco, aveva accusato l’attaccante argentino di essersi rifiutato di entrare in campo nel secondo tempo. Questa mattina Tevez ha voluto replicare al tecnico per poi scusarsi con i tifosi: “C’è stata un pò di confusione in panchina – ha detto l’argentino – e penso che la mia risposta non sia stata capita. Non avevo nessuna intenzione di disobbedire agli ordini del tecnico. Voglio chiedere scusa a tutti i tifosi per qualsiasi incomprensione avvenuta a Monaco. Tutti sanno che quando sono sul campo dò sempre il massimo. Ieri sera mi ero riscaldato ed ero pronto ad entrare. Non voglio approfondire ora i motivi per i quali questo non è successo, ma ci tengo a sottolineare che non mi sono rifiutato di giocare”. Basterà per far ricredere Mancini?
Il Messaggero – DiBenedetto: “Sei il mio orgoglio”
Cappelli era in carica dal 4 luglio scorso, ad interim, dopo l’addio di Rosella Sensi e in attesa dell’insediamento dell’imprenditore arrivato da oltreoceano che dal 18 agosto era già proprietario della società al 60 per cento con gli altri tre soci (e suoi amici d’infanzia) del consorzio statunitense James Pallotta, Richard D’Amore e Michael Ruane. Il primo appuntamento da presidente operativo già in giornata, quando incontrerà Gianni Petrucci, presidente del Coni. Ieri all’ora di pranzo, a Trigoria, l’inizio della nuova éra. L’attuale cda, a fine mandato, ha preso atto delle dimissioni di uno degli 11 consiglieri, il commercialista Silvio Rotunno (ringraziato per il lavoro svolto) e, come previsto, ha cooptato al suo posto proprio DiBenedetto che, in una coda della riunione, ha ricevuto tra gli applausi il testimone dall’avvocato Cappelli. Il bostoniano, accompagnato dall’amico Joe Tacopina ormai sempre presente al suo fianco, ha detto poche parole in italiano (proprio come ha fatto a Roma Channel, per gli auguri a Totti), senza nascondere un po’ di commozione. «Tom era davvero contento» ha confermato Cappelli al momento di lasciare il centro sportivo Fulvio Bernardini. Il neo presidente, in serata, ha chiesto di rivelare il suo stato d’animo sul sito Internet del club giallorosso (con traduzione anche in inglese): «È un vero onore per me essere formalmente nominato presidente della AS Roma, una società e una squadra con una storia tanto lunga e gloriosa. Noi continueremo a lavorare intensamente per fare della Roma una squadra di cui i suoi appassionati tifosi possano essere orgogliosi». Da ieri, insomma, DiBenedetto è presidente con pieni poteri (come l’ad Fenucci ha tutte le deleghe operative), ma a ratificare la nomina sarà l’Assemblea dei soci del 27 ottobre. Quel giorno si conoscerà anche il nuovo consiglio di amministrazione: le liste con i nomi si dovranno presentare entro lunedì. I consiglieri, in partenza saranno 13 e non più 11 (da tempo si discute se allargare il board addirittura a 15). La cordata Usa sarà rappresentata da 7 consiglieri: i quattro soci DiBenedetto, Pallotta, D’Amore e Ruane, più Fenucci e Baldissoni, già inseriti quest’estate nel cda, e Tacopina che aspira alla carica di vicepresidente. Unicredit, invece, avrà 5 membri: Fiorentino, Cappelli, Mingrone, Venturini e Marra. Il consigliere numero 13 sarà un tecnico. Se gli statunitensi decideranno di inserire un manager straniero (probabilmente suggerito da Pallotta), sarà l’avvocato Baldissoni a figurare come tecnico nel board. Il cda è durato quasi due ore, compresa l’interruzione per assaggiare la pizza offerta da capitan Totti. Più lungo degli ultimi perché all’ordine del giorno c’erano alcuni aspetti tecnici da discutere e mettere a punto, a cominciare dall’approvazione del bilancio al 30 giugno 2011 (124,3 milioni di fatturato e 30,6 milioni di perdite), fondamentale, dopo la sospensione decisa dalla Consob, per il lancio dell’Opa. In più è stata decisa la posizione da tenere sull’iniziativa, bocciata giovedì scorso dall’Osservatorio, della special card (mini abbonamenti da 16 gare) che doveva partire venerdì 23 settembre. E che è stata solo rinviata: perché la società giallorossa vuole andare avanti. Anche a costo di sfidare il Viminale, come si legge nella parte conclusiva del comunicato del club: «riconsiderare drasticamente la strategia di fidelizzazione alla base del programma tessera del tifoso».
Il Messaggero – Ugo Trani
La Repubblica – Totti, gli auguri di Baldini. Festa e disgelo a Trigoria
Pizza e mortadella, la Roma americana si adegua con gusto alle abitudini nostrane. È Francesco Totti a offrire l’originale rinfresco per festeggiare i suoi 35 anni nello spogliatoio, allargando la distribuzione anche a un divertito DiBenedetto, fresco di nomina a presidente della Roma. E così nel giorno in cui la città festeggia il suo leader, il simbolo giallorosso indiscusso, con striscioni sui muri di Trigoria e un’autentica inondazione di auguri (più o meno famosi) su radio e web, il club acquista la sua fisionomia definitiva al termine di un Cda straordinario. Una giornata speciale, alla quale aggiungere il “Buon compleanno” che Baldini ha fatto arrivare a Totti attraverso un sms a cui il capitano ha risposto. Evidente il passo in avanti di un rapporto che i due dovranno ricostruire quando il prossimo diggì sbarcherà nella capitale. “Compio 35 anni, ma non li sento — scrive Francesco sul suo blog — sono in forma ed è strano osservare come a volte il tempo non indebolisca, ma, al contrario, tempri: la volontà è potere”. E poi si lascia scappare un “Gioco per altri dieci anni!” che la dice lunga sulle sue intenzioni.
Se n’è accorto Luis Enrique, che tra tanto festeggiare (“Francesco è un esempio che tutti i compagni seguono), sta pensando alla gara con l’Atalanta. «Stiamo percorrendo la strada giusta — le sue parole al Romachannel — spero che il successo contro il Parma ci serva per guadagnare fiducia e affrontare il match contro l’Atalanta in ottime condizioni: la squadra ha fame e voglia di vincere». Sul campo buone notizie per Stekelenburg che è tornato ad allenarsi con i compagni. L’olandese potrebbe tornare tra i pali già sabato sera.
La Repubblica – Francesca Ferrazza
Il Tempo – Totti: “Gioco altri dieci anni”
35 anni e non sentirli. Una miriade di auguri, l’ormai storica pizza bianca con la mortadella offerta alla squadra e al cda e una promessa che è musica celestiale per le orecchie del centinaio di tifosi appostati fuori Trigoria: «Giocherò per altri 10 anni», se la ride il festeggiato Francesco Totti.
Una giornata particolare: l’arrivo di papà Enzo con la pizza, gli auguri prima fatti di persona e poi su Roma Channel («100 di questi giorni») dal presidente Thomas DiBenedetto, quelli, particolarmente apprezzati, che gli ha fatto arrivare via sms anche Franco Baldini (atteso a Roma intorno al 20 ottobre) e il grosso del tempo passato con i familiari e gli amici più fidati.«Voglio ringraziare tutti – ha scritto sul suo sito – ogni pensiero è stato speciale. I tifosi, però, sono sempre i migliori. E quelli giallorossi, sono semplicemente unici. In questi giorni mi sento in forma e in buona condizione atletica: è strano (ma bello!) osservare ed imparare come a volte il tempo non indebolisca. Al contrario mi sento temprato: anche in campo riesco a correre e pressare gli avversari più che in passato».
Ieri, però, è stata una giornata particolare anche per José Angel e Bojan. Tutta colpa dell’incrocio, all’Eur, tra Viale dell’Oceano Pacifico e Viale dei Primati Sportivi che ha provocato lo scontro, per fortuna senza conseguenze, tra la Mini bianca dei due spagnoli (con la fidanzata di Angel alla guida) e la minicar di una ragazza. «Guidare a Roma – ha commentato scherzando il terzino – è complicato». A viale dell’Oceano Pacifico, poi, deve esserlo ancora di più per i giocatori della Roma, visto il precedente di dieci anni fa di due cassonetti dell’immondizia buttati centrati da Zebina al volante della Ferrari di Candela.
A Trigoria, fisioterapia per Gago e Rosi, differenziato per Greco e ritorno al lavoro con gli altri portieri per Stekelenburg. «Sto bene, per sabato valuteremo in questi giorni», ha detto l’olandese.
Ieri a Napoli il ds Sabatini è stato ascoltato dai pm come teste nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse.
Il Tempo – Matteo De Santis
Il Messaggero – “Mi sento ragazzino”
Lui, il festeggiato, alla fine l’ha buttata sul ridere. E, conoscendolo, c’era da aspettarselo.
«Data, 27 settembre, e luogo, la città di Roma: c’è qualcuno che oggi compie 35 anni. Lo conoscete? ^_^», ha ironicamente scritto Francesco Totti sul blog del suo sito. E ancora. «Quanti auguri che mi sono arrivati per questo compleanno!!! Parole gentili, attestati di stima, saluti calorosi e messaggi pieni d’affetto. Amici, colleghi del mondo del calcio e dello sport, persone più o meno famose… Io voglio ringraziare tutti, ogni pensiero è stato speciale. I tifosi sono sempre i migliori: sin dall’allenamento mattutino a Trigoria hanno reso più bella questa giornata con cori, striscioni per me e soprattutto con la loro presenza. Per non parlare dei tanti che mi hanno scritto qui sul sito internet o che mi seguono e mi sostengono per tutto l’anno. Cosa sarebbe uno sportivo senza di loro? E quelli giallorossi, non mi stancherò mai di dirlo, sono tifosi semplicemente unici», le sue parole. Un Totti caricato a pallettoni. «In questi giorni mi sento in forma e in buona condizione atletica: è strano (ma bello!) osservare e imparare come a volte il tempo non indebolisca. Al contrario mi sento temprato: anche in campo riesco a correre e pressare gli avversari più che in passato. La chiave di tutto sono gli stimoli e il desiderio: la volontà è potere, nello sport e in tutte le sfide della vita ^_^».
A Trigoria, ieri mattina, un vero e proprio delirio: decine e decine di tifosi fuori dai cancelli, cori («Un capitano, c’è solo un capitano») con bandiere e tanti striscioni per Francesco che, dopo essersi allenato e aver offerto pizza bianca e mortadella (anche a Tom DiBenedetto, impegnato nel cda della società), una mezza porchetta (portata da suo padre Enzo, presente al Bernardini con l’altro figlio Riccardo: applausi a scena aperta dei compagni, dei nuovi in maniera particolare) e pastarelle, intorno all’una è uscito con la sua Mercedes nera, si è fermato per firmare autografi e, mettendo la testa fuori dal finestrino, ha detto un paio di cosette. «Vi ringrazio tutti… Se mi sento i 35 anni? No. E giocherò altri dieci anni». Nel pomeriggio un gruppo di tifosi si è recato sotto casa sua con uno striscione: Totti li ha ringraziati poi si è allontanato in compagnia della moglie e dei figli, dirigendosi alla Longarina per seguire Cristian, sei anni, impegnato negli allenamenti con la Totti Soccer School.
Anche il neo presidente DiBenedetto ha voluto fare, in italiano, gli auguri al capitano. «Tanti auguri Francesco, cento di questi giorni», ha dichiarato il nuovo presidente a Roma Channel. Moltissimi i messaggi di auguri via tv che sono arrivati a Totti dai compagni di squadra (Juan, Kjaer, Gago, Heinze e Lamela glieli hanno fatti gli auguri nella loro lingua madre, Pjanic in francese) e da ex compagni («Auguri amico mio», ha postato Mexes su Facebook), dalla società (con un lungo messaggio pubblicato sul sito ufficiale) e dal tecnico Luis Enrique («Tanti auguri a Francesco: è l’esempio, un calciatore che seguono tutti i compagni e per noi è importantissimo. È il capitano»). Franco Baldini gli ha inviato un sms al quale Francesco ha risposto con cortesia.
In famiglia, il compleanno di Totti era stato festeggiato lunedì sera. Ilary e mamma Fiorella hanno organizzato una festa a sorpresa per Francesco, convocando tutti i suoi amici più stretti e qualche parente nella villa a Casal Palocco. Tra un brindisi e l’altro, tra una chiacchiera e l’altra è andata a finire che il capitano è stato gettato, tutto vestito, in piscina. Una volta tornato a bordovasca, Francesco si è vendicato gettando lui in piscina parecchi invitati.
Il Messaggero – Mimmo Ferretti
Psg, Jean Claude Blanc verso la nomina di direttore generale
Dopo Leonardo, Menez, Sissoko e Pastore, il Paris Saint German potrebbe pescare ancora in Italia. Il club dell’emiro del Qatar, infatti, sta proseguendo il lavoro sulla struttura societaria. E’ così che a Leonardo, responsabile del settore sportivo, sarà affiancato l’ormai ex dirigente della Juventus, Jean Claude Blanc. Secondo Le Parisien, la nomina di direttore generale sarà ratificata ad ottobre e il francese dovrebbe percepire uno stipendio lordo mensile di 100mila euro lordi. Blanc, dopo aver portato a termine il progetto stadio, è stato liberato dal club bianconero.
Manchester City, prime spine per Mancini: “Tevez con me ha chiuso”
Non bastava la sconfitta pesante sul campo del Bayern Monaco, che complica non poco la situazione del girone. Ieri Roberto Mancini, allenatore del Manchester City, ha dovuto far fronte anche ad alcuni problemi con lo spogliatoio. In particolare con Tevez e Dzeko. L’argentino, secondo il tecnico, si sarebbe rifiutato di entrare in campo a circa mezz’ora dalla fine della partita. Un gesto che ha mandato su tutte le furie il Mancio, visibilmente scosso nella conferenza post gara. “Con me Tevez ha chiuso”, ha sentenziato il tecnico. Sembra, inoltre, che anche Dzeko si sia lamentato, ma per essere stato sostituito. Al bosniaco Mancini ha spiegato che “è giusto tirare anche un po’ il fiato visto che ormai si gioca ogni tre giorni”. Prime spine della stagione per i Citizens. Una prova di maturità per il tecnico italiano.
Il Romanista – Carnet, la Roma non si piega
È scontro frontale. La Roma non si è fatta intimorire dal Viminale e ha risposto con un comunicato strepitoso a Maroni, che il giorno prima l’aveva accusata di non avere informato nessuno sull’iniziativa del carnet di 16 partite.
Siamo pronti a dare tutti i chiarimenti di questo mondo, avvisa la Roma, ma poi andremo avanti per la nostra strada e, se proverete a fermarci di nuovo, saremo costretti «a riconsiderare drasticamente la strategia di fidelizzazione alla base del programma “Tessera del Tifoso”». Non è un bluff. Partiamo dal Cda. Anzi, meglio, partiamo da Maroni. Lunedì, cogliendo di sorpresa tutti, il Ministro dell’Interno aveva polemizzato a distanza con la Roma. La Roma ha preso «un’iniziativa autonoma senza informarci», ha detto il Ministro. Secondo Maroni, il pacchetto di 16 partite acquistabile da tutti, pure dai non tesserati, «non è coerente con il protocollo di legalità». E dice pure che l’accordo «è stato firmato dalle società».
Il Cda della Roma ha risposto così: «In relazione alle più recenti determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e del C.A.S.M.S., il Consiglio di AS Roma ha ribadito che l’iniziativa assunta in merito al cosiddetto “special card 16 gare”, come già dalla società ampiamente illustrato in diverse occasioni, rispetta tutti i requisiti di sicurezza e organizzativi caratteristici del programma “Tessera del Tifoso”, nonché tutte le norme inerenti al tema. L’iniziativa, benché descritta ed elaborata anche attraverso numerosi incontri con tutti gli organi competenti, tra cui l’Osservatorio, la Questura, l’Ufficio del Ministro degli Interni, risulta essere ancora oggetto di approfondimenti ritenuti necessari da parte dell’Osservatorio». Questa parte del comunicato è bellissima. La Roma non solo ribadisce che è stato fatto tutto nel pieno rispetto delle regole. Ma pure che il Viminale sapeva tutto. Tutto. Nel comunicato si parla di «numerosi incontri con l’Osservatorio, la Questura, l’Ufficio del Ministro degli Interni». Quindi, le cose sono due. O non è vero – ed è quello che sostiene la Roma – che Maroni è stato tenuto all’oscuro. E sarebbe grave. Oppure il Ministro non è stato veramente informato. E sarebbe gravissimo.
La società è stanca però di questo gioco delle parti. «Il Consiglio di AS Roma – si legge ancora nel comunicato – ha pertanto invitato i propri dirigenti ad attivarsi nei confronti delle Istituzioni sportive, delle Leghe professionistiche e degli altri Club, ed a rendersi immediatamente disponibili per fornire tutte le informazioni e spiegazioni eventualmente ancora necessarie agli Organi competenti, auspicando che ciò possa finalmente condurre ad una utile condivisione dell’iniziativa». E poi? «Nell’ipotesi in cui, nonostante i successivi chiarimenti, l’iniziativa non venisse recepita, l’AS Roma si vedrebbe costretta a riconsiderare drasticamente la strategia di fidelizzazione alla base del programma “Tessera del Tifoso”». Significa che la Roma è disponibile ad andare a discutere del carnet in Lega, a Milano. E pure a parlarne con le altre istituzioni sportive (Coni, Figc e le altre leghe) e i club. Ma dopo ripartirà alla carica con il carnet. La società è pronta a depotenziare l’As Roma Club Privilege.
Spiegano a Trigoria: se non ci fate passare il carnet, che è a tutti gli effetti una tessera del tifoso di Serie B che ha l’unica funzione di far risparmiare la gente per andare allo stadio, allora non ha più senso riempire di contenuti la tessera del tifoso di Serie A. Il ragionamento non fa una piega.
Il Romanista – Daniele Galli
Corriere dello Sport – Roma, riecco Stekelenburg
Stekelenburg si presenta in campo. Stekelenburg si allena. Stekelenburg fa sperare di poter tornare a disposizione di Luis Enrique addirittura da sabato prossimo quando, fischio d’inizio alle 18, la Roma ospiterà all’Olimpico l’Atalanta virtuale capolista in campionato. Confessiamo, c’è un certo ottimismo da parte nostra nel dire che l’olandese potrà tornare a vestire la maglia da titolare, ma certo i progressi compiuti dal portiere inducono a farlo, anche se rimane più probabile che il suo rientro possa esserci dopo la sosta quando sarà in programma il derby.
NAZIONALE -Un ritorno dopo la sosta potrebbe essere consigliato anche da motivi di opportunità, diciamo così. Dopo il turno del prossimo fine settimana, i campionati europei, quindi pure il nostro, si fermeranno per consentire alle nazionali di giocare le ultime partite dei gironi di qualificazione ai prossimi Europei. E l’Olanda, peraltro già qualificata, ha già fatto arrivare a Trigoria la lettera di preconvocazione. Far giocare Stekelenburg con l’Atalanta, quindi vorrebbe dire poi lasciarlo andare sicuramente per rispondere alla chiamata del suo Ct ( gli oranje sono attesi da due partite con la Moldova e la Svezia). Se invece il portiere non giocasse sabato prossimo, ci sarebbe qualche possibilità di bloccarlo a Trigoria. Anche se non è da escludere, come avviene in parecchie nazionali, compresa la nostra, che Stekelenburg sia costretto a partire lo stesso per farsi visitare dallo staff sanitario dell’Olanda. La Roma, scottata anche dalla vicenda Lamela tornato dal Mondiale Under 20 con l’Argentina con una caviglia che non è ancora a posto, preferirebbe che Stekelenburg proseguisse il suo recupero a Trigoria. Il portiere, peraltro, come qualsiasi giocatore, ci terrebbe ad andare in nazionale. Ieri l’olandese, all’uscita di Trigoria, ha lasciato aperta la possibilità di giocare:«Sto bene, poi sabato vedremo».
ALLENAMENTO -In vista della gara con l’Atalanta, Luis Enrique dovrebbe comunque recuperare sia Juan che Cicinho. I due brasiliani si stanno allenando con il gruppo, il loro recupero viene dato per più che probabile, ma da qui a dire che giocheranno ce ne passa. Ieri hanno invece svolto ancora lavoro differenziato sia Lamela che Greco. Per entrambi, a questo punto, il ritorno a disposizione del tecnico deve fissarsi dopo la sosta. In dubbio per l’Atalanta c’è anche l’argentino Gago ancora alle prese con qualche problema fisico. Per la formazione che vedremo in campo, c’è da prevedere che ci sarà qualche novità, con Bojan che potrebbe tornare titolare in un tridente che sarebbe completato da Totti e Osvaldo che in questo momento sono punti fermi.
Corriere dello Sport – Piero Torri
Gazzetta dello Sport – Bojan e J. Angel, che paura!
«Guidare a Roma è complicato. Non si fermano allo stop e nessuno cede il passo. Attenzione». Parole, by Twitter, di Josè Angel, coinvolto ieri — insieme a Bojan e le rispettive fidanzate, in un piccolo incidente d’auto in zona Eur, per fortuna senza conseguenze. Anche se la Mini ritirata appena una settimana fa, ne è uscita malconcia. Alla guida c’era la compagna di Jose Angel e il gruppetto si stava dirigendo verso il Bioparco, quando all’incrocio tra viale Oceano Pacifico e viale dei Primati sportivi una minicar ha impegnato l’incrocio senza rispettare lo stop. L’impatto è stato inevitabile, ma almeno l’urto è stato ridotto per la bassa velocità. La ragazza che era alla guida della minicar è uscita dall’abitacolo molto nervosa, ma l’intervento dei vigili urbani ha calmato gli animi.
Stekelenburg ci prova Buone notizie, per fortuna, giungono da Trigoria. Marteen Stekelenburg, infatti, oggi tornerà in gruppo e si candida per riprendersi il posto da titolare già sabato prossimo contro l’Atalanta, sfoggiando ovviamente un caschetto di protezione anche se gli dà un po’ fastidio». «Sto bene — ha detto l’olandese all’uscita dell’allenamento —. Vedremo se per sabato ce la farò. Segnalato come la convocazione di Gago come Greco sia in dubbio per la botta al polpaccio rimediata contro il Siena, come la lesione muscolare di Okaka lo rimandi al derby con la Lazio in programma dopo la sosta che dovrebbe essere anche il giorno in cui Lamela potrebbe essere convocato, resta da evidenziare l’ottimismo di Osvaldo, circondato dai tifosi per gli autografi. «Un gol al derby? Non solo, spero di farne tanti altri». L’ottimismo della volontà.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano – Massimo Cecchini
Gazzetta dello Sport – Luis Enrique: “La mia Roma sta crescendo, è forte, bella e convincerà”
Scoperta la formula segreta di Luis Enrique: la Roma gioca col 5-5-5. Come Oronzo Canà? Lo ricorda un po’, quando a Roma Channel il tecnico spagnolo rivela che «mentre di solito una squadra quando perde palla corre indietro, noi vogliamo correre in avanti». Così — chioserebbe Lino Banfi — gli avversari non ci capiscono più niente.
In attesa di giudizio Ma non è un allenatore nel pallone, Luis Enrique. Almeno, non più, «la vittoria di Parma ci servirà per guadagnare fiducia — racconta l’asturiano — e affrontare l’Atalanta in ottime condizioni». Ma è bene restare sul chi vive, lui stesso si sente ancora sulla graticola. «Chiedo un po’ di pazienza, soprattutto all’Olimpico. Non per me, ma per i calciatori, che alla fine arriveranno a fare quello che vogliamo. In Italia non c’è pazienza, come in Spagna. Ma persino Ferguson all’inizio non ottenne risultati. Non si può mandare via un allenatore dopo tre settimane».
Principianti Il progetto, d’altronde, è a lungo termine. Ed è come se tutti i romanisti avessero appena preso la patente. Spiega Luis Enrique: «È quasi come quando uno inizia a guidare la macchina e guarda continuamente come mettere le marce. Poi, dopo un po’, inizia a farlo senza pensarci». Stefano Colantuono, l’avversario di sabato, spera che il rodaggio duri ancora qualche giorno, ovvio. «La Roma ha bisogno di tempo — conferma il tecnico dell’Atalanta —: ha tanti giocatori nuovi, molti giovani e un allenatore che fa bene a credere nelle sue idee, ma è inevitabile che per vederne i risultati ci vorrà un po’ di pazienza».
Il senso del possesso È il cammino «largo y tortuoso» che Luis Enrique predisse a Brunico, in tempi non sospetti. Però l’allenatore asturiano sa il fatto suo, è innegabile. «La Roma è diversa: ha fame e voglia di vincere come tutte, ma è convinta che se controlla la partita farà più vittorie che sconfitte. Per questo, quando mi hanno chiesto se ci tengo a vincere o preferisco non rinunciare alla mia filosofia, devo essermi espresso male: io voglio giocare a calcio, lavorare per avere in mano la partita e vincere in qualsiasi stadio. Noi facciamo possesso palla per andare in gol, non solo per tenere il pallone». Chiaro?
A tavola L’Atalanta dirà. Partita che può rispedire la Roma all’inferno o metterla in rampa di lancio per il derby. Luis Enrique è fiducioso. «Noi cerchiamo di essere squadra, in tutte e due le fasi di gioco. Credo si inizi a vedere qualcosa, per questo sono ottimista. Non sarà facile contro l’Atalanta, sarebbe la prima in classifica senza penalizzazione. Ma noi abbiamo ritrovato fiducia e vogliamo meritarci una vittoria davanti al nostro pubblico». Con una consapevolezza. «Non c’è una squadra che mi abbia particolarmente impressionato finora, anche la classifica testimonia che c’è grande equilibrio nel campionato italiano, una sostanziale parità. Tutte le squadre italiane hanno giocatori di qualità, sono pericolose e possono metterti in difficoltà». Vale anche per la Roma, no? «Noi abbiamo anche tanta fame. Tantissima». Firmato Luis Enrique. Altro che Oronzo Canà.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano – Massimo Cecchini
Corriere della Sera – Totti: “Il tempo non mi ha indebolito”
«La nuova era è cominciata». L’annuncio, poco dopo le 15, arriva dalla voce di quello che fino a qualche minuto prima era stato il presidente della Roma, cioè l’avvocato Roberto Cappelli, legale di Unicredit. Il 27 settembre per i tifosi della Roma non è un giorno come gli altri e da ieri sarà ricordato non solo per la nascita di Francesco Totti, ma anche per l’ingresso ufficiale dell’imprenditore americano Thomas Richard DiBenedetto nella società giallorossa. Alla fine del consiglio di amministrazione che si è tenuto a Trigoria, e dopo le dimissioni del consigliere Rotunno, DiBenedetto è stato cooptato come nuovo presidente, il ventiduesimo della storia romanista.
Più o meno contemporaneamente, a qualche metro di distanza, Francesco Totti ha raccolto tutto l’affetto dei tifosi – ieri mattina a Trigoria ce n’erano un bel po’ – accorsi per festeggiarlo nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno. Messaggi per il capitano sono arrivati da parte di tutto il mondo dello sport, dalle istituzioni, dalla politica e dallo spettacolo (un sms glielo ha inviato anche Baldini), ma lui ha preferito festeggiare come fa di solito: insieme ai compagni, a base di pizza con la mortadella, fatta recapitare anche all’interno dell’ufficio in cui DiBenedetto («cento di questi giorni, e sono orgoglioso della nomina», il suo augurio e la sua prima reazione da capo della società romanista) stava per diventare presidente. E chissà se il nuovo numero uno giallorosso sarà contento o preoccupato dalla promessa fatta da Francesco – «gioco altri dieci anni» – ai tifosi fuori dal «Fulvio Bernardini». Concetto approfondito dalle pagine del suo sito internet. «In questi giorni mi sento in forma e in buona condizione atletica. È strano (ma bello) osservare come a volte il tempo non indebolisca. Al contrario, mi sento temprato: anche in campo riesco a correre e pressare gli avversari più che in passato. La chiave di tutto sono gli stimoli e il desiderio: la volontà è potere».
Ne è convinto anche Luis Enrique, che dai microfoni di Roma Channel fa gli auguri a Totti e i complimenti alla sua Roma. «Francesco è un esempio, un calciatore che tutti i compagni seguono. Per noi è importantissimo, è il capitano, come poi lo sono anche Daniele De Rossi e Simone Perrotta. Sono molto contento per la vittoria di Parma per i ragazzi, per la società e per i tifosi che hanno visto che possiamo vincere. Noi vogliamo fare la partita in ogni stadio e questo non è facile, stiamo percorrendo la strada giusta, so che mancano ancora i risultati ma spero che la vittoria contro il Parma ci serva per guadagnare fiducia e affrontare il match di sabato prossimo all’Olimpico contro l’Atalanta in ottime condizioni. Abbiamo fame e voglia di vincere, credo si inizi a vedere qualcosa e sono ottimista. Ci vuole pazienza, non la chiedo per me ma per i giocatori, che alla fine arriveranno a fare quello che vogliamo. Persino Ferguson agli inizi non ottenne risultati».
Sabato contro l’Atalanta («Non è facile partire da meno 6 e fare tre vittorie e un pareggio») il tecnico spagnolo potrebbe recuperare Juan, che ieri ha detto di sentirsi meglio e di «voler tornare molto presto». Discorso simile per il portiere Stekelenburg, il cui rientro dovrebbe però slittare a dopo la sosta proprio per evitargli la convocazione con la nazionale olandese.
Era in vena di promesse, invece, Osvaldo che ai tifosi che gli chiedevano un gol nel derby del 16 ottobre ha risposto: «Spero di farne tanti altri, non solo al derby». Piccola disavventura, infine, per Bojan Krkic e Josè Angel che ieri pomeriggio all’Eur sono stati protagonisti di un incidente automobilistico, per fortuna senza conseguenze.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini
Gazzetta dello Sport – Totti e DiBenedetto, adesso i re sono due: “Arriveremo in alto”
Ci piace vedere qualcosa di romantico nell’incrocio proposto dal destino. Nel giorno in cui Francesco Totti festeggiava con la squadra il suo 35° compleanno, Thomas DiBenedetto diventava il 22° presidente della storia della Roma. Un mix appetitoso, come il menù del piccolo buffet allestito a Trigoria: pizza, porchetta e champagne, benedetto dai cori e gli striscioni di una cinquantina di tifosi assiepati all’esterno. Il tutto condito con la pioggia di auguri che incessante veniva battuta dalle agenzie. Da politici (locali e non), artisti come Fiorello, Verdone, Max Giusti e tanti altri, a cui infine si è unito il coro — sotto l’occhio di Roma Channel — di compagni di squadra, dirigenti e allenatore. «Francesco è in forma straordinaria — ha detto Luis Enrique — ed è bello vedere come i compagni lo seguano».
Sms Baldini Da Londra anche il futuro d.g. Franco Baldini, che sarà nella Capitale solo dopo il derby, ha mandato un sms celebrativo. Quanta basta, insomma, perché Totti trovi l’ispirazione così: «In questi giorni mi sento in forma e in buona condizione: è strano (ma bello!) osservare e imparare come a volte il tempo non indebolisca. Al contrario mi sento temprato: anche in campo riesco a correre e pressare gli avversari più che in passato. La chiave di tutto sono gli stimoli e il desiderio: la volontà è potere, nello sport e in tutte le sfide della vita».
Vita da presidente Più o meno quella che da ieri ha intrapreso Di Benedetto, che si è unito ai peana per il capitano con un italianissimo: «Cento di questi giorni Francesco». Più impegnativa dell’italiano, però, è stata l’approvazione del bilancio annuale al giugno 2011, chiuso con 30,6 milioni di perdite e con un fatturato di 124 milioni, inclusa la produzione della Soccer Sas che gestisce il marchio. Il Cda che ha conferito la presidenza a DiBenedetto e ha approvato il progetto di bilancio si è concluso all’ora di pranzo, ma il comunicato ufficiale è arrivato solo in serata. «È un vero onore per me essere nominato presidente della Roma — le prime parole di DiBenedetto — una società e una squadra con una storia lunga e gloriosa. Noi continueremo a lavorare intensamente per fare della Roma una squadra di cui i suoi tifosi possano essere orgogliosi». DiBenedetto diventa il 22° presidente del club e succede a Roberto Cappelli, che ha mantenuto la carica per tre mesi. «Comincia una nuova era», ha annunciato il legale di UniCredit, che conserverà il posto nel nuovo Cda (verrà approvato dall’assemblea dei soci tra un mese).
Caso tessera In una giornata tanto piena, restava solo da chiarire la posizione della Roma sul carnet di 16 biglietti senza tessera del tifoso stoppato dall’Osservatorio e da Maroni, in attesa di trovare soluzioni condivise. «Nell’ipotesi in cui, nonostante i successivi chiarimenti, l’iniziativa, che ribadiamo rispetta tutti i requisiti di sicurezza, non venisse recepita, l’As Roma — ha fatto sapere in un ulteriore comunicato — si vedrebbe costretta a riconsiderare drasticamente la strategia di fidelizzazione alla base del programma “Tessera del Tifoso”». La prima vera grana della gestione DiBenedetto.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano – Massimo Cecchini



















