Manolo Gabbiadini, giovane attaccante dell’ Atalanta, ha parlato ai microfoni di Radio Ies della prossima partita tra giallorossi e nerazzurri e del suo futuro:
“Stiamo benissimo la classifica ne è la dimostrazione. Sabato ci aspetta una gara difficile. La penalizzazione ci ha obbligato a tentare di partire forte. Il mister ci carica a dovere, siamo un ottimo gruppo“. Su Borini: ” Fabio è un grande giocatore e un grande uomo. Si merita tutto il bene che si dice di lui. Mi piace il progetto della Roma, figlio dei giovani. Apprezzo Sabatini e Luìs Enrique per la filosofia che stanno impartendo“.
In un futuro ti vedresti con la maglia della Roma? “Mi piace il progetto giallorosso ma per ora resto con i piedi per terra, voglio far bene qui a Bergamo e in futuro non si sa.
Gabbiadini: “Mi piace il progetto Roma e Borini è un grande giocatore”
Il Messaggero – E’ Totti il più bravo, lo dicono i numeri
Francesco Totti è al centro del disegno tattico di Luis Enrique. Un perno, o quasi, al pari di Daniele De Rossi. E i numeri confermano la teoria. Totti e De Rossi sono infatti gli unici giocatori della Roma che hanno giocato tutte le quattro gare di campionato per intero.
Il capitano è stato il re delle statistiche, domenica a Parma, considerando che ha conquistato la testa delle classifiche solitamente riservate agli attaccanti, pur avendo ricoperto il ruolo del regista. Totti è stato il calciatore che ha tirato di più, tra tutti coloro i quali erano in campo: sei conclusioni, una meno di Giovinco. E pensare che il capitano ha agito a centrocampo per il 52% del tempo. Totti è stato il primatista anche dei passaggi riusciti: 74 scambi arrivati a destinazione non sono pochi, soprattutto se si confrontano con i 54 di De Rossi, secondo. Un dato che testimonia quanto il numero 10 costituisca il fulcro della manovra. Il conto di Totti a Parma è arricchito, poi, da 19 giocate utili e da 4 rifiniture.
Il Messaggero – Benedetto Saccà
Supercoppa delle Americhe: Show del Brasile, Argentina battuta 2-0
La Supercoppa delle Americhe finisce nella bacheca del Brasile. La Selecao ha battuto per 2-0 la sua rivale storica, l’Argentina allenata dal ct Alejandro Sabella. Per Mano Menezes arriva la prima soddisfazione dopo le recenti delusioni dovute alla profonda rifondazione in vista del Mondiale 2014. Decisivo nella partita il talento del San Paolo Lucas, andato in gol all’8’ del secondo tempo. Raddoppio di Neymar al 29’, anche lui tra i migliori in campo insieme a Ronaldinho.
Il Corriere dello Sport – Luis Enrique perde Perrotta
Luis Enrique perde Simone Perrotta. Il centrocampista, considerato dal tecnico spagnolo un punto di riferimento assoluto per la sua squadra, ha interrotto in anticipo l’allenamento di ieri per un trauma distorsivo alla caviglia sinistra.
Sulle sue condizioni si attendono accertamenti oggi. Ma le speranze di recuperarlo sono praticamente nulle, che le sue condizioni fossero gravi si è capito quando è uscito dal campo sulla macchinetta elettrica. Luis Enrique ha dimostrato di non voler mai rinunciare al centrocampista, che in un paio di partite ha trasformato anche in terzino destro. Al posto di Perrotta, al fianco di De Rossi e Pjanic, dovrebbe esserci Pizarro, che a Parma era rimasto fuori dopo aver provato in mattinata e non essere riuscito a superare un fastidio alla schiena. Il cileno in questi giorni si sta allenando regolarmente. Nella seduta di ieri De Rossi, Borriello e Juan hanno interrotto la seduta anticipatamente per lievi traumi contusivi che non destano preoccupazioni e oggi dovrebbero riprendere ad allenarsi regolarmente. Qualche preoccupazione per De Rossi, che ha riportato una forte contusione alla caviglia. Curioso l’infortunio di Borriello. Luis Enrique nel finale della partitella si è unito alla formazione dei verdi, ma il suo ingresso in campo non è stato fortunato: in un contrasto difensivo il tecnico ha colpito infatti al ginocchio il centravanti che è costretto ad abbandonare anzitempo la partitella e ad uscire dal campo.
RINVIO -Ancora lavoro differenziato invece per Greco e Lamela. Il giovane talento argentino ha provato alcuni tiri in porta, ma il suo esordio è ancora rinviato. Seduta fisioterapica per Rosi, Gago e Okaka. Ieri Stekelenburg si è allenato regolarmente senza caschetto protettivo, ma dirigenti e staff tecnico stanno valutando se sia il caso di mandarlo in campo contro l’Atalanta. Se dovesse giocare dovrebbe poi rispondere alla convocazione della Nazionale, mentre in caso contrario avrebbe una settimana in più per recuperare dopo il trauma cranico riportato a Milano. Sabato potrebbe essere confermato Lobont. Ieri Joe Tacopina ha seguito l’allenamento a bordo campo in compagnia di Tonino Tempestilli.
POCHE MOSSE -Luis Enrique cambierà poco la squadra che ha vinto a Parma. Oltre a dover sostituire l’infortunato Perrotta con Pizarro, è probabile la conferma della coppia centrale argentina formata da Heinze e Burdisso. A destra, se non dovesse farcela Rosi ( ieri non si è allenato) è pronto Cassetti. In attacco confermatissimi Totti e Osvaldo, per il terzo posto questa volta è favorito Bojan, che quando è entrato a Parma ha dimostrato di essere in buone condizioni. Potrebbe avere qualche chance anche Borriello, ma bisognerà valutare le condizioni del suo ginocchio, toccato duro… daLuis Enrique.
Il Corriere dello Sport – Guido D’Ubaldo
Il Tempo – Il Coni vara la manovra
«Noi vogliamo dare un esempio!». Il presidente del Coni Gianni Petrucci stringe la cinghia allo sport italiano e, in questo momento di crisi economica globale, presenta una vera e propria manovra finanziaria «interna» che ridurrà i costi e aumenterà i ricavi.
Sulla stessa lunghezza d’onde di quella «ufficiale» del governo politico, lo sport, che da sempre rivendica la sua autonomia, si è sottoposto a una sorta di autoriforma tagliando una cifra (a regime, ossia nell’arco di un anno), che dovrebbe quantificarsi in circa trenta milioni di euro (considerando che la cifra del «finanziamento» dello Stato per lo sport è di 480 milioni: in realtà 430 perché gli altri quaranta sono stati definiti «indisponibili» e quindi mai versati). Quella in arrivo nei prossimi mesi (oggi verrà sottoposta alla Giunta e domani rafiticata dal Consiglio Nazionale) sarà una vera e propria rivoluzione per lo sport italiano, soprattutto per quanto riguarda la pachidermica macchina organizzativa. In quella direzione sono tutti o quasi i «tagli» voluti da Petrucci che ha previsto una riduzione dei consigli provinciali e degli stessi consiglieri delle varie federazioni. Arriverà un nuovo modello di governance, più attenzione agli acquisti che verranno «globalizzati», una nuova articolazione territoriale e una dismissione di tutti quegli immobili che possono portare reddito al primo ente sportivo italiano: insomma un incremento dei ricavi. Verrà ridotta, tanto per fare un esempio, la composizione dei Consigli Federali a dieci componenti più il presidente: tenendo però conto delle specificità e della natura associativa di alcune federazioni. Verrà poi rafforzato il potere decisionale del presidente con un’attribuzione della responsabilità diretta di tutta l’area tecnica.
Altra riduzione sui controlli: i Revisori dei Conti diventeranno tre (erano cinque e non guadagnavano poco). Risparmio calcolato attorno ai due milioni di euro. Quindi il capitolo relativo alle costosissime sedi periferiche (per certi versi inspiegabili in un momento di crisi come quello attuale): anche qui i tagli saranno verticali con riduzione dei costi, degli affitti e delle spese di gestione. Con la possibilità poi di aggiungere possibili dismissioni patrimoniali che dovrebbero portare a risparmio superiore ai sei milioni di euro. E proprio sulla questione economica ieri (ultimo giorno utile) è arrivata un’altra bella notizia per le casse del Coni. La querelle con il presidente della Lazio Lotito si è conclusa con il versamento, da parte del numero uno biancoceleste, del rimanente importo relativo al decreto ingiuntivo: con tanto di interessi ovviamente. Pace fatta… almeno dal punto di vista economico: il resto è un’altra storia.
Il Tempo – Tiziano Carmellini
La Repubblica – DiBenedetto-Coni, c’è l’intesa: “Sfruttare al meglio l’Olimpico”
Lo stadio nuovo si costruirà, per ora c’è l’Olimpico e va valorizzato. Questo, nell’immediato, l’obiettivo di DiBenedetto, che ha ieri incontrato il presidente del Coni Petrucciper studiare insieme gli accorgimenti necessari per rendere l’impianto più funzionale.
«Sono state gettate le basi per un’intesa tra il Coni e la Roma — si legge in un passaggio del comunicato congiunto — per un più efficiente utilizzo dello stadio e del complesso del Foro Italico». Una zona che si offre agevolmente per essere sfruttata meglio dal nuovo presidente giallorosso, intenzionato a spostare la sede amministrativa del club, magari proprio a un passo dall’impianto, a quell’ex ostello della gioventù ormai in disuso. DiBenedetto ha fatto un tour della zona, valutando di persona (accompagnato dall’ad Fenucci e dall’avvocato Baldissoni) i margini di crescita e le potenzialità ancora non sfruttate dell’area, soprattutto sul fronte del merchandising e della comunicazione.
Un’oretta di confronto per stringere un patto che ha delineato una strategia comune, e che ha, tra gli altri obiettivi, quello di riavvicinare le famiglie allo stadio, con una zona a loro dedicata e con la possibilità di parcheggiare vicino ai distinti nord, settore, da questa stagione, riservato proprio ai nuclei familiari. Iniziativa pro-tifosi che procede a braccetto con la dura presa di posizione della Roma nei confronti del blocco disposto dall’Osservatorio verso il carnet di 16 biglietti che la società voleva vendere. Il club giallorosso prossimi giorni se ne saprà qualcosa di più. Sul campo, intanto, si è bloccato ieri Perrotta per una distorsione alla caviglia. Qualche problema anche per Borriello, colpito durante una partitella proprio da Luis Enrique: non dovrebbe essere nulla di grave.
La Repubblica – Francesca Ferrazza
Leggo – Sabatini: “Contratto di De Rossi? Ci siamo”
«Il contratto di De Rossi? Ci siamo». L’ottimismo sul rinnovo contrattuale del centrocampista azzurro è di Sabatini.
L’ostacolo è l’ingaggio: circa un milione e mezzo la distanza tra la richiesta di De Rossi (5,5 milioni) e l’offerta della Roma (4 più bonus). DiBenedetto è ora disposto a venire incontro alle esigenze di De Rossi, anche per non rischiare di perderlo a parametro zero. Sabatini sta anche lavorando sul mercato in entrata e sarebbe vicino all’acquisto di Nicola Lopez, attaccante 18enne del Nacional Montevideo.
Leggo – Francesco Balzani
Il Romanista – Nati in centro, ritorno alle origini
A portare la Roma a Trigoria, è universalmente noto, è stata una grande intuizione di Gaetano Anzalone, un’intuizione che ha fatto soffrire non poco Dino Viola, che non voleva abbandonare il Circo Massimo, tanto che il suo grande amico Vincenzo Malagò, lo prendeva bonariamente in giro: «Dino, ma che t’importa? Dai che prendi il raccordo e ci metti un attimo ad arrivare a Trigoria».
Il fatto è che Dino Viola, di andare a Trigoria, è questa la verità, non aveva alcuna voglia, perché vedeva il Centro Sportivo come una sorta di cattedrale nel deserto, dai costi di gestione altissimi, che avrebbe rappresentato una tremenda palla al piede per il Club. In breve, quel giudizio venne ad essere modificato. Viola si rese conto che Trigoria per l’A.S. Roma sarebbe stato un grandioso investimento e una casa indispensabile. Nonostante questo, il presidente Viola coltivò sempre il sogno di riportare degli Uffici del Club nel centro cittadino. Nell’estate del 1987, quando il Circo Massimo funzionava ancora come biglietteria, Viola, varando il Roma Club Campo Testaccio (del quale inizialmente figurava come presidente), palesò il suo obiettivo di riportare degli uffici dell’A.S. Roma proprio nel quartiere dell’anfora.
I problemi enormi nati per i lavori d’Italia 90 che privarono il Club dello Stadio Olimpico e in seguito il precipitare delle sue condizioni di salute, impedirono al senatore di Viola di perseguire quell’obiettivo. Anche Franco Sensi, quando nel 2000 partecipò all’inaugurazione del campo del Testaccio (dove oggi sorge un parcheggio), illustrò l’obiettivo di reperire proprio in quell’area un locale di rappresentanza per l’A.S. Roma. Era, in fondo, il desiderio di riprendere il filo interrotto di un discorso che per la Roma ha radici profondissime. La Lupa è nata a Via Forlì, a quattro passi dalla prima Università di Roma. Ha avuto sedi sociali a Via degli Uffici del Vicario, a Via della Passeggiata di Ripetta, a Via del Tritone, Via del Quirinale e a Via Lucrezio Caro. Insomma dire che stiamo parlando del centro di Roma è poco. Se poi, effettivamente, il luogo preposto sarà lo Stadio Olimpico (il sottoscritto, lo confesso, fa il tifo per Testaccio), anche da questo versante ci si potrà rifare ad illustri precedenti.
Lo Stadio Olimpico, in almeno tre occasioni, a partire dagli anni 70, è infatti stato indicato come sede per l’apertura di un Museo della Storia dell’A.S. Roma. Quel che è certo, è che i tifosi, che pure hanno sempre trovato il modo di frequentare Trigoria, avranno una maggiore possibilità di rapportarsi con il cuore operativo del Club. Potranno riviversi, le scene che sono state d’attualità per decine di anni, di folle di sostenitori giallorossi appostati per una delle vie del Centro di Roma, in attesa che dalla sede, il dirigente di turno annunciasse l’acquisto di un grande calciatore o di un tecnico. Una notizia da accogliere con soddisfazione, anche perché, non comporterà in nessun modo l’ammainabandiera di Trigoria.
Il Romanista – Massimo Izzi
Corriere dello Sport – Roma-De Rossi, ora si ricomincia
Roma e De Rossi, si tratta ad oltranza. Il contratto del centrocampista azzurro è la principale priorità tecnica della nuova Roma di DiBenedetto.
Ci sono stati nuovi contatti negli ultimi giorni. Sabatini e Fenucci stanno lavorando a fari spenti con il procuratore del centrocampista, senza dare pubblicità alla negoziazione. La prima offerta della Roma è stata di quattro milioni netti più bonus, legati a presenze individuali del giocatore e a piazzamenti della squadra. Bonus che potrebbero portare l’ingaggio annuale a cinque milioni e mezzo. De Rossi invece vorrebbe quella cifra come base di partenza. C’è una domanda e un’offerta, la Roma ha fatto una proposta ad agosto e il procuratore del giocatore ha risposto recentemente con una controproposta. C’è una differenza di circa un milione e mezzo e si sta lavorando per ridurla.
FIDUCIA -Sabatini si è detto ottimista sulla possibilità di trovare un accordo, sulla stessa linea è il procuratore del giocaotre, anche se le parti sulla base economica sono ancora lontane. Ma quello che è emerso, anzi che è stato ribadito negli ultimi incontri, è che entrambe le parti hanno la volontà comune di trovare un accordo. De Rossi con il suo procuratore sta seguendo con grande attenzione la negoziazione, considerato che questo sarà ( con ogni probabilità) il contratto più importante della sua carriera. A ventotto anni, con un contratto di quattro, arriverebbe a trentadue, l’età che rappresenta la fase calante nella carriera di un calciatore. De Rossi è disposto a venire incontro alla nuova società, si sente gratificato di essere al centro del progetto tecnico di Luis Enrique e riconosce gli sforzi che sta facendo la società, disposta a riconoscerglil’ingaggio più importante della squadra, superiore anche a quello di Totti.
NUOVO INCONTRO -I dirigenti giallorossi riconoscono che De Rossi fa valutazioni corrette, in linea con la sua quotazione internazionale. E’ stata scartata l’ipotesi di un prolungamento di un solo anno, per garantire la società di non perdere un patrimonio tecnico importante come quello del centrocampista di Ostia.
Le trattative proseguono, la prossima settimana è previsto un nuovo incontro. La società prova a ridurre la differenza di un milione e mezzo con un contratto che ha una struttura articolata e che ha un peso inferiore sul bilancio.
NUOVA VITA -De Rossi ha un ruolo nevralgico nella nuova Roma di Luis Enrique. Gioca davanti alla difesa, ha il compito di costruire il gioco. Insieme a Totti è l’unico giocatore sempre presente in questeprime quattro partite di campionato, senza neppure una sostituzione. De Rossi ha ritrovato sicurezza, in campo riesce a controllare il suo agonismo. Ha beneficiato della cura di Luis Enrique. Finora ha rimediato un solo cartellino giallo. Sta attraversando un periodo molto sereno della sua vita. Ha una nuova fiamma, ha scelto di andare a vivere in centro.
Con il nuovo allenatore ha stabilito un rapporto sincero e leale. I due si confrontano spesso, anche sulle questioni tattiche. De Rossi in questo inizio di stagione ha ritrovato continuità, quella che aveva perso alla fine dello scorso campionato, a causa delle espulsioni e le lunghe squalifiche. Sabato contro l’Atalanta conta di guidare la Roma al primo successo all’Olimpico della nuova gestione. Ieri ha accusato un lieve incidente alla caviglia, ma De Rossi stringerà i denti per esserci.
Corriere dello Sport – Guido D’Ubaldo
Il Messaggero – Perrotta, niente Atalanta. Pizarro pronto al rientro
Un urlo di quelli che fanno spaventare e preoccupare. Perrotta resta a terra, tenendosi la caviglia sinistra: trauma distorsivo. Oggi gli accertamenti, con un minimo di apprensione. Troppo forte il dolore per stare tranquilli.
Si ferma, dunque, il titolare multiruolo di Luis Enrique. «Un esempio come Totti e De Rossi per tutti» ripete spesso, parlando del centrocampista che se serve va a fare anche il terzino, il tecnico di Gijon. Sembra escluso il recupero lampo in vista della gara di sabato pomeriggio all’Olimpico (ore 18) contro l’Atalanta. Anche se poi, conoscendo il carattere di Perrotta, non è il caso di sbilanciarsi. Proprio giovedì scorso, uscendo con una coscia fasciata dal campo durante Roma-Siena, ha dato tre giorni dopo la disponibilità per fare il titolare, e per tutta la gara, a Parma.
Comunque il sostituto c’è: Pizarro sta meglio, la schiena è a posto. Possibile rivedere il terzetto di San Siro con Pjanic e il cileno intermedi e De Rossi vertice basso, considerato anche lo stop di Gago che già ha saltato la gara del Tardini per una forte contusione al polpaccio. Se Perrotta è al momento da considerare out, Luis Enrique deve, invece, prendere una decisione su quale portiere schierare. Stekelenburg sta bene. Da due giorni si allena a tempo pieno con il gruppo e ha detto chiaramente allo staff tecnico di essere pronto a rientrare. In più ha già parlato con la Federcalcio olandese per garantire la sua presenza in nazionale: dopo la partita con l’Atalanta, raggiungerà i suoi compagni in ritiro. E’ probabile che il portiere riesca a convincere anche Luis Enrique che, per non correre rischi, non scarica certo Lobont. Il dubbio Stekelenburg sarà affrontato alla vigilia, cioè domani. Per Rosi, invece, non dovrebbero esserci problemi: il terzino anche ieri ha continuato la terapia per la distorsione al collo, ma già oggi tornerà a lavorare con i compagni. Nel ruolo di terzino destro, come alternativa, al momento ha più chance Taddei di Cicinho.
Piccolo contrattempo, ieri, De Rossi: leggera distorsione alla caviglia, in ogni caso da verificare. Pure il mediano ha lasciato Trigoria zoppicando. Così come Borriello, colpito al ginocchio durante la partitella da… Luis Enrique. Anche Juan non sta benissimo, colpa di una contusione alla gamba. Lamela ieri ha forzato, ma la convocazione per sabato sembra da escludere. Differenziato per Greco: nemmeno lui è ancora pronto.
A Trigoria, intanto, aspettano notizie da Parigi: il PSG non ha ancora pagato la prima rata, 4 milioni, per l’acquisto di Ménez.
Il Messaggero – Stefano Carina
Gazzetta dello Sport – Casa Roma, e DiBenedetto s’innamorò dell’Olimpico
Ricordate? Il 28 marzo il primo approccio fu: «DiBenedetto non è partito col piede giusto». Parole e musica di Gianni Petrucci, presidente del Coni, a cui erano state appena riferite le parole del manager Usa sulla cattiva visibilità dell’Olimpico. Ebbene, cancellate tutto. Ieri si è consumato qualcosa di più di un semplice incontro di cortesia fra DiBenedetto (accompagnato dall’a.d. Fenucci, dal consigliere Baldissoni, dalla responsabile dell’ufficio stampa Turra, dall’avvocato Tonucci e dagli esponenti di Open Gate, Camiglieri e Spicciariello) e il presidente del Coni Petrucci (scortato dal segretario generale Pagnozzi, dal d.g. della Coni Servizi Nepi e il responsabile della comunicazione Di Tommaso). La ventina di minuti prevista, infatti, si trasformata in circa un’ora e mezzo suddivisa fra la parte più istituzionale e una visita fuori programma dell’area del Foro Italico da parte di DiBenedetto.
Nuova sede L’incontro si è svolto tutto in inglese e i vertici del Coni hanno risposto alle tante domande del tycoon, che intende far crescere i ricavi del club anche grazie all’utilizzo dell’Olimpico. Non è un caso che si sia parlato di aree adibite alla ristorazione e al merchandising, così come servizio di car valet (con posteggio a ridosso dello stadio) per cinquecento persone, senza contare che lo stesso Olimpico entrerebbe più strettamente in sinergia con la tv offrendo immagini dagli altri stadi così come quelle dagli spogliatoi. Spazio, poi, a tutte quelle iniziative che possano riavvicinare le famiglie. Con queste premesse, evidenziate in una brochure in inglese, nessuna meraviglia che DiBenedetto si sia entusiasmato: «Penso che sarà possibile fare buoni affari». Non solo, anche trovare una nuova casa. Da tempo, infatti, la società sta pensando di trovare una sede istituzionale in centro, senza le scomodità di Trigoria. Ebbene il Coni ha offerto alcune soluzioni, ma quella che ha preso più quota riguarda l’ex sede dell’Ostello della Gioventù (fra via delle Olimpiadi e il Lungotevere), che è piaciuta molto a DiBenedetto, rimasto in ogni caso affascinato da tutta l’area del Foro Italico e dallo stesso palazzo Coni, in cui ha visitato il Salone d’Onore, la Sala delle Fiaccole per fermarsi accarezzando la riproduzione della Coppa del Mondo.
Convivenza Se Petrucci ha ricordato le sue antiche relazioni con il basket Nba, DiBenedetto ha colpito per la sua esperienza nelle sinergie tra affari e sport, e allora l’impressione è che la collaborazione potrà durare a lungo, anche perché tutti sanno che ragionevolmente prima di 6-7 anni sarà difficile avere un impianto di proprietà. In ogni caso, visto che anche il nuovo stadio difficilmente supererà i 50.000 posti, il Coni sarebbe disponibile anche a far riutilizzare l’Olimpico per incontri ad alta affluenza, ma di tutto questo si parlerà più avanti.
Il tavolo In attesa di un tavolo di trattative (che potrebbe avviarsi già la prossima settimana con l’arrivo coi manager Usa della Raptors), logico che alla fine il comunicato sia stato improntato all’ottimismo. «Sono state gettate le basi per un’intesa sinergica tra Coni Servizi e Roma — si legge tra l’altro — pensando all’identificazione di aree utili per una migliore fruizione dell’evento sportivo e per il trasferimento di alcuni uffici del club nel complesso del Foro Italico. Infine sono state discusse alcune soluzioni di natura strategico-commerciale, con uno sviluppo commerciale dell’area (merchandising) un potenziamento dei servizi media e il miglioramento della attività di intrattenimento all’interno dell’impianto». Insomma, il futuro che avanza. O almeno si spera.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini
Corriere della Sera – Un Olimpico più bello: Roma e Coni giocano insieme
Che lo stadio sia una priorità del nuovo corso non è certo un mistero. Per questo non bisogna stupirsi che il primo incontro ufficiale di Thomas DiBenedetto da presidente della Roma sia stato con il numero uno dello sport italiano, il presidente del Coni Gianni Petrucci. In attesa di poter costruire uno stadio proprio, per i prossimi anni la Roma dovrà continuare a giocare all’Olimpico e l’intenzione della nuova dirigenza è di sfruttarne al meglio tutte le potenzialità.
Proprio nell’impianto del Foro Italico ieri mattina DiBenedetto, accompagnato dall’a.d. Fenucci e dall’avvocato Baldissoni, membro del cda giallorosso, ha incontrato Petrucci e il segretario generale del Coni, Pagnozzi. Un’ora circa di colloquio, in cui «sono state gettate le basi per un’intesa sinergica». DiBenedetto ha visitato tutta la zona, dove presto potrebbe trasferirsi la sede amministrativa della società giallorossa, compresi lo Stadio dei Marmi, lo stadio del tennis e l’ex Ostello della gioventù. Allo studio la possibilità di utilizzare le zone adiacenti l’Olimpico diversamente da quanto fatto finora: nuovi parcheggi, spazi per bambini ma anche nuove postazioni per valorizzare al meglio il merchandising, uno dei punti su cui la nuova Roma punterà maggiormente. La tribuna stampa, invece, sarà arricchita con una nuova rete wireless. All’incontro di ieri ne seguiranno altri, per cercare di abbreviare i tempi di realizzazione delle iniziative proposte.
Rimanendo in tema di questioni societarie, dopo il cda che ha cooptato DiBenedetto all’interno del board, impazza il toto-consigliere. Non dovrebbe far parte del prossimo Consiglio d’amministrazione Franco Baldini, atteso nella capitale la settimana prima del derby, mentre su proposta di Unicredit sta prendendo piede l’idea di inserire una «quota rosa», un consigliere donna il cui nome è ancora top-secret.
Dalla società al campo. Nell’anticipo di sabato pomeriggio contro l’Atalanta, Luis Enrique dovrà quasi certamente rinunciare a Simone Perrotta. Ieri il centrocampista ha interrotto l’allenamento per una distorsione alla caviglia sinistra e oggi si sottoporrà agli accertamenti di rito: difficile che possa recuperare. Anche De Rossi, Juan e Borriello — toccato duro in partitella da Luis Enrique, improvvisato difensore — sono usciti dal campo in anticipo per lievi contusioni, anche se le loro condizioni non destano preoccupazione e già oggi dovrebbero tornare in gruppo. Nella formazione anti-Atalanta potrebbe trovare spazio Bojan Krkic. Ieri in Spagna si è parlato di una possibilità di scambio con Alvaro Negredo, attaccante del Siviglia che già in passato era stato accostato alla Roma. Per il momento, però, sono arrivate solo smentite.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini
Gazzetta dello Sport – Osvaldo, gol e rivincite: a Roma non è un lusso
«Il gol? Lo dedico a chi mi vuole bene, di tutti gli altri non me ne frega niente». Rispetto alla sua prima esperienza italiana sarà anche cambiato, come ha assicurato a Walter Sabatini per convincerlo a prenderlo al posto di Podolski, ma il sangue è sempre quello latino. È orgoglio, istinto e sfacciataggine, un bel mix per Osvaldo, che nell’ultimo calciomercato è arrivato a Roma tra lo scetticismo e che sta provando a prendersi ciò che aveva lasciato più di un anno fa. Ed è per questo che il colpo di testa di Parma vale molto di più del gol (facile facile) contro il Siena. Per i tre punti, per la conferma e per se stesso. «Lascio che gli altri parlino, io lavoro per me e per la squadra».
Scetticismo Pagato 15 milioni di euro (più 2,5 di eventuali bonus), è stato l’acquisto più caro del calciomercato italiano. «Mi avete pagato pure poco», ha detto scherzando appena arrivato a Roma. Aggiungendo: «Punto a fare 20 gol». Vedendo le prime (deludenti) prestazioni con Cagliari e Inter, la gente ci ha scherzato su. E i rimpianti per Mirko Vucinic si sono sprecati. Così come i paragoni, subito pesanti. Così, alla prima occasione (il gol con il Siena, tutto merito di Borriello), Osvaldo si è sfogato con il gesto delle orecchie. Quello alla Delvecchio, tanto per intendersi. I tifosi hanno gradito a metà, lui ha risposto con il colpo di testa di Parma. «Un gol alla Pruzzo», ha detto Giuseppe Giannini. Che, stavolta, l’italoargentino ha festeggiato con la classica mitraglia, presa in prestito da Gabriel Omar Batistuta, il suo idolo. «Magari riuscissi a fare anche solo la metà di quello che ha fatto lui». Per ora ha segnato nella stessa porta in cui Gabriel, con la Roma, siglò uno dei gol fondamentali per lo scudetto del 2001. Non male.
Suggestioni A Parma, in tribuna c’era anche Gabriele Pin, vice di Cesare Prandelli, il c.t. che ha avuto Osvaldo a Firenze e che un giorno potrebbe anche ritrovarlo in azzurro. Così come Osvaldo, sabato, ritroverà l’Atalanta e Stefano Colantuono, il tecnico che proprio a Bergamo lo fece esordire in Serie A l’8 aprile del 2006 (Atalanta-Cremonese 2-0). Da lì Osvaldo volò a Lecce (con Zeman), poi Fiorentina, Bologna ed Espanyol. Ora c’è la Roma (ieri Perrotta si è fermato per una distorsione alla caviglia) e con Totti, nel valzer delle punte, è l’unico quasi intoccabile. «Io do sempre tutto, penso che Luis Enrique apprezzi questo». Dovesse continuare a segnare così, lo apprezzerà sempre di più anche la Roma e la gente di Roma. E questi 17,5 milioni di euro saranno solo un ricordo.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese
Cda As Roma, Avv. Stefania Lo Curto possibile “quota rosa”
Unicredit, pensando all’Assemblea dei soci dell’ As Roma di fine ottobre che definirà il nuovo CdA del club, avrebbe “lanciato” l’idea di inserire nel CdA un consigliere femminile, istituendo di conseguenza una sorta di “quota rosa” all’interno dell’organigramma della nuova Roma. L’osservata speciale del momento potrebbe rispondere al nome di Stefania Lo Curto, avvocato dello Studio Grimaldi che ha seguito insieme all’avvocato Cappelli il passaggio di proprietà dell’As Roma al gruppo americano diretto da Thomas DiBenedetto.
Repubblica.it – DiBenedetto vede Petrucci. Un vertice per l’Olimpico
Il neopresidente giallorosso ha incontrato il numero uno del Coni. All’esame la questione stadio, con proposte di sfruttamento commerciale, nuovi uffici e maggiore attenzione per famiglie e disabili.
ROMA – Un vertice per l’Olimpico. Quasi un’ora di colloquio tra Tom DiBenedetto, fresco di nomina al vertice della Roma, e Gianni Petrucci, numero uno del Coni. Al centro del dialogo, lo sfruttamento dello stadio della capitale per iniziative commerciali, ma anche per regalare alla Roma nuovi spazi in cui ospitare i propri uffici. Più in generale, per conoscersi e iniziare a stabilire nuove sinergie tra la Coni Servizi e la Roma, “per un più efficiente utilizzo del patrimonio sportivo e culturale dello Stadio Olimpico e del Parco del Foro Italico”, come specificato dalle parti in un comunicato congiunto.
SVILUPPO COMMERCIALE DELLO STADIO – Appuntamento alle 11.30 circa, uffici del Coni al Foro Italico. Un lungo confronto tra i due presidenti, tutto rigorosamente in inglese, a cui hanno preso parte anche l’amministratore delegato della Roma Fenucci, l’avvocato Baldissoni, il segretario generale del Coni Pagnozzi. A DiBenedetto è stato consegnato un depliant a colori (anche questo in inglese) in cui vengono illustrate possibili strategie future da condividere. Questo, infatti, il centro del colloquio, in cui “sono state gettate le basi per un’intesa sinergica”. A partire dalla volontà, manifestata dalla Roma e accolta favorevolmente dal Coni, di fare spazio a nuove postazioni per il merchandising, elemento su cui la nuova Roma americana punta per aumentare in ricavi di un bilancio che ha chiuso in perdita per 30,6 milioni, e con proventi complessivi per 124,3 milioni, di cui 30 prodotti dalla Champions dello scorso anno. E che in questa stagione verranno a mancare.
NUOVI UFFICI AL FORO ITALICO – Ma la partnership tra il club giallorosso e l’ente di governo dello sport italiano, porterà anche al trasferimento di alcuni uffici della Roma all’interno del complesso del Foro Italico. Anche per questo, subito dopo il confronto con Petrucci, DiBenedetto e i suoi uomini hanno visitato il parco del Foro, dallo Stadio dei Marmi al nuovo “Centrale” del tennis, per poi spostarsi nell’ex Ostello della gioventù, in disuso da tempo. Non a caso: proprio quegli spazi, a breve, potrebbero essere trasformati nella sede amministrativa della società giallorossa. Lontana dal campo di allenamento, come per altre big come Inter, Milan e Juventus.
NOVITA’ – Ma al tavolo, DiBenedetto e Petrucci hanno discusso anche altre ipotesi per lo sfruttamento dell’Olimpico in occasione delle gare della Roma: dall’attenzione a famiglie e disabili (in questo senso si inserisce la politica già intrapresa dalla Roma di dedicare a queste categoria i distinti nord in occasione delle gare interne), ma anche il miglioramento della attività di intrattenimento all’interno dell’impianto, la possibilità di individuare aree utili a migliorare la fruizione dell’evento sportivo da parte dei propri sostenitori (e non solo), persino la possibilità di migliorare potenziandoli i servizi per i media, a partire da una rete wireless capace di soddisfare le richieste della tribuna stampa dell’Olimpico. Qualcosa, si è visto in questo senso anche nelle prime gare della stagione. Già dalla prossima settimana, Coni e Roma torneranno a parlare per rendere operativo “in tempi brevi”, quanto discusso oggi. A occuparsi quotidianamente della questione, in ogni caso, “un team di lavoro operativo e organizzato”. Qualcuno, magari, già vicino all’universo della nuova Roma.
Repubblica.it – Matteo Pinci
Ipotesi quote rosa nel Cda As Roma. Si valuta anche l’entrata di Baldini
A fine ottobre, nell’Assemblea che definirà il prossimo Cda della Roma, Unicredit ha proposto una donna nel Consiglio del club. A quanto pare, secondo quanto riporta Adnkronos, le novità giallorosse non sono finite. L’idea di una “quota rosa” darebbe un’immagine diversa e nuova alla Roma americana, una figura esterna che rappresenti la tifoseria potrebbe essere apprezzata. La maggioranza e la minoranza azionaria del club stanno infatti definendo il nuovo CdA. Tra i nomi più quotati, sicuramente Paolo Fiorentino e Roberto Cappelli, Claudio Fenucci e Mauro Baldissoni. Si valuterà anche la posizione di Franco Baldini per un posto all’interno del consiglio.
Primavera, Pescara-Roma 1-6. Tripletta di Tallo
La Roma Primavera di Alberto De Rossi si impone per 6-1 in trasferta contro il Pescara nella seconda giornata di campionato dopo il pareggio casalingo contro il Palermo. Ciciretti, Caprari, Policano e una tripletta di Tallo firmano la goleada giallorossa
Moratti: “Montali all’Inter? Lo stimo ma non so nulla”
Massimo Moratti, Presidente dell’Inter dice la sua in merito al nuovo corso dei nerazzurri dopo la vittoria di Mosca: “L’avvio di Ranieri è stato sicuramente molto positivo. In questo momento ci servono i risultati e siamo partiti bene“. Sul Napoli (prossima avversaria in campionato) e sul suo presidente Aurelio De Laurentiis commenta: “Volete sapere troppe cose… Posso dirvi che ho fatto il tifo per il Napoli in queste serate di Champions, perchè è una debuttante in questa competizione, ha entusiasmo e trovo il loro presidente molto vivace e molto simpatico. Auguro tutto il meglio a questa squadra.” Infine a proposito di un possibile arrivo dell’ex dirigente della Roma Gian Paolo Montali conclude: “Ho letto questa cosa, ma francamente non ne so nulla, Montali è comunque una persona che stimo.” No comment, infine, sull’argomento calciopoli.
Tiribocchi: “Bisogna essere concentrati, soprattutto con squadre forti come la Roma”
In vista del match di sabato 1 ottobre alle 18:00 contro la Roma, l’attaccante dell’Atalanta, Simone Tiribocchi parla ai microfoni di Radio IES. Soddisfatto dei risultati nerazzurri, il giocatore è consapevole delle capacità del club giallorosso. La tifoseria è un incentivo a fare bene, soprattutto dopo un periodo di difficoltà che sembra essere terminato.”La vera Roma deve temere ben poco dell’Atalanta. A parte questo, forse la nostra voglia di continuare la striscia positiva di risultati, la cattiveria agonsitica positiva che ci contraddistingue. Abbiamo affrontato queste prime partite con grande determinazione, volevamo superare un periodo difficile in cui si è parlato tanto di noi ma non dal punto di vista calcistico, volevamo uscire da questo periodo e lo abbiamo fatto anche con la cattiveria. La nostra fortuna è che viviamo in un ambiente in cui stampa e tifosi ci sono molto addosso soprattuto se facciamo un passo falso, e ci aiutano a rimanere concentrati. Ora tutti parlano di noi, addirittura si dice che la Roma deve stare attenta all’Atalanta, e per noi è un grande stimolo“. L’importante, continua Tiribocchi, è rimanere concentrati: “Per mantenere la categoria bisogna essere concentrati, soprattutto se giochi contro squadre forti come la Roma. In queste prime partite a volte abbiamo tenuto il pallino del gioco come contro il Novara, a volte invece come contro il Genoa abbiamo puntato sulle ripartenze veloci. Un po’ come faceva l’inter di Mourinho. Sabato saremo costretti ad abbassarci, cercando di ripartire in quelle zone dove sono più scoperti, soprattutto sulle fasce. Continueremo su questo modo di giocare“. L’attaccante nerazzuro continua le sue dichiarazioni, parlando della penalizzazione e di Cristiano Doni: “La penalizzazione ci ha dato quel qualcosa in più, non ne abbiamo parlato molto nello spogliatoio, ma ci ha unito ancor di più, anche perchè sappiamo cosa abbiamo passato per arrivare in A e non vogliamo rinunciarvi ora. L’appetito vien mangiando. Il rapporto con Cristiano Doni è rimasto fortissimo, anche perchè è tutti i giorni con noi. Lo sentiamo ancora presente, è il nostro capitano“. Anche i giovani promettono bene: “Abbiamo due tre giocatori davvero interessanti: Gabbiadini e Bonaventura sono calciatori che già ora possono dare tanto, ma che in futuro possono essere fondamentali“. Tiribocchi confessa anche delle idee sulla Roma nel periodo del calciomercato. Parlandone sorride: “Quest’estate ci sono state richieste concrete, sono stato molto vicino al Varese, perchè non volevo rimanere senza contratto e non giocare. Poi si è arrivato ad un accordo con l’Atalanta parlando sia con il mister che con la società. Si è parlato tanto di un mio approdo in giallorosso in passato, ma non c’è mai stato nulla di concreto. La piazza poi pretende nomi più affascinanti e importanti del mio. Mio padre avrebbe sempre voluto vedermi in giallorosso“. Conclude invitando i romani alla solidarietà. “Andate il 15 ottobre a Piazza del Popolo a donare il sangue, è un gesto importante per fare del bene a tante persone“.
As Roma – Coni: comunicato congiunto
Questa mattina presso gli uffici del CONI al Foro Italico, Il Presidente del CONI Giovanni Petrucci ha incontrato il Presidente della A.S. Roma Thomas DiBenedetto. Le questioni trattate sono finalizzate all’ottimizzazione della collaborazione tra Coni Servizi SpA e A.S. Roma in quanto a utilizzo del patrimonio sportivo e culturale dello Stadio Olimpico e del Parco del Foro Italico. Alla seduta hanno partecipato anche il Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi, e l’Amministratore Delegato della A.S. Roma, Claudio Fenucci.
Comunicato congiunto As Roma – Coni

















