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Il Messaggero – Falsi dossier contro Baldini, scatta l’inchiesta della procura

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Un’attività di dossieraggio nei confronti del direttore generale dell’As Roma Franco Baldini.

La denuncia a carico di quattro persone, giornalisti e collaboratori di diverse testate che avrebbero creato un falso dossier ai danni di Baldini e dell’As Roma, ha già portato la Digos a svolgere una serie di accertamenti e di perquisizioni. L’inchiesta, coordinata dal procuratore reggente Giancarlo Capaldo, ha fatto in fretta molti passi in avanti, dopo un esposto presentato in questura soltanto alcune settimane fa negli uffici della Digos. Gli indagati avrebbero tentato di vendere informazioni inventate ad alcuni organi di stampa su presunti affari privati e su interessi del manager Franco Baldini, legati alla compravendita dei giocatori.

E persino su suoi presunti rapporti con la massoneria. Per ora, dai primi accertamenti, è emerso anche il nome di Mario Corsi, ex Nar, conosciuto come «Marione», voce della radio sportiva «Centro suono sport», già condannato nel 2010 per alcune affermazioni offensive nei confronti di un giocatore della Juve. Così proprio uno dei commentatori radiofonici più popolari tra i giallorossi sarebbe coinvolto nell’attività ai danni della squadra. Le perquisizioni e le acquisizioni di documenti sono state eseguite nei giorni scorsi e hanno confermato l’ipotesi della denuncia: negli appartamenti e nei luoghi di lavoro dei giornalisti sono stati ritrovati i dossier, confezionati per danneggiare Baldini. Adesso la procura sta valutando, altre ipotesi di reato oltre alla diffamazione. […]
Il Messaggero

Gazzetta dello Sport – Roma, quella dell’Olimpico è sfida doppia

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Ci sono partite in cui si gioca non solo sul campo. I fischi dell’arbitro, in questo senso, fanno solo da contorno, perché cominciano assai prima e terminano assai dopo i 90’. La sfida tra Roma e Genoa, in fondo, è una di queste, visto che gli intrecci di mercato fanno supporre colluttazioni ed armonie di cui si parlerà a lungo.

Palacio & Destro e così ritorna ancor più forte il tam tam che vuole la Roma interessata a Palacio e a Destro del Siena, di cui però i rossoblù detengono metà del cartellino. Se il trentenne argentino già l’estate scorsa è stato obiettivo primario del d.s. Walter Sabatini, l’attaccante dell’Under 21 ha tutte le caratteristiche di prospettiva adatte al progetto di Luis Enrique. Ma non solo, visto che anche la Juve è sulle sue tracce. Capozucca apre “Ovvio che sia un interesse per tutti andare a giocare nella Roma—ha detto ieri il d.s. dei liguri Capozucca a Centro Suono Sport —. Posso dire solo che i rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi. E tutto è possibile“.

E Preziosi: “Palacio? Dipenderà da lui. Senza contare che mi avevano proposto anche Luis Enrique“, ha spiegato a Manà Manà. Una cosa è certa: le manovre per un nuovo attacco in casa giallorossa sono in pieno corso, anche perché Bojan sta deludendo. Non è escluso, però, che proprio contro il Genoa possa avere una prova d’appello, anche se — assente Totti (che precauzionalmente, come Pjanic, punta alla sfida col Milan—sulla carta il tridente titolare dovrebbe essere composto da Borini, Lamela e Osvaldo. Nota bene: anche questi ultimi due sono carichi. Il primo non segna in campionato dall’esordio col Palermo (23 ottobre), l’altro nel 2012, complice l’infortunio muscolare di cui è rimasto vittima a gennaio e poi le due giornate di squalifica per l’espulsione di Bergamo, finora non ha ancora segnato.

Disney: ecco l’accordo Accordo imminente (sembra su base triennale) con la Disney. Oggi il d.g. Franco Baldini sarà ad Orlando con Pallotta e l’annuncio dovrebbe arrivare domani. Tenetevi forte: la Roma è pronta ad entrare nel regno dello spettacolo.

Truffa: indaga la procura Cambiando argomento c’è da segnalare come la Procura di Roma abbia aperto un fascicolo per diffamazione e truffa ai danni del club (attraverso una raccolta di dossier) da parte di alcuni protagonisti dell’informazione locale. Sono state fatte alcune perquisizioni e le indagini proseguono.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

Il Romanista – Lamela sarà il vice Totti

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Con Totti ancora indisponibile, a tre giorni dalla gara contro il Genoa sembra snodarsi il ballottaggio legato al tridente d’attacco.

Nell’allenamento di ieri le prove tattiche per Luis Enrique sono state tante: l’allenatore, nel corso delle esercitazioni, ha provato le diverse soluzioni a sua disposizione stravolgendo più volte i gruppi di lavoro. Durante gli esercizi sulla trasmissione della palla e nella partitella di fine allenamento, Bojan ha fatto coppia con Osvaldo, mentre Lamela ha interpretato il ruolo di playmaker. Ma contro il Genoa il tridente d’attacco dovrebbe essere composto dall’argentino alle spalle di Borini e Osvaldo: schieramento già visto nella trasferta di Bergamo, gara persa per 4-1 dai giallorossi. Lo stesso del secondo tempo di Siena, dove il risultato finale fu 1- 0 per i toscani. Lamela con ogni probabilità verrà schierato nel ruolo di vice-Totti: “Spero diventi il mio erede” aveva detto il capitano sull’argentino.
L’uomo assist decisivo della Roma di Luis Enrique, come a Palermo, sarà schierato al servizio del goleador Borini. “Voglio sempre raggiungere qualcosa in più, tutti i giorni mi prefiggo un nuovo obiettivo” ha detto l’ex Swansea due giorni fa a Roma Channel. Un’ambizione che lo rende praticamente insostituibile per Luis Enrique. In coppia con lui ci sarà Osvaldo, che non segna dal 21 dicembre dello scorso anno. Ancora panchina, dunque, per Bojan, che non è ancora riuscito a convincere il tecnico giallorosso. A centrocampo è stato provato il trio De Rossi, anche oggi regolarmente in gruppo con i compagni, Simplicio e Greco, anche se sembra improbabile che per lunedì sera Luis Enrique rinunci a Gago. In lotta per una maglia da titolare c’è anche Marquinho, in cerca di riscatto, e non solo sul campo. Il brasiliano si prepara all’esordio dal primo minuto all’Olimpico, dove proverà a stupire allenatore, società e tifosi. (…)
Il Romanista – Valentina Vercillo

Corriere dello Sport – Pepito, che tridente con Osvaldo e Totti

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Ma l’attacco non è il reparto in cui la Roma ha già una certa abbondanza? Domanda lecita. La risposta è sì. Ma allora se il club giallorosso decidesse di dare il via all’investimento-Rossi, chi andrebbe via? Semplice: Bojan Krkic. Giuseppe Rossi, a livello di organico, prenderebbe il posto del giovane attaccante spagnolo, che fino ad oggi, oltre a non essere soddisfatto lui stesso, ha deluso Luis Enrique che lo aveva voluto con sé. L’ingaggio? Non eccessivo, perché Rossi al Villarreal guadagna 2,5 milioni di euro a stagione: alla Roma, per un contratto di quattro anni, ne chiederebbe 3 a stagione, più o meno la stessa cifra che sta per chiedere Gago. Ma ciò che accende la fantasia dei tifosi romanisti, è il progetto tecnico, che vedrebbe la Roma schierata con cinque stelle in campo. (…)

Il calcio di Luis Enrique, quello della scuola catalana, prevede il maggior numero di piedi buoni in campo, anche a scapito di perdere qualcosa nella fase difensiva. Attacco, attacco, attacco: la sintesi dell’ormai famosa  «proposta»  è questa. Massima concentrazione per tutta la partita, lunga fase di possesso che finché il pallone è tra i piedi amici gli avversari avranno molte meno opportunità di creare pericoli, gioco che si sviluppa molto in orizzontale con un giro-palla cui partecipano tutti, portiere compreso. Ecco perché la presenza di un alto tasso tecnico è fondamentale.  «E’ più facile insegnare a difendere a chi è dotato di piedi buoni»  ripete spesso Luis Enrique. Che ha in mente una Roma “a cinque stelle”. Nello schema qui sopra abbiamo ipotizzato come giocherebbe la Roma di oggi – infortunati di lungo corso compresi (Burdisso e Juan) – con Giuseppe Rossi, nel posto dove oggi giocherebbe Borini, che comunque resterebbe una valida alternativa. Progetto impraticabile? Troppi rischi? Forse, ma è così che concepisce il calcio Luis Enrique. Convinto che con la massima attenzione da parte di tutti il risultato positivo sia solo una conseguenza degli schemi di gioco.

Il modello è quello, senza dubbio: il Barcellona. Le differenze però, a parte il valore dei singoli, sono tante. Il tecnico giallorosso ultimamente, con i suoi, preme soprattutto su un tasto: la concretezza in attacco. Perché se delle tante occasioni create se ne finalizza una soltanto, il rischio di pareggiare o perdere sarà sempre molto alto. Ovvio poi, che in fase difensiva bisogna ridurre al massimo gli errori. Come accaduto spesso quest’anno infatti, la fase difensiva della Roma scatta soprattutto dopo un errore in fase di impostazione: a quel punto – scena che i tifosi giallorossi hanno visto più volte – gli avversari sono partiti in contropiede, anche in zona centrale, e hanno trovato ampi spazi, presentandosi a tu per tu con Stekelenburg. La Roma “a cinque stelle”, Luis Enrique ci pensa. E con Giuseppe Rossi sarebbe una squadra molto, molto interessante.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 

Il Tempo – Volevano truffare la Roma americana

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Nubi dense come la pece tornano ad offuscare i cieli della Capitale. La Procura della Repubblica di Roma sta indagando su una tentata truffa a danno della As Roma. L’inchiesta – sulla quale la società giallorossa non ha voluto dire nulla – sarebbe scaturita da un’attività di ‘dossieraggio‘ svolta in ambienti dell’informazione romana. Stretto riserbo sul materiale all’esame del Procuratore Capo di Roma Giancarlo Capaldo (che non ha preso per niente bene la fuga di notizie), sul quale indaga da circa due mesi dopo una denuncia della società giallorossa per ‘tentata truffa verso ignoti‘. Ma è evidente come le indicazioni portino tutte verso un tentativo di destabilizzazione della nuova proprietàche ha da poco rilevato il club e che sta portando avanti un lento lavoro di risanamento innanzitutto economico.

La As Roma adesso, ‘ripulita’ dalla crisi economica che ne aveva messo in dubbio il futuro non più di qualche mese fa, torna evidentemente a far gola e nel mirino sono finiti i nuovi dirigenti giallorossi. Che in pentola bollisse qualcosa, in città si era intuito già da qualche settimana e la conferma dell’inchiesta aperta dalla Procura ne è solo l’ennesima conferma. Al momento non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati e la denuncia è verso ignoti, ma nei prossimi giorni è probabile che lo stesso Capaldo decida di sentire i diretti interessati: Baldini &Co., che hanno sporto la denuncia, come parte offesa.

Sulla Roma quindi tornano a manifestarsi fantasmi del passato, complici probabilmente anche vecchie alleanze, vetusti volponi che non hanno mai mandato giù l’arrivo dei nuovi proprietari americani e il ritorno di qualche dirigente. E chissà che questo tentativo di attacco non possa essere ricondotto a qualche antica ruggine, o se più semplicemente sia solo il tentativo di rimettere in discussione il futuro della Roma. Probabilmente è solo il primo round di un match, che come in passato rischia di diventare una vera e propria guerra.
Il Tempo – Tiziano Carmellini

Il Romanista – Burdisso: “Totti è come il Papa”

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È la prima lesione così grave che ho subito, è stata dura.

Ricordo bene il momento dell’infortunio e soprattutto il forte dolore che ho avvertito. Ora sto meglio, e spero di riuscire a tornare ad allenarmi presto con la squadra». Dagli apici della carriera alle delusioni più grandi, il difensore giallorosso Nicolas Burdisso si racconta a 360 gradi in una lunga intervista rilasciata alla rivista sudamericana ‘El Grafico’. E parte dal momento più buio della sua carriera: l’infortunio rimediato il 16 novembre durante l’amichevole tra Argentina e Colombia. “Negli spogliatoi mi hanno dovuto dare un calmante per poter controllare le mie condizioni, provavo un fortissimo dolore. Sapevo che era un infortunio grave, il ginocchio si è letteralmente girato. Mi sono rotto il legamento crociato posteriore, i due menischi, il legamento collaterale interno ed ho rimediato una frattura al piatto tibiale. Una ‘combo’ completa“. (…)
La Roma rimane nella mente e nel cuore di Nico, che sta lavorando duramente per tornare a disposizione di Luis Enrique e compagni di squadra il prima possibile: “Spero di tornare ad allenarmi con il gruppo molto presto“. Leader indiscusso nella difesa quanto nello spoegliatoio giallorosso, Burdisso esalta il connazionale Lamela come farebbe un bravo fratello maggiore: “Mi ha sorpreso, prima di tutto come persona, perché è un ragazzo che ha voglia di imparare. Ascolta ed osserva, con pazienza, è uno tranquillo. Come giocatore invece lo vedo come uno dei migliori per l’Argentina dei prossimi anni. Gli scontri nello spogliatoio con Osvaldo? Queste cose in Italia sono normali ed escono sempre fuori, in Argentina non se ne parla“. E non mancano parole anche per il capitano: “Totti a Roma è un mito, è come il Papa, la gente gli è devota. In questi anni al suo fianco ho conosciuto Francesco, la persona, un leader in grado di esprimere sempre parole di elogio per i suoi compagni“. Ma Burdisso fratello maggiore lo è davvero: “Io e mio fratello Guillermo ci siamo incontrati nuovamente qui a Roma, mi è piaciuto allenarmi con lui e giocare assieme a lui. Per lui certamente non è facile crescere nella mia ombra, e poi era arrivato in prestito per un anno in una situazione difficile per il club: non c’era presidente, la società era in vendita, tutto il contrario di oggi. Ora sta dimostrando il suo valore“.
Burdisso poi passa in rassegna tutti gli allenatori che lo hanno guidato nella sua carriera, ritrovando in Carlos Bianchi il migliore che abbia mai avuto: “È il migliore allenatore, per molti motivi. Principalmente l’aspetto psicologico: ti motivava, si rapportava con te e ti diceva sempre cosa fare in ogni momento, ti faceva sentire parte di un gruppo. Sapeva entrare nella testa dei giocatori e quello che ho visto in Bianchi non l’ho visto più in nessun altro. Mourinho? Per me è il tecnico più preparato e più completo nel calcio moderno: sa motivare i giocatori, mantiene autorità ed ha un carisma unico. Il suo profilo mediatico è unicamente per proteggere la squadra. Io però con lui ho avuto un rapporto un po’ caldo, ma se me ne sono andato dall’Inter è stato comunque per mia scelta“. Poi l’esperienza con Mancini: “Con lui ho avuto diversi scontri, ci siamo presi varie volte, è uno duro anche a parole, lo ricordo dal primo giorno che è arrivato all’Inter“. (…)
Il Romanista – Valentina Vercillo

La Repubblica – Roma truffata stile Totò cronista e speaker indagati

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Fai presto a dire “progetto”. E hai voglia a spiegar agli americani dove sono finiti. La As Roma sarà anche “bostoniana” ma Roma resta Roma. E passerà del tempo prima che Trigoria si liberi dell’assedio miserabile di questuanti e diffamatori. Dal berciare di certi “opinionisti” (si fa per dire), dal risentimento degli “esclusi” dalla nuova propietà. Storia delle ultime due settimane. Roba stracciona da “soliti ignoti”, risolta da un’indagine della Digos coordinata dal Procuratore capo reggente Giancarlo Capaldo. Alla vigilia dell’ultimo derby, la “ienaPaolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia propietà. L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato del cda. Si tratta di “trascrizioni di sms” – farfuglia, mostrando due fogliacci compilati a mano libera da chi sachi – che dimostrerebbero (pensate …) che i due sono massoni (come indicherebbe un umoristico anagramma “tfatriplice fraterno abbraccio) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato. La “iena” cui il falso appare macroscopico, registra di nascosto la conversazione. Il nastro finisce alla Digos, dove vengono ascoltati come testimoni, Baldini, Baldissoni e il ds Walter Sabatini. Nella stangata “stracciona”  – accerta rapidamente l’indagine con pedinamenti e testimonianze – Renga ha dei compagni di merenda. Suo figlio Francesco e un paio di voci delle radio libere. Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, detto “Marione”. Un tipo con un passato neofascista che da anni, usa il microfono come un randello. Ora sono tutti indagati per diffamazione. Mentre la Digos, pochi giorni fa, ha bussato a casa Renga, dove ha recuperato le prove del falso da “soliti ignoti”. Dunque, chi vive a Roma, oggi accenda la radio. Ci sarà da ridere. O da piangere. Dipende dai punti di vista.
La Repubblica – Carlo Bonini

Il Romanista – Terzino sinistro, per la Roma un Mister X sudamericano

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La Roma ha in pugno un terzino sinistro sudamericano. Il nome è ancora top secret, ma la trattativa condotta da Sabatini in gran segreto sarebbe decisamente avviata. Potrebbe essere il primo rinforzo per la Roma che verrà. Questo non significa che a fine stagione sarà ceduto José Angel. Lo spagnolo, che peraltro a Trigoria è segnalato in crescita e che a Palermo è tornato a convincere e sarà uno degli osservati speciali di questo ultimo scorcio di campionato. In ogni caso, ben difficilmente la Roma se ne priverà a giugno. Anche perché correrebbe il rischio di dover iscrivere a bilancio una minusvalenza.

Oltre a un laterale sinistro, la Roma lavorerà poi per prendere anche un laterale destro, un centrale di difesa, un centrocampista e un attaccante. Due nomi che sempre più insistentemente si stanno accostando alla Roma in questi giorni sono quelli dei genoani Palacio e Destro, 19 reti in due in questo campionato. Il d.s del Grifone, Stefano Capozucca, commenta così a Centro Suono Sport la possibile trattativa con la Roma: «Palacio? Posso dire che i rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi, tutto è possibile». Quanto all’Under 21 Mattia Destro, che ora è in comproprietà con il Siena, Capozucca spiega: «Ovvio che sia un interesse per tutti andare a giocare nella Roma. È un’ambizione per tutti. Noi ora non parliamo di mercato, ma siamo concentrati su una posizione di classifica che non ci fa stare tranquilli».

Anche il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, non chiude all’ipotesi di un mercato sull’asse Genova-Roma. «Lo scambio Palacio Borriello è fantacalcio perché noi un attaccante come Gilardino ce l’abbiamo. Se Palacio rimarrà – avverte a Radio Manà Manà Sport 24 – dipenderà solo dalla sua volontà. Se vuole andare via, sapete che non trattengo nessuno. Lui sa i sacrifici che abbiamo fatto per lui». Ma Palacio sa anche quanta stima abbiano i dirigenti della Roma per lui. Quanto a Destro, la punta ha già dichiarato la sua disponibilità a un trasferimento in giallorosso: «Se Borini mi ha consigliato a Luis Enrique – ha rivelato a Sky Sport- è perché è un mio grande amico. Roma è una grandissima piazza e con lui mi troverei benissimo».

Il Romanista – G. Dell’Atri

Corriere dello Sport – La Roma apre a Rossi

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I suoi complimenti non sono caduti nel vuoto. Anzi. E così la Roma ha deciso di farci un pensierino, anche qualcosa di più. Perché gli elementi sono tanti, tutti molto validi: il club giallorosso apre a Giuseppe Rossi. L’attaccante italiano di proprietà del Villarreal è considerato l’ideale, uno dei «giocatori di alto livello»  di cui aveva parlato il direttore sportivo Walter Sabatini un mese fa. Nato in America, figlio di una cultura sportiva come quella inglese, da cinque anni alle prese con un calcio che è quello che Luis Enrique ha portato nella Capitale: sono solo alcuni dei fattori che possono portare la Roma a fare lo sforzo economico che serve. Pareri favorevoli a Trigoria, dirigenziali e tecnici.«Amo il gioco giallorosso, palla a terra, possesso, tecnica e schemi ad alta velocità. Il vero manifesto del calcio» . L’elogio di Pepito , uno dei tanti che la Roma ha incassato da quando ha intrapreso il nuovo percorso, è chiaro. E allora ecco perché e come si sta pensando di entrare in azione per portare il mancino in giallorosso.

Giuseppe Rossi è nato 25 anni fa in America, a Teaneck, in New Jersey. No, la stessa provenienza dell’attuale proprietà della Roma non è un elemento utile all’affare: è solo una coincidenza. Ma una base vera, solida, da cui partire, è sicuramente l’età. Rossi è abbastanza giovane e allo stesso tempo appartiene a quella fascia d’età, la cosiddetta fascia media, che nei componenti dell’attuale gruppo di Luis Enrique scarseggia. Giovane e già esperto allo stesso tempo: il mix ideale. Poi le caratteristiche tecniche. Altro che «giocatore di livello». Rossi è un vero e proprio top-player, uno in grado di fare la differenza, uno che solo l’estate scorsa è stato seguito da club del calibrio di Barcellona e Juventus. Cresciuto nelle giovanili del Parma, che lo aveva portato in Italia nel 2000, a soli 17 anni si è trasferito in Inghilterra, al Manchester United. E proprio lì, in uno dei migliori club al mondo, ha fatto colpo su Alex Ferguson, che lo ha lanciato nel panorama del grande calcio. Sei mesi di prestito al Newcastle e il resto è storia recente. La salvezza con il Parma di Ranieri nella seconda parte della stagione 2006-2007 e il passaggio dallo United al Villarreal per 11 milioni. E da allora, cinque stagioni di calcio spagnolo, lo stesso che ha trionfato all’Europeo del 2008 e al Mondiale del 2010, lo stesso caro a Luis Enrique.

L’unico vero ostacolo, potrebbe essere rappresentato dal prezzo del cartellino. Ecco perché la Roma è chiamata ad uno sforzo importante. Minore, comunque, di quello che avrebbero dovuto affrontare Barcellona e Juventus l’estate scorsa, quando la richiesta del Villarreal era arrivata fino a 30 milioni di euro. Oggi però, è tutta un’altra storia. Primo perché Giuseppe Rossi è fermo dal 26 ottobre dello scorso anno, quando nella partita contro il Real Madrid si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro. E secondo perché il Villarreal, a 12 partite dalla conclusione della Liga, è quart’ultimo, con soli tre punti di vantaggio dalla posizione che significa retrocessione (il Racing di Santader e lo Sporting di Gijon sono dietro a quota 24). Impossibile che un club che sta lottando per non finire in Segunda Division, possa chiedere ancora 30 milioni per un giocatore che ha praticamente saltato tutta la stagione. Giuseppe Rossi sta inseguendo il sogno di giocare il prossimo Europeo:  «Sarebbe bello fare come Totti nel 2006…» . Prandelli lo tiene in considerazione, ma bisognerà vedere come procederà il piano di completo recupero. Il pensiero della Roma? Con venti milioni, anche qualcosa in meno, può arrivare un giocatore di quelli che fanno sognare un futuro da protagonisti.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 

Oggi alle 12:30 la conferenza di Luis Enrique

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Luis Enrique incontrerà i giornalisti oggi, sabato 17 marzo 2012  alle 12.30, nella consueta conferenza stampa prima del match contro il Genoa, che a differenza del solito avverrà due giorni prima della partita, in programma lunedì 19 alle 20.45 allo stadio Olimpico. Lo comunica la società tramite il proprio profilo Twitter.

Indagine – Volevano incastrare Baldini e la Roma

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Volevano incastrare Franco Baldini. Volevano incastrare la Roma. Volevano gettare fango sulla proprietà americana, attraverso un dossier confezionato ad arte. Nel mirino della Procura sono finite quattro persone, attive nel mondo del giornalismo locale, che avrebbero creato – secondo le prime ricostruzioni della Digos – una serie di documenti falsi allo scopo di destabilizzare la società giallorossa. L’inchiesta è nelle mani del procuratore Giancarlo Capaldo. Gli indagati avrebbero concentrato i loro sforzi nel tentativo di demonizzare Baldini: informazioni inventate, in sostanza, che riguardano “interessi legati alla compravendita dei giocatori. E persino su suoi presunti rapporti con la massoneria“, si legge sul Messaggero. Un tentativo di truffa, dunque, ai danni del club. A detta di alcuni, una storia che affonda le sue radici in Calciopoli. Un regolamento di conti nei confronti dell’uomo che ha avuto il coraggio di denunciare lo scandalo del 2006? Forse. Sempre sul quotidiano romano è riportato che “le perquisizioni e le acquisizioni di documenti sono state eseguite nei giorni scorsi e hanno confermato l’ipotesi della denuncia: negli appartamenti e nei luoghi di lavoro dei giornalisti sono stati ritrovati i dossier, confezionati per danneggiare Baldini. Adesso la procura sta valutando altre ipotesi di reato oltre alla diffamazione“. Una brutta storia. Di cui la Roma e il suo direttore generale sono vittime. Una storia che non finirà qui.

La Procura indaga per una presunta truffa ai danni della Roma

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La Procura della Capitale sta indagando su una tentata truffa a danno dell’As Roma. La società giallorossa, come riportato dall’ansa, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito all’inchiesta che sarebbe scaturita da un’attività di ‘dossieraggio’ svolta in ambienti dell’informazione romana.

Problema alla caviglia sinistra per Stekelenburg, in dubbio per la sfida contro il Genoa

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Il portiere  della Roma Maarten Stekelenburg, ha interrotto in anticipo la seduta odierna di allenamento. Da Trigoria, e come riportato dal sito ufficiale della società giallorossa, asroma.it, fanno sapere che il giocatore olandese si è fermato a causa di un lieve trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra. La Roma, che lunedì affronterà il Genoa nel Monday Night di Serie A, molto probabilmente dovrà fare a meno del suo portiere titolare.

Policano (osserv. Udinese): “Roma, ti consiglio Isla”

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L’osservatore dell’Udinese Roberto Policano, intervenendo in diretta nella trasmissione “A Tutto Campo” di Radio IES, ha parlato delle ali della squadra friulana Pablo Armero e Mauricio Isla: “Speriamo prima di tutto che recuperi bene – riferendosi al giocatore cileno –  perchè è un ragazzo che merita. La differenza tra i due è che Armero può far tutto, ma lo fa con l’istinto e la forza mentale, mentre Isla è più completo perchè ha la testa da giocatore di qualità. Se fosse per me io prenderei Isla“.

L’osservatore continua: ” Isla nella Roma giocherebbe come mezz’ala destra anche perchè da esterno come vuole Luis Enrique devi avere molta gamba. In quel ruolo potrebbe far vedere di più il suo potenziale anche grazie ai suoi tempi di inserimento“.

Policano rilascia due battuta sulla partita Roma-Genoa: “Con tutti gli scongiuri del caso, il Genoa fuori casa lascia un pò a desiderare. Verranno comunque a giocare la loro partita senza chiudersi e la Roma troverà occasioni da gol. Gilardino e Palacio possono metterti in difficoltà in qualsiasi momento. Con il modulo di gioco della Roma, l’argentino potrebbe mettere in seria difficoltà la difesa della Roma. Palacio è uno dei migliori attaccanti del nostro campionato, ma per me, in quel ruolo, il più forte è Lavezzi”.

Roma-Juventus, biglietti Primavera Tim Cup. Staccati 5000 tagliandi in 6 ore

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Grande successo nella distribuzione dei titoli di accesso per la finale di ritorno della Primavera Tim Cup in programma il 22 marzo alle ore 20.30 allo stadio Olimpico e che vedrà i ragazzi di Alberto De Rossi, forti della vittoria dell’andata per 2-1, opposti alla Primavera della Juventus. Sono già stati staccati 5000 tagliandi in 6 ore. I tifosi giallorossi avranno tempo fino alle 18 di giovedì 22 marzo per recarsi negli asromastore.

Genoa: si ferma Costant, recuperano Bovo e Gilardino

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Continuano i preparativi in casa Genoa in vista della trasferta di lunedì contro la Roma. Nella sessione odierna di allenamento si ferma il centrocampista Kevin Costant, che ha accusato un risentimento al retto anteriore della coscia destra. Come riportato dal sito ufficiale della società genoafc.it, il calciatore si sottoporrà, domani in mattinata, a risonanza per determinare l’entità dell’infortunio. Le possibilità di vederlo in campo lunedì sono comunque davvero esigue. Nota positiva,invece, dai recuperi dei lungo-degenti Cesare Bovo (ex Roma) e Alberto Gilardino, che potrebbero rientrare nella gara contro i capitolini.

Repubblica.it – Bojan, il rebus continua. Se parte, c’è Palacio

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Nello schieramento iniziale manca addirittura da due mesi: era il 24 gennaio, Juventus-Roma di coppa Italia. Da quel giorno solo scampoli di partite e un gol appena, l’unico del suo 2012. Il presente di Bojan non è, non può essere, come lo aveva sognato arrivando a Roma. E nonostante la voglia di non uscire a testa bassa dalla sua prima avventura all’estero, i cattivi pensieri iniziano a proiettare il suo futuro lontano dall’Italia, dove lunedì incontrerà chi potrebbe prendere il suo posto. Intanto, in allenamento si ferma Stekelenburg: botta alla caviglia e articolazione gonfia. Abbastanza per parlare tenere con il fiato sospeso il tecnico Luis Enrique.

DELUSIONI – Spazio poco, delusioni tante: bastano queste parole per descrivere quella che, sino a qui, è stata la stagione di Bojan Krkic Perez alla Roma. Il primo anno lontano da casa sua, Barcellona, non ha portato di certo le soddisfazioni che il giocatore sperava quando, in estate, disse no al Tottenham per correre da Luis Enrique, che lo aveva inserito al primo posto nella lista dei (propri) desideri. Oggi, invece, Bojan soffre eccome per la situazione creatasi: 142 minuti nelle ultime 10 gare di campionato, un solo gol, per quanto splendido, all’Inter e sul 3-0. In più, all’attaccante che nella “cantera” del Barça disintegrava anche i record stabiliti da Messi, non è piaciuta l’esclusione di Catania, nei 25 minuti dopo la sospensione giocati l’8 febbraio. Quando Luis li preferì addirittura Piscitella,
gettando acqua sul fuoco del suo entusiasmo dopo quel gol ai nerazzurri, realizzato solo tre giorni prima. Eppure, in questi mesi Bojan non si è mai lasciato andare alle polemiche. Anzi, recentemente ha anche elogiato il tecnico asturiano, incoronandolo come “un ottimo candidato a sostituire Guardiola al Barcellona“. E non certo perché Luis, come Pep, ha smesso in fretta di affidarsi a lui.

BOJAN PUÒ PARTIRE, C’È PALACIO – Ma l’esperienza romana, e il rapporto con Luis Enrique (che gli ripete spesso di volere da lui una reazione, ma di faticare a vederla), hanno fin qui deluso le attese del centravanti di Linyola. In più un altro anno così svaluterebbe un giocatore che, soltanto due anni fa, il Barça blindava con una clausola rescissoria da 100 milioni. Anche per questo il suo futuro a Roma è tutt’altro che scontato, nonostante l’accordo con il Barça preveda di ridiscutere la situazione tra 12 mesi. A giugno Bojan potrebbe lasciare la capitale, a meno che da qui a fine stagione non dimostri sul campo quanto non è riuscito a fare fino a ora. Magari – e sempre che Luis Enrique gli conceda spazio – già a partire da lunedì all’Olimpico contro il Genoa. Quando si troverà davanti il giocatore che potrebbe prendere il suo posto nella capitale: Rodrigo Palacio. La Roma ha già avviato da tempo i contatti per l’attaccante del Genoa che negli ultimi giorni del mercato estivo era di fatto un giocatore giallorosso, poi il “no” di Borriello al ritorno il Liguria fece saltare l’operazione, con il giocatore che aveva addirittura preferito la capitale all’Inter. Se ne sta già riparlando in vista dell’estate, costo intorno agli 8-10 milioni, e i discorsi sarebbero avviatissimo. “I rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi, tutto è possibile“, sorride il ds genoano Capozucca. Prima, però, dovrà salutare Bojan.

Repubblica.it – Matteo Pinci

Preziosi: “A Roma con gli uomini contati, sarà dura”

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Il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha rilasciato alcune battute sul prossimo match che vedrà i rossoblu impegnati sul campo della Roma (lunedì, ore 20.45, stadio “Olimpico”). Queste le sue parole:

“La Roma è una squadra forte e vorrà far punti in casa e quindi ci aspetta una partita difficile. Purtroppo si è fatto male anche Kucka e andremo a Roma con gli uomini contati, ma con tanta voglia di giocarcela. Tra i giallorossi tornerà Osvaldo – le dichiarazioni di Preziosi riportate da Corrieredellosport.it – e faremo i conti con una formazione che in casa ha sempre fatto bene e che ha un organico superiore al nostro. Sarà dura”.

Lega Serie A: ok del Presidente Beretta su accordo contratto collettivo

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Si è tenuta oggi l’assemblea dei club della Lega serie A. Al termine dell’incontro è stata data via libera alla firma definitiva del testo del contratto collettivo dei calciatori, unico punto ancora da perfezionare sono le elezioni per le cariche di vicepresidente e consigliere. Come riportato dal sito ansa.it, il presidente Maurizio Beretta, ha comunicato che è stato raggiunto un accordo riguardante l’unico punto in sospeso del contratot collettivo, quello sui collegi arbitrali. Queste le parole del presidente: “Credo che già all’inizio della prossima settimana incontrerò Tommasi e arriveremo alla ratifica del testo definitivo con l’Aic”. È stato inoltre prolungato di tre anni il contratto di sponsorizzazione di tutte le competizioni organizzate dalla Lega Serie A con Tim, partner istituzionale dal 1998, migliorando il valore del precedente accordo biennale.

Sebino Nela a Pagine Romaniste: “Palacio è da Roma, sarebbe un ottimo acquisto”

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Sebino Nela, doppio ex di Roma e Genoa, ha rilasciato un’intervista a PagineRomaniste.com. L’ex difensore, forte di ben 11 stagioni trascorse nella capitale e degli esordi sotto la Lanterna, ha espresso la propria opinione sulla situazione della squadra giallorossa che, con l’arrivo del tecnico asturiano Luis Enrique in panchina, ha intrapreso una profonda rivoluzione fondata sulla “linea-verde” dei giovani.

Nella partita di sabato scorso contro il Palermo, la Roma é tornata alla vittoria dopo le due sconfitte consecutive con Atalanta e Lazio. Ha notato dei cambiamenti che Luis Enrique potrebbe riproporre lunedì contro il Genoa?
Non ho visto cose diverse, ma solo più attenzione. La proposta di gioco di Luis Enrique è stata sempre la stessa, giocando una partita offensiva. La Roma ha sicuramente disputato una bella gara”.

Un commento sui giovani nella rosa della Roma…
Qualcuno ha dimostrato maggiormente il suo valore, qualcuno meno. Questo è di certo un anno non semplice. La Roma deve capire su chi può puntare per la prossima stagione. Sono giovani e di certo la serie A è un campionato difficile e a fine stagione la società deciderà chi tenere. Josè Angel ha cominciato bene, poi le sue prestazioni sono un pò calate. Bojan non è ancora esploso e non ha dimostrato alla Roma e ai suoi tifosi il suo pieno valore. Molto bene, invece, stanno facendo i vari Lamela, Borini, Pjanic ed Osvaldo che stanno maturando e si sono dimostrati più costanti nell’arco della stagione”.

Palacio uomo mercato. Secondo lei sarebbe pronto per una piazza come quella della Roma?
Ci starebbe benissimo nella Roma. Non stiamo parlando del Barcellona o del Real Madrid. Sta disputando un ottimo campionato e si sta mettendo in mostra. Sarebbe sicuramente un ottimo acquisto per la Roma date le caratteristiche tecniche e tattiche che ha mostrato di possedere. Credo si troverebbe bene con gli schemi di Luis Enrique”.

 Lorenzo Farina