Il difensore georgiano del Genoa Kakhaber Kaladze, in conferenza stampa, ha parlato della prossima sfida della sua squadra all’olimpico contro la Roma: ” La Roma viene da una serie di risultati positivi. Anche noi veniamo dall’ottima prestazione contro la Juve e vogliamo una vittoria in trasferta. Dobbiamo fare il nostro gioco senza aver paura. Abbiamo giocatori di qualità e possiamo affrontare tutte le le squadre. Forse per noi sarà più facile affrontare la Roma rispetto alla Juventus: i bianconeri pressano alto, mentre la Roma ti lascia più spazio per giocare. Ma è una bella squadra e gioca bene, ma anche loro a volte alternano prestazioni incredibili a partite nelle quali prendono 4 gol. Luis enrique sta proponendo un gioco tipicamente spagnolo: fraseggio continuo e non si butta mai la palla. Mi piace come tecnico ed il primo anno nel campionato italiano, che è il più difficile d’europa, gli darà esperienza per il futuro.“
On. Fioretti (Pres. Roma Capitale): “Lo stadio della Roma entro il 2016. Escludo si possa realizzare a Tor di valle”
L’On. Pierluigi Fioretti, Presidente della Commissione speciale Roma Capitale è intervenuto sulla costruzione dello stadio di proprietà da parte dell’As Roma, in particolar modo sull’ipotesi che sia la zona di Tor di Valle ad ospitare il nuovo complesso sportivo. Queste le dichiarazioni dell’ On. Pierluigi Fioretti: “Ho visto con i miei occhi il plastico riguardante la realizzazione di un prestigioso complesso residenziale sull’area di Tor di Valle, – dice l’Onorevole Fioretti a Radio Manà Sport – che è stata recentemente acquistata da un importante costruttore romano: dunque escludo categoricamente che a Tor di Valle possa essere realizzato anche un impianto come lo stadio, che per cubatura non potrebbe mai essere inserito all’interno di questo progetto“.
Fioretti crede che le aree scelte dall nuovo advisor della Roma per la costruzione dell’impianto possano essere altre: “Credo che a Roma ci sono zone più adatte di Tor di Valle, che in base alla previsione del piano regolatore possano essere destinate ad un’opera urbanistica del genere, penso ad esempio alla zona Casal Monferrato, tra Torraccia e Centrale del Latte, dove tra l’altro tra 2 anni arriverà anche la coda finale della METRO, oppure l’area dell’Ipogeo degli Ottavi“.
Sui tempi di realizzazione del progetto il Presidente della Commissione speciale Roma Capitale, si sprime così: “Il problema vero riguarda il rilascio delle decine di permessda Comune, Regione, Commissione speciale etc.. per i quali ci vorrà almeno 1 anno e mezzo. Se l’advisor individuato dalla Roma sarà solerte come dicono, una volta ottenuto il permesso di costruire, ci vogliono solo 2 anni dalla posa della prima pietra all’ultimazione dell’impianto, vista la grandeavanguardia delle imprese di costruzione romane. Quindi – conclude l’On Fioretti – entro Dicembre 2016 sono certo che la Roma avrà il suo stadio di proprietà“.
Serie A: gli anticipi e i posticipi della Roma fino alla 14a giornata
Serie A: gli anticipi e i posticipi fino alla 14a giornata di ritorno. La Lega ha diramato il programma delle gare variate fino al 15 aprile 2012. La Roma giocherà contro il Milan (10a giornata) sabato 24 marzo alle ore 18,contro il Novara (11a giornata) domenica 1 aprile alle ore 12.30, contro il Lecce (12a giornata) sabato 7 aprile alle ore 15, contro la Fiorentina (14a giornata) domenica 15 aprile alleore 20.45.
Ecco l’elenco completo:
10ª GIORNATA RITORNO
Sabato 24 marzo 2012 ore 18.00 MILAN – ROMA (*)
Sabato 24 marzo 2012 ore 20.45 PALERMO – UDINESE
Domenica 25 marzo 2012 ore 12.30 ATALANTA – BOLOGNA
Domenica 25 marzo 2012 ore 20.45 JUVENTUS – INTER
11ª GIORNATA RITORNO
Sabato 31 marzo 2012 ore 18.00 CATANIA – MILAN (*)
Sabato 31 marzo 2012 ore 20.45 PARMA – LAZIO
Domenica 1 aprile 2012 ore 12.30 ROMA – NOVARA
Domenica 1 aprile 2012 ore 20.45 JUVENTUS – NAPOLI
Domenica 1 aprile 2012 ore 20.45 SIENA – UDINESE (°)
12ª GIORNATA RITORNO
Sabato 7 aprile 2012 ore 12.30 CHIEVO – CATANIA
Sabato 7 aprile 2012 ore 15.00 ATALANTA – SIENA
Sabato 7 aprile 2012 ore 15.00 CAGLIARI – INTER
Sabato 7 aprile 2012 ore 15.00 CESENA – BOLOGNA
Sabato 7 aprile 2012 ore 15.00 LECCE – ROMA
Sabato 7 aprile 2012 ore 15.00 MILAN – FIORENTINA
Sabato 7 aprile 2012 ore 15.00 NOVARA – GENOA
Sabato 7 aprile 2012 ore 15.00 UDINESE – PARMA (#)
Sabato 7 aprile 2012 ore 18.30 PALERMO – J VENTUS
Sabato 7 aprile 2012 ore 21.00 LAZIO – NAPOLI
13ª GIORNATA RITORNO
Martedì 10 aprile 2012 ore 20.45 CHIEVO – MILAN
Giovedì 12 aprile 2012 ore 20.45 BOLOGNA – CAGLIARI
Mercoledì 11 aprile 2012, ore 20.45: ROMA – Udinese
14ª GIORNATA RITORNO
Sabato 14 aprile 2012 ore 18.00 MILAN – GENOA
Sabato 14 aprile 2012 ore 20.45 UDINESE – INTER
Domenica 15 aprile 2012 ore 12.30 NOVARA – LAZIO
Domenica 15 aprile 2012 ore 20.45 ROMA – FIORENTINA
(*): anticipo disposto per impegni in UEFA Champions League
(°): posticipo disposto nel solo caso di qualificazione dell’Udinese ai quarti di finale di UEFA Europa League
(#): la gara si disputerà domenica 8 aprile 2012 alle ore 20.45 in caso di qualificazione dell’Udinese ai quarti di finale di UEFA Europa League
Burdisso: “L’infortunio ho capito subito che era grave. Totti? A Roma è come il Papa”
Il centrale della Roma Nicolas Burdisso, racconta le sensazioni vissute dopo il brutto infortunio subito con la nazionale argentina nel match amichevole contro la Colombia, trattando diversi temi tra cui quelli legati ai colori giallorossi. Queste le parole di ‘Scarface’: “E’ stata la mia prima rottura. Ricordo bene il momento dell’infortunio e soprattutto il forte dolore che ho subito avvertito. Per controllarmi, negli spogliatoi, hanno dovuto darmi un calmante. Sapevo che era un infortunio grave, il ginocchio si è letteralmente girato. Mi sono rotto il legamento crociato posteriore, i due menischi, il legamento collaterale interno e ho rimendiato una frattura del piatto tibiale. Come mi hanno detto i miei compagni Heinze e Samuel, in momenti del genere all’inizio ti chiamano tutti, poi ti operi e le tre settimane seguenti non ti puoi muovere. Quello è il momento peggiore. Adesso, per fortuna, riesco a piegare il ginocchio e spero di poter fare tutta la preparazione con la squadra– queste le parole del centrale della Roma e della nazionale alla rivista argentina “El Grafico”-. Sono grato a Francesco per le parole che ha avuto nei miei confronti, lui a Roma è come il Papa, la gente gli è devota; io, in questi anni, ho conosciuto Totti, un leader in grado di esprimere sempre parole di elogio per i suoi compagni.” – ma Burdisso non risparmia complimenti anche per il suo compagno di squadra e di nazionale Erik Lamela – “Mi ha sorpreso soprattutto come persona perchè è un ragazzo che ha voglia di imparare. Ascolta ed osserva con pazienza, è uno tranquillo. Come giocatore, invece, lo vedo come uno dei migliori per l’Argentina dei prossimi anni. Gli scontri negli spogliatoi con Osvaldo? Queste cose sono normali, in Italia escono sempre fuori, in Argentina non se ne parla“
Bertolacci: “De Rossi e Aquilani i miei esempi. Il gol alla Juve mi rimarrà nel cuore”
Continua l’intervista del centrocampista di proprietà della Roma Andrea Bertolacci ora in prestito al Lecce: “Essendomi allenato per anni con De Rossi e Aquilani, mi sono fortemente ispirato a loro che sanno interpretare splendidamente il loro ruolo. Ho giocato in varie posizioni della linea mediana, quella che preferisco è la mezzala di sinistra in una linea di centrocampo a tre – queste le parole del centrocampista ai microfoni di World Soccer Scouting -. Il primo gol in serie A segnato contro la Juventus sotto la curva dei tifosi del Lecce è stato il massimo, un momento che porterò sempre nel cuore”
Allenamenti Roma – Assenti Totti, Juan e Burdisso. Pjanic svolge lavoro differenziato sul campo C
Da Trigoria – Marco Calò
Continua la preparazione della Roma in vista della sfida di lunedì contro il Genoa. Luis Enrique non potrà contare sugli indisponibili N. Burdisso, Juan e Pjanic. Quasi certa l’assenza di Francesco Totti. Da verificare le condizioni di De Rossi. Alle 14,05 inizia la seduta, sono assenti Totti, Pjanic, Juan e Burdisso. Il numero 10 giallorosso ha cominciato a correre sul tapis-roulant in palestra.
14.10 – Dopo il consueto riscaldamento atletico il gruppo viene diviso in due per in torello.
14.15 – Prosegue il percorso riabilitativo di Miralem Pjanic: il centrocampista bosniaco si allena a parte.
14.25 – La squada viene divisa in tre gruppi per allenarsi sugli scatti.
Rossi: Cicinho, Cassetti, Kjaer, J. Angel, Greco, Osvaldo;
Verdi: De Rossi, Heinze, Lamela, Borini, Piscitella;
Gialli: Rosi, Perrotta, Taddei, Marquinho, Gago, Viviani, Bojan.
14.30 – Dopo un breve colloquio con Luis Enrique i tre gruppi effettuano degli esercizi sul possesso palla.
14.45 – Il gruppo prova i movimenti offensivi.
15.10 – Inizia la partitella a campo ridotto.
15.13 – Partitella 10c10 più playmaker. Il playmaker è Lamela.
Gialli: Curci, Cicinho, Kjaer, Heinze, Josè Angel, Marquinho, Viviani, Simplicio, Bojan, Osvaldo.
Rossi: Lobont, Rosi, De Rossi, Cassetti, Taddei, Perrotta, Gago, Greco, Borini, Piscitella.
15.25 – Pjanic è entrato sul campo C per svolgere un lavoro differenziato. Il centrocampista bosniaco sta effettuando dei giri dei giri di campo. Luis Enrique interrompe la partitella per spiegare i movimenti ai calciatori. Intanto Pjanic aumenta l’intensità del lavoro seguito dal preparatore Luca Franceschi.
15.30 – nel secondo tempo Lamela si è scambiato con Bojan che ora fa il playmaker.
15.45 – Termina la seduta odierna di allenamento della Roma al Fulvio Bernardini.
FINE
SERIE A: ROMA-GENOA (Stadio Olimpico – 19 marzo 2012 – ore 20.45)
INDISPONIBILI: N. Burdisso, Juan e Totti.
IN DUBBIO: Pjanic e De Rossi.
SQUALIFICATI: /
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze, Josè Angel; De Rossi, Pjanic, Simplicio; Borini, Lamela, Osvaldo.
Mercato Roma, Capozucca (ds Genoa): “Destro e Palacio? Tutto è possibile”
Stefano Capozucca, direttore sportivo del Genoa, prossimo avversario della Roma in campionato, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport per parlare del mercato. Queste le sue parole:
Quello del Genoa è un progetto interessante che al momento fatica a decollare. Quando si realizzerà?
“Sicuramente la nostra programmazione ha sempre dato frutti, siamo attenti al mercato dei giovani e al settore giovanile. Abbiamo circa venti giocatori che sono di nostra proprietà e sono in Serie B e altri 18 che giocano nei campionati maggiori. L’affare Boateng ha fatto aprire una collaborazione con il Milan.
Secondo lei è da aprire anche alle grandi squadre?
“Le grandi squadre devono badare anche al bilancio, quindi devono pensare a vincere subito, basta guardare all’Inter. Il nostro programma è per le squadre da centro classifica.”
Il futuro del Genoa sarà con Marino?
“Noi siamo concentrati sul finale di campionato, non abbiamo fatto un campionato come pensavamo potesse essere. Non guardiamo al futuro ma alle prossime importanti partite.”
L’altro giorno Destro ha parlato bene della Roma. E’ possibile una trattativa?
“Ovvio che sia un interesse per tutti andare a giocare nella Roma, un’ambizione per tutti. Noi ora non parliamo di mercato ma siamo concentrati su una posizione di classifica che non ci fa stare tranquilli.”
Si è parlato anche di Palacio e volevamo sapere se ci potrà essere una collaborazione con la Roma.
“Io posso dire che i rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi, tutto è possibile.”
Zanussi: “Stadio Roma? Cercheremo di fare il possibile per accontentare i tifosi”
Nuovo Stadio Roma: Clara Zanussi, la responsabile dell’ufficio stampa della Cushman & Wakefield, società di consulenza immobiliare globale che ha la delega di cercare il sito più idoneo alla costruzione del nuovo impianto giallorosso, è intervenuta a Rete Sport per parlare del progetto: “Abbiamo appena firmato il mandato con la Roma e ci stiamo mettendo al lavoro per individuare l’area più adatta. Per ora non posso dire molto perché abbiamo appena cominciato a lavorare e si tratta di un incarico importante e a lungo termine, cercheremo comunque di fare quanto meglio possibile per accontentare le richieste della Roma e di conseguenza dei tifosi”.
Capello ct della nazionale cinese? Solo se c’è Baldini
Fabio Capello e Franco Baldini in Cina. Secondo Goal.com, l’ex ct della nazionale inglese potrebbe essere il prossimo commissario tecnico della nazionale asiatica, ma la trattativa coinvolgerebbe anche l’attuale dg della Roma Franco Baldini. Capello, dunque, non avrebbe intenzione di muoversi senza il suo fidato collaboratore. Il direttore giallorosso, però, vorrebbe rispettare il contratto sottoscritto con la società di Trigoria, rimanendo nella Capitale almeno fino a giugno 2012. L’alternativa a Capello, per la panchina cinese, è Marcello Lippi.
Il Secolo XIX – Marino blinda il pomeriggio, giovedì cancelli chiusi
L’effetto spie continua. La sfida con la Roma si avvicina e così Pasquale Marino, che ha incassato la fiducia del presidente Preziosi, cambia ancora una volta il programma degli allenamenti. Confermata la doppia seduta ma, mentre la seduta mattutina è aperta al pubblico, quella pomeridiana vede i cancelli del Signorini restare chiusi per tenere lontani dal campo eventuali occhi indiscreti. Il cambio di programma avviene all’improvviso, in mattinata, dopo che il giorno prima era stato comunicato il doppio appuntamento “pubblico”: tanto che alle 15 sono diversi i tifosi che si presentano all’ingresso del centro sportivo rossoblù. Niente allenamento, si torna a casa.
Nessun problema con i tifosi, solo la volontà da parte di Marino di lavorare a tattica e schemi in tranquillità, senza correre il rischio di ritrovarsi nascosta tra il pubblico qualche “spia” o presunta tale. Come avvenuto due settimane fa alla vigilia della trasferta di Lecce. Allora furono avvistate due persone sospette, “armate” di tablet e taccuino. Intercettate dai dirigenti a fine seduta, furono allontanate a male parole. Da quel momento in casa rossoblù è aumentata l’attenzione nei confronti di eventuali “inviati” da parte dei tecnici avversari e Marino ha deciso di proteggere maggiormente il proprio lavoro tattico. Anche ieri mattina, ad esempio, non ha particolarmente gradito la presenza delle telecamere tv: per questo motivo è stato anche stabilito il limite dei cinque minuti di riprese video all’inizio della seduta di oggi pomeriggio.
Ieri, come detto, la squadra ha lavorato a Pegli sia al mattino sia al pomeriggio. Nel mezzo, il pranzo tutti insieme per fare gruppo. Tanto lavoro in palestra, poi giocatori in campo per dedicarsi a schemi e calci piazzati. Poco prima di andare a mangiare tutti insieme, alcuni giocatori, tra cui Veloso, Palacio, Jorquera, Carvalho, Belluschi e Zé Eduardo, si sono fermati sul campo per partecipare al gioco di Sky: obiettivo, colpire la traversa da centrocampo: nella sfida tra piedi buoni, l’unico a riuscirci è stato Jorquera.
Si gioca lunedì sera allo stadio Olimpico, c’è da fronteggiare la nuova emergenza infortuni, con gli stop di Kucka e Sculli che costringeranno Marino a trovare nuove soluzioni. “Abbiamo tutto per chiudere la stagione in crescendo», è il pensiero del tecnico, nonostante tutto. Allo studio diverse opzioni, molto probabile a questo punto il rientro nell’undici titolare di Miguel Veloso, sostituito a metà della gara con il Parma e da quel momento finito sempre in panchina. Le sue caratteristiche sono diverse da quelle di Kucka, per cui è inevitabile che possano esserci accorgimenti. In queste ore il tecnico sta provando il 4-4-2, con l’inserimento sulla fascia di Mesto ma resta possibile anche il ritorno al 3-5-2. Più complesso il discorso di Veloso più un trequartista, Belluschi o Jorquera, visto che i precedenti tentativi non hanno dato grandi risultati”. (…)
“Non abbiamo un organico ampio, per cui le assenze di Sculli e Kucka pesano inevitabilmente. Si tratta di giocatori importanti che verranno meno, ma è da inizio stagione che va così”, ha detto il ds Capozucca, che poi ha aggiunto: “La Roma non avrà Totti a disposizione, un giocatore straordinario, un valore aggiunto per i giallorossi. In ogni caso sarà una partita difficile, perché la Roma ha una rosa importante e un progetto da seguire, tuttavia sarà una partita aperta ad ogni risultato, perché entrambe le squadre sono offensive e pericolose”. Tenuti a distanza i temi di mercato: “Ora siamo concentrati su altri argomenti, ne parleremo al termine della stagione. Speriamo di poter vivere una prossima stagione meno tormentata e di raggiungere qualche obiettivo”.
Il Secolo XIX – Andrea Schiappapietra
Il Messaggero – Stadio, caccia all’area
Primo passo ufficiale della Roma verso la costruzione del nuovo stadio di proprietà. Il club giallorosso ha infatti reso noto di aver conferito alla Cushman e Wakefield LLP, società di consulenza immobiliare globale (dal 2007 è proprietà, per il 70%, della Exor, la holding della famiglia Agnelli che detiene a sua volta la maggioranza della Juventus), il mandato di advisor esclusivo per l’individuazione di un’area, sul territorio comunale di Roma, dove insediare il nuovo impianto della società sportiva. Tre i parametri che saranno seguiti nell’individuazione dell’area: viabilità (infrastrutture), disponibilità dei terreni ed eventuali vincoli architettonici, archeologici e paesaggistici.
Al momento ancora non è stata presa una decisione e l’ufficializzazione ieri della società alla quale spetterà d’individuare la zona lo dimostra. Secondo quanto riferito dalla responsabile dell’Ufficio Stampa dell’agenzia immobiliare, Clara Zanussi “il lavoro è ancora in fase embrionale e nei prossimi giorni si farà una cernita delle segnalazioni ricevute e dei risultati delle nostre indagini in modo da addivenire a una compilazione di una prima lista di siti entro 15 giorni”.[…]
Con le elezioni amministrative fissate per il 2013, infatti, è inevitabile che la materia rimanga in stand-by. Anche perché la scelta dell’area (e in questa non va dimenticata anche la Lazio, ndc) andrà di pari passo con lo sviluppo della politica del (nuovo?) sindaco, soprattutto in tema di viabilità. Da quanto trapelato ultimamente, sembra che la preferenza si stia indirizzando verso l’area Roma Sud ma potrebbe rientrare in gioco, ad esempio, anche la zona Porta di Roma qualora il piano del comune prevedesse il prolungamento della metro che in quell’area arriva a via delle vigne nuove. Quello che è certo che il club giallorosso sceglierà un’area dove gli investimenti per ampliare la rete viaria saranno ridotti al minimo e cammineranno di pari passo con la volontà del comune. Sinora sono stati esaminati potenziali siti e alcuni di questi finiranno nella lista della Cushman e Wakefield LLP: Tor di Valle (dove i rapporti con l’imprenditore Parnasi sono ottimi ma sussiste qualche problema legato alla viabilità), Tor Vergata, La Rustica, Bufalotta, senza tralasciare la Massimina, sui terreni scelti dai Sensi per il loro progetto (mai decollato), di proprietà dell’imprenditore Scarpellini.
Il Messaggero – Stefano Carina
Il Secolo XIX – Guanta Lamela
Dialettale, mica spagnolo. E niente c’entra la ballata per la guajira di Guantanamo. Ma l’importante, per il Genoa, sarà guantare Lamela. Senza Totti, è il Coco, designato successore del Pupone (disse il 10 giallorosso: “Spero diventi il mio erede”), l’uomo assist decisivo della Roma di Luis Enrique. Come a Palermo, la classe dell’argentino al servizio del Pirata Borini.
Lunedì, all’Olimpico, i due baby terribili e Osvaldo al centro, all’attacco del Grifone. Erik Lamela con partenza da sinistra per dribbling, progressioni palla al piede e passaggi filtranti, il campionario che a 20 anni appena compiuti ha già messo in vetrina anche in Italia. Come arginare il talento, splendente quanto i vezzosi brillantini ai lobi, del ragazzino di Baires, faccia pulita e sinistro delicato? L’angelo dalla faccia sporca (semplicemente barbuta), quello che ha 33 anni ma corre come se ne avesse sempre 20, tuttofare che lunedì all’Olimpico sarà ancora una volta terzino destro: Marco Rossi a incrociare per primo Erik, guanta Lamela.
L’ha preannunciato il ds Capozucca ieri: “Le chiavi della gara saranno gli attaccanti”. Il capitano rossoblù, lucchetto per la stellina giallorossa. E se lo chiuderà, per il Grifone e pure per la Seleccion, mille gracias da Rodrigo Palacio. Così uguali, così diversi, gli “spaccapartita” di Roma e Genoa. Stesso ruolo, a grandi linee: attaccante esterno o seconda punta di fantasia. Stesso numero di maglia, l’8. E una casacca da conquistare nell’Argentina di Messi, entrambi convocati all’ultimo giro per l’amichevole con la Svizzera. Sudamericani tutti casa e campo, stessa passione viscerale per la playstation. Stessa provenienza degli avi, la Spagna che dà il doppio passaporto: la mamma di Erik, Miriam, è spagnola, come José Ramon Palacio, padre di Rodrigo e già calciatore del Club Olimpo di Bahia Blanca, il quale nacque in un paesino in Cantabria ma ancora bambino emigrò in Argentina con la famiglia in fuga dalla Guerra Civile. E si torna nella Spagna del nord, in Galizia, per un altro intreccio fra i due, di color blaugrana.
Nel 2004, a soli 12 anni, Lamela segnò un pokerissimo al Torneo Arousa di Vilagarcia, non lontano da Santiago de Compostela, che lo mise sul cammino del Barcellona. Il club catalano per lui mise subito sul piatto 120mila euro (con l’appoggio dello sponsor Nike disposto a sborsarne 8mila aggiuntivi), ma il River Plate riuscì a resistere e convinse papà José, conosciuto al barrio Carapachay come el panadero (della panetteria di famiglia adesso si occupa nonna), con il 20%del cartellino del figlio Erik e borse di studio per i fratelli Axel e Brian.Ora vivono tutti insieme (compresa la fidanzatina Sofia) nella villa trovata da Totti nel quartiere Axa di Roma. Pagato 12 milioni (con i bonus, in realtà, si viaggerà verso i 20, ma la sua quotazione è già sui 30), mentre per Palacio nell’estate scorsa (e nella capitale si dice che tornerà alla carica, alla pari di Inter e Juventus) il ds giallorosso Sabatini ne offrì 11. No di Enrico Preziosi. E buon per il Genoa che, nel 2007, era sfumato in extremis il passaggio al Barcellona di Rodrigo, divenuto rossoblù due anni dopo.
Blaugrana non nel destino, per l’argentino con la Trenza e quello con la cresta, lunedì duellanti. Dieci anni di differenza, dal 1982 al 2002, dal Mundial di Spagna all’Europeo del miracolo Danimarca. Lamela: “Tutti gli argentini vogliono diventare come Maradona, ma io non l’ho mai visto dal vivo”. Palacio sì. Calcisticamente, come dire prima e dopo Cristo. E a metterli su opposte barricate, oltre a Roma Genoa, c’è la provenienza da clasico bollente: Erik dal River Plate, Rodrigo dal Boca Juniors. Sapore di derby, figurarsi se capitan Rossi non guanta.
Il Secolo XIX – Mauro Casaccia
La Gazzetta dello Sport – Sos Europa, parte la volata finale. La Roma sui pedali ma rivali più cattive
Parliamoci chiaro, non è una normale tappa di montagna, è un gran premio hors categorie. Un’Alpe d’Huez, un Galibier, un Izoard, un Tourmalet, scegliete voi: questo attende la Roma nelle ultime undici giornate di campionato.
Pedala – Se l’obiettivo è davvero risalire fino al terzo posto, la squadra di Luis Enrique ha davanti a sé una salita d’altri tempi, con pendenze altissime, e deve percorrerla ad una media oraria superiore alle avversarie. Praticamente, deve volare. Se, invece, l’obiettivo è assestarsi su quote più normali, non andando oltre il 5˚posto, l’ultimo utile per un biglietto di Europa League, la salita è appena appena più docile — comunque sono cinque i punti che dividono la Roma dalla coppia Udinese-Napoli—, ma potrebbe rivelarsi meno impervia del previsto se la squadra di Mazzarri riuscisse a vincere la Coppa Italia. O almeno a conquistare un posto in finale, dove troverebbe la Juventus o il Milan, entrambe qualificate alla prossima Champions (a meno di disastri). In questo caso, il Napoli accederebbe all’Europa League attraverso la porta della Coppa Italia, concedendo la qualificazione anche alla sesta classificata del campionato. Che attualmente è la Roma, ma con un solo punto di vantaggio sull’Inter.
Chi sta peggio? È una bella lotta. Dalla terza alla settima classificata non ce n’è una che sprizzi felicità. La Lazio è reduce dal tonfo interno con il Bologna, il Napoli dalla mazzata di Londra, l’Udinese ha infilato in pochi giorni sconfitta a Novara ed eliminazione dall’Europa League, l’Inter è piùmorta che viva. E la Roma? Dopo la sconfitta nel derby, si è rialzata a Palermo, per l’ennesima volta in questa stagione, ma senza scoppiare di salute. Del gruppetto in lotta per i piazzamenti europei, sembra quella con l’umore migliore. Ma potrebbe rivelarsi un’illusione: le concorrenti, senza altri obiettivi, si concentreranno tutte sul terzo posto. Lazio caduta già ai sedicesimi, Napoli, Udinese e Inter escluse agli ottavi in queste ore. Brutte notizie per la Roma, perché le avversarie non avranno altre distrazioni, non sprecheranno energie, scenderanno in campo con più cattiveria. Sarebbe una beffa, proprio la caratteristica che spesso in questa stagione è mancata alla Roma di Luis Enrique.
Di corsa – Dunque, se fosse una tappa ciclistica, saremmo alla volata finale, all’ingresso del rettilineo che porta all’arrivo, quando i gregari tirano per i propri velocisti. La Roma è a -7 dal 3˚ posto (Lazio) e a -5 dal 4˚ (Napoli e Udinese). Distanze notevoli, soprattutto quando mancano undici gare alla fine del campionato. Come nel ciclismo, determinante sarà preparare la volata meglio delle squadre avversarie. Tradotto: le quattro giornate che si giocheranno da domani al sabato di Pasqua decreteranno, molto probabilmente, il destino finale della Roma di Luis. Champions? Europa League? Coppa del Nonno? Il calendario apparentemente viene incontro ai giallorossi: Genoa all’Olimpico, Milan a San Siro, Novara a casa e vigilia di Pasqua a Lecce. A parte i rossoneri, tutte avversarie alla portata. Ma guai a fidarsi delle squadre in lotta per non retrocedere. Solitamente ci mettono quella cattiveria sconosciuta alla Roma. Sarà il caso di tirarla fuori, sempre che si voglia ricominciare a viaggiare l’anno prossimo.
La Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano
Il Messaggero – Borini: “Non sono il primo della classe”. E rifiuta l’etichetta del preferito di Luis
Questa storia del primo della classe iniziava a dargli fastidio. La squadra fa le cene? E lui, nel post-gara del 29 gennaio (contro il Bologna), predica professionalità: “Bisogna stare accorti a casa e sapere quello che dobbiamo fare”. Qualche compagno arriva tardi alle riunioni tecniche? “A me non capiterebbe, sono sempre puntuale”. Ingenuità verbali di un quasi ventunenne che alimentano inevitabilmente le solite voci. La più ricorrente: dopo aver segnato un gol in pochi lo vanno ad abbracciare. Ieri Fabio Borini ha voluto chiarire la propria posizione in un’intervista più ampia, concessa a Roma Channel: “Secondo me chi dice questo ancora non mi conosce. La mia parte privata non si vede sul campo, faccio il mio dovere. Spesso si inventano e si cercano cose del privato che non esistono. Io punto a fare il massimo nel mio lavoro, il privato lo lascio per me”.
E allora spazio all’elogio dell’umiltà: “Uomo del momento? Non è così, faccio gol ma per la costruzione che c’è dietro. Faccio l’attaccante e il mio compito è finalizzare quel che costruiamo a partire dal portiere. Fa piacere essere chiamato così ma non credo sinceramente di esserlo diventato. Quello che conta è avere ogni giorno un nuovo obiettivo”. A volte, nel sentirlo parlare, ricorda Luis Enrique: “Mi sono esternato da radio, giornali e tv. Spesso non seguo nemmeno le conferenze stampa del mister e guardo poco la classifica. Conta la singola partita. Questo è stato un campionato altalenante sia per noi che per altre squadre, vedi la Juve o l’Udinese. È molto strano e bisogna ragionare partita dopo partita”. Al tecnico asturiano deve molto: “È’ giovane e ha sicuramente idee nuove. Anche lui è stato un calciatore e ha giocato a grandi livelli fino a non tanto tempo fa. Per questo motivo sa cosa pensano i giocatori e cosa vogliono. E’ un tecnico bravissimo e molto disponibile con noi”. E a Luis Enrique fa un elogio Giuseppe Rossi, l’attaccante della Nazionale che, infortunato, ha permesso a Fabio di debuttare contro gli Usa: “Mi piace il calcio dell’allenatore della Roma: si gioca sempre palla a terra”. Intanto dalla Francia arriva la conferma dell’interessamento per il centrocampista Tabanou, 23 anni, del Tolosa.
Verso il Genoa: out Pjanic (si riaggregherà al gruppo martedì). Totti capitano continua a svolgere fisioterapia e in giornata sarà monitorato nuovamente dallo staff medico che potrebbe decidere di sottoporlo a nuovi esami. Ancora qualche problema per De Rossi: il calcagno continua a dargli fastidio ma contro il Genoa, almeno lui, sarà regolarmente al suo posto. Ieri a Trigoria visita dell’Aic. Incontro durato una mezz’ora, al quale hanno partecipato sia la prima squadra che la Primavera e culminato con un video, nel quale sono state riportate diverse interviste che hanno descritto i rischi per il mondo del calcio derivanti dalle scommesse illecite.
Ufficializzati giorni e orari delle prossime cinque gare di campionato: Milan-Roma (sabato 24 marzo, ore 18), Roma-Novara (domenica 1 aprile, ore 12,30), Lecce-Roma (sabato 7 aprile, ore 15), Roma-Udinese (mercoledì 11 aprile, ore 20,45), Roma-Fiorentina (domenica 15 aprile, ore 20,45).
Il Messaggero – Stefano Carina
La Gazzetta dello Sport – Gila vede la Roma e prende la mira
Dal Pato a Gila ci sono quasi diciotto anni di differenza (all’anagrafe), che diventano ventuno se si va a cercare l’ultimo successo rossoblù all’Olimpico giallorosso, firmato appunto —era il 17 gennaio 1990, con Bagnoli in panchina — dall’uruguaiano Aguilera. Da allora i rossoblù hanno giocato all’Olimpico altre nove volte, senza riuscire più a fare bottino pieno.
Gila pensaci tu – Stavolta, alla faccia dell’emergenza e di una tradizione sfavorevole (dal ritorno in A, nel 2007, il Grifone ha sempre perso in campionato giocando in casa dei giallorossi), c’è un (cauto) ottimismo in più rispetto al recente passato, visto che Gilardino in carriera ha castigato i giallorossi per ben sette volte. Il clone della Trenza. E, adesso, migliorata l’intesa con Palacio (simile all’argentino anche caratterialmente fuori dal campo: tutto casa, famiglia e allenamenti), (ri)trovata una condizione più che discreta, l’ex viola punta a confermarsi bestia nera della squadra di Luis Enrique. Il Gila va di fretta e ha già messo il vecchio Grifone nel suo cuore. Un esempio? A Lecce, pur senza la possibilità di scendere in campo, ad infortunio non ancora superato, è partito per la Puglia con i compagni, con l’unico scopo di cementare il suo rapporto in uno spogliatoio dove, anche grazie al rapporto di vecchia data con Frey (e non solo), si è subito integrato alla perfezione. Messaggio al c.t. L’unica nota stonata (e lui lo sa bene) è il bilancio in rosso: un solo gol e tre assist sin qui nella sua stagione.
Gilardino deve recuperare il terreno perduto, e nelle undici partite che rimangono da giocare prima dell’Europeo ha tutta l’intenzione di mettere almeno in difficoltà il c.t. Prandelli nella scelta degli uomini per giugno. La porta della Nazionale è ancora aperta. Poi c’è Genova (la prima volta in una città di mare), che lo ha piacevolmente stupito. Una città che ti lascia vivere, proprio come piace a lui: poter prendere per mano le figlie e andare in visita all’Acquario come un papà qualunque. C’è già riuscito, e non è cosa da poco.
La Gazzetta dello Sport – Filippo Grimaldi
Il Romanista – DDR si allena: Genoa sarà per lui
Se l’assenza di Totti è praticamente certa per il “monday night” dell’Olimpico contro il Genoa, il rientro in gruppo di De Rossi è una boccata d’aria fresca per Luis Enrique. Il numero 16 giallorosso ieri si è allenato regolarmente assieme ai compagni ed è apparso anche piuttosto sereno: la risonanza eseguita a Villa Stuart ha confermato il versamento al calcagno del piede destro, conseguenza di un colpo subìto due domeniche fa nel derby e della partita giocata sabato scorso a Palermo con il versamento sotto il tallone che ancora non si era riassorbito. Ma la presenza di Daniele contro il Genoa non dovrebbe essere in dubbio: Luis Enrique non vuole rinunciare a lui, vista anche l’assenza di Pjanic e avendo soltanto due centrali difensivi a disposizione.
Il centrocampista, che si sta curando con laserterapia e tecarterapia per ridurre l’ematoma, potrebbe aver bisogno di una protezione di silicone a difesa del calcagno e quindi potrebbe giocare con una scarpa creata apposta per l’occasione. Discorso diverso per Francesco Totti, anche ieri assente dal campo di allenamento, alle prese con un’elongazione muscolare della coscia sinistra. Il Capitano potrebbe tornare ad allenarsi già domani con il gruppo, ma Luis Enrique non vuole rischiarlo. Sia in vista della trasferta contro il Milan (in programma sabato 24 marzo alle 20.45), sia per l’abbondanza che si ritrova in zona offensiva.
Per l’attacco, infatti, torna Osvaldo: dopo le due giornate di squalifica, che lo hanno costretto a saltare il derby e la trasferta di Palermo, l’italo- argentino sarà a disposizione del tecnico, che raramente si è privato di lui. Osvaldo, che non segna da quasi tre mesi, non vede l’ora di riprendere il suo posto al centro dell’attacco ed è considerato in gran forma da chi lo ha visto allenarsi in questi ultimi giorni. Per le altre due maglie il ballottaggio è ancora aperto: Borini, il capocannoniere della Roma, sembra insostituibile. Ma Lamela a Palermo è stato protagonista di un’ottima prestazione, e potrebbe arretrare nel ruolo da trequartista dietro alle due punte. E poi c’è Bojan, che sembra destinato di nuovo a partire dalla panchina.
A centrocampo, accanto a De Rossi, ci sarà sicuramente Gago e potrebbe avere una chance il neo giallorosso Marquinho. Rosi ha pienamente recuperato, ed è pronto a scendere in campo sulla destra. All’estremo opposto della linea difensiva ci sarà uno tra José Angel e Taddei, con il primo favorito dopo aver dato al Barbera qualche cenno di risveglio. Al centro della difesa, obbligato il tandem Kjaer-Heinze.
Il Romanista – Valentina Vercillo
Corriere dello Sport – Stadio, la Roma accelera
Il fulcro dell’investimento-Roma è stato individuato subito dalla nuova proprietà: lo stadio. Da sei mesi gran parte del lavoro della cordata statunitense è finalizzato a questo. Prima le consultazioni “politiche” di DiBenedetto, ricevuto nell’ordine da Comune, Regione e Provincia. Poi gli appuntamenti con alcuni imprenditori romani e i sopralluoghi a Tor di Valle e Tor Vergata. Ancora, le parole di Mr. Tom: “L’esperienza del nuovo impianto, per i nostri tifosi, dovrà essere qualcosa di unico. Idealmente dico tre anni, ma più probabilmente parliamo di cinque”. Poi però, i primi intoppi. Perché in Italia i problemi sono sempre gli stessi, specie se si tratta di mettere in piedi un affare di questa portata, per di più a Roma: tempi, modalità, interessi vari, gara d’appalto e così via. E l’amministratore delegato giallorosso Claudio Fenucci che confermava: “Attorno allo stadio servono tutta una serie di attività che rendano l’investimento redditizio, perché l’impianto da solo, in sé per sé, non basta” . Ora però la Roma ha deciso di fare in fretta. E dopo aver conferito il mandato esclusivo – nove giorni fa, mercoledì scorso – alla Cushman & Wakefield LLP per l’individuazione dell’area congeniale alla costruzione dello stadio, il club giallorosso sa che entro poco più di tre mesi avrà il quadro dettagliato delle varie soluzioni.
PROCEDIMENTO – La Roma, nelle figure dei soci americani, ha deciso di puntare, in qualità di advisor, sulla Cushman, “perché è un colosso della consulenza nel real estate e nel settore immobiliare” fanno sapere da Trigoria. Il processo, già in corso, è piuttosto semplice: la Cushman procederà con una sorta di bando, invitando i soggetti proprietari di terreni con determinate caratteristiche (numero di ettari, edificabilità, permessi e ordinanze varie) a presentare tutta la documentazione del caso. Poi, gli esperti valuteranno e selezioneranno le opportunità dei diversi terreni. Terzo step, analisi tecnica e stesura del rapporto finale. Che appunto, dovrebbe essere sui tavoli dei piani alti di Trigoria entro la fine di giugno, subito dopo la fine dell’iter che avrà portato all’aumento di capitale del club giallorosso. (…)
AREE – Nessuna indicazione sulle aree già in esame. Ma quando si parla di “Cushman & Wakefield LLP”, si parla del top mondiale del settore. Che a livello nazionale è stato già advisor, nella dismissione di alcuni patrimoni immobiliari, di Unicredit, socio di minoranza della cordata americana proprietaria della Roma. E a livello locale, oltre ad avere la sede al centro della Capitale, in via Veneto, ha già lavorato anche con i maggiori costruttori, da Caltagirone a Parnasi e Scarpellini. E proprio di questi tre soggetti sono alcuni dei terreni maggiormente indiziati: Tor di Valle (di Parnasi, che dopo i contatti con i dirigenti giallorossi disse che “costruire lo stadio sarebbe un sogno”) e Massimina (di Scarpellini) sono sicuramente in pole, poi ci sono Tor Vergata (di Caltagirone) e Bufalotta (di Toti). “Il lavoro è ancora in fase embrionale – ha detto Clara Zanussi, addetto stampa Italia della Cushman – nei prossimi giorni si farà una cernita delle segnalazioni ricevute e nel giro di due settimane arriveremo alla compilazione di una short list”. L’uomo che si occuperà in prima persona del progetto è Dan Meis, architetto americano specializzato nelle progettazioni sportive che recentemente Mark Pannes, membro del CdA giallorosso, dopo averlo incontrato a Trigoria, ha definito “top stade architecht” . DiBenedetto aveva già conosciuto Meis a Londra, nell’ottobre scorso, in una visita all’Emirates Stadium dell’Arsenal. Nello stadio di football di Los Angeles, nel Miller Park di Milwaukee e nella Saitama Super Arena, in Giappone, c’è proprio lo zampino di Meis. La Roma accelera. E vuole il top.
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci