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Addio Ghiggia. Eroe (con gol) dello storico Maracanazo

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La Gazzetta dello Sport (Lucchetta) – E ora proviamo pure a credere che il destino non si diverta a disegnare traiettorie beffarde. Alcides Ghiggia se n’è andato ieri sera, nel 65° anniversario del giorno che lo ha consegnato alla storia. E’ stato il protagonista assoluto del Maracanazo, il dramma sportivo vissuto dal Brasile il 16 luglio 1950: partita decisiva del Mondiale ospitato in casa, due risultati su tre a disposizione per alzare la Coppa. Fino al 65’ il Brasile era in vantaggio: 1-0 con gol di Friaça. E’ allora che il capitano dell’Uruguay Obdulio Varela – reso immortale dal ritratto che ne fece Soriano – impiegò tre minuti per riportare la palla a metà campo: il delirio del Maracanà si trasformò prima in sorpresa, poi in dubbio, infine in panico. Al 66’ l’imponderabile, col pareggio di Schiaffino. E poi, al 79’, la sorpresa più grande nella storia del calcio. Dal piede di Ghiggia partì una parabola beffarda come la coincidenza dell’anniversario: sembrava un cross, finì per insaccarsi alle spalle del povero Barbosa, il portiere brasiliano al quale non bastò una vita per liberarsi del miracolo di Alcides.

GARRA Ghiggia era un’aletta destra tecnica e scattante, cresciuta nel Peñarol. Atleta fra i migliori della scuola uruguayana, garra e tecnica al servizio di una delle nazionali più vincenti di sempre. Lo scherzo del Maracanà gli valse fama planetaria, e nel 1954 allora Ghiggia attraversò l’Atlantico per sbarcare in Italia. Otto stagioni alla Roma, della quale divenne anche capitano. Miglior risultato la Coppa delle Fiere 1960-61 e il secondo posto in campionato nel 1954-55. Andò ancora meglio nella breve esperienza al Milan, col quale vinse lo scudetto nel 1961-62. Ghiggia conquistò pubblico e critica, finendo per meritare la cittadinanza italiana e la convocazione in nazionale in qualità di oriundo. In azzurro trovò l’altro giustiziere del Maracanazo, il mitico Schiaffino. Non andò bene come ai tempi d’oro, decisamente: il Mondiale del 1958 resta l’unico in cui l’Italia mancò la qualificazione. Malgrado le difficoltà — e le critiche per la scelta di puntare sugli oriundi — Ghiggia era solito ricordare come l’onore più grande l’aver rappresentato anche un Paese diverso dal suo. Dopo lo scudetto milanista, rientrò in patria per cinque stagioni al Danubio. «Solo tre persone sono riuscite a far piangere il Maracanà — era solito ricordare Alcides —: Frank Sinatra, il Papa e io». Ora che se n’è andato, possiamo riconoscere senza problemi che le visite di Sinatra e del Papa non hanno lasciato neanche lontanamente la stessa traccia nella memoria collettiva.

Garcia: “Mercato? Sono tranquillo. Il gruppo sta bene. Vogliamo arrivare agli ottavi di Champions”, Totti: “Australia? Esperienza bellissima. Dzeko è un top player, è un giocatore formidabile. De Silva? Può diventare un grandissimo talento”

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Rudi Garcia e Francesco Totti, allenatore e capitano della Roma, parlano in conferenza stampa alla vigilia della prima sfida dell’International Champions Cup di domani contro il Real Madrid (sabato 18 luglio, ore 11.00 italiane). Queste le loro parole:

A Totti: Che effetto ti fa stare dall’altra parte del mondo? Che esperienza è? Qui sei ricordato anche per il calcio di rigore agli ottavi del Mondiale del 2006.
Esperienza positiva, bellissima. E’ la prima volta che vengo qui. Accoglienza più che positiva. Il rigore? Quello è il calcio, fortunatamente è andata bene…

A Garcia: Il gruppo è composto da 31 giocatori. Come lo ha visto in questi primi giorni qui?
Il gruppo sta bene, lo vediamo sia fuori campo che sul campo. E’ un gruppo che si conosce bene, sa quando deve lavorare forte e sa quando deve scherzare. Ci siamo solo adattatati, più o meno, al fuso orario e alle temperature. Quando sentiamo gli amici a Roma sentiamo dei 35 gradi che abbiamo lasciato, è questa ma la cosa da sistemare, ma il gruppo sta bene.

A Garcia: In questi giorni di allenamento in Australia è in contatto con la dirigenza? Ha notizie di mercato sugli acquisti che sta aspettando?
La strada prosegue, il lavoro dei dirigenti sta andando avanti. Le cose sono ben chiare, ci siamo espressi tutti quanti sui posti che servono alla squadra in questa stagione. Le cose a volte vanno piano piano, ma dobbiamo essere sicuri della qualità dei giocatori che prendiamo. Il mercato chiude il 31 agosto, c’è tutto il tempo, io sono tranquillo.

A Totti: Martedì incontrerete Dzeko, obiettivo dichiarato della Roma. Pensi di dirgli qualcosa per convincerlo?
Non sta a me convincerlo, c’è già Pjanic che ci ha parlato. Dzeko è un top player, è un giocatore formidabile sotto porta. Ci potrebbe aiutare a fare meglio dello scorso anno sicuramente.

A Garcia: Qual è l’obiettivo europeo della Roma e quanto servirà questo torneo australiano?
Già l’anno scorso abbiamo affrontato in estate grandi squadre, è sempre una preparazione di alto livello, anche se le squadre che incontreremo avranno una preparazione più corta. Il sorteggio della Champions è importante, l’anno scorso avevano un girone di ferro, vogliamo fare meglio dell’anno scorso e arrivare agli ottavi. Siamo in una fase di crescita, vogliamo essere ancora più forti, abbiamo più esperienza.

A Garcia: Incontrerete il Manchester City ed il Real Madrid, quest’anno la Roma è tornata in Champio, obiettivo in Europa? Questo torneo servirà per capire la vostra ambizione?
Già l’anno scorso abbiamo affrontato in estate grandi squadre, è sempre una preparazione di alto livello, anche se le squadre che incontreremo avranno una preparazione più corta. Il sorteggio della Champions è importante, l’anno scorso avevano un girone di ferro, vogliamo fare meglio dell’anno scorso e arrivare agli ottavi. Siamo in una fase di crescita, vogliamo essere ancora più forti, abbiamo più esperienza.

A Totti: Come ti trovi con questo nuovo tipo di preparazione?
Dopo vent’anni i ritmi sono diversi, prima ci si basava sul fondo, ora sulla velocità, è differente. Vedremo, le squadre inglesi e spagnole con questo metodo arrivano in fondo, o perché sono più forti o perché lavorano meglio.

Daniel De Silva, giovane calciatore australiano, è della Roma. Garcia pensa di utilizzarlo già in questo torneo? Totti pensa di dargli consigli?
Garcia: Abbiamo approfittato di essere in Australia per vederlo, è un giocatore del futuro della Roma. E’ ancora molto giovane, deve crescere tanto, ma ha già un senso del gioco di alto livello. Per lui è una cosa interessante poter allenarsi con i grandi campioni. La Roma ha un occhio non solo in Europa ma in tutto il mondo del pallone.
Totti: Per me Dani potrebbe diventare un grandissimo talento, in queste due apparizioni negli allenamenti ha grande tecnica, ha fiuto per il gol, potrebbe essere un giocatore che potrebbe far comodo alla Roma, ma c’è tempo.

A Totti: Sarà una partita speciale contro il Real Madrid? Che effetto ti fa non vedere più Casillas con la maglia del Real?
Non è mai un’amichevole, è una partita di prestigio, mi dispiace non affrontare Casillas, l’ho conosciuto è un grandissimo uomo e una grandissima persona, per noi è una cosa positiva affrontare queste squadre.

A Garcia: Il calcio italiano sta tornando ai fasti del passato?
Tutti i risultati europei della scorsa stagione dimostrano che il calcio italiano sta tornando, lo vediamo anche nel mercato, in Italia sono arrivati anche grandi calciatori, è sempre un termometro il mercato.

A Totti: Hai ricordi di Grella e Bresciano?
Ricordi non ne ho tantissimi, posso dire che sono due buoni giocatori.

A Totti: Le tue prime impressioni sull’Australia e su Melbourne. Cosa avete visto in questi giorni?
Abbiamo visto solo i campi di allenamento, poi il mister ci darà alcuni giorni, cioè alcune ore (ride, ndr) per vedere la città, Melbourne l’ho vista solo quando si disputa la Formula Uno. E’ una città che mi piace tantissimo.

Movimento 5 Stelle: “Tor di Valle, non c’è interesse pubblico”

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Il Messaggero (S.Canettieri)Il progetto di Tor di Valle è monco. Non è ancora né carne né pesce, per il gruppo capitolino del M5S. Che spiega: «Manca infatti una parte importante relativa ai sondaggi geologici sull’area di costruzione, con la conseguenza che sono carenti o mancanti anche il calcolo delle strutture e degli impianti. Insieme ad altri importanti elementi del progetto, inoltre, manca del tutto la relazione in merito agli interventi di viabilità – considerati come elemento essenziale del pubblico interesse all’opera – sull’asse viario via del Mare/via Ostiense». I grillini romani hanno letto le oltre 7.000 pagine del progetto definitivo di Tor di Valle – dove lo stadio è marginale rispetto alla costruzione di hotel, uffici e negozi – presentato in Comune dalla Roma lo scorso 15 giugno. Secondo il gruppo pentastellato, carte alla mano, dietro la costruzione di quello che gli ambientalisti chiamano «ecomostro» non c’è il pubblico interesse previsto dalla legge sugli stadi «bensì l’interesse privato di alcuni: esiste ed è significativo il rischio che i costi lieviteranno in modo spropositato pesando sulle tasche dei cittadini».

LE TAPPE – I consiglieri grillini hanno presentato un’interrogazione all’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, accompagnata da 23 domande. «In assenza di risposte dal Comune – annuncia Daniele Frongiasiamo pronti a presentare ricorso al Tar. Il nostro pool, costituito da avvocati e ingegneri, ha messo in evidenza una serie di anomalie evidenti su tutto l’impianto del progetto». Che un mese fa è stato presentato dalla Roma in Campidoglio, anche se non ancora non esce dagli uffici capitolini. Dal Comune spiegano: «Stiamo ultimando la relazione poi invieremo tutto alla Regione per la conferenza dei servizi». Destinata però a non scattare subito perché la procedura consente alla Pisana di effettuare ulteriori verifiche specie sull’impatto ambientale, ammesso che il progetto licenziato da Palazzo Senatorio sia in regola. Ipotesi che ai consiglieri pentastellati non risulta.

I NODI – Dal dossier dei consiglieri di minoranza nel progetto di Tor di Valle emergono queste lacune: «Mancano il calcolo delle strutture e degli impianti, il piano particellare degli espropri, l’elenco dei prezzi unitari ed eventuale analisi, il computo metrico estimativo, la relazione sul progetto degli interventi sull’asse viario Via del Mare/Via Ostiense». Nodi da sciogliere senza i quali il progetto non può dirsi esecutivo e quindi essere spedito in Regione. C’è, inoltre, un altro aspetto normativo su cui il M5S accende un faro: «A Tor di Valle – spiegano ancora De Vito, Frongia, Stefano e Ragginon vi potrà essere neanche il permesso a costruire delle istituzioni locali né tantomeno potrà essere oggetto di bando di gara europeo, obbligatorio per le opere di pubblico interesse, come previsto dal Codice dei Contratti e dal suo regolamento di attuazione». I grillini chiedono all’assessore Caudo se le carenze progettuali riscontrate consentano comunque «di verificare i termini dell’equilibrio economico-finanziario dell’intervento, con una stima attendibile dei costi a carico della collettività in termini di moneta corrente e/urbanistica». Infine, nel merito della delibera approvata lo scorso anno il gruppo consiliare del M5S insinua un altro sospetto: «Che si riconosca alla proprietà una cubatura di circa 300mila calcolata non sulla destinazione effettiva dell’area a verde privato attrezzato, quale era, ma su quella parco a tema, quale mai è stata, che prevede una densità maggiore e concedendo, quindi, 100mila metri cubi in più del dovuto».

Non più di due mandati e solo 8 anni in carica. Rischiano il posto 29 presidenti su 45

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Sede FIGC

Il Corriere della Sera – Non più di due mandati e comunque al massimo otto anni in carica. Potrebbero diventare più severe le regole per le nomine ai vertici del Coni e delle varie Federazioni sportive. Una vera e propria rivoluzione anche perché con le nuove norme 29 degli attuali 45 presidenti delle federazioni sarebbero costretti a lasciare il posto. Tutto questo dopo Rio. Un dato che fa riflettere, e anche comprendere, quanto i vertici sportivi siano poco propensi al ricambio. Rischia di provocare un terremoto l’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle al ddl sul rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e delle federazioni sportive nazionali, approvato in commissione Cultura del Senato. Se sarà votato e diventerà legge saranno parecchi a dover mollare il posto.

«Grazie al M5S — spiega la prima firmataria dell’emendamento Enza Blundo — arriva una ventata di democrazia e trasparenza anche nello sport. In Commissione Cultura è stato approvato un emendamento che pone un limite alla durata del mandato dei vertici del Coni e delle altre Federazioni sportive nazionali. L’emendamento è passato con parere favorevole del governo che pure all’inizio si era opposto. L’emendamento approvato introduce il limite drastico di un solo voto per delega nell’ambito delle votazioni per l’elezione degli organi direttivi, prevede il voto segreto e riduce a due il limite dei mandati per i dirigenti del Coni e delle altre Federazioni. È in ogni caso preclusa la permanenza in carica oltre il termine di otto anni». Ora però servirà l’approvazione del Senato per arrivare al via libera definitivo.

Da Gervinho a Destro, Roma all’asta per Dzeko

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Il Messaggero (S.Carina) – Il mercato della Roma è come il gioco dell’oca: bene o male si torna sempre al punto di partenza, ossia alle cessioni. La strategia che trapela da Trigoria è chiara: dovendo acquistare tre titolari (il resto sarà di complemento) non c’è fretta. A costo di mandare fuori giri una piazza che non vede l’ora di correre all’aeroporto di Fiumicino per accogliere l’acquisto con la A maiuscola, la Roma ha deciso di attendere, provando a far scendere il prezzo dei calciatori messi nel mirino. E nel frattempo vuole garantirsi liquidità, cedendo quelli che sono ritenuti in esubero, consapevole che nel caso l’operazione non riuscisse c’è sempre un piano B sul quale ripiegare (Romagnoli). E così il secondo soggiorno di Sabatini in Inghilterra (rientro previsto in giornata) è dedicato perlopiù a trovare acquirenti per Destro, GervinhoDoumbia e Ljajic, piuttosto che affondare il colpo su Dzeko per il quale è pronto il rilancio da 18 a 23 milioni (più 2 di bonus).

IL BLITZ LONDINESE Il problema però è che le (vere) richieste continuano a pervenire per altri. È il caso di Manolas. L’Arsenal lo vuole, la Roma fa muro e si mostra possibilista a parlare di Romagnoli. La sensazione è che sia una manovra per alimentare l’asta per il giovane difensore: 30 milioni. Il destinatario della manovra, il Milan, fa sapere tramite Galliani che l’ultima offerta di 25 milioni «è immodificabile» (il Napoli ne avrebbe offerti 28). Un gioco delle parti che si ripete con ruoli invertiti per Baba (c’è anche la Juve) dove la Roma è al posto dei rossoneri. Anche in questo caso c’è un’offerta (8+8) che il club tedesco ancora non ha accettato perché confida in un rilancio del Chelsea. Nel soggiorno londinese, Sabatini si sta appoggiando all’agente Vigorelli che da tempo ha trovato nella City una seconda casa. Con lui sta cercando una sistemazione a Destro. Il West Ham rimane un’ipotesi anche se per ora il club inglese ha chiesto il centravanti in prestito, formula che non piace né alla Roma tanto meno al calciatore che vuole la Fiorentina, prossima a cedere Gomez al Besiktas. Gli Hammers hanno chiesto informazioni anche su Gervinho sul quale rimane vigile il Galatasaray. Per Ljajic c’è l’interesse dell’Aston Villa (che segue anche Destro) ma il serbo non sembra allettato. E Doumbia? Il Watford continua a richiederlo ma va segnalato come nei giorni scorsi sia pervenuta all’Ufficio Consolare dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, la richiesta per il visto. L’idea di Sabatini è tenerlo ma il rilancio del Cska e/o dello Spartak potrebbe fargli cambiare idea in corsa.

IL CASO KEHRER Londra vuol dire anche Chelsea e dunque Salah. Sabatini ieri ha incontrato sia il club che l’entourage dell’egiziano (non convocato per la tournée dei Blues in Nord America) rinnovando l’interesse e avvicinandosi al calciatore (potrebbe arrivare in prestito, questo è l’accordo col Chelsea), nonostante l’accordo con l’Inter. Il duello con i nerazzurri prosegue anche per Kehrer, difensore centrale classe ‘96, svincolatosi dallo Schalke 04. Intanto nonostante l’intesa raggiunta con Romero nei giorni scorsi (biennale da 2 milioni), l’argentino tratta anche col Manchester United. Fluminense su Marquinho che chiede la rescissione. Da segnalare un sondaggio per Allan Saint-Maximin, esterno 18enne del Saint Etienne.

La Roma piazza gli esuberi per arrivare a Dzeko. Perisic si avvicina all’Inter

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Il Corriere della Sera (M.Colombo) – Fare cassa per poi dare l’assalto definitivo a Edin Dzeko. È questo il senso della missione inglese di Walter Sabatini, volato a Londra per provare a cedere le punte in esubero e creare il tesoretto necessario per convincere il Manchester City a privarsi della punta bosniaca. Il ds dei giallorossi ha perciò incontrato la dirigenza dell’Aston Villa per discutere di Destro (piace anche al West Ham) ma soprattutto di Ljajic, per il quale la Roma ha chiesto 14 milioni. Non solo. Sabatini ha avuto un colloquio anche con i vertici del Watford interessati a Doumbia ma soprattutto a Gervinho (presenti anche i procuratori dell’ivoriano).

Il gruzzolo accumulato da queste cessioni verrebbe reinvestito per soddisfare la richiesta economica dei citizens che per privarsi di Dzeko chiedono 28 milioni (la Roma finora è ferma a una proposta di 23 più 3 di bonus). Nel blitz londinese, il ds dei capitolini ha preso pure contatti con il Chelsea: ieri Mourinho ha escluso dalla lista dei convocati per la tournée in Canada Mohamed Salah. I blues vorrebbero dirimere la controversia con la Fiorentina in maniera diplomatica, senza scontri: la Roma resta vigile sull’egiziano e per addolcire la posizione dei viola potrebbe fare sconti per Destro (prima scelta nel caso di partenza per il Besiktas di Mario Gomez).

Il Milan (che smentisce di aver ricevuto un’offerta dal Liverpool per Ménez) considera invalicabile il muro dei 25 milioni proposti (senza bonus e con pagamento triennale) alla Roma per Romagnoli. «La nostra offerta è immodificabile» ha dichiarato Adriano Galliani. «Se la Roma accetta bene, altrimenti faremo altre valutazioni». In realtà per il momento non c’è piano B. Ora si pensa a sfoltire: Alex piace in Turchia all’Antalyaspor (che ha sondato anche Antonio Cassano); Rodrigo Ely e Verdi verranno oggi chiesti dal Carpi; Cerci e Suso sono nel mirino del Genoa.

Ottimismo per l’arrivo di Ivan Perisic all’Inter: ieri l’intermediario che cura il passaggio del croato del Wolfsburg ai nerazzurri e la cessione di Shaqiri allo Schalke 04 ha avuto una lunga riunione con Ausilio. Lo svizzero si sta convincendo ad accettare il trasferimento in Bundesliga. Appena lo Schalke avrà chiuso la cessione di Farfan al Galatasaray, potrà definire l’acquisto di Shaqiri (necessario per l’arrivo alla Pinetina di Perisic). Altri affari: la Fiorentina si è accaparrata il terzino destro del Botafogo Gilberto. Scuffet che l’anno scorso per motivi di studio ha rifiutato l’Atletico Madrid, potrebbe finire al Lanciano.

Genoa, Preziosi: “Galliani offeso per Bertolacci? Vuol dire che non era amicizia”

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Enrico Preziosi

Presidente Preziosi, peggio di così l’estate non poteva cominciare. La mancata concessione della licenza Uefa ha spalancato le porte dell’Europa ai rivali della Sampdoria.
«È da un mese che sto pagando per questa leggerezza. Persino con l’aereo che trascinava lo striscione (Senza licenza, porta pazienza. Grazie Enrico, ndr) mi hanno sfottuto. Ma ho già chiesto scusa ai tifosi».

Ci spieghi cos’è successo.
«Avrei dovuto saldare i debiti con i fornitori esteri entro il 31 marzo. Invece ci siamo distratti: poi ho sistemato tutto, in ritardo. Però non sono un giapponese. Non mi uccido per un disonore. Ho fatto una cazzata ma non posso autoinfliggermi all’infinito».

In questa vicenda cosa l’ha ferita di più?
«L’accostamento al Parma. Noi, al contrario degli emiliani, abbiamo rimesso a posto i conti. Vediamo se sul campo otterremo il perdono».

C’è la possibilità di aprire a Michael Lee, già socio di Giochi Preziosi?
«Qualche mese fa mi disse che ci avrebbe pensato… Se compra quote bene altrimenti siamo nella condizioni di andare avanti con le nostre forze».

Cosa si sente di dire al suo ex amico Galliani? Si sente tradito dopo che gli aveva promesso la cessione di Bertolacci.
«Gliel’ho già scritto via sms: non mi hai dato il tempo di spiegare. Mi ero impegnato con Adriano nel caso in cui avessi riscattato il centrocampista dalla Roma. Ma se non mi dà l’occasione di chiarire significa che il nostro rapporto è basato sul niente».

Pulvirenti ha confessato di aver comprato 5 partite. Lei per Genoa-Venezia dalla promozione in A si ritrovò nel 2005 retrocesso in C1.
«Io subii un processo farsa. Nel dibattimento mentre parlavo i giudici ridevano. Al termine vennero trovati i pizzini che si scambiavano durante l’udienza. “Lo mandiamo nei dilettanti”, “Preziosi dietro le sbarre”. Non ho mai comprato una partita in vita mia, la storia della valigetta è pura invenzione. La verità è che ci sono presidenti con comportamenti da censurare per il troppo amore verso la squadra».

Cioè?
«In Italia non c’è cultura sportiva, esiste solo l’esigenza di accontentare i tifosi che non riconoscono i meriti di chi investe nella società. L’unica possibilità contemplata è la vittoria: c’è chi commette cretinate per raggiungerla».

È difficile convivere con un presidente mediatico come Ferrero?
«Si prende lui tutta l’attenzione e io sto più tranquillo. La verità è che lui vive la città, io arrivo a Genova 10’ prima della partita e me ne vado 10’ dopo la fine».

Lei che spesso si esibisce alla Ca- pannina, quale canzone dedicherebbe al presidente della Samp?
«Gli canterei con ritmo rap “che il riso è cotto”. In tv una volta rispose “ha da coce sto riso” a Gasperini che gli aveva detto “correte o vi prendiamo”».

A Galliani cosa canterebbe per fare pace?
«Invece di “canzoni stonate”, “decisioni stonate”».

Come vedrebbe Balotelli, ai margini del Liverpool, nel Genoa?
«Anche mio figlio me l’ha chiesto. Ma Mario ha uno stipendio che non possiamo permetterci. Se accetta di guadagnare moooolto di meno allora…».

Un ritornello per il prossimo campionato della sua squadra?
«Siamo ancora qua, eh già».

Il Corriere della Sera (M.Colombo)

Tournèe Australia. Norman assente, domani c’è il Real

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Il Messaggero (S.Carina) – Temperatura rigida, intorno agli 8 gradi, tanto che alcuni calciatori (come Ljajic) si sono allenati con la calzamaglia. Mentre a Roma aumenta la morsa dell’afa, a Melbourne si respira. A guidare il lavoro atletico non c’è Norman ma Ed Lippie. Il canadese non seguirà la Roma in questa tournée australiana per motivi personali: ha lasciato ai suoi collaboratori un dettagliato piano di lavoro che tiene conto del jet lag e anche dello sbalzo di temperature (in Indonesia 36-38 gradi). Domani la sfida con il Real Madrid (ore 11).

Salah verso la Roma. Destro vicino alla Fiorentina

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La Stampa (M. De Santis) – Altri Vidal aspettano. In quasi ogni altro albergo della seria A c’è almeno un ospite, anche se non da 40 milioni (bonus compresi), con la valigia pronta e in attesa del check-out. Partenze necessarie per lasciare le stanze libere ai nuovi arrivi oppure finalizzate a coprire le spese di gestione della prima parte di mercato. Come all’Inter, che vendendo Shaqiri (sempre più vicino allo Schalke) inizia a pregustare l’approdo dal Wofsburg di Perisic. Un’operazione legata all’altra: la prima dovrebbe chiudersi nel weekend, la seconda la prossima settimana sulla base di 20 milioni. Thohir, però, spera che non siano le uniche: eventuali acquirenti per un paio di pezzi tra Hernanes, Nagatomo, Vidic, Guarin, Santon, Andreolli, Juan Jesus e in caso d’emergenza Kovacic sarebbero ben accetti.

Romagnoli, ultima offerta – Anche nell’hotel del Milan, nonostante la fresca vendita di El Shaarawy al Monaco, è rimasto qualche ospite di troppo: Agazzi, Albertazzi, Verdi, Alex (piace all’Antalyaspor, il nuovo buen ritiro nella B turca di Eto’o), Zaccardo, Nocerino e Matri. Ma la lista comprende anche Jérémy Menez, vendibile in caso di offerta intorno ai 15 milioni. Quella che per i tabloid inglesi sarebbe partita dal Liverpool, ma che in realtà non è ancora arrivata al Milan. Qualora pervenisse, a detta di Galliani, non servirebbe a rimpinguare la proposta rossonera per Romagnoli. «La nostra offerta è immodificabile: se la Roma la accetta, bene. Altrimenti faremo altre valutazioni», dice l’ad milanista.

Giallorossi a Londra – Ma mai dire mai. Stanze affollatissime, in attesa dei check-in di Dzeko e di un altro paio di titolari, pure alla Roma. C’è una quadrupla in esubero: Destro, Gervinho, Doumbia e Ljajic. La ricerca di acquirenti, sommata a nuovi contatti con il Manchester City per Dzeko e con il Chelsea per il sempre più vicino Salah e il sogno Filipe Luis, ha portato a Londra, tra ieri e oggi, il ds Walter Sabatini: chiacchierate con il West Ham per Destro e Gervinho, con il Watford della famiglia Pozzo per Doumbia, con l’Aston Villa per Ljajic in attesa, nel minor tempo possibile, di fatti concreti.

Viavai di bomber – Per Destro, in realtà, c’è la Fiorentina, a sua volta condizionata dall’uscita di Mario Gomez. Il Besiktas conta di chiudere in un paio di giorni: l’ingaggio non è un problema, ma manca ancora l’accordo per il cartellino con il club viola e ci sarebbero pure da superare le ultime titubanze del tedesco, speranzoso in una chiamata dalla Bundesliga. La Fiorentina, intanto, ha fatto sapere in qualche modo alla Roma che Destro (magari in prestito) significherebbe il via libera, senza complicazioni legali, per Salah. E forse finirà proprio così. Al Napoli, causa presunta incompatibilità con i moduli di Sarri, si mette in preventivo il sacrificio di Callejon. Ma al prezzo giusto: almeno 17 milioni, non i 12 proposti dall’Atletico Madrid. Gli sconti non piacciono neanche agli hotel in overbooking.

Romagnoli o niente: Milan senza piano B

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Libero (G. De Chiara) – A Napoli c’è un famoso detto: «Cà nisciun è fess…». E anche il monzese Adriano Galliani deve conoscerlo bene. Ci avrà sicuramente pensato in questi torridi giorni estivi nella trattativa con la Roma per l’acquisto di Alessio Romagnoli.

Un passo indietro. Il giovane Romagnoli, 20 anni, cresce nelle giovanili della Roma. Di lui si parla molto bene. Difensore elegante, gran fisico e ottimi piedi: in prospettiva una carriera da campione. L’anno scorso, per fare esperienza, finisce in prestito alla Sampdoria, allenata da mister Mihajlovic. Il ragazzo fa bene, gioca sempre e dimostra le sue qualità di campione in erba. A fine stagione torna nella Capitale. La Roma crede in lui, ma anche Mihajlovic, scelto poi dal Milan come nuovo tecnico, ha una «cotta» calcistica per il romanista. Infatti è il primo giocatore che Sinisa chiede a Galliani per rinforzare la difesa rossonera. La Roma sarebbe anche disposta a cedere l’atleta, ma soltanto per la cifra di 30 milioni. Un’enormità per un difensore di 20 anni, con un solo campionato di serie A sulle spalle. Il dirigente rossonero si ferma a 25. I giallorossi rispondono: no grazie. Si chiude così, per ora, la vicenda Romagnoli-Milan. Lo ha confermato ieri lo stesso Galliani all’Ansa: «Se la Roma accetta la nostra offerta, bene. Altrimenti faremo altre valutazioni».

Non ci sarà quindi nessun rialzo, come sembrava in un primo momento. Ma il Milan rischia, nonostante le parole rassicuranti dell’amministratore delegato su una difesa già a posto con i giocatori ora in organico, di non avere quel giocatore capace di far fare il salto di qualità al reparto. L’aver puntato tutte le fiches su Romagnoli, potrebbe aver pregiudicato un possibile piano B. Anche se con Galliani c’è sempre da aspettarsi un colpo di scena (Savic, Maksimovic). Ed è quello che si augurano i tifosi. Che rischiano di non vedere più Menez. Per il francese c’è un’offerta dall’Inghilterra: il Liverpool lo vorrebbe per 15 milioni di euro.

Nel frattempo su Romagnoli rimane l’interesse dell’Arsenal. Intanto i giallorossi sono in Australia per l’International Champions Club. E tra i convocati di Garcia c’è anche il sogno proibito rossonero. Ma per Romagnoli il futuro è tutto ancora da decidere.

Le Curve divise non piacciono all’Uefa

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Leggo (F.Balzani)Non piace ai tifosi, ai club e nemmeno all’Europa. La decisione del Prefetto di dividere le curve ha raccolto solo dissensi. L’Uefa infatti, da anni promuove lo slogan: «Stadio senza barriere». E ha già comunicato a Coni e Figc che non permetterà la disputa delle gare internazionali con le curve divise. All’Olimpico, però, sono già partiti i primi lavori per frazionare in 2 la Sud e la Nord. I materiali per la barriera potrebbero essere amovibili proprio per permetterne la rimozione temporanea. La Lazio non intende mettere un euro, al contrario della Roma. «La divisione creerà una serie di problemi per alcuni tifosi – ha ammesso il responsabile biglietteria As Roma FelizianiPurtroppo è inevitabile, ma è inutile arrabbiarsi. Parecchi posti sono comunque a disposizione nei settori 15 e 17, nella parte laterale della curva Sud».

Ieri mattina però 50 “fortunati” sono riusciti comunque ad effettuare il cambio posto nella Sud centrale. «Sono disponibili gli ingressi 19AD, 21 AD e 21B», ha comunicato, infatti, il gestore del Roma Store di via Appia tra lo stupore dei tifosi già pronti ad alzare la voce. «Ci hanno spiegato che la decisione di togliere i posti in curva era stata presa ad aprile e che per questo erano stati tenuti liberi alcuni seggiolini. Per fortuna non ho perso il posto in Sud anche se sarò lontano dai miei amici. Perché la Roma dice che quei posti non ci sono?», si domanda Massimo abbonato da 12 anni. Per qualcuno quei posti sono in realtà quelli “liberati” dai tanti tifosi colpiti da Daspo. Dopo la prima ondata (circa 25 dispositivi) ne arriverà una più massiccia che colpirà molti “capi” della Sud.

Caso Kehrer, conteso da Inter e Roma

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Leggo (F.Balzani) – Non solo Salah. Tra Roma e Inter c’è un altro caso che da sportivo potrebbe diventare legale. Si tratta di Thilo Kehrer, difensore tedesco classe ‘96 che ha trovato mesi fa l’accordo con i neroazzuri dopo essersi svincolato dallo Schalke 04. L’Inter però in queste settimane non ha depositato il contratto firmato con Kehrer, nella speranza di preservare i buoni rapporti con lo Schalke, probabile acquirente di Shaqiri, e inserire il difensore nello scambio. Kehrer, stella della Germania under 19 e impiegato spesso anche come terzino destro, però non ci sta e preferisce la Roma. I giallorossi negli ultimi giorni sono tornati a ad interessarsi a lui dopo un sondaggio della scorsa estate e sono pronti, forti del gradimento del giocatore, a “scippare” il talento chiesto espressamente da Mancini.

Sabatini a Londra, prendi 1 vendi 4. Nuovo approccio col Chelsea per Salah

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Leggo (F.Balzani) – Da Porta Portese a Portobello Road. Il mercato della Roma si è trasferito a Londra dove Sabatini sta provando a piazzare i tanti esuberi senza perdere d’occhio Salah e Dzeko. Il ds ha messo sul banco Ljajic, Doumbia, Destro e Gervinho. Almeno tre di loro faranno le valigie. Il serbo piace all’Aston Villa, ma la valutazione (14 milioni) è ritenuta troppo alta dal club di Birmingham che ha preso qualche giorno di tempo per pensarci. Doumbia è stato chiesto in prestito dal Watford, ma senza obbligo di riscatto. Condizione necessaria per la Roma che nei prossimi giorni incontrerà anche i dirigenti del Galatasaray. Il Watford sarebbe, invece, disposto a prendere a titolo definitivo Gervinho per 10 milioni. Ieri l’entourage dell’ivoriano era a Londra, ma il giocatore deve abbassare le pretese sull’ingaggio e “accontentarsi” dei 2,9 milioni che percepisce a Roma. Discorso diverso per Destro: il giocatore preferirebbe restare in Italia a meno di offerte indecenti di West Ham o Aston Villa. Resta aperta la pista Fiorentina che deve sostituire Gomez. L’affare potrebbe facilitare la trattativa per Salah. Ieri Sabatini ha parlato a lungo coi dirigenti del Chelsea. A Londra c’era pure l’egiziano che non è stato convocato da Mourinho per la tournée in Usa. Il gradimento del giocatore c’è da tempo, l’intesa economica coi Blues (prestito e riscatto a 20 milioni) non sembra un problema. Prima però va chiarita la questione con i viola che potrebbero fare un passo indietro in caso di “sconto” per Destro.

Col Chelsea si è parlato anche di Filipe Luis e Cuadrado: il terzino brasiliano (con passaporto italiano) è più di un’alternativa a Baba ma deve ridursi lo stipendio da 3,5 milioni mentre il colombiano rientrerebbe in corsa se dovesse sfumare Salah così come Draxler dello Schalke che però sembra vicino alla Juve. Nelle prossime ore è previsto un nuovo blitz anche a Manchester per Dzeko. Il mediatore italiano, che è rimasto in Inghilterra questi giorni, è ottimista. Il City vuole risolvere la questione entro 7 giorni e il rilancio della Roma a 23 milioni (più 3 di bonus) è stato accolto positivamente. Serve però uno sforzo in più per coprire la buonuscita di 4,2 milioni chiesta dal bosniaco. Infine Romagnoli che piace anche all’Arsenal. «La nostra offerta è immodificabile, resterà di 25 milioni», ha detto Galliani. Potrebbero bastare, ma solo dopo il possibile annuncio di Dzeko.

Florenzi, ginocchio destro guarito. Domani sfida al Real Madrid

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Leggo (F.Balzani) – Al freddo e senza Norman (volato in Canada per impegni personali). La Roma ieri ha sostenuto la prima giornata di allenamento australiana divisa in due sessioni. Quella mattutina, agli ordini di Lippie, si è concentrata sulla parte atletica nella palestra dell’hotel di Melbourne; al tramonto e col termometro che segnava 6 gradi la seduta tecnico-tattico al Lakeside Stadium, in vista della gara di domani col Real (ore 11 italiane). Dovrebbe tornare Florenzi che ha smaltito l’infiammazione al ginocchio destro, quotazioni in salita per Cole. «Siamo impressionati di trovare tifosi anche qui», ha detto l’ad Zanzi.

Tournée AS Roma, Strootman e Florenzi incontrano i tifosi al Rebel Sport di Melbourne – FOTO, VIDEO

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Dopo l’allenamento di questa mattina a Melbourne, Alessandro Florenzi e Kevin Strootman si sono concessi ai tifosi della Roma, presso il Rebel Sport, dove si è svolto un evento Nike. Tanto il pubblico presente, che ha acclamato i propri beniamini giallorossi.

Queste le parole dei due giallorossi ad asroma.it:

Benvenuto Kevin, come stai fisicamente e come va il recupero?
Strootman: “Grazie, sto migliorando sempre di più. Devo comunque allenarmi molto per tornare con la squadra”.

Ti sei rotto un legamento?
S: “Ci sono stati dei problemi ma come saprete ho fatto un intervento e tutto è andato bene e mi sto allenando sempre di più per tornare con la squadra che è la cosa più importante”.

Eri mai stato qui in Australia?
S: “No, per me è la prima volta”.

Cosa ne pensi di questo paese?
S: “Non abbiamo ancora visto molto della città, ma soltanto la differenza di fuso che per ora è un piccolo problema per alcuni di noi. E’ comunque molto bello essere qui e allenarci. E’ la prima volta qui per tanti di noi”.

Sorpreso che ci siano così tanti tifosi che vi amano?
S: “Sì ed è sempre bella come cosa. Vedo un sacco di tifosi qui. Non so se ci sono italiani? Si li vedo! Ovunque andiamo abbiamo un sacco di fan quindi è bello vederlo in ogni paese. L’Australia è molto lontana ma ci conoscono comunque bene”.

Kevin siete stati in tv ieri e abbiamo avuto un sacco di telespettatori: hai visto per caso?
S: “No, non l’ho visto. Ma spero che domani a vedere la partita ne saranno altrettanti”.

Alessandro, eri mai stato qui prima d’ora?
Florenzi: “No, è la prima volta anche per me”.

Visto quanti fans avete?
F: “Sì e non mi aspettavo che potessero essere così tanti”.

Possiamo tradurre a Alessandro : “I love you mate!”
F: (ride) “Il calore dei romani si fa sentire in tutto il mondo e questa è sicuramente una cosa bella”.

Siete già stati a vedere lo stadio dove giocherete?
F: ” Ancora non l’abbiamo visto ma so che può contenere 110.000 persone. Sarà sicuramente un bellissimo spettacolo per noi e per i tifosi, sia nostri che del Real”.

Roma, missione Salah. Si pensa ad un prestito con riscatto obbligatorio

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Il Tempo (A.Serafini) – Biglietti aerei sempre aperti e prenotazioni dell’ultimo minuto. Praticamente la normalità per Walter Sabatini, volato mercoledì sera a Londra (oggi è atteso a Roma) per depennare almeno una parte dei tanti appuntamenti fissati in agenda. Il viaggio nella City infatti ha dato la possibilità strategica di potersi muovere liberamente su più fronti, mostrando il campionario dei possibili partenti e allo stesso tempo sferrare un altro colpo per gli obiettivi in entrata. E se ogni operazione sembra essere legata all’altra, Sabatini ha cominciato il tour fermandosi a colloquio col Chelsea e con l’entourage di Salah, non convocato dal club inglese per la tournée canadese e ormai separato in casa in attesa di cambiare destinazione.

La Roma ha continuato a monitorare la situazione legata più che altro alla contesa creata dalla Fiorentina dopo l’addio forzato dell’egiziano. Per questo il ds ha preferito aspettare, forte dell’accordo raggiunto con il ragazzo, iniziando a richiedere informazioni al Chelsea sulla formula del trasferimento. Non è stata scartata l’ipotesi di un prestito oneroso con obbligo di riscatto di fronte all’alta valutazione (poco superiore ai 20 milioni) avanzata dai «Blues». Per ammorbidire ulteriormente le parti rimane viva l’ipotesi del passaggio di Destro proprio alla Fiorentina, soluzione più gradita all’attaccante, ma che convince poco la Roma che dovrebbe cederlo in prestito secco. Operazione fattibile soltanto nel caso in cui Destro decidesse prima di rinnovare il contratto con i giallorossi allungando così l’attuale scadenza fissata a giugno 2017.

Intanto non si molla Dzeko. Il procuratore del bosniaco, Redzepagic, ha informato Sabatini sull’andamento dell’affare, non ancora conclusa, ma meno distante dopo l’ultima offerta romanista da 23 milioni bonus compresi. Adesso si aspetta una nuova controproposta da Manchester, che dopo aver sparato sopra i 30 milioni si è detto disponibile a limare la distanza non prima però di aver risolto alcune clausole economiche col giocatore.

Ma prima di comprare c’è sempre la possibilità di vendere. Rispediti al mittente i 23 milioni messi sul tavolo dal Milan per Romagnoli, il ds ha ascoltato l’interesse molto più che concreto avanzato da Arsenal e un altro grande club inglese: il tetto romanista però continua a non scendere sotto i 30 milioni. Poi a rotazione spazio agli altri possibili partenti. Nonostante la volontà di Destro di rimanere in Italia, il West Ham e l’Aston Villa hanno alzato nuovamente l’offerta provando a convincere club e giocatore. Cifre che però non sono state ritenute soddisfacenti, così come per Gervinho richiesto dal Watford di Pozzo. Timide anche le informazioni sempre dell’Aston Villa per Ljajic e dell’onnipresente West Ham per Doumbia.

Attesa condizionata anche per il terzino sinistro: l’accoppiata Dzeko-Salah esclude inevitabilmente Baba (sprovvisto di passaporto comunitario) e allo stesso tempo fortifica la posizione di Adriano, che aspetta solo il via libera dal Barcellona per trasferirsi nella capitale. Intesa di massima raggiunta anche con il portiere argentino Romero, nonostante l’ultimo tentativo di rialzo sull’ingaggio. Passi avanti del Latina, passata in vantaggio nella lotta con il Crotone per aggiudicarsi il prestito del giovane Matteo Ricci.

Main sponsor, dirigenza a Istanbul per chiudere l’accordo con Turkish Airlines

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Il Tempo – Un blitz in piena regola quello della dirigenza giallorossa a Istanbul la settimana scorsa. Mentre la squadra si allenava a Pinzolo il Ceo Italo Zanzi e Giorgio Brambilla direttore marketing, sono volati nella capitale turca per chiudere l’accordo per il main sponsor «esterno» che manca ormai da troppi anni al club giallorosso. L’azienda in questione è la Turkish Airlines che già qualche tempo addietro era stata vicina alla Roma ma che poi aveva rinunciato perché definì «troppo alta» la richiesta economica del club di Trigoria. Secondo fonti vicine alla compagnia di Istanbul le pretese adesso sarebbero minori anche perché la Roma, che ha già intrecciato un discorso per il futuro con Ethiad una volta ultimato lo stadio, punterebbe al momento a un accordo per due o tre anni: quindi con minore investimento dell’azienda interessata alla sponsorizzazione.

Una sorta di accordo ponte prima del «matrimonio» in grande stile con lo sponsor che potrebbe anche dare il nome allo stadio di proprietà che dovrebbe nascere a Tor di Valle. La compagnia di bandiera turca, in grande espansione dopo la ristrutturazione aziendale e i nuovi investimenti che al momento la mettono tra le migliori d’Europa, ha aperto delle nuove tratte «da e su» Roma (e in diverse altre città italiane) e sarebbe molto interessata a una presenza nella Capitale: non a caso nel recente passato ha anche fatto un sondaggio «economico» con la Lazio.

Allenamento tecnico-tattico per la Roma. Nel pomeriggio la seconda seduta – FOTO, VIDEO

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Secondo giorno di lavoro sul campo per gli uomini di Rudi Garcia che hanno iniziato la loro terza giornata del tour australiano allenandosi di nuovo al Lakeside stadium di Melbourne.

Sessione prevalentemente tecnico-tattica quella che ha visto impegnati Totti e compagni, preceduta da un riscaldamento senza palla.

Oggi pomeriggio i giallorossi si alleneranno al Merlborne Cricket Ground, campo dove domani sfideranno il Real Madrid nella prima gara della International Champions Cup in Australia.

asroma.it

Mercato Roma. In casa Juve torna di moda il nome di Baba per la fascia sinistra

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Non solo Alex Sandro per la fascia sinistra. Torna molto di moda la candidatura di Baba per la Juve. Per Alex Sandro la richiesta del Porto è di 20 milioni più bonus ma ai portoghesi piacerebbe inserire Llorente nella trattativa. La Juve qualcosa a sinistra farà, non è escluso che nell’ambito della missione in Germania per chiudere Vidal al Bayern i bianconeri possano fare un blitz per parlare con l’Augbsurg di Baba. Quest’ultimo piace sempre molto alla Roma, ma la Juve torna in pista.

Pedullà

Mercato Roma. Il Napoli ha messo sul piatto 28 milioni per Romagnoli, ma c’è il rifiuto di Sabatini

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Una stagione da vero protagonista con la Sampdoria, in Serie A, a meno di vent’anni. E adesso, dopo il ritorno alla Roma, protagonista sul mercato, scontato. Alessio Romagnoli è oggetto del desiderio di tanti club, su tutti Milan e Napoli. E proprio il club azzurro si è spinto nei giorni scorsi ad offrire 28 milioni per il difensore classe ’95, vedendosi però rispondere ancora una volta di no. I giallorossi sono irremovibili: vogliono 30 milioni.

Di Marzio