Non più di due mandati e solo 8 anni in carica. Rischiano il posto 29 presidenti su 45

Sede FIGC

Il Corriere della Sera – Non più di due mandati e comunque al massimo otto anni in carica. Potrebbero diventare più severe le regole per le nomine ai vertici del Coni e delle varie Federazioni sportive. Una vera e propria rivoluzione anche perché con le nuove norme 29 degli attuali 45 presidenti delle federazioni sarebbero costretti a lasciare il posto. Tutto questo dopo Rio. Un dato che fa riflettere, e anche comprendere, quanto i vertici sportivi siano poco propensi al ricambio. Rischia di provocare un terremoto l’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle al ddl sul rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e delle federazioni sportive nazionali, approvato in commissione Cultura del Senato. Se sarà votato e diventerà legge saranno parecchi a dover mollare il posto.

«Grazie al M5S — spiega la prima firmataria dell’emendamento Enza Blundo — arriva una ventata di democrazia e trasparenza anche nello sport. In Commissione Cultura è stato approvato un emendamento che pone un limite alla durata del mandato dei vertici del Coni e delle altre Federazioni sportive nazionali. L’emendamento è passato con parere favorevole del governo che pure all’inizio si era opposto. L’emendamento approvato introduce il limite drastico di un solo voto per delega nell’ambito delle votazioni per l’elezione degli organi direttivi, prevede il voto segreto e riduce a due il limite dei mandati per i dirigenti del Coni e delle altre Federazioni. È in ogni caso preclusa la permanenza in carica oltre il termine di otto anni». Ora però servirà l’approvazione del Senato per arrivare al via libera definitivo.

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