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Insulti razzisti a Gerson. La Roma si schiera con il centrocampista: “Uno di noi, per sempre”

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Ancora una volta la Roma si oppone al razzismo. Il club giallorosso ha preso le difese di Gerson. Durante FlamengoBahia, sfida vinta dai rossoneri 4-3, l’ex centrocampista della Roma è stato insultato da Ramirez. Come dichiarato dal classe ’97, il trequartista colombiano ha dichiarato: “Taci, n****.” L’episodio, racconta Gerson, è avvenuto quando Ramirez e Bruno Henrique sono entrati in contatto, con lo stesso Gerson intervenuto per sedare gli animi. Un gesto che creato tanta eco in Brasile e che ha convinto la Roma ad intervenire. Tramite i propri canali social, la società giallorossa ha così rincuorato Gerson: “Ci piace vederti così: sorridente. Forza, Gerson. Uno di noi, per sempre“, il testo del tweet.

Atalanta-Roma 4-1, le pagelle dei quotidiani: disfatta giallorossa, Mirante peggiore in campo

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BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: The AS Roma team pose for a photo ahead of the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Pagine Romaniste – La Roma esce travolta dal Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta. Non basta la rete di Dzeko nei primi minuti della partita, nella ripresa i padroni di casa ribaltano il risultato, chiudendo la partita sul 4-1. Fioccano le insufficienze dei giallorossi, a partire da Mirante: male la sua uscita su Gosens, poi rimane immobile sulle altre reti. Sottotono anche la partita di Pedro, lontano dal giocatore che si era visto ad inizio stagione. Male anche i cambi operati da Fonseca, che non riescono a tenere il passo con quelli di Gasperini e la Roma colleziona l’ennesima sconfitta contro le big in campionato.

LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. Elefante) 

Mirante 5; Mancini 6, Smalling 5.5, Ibanez 5.5; Karsdorp 5, Veretout 5, Pellegrini 6, Spinazzola 5.5; Pedro 5, Mkhitaryan 5.5; Dzeko 6. Subentrati: Bruno Peres 5, Cristante s.v., Villar s.v., Carles Perez s.v. Allenatore: Fonseca 5.

IL TEMPO (A. Austini) 

Mirante 5; Mancini 5.5, Smalling 5, Ibanez 5.5; Karsdorp 5.5, Veretout 5, Pellegrini 5, Spinazzola 5.5; Pedro 5, Mkhitaryan 6.5; Dzeko 7. Subentrati: Bruno Peres 5, Cristante s.v., Villar s.v., Carles Perez s.v. Allenatore: Fonseca 5.

IL CORRIERE DELLA SERA (L. Valdiserri) 

Mirante 4.5; Mancini 5.5, Smalling 4, Ibanez 5; Karsdorp 4.5, Veretout 4.5, Pellegrini 5, Spinazzola 5.5; Pedro 5, Mkhitaryan 5.5; Dzeko 5.5. Subentrati: Bruno Peres 4.5, Cristante s.v., Villar s.v., Carles Perez s.v. Allenatore: Fonseca 4.

IL CORRIERE DELLO SPORT (R. Maida)

Mirante 4; Mancini 6, Smalling 5, Ibanez 5; Karsdorp 5, Veretout 5, Pellegrini 5, Spinazzola 5.5; Pedro 4, Mkhitaryan 6; Dzeko 6. Subentrati: Bruno Peres 5, Cristante s.v., Villar s.v., Carles Perez s.v. Allenatore: Fonseca 5.

TUTTOSPORT (G. Signorelli) 

Mirante 5; Mancini 5.5, Smalling 5, Ibanez 5.5; Karsdorp 5, Veretout 5, Pellegrini 5.5, Spinazzola 6; Pedro 4.5, Mkhitaryan 5.5; Dzeko 6. Subentrati: Bruno Peres 5, Cristante s.v., Villar s.v., Carles Perez s.v. Allenatore: Fonseca 5.

LA REPUBBLICA (M. Crosetti)

Mirante 4.5; Mancini 5.5, Smalling 5, Ibanez 6.5; Karsdorp 5.5, Veretout 5, Pellegrini 5.5, Spinazzola 6; Pedro 5, Mkhitaryan 5.5; Dzeko 6. Subentrati: Bruno Peres 5.5, Cristante 5.5, Villar s.v., Carles Perez 5. Allenatore: Fonseca 6.

IL MESSAGGERO 

Mirante 3; Mancini 5, Smalling 4.5, Ibanez 5; Karsdorp 5, Veretout 4.5, Pellegrini 5, Spinazzola 6; Pedro 4.5, Mkhitaryan 5; Dzeko 5.5. Subentrati: Bruno Peres 4, Cristante 5.5, Villar s.v., Carles Perez s.v. Allenatore: Fonseca 4.

IL ROMANISTA (F. Pastore) 

Mirante 4.5; Mancini 5.5, Smalling 5.5, Ibanez 6; Karsdorp 5, Veretout 5, Pellegrini 6, Spinazzola 6.5; Pedro 5.5, Mkhitaryan 6.5; Dzeko 6. Subentrati: Bruno Peres 5, Cristante 5, Villar s.v., Carles Perez s.v. Allenatore: Fonseca 5.5

Roma, un crollo mentale

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BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: Edin Dzeko of Roma battles for possession with Cristian Romero of Atalanta B.C. during the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Corriere dello Sport (G.Dotto) – Batosta nei numeri ma non nella sostanza, e comunque sconfitta che brucia, al fondo di una partita feroce in tutti i sensi possibili. Per l’andamento e per l’esito. I temi ora sono due, forse tre. Il primo sarà più facilmente strombazzato in tutti i circuiti oracolanti della città, quello degli “scontri diretti”. L’idea cioè che la Roma sia affetta da chissà quale male oscuro quando incontra le “grandi”. Ieri, contro gli ossessi di Gasperini, ha tenuto fino a che ha potuto. Se l’è giocata alla pari per sessanta minuti, fino a che le gambe e la testa sono state a regime. Poi, Ilicic, l’1-2 in pochi minuti, lo schianto mentale ancora prima che fisico. La Roma non soffre di complessi congeniti verso l’ubi maior, soffre di altro.

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Se due dei tre extra, vale a dire Dzeko e Pedro, sono così al di sotto del loro standard, rischi di diventare una squadra poco più che normale. Se quello dello spagnolo può essere interpretato come un calo di condizione, un dubbio e una domanda s’impongono: siamo sicuro che tenerlo così lontano dalla porta non significhi sprecarlo? Il caso Dzeko preoccupa di più. Urge capire cosa e quanto manca per riaverlo per quello che è sempre stato: un indispensabile fattore di differenza. L’altro tema è quello dei portieri. In questo momento Mirante e Pau Lopez sono impegnati in una gara al peggio che toglie certezze e destabilizza la squadra. Serve una brillante ispirazione da qui a gennaio.

Se l’asticella si alza, la Roma non la salta

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Un po’ guerriera e un po’ bambina, per sintetizzare il pensiero di Fonseca. Ma non basta lo sdoppiamento di personalità a raccontare una squadra che, al di là della disfatta Bergamo, si squaglia quasi sempre nei momenti decisivi, ovvero gli scontri diretti. Così è difficile immaginare di raggiungere la Champions League, anche se la classifica continua a confortare le speranze della Roma. Sarà un problema di atteggiamento, come afferma l’allenatore, ma contro l’Atalanta sono venuti a galla i soliti limiti di un gruppo che sa essere dominante contro le avversarie più deboli e che si lascia intimidire da chi gioca per gli stessi obiettivi. 

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Come contro il Napoli, la Roma ha incassato quattro gol. Mollando completamente la partita quando ancora c’era il tempo di rimediare allo svantaggio. Questa è un’altra costante che dovrebbe preoccupare l’allenatore: c’è modo e modo di perdere. La Roma in questo campionato ha conquistato appena 2 punti in 4 partite contro le grandi, uno con la Juventus sperimentale di Pirlo e uno a San Siro con il Milan.

Roma, con DiFra c’è aria di cambi

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ROME, ITALY - DECEMBER 17: Paulo Fonseca, head coach of Roma looks on as he wears a face mask ahead of the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on December 17, 2020 in Rome, Italy. The match will be played without fans, behind closed doors as a Covid-19 precaution. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – Mercoledì, nell’ultima partita di questo 2020, la Roma affronterà il Cagliari di Eusebio Di Francesco. Per la prima volta il tecnico che appena due anni e mezzo fa portò la squadra giallorossa in semifinale di Champions League affronta il suo passato e torna all’Olimpico da ex in un nostalgico amarcord. Fonseca probabilmente rivedrà qualcosa nella formazione che ieri è stata sconfitta pesantemente a Bergamo. La squadra tornerà ad allenarsi questa mattina a Trigoria, da verificare le condizioni di Spinazzola, uscito nella ripresa per un risentimento al flessore della coscia sinistra. Le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni, ma la partita con il Cagliari è a rischio.

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Se Spinazzola non dovesse farcela, a sinistra potrebbe essere confermato Bruno Peres, ma potrebbe avere qualche chance anche Calafiori. Fonseca adesso può fare delle scelte, perché tranne Zaniolo ha recuperato tutti i giocatori, da infortuni e Covid. Cristante e Kumbulla sono in corsa per tornare titolari, Smalling non è ancora al cento per cento. Cristante a centrocampo può portare forze fresche e nonostante si sia sacrificato spesso nel ruolo di difensore, resta un centrocampista e se non gioca con continuità nel suo ruolo rischia di perdere la Nazionale.

Il Natale giallorosso con Roma Cares si riempie di solidarietà

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Il Tempo (E.Zotti) – A pochi giorni dal Natale, l’impegno della Roma sul sociale è più forte che mai. Nella mattinata di ieri infatti sul campo «Di Bartolomei» del centro tecnico di Trigoria, i genitori dei ragazzi della scuola calcio del settore giovanile giallorosso e delle Academy si sono offerti per una donazione del sangue organizzata al Fulvio Bernardini in collaborazione con la Croce Rossa Italiana.

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Bruno Conti ha fatto gli onori di casa accogliendo i piccoli calciatori e le loro famiglie insieme alla mascotte Romolo. La raccolta di sangue di ieri è soltanto uno dei tanti eventi organizzati dalla fondazione Roma Cares nel periodo natalizio. In un anno difficile per chiunque a causa del Covid-19, il sostegno del club giallorosso si è rivolto a realtà che operano nella Capitale per affrontare le emergenze sociali, intensificando il programma di attività rivolte a strutture ospedaliere, case famiglia, parrocchie, associazione e centri di accoglienza.

Fonseca: “Prima guerrieri, poi ripresa da ragazzini”

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Il Tempo (F.Biafora) – “Un primo tempo da guerrieri e una ripresa da ragazzini“. Non usa mezze misure Fonseca per analizzare la partita della sua Roma contro l’Atalanta. Una gara che poteva rappresentare la spinta definitiva verso l’alto e non deve ora trasformarsi in un brutto contraccolpo psicologico. Il tecnico scansa via ogni alibi sul giorno di riposo in meno rispetto agli avversari e chiarisce i motivi del ko: “Abbiamo fatto un primo tempo con grande intensità, da guerrieri, e un secondo da bambini, con un atteggiamento totalmente diverso. Abbiamo iniziato ad essere lontani, poco aggressivi, contro l’Atalanta non te lo puoi permettere. E’ un problema di atteggiamento, una squadra che ha fatto quel primo tempo non può cambiare così”.

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A finire sul banco degli imputati è lo stesso tecnico, accusato per i cambi tardivi: “La squadra ha fatto bene nel primo tempo e ho creduto che potesse continuare così. L’ingresso di Ilicic ha cambiato la partita, ha fatto come voleva. Adesso non è tempo di piangersi addosso: in questi due giorni va preparata la decima ed ultima partita dell’attuale ciclo, per poi staccare la spina dopo il Cagliari e ricaricare le batterie durante le festività natalizie.

Ryan Friedkin in pressing su Reynolds

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FRISCO, TX - OCTOBER 14: FC Dallas defender Bryan Reynolds 14 looks up field as he dribbles the ball during the game between FC Dallas and Sporting Kansas City on October 14, 2020 at Toyota Stadium in Frisco, TX. Photo by Matthew Visinsky/Icon Sportswire SOCCER: OCT 14 MLS, Fussball Herren, USA Sporting Kansas City at FC Dallas Icon201014026

Il Tempo (F.Biafora) –  Un pressing incessante per provare a chiudere il primo acquisto della sessione invernale di calciomercato. Prima della partita contro l’Atalanta sono andati in scena altri contatti tra Ryan Friedkin e l’entourage di Renynolds, terzino destro in forza al FC Dallas. Il vicepresidente della società di Trigoria che sta spingendo sull’acceleratore e sta cercando di evitare la rimonta d’altri club.

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Oltre all’interesse della Roma va segnalato il forte interesse della Juventus e del Bruges, con anche Marsiglia, Lione, PSG e Bayern Monaco che osservano da vicino. Il Milan ha invece deciso di defilarsi visto che il crescente costo del cartellino, che un paio di mesi fa veniva valutato 3,5 milioni ed ora è schizzato ad un valore più che raddoppiato. Per la notte italiana era fissata una riunione tra Bryan Reynolds, il padre e i suoi agenti per valutare con attenzione la proposta della Roma dei Friedkin, che possono vantare una corsia preferenziale nella trattativa avendo un rapporto di amicizia con i proprietari di Dallas.

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Orgoglio Mancini: “Inferiori alle big? Non è vero”

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Il Tempo (E.Zotti) – La brutta sconfitta arrivata in casa dell’Atalanta non ridimensiona la Roma. Ne è convinto Gianluca Mancini, mentre analizza la gara persa: “Bisogna lavorare, ma non ci sentiamo inferiori alle grandi squadre. Col Napoli è stata una partita diversa, oggi (ieri, ndr) nel primo tempo abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Dobbiamo accelerare questo percorso di crescita“.

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Il centrale difensivo parla di blackout per spiegare un secondo tempo in cui i giallorossi hanno concesso ai nerazzurri di arrivare al gol per quattro volte: “Con le grandi non è questione di fare fatica, abbiamo retto il confronto in altre circostanze. Bisogna andare avanti, ripartire e cercare di non prendere questi gol. Ci sta calare fisicamente, ma queste reti non si possono prendere perché invece di restare a contatto e provare a rimettere le cose a posto si mandano le partita in vacca“. 

La Roma torna piccola

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BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: Edin Dzeko of Roma battles for possession with Cristian Romero of Atalanta B.C. during the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Il Tempo (T.Carmellini) – La Roma si ferma a Bergamo. Fonseca sbatte sull’Atalanta di Gasperini che ritrova gioco e voglia confermando di essere in grado di disputare una ripresa da infarto, che culmina con tre gol in quindici minuti. I giallorossi, che vanno in vantaggio dopo due minuti con il gol di Dzeko e giocano un buon primo tempo, escono dal campo nella ripresa attoniti davanti alla crescita esponenziale dell’Atalanta e perdono  così di nuovo contatto dalla vetta.

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A conferma di un trend che inizia a diventare preoccupante: la Roma va forte con le “piccole”, ma rallenta clamorosamente con le “grandi” considerando che ha incassato otto gol nelle due trasferte con Napoli e Atalanta. Numeri che vanno velocemente invertiti se si vuole ancora contare in questo campionato anche se il bilancio finale, della sfida di ieri, è sicuramente troppo severo per una Roma che ha giocato seppur a tratti un buon calcio. C’è da tornare al lavoro subito, già a partire dalla sfida in programma mercoledì sera all’Olimpico contro il Cagliari: alla Roma serve una vittoria per rialzare la testa e poter trascorrere un Natale sereno.

Spinazzola va ko, Calafiori si scalda

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ROME, ITALY - DECEMBER 17: Leonardo Spinazzola of Roma warms up ahead of the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on December 17, 2020 in Rome, Italy. The match will be played without fans, behind closed doors as a Covid-19 precaution. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Tempo (E.Zotti) – Oltre alla beffa si teme anche il danno. Spinazzola è uscito malconcio dalla gara di Bergamo. Il terzino -che nel primo tempo aveva colpito un palo- è stato costretto a chiedere il cambio nella ripresa per un fastidio al flessore e sarà valutato nei prossimi giorni. Contro il Cagliari potrebbe essere sostituito da Calafiori, con Bruno Peres in ballottaggio con Karsdorp sulla destra. La squadra tornerà ad allenarsi oggi.

Pedro si è perso, Spinazzola si fa male. Mancini: “E’ il solito blackout”

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Il Messaggero (G.Lengua)Pedro avrebbe dovuto essere il giocatore che dava qualità alla trequarti romanista. Dalla partita contro il Genoa lo scorso 8 novembre, il suo rendimento è andato calando, fino ad arrivare a ieri, giornata in cui il suo aiuto sarebbe stato determinante. Fonseca lo aveva chiesto la scorsa estate perché la Roma aveva bisogno di giocatori carismatici, capaci di vincere senza timore dell’avversario. Il tecnico gli ha dato fiducia dopo la panchina contro il Torino, ma lui non l’ha ripagata.

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Spinazzola ha chiesto la sostituzione, uscito per un fastidio al flessore sinistro (infortunio numeri 36) e al suo posto è entrato Bruno Peres, che ha contribuito a far traballare la difesa. Del blackout romanista non riesce a darsi spiegazioni neanche Mancini: “Ci sta calare fisicamente, ma questi gol non si possono prendere. Invece di restare a contatto e provare a rimettere le cose a posto si mandano le partite in vacca”. 

Tonfo Roma, Fonseca durissimo: «Secondo tempo da bambini»

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Corriere della Sera (G.Piacentini) – Ennesimo esame fallito dalla Roma, che perde 4-1 a Bergamo contro l’Atalanta dopo essere passata in vantaggio col gol numero 112 giallorosso di Edin Dzeko. Come le capita spesso, la squadra di Paulo Fonseca è crollata nel secondo tempo, e il tecnico portoghese non riesce a farsene una ragione. La sua analisi, a fine partita, è durissima.  «È difficile spiegare quello che è successo e il cambiamento che c’è stato tra un tempo e l’altro. Nel primo siamo stati guerrieri, nel secondo siamo stati bambini. La squadra ha fatto una prima parte di grande intensità contro una squadra come l’Atalanta, questo è difficile».

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La trasformazione, in negativo, nell’intervallo. «È cambiato l’atteggiamento, la squadra ha iniziato ad essere lunga e poco aggressiva, contro l’Atalanta può essere fatale. È una questione di atteggiamento: le partite durano novanta minuti e non quarantacinque, una squadra che ha giocato quel primo tempo non può cambiare atteggiamento nella ripresa»

Fonseca, la big resta indigesta: “Abbiamo giocato da bambini”

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Il Messaggero (S.Carina)La Roma di Fonseca non sa perdere. Quando lo fa, lascia i tre punti ma spesso anche la faccia. Dopo il poker subito al San Paolo, ieri è arrivato quello servito da Gasperini. Ancora una volta, Paulo stecca con una big. I numeri sono impietosi: appena 4 punti in 6 gare con le migliori (Milan, Juventus, Napoli, Atalanta, Sassuolo e Verona), che offuscano in parte l’en-plein contro le medio-piccole (7 su 7).

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Davanti all’ennesimo black-out, il portoghese non si capacita: “Non voglio cercare alibi, una squadra che fa un primo tempo da guerrieri con grande intensità poi non può giocare una ripresa da bambini. E’ una questione di atteggiamento, abbiamo giocato soltanto 45 minuti e non 90. Se lo fai contro l’Atalanta, diventa difficile“. Fonseca non ha saputo rispondere a Gasperini, cambi tardivi e la squadra è andata via spengendo la luce.

La Roma si illude per un tempo, poi la vera Atalanta la travolge

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BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: Luis Muriel of Atalanta B.C. celebrates with team mates after scoring their sides third goal during the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Se Gasperini incontrasse sempre Fonseca vincerebbe ogni anno il premio di miglior allenatore dell’anno. Tre partite e tre vittorie dell’Atalanta contro la Roma alla portoghese, ma quella di ieri, con una fragorosa rimonta da o-1 a 4-1, rischia di essere importantissima per il futuro delle due squadre. L’Atalanta rientra a pieno nella zona Champions League: se vincerà il recupero con l’Udinese avrà fatto gli stessi punti dei giallorossi.

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L’ingresso di Ilicic nella ripresa ha completamente rivoltato la gara. La Roma, che era partita come nei sogni con un gol di Dzeko al 3′ e un palo colpito da Spinazzola al 9′, nel secondo tempo è stata travolta da una valanga. La Roma ha fallito l’ennesimo esame di maturità. Fonseca è sempre in difficoltà negli scontri diretti e nei quattro big match dell’anno ha preso due punti e 13 gol: 2 contro la Juve, 3 contro il Milan, 4 contro il Napoli e 4 contro l’Atalanta. Contro le piccole, i tre tenori – Dzeko, Pedro, Mkhitararyan – vanno come treni, contro le big, invece, la squadra non è in grado di sopportare la carta d’identità.

La Roma crolla ancora

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BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: Edin Dzeko of Roma is challenged by Berat Djimsiti of Atalanta B.C. during the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Il Messaggero (U.Trani) – L’Atalanta ha fatto a meno di Gomez e, con la ricchezza della sua rosa, ha demolito i giallorossi 4-1. Il 3-4-2-1 di Fonseca ha retto un’ora prima di sfasciarsi, senza che dalla panchina fosse stato studiato qualche aggiustamento in corsa. La Roma si fa staccare dalle tre di testa: è a -7 dl Milan, -6 dell’Inter e -4 dalla Juve. Da quando c’è Fonseca, non riesce ad alzare la voce contro le big: appena 4 punti in 6 partita dall’inizio del campionato, 4 pareggi e 2 ko (8 gol subiti).

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Il raccolto è venuto battendo le 7 squadre dall’undicesimo posto in giù. Forte le con le deboli, fragile con le migliori. L’assetto scelto da Fonseca tiene fino all’intervallo, al ritorno in campo si sbriciola. Si fa male Spinazzola e la Roma esce definitivamente di scena. Mirante non trova il pallone sul cross di Ilicic e Gosens segna a porta vuota, Veretout avvia il contropiede di Muriel, poi Ilicic si prende l’applauso finale. Di Bello, come a Napoli, azzera il recupero.

Furia Fonseca: “Secondo tempo da ragazzini”

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La Repubblica (F.Ferrazza) – La Roma crolla a Bergamo, dopo aver sognato di poter restare aggrappata alla Juventus grazie al gol del vantaggio di Dzeko. Gol numero 112 per il bosniaco, che diventa terzo solitario nella classifica dei marcatori giallorossi di sempre. Traguardo personale prestigioso, che però non basta per arrivare indenni al termine della sfida con l’Atalanta. Sconfitta per 4-1, la squadra di Fonseca si perde completamente nella ripresa, sprofondando in un blackout che riporta con la memoria alla trasferta di Napoli e che ridimensiona le ambizioni di un gruppo che era chiamato ad alzare l’asticella.

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«Abbiamo fatto un primo tempo da guerrieri e una ripresa da ragazzini. È davvero difficile spiegare questo cambio d’atteggiamento nel secondo tempo. Io non voglio cercare alibi, ma una squadra che gioca in quel modo la prima parte, non può perdere aggressività. È difficile capire cosa sia successo, forse anche un problema di maturità». Il mister portoghese si confronterà con i Friedkin, in questi giorni, per capire motivazioni e obiettivi del gruppo e per parlare del mercato di gennaio.

Fonseca, altro esame fallito. Milano vola

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BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: Jordan Veretout of Roma is challenged by Berat Djimsiti of Atalanta B.C. during the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Il Messaggero (R.Buffoni) – Respinta con perdite. La Roma ha fallito un altro esame di maturità, incassando a Bergamo una nuova, pesante sconfitta. Quattro i gol al passivo, come a Napoli. A niente serve l’illusione del gol di Dzeko in apertura di match. La squadra di Fonseca è durata un’ora al Gewiss Stadium, perdendo prima il duello fisico, poi quello tattico: l’ingresso di Ilicic ha fatto saltare il banco a Fonseca, rimasto a guardare il castello di carta crollare. Cambi tardivi e sconfitta, l’ennesima contro una big. Al Natale ci arrivano a tutto gas le milanesi, con i rossoneri che passano in casa del Sassuolo con il gol più veloce della storia della Serie A e l’Inter di Conte vince sullo Spezia e mette via la sesta vittoria di fila.

Fonseca amaro: «Avvio da guerrieri, ripresa da bambini»

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La Gazzetta dello Sport – Forse la sensazione che qualcosa potesse cambiare, Paulo Fonseca, l’aveva avuta poco prima dell’intervallo, quando si sgolava dalla sua area tecnica:  «Ci stiamo abbassando troppo». La Roma era avanti 1-0 e l’Atalanta non aveva praticamente mai calciato in porta, ma un allenatore certe cose le intuisce prima. La squadra era stata aggressiva, corta, ben organizzata per almeno 40′. Poi è calata la notte. Quattro gol presi come a Napoli e la stessa sensazione del San Paolo: sul più bello, la Roma sparisce.

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«Dopo un primo tempo da guerrieri, abbiamo giocato da una ripresa da ragazzini, da bambini» ammette alla fine il tecnico portoghese. Che non cerca scuse nel giorno di riposo in meno, dopo il posticipo di giovedì con il Torino. «Non voglio alibi, è solo una questione di atteggiamento: se avessimo mantenuto lo stesso spirito del primo tempo, avremmo vinto anche oggi».

Serie A, Lazio-Napoli 2-0. Decidono la sfida Immobile e Luis Alberto

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ROME, ITALY - DECEMBER 20: Luis Alberto of SS Lazio celebrate a second goal with SS Lazio head coach Simone Inzaghi during the Serie A match between SS Lazio and SSC Napoli at Stadio Olimpico on December 20, 2020 in Rome, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Finita la gara all’Olimpico tra Lazio e Napoli, posticipo della tredicesima giornata di Serie A. Il Napoli si presenta alla sfida con numerose assenze e i biancocelesti perdono Acerbi poco prima della gara. La partita la fanno i biancocelesti fin dai primi minuti e al 9′ sono già in vantaggio grazie a Ciro Immobile abile a sfruttare un assist di Marusic dalla sinistra.

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Il Napoli prova a rispondere con diverse occasioni, ma l’imprecisione attanaglia la squadra di Gattuso. Nel secondo tempo la Lazio riesce a raddoppiare con un gol di Luis Alberto servito perfettamente dal solito Immobile. I partenopei provano in ogni modo, ma non riescono a trovare la rete che li rimetterebbe in partita. La Lazio si porta così all’ottavo posto a 21 punti, mentre il Napoli rimane al quinto posto con 24 punti in classifica.