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Rugani: “Oggi contro una squadra forte dovremo fare una partita di alto livello”

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Daniele Rugani, difensore della Juventus, è stato intervistato durante il pre-partita di Roma-Juventus. Queste le sue parole:

RUGANI A DAZN

Arrivi da un’ottima prestazione contro il Napoli, come stai vivendo queste settimane?

Sono felice delle possibilità ma quello che conta è la squadra. E’ un mese importante, abbiamo bisogno di tutti e adesso abbiamo una partita importantissima oggi, anche altre dopo, ma oggi contro una squadra forte dovremo fare una partita di alto livello.

Stai giocando in coppia con de Ligt, vedi qualcosa in lui?

Non ha bisogno di troppe parole da parte mia, sappiamo che giocatore è. Giocare con lui è un piacere, dobbiamo fare e fare una bella partita anche oggi. Qui a Roma è sempre difficile, lo sappiamo, faremo il nostro meglio.

Cristante: “Siamo arrabbiati per la sconfitta contro il Milan. È importante vincere uno scontro diretto”

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AS Roma v Sassuolo Calcio - Serie A Bryan Cristante of AS Roma celebrates after scoring first goal during the Serie A match between AS Roma and Sassuolo Calcio at Stadio Olimpico, Rome, Italy on 12 September 2021. Roma Roma Italy maffia-asromavs210912_np3Bk PUBLICATIONxNOTxINxFRA Copyright: xGiuseppexMaffiax

Bryan Cristante, centrocampista della Roma, è stato intervistato durante il pre-partita di Roma-Juventus. Queste le sue parole:

CRISTANTE A DAZN

Arrivate da uno scontro diretto perso e affrontate la Juve che in classifica è a 3 punti. Che importanza ha questa partita?

Sì è importantissima, siamo arrabbiati per la sconfitta con il Milan. Sappiamo che è importante vincere uno scontro diretto, soprattutto in casa.

Avete visto la partita della Juventus contro il Napoli, come si attacca questa squadra?

Abbiamo preparato bene la partita, sappiamo cosa dobbiamo fare. Adesso dobbiamo entrare con la testa giusta e dobbiamo vincere.

Arrivabene: “Roma grande squadra, ma non siamo qui per regalare punti”

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VENICE, ITALY - DECEMBER 11: Maurizio Arrivabene of Juventus during the Serie A match between Venezia FC and Juventus at Stadio Pier Luigi Penzo on December 11, 2021 in Venice, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Maurizio Arrivabene, amministratore delegato della Juventus, è stato intervistato durante il pre-partita di Roma-Juventus. Queste le sue parole:

ARRIVABENE A DAZN

Le squadre sono vicine in classifica, quanto diventa importante questa partita in ottica Champions?

Non bisogna dirlo, è importantissima. La Roma è una grande squadra, con un grande allenatore, ma noi non siamo venuti qui per regalare punti.

Allegri ha detto che alla Juve servirà un anno o due per tornare allo scudetto, la società è d’accordo?

I piani sono molto chiari, la qualificazione alla Champions è un must, come andare avanti il più possibile in Champions. Penso sia chiaro a tutti, dobbiamo raggiungere gli obiettivi.

Avanti con gli stessi uomini?

Il discorso relativo alla rosa è semplice, non ci vuole un ingegnere per dire che la rosa che abbiamo ha un 80% di giocatori che fanno parte delle nazionali. E’ una rosa in costruzione, si affiancano giocatori nuovi, ma si va avanti così per vincere.

C’è stato un rallentamento sul rinnovo di Dybala, la cosa si farà al 100%?

Avevamo detto che ci saremmo seduti di nuovo con i giocatori a febbraio per prenderci il tempo di valutare. Ognuno deve guadagnarsi il posto in squadra e deve dimostrare che vale il valore che decide, senza se e senza mai. Ognuno di noi deve fare il suo valore, dirigenti, giocatori e allenatori. Vedremo nelle prossime partite se lo dimostrerà. Guardiamo avanti e cerchiamo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti.

Pinto: “Abbiamo la responsabilità di dare una risposta e tutti si aspettano questo”

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AS Roma manager Tiago Pinto and Jose Mourinho coach of AS Roma during the pre season friendly football match between AS Roma and Debrecen at Benito Stirpe stadium in Frosinone Italy, July 25th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

Tiago Pinto, general manager della Roma, è stato intervistato durante il pre-partita di Roma-Juventus. Queste le sue parole:

PINTO A DAZN

Quanto è importante questa partita? Cosa significherebbe agganciare la Juventus in classifica?

Io sono d’accordo con quello che hanno detto in studio. Entrambe le squadre hanno valori per fare di più, ma noi abbiamo una sfida adesso per fare più punti rispetto al girone d’andata. Questa è la nostra sfida, contro una grande squadra e un grande allenatore. Abbiamo questa responsabilità di dare una risposta e questo si aspettano tutti da noi.

Il valore della rosa della Roma è superiore ai punti che ha in classifica?

Si è parlato di questo prima, stiamo lavorando per mettere insieme tutto il peso: un allenatore fantastico, una squadra con dei valori.

Sergio Oliveira?

Abbiamo preso Maitland-Niles, sappiamo i nostri obiettivi. Aspetto che nelle prossime due settimane sia finito il nostro calciomercato.

Dove gioca meglio Maitland-Niles?

Sappiamo che può giocare anche a centrocampo, ma lo abbiamo preso per ricoprire il ruolo di terzino destro.

Genoa, Andriy Shevchenko positivo al Covid

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Il Genoa Cfc comunica che, in seguito ai test molecolari svolti nel prepartita, è emersa la positività al Sars-Cov2 di mister Andriy Shevchenko che è stato immediatamente posto in isolamento. Tutti gli altri componenti del gruppo squadra risultano negativi ai test effettuati. La guida tecnica della squadra per la partita Genoa-Spezia sarà affidata al vice Mauro Tassotti.

genoacfc.it

Serie A, Empoli-Sassuolo 1-5. La chiude Scamacca al 92′ con una doppietta

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EMPOLI, ITALY - JANUARY 09: Gianluca Scamacca of US Sassuolo celebrates after scoring a goal during the Serie A match between Empoli FC v US Sassuolo at Stadio Carlo Castellani on January 9, 2022 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Al Castellani si è giocata Empoli-Sassuolo. Berardi l’ha sbloccata prima del quarto d’ora su rigore, per fallo di Henderson. Dopo 3′ il pari firmato dallo stesso centrocampista, che trova così il riscatto personale. Raspadori riporta avanti i suoi al 24′. Nella ripresa arriva il cartellino rosso per Viti, doppia ammonizione in un minuto, entra Scamacca e fa 3-1. Raspadori cala il poker, ma al 92′ è Scamacca a chiudere la partita con una doppietta. Finisce 1-5 per il squadra di Dionisi. 

Serie A, Venezia-Milan 0-3. Theo Hernandez inarrestabile

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AC Milan's Swedish forward Zlatan Ibrahimovic (L) celebrates victory with AC Milan's Brazilian midfielder Junior Messias during the Italian Serie A football match AC Milan and AS Roma at the San Siro stadium in Milan on January 6, 2022. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La 21°  giornata di campionato parte con il match Venezia-Milan. I rossoneri vincono ancora una volta e superano momentaneamente l’Inter raggiungendo la vetta più alta della classifica. Finisce 0-3 per il Milan al Penzo. Due minuti e la sblocca subito Ibra, a inizio ripresa Theo Hernandez fa doppietta, il secondo su rigore. I padroni di casa rimangono in 10, al 57′ Ibra calcia dall’interno dell’area, Svoboda intercetta in un primo momento e poi la tocca con il braccio sul tentativo ravvicinato di Theo. Cartellino rosso per il giocatore del Venezia.

Malagò: “Olimpico intitolato a Paolo Rossi quando Roma e Lazio avranno il loro stadio”

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Il presidente del Coni Giovanni Malagò si è espresso sul tema stadio Olimpico intitolato a Paolo Rossi. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport: “Roma e Lazio dovrebbero avere il prima possibile un loro stadio. Quando questo accadrà, con l’Olimpico che può diventare davvero il teatro della Nazionale italiana in stile Wembley, allora il mondo dello sport avrà il diritto e il dovere di intitolarlo a Paolo Rossi” .

Juventus, Allegri: “La Roma ha grandi individualità e un grande allenatore. Mourinho si esalta in queste partite”

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Massimiliano Allegri, stasera assente per squalifica all’Olimpico contro la Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn:

Sulle assenze forzate ha detto: “Indipendentemente da questo la squadra deve essere pronta a giocare una partita di fascino. Serve una bella partita, loro avranno voglia di rivalsa, sarà una partita fisica e difficile“. E sulla Roma rimaneggiata: “La Roma ha grandi individualità e un grandissimo allenatore. In queste gare lui tira fuori il meglio“. Sulle scelte forzate della sua squadra poi ha aggiunto: “Non influiscono. Sono cose che fanno parte del gioco, il mercato è sempre aperto. Conta solo il campo, andare lì e dimostrare che siamo una grande squadra“.

Roma, ufficiale: nuovo positivo in squadra. È in isolamento, salterà la Juventus

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Con un comunicato ufficiale la società AS Roma ha confermato la positività al Covid di un altro giocatore della Prima squadra. Salterà il match contro la Juventus in programma oggi pomeriggio alle 18.30 allo Stadio Olimpico di Roma. Di seguito il comunicato ufficiale:

Roma-Juve: la dura lotta per la Champions

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Roma's Portuguese head coach Jose Mourinho (R) congratulates Roma's Brazilian defender Roger Ibanez at the end of the Italian Serie A football match between Juventus and AS Roma on October 17, 2021 at the Juventus stadium in Turin. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Pagine romaniste (F. Palmeri)– Dopo la sconfitta di giovedì contro il Milan, la Roma si prepara ad affrontare un altro big match, quello contro la Juventus. La partita si giocherà allo stadio Olimpico: da una parte c’è Mourinho, che dopo l’ultimo il k.o ha bisogno di ripartire nel modo giusto, dall’altra Allegri che continua ad inseguire la zona Champions. Uno scontro diretto tra due squadre, guidate da due allenatori vincenti. Non sarà però presente questa volta in panchina il bianconero, squalificato per una giornata dopo aver avuto un battibecco con l’arbitro sul finire della partita contro il Napoli. In casa Roma oltre alle assenze causa covid, lo Special One dovrà fare a meno di Rick Karsdorp e Gianluca Mancini. I due difensori giallorossi sono stati espulsi, entrambi per doppia ammonizione, nel match contro il Milan.

José e la vecchia signora

Domenica sarà ancora una volta Mourinho contro i bianconeri. La squadra piemontese è bersaglio principale delle ire e delle battute del tecnico portoghese fin dai tempi del triplete con l’Inter. La sfida dello Special One inizia nel 2009 con diverse dichiarazioni a sfavore della Juventus: “Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. Contro di loro conviene schierare la formazione Primavera, perché sta arrivando il giorno dello scandalo”. Insieme alla storica frase: “Zeru tituli”, riferita anche alla Roma. L’allenatore giallorosso quando si trova ad affrontare la Juventus, è sempre vittima di  fischi da parte dei tifosi bianconeri. All’andata, persa dai giallorossi, ha ritirato fuori le tre dita mostrandole al tifo juventino, certamente non per segnalare il recupero. E poi c’è l’ultima uscita su Cristante: “Lui non è Bonucci”. A proposito di sanzioni arbitrali. Numerosi sono gli episodi che vedono il fuoco di Mourinho in questa continua sfida. Del resto, anche con Allegri i rapporti non sono mai stati sereni e distesi.

I momenti indimenticabili all’Olimpico

Roma-Juventus è una sfida che ha generato momenti indimenticabili, regalando immagini che viste oggi, a distanza di tempo variabile, riescono a contenere significati che vanno oltre il singolo incontro. La sfida tra le due squadre è un duello che ha origine dal lontano 1927, quando giallorossi e bianconeri si affrontarono per la prima volta in assoluto. Nelle 81 partite disputate all’Olimpico nei campionati di serie A la Roma è in vantaggio con 30 successi a 25. La prima vittoria della Roma in casa contro la Juventus, arrivò il 15 marzo 1931 e fu un sonoro 5-0. Una delle sfide più memorabili è quella del 1983. La Roma avviata verso lo scudetto si fa cogliere impreparata da una Juventus che trova la vittoria per 2-1. Nel 2002, la partita all’Olimpico termina 0-0: Francesco Totti, protagonista di innumerevoli Roma-Juventus, viene contrastato con efficacia dalla coppia composta da Ciro Ferrara e Paolo Montero. La signora strapperà lo scudetto dal petto dei giallorossi vincendo nell’ultima giornata. L’8 febbraio 2004, quando Totti e compagni rifilarono alla Juventus un secco 4-0 rimasto nella storia anche per il gesto del capitano a Igor Tudor: “4-0 e a casa. Anche nella stagione 2016/17 la Roma di Luciano Spalletti riuscì a superare all’Olimpico la Juventus per 3-1.

I precedenti 

Le statistiche sono tutte a favore della Juve. I bianconeri sono al momento imbattuti in sette delle ultime nove partite di Serie A contro la Roma. Nessuna squadra è mai riuscita a sconfiggere i giallorossi più della Vecchia Signora con 84 vittorie. La squadra capitolina però nelle ultime sei sfide casalinghe ha ottenuto tre successi, due pareggi e una sconfitta. Roma-Juve è anche la sfida tra i due allenatori, Allegri detiene il record dei successi contro Mourinho in Serie A, nessuno è riuscito a fare meglio. C’è da sottolineare che la Roma può ben sperare vista l’attuale scarsa potenza offensiva dei bianconeri: 28 goal in venti giornate pur andando al tiro ben 300 volte. Entrambe le squadre vengono da una partenza di campionato difficile, nelle ultime partite però la squadra bianconera è tornata in scia positiva. Sei sono state le vittorie, due i pareggi e solamente una sconfitta. Attualmente la Juventus è salita di diverse posizioni in classifica, raggiungendo a quota 35 punti il quinto posto. Le squadre sono in lotta per la zona Champions. Non si giocherà solo per la vittoria in un big match, ma per tre punti che valgono tantissimo per la classifica finale.

Mercato, per Sergio Oliveira si può chiudere martedì

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FC Porto's Portuguese midfielder Sergio Oliveira kicks the ball and scores a goal during the Portuguese League football match between Gil Vicente FC and FC Porto at the Cidade de Barcelos stadium in Barcelos on September 24, 2021. (Photo by MIGUEL RIOPA / AFP) (Photo by MIGUEL RIOPA/AFP via Getty Images)

Messo a segno il primo colpo di mercato, la Roma programma il secondo acquisto. Nel mirino di Tiago Pinto c’è il centrocampista. Il nome prescelto è quello di Sergio Oliveira. Come riportato da Record, l’obiettivo della Roma è chiudere la trattativa entro la giornata di domani e martedì. Il club giallorosso ed il Porto dovrebbero aver trovato un accordo per una cifra attorno ai 20 milioni.

Comunicato Bologna contro la Lega: “Siamo allibiti di fronte a un provvedimento preso senza reali necessità di urgenza”

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BOLOGNA, ITALY - JANUARY 06: A general view inside the Stadio Dall'Ara before the beginning of the Serie A match between Bologna FC and FC Internazionale on January 06, 2022 in Bologna, Italy. The match will not take place after eight players of Bologna FC tested positive for Covid. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il Bologna Fc 1909, preso atto dell’incomprensibile decisione della Lega Serie A di rinviare la partita Cagliari-Bologna a martedì 11 gennaio, intende esprimere la sua totale e ferma avversione a una scelta immotivata, penalizzante e vessatoria.

Tutti gli appartenenti al gruppo squadra sono in isolamento domiciliare da mercoledì e vi resteranno fino a stasera per una disposizione dell’AUSL di Bologna, la cui legittimità è stata confermata anche dal TAR dell’Emilia Romagna. I giocatori che non risulteranno positivi al Covid-19 dovranno quindi partire per Cagliari nella giornata di domani e giocare una partita di campionato martedì senza aver di fatto potuto svolgere allenamenti per una settimana, con tutti i rischi che ne conseguono anche per l’incolumità degli atleti.
Siamo allibiti di fronte a un provvedimento preso senza reali necessità di urgenza (né il Bologna né il Cagliari disputano le coppe europee e quindi non mancano le date disponibili in calendario), che dimostra sprezzo per i più elementari principi di equità competitiva e di tutela dell’integrità fisica dei calciatori.”

bolognafc.it

Federica Cappelletti (vedova Paolo Rossi): “Dedicargli l’Olimpico è la carezza che merita”

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La Repubblica (E. Audisio) –  Condivisione e rispetto. Questo chiede Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, per difendere la memoria dell’uomo, morto a 64 anni, che ha contato molto nella storia d’Italia e anche per lei. La proposta di intitolargli lo stadio Olimpico ha suscitato dubbi e polemiche. Cosa c’entra Paolo Rossi, l’eroe del mondiale ’82, con Roma è la domanda?
Dimenticandosi che lo stadio è di proprietà dello Stato (esattamente di Sport e Salute) e che Roma, capitale, è la città dove la Nazionale italiana di calcio ha giocato più partite (63). Anche se l’Olimpico è molto legato ai Giochi del ’60 e al successo nei 200 metri di Livio Berruti, ma per legge solo i morti hanno diritto ad essere ricordati (all’estero è diverso).

Federica, vuole chiarire? 

Tengo a sottolineare: Paolo in vita sua non ha mai chiesto, né preteso niente. È sempre stato uno fuori da tutto. L’idea è partita da RaiSport dove Paolo aveva lavorato ed era apprezzato, poi è stata accolta da Gravina, presidente Figc, e da Infantino, presidente Fifa. Mi dispiace molto che si strumentalizzi il nome di Paolo, perché lui non può difendersi e ne avrebbe provato dolore.

Si contesta: decisione presa dall’alto. Si urla alla colonizzazione.

L’Olimpico non è né della Roma né della Lazio, che tra l’altro da tempo vogliono trasferirsi in impianti di loro proprietà. Non c’è nessuna imposizione. L’idea dell’intitolazione è nata in base alla consapevolezza che lo stadio è dello Stato, quindi dell’Italia, ed è quello dove la Nazionale ha giocato di più. Altrimenti nessuno si sarebbe sognato di avallare quest’idea che è venuta per ricordare un giocatore che ha saputo dare emozioni a tutti, senza distinzioni locali. Mi sembra che nell’82 anche i cittadini di Roma abbiano gioito per i successi dell’Italia trascinata da Rossi, che non era nato in città e che non giocava per una delle sue squadre. Pieno rispetto per i club e le tifoserie, alle quali chiedo però lo stesso trattamento per la memoria di Paolo.

Altra critica: l’Olimpico non è solo del calcio. 

Vero. Infatti la dicitura Olimpico resterebbe. Diventerebbe Olimpico Paolo Rossi. Dal nome di un giocatore famoso che ha molto vinto e che ha rappresentato l’Italia in tutto il mondo. È un omaggio che non cancella il passato e non fa ombra al futuro.

 

Mihajlovic: “La Roma di Capello avrebbe potuto vincere di più. Djokovic ora è una vittima”

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Corriere dello Sport (I. Zazzaroni) – Sinisa Mihajlovic ha rilasciato un’intervista al quotidiano. Tanti i temi toccati: dalla corsa scudetto, alla Roma fino alla terza. Di seguito le parole dell’allenatore del Bologna.

Hai suggerito tu all’Asl emiliana di fermarvi? 

Io volevo giocare.

Proprio come il tuo amico Djokovic. 

Le regole sono regole e devono essere rispettate, ma….

Ma cosa? 

Questione spinosa. Secondo me sono stati gli organizzatori i primi a sbagliare. Avrebbero dovuto attenersi alle indicazioni del governo, rispettando la legge e evitando di garantire a Nole la presenza nel torneo. Se è partito per l’Australia vuol dire che qualcuno gli aveva assicurato che c’erano le condizioni per concedergli l’esenzione. Per come la vedo io, Djokovic è la prima vittima, non il principale responsabile di questo casino. Penso inoltre che tutto andasse risolto internamente, tra lo Stato di Vittoria e il governo centrale, ridicola la messincscena del numero uno del tennis mondiale che rimane bloccato nell’hotel dei rifugiati… Certo, quello che è successo potrebbe avere anche una luce sulla condizione dei rifugiati, che non mi sembra il massimo. Ripeto, le leggi si rispettano. Così facendo hanno trasformato Nole nel paladino dei no vax.

Lui, peraltro, si è sempre dichiarato contrario ai vaccini. 

Io sono per la libertà di scelta, che però può comportare degli effetti anche spiacevoli.

Spiegati meglio. 

Da noi Sansone non voleva vaccinarsi. Nessuno lo obbligava. Tuttavia, se il regolamento impone le tre dosi per giocare o le fai o stai fuori. Io dico che devono vaccinarsi tutti, ma dopo la terza dose eliminerei i tamponi. La terza dose riduce Omicron a poco più di un’influenza, lo ripetono gli esperti ed è nei fatti, e se hai l’influenza stai a casa fino a quando non passa, non puoi condannare gli atri a fare lo stesso.

Sei stato cercato anche dall’Inter, dalla Roma, dal Napoli. 

Sono come la bella Cecilia, tutti lo vogliono e nessuno lo piglia. Ogni tanto penso che se fossi andato alla Juve avrei vinto anch’io, tu che dici? Da calciatore ho ottenuto tutto, da allenatore mi sono preso qualche bella soddisfazione e sono sicuro che prima o poi arriverà anche il grande club. Il Milan è una top, ma nel mio periodo lo era un po’ meno.

Le difficoltà di Mourinho ti sorprendono? 

Allenare a Roma non è come allenare a Torino o Milano, è molto più difficile, è complicato controllare i giocatori, le radio e le tv romane sono presentissime e fanno opinione, talvolta determinano il clima. Roma è immensa, a Torino ci sono quattro gatti e meno distrazioni, lì è più semplice. Al Nord ci sono anche i soldi, il potere.

Il potere economico, quindi? 

E quello politico. A Roma gli ultimi a vincere sono stati Eriksen e Capello, e avevano grandi squadre e c’era l’influenza del Giubileo. Comunque quella Lazio e quella Roma avrebbero potuto vincere di più.

Anche tu sei convinto che quest’anno rivincerà l’Inter? 

Mai detto. Io spero che a vincere sia il Napoli.

 

Un’altra grande notte all’Olimpico: ci sono ancora biglietti in vendita

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Corriere dello Sport (G. Marota) – La macchina della passione giallorossa fin qui è andata a tutto gas. Lo confermano i dati da record: Roma prima in Italia per percentuale di riempimento dell’Olimpico 91,4%) e capolista nella graduatoria della media-spettatori con gli impianti al 75% (48.527). Un piccolo rallentamento, quasi impercettibile, può apparire quindi fisiologico.

Dopo mesi di biglietti polverizzati con largo anticipo in ogni gara casalinga, ci sono ancora dei posti per Roma-Juve di oggi pomeriggio. Sono a dir la verità poche centinaia ed è probabilissimo che vadano esauriti in mattinata, arrivando così all’attuale sold out (32.000) dell’impianto capitolino.

C’è Kumbulla: non si muove e gioca

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Marash Kumbulla of AS Roma during the pre season friendly football match between AS Roma and Raja Casablanca at stadio Olimpico in Rome Italy, August 14th, 2021. Photo Antonietta Baldassarre / Insidefoto antoxbalda

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Di richieste in prestito questa settimana ne sono arrivate, e anche tante, ma la Roma non ha alcuna intenzione di liberarsi di Marash Kumbulla. Soprattutto adesso che Mourinho sembra aver optato definitivamente per il modulo con la difesa a tre.

Il difensore centrale non vuole lasciare la Roma, Tiago Pinto non vuole cederlo, soprattutto davanti a richieste di prestito. Tanti club della Serie A hanno pensato a lui per rinforzare la rosa o aggiungere un tassello in più nel reparto difensivo, ma la stessa Roma ha bisogno del ragazzo e col tempo lo sta rilanciando per avere un’alternativa in più di livello in difesa.

In pratica il piano di rilancio è reciproco: Kumbulla serve alla Roma tanto quanto la Roma serve a Kumbulla. Mourinho ha a disposizione soltanto quattro difensori centrali (più Cristante), e di certo a meno di soluzioni in extremis sul mercato non pensa a privarsi di un ventenne che, nonostante qualche difficoltà, è un titolare della nazionale albanese e uno dei prospetti più interessanti della Serie A. Questa sera contro la Juventus molto probabilmente avrà un’altra chance per dimostrare la sua crescita. 

Pau saluta e porta 12 milioni: riscatto dall’OM ufficiale

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FLORENCE, ITALY - MARCH 03: Pau Lopez of AS Roma reacts during the Serie A match between ACF Fiorentina and AS Roma at Stadio Artemio Franchi on March 3, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Pau Lopez saluta ufficialmente la Roma. Il portiere spagnolo venerdì ha giocato la sua ventesima partita con la maglia del Marsiglia nel match contro il Bordeaux, presenza che ha fatto scattare l’obbligo di riscatto del club francese sul giocatore.

Il Marsiglia con la presenza numero venti tra le varie competizioni ufficiali ha completato il trasferimento a titolo definitivo del ventisettenne che in giallorosso ha giocato 76 partite con 18 clean sheet. In Francia si è ambientato subito bene: 11 clean sheet, l’ultimo nel match di venerdì contro il Bordeaux, e buone prestazioni.

L’editoriale di Costanzo: “Attento Mourinho: gli arbitri ricordano”

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Corriere dello Sport (M. Costanzo) – Domandiamoci: ma il campionato di calcio c’è o non c’è? Non sarà che c’è, invece, il campionato di Covid? D’altra parte, la Lega si deve essere messa d’accordo col virus, dato che ha dichiarato che il campionato prosegue secondo quanto stabilito. Poi, bisognerà recuperare le partite, quindi il campionato finirà per Ferragosto.

C’è un giocatore della Roma, El Shaarawy, che è anche detto “il faraone”. Per cui, se leggi che il faraone è tornato e sarà in panchina, pensi di non stare molto bene e che anche a Roma c’è una piramide dove il medesimo si accomoda quando è stanco e vuole riposare.

Dopo MilanRoma, ancora una volta Mourinho, dato il risultato, se l’è presa con gli arbitri. Lo scrivemmo e lo ripetiamo: attento Mourinho, gli arbitri mal sopportano di essere criticati e, quindi, conoscendosi l’un l’altro, ricordano. Ma il portoghese giallorosso, da questo orecchio sembra non sentirci.

Si parla dello stadio della Roma ed è giusto che sia così, ma forse, ancor prima dello stadio, va rinforzata – e non di poco – la squadra medesima. Penso: forse mi sbaglio, forse ho ragione.

Boniek sicuro: “Mkhitaryan il più completo, Dybala top”

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Zbigniew Boniek, head of the Polish Football Association, attends the UEFA U-21 European Championship Group B football match Spain v Portugal in Gdynia, on June 20, 2017. / AFP PHOTO / Maciej GILLERT (Photo credit should read MACIEJ GILLERT/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Dopo il ko con il Milan, la Roma affronta la Juventus. A presentare la sfida dell’Olimpico (ore 18:30) Zibì Boniek. Queste le parole del doppio ex rilasciate a La Gazzetta dello Sport.

Boniek, che partita si aspetta all’Olimpico?

Mah, intanto bisognerà capire se il Covid farà qualche ulteriore scherzetto in extremis, oramai fino al fischio iniziale non si sa mai cosa potrà succedere. In caso contrario sarà una partita aperta, non vedo un favorito netto. La Roma ha i suoi problemi, è vero, ma anche la Juventus fatica ad imporre il proprio gioco. Ha la qualità per far male a chiunque, ma non vedo le certezze del passato.

Può essere l’ultimo vero treno per rincorrere la Champions League?

Più per la Roma che per la Juventus. I giallorossi hanno perso punti pesanti contro avversari più deboli come Venezia, Verona e Bologna. Ci si attacca spesso a tante cose, ma mancano quei punti lì. Se la Roma non dovesse andare in Champions o non vincere la Conference sarebbe una stagione fallimentare.

Abraham-Morata, la sfida a distanza tra centravanti può risultare decisiva?

Quello del centravanti è sempre il ruolo più discusso in una squadra. Mi viene in mente Paolo Rossi, quello più discusso di tutti: ci fece vincere il Mondiale, ma dopo il primo turno era criticatissimo. Il centravanti deve fare gol, altrimenti è dura. Abraham e Morata sono due calciatori bravi, ma in passato Roma e Juventus in quel ruolo hanno avuto molto di meglio. E poi vorrei dire un’altra cosa…»

Prego, ci dica.

Abraham è un buon giocatore, ma non mi sembra abbia il killer instinct. Secondo me il giocatore più pericoloso sotto porta della Roma è un altro, Shomurodov. Se Eldor avesse giocato le stesse partite di Abraham avrebbe sicuramente segnato di più.

Mourinho e Allegri inseguono l rivali. Deluso dal loro rendimento a questo punto della stagione?

Sento dire che hanno bisogno di tempo, ma il tempo c’è sempre per tutti gli allenatori: a volte piove, a volte spunta il sole… Sono due allenatori bravi, ma non giocano e non segnano loro. Non ho mai visto un bravo allenatore senza grandi giocatori, mentre ho visto il contrario: un gruppo di grandi giocatori senza un bravo allenatore. Nel calcio oggi c’è la tendenza ad esasperare il ruolo del tecnico. Ma oggi un allenatore guarda, organizza. Allenano gli altri, quelli dello staff. Raramente vedo un allenatore vincere le partite, spesso invece gliele vedo perdere.

Chi sono i giocatori che all’Olimpico possono spostare l’ago della bilancia?

Nella Roma sicuramente Pellegrini e Zaniolo, che sono i due giocatori più forti dei giallorossi, anche se per me quello più completo in assoluto è Mkhitaryan. Tra i bianconeri, invece, Chiesa è uno che non puoi mai perdere di vista, non puoi mai lasciarlo solo, se ti va via diventa devastante. E poi Dybala, uno che se scende in campo può far gol sempre».

L’argentino però è in scadenza di contratto. La Juventus farebbe bene o meno a puntare su di lui per il futuro?

Come valore assoluto secondo me è un giocatore che non si discute. Poi, è ovvio, nel calcio di oggi contano anche tante altre cose. Bisogna vedere come funziona la testa in un determinato momento della vita, lo stato fisico del giocatore, se tiene dieci partite di seguito o meno.

Nella Roma, invece, è arrivato Maitland-Niles e sembra destinato ad andare subito in campo. Concorda nella scelta?

Su questo non so: bisogna vedere come sta, se è sano, se ha il ritmo-partita nelle gambe. È un punto interrogativo, quasi come nel gioco delle tre carte.