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Supercoppa Femminile, Roma-Milan 1-2. Rossonere in finale

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Sassuolo, Italy, 30th May 2021. Vanessa Bernauer of AS Roma slides in to challenge Veronica Boquete of AC Milan during the Coppa Italia Femminile Final match at Mapei Stadium - Citt del Tricolore, Sassuolo. Picture credit should read: Jonathan Moscrop / Sportimage PUBLICATIONxNOTxINxUK SPI-1069-0006

Esperienza già conclusa per la Roma Femminile in Supercoppa Italiana. Il Milan, contro cui le giallorosse si erano imposte ai rigori alla finale della Coppa Italia dello scorso 30 maggio, si è imposto a Latina per 2-1 sulla squadra di Spugna. Nel primo tempo il vantaggio delle rossonere con Thomas (32′), poi il raddoppio con Bergamaschi (36′). Nella ripresa la rete di Ciccotti (73′), che però non basta per riaprire la partita: il Milan si qualifica per la finale dell’8 gennaio.

Mourinho: “Meglio tornare con una partita di queste dimensioni, così trovano subito la motivazione. Rui Patricio sta bene” – VIDEO

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ROME, ITALY - NOVEMBER 28: Jose Mourinho, Head Coach of AS Roma looks on prior to the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on November 28, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Pagine Romaniste – La Roma si prepara a scendere in campo per la prima partita del 2022, contro il Milan a San Siro. Come di consueto, il tecnico dei giallorossi José Mourinho ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della partita. Queste le sue parole:

C’è sempre qualche incognita in più alla ripresa del campionato dopo la sosta. Come ha visto la squadra in questi giorni e che aspettative ci sono? Qualche notizia in più su Rui Patricio?

Rui è pronto per giocare, non si è allenato ieri e l’altro ieri perché ha avuto un problema alla schiena, ma oggi si è allenato e domani giocherà. E’ Fuzato che non c’è, dopo ci sono Boer e Mastrantonio come seconda e terza opzione. E’ una settimana di vacanze, però è anche una settimana di lavoro. Abbiamo lavorato bene, ovviamente sono 15 giorni senza competizione, è naturale che si perde qualcosa a livello di intensità e ritmi di gioco, però stiamo bene. L’unico giocatore che veramente continua nel suo recupero è Spinazzola. C’è stato qualche problema con qualche situazione di Covid però siamo preparati. Magari dopo 15 giorni senza calcio è meglio tornare con una partita di queste dimensioni perché la motivazione e la concentrazione non bisogna trovarla. A San Siro contro il Milan la trovano molto facile.

Lei sta segnando la storia della Roma dal suo arrivo, c’è una Roma prima di Mourinho e una Roma dopo. Vista l’empatia che ha creato con i tifosi, ci sono dei club dove non potrebbe andare ad allenare in futuro? Il club ha risolto il problema dei non vaccinati?

Sei troppo simpatico quando dici che c’è una Roma prima di me e una dopo, io non la vedo così. Tu per fare la vera storia devi vincere trofei, io la vedo così. Si può fare un grande lavoro senza coppe. Questo si può fare. Ci sono tanti allenatori che fanno dei lavori fantastici senza che arrivi la coppa. Questo è possibile e in questo senso ti dico che sento che sto facendo un grande lavoro qui. Per lasciare il tuo nome nella vera storia però c’è bisogno di trofei, che in questo momento non abbiamo. Sono solo sei mesi, ma siamo lontani da questo. Allenare altri club? Siamo professionisti. Dire che non si può allenare un altro club a volte è un rischio, ma ci sono dei club a cui puoi dire di no. Non dici di no per mancanza di rispetto, ma dici di no per il tipo di storia fra il club che hai allenato prima e quello. Dopo il 2010 il primo club italiano a parlare con me non è stata la Roma. La Roma si poteva accettare, l’altro no. Non è mancanza di rispetto, però per esempio non potrei mai allenare la Lazio. E’ un club della stessa città, con cui ho avuto un rapporto positivo, non è mancanza di rispetto, ma per dire ai miei che di là sarebbe impossibile e sicuramente loro pensano lo stesso di me. Sono cose che rientrano nel rispetto professionale, mai nella mancanza di rispetto per l’avversario. Per esempio il Milan, dove andiamo domani. Non ho mai avuto problemi con il Milan. Magari una battuta, ma niente di speciale. Puoi sempre partire dal rispetto, ma ci sono dei club che non puoi allenare. Il vaccino è una cosa privata e i giocatori hanno il diritto di esigere la loro privacy e per noi questo è sacro. Qualche giocatore ha avuto il Covid la settimana scorsa, ha chiesto la privacy e noi lo abbiamo rispettato. Le regole sono le regole, la legge è la legge. Quando il Governo deciderà noi parleremo con un giocatore che magari adesso non è ancora vaccinato affinché possa fare il suo mestiere e giocare, ma non penso che avremo problemi internamente.

In queste ore si parla molto di Maitland-Niles, può dire qualcosa su questo giocatore? Si aspetta ancora un altro regalo dalla società per questo mercato?

Di Maitland-Niles non mi sento molto a mio agio a parlare, perché nessuno mi ha detto che  è ufficialmente un nostro giocatore. Non lo è in questo momento. Sarò felice di parlarne con te quando sarà ufficiale. Adesso posso dirti che lo conosco bene perché è cresciuto vicino a me, era all’Arsenal mentre io ero al Chelsea, Tottenham, Manchester United. Il nostro mercato ha un profilo conosciuto e non sarà simile a quello di Atalanta e Fiorentina, per esempio. Noi dobbiamo cercare di migliorare l’equilibrio della rosa con 1-2 giocatori in prestito. Karsdorp ha giocato tutti i minuti di tutte le partite, quando era squalificato contro l’Inter noi non eravamo una squadra, eravamo squilibrati, persi. In quella posizione ovviamente abbiamo veramente bisogno di qualcuno. Tiago Pinto e la società stanno lavorando a questo, per cercare il profilo di un giocatore che il suo club possa lasciar partire in prestito, per avere più possibilità di giocare. Per Maitland-Niles, se guardi la rosa dell’Arsenal, il titolare è Tomiyasu, poi c’è uno con molta esperienza come Cedric e dopo hanno Chambers. Hanno 3-4 opzioni per giocare lì. Noi abbiamo trovato questa opzione ed è vero che ci stiamo provando, vediamo se riusciremo a farlo. Un altro regalo? Intanto uno. Se ne arriva uno già si respira meglio, poi vediamo perché il mercato è ancora aperto per praticamente un mese. Se riusciamo a fare questo nella prima settimana di gennaio, c’è sempre la speranza che possa arrivare qualcun altro.

Pellegrini è pronto per giocare dal primo minuto? Nell’attuale modulo può coesistere con Mkhitaryan e Veretout o c’è bisogno di maggiore fisicità, magari con Cristante?

Pellegrini ha recuperato bene. Ha avuto 4 giorni in meno di vacanze rispetto agli altri. Da quando siamo arrivati tutti il 30 dicembre sta lavorando normalmente. Può giocare sì, ma non credo 90 minuti, non penso sia la migliore opzione considerando che c’è una partita già domenica. Iniziare la partita però non è un problema. La coesistenza con altri giocatori è un problema che io non ho mai e che mi piace tanto avere. Non mi piace non avere opzioni. In questo momento questi giocatori a centrocampo, più Villar e Bove, che possono giocare anche loro, per noi è un problema buono.

Visti i numerosi contagi in Serie A, le partite rischiano di essere falsate secondo lei? Abraham in futuro può raggiungere i livelli di Ibrahimovic?

A me non piace paragonare i giocatori, principalmente quando si paragonano giocatori con una storia tremenda e altri che cercano ancora di costruire la propria. Lasciamo Tammy tranquillo e non facciamo paragoni con Zlatan, che ha una storia completamente diversa. Risultati falsati? A me non piace dire così, perché se una squadra ha 3-4 infortuni di giocatori importanti il risultato non è falsato. Succede spesso, anche a noi è successo spesso. Se non giocano Pellegrini, Smalling, Abraham, Zaniolo con 5 gialli, il risultato non è falsato. Ci sono delle regole. Ovviamente se una squadra non ha nemmeno un portiere per giocare mi sembra una pazzia farlo comunque. Non posso mettere Mancini in porta perché non c’è un portiere, in questo senso sì. Però ci sono delle regole, un minimo di giocatori che devono essere disponibili. Noi non siamo una squadra ricchissima in opzioni, per noi è un grande problema se manca un solo giocatore, figuriamoci 4-5. Però non è falsato. Se ci sono i giocatori per giocatori, mi pare siano 13 tra cui uno il portiere, si deve giocare. A me dispiace per i tifosi, prima erano al 75% e tutti noi aspettavamo per andare oltre, invece siamo tornati indietro al 50%. Per loro mi dispiace.

La gara di ritorno stavolta arriva poco tempo dopo quella d’andata. In questi due mesi non avevate mai avuto problemi a pressare i difensori avversari tranne che contro il Milan e la Sampdoria. La Roma giocherà una partita più simile a quella di Bergamo, contenimento sulla trequarti, o continuerà a pressare?

A me piace molto la tua domanda, perché è la domanda di una persona che ha letto le partite e capisce quello di cui parla. Però penso che a Pioli piacerebbe sentire la mia risposta. Tutto quello che hai detto è vero, hanno fatto un gioco passivo nel modo di gestire la palla dietro, per aspettare la nostra uscita, ma non posso dirti in che modo abbiamo lavorato noi. La domanda è bella, ma la risposta è brutta (ride, ndr). A volte vuoi fare una cosa ma non riesci a farla. Abbiamo analizzato tutte le partite e ovviamente domani cercheremo di giocare meglio e fare risultato.

 

Visite mediche in corso per Maitland-Niles

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LONDON, ENGLAND - SEPTEMBER 22: Ainsley Maitland-Niles of Arsenal in action during the Carabao Cup Third Round match between Arsenal and AFC Wimbledon at Emirates Stadium on September 22, 2021 in London, England. (Photo by Julian Finney/Getty Images)

Visite mediche in corso per Ainsley Maitland-Niles. Il calciatore sta svolgendo i controlli nel centro medico dell’Arsenal dopo aver trovato l‘accordo con la Roma per il suo trasferimento in prestito. L’inglese, classe 1997, sarà il primo rinforzo di José Mourinho. Lo riporta Gianluca Di Marzio.

Antonio Cassano ricoverato per complicazioni legate al Covid

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ROME, ITALY: AS Roma's striker Antonio Cassano celebrates after scores his third goal against Siena during their Serie A soccer match at Olympic stadium in Rome 22 February 2004. AFP PHOTO/ Vincenzo PINTO (Photo credit should read VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

L’ex Roma Antonio Cassano è stato ricoverato in ospedale a causa di complicazioni legate alla positività al Coronavirus. Secondo quanto riportato da Genova Today, Cassano ha trascorso gli ultimi giorni del 2021 e i primi di questo inizio del 2022 in isolamento domiciliare dopo aver contratto il virus.

Ora, nelle ultime ore, le sue condizioni di salute sarebbero peggiorate tanto da rendere necessario il ricovero presso il reparto malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. L’ex attaccante della Sampdoria è ora seguito direttamente dall’equipe del professor Bassetti, ma le sue condizioni di salute sono buone e non destano preoccupazione.

Juventus, Allegri: “Bonucci out contro la Roma”

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Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli in programma giovedì alle 20:45. Queste le sue parole sulle condizioni dei sui giocatori dopo la sosta:

Abbiamo lavorato bene – dice il tecnico – avevamo bisogno di alcuni giorni per lavorare, abbiamo potuto farlo poco. Bonucci sarà fuori domani e domenica sicuramente, vediamo per la Supercoppa.

Stando a queste dichiarazioni Leonardo Bonucci sarà quindi out per il match di domenica 9 gennaio contro la Roma.

Milan, Pioli: “La Roma è una squadra forte. Leao, Rebic, Calabria e Ibra non hanno i 90′ nelle gambe”

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ROME, ITALY - FEBRUARY 28: Stefano Pioli, Head Coach of AC Milan looks on prior to the Serie A match between AS Roma and AC Milan at Stadio Olimpico on February 28, 2021 in Rome, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Stefano Pioli, tenico del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma in programma giovedì alle 18:30. Queste le sue parole:

Come si fa ad allenare sapendo che un giorno si hanno dei giocatori e il giorno dopo se ne ha un’altra: come ci si approccia?
Non è una situazione normale, ma non lo è per nessuno. I contagi stanno risalendo e quando si parla della salute il primo obiettivo è preservarla. Rispettiamo tutti i protocolli, poi ci sono imprevisti e per questo dobbiamo alzare tutti l’attenzione nel lavoro perché dobbiamo essere tutti pronti per giocare.

Parte domani la rincorsa all’Inter?
Parte da domani l’obiettivo di vincere tutte le partite e fare più punti dello scorso campionato. Dobbiamo fare un campionato a tutta velocità.

Come stanno i recuperati?
Nessuno di quelli che rientrano ha i 90′, da Calabria a Leao e Rebic, forse neanche Ibrahimovic. Ma stanno trovando il ritmo, hanno bisogno di giocare.

Ti aspetti una risposta immediata dalla tua squadra?
Di quello che dicono fuori da Milanello interessa poco. Vedo una squadra che ha voglia, vincere sarebbe una cosa straordinaria, ma dobbiamo dimostrare di essere forti in ogni partita. La pressione ce la siamo creata, siamo ambiziosi. Dobbiamo fare più punto dell’anno scorso.

Al Milan servirebbe qualcosa oltre al difensore?
Le idee sono chiare e condivise. L’infortunio di Kjaer ci costringe ad avere un occhio di riguardo in difesa. Non ho fatto altre richieste, credo che la squadra sia completa così.

Bakayoko è pronto?
Siamo rimasti con tre centrocampisti, anche se Florenzi, Calabria e Saelemaekers potrebbero adattarsi nel ruolo. Bakayoko è un giocatore forte, mi aspetto che faccia bene.

Da chi si aspetta qualcosa in più nel ritorno?
“Mi aspetto tantissimo da tutti, sia negli atteggiamenti che nell’attenzione massimale”.

Da cosa dipenderà la scelta tra Ibrahimovic e Giroud?
Le mie scelte dipenderanno dalle condizioni fisiche e poi dall’adattamento alla singola partita. Entrambi hanno avuto qualche problema. Olivier era partito molto bene, da lui mi aspetto. molto:è intelligente, può fare anche di più anche se sta già facendo bene. Due punte? È una soluzione che abbiamo già adottato, vedremo di partita in partita.

C’è la necessita di cambiare qualcosa rispetto al passato?
Molti si soffermano sulle nostre posizioni statiche iniziali, ma abbiamo un sistema non prevedibile per gli avversari. Spesso cambiamo le posizioni. Trovo nella squadre grande partecipazioni: continueremo così. Siamo pronti anche per cambiare qualcosa.

Cosa ti aspetti da Brahim Diaz?
Gli è mancata un po’ di brillantezza dal punto di vista fisico. La sosta gli ha fatto molto bene, l’ho visto pimpante e brillante e penso che possa tornare ad essere il giocatore di inizio campionato.

Che tipo di difensore state cercando?
Stiamo cercando un difensore completo, cioè che possa essere in grado di accettare gli 1 vs 1 difensivi con grande tempismo e buona disposizione al coraggio nella fase difensiva. Poi i difensori sono diventate i veri registi di inizio azione,, che abbia la capacità di fare la scelta giusta. anche in possesso di palla. Non sarà un mercato scoppiettante, ma è chiaro che troveremo il giocatore giusto per noi.

Che Roma si aspetta domani?
A Roma abbiamo giocato un ottimo calcio e in parità numerica eravamo stati nettamente superiori. La Roma è cambiata, Mourinho ha fatto un grande lavoro; è una Roma forte che deve ambire a giocare in Champions League. Tutte le partite pesano tanto, il match di domani vale tre punti pesanti.

Ibrahimovic è pronto per replicare la sfida di andata?
Era stata una delle migliori, attaccando benissimo la profondità. Zlatan è pronto per giocare, come anche Giroud: vedremo che scelte fare dall’inizio.

Cosa ne pensa dell’attuale situazione covid legata al calcio?
Tutte le squadre in Serie A sono molto attenti a rispettare i protocolli, poi noi facciamo ciò che le regole impongono. Dobbiamo stare molto attenti, proteggere anche gli altri. Dispiace che allo stadio verranno meno tifosi, ma affinché aumenti il numero bisogna stare tutti attenti.

Che squadra vuole vedere nel 2022?
Voglio vedere una squadra con energia, che porti questa energia per tutta la partita senza timori. Le squadre forti tengono il loro gioco per 90 minuti, vanno oltre anche agli errori gravi.

Che squadra ha trovato nel nuovo anno?
Ho visto partecipazione e disponibilità, con l’entusiasmo e l’attenzione adatti.

Cosa potranno dare i rientri di Leao e Rebic?
Se sei statico le difese avversarie non le apri. Dobbiamo avere la possibilità di attaccare la profondità e Leao e Rebic hanno queste caratteristiche.

Milan-Roma, l’incubo Zlatan Ibrahimovic

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UDINE, ITALY - DECEMBER 11: Zlatan Ibrahimovic of AC Milan ge during the Serie A match between Udinese Calcio and AC Milan at Dacia Arena on December 11, 2021 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Pagine Romaniste (F. Palmeri)- Concluso il 2021 con tre risultati consecutivi utili in Seria A (2V, 1N), la Roma domani alle ore 18.30 si troverà a San Siro per affrontare una delle avversarie più difficili di questo campionato: il Milan. La squadra rossonera dopo la partita persa contro il Napoli, ha ricominciato a correre verso la vetta della classifica grazie ad una convincente vittoria sull’Empoli.

Una sfida importante quella di giovedì per José Mourinho che torna al Meazza, suo luogo del cuore ai tempi del triplete con l’Inter. Dopo aver affrontato la squadra del diavolo diverse volte nella sua carriera, in questo campionato lo Special One si trova di fronte un Milan che lotta per lo scudetto, mentre la sua Roma è ancora lontana dalla zona Champions.

La Roma è riuscita a recuperare il suo capitano Lorenzo Pellegrini, ma deve comunque fare i conti con tre giocatori risultati positivi al Covid-19: Borja Mayoral, Fuzato e un giocatore rimasto nell’anonimato. La speranza è quella di non inciampare in nuovi spiacevoli inconvenienti a poche ore dalla sfida. Esclusi anche Diawara e Darboe volati in patria per la Coppa d’Africa. In casa Milan Kessiè, Bennacer e Ballo Tourè impegnati anche loro nello stesso torneo dei due giallorossi, mentre hanno recuperato Ibrahimovic, Leao e Rebic.

Ibrahimovic l’avversario più temuto 

Ovviamente il protagonista più temuto è sempre lui Zlatan, contro la Roma ha segnato 11 goal in Serie A, contro nessun’altra squadra è riuscito a fare meglio. Quella giallorossa è inoltre la compagine contro cui l’attaccante del Milan ha realizzato più marcature multiple nel massimo campionato. L’attaccante è a quota 154 reti in Serie A, in caso di goal salirà a 155 raggiungendo il 24° posto dei migliori marcatori di sempre nella storia del torneo.

La squadra capitolina però potrebbe trovare il suo jolly in Nicolò Zaniolo. Il Milan insieme alla Fiorentina è la squadra contro cui il classe ’99 conta più di una rete in Serie A. Inoltre c’è da tenere in considerazione l’intesa sempre più vincente con Tammy Abraham.

Roma e Milan una sfida continua 

Il Milan ha vinto le ultime due partite contro la Roma, i tre successi consecutivi però mancano dal 1996, quando sulla panchina rossonera c’era Fabio Capello e su quella giallorossa Carlo Mazzone. Da ricordare poi un’altra partita del campionato di Serie A che le due squadre hanno affrontato sempre durante il giorno dell’Epifania. Era il 6 gennaio 2004 e la vittoria andò al Milan per 2-1, due le reti di Shevchenko e una di Antonio Cassano. 

Grande rivalità da sempre: la Roma è la squadra contro cui il Milan ha ottenuto più successi in serie A: 77 le vittorie per i rossoneri, 51 i pareggi e solo 45 i successi della squadra capitolina. 

Con la possibile vittoria di giovedì il Milan salirebbe a quota 45 punti, avvicinandosi alla vetta della classifica dove in questo momento ci sono i cugini dell’Inter. Il 2021 è stato per la squadra di Pioli il secondo miglior anno per numero di vittorie in Serie A: nello scorso i rossoneri hanno ottenuto 27 successi, risultato inferiore solamente ai 28 del 1950.

Dal canto suo la squadra di José Mourinho ha vinto l’ultima trasferta di campionato e non ottiene due successi di fila fuori casa addirittura da agosto 2020: nel 2021 infatti i giallorossi hanno perso 12 gare esterne in Serie A e hanno fatto peggio solo nel 1949 e nel 1950 (16).

Ma Paolo Rossi che cosa c’entra con l’Olimpico?

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La Repubblica (E. Sisti) – Lo stadio è un bambino i cui genitori (la politica sportiva e non) decidono di dare un nome senza poterlo consultare. Se lo porterà dietro per sempre? Unica differenza: i veri bambini sì, gli stadi qualche volta cambiano. Ma attenti ai nomi sbagliati. Quello di “Paolo Rossi” al posto di ” Stadio Olimpico” sarebbe irrilevante dal punto di vista storico-geografico e irrispettoso persino nei confronti di Pablito, che si vedrebbe intestato, certo, un grande impianto, ma un po’ a casaccio.

Sia chiaro una volta per tutte: lo Stadio Olimpico di Roma non è un’entità al di sopra degli schieramenti, non è Wembley, che rappresenta il calcio inglese ed è lì che si giocano tutte le partite dell’Inghilterra (a parte casi rarissimi). All’Olimpico Paolo Rossi è stato un forte avversario a lungo temuto e quasi sempre fischiato. Stop.

Lo Stadio Olimpico è invece un monumento alla romanità. Da quasi 70 anni è la casa di Roma e Lazio, è il luogo in cui i loro tifosi hanno imparato a vedere il calcio da lontano perché in mezzo c’è la pista: ma proprio per questo con tanto più amore (senza il quale la distanza non si colmerebbe). Perché intitolarlo a Paolo Rossi, che di romano non ha nulla? Non insegnano qualcosa gli stadi “Meazza” e “Maradona”?

Perché pensare di poter calpestare le emozioni della capitale ostinandosi a immaginare l’Olimpico per quella zona franca che non è? L’Italia di Paolo Rossi e le glorie dell’82 non hanno avuto alcun ruolo nell’evoluzione e nella fascinazione dell’Olimpico. Forse chiamarlo “Stadio Trilussa” avrebbe più senso.

E la Lega dice no a ogni rinvio: il calendario non si tocca

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La Gazzetta dello Sport (V. Piccioni) – Il calendario non si tocca. Assediata dalla moltiplicazione dei casi Covid, e appena ricevuta la mail della richiesta della Salernitana di rinviare la partita, la Lega di Serie A non cambia musica: si gioca. Il rischio è che anche una sola crepa faccia crollare il muro. E allora no al rinvio della Supercoppa e no a chiunque chieda lo spostamento della partita.

D’altronde le regole non prevedono più, come nella stagione scorsa, un numero minimo di calciatori per poter scendere in campo e neanche il famoso jolly da giocare solo una volta per ottenere il rinvio. A inizio stagione sembrava che la mancata riproposizione di quelle disposizioni fosse anche un modo per dire: l’emergenza è lontana.

Ora che questa speranza è diventata un’illusione, bisogna scegliere una linea. E la linea è chiara: deve passare l’eduardiana nuttata, poi si ragionerà con pragmatismo (e con la giustizia sportiva che costringerà presumibilmente a recuperare le partite) con il traguardo più vicino.

Il Covid minaccia il campionato, boom contagi: Salernitana bloccata, rischia pure Juve-Napoli

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UC Sampdoria v FC Internazionale - Serie A The logo of Serie A TIM is seen prior to the Serie A football match between UC Sampdoria and FC Internazionale. Genoa Italy Copyright: xNicolxCampox

La Gazzetta dello Sport (V. Piccioni) Ora pure la Serie A è alle corde. L’assalto del Covid ha aperto nuovi, pericolosi, fronti che mettono a rischio diverse partite del campionato che ricomincia domani. Molto difficile che si giochi SalernitanaVenezia, con i campani ancora bloccati in quarantena dalla Asl e il club che ha chiesto il rinvio (negato) alla Lega. Segnali preoccupanti arrivano pure dal Verona (dieci positività, di cui otto fra i calciatori) e dall’Udinese (nove e sette) che mettono a rischio i viaggi delle due squadre a La Spezia e a Firenze, anche se , anche se le autorità sanitarie locali si limitano a monitorare la situazione.

Nel pomeriggio è scattato l’allarme pure a Napoli, dove sono stati trovati altri positivi: il tecnico Spalletti, Mario Rui e Malcuit. In più un giocatore della Primavera e un altro membro del gruppo squadra: iltimore è che la lista si possa allungare ridestando i vecchi fantasmi del famoso Juve-Napoli rinviato nell’ottobre 2020 proprio per l’intervento delle Asl partenopee. Oggi nuovo giro di tamponi: sarà decisivo. Un discorso simile c’è al Torino, dove siamo a quota cinque calciatori contagiati: anche qui si attendono i test di oggi, nuove positività potrebbero provocare un intervento della Asl.

Mercato, la Roma mette gli occhi su Vojvoda

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LA SPEZIA, ITALY - MAY 15: Mergim Vojvoda of Torino FC in action during the Serie A match between Spezia Calcio and Torino FC at Stadio Alberto Picco on May 15, 2021 in La Spezia, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Le prestazioni sotto la Mole di Mergim Vojvoda non stanno passando inosservate. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, infatti, la Roma ha iniziato a seguirne i passi. Oltre ai giallorossi, ci sono anche diversi club di Serie A. Rilanciato dalla cura Ivan Juric, Mergim Vojvoda è uno dei perni del Torino. L’esterno destro si è adatto a giocare anche a sinistra, rivelandosi una pedina importante nello scacchiere granata.

Gualtieri: “Pronti ad ascoltare le proposte della Roma sullo stadio”

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Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Il sindaco Roberto Gualtieri apre allo stadio della Roma. Il primo cittadino è disponibile a prendere in considerazione le richieste della società giallorossa, che dopo aver individuato l’area dovrà comunicarla al Campidoglio.

Ieri Gualtieri ha parato dello stadio della Roma. A margine di una commemorazione al Verano, ha risposto ad alcune domande dei cronisti presenti. Tra i temi trattati anche quello di un possibile nuovo incontro con la famiglia Friedkin per la costruzione del nuovo stadio della Roma.

Ecco le sue parole riportate dall’agenzia Ansa: “Se a gennaio ci sarà un incontro con Friedkin sullo stadio della Roma? Noi siamo pronti a incontrarli e assolutamente disponibili. Ci sono già stati dei primi contatti anche con l’assessore Veloccia. Siamo pronti e mi risulta che ci sia anche da parte loro un interesse ad avere un incontro quanto prima”.

Nuovo anno, stesso Zlatan. Con la Roma riprende la corsa di Re Ibrahimovic

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UDINE, ITALY - DECEMBER 11: Zlatan Ibrahimovic of AC Milan ge during the Serie A match between Udinese Calcio and AC Milan at Dacia Arena on December 11, 2021 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (A. Gozzini) – Il gigante svedese è pronto a tornare in campo da titolare per sfidare la Roma, già punita all’andata. Per celebrare il nuovo anno, l’ennesimo ritorno e scaldarsi in vista di nuove sfide, Ibrahimovic si è fatto in tre. Dal pomeriggio dell’Epifania esattamente: Ibra tornerà in campo da titolare dopo aver saltato la trasferta di Empoli, l’ultima prima della pausa, per un sovraccarico al ginocchio sinistro.

Un problema superato in fretta e su cui Ibra si è concentrato anche durante le vacanze: una volta tornato a Milano ha proseguito con un lavoro personalizzato, come quasi sempre gli riserva lo staff rossonero, al di là di infortuni o ritardi di condizione, per poi unirsi al gruppo negli ultimi giorni.

Anche ieri è stato così: Zlatan ha lavorato con la squadra, prove tattiche comprese, e contro la Roma recupererà il suo posto in area di rigore. La sua sola presenza basta a impegnare gli avversari, a cui somma gol e leadership: Ibrahimovic fa per tre. Ibra proverà a dire 33 già domani a San Siro: dal suo ritorno in rossonero, gennaio 2020, ha segnato 32 gol in 48 presenze di campionato. Una media di un gol ogni 136 minuti nei primi sei mesi della seconda esperienza milanista, scesa a uno ogni 100 nella scorsa stagione e mantenuta nell’attuale: segna con la stessa frequenza del 2011-2012 (furono 28 reti in 32 partite), torneo che concluse da capocannoniere.

Roma, ElSha recupera in extremis

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ROME, ITALY - NOVEMBER 04: Stephan El Shaarawy of AS Roma celebrates after scoring their team's first goal during the UEFA Europa Conference League group C match between AS Roma and FK Bodo/Glimt at Stadio Olimpico on November 04, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Torna la Serie A, la Roma è pronta a cominciare il suo 2022 con i due big match contro Milan e Juventus. La squadra di Mourinho domani pomeriggio scenderà in campo a San Siro con l’obiettivo di fare punti per continuare la rincorsa al quarto posto, distante adesso sei lunghezze.

Buone notizie per lo Special One che oggi ritroverà Stephan El Shaarawy, indisponibile dopo le vacanze natalizie. L’attaccante dopo il suo rientro a Trigoria non si è mai allenato a Trigoria, lo farà oggi con la squadra quasi al completo per strappare almeno la convocazione una panchina.

Difficile vederlo con una maglia da titolare con un solo vero allenamento sulle spalle, se dovesse servire Mourinho lo lancerà a partita in corso per giocare qualche minuto contro la squadra con la quale ha disputato 127 gare e 27 gol tra campionato e Coppe.

Preso Maitland-Niles: l’esterno vola da Mou. E ora Kamara

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MARSEILLE, FRANCE - OCTOBER 27: Boubacar Kamara of Olympique de Marseille runs with the ball during the UEFA Champions League Group C stage match between Olympique de Marseille and Manchester City at Stade Velodrome on October 27, 2020 in Marseille, France. Football Stadiums around Europe remain empty due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in fixtures being played behind closed doors. (Photo by Alex Caparros/Getty Images)

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Ainsley MaitlandNiles può essere considerato il primo rinforzo della Roma. Sarà il terzino dell’Arsenal l’alternativa a Karsdorp. Ieri ci sono stati passi avanti decisivi per l’arrivo del difensore inglese in giallorosso.

È stato raggiunto l’accordo per un prestito oneroso a un milione. Sarà prestito secco, senza opzione per il riscatto e con un ingaggio interamente a carico della Roma. Tiago Pinto ha scelto questa opzione per non portare troppo per le lunghe la trattativa con l’Arsenal sul costo del riscatto, per dare subito a Mourinho un giocatore pronto. L’inglese potrebbe essere convocato già per la partita di domenica contro la Juventus. 

Intanto proseguono i contatti con il Marsiglia per Kamara: potrebbe essere lui il secondo rinforzo per Mourinho. Il centrocampista è in uscita dal club francese, dove non trova spazio. Il tecnico Sampaoli ha già dato il suo ok alla cessione. Il procuratore di Kamara dice che il ragazzo preferisce la Roma alle altre squadre che lo hanno cercato. Garcia, che lo ha valorizzato, gli ha parlato bene della Capitale, Tiago Pinto sta trattando con il club per stornare il costo del cartellino dal credito che ha maturato con il Marsiglia per i riscatti obbligatori di Pau Lopez e Under, che ammonta a 20,4 milioni.

Il no vax agita la Roma. Smalling, bufera social

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AS Roma v CSKA Sofia - UEFA Conference League Chris Smalling of AS Roma looks dejected during the UEFA Conference League group C match between AS Roma and AS Roma at Stadio Olimpico, Rome, Italy on 16 September 2021. Roma Roma Italy maffia-asromavc210916_npa0v PUBLICATIONxNOTxINxFRA Copyright: xGiuseppexMaffiax

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Una trentina di giocatori dal 30 gennaio rischiano di non poter più giocare in Serie A. Le nuove regole introdotte dal Governo nel nuovo decreto chiudono le porte dello sport a chi non si è vaccinato, regole che varranno anche per i professionisti. Tra cinque giorni per accedere a palestre, spogliatoio e campi sportivi servirà il green pass rafforzato e non più il green pass semplice.

Non basterà più quindi il doppio tampone per poter scendere in campo, ma due dosi di vaccino. Quello che un giocatore della Roma ha fin qui rifiutato, rischiando di non poter più giocare dopo i match contro Milan e Juventus. La squadra e anche alcuni giocatori stanno tentando in un’opera di convincimento sul giocatore che rischia di lasciare un vuoto nel reparto e – quindi – di danneggiare il percorso della squadra in campionato. Per ora nessuno è riuscito a fargli cambiare idea.

La Roma con l’aiuto dell’ufficio legale sta studiando la situazione per poi valutare come muoversi. Per il momento i dirigenti stanno temporeggiando sul da farsi aspettando nuove indicazioni da parte del Governo nel Cdm di oggi.

Il club sta intanto mantenendo il massimo riserbo per la privacy. Ma sui social – pur senza riscontri oggettivi, come spesso accade – alcuni tifosi stanno lanciano appelli a Chris Smalling. Richieste, considerazioni sul tema ma anche qualche vergognoso insulto, a lui e alla moglie che è stata costretta a limitare i commenti sul suo account Instagram.

Il giocatore, che sta anche valutando l’ipotesi di querela per coloro che dovessero accostare il suo nome al profilo del no vax, continua ad allenarsi a Trigoria regolarmente. Oggi sosterrà la seduta di rifinitura con la squadra, poi partirà per Milano dove domani giocherà a San Siro con una maglia da titolare. Poi il match dell’Olimpico del 9 gennaio contro la Juventus, per quella che potrebbe essere addirittura la sua ultima partita in Serie A. 

I giocatori no vax oltre quota 4%: i club in pressing contro l’obbligo

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ROME, ITALY - DECEMBER 22: A general view inside the stadium prior to the Serie A match between AS Roma and UC Sampdoria at Stadio Olimpico on December 22, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Messaggero (B. Saccà) –  Fosse solo Novak Djokovic. E invece. Pure i giocatori di Serie A sono no vaxmeno di trenta ma più di venti, tanto per avere un’idea delle proporzioni. Considerando che i calciatori del campionato italiano sono nel complesso 572, la porzione dei contrari alle vaccinazioni supera la quota del quattro per cento – 4,37%, per l’esattezza.

E adesso lo scenario potrebbe cambiare. Perché, in queste ore, il governo valuta l’ipotesi di varare il decreto relativo al Super Green pass per i lavoratori, anche se il provvedimento riguarderebbe solamente gli over 60. Ovvero. Le persone con più di 60 anni potrebbero lavorare soltanto con il Green pass (per così dire) rafforzato: vale a dire con la certificazione rilasciata solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid – il tampone sarà inutile.

Il quadro è in evoluzione e decisiva sarà la giornata di oggi. Il problema galleggia sulla superficie e allarga crepe lungo i muri delle certezze dei club.  D’altronde i calciatori sono lavoratori. Per cui: se il decreto fosse approvato e in campo come in ufficio si potesse entrare soltanto con il Super Green pass, anche i calciatori dovrebbero adeguarsi. Tutti.

Così i 25 no vax della Serie A sarebbero posti davanti al bivio costituito dalla possibilità di vaccinarsi e dal divieto di giocare. Pfizer o Moderna oppure niente campo, ecco la possibile sintesi. Come si può intuire facilmente, saltare l’ostacolo non sarebbe una passeggiatina di salute. Spetterebbe alle società tentare di smussare gli angoli di una situazione spiacevole. Di clamorose giravolte non è piena la speranza dei club. Tanto che, giusto per fare un esempio, il no vax della Roma – il cui nome è coperto dalle norme sulla privacy – ha lasciato intendere che chiederebbe la cessione se non potesse scendere in campo per via del decreto.

Come detto, comunque, l’orientamento del governo è di comprendere e contemplare solo i nati dopo il 1962. E non basta. L’approvazione erga omnes del decreto si riverbererebbe non soltanto sul campionato italiano, ma pure sulle coppe europee. Bisogna immaginare un turno di Champions o di Europa League (o di Conference), per tacere della partita del 24 marzo dei playoff per i Mondiali tra l’Italia e laMacedonia a Palermo: per poter giocare i calciatori delle due squadre sarebbero obbligati a mostrare tutti il certificato di avvenuta guarigione o di vaccinazione.

Maitland-Niles, yes: il primo rinforzo per Mourinho. La Roma strappa il prestito secco

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LONDON, ENGLAND - SEPTEMBER 11: Ainsley Maitland-Niles of Arsenal battles for possession with Pierre Lees Melou of Norwich City during the Premier League match between Arsenal and Norwich City at Emirates Stadium on September 11, 2021 in London, England. (Photo by Ryan Pierse/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Non nascondiamolo: da mesi José Mourinho aveva chiesto rinforzi e la prima settimana di gennaio stava passando senza che nessuno fosse ancora sbarcato a Trigoria, ma ecco che è arrivato il sì per l’inglese Ainsley Maitland-Niles. Il calendario ora non aiuta affatto, visto che nel giro di quattro giorni la squadra giallorossa dovrà giocare contro il Milan e la Juventus. Come dire: se le cose vanno bene sarà apoteosi, altrimenti il rischio di perdere terreno in classifica si farebbe senz’altro più forte.

Per questa ragione il general manager Tiago Pinto non vuole perdere tempo e così, visto che si faceva fatica a trovare l’accordo con l’Arsenal per avere subito MaitlandNiles, si è cambiato formula della trattativa e, grazie al prestito secco per 500 mila euro (più 500 di bonus), è arrivato il sospirato assenso. Ieri notte c’è stato lo scambio di documenti e oggi il terzino destro inglese, 24 anni, che per sei mesi guadagnerà circa 1,2 milioni netti, dovrebbe sostenere le visite mediche a Londra per poi sbarcare subito in Italia. Tra l’altro, essendo fresco reduce dal Covid, non dovrebbe avere problemi di green pass e così, teoricamente, potrebbe essere disponibile già per domenica contro la Juventus.

Preso Maitland-Niles: tutto fatto per il jolly dell’Arsenal

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LIVERPOOL, ENGLAND - NOVEMBER 20: Mohamed Salah of Liverpool runs with the ball past Ainsley Maitland-Niles of Arsenal during the Premier League match between Liverpool and Arsenal at Anfield on November 20, 2021 in Liverpool, England. (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

Il Tempo (E. Zotti) – Missione compiuta. Tiago Pinto è riuscito a piazzare il primo colpo del mercato invernale: nelle prossime ore MaitlandNiles diventerà un nuovo giocatore della Roma. La fumata bianca è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri dopo una lunga trattativa con l’Arsenal: l’impossibilità da parte dei giallorossi di formulare un’offerta per un prestito con obbligo di riscatto e la ferma volontà dei Gunners di non accettare un diritto di riscatto fissato a 10 milioni, ha convinto le parti a giungere ad un compromesso.

L’inglese si trasferirà nella Capitale in prestito secco fino a giugno, un’operazione che costerà alla Roma un milione di euro ( 500mila subito più altrettanti di bonus) oltre all’intero stipendio del giocatore. La nuova formula del trasferimento ha costretto Pinto ad alzare leggermente la proposta d’ingaggio presentata inizialmente all’entourage di Maitland-Niles.

Oggi il classe ’97 svolgerà le visite mediche a Londra e rimarrà in Inghilterra ancora qualche giorno, per sbrigare tutte le formalità burocratiche previste per un cittadino extracomunitario ed ottenere il permesso di lavoro. Averlo a disposizione per la gara di domani con il Milan è impossibile, ma la speranza a Trigoria è quella di poterlo portare in panchina per l’altro big match in programma domenica all’Olimpico contro la Juventus.

I prossimi mesi serviranno a Mourinho per capire se Maitland-Niles rispecchia in pieno il profilo di giocatore che serve alla Roma: se il ventiquattrenne dovesse conquistare lo Special One, la società riallaccerà i contatti con l’Arsenal per gettare le basi per un acquisto a titolo definitivo.

Adesso Pinto potrà dedicarsi alla ricerca di un rinforzo per il centrocampo, ma anche in questo caso l’unica strada percorribile è quella del prestito con diritto di riscatto. Formula che esclude automaticamente le piste Kamara, Grillitsh e Zakaria, che a giugno saranno liberi a parametro zero.

Si rivede Farelli. Spinazzola ok per febbraio

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Leonardo Spinazzola and Daniele De Rossi celebrate for victory of the UEFA EURO, EM, Europameisterschaft,Fussball 2020 Final football match between Italy and England at Wembley stadium in London England, July 11th, 2021. Photo Andrea Staccioli / Insidefoto andreaxstaccioli

Il Tempo (E. Zotti) – A Trigoria si rivede Simone Farelli. Per un breve periodo, il trentottenne che la scorsa stagione ha ricoperto il ruolo di terzo portiere della Roma, farà parte dello staff tecnico di José Mourinho a causa della momentanea indisponibilità di Nuno Santos – preparatore dei portieri – che tornerà al suo lavoro nei prossimi giorni.

Nel frattempo Leonardo Spinazzola scalpita per tornare ad allenarsi con la squadra. Il suo recupero procede bene e nei prossimi giorni intensificherà il lavoro sul campo prima di volare in Finlandia per una visita al tendine d’Achille con il il dottor Lempainen – che lo scorso luglio ha operato il giocatore – propedeutica al rientro in gruppo.

Una volta ottenuto l’ok per ritornare a lavorare con il resto della rosa, sarà necessario attendere almeno un paio di settimane per consentire al terzino di tornare in forma e riprendere pian piano il ritmo partita. Difficilmente Spinazzola tornerà in campo in una gara ufficiale prima di febbraio ma, a distanza di sei mesi dall’infortunio rimediato in Nazionale, il peggio sembra essere passato.