Pagine Romaniste (L. Meriggioli)“Quando il direttore mi ha detto di Azmoun mi ha anche detto che sarebbe arrivato un altro attaccante. Io aspetto, sono contento se arriva qualcun altro altro di qualità”. Queste le parole dello Special One, che fin da subito hanno iniziato a far sognare i tifosi della Roma. Nulla contro Azmoun sia chiaro, ma dopo un’estate passata ad attendere un bomber, tra i vari nomi come Morata, Scamacca e chi più ne ha più ne metta, il mercato in attacco dei giallorossi non poteva essere concluso con il solo arrivo dell’iraniano. Allora si accendono le speranze, i sogni… di rivedere quella coppia unita, ma non nel grigiore dell‘Inghilterra, nel sole di Roma.

L’esperienza di Mourinho e Lukaku al Chelsea e allo United

Il portoghese e l’attaccante hanno condiviso due esperienze insieme. La prima è avvenuta nell’agosto2013, ed è stata piuttosto breve. Due spezzoni con il Chelsea in Premier League e poi la sconfitta in Supercoppa Europea contro il Bayer Monaco, in cui fu fatale il rigore sbagliato proprio da Lukaku. I due si sono poi riuniti al Manchester United nel 2017, ma solo per 18 mesi, quando i Red Devils esonerarono Mourinho.

I dati del belga con lo Special One 

La prima esperienza, quello al Chelsea, fruttò solamente 122 minuti di gioco e un pesantissimo rigore sbagliato. Decisamente meglio è stato il percorso in quel di Manchester, quando Big Rom realizzò 27 reti in 48 presenze. Molto bene anche i numeri europei in Champions League, con 5 goal in 8 partite. La coppia Romelu-José ha portato ben 33 marcature e 11 assist nelle 76 volte in cui si sono incontrati tra Londra e Manchester.

Come cambierebbe la Roma di Romelu 

Con Lukaku non solo migliorerebbe la qualità della rosa dei giallorossi, che si ritroverebbero ad avere una panchina di tutto rispetto con Belotti, Azmoun, El Shaarawy, Solbakken e l’infortunato Abraham, ma cambierebbe inevitabilmente anche il modo di giocare. Tanto lavoro sporco e appoggio per i compagni innanzitutto. La presenza in area di rigore di Big Rom permetterebbe la liberazione dello spazio a Dybala, spesso tarpato dalle difese nemiche. Inoltre Lukaku sarebbe un’arma in più per i calci piazzati, che tra l’altro sono uno dei punti forti degli uomini di Mourinho.

La coppia riunita

“Abbiamo avuto un buon rapporto lavorativo e personale, perché lui mi ha compreso sia come uomo sia come persona. Ai tempi lui non mi aveva capito, perché ero un giovane ragazzo e non conosceva il background della mia vita. Ora invece lo conosce, sa l’uomo che sono, gli sarò sempre grato perché è stato il mio sogno da bambino essere allenato da lui. Ognuno ha il suo rapporto particolare con Mourinho. Ogni tanto facciamo a testate, ma lo adoro. E penso che mi adori anche lui”. Queste le parole di Lukaku su un rapporto che dopo un inizio difficile sembra essere sbocciato e che potrebbe ritrovarsi in quel di Roma.