Il Messaggero (S. Carina) – Che fosse una persona speciale  se ne erano accorti in tanti. DDR non avrà vinto lo scudetto ma questi sono riconoscimenti che vanno oltre. E ieri si è capito il perché. Daniele chiede prima “grande rispetto per un allenatore che ha fatto la storia del calcio italiano. Provo simpatia per lui perché giocava con mio padre. Il confronto tra risultatisti e giochisti? Non esiste, non potrei mai non avere rispetto per tecnici come lui, Mourinho e Ancelotti“.

Poi affonda il colpo: “Dopo la vittoria sul Milan ho letto di una lezione di calcio mia a Pioli, perché avevo spostato El Shaarawy di fascia. Ero diventato uno scienziato. In realtà c’era solo una voglia di andare addosso a Stefano. Poi “De Rossi surclassa De Zerbi” e ho detto che non c’erano quei 4 gol di differenza. Ho letto “De Rossi ingabbia Tudor” e abbiamo vinto 1-0 una gara equilibrata. A me questo lavoro non mi cambierà, non vengo a tessere le mie lodi se le partite sono equilibrate. So che spesso c’è una gestione dell’analisi del match poco tecnica, ma il risultato orienta e sposta tantissimo”.

C’è da aspettarsi questa sera una Roma piena d’orgoglio e voglia di rifarsi. E servirà, perché la squadra è stanca, fisicamente e mentalmente. Come servirà avere un Dybala più dentro al gioco di quanto lo sia stato giovedì. Sulla presenza non ci sono dubbi: “Paulo finché sta in piedi gioca, può creare un gol in un centimetro quadrato. Non è che le riserve non siano all’altezza, ma ci sono giocatori talmente forti e con certe caratteristiche che insisto. Poi vedremo se avrò fatto bene o no. Fisicamente mi sta sorprendendo”.