Corriere della Sera (G. Piacentini) “Come si può pensare di mancare di rispetto al calcio quando vivi per tutto questo? Andare sotto la curva e gioire con i propri tifosi è una delle emozioni più belle. Mi sono dedicato sempre e solo a questo: è uno sfogo per tutto il periodo che ho vissuto. Sono felice per questo gol e per la vittoria”.

Di reti, in carriera, ne ha segnate tante Stephan El Shaarawy, ma quella di ieri al Monza al 90′ (già successo contro il Sassuolo il 12 settembre 2021, gol del 2-1 finale sempre all’Olimpico, nel giorno della millesima panchina di Mourinho in carriera) è di sicuro uno di quelli che hanno più significato per lui. La corsa sotto la Sud, le lacrime e poi l’abbraccio a fine partita con Lukaku e Zalewski, come lui era stato tirato in ballo da Fabrizio Corona nel caso scommesse.

“Sono state emozioni veramente forti. Ho sempre vissuto per questo, per il gol, per la gioia con i tifosi. È stata veramente una gioia incredibile realizzare il gol della vittoria. Poi c’è stato quel pianto, un pianto liberatorio dopo una settimana estremamente pesante. In quella corsa c’era un po’ tutto: la voglia di riscatto, la rabbia per aver dovuto sentito voci non vere. Sono sempre stato un professionista e non ho mai pensato di mancare di rispetto al mio lavoro e allo sport che amo: mi sento con là coscienza a posto al cento per cento”.