Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Per due che ne perde, tre ne ritrova. Certo, Mourinho  può sorridere soltanto a metà per il ritorno di Smalling, Renato Sanches e Llorente  perché come al solito non può mai contare su una rosa al completo ma deve sempre ingegnarsi sull’adattamento dei suoi e nuove formule per riuscire a trovare spunti positivi.

Se prima l’emergenza era in difesa e a centrocampo, ora lo è in attacco. Dybala Pellegrini fuori significa che la Roma è priva di fantasia e creatività, e che dovrà quindi sperare che il tandem Lukaku-Belotti si dimostri in vena come nel secondo tempo contro il Servette. Certo, quantomeno Mou può sicuramente essere felice per il ritorno dei centrali difensivi e del centrocampista portoghese. Smalling, Renato Sanches Llorente: una  Srl pronta a intervenire sulla formazione titolare e dare il giusto contributo alla squadra per garantire maggiore equilibrio.

Il grande atteso è naturalmente Chris Smalling che in questo inizio di stagione praticamente non si è visto. Neanche quando era in campo. Perché nelle prime tre partite contro SalernitanaVerona Milan ha commesso tanti errori per una condizione fisica non ottimale. Poi è stato costretto a fermarsi, consapevole dei problemi che non gli permettevano atleticamente e mentalmente di essere al top come nelle ultime due stagioni.

Così come il suo collega di reparto Llorente, lui alle prese con un problema muscolare che lo ha lasciato fuori esattamente quanto Smalling, da sosta a sosta. Sfortuna? In parte, perché Mourinho è sempre stato onesto nel parlare del giocatore e ad ammettere che gli stop muscolari rientrano nella storia clinica dello spagnolo. Così come di Sanches.

Il pupillo di Tiago Pinto si è fermato due volte per lesione ed è stato uno dei grandi rimpianti dell’inizio di stagione. Un po’ come lo fu Wijnaldum, bloccato all’inizio della sua avventura in giallorosso dopo appena 12 minuti giocati. Chiaro, l’infortunio è totalmente diverso e meno serio rispetto a quello dell’olandese, ma adesso la speranza di Mou è di poterlo finalmente avere a disposizione per costruire il centrocampo dei suoi desideri. La Srl è pronta a tornare, la Roma incrocia le dita per il futuro.