Corriere della Sera – Se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, molti rimarrebbero scioccati”. Romelu Lukaku ci ha messo pochissimo tempo a prendersi la Roma, ma qualche mese fa le cose sarebbero potute andare diversamente.

Dal ritiro della nazionale belga, il numero 90 romanista non chiarisce del tutto le dinamiche che lo hanno portato alla Roma, ma qualche sassolino dalle scarpe vuole comunque toglierselo: “Sono state scritte tante stupidaggini su di me – le sue parole –: in molti parlano e a me non piace girare troppo intorno alle cose. Parlerò a tempo debito, ma se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati”.

Non nomina mai la JuventusLukaku, ma il riferimento è abbastanza evidente: “La più grande sciocchezza che ho letto è che sarei dovuto andare in un club, ma non aveva alcun senso. C’erano alcune squadre in cui sicuramente non sarei andato: alla fine bisogna anche soppesare quello che è successo a livello calcistico e personale negli ultimi anni ed è per questo che ho fatto la mia scelta. Non parlo molto fuori dal campo, non è nel mio stile. Preferisco parlare sul terreno di gioco, ma a volte è anche bello dire alla gente cosa è successo e penso che un giorno lo farò. Perché non adesso? Perché ora voglio concentrarmi sul calcio. Quando dico delle cose, queste vengono prese fuori contesto e io non voglio che accada. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto ma ora sono concentrato sulla Roma e sul Belgio. Sono in buona forma e voglio continuare così, Sono come LeBron James: gioca da tanti anni e ha sempre dovuto sopportare molto. Ma ogni estate lavora come un animale e ogni volta smentisce tutti”.