Il Giornale (M. Di Dio) – Ventidue minuti per l’uno-due mortifero, altri 80 (con due recuperi monstre nei due tempi, apparsi francamente eccessivi) per difendere a denti stretti il vantaggio e la qualificazione in inferiorità numerica, pur non rinunciando ad attaccare. Esulta due volte De Rossi: per la quinta semifinale europea in sette stagioni della Roma; per la permanenza sulla panchina giallorossa anche nella prossima stagione.
Per Pioli è un doppio game over: i rossoneri salutano anche l’ultimo obiettivo stagionale e questo potrebbe significare la fine del rapporto con il tecnico emiliano dopo cinque anni.
Su una cosa non possono esserci dubbi: al netto delle occasioni milaniste e dei tre legni colpiti tra andata e ritorno, la Roma è la squadra che ha meritato di più il passaggio in semifinale. Questione di approccio
migliore nelle due partite della truppa giallorossa. E lettura migliore a livello tattico e di scelta degli uomini della doppia sfida da parte di De Rossi. E poi c’è il momento d’oro nei derby di Gianluca Mancini che fa il bis dell’andata e segna il terzo gol in 12 giorni considerando anche quello con la Lazio.
II Milan, che nel primo tempo sfiora il gol con Loftus-Cheek (Traversa), in versione super offensiva negli ultimi 25 minuti sfonda solo sui titoli di coda con la girata di testa di Gabbia sul cross di Leao. Svilar mura su Chukwueze e la sfida può andare in archivio. Con Pioli ormai a rischio conferma, guardando anche la faccia scura di Ibrahimovic in tribuna.
De Rossi che invece compie un’altra impresa: non male in poco meno di 100 giorni sulla panchina della Roma. Ora in semifinale (la prima in casa) sfiderà i campioni di Germania del Bayer Leverkusen.