Roma-Helsinki 3-0, le pagelle: Dybala, ed è subito oro. Belotti Gallo cedrone, Zaniolo laborioso

Pagine Romaniste (R. Gentili) – Uno, due, tre, canta. La Roma rialza la bandiera giallorossa – oggi eccezionalmente nera e rossa, colori della terza maglia -, e risale in sella al cavallo per tagliare da primi il girone. L’Helsinki, limitato anche dall’immediata espulsione del capitano Tenho, viene rispedito in Finlandia con su allegato un 3-0 chiaro e ben scritto.

Al netto del vantaggio numerico, le reti arrivano sono nella ripresa. Cioè quando entra Dybala, subito indicatore della via maestra con l’1-0 siglato a neppure un minuto dall’ingresso. Sciolta dai propri timori, ci pensano anche poi Pellegrini e Belotti, alla prima rete giallorossa. Domenica l’Atalanta verrà affrontata nelle condizioni, psicologiche soprattutto, ideali. E soprattutto in casa.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 – L’esterno del palo è amico sullo stacco di Hoskonen.

Mancini 6 – Incapace di tenere a bada i freni inibitori, è oltremodo falloso sin dall’inizio. L’ammonizione arriva ad Ibanez, ma lui la sfiora in diverse volte, soprattutto visto che la maggior parte degli interventi era evitabile. Fuori misura anche le gettate.

Ibanez 6 – Al centro, della difesa e del limbo in cui si inserisce per l’ammonizione presa. Da giallo il cartellino rischia di divenire rosso in un paio di occasioni. Concentrato sui palloni che arrivano nel suo recinto, che chiude dopo solo un tempo per evitare di bruciarlo. (Dal 46’ Smalling 6 – Sempre un tempo di riposo, poi serve).

Vina 6,5 – Protagonista del “piano B”, debutta da titolare. Taglia ben presto la corda a cui Mou lo aveva legato: da terzo di centrale torna nella terra maggiormente conosciuta: non male in avanti, da sinistra fa spiovere più coriandoli di Spinazzola. Serve però altro e Mou lo sacrifica, ma resta una prestazione a linee positive. (Dal 46’ Dybala 7,5 – Ed è subito classe. Un’azione, tanto gli basta per sbloccare la tirata partita. Non pensava ci fosse bisogno della sua classe, invece Mourinho si ricrede dopo l’opaca prima frazione e lo mette nella ripresa. Risultato? Segna il vantaggio)

Karsdorp 6 – Si riprende la fascia destra. Con annessi rischi, ovunque. Quando cercano di sfondare, i finlandesi puntano la flebile coppia, inizialmente, che forma con Mancini. Superate le paure, riesce a calpestare l’erba offensiva. I cross tornano dietro, quel pallone di Belotti su cui si avventa sul fondo. Abbassandosi – altro errore di comunicazione dopo Ludogorets – favorisce il palo di Hoskonen.

Cristiante 7 – Tira fuori gli artigli quando serve, graffiando la prestazione con il giallo. Strano forse a dirlo, ma la serata lo erge ad acceleratore del gioco: snellisce le idee premendo subito la freccia direzionata in avanti e con una forte conclusione da lontano stuzzica Hazard. (Dal 64’ Camara 6,5 – In Grecia l’atmosfera calda è nota, ma quella dell’Olimpico pieno non è da meno. Assapora per la prima volta l’aria frizzantina di casa, che non lo scompone dai propri doveri).

Matic 7 – Vede sentieri dove getta passaggi, rigorosamente in verticale. Soggettista del raddoppio, apre la corsia di sinistra con un’ottima girata di macchina. Cura la luce del set di centrocampo, spostandosi anche a sinistra. I dialoghi lenti ne hanno favorito ancora una volta il lavoro.

Spinazzola 6,5 – Vina lo sovrappone sul campo e non lo serve, poi – fin quando resta – anche nella prestazione. Uscito l’uruguaiano, riprende il nastro dei primi minuti: partecipa alla documentazione del vantaggio e del tris. 

Zaniolo 6,5 – Arde di determinazione, che lo porta ad ospitare la confusione di chi troppo vuole. Dispensa tacchi ed assist sartoriali, perdendosi però l’ago due volte davanti a Hazard. Cuce comunque gli assist per Pellegrini e Belotti. (Dal 76’ Abraham sv – Minuti, non disputati, per domenica).

Pellegrini 7 – Tenue il primo tempo, riempito da imprecisione quando non necessaria. La fortuna, e non solo,  però lo cerca e trova: bravo e fausto per la firma sul 2-0, premio di gara vissuta con vivere positivo.

Belotti 7,5 – Esordio giallorosso, è un assolo. Canta, finalmente, in giallorosso, ma con maglia rosanero (un caso?). Scaldato il diesel di cui è composto, è infiammato da subito da fare propositivo. Ondeggia fino a trequarti, Tenho prova a domarlo ma viene travolto dal rosso. Laborioso centravanti, aiuta Zaniolo a cercare la gioia: proprio Nicolò la fa toccare a lui dopo esercizi mal riusciti.

Mourinho 6,5 – Il piano prevede Vina, ma anche il riposo di Dybala. Lo ricambia dopo un primo tempo e va in porto.

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