Il Messaggero (A. Marani) – Il procuratore federale Giuseppe Chinè è intenzionato a chiudere in fretta la vicenda attorno al Sexy gate della Roma. Per questo ieri pomeriggio ha ascoltato il dirigente Vito Scala, ex braccio destro di Francesco Totti, e si appresta in queste ore a convocare anche la Ceo, Lina Souloukou, prima di stringere il cerchio definitivamente sul caso ascoltando il giovane calciatore della Primavera che ha materialmente rubato il video hard dal telefonino della dipendente licenziata (con il fidanzato) in seguito alla diffusione delle immagini.

Obiettivo della giustizia sportiva è capire se e quali tesserati abbiano violato il codice di comportamento etico che si basa sui principi di lealtà e correttezza. Se così fosse, dirigenti, atleti (anche i calciatori della prima squadra poiché il video ha avuto una diffusione virale) e lo stesso Club rischiano sanzioni pecuniarie, squalifiche e penalizzazioni.

Le domande a Vito Scala, manager giallorosso tuttofare e punto di riferimento per gli spogliatoi, accompagnato da Antonio Conte, avvocato della Roma, sono state incalzanti in quasi un’ora di colloquio.

I quesiti si sono focalizzati sulla cronologia degli eventi e sull’incontro avuto a settembre con la coppia a cui lui stesso, insieme con un altro dirigente, ora ex, Tiago Pinto, ha rivelato dell’esistenza del video e della confessione del baby-calciatore che avrebbe sottratto la clip dopo essersi fatto prestare il cellulare dalla dipendente per effettuare una telefonata al suo procuratore. Scala avrebbe, dunque, spiegato di avere agito con l’obiettivo di una ricomposizione del “fattaccio” nell’ottica di un suo superamento e di non essere stato a conoscenza degli ulteriori sviluppi, ossia della decisione della società di licenziare i due dipendenti a novembre.

Chinè ha chiesto conferme sul fatto che il “furto” fosse risalente a molto prima del provvedimento poi impugnato dalla coppia. Secondo quanto avrebbe riferito Scala di “due anni antecedente“, quando il giocatore era ancora minorenne. Ora bisognerà capire per quanti e quali telefonini dei tesserati è rimbalzato in tutto questo tempo.