Pagine Romaniste (E.Papi) – Nella bollente conferenza stampa pre-Frosinone di Josè Mourinho, tra i vari temi il portoghese ha parlato anche di un possibile cambio di sistema, annunciando la convocazione del giovane Joao Costa. “Per giocare a 4, ci servirà Joao Costa titolare. Sarà convocato ma non ti dico se giocheremo a 4”, così ha parlato lo Special One.

Ma chi è il giovane portoghese?

Joao Costa, classe 2005, nasce calcisticamente nel Palmeiras dove si mette in evidenza con l’Under 17. Prima del grande passo verso l’Europa però, il brasiliano è passato per l’Under 20 del Corinthians giocandoci per soli 6 mesi perché nel gennaio del 2022 i dirigenti della Roma hanno voluto anticipare la concorrenza delle altre big europee e portare l’appena sedicenne nel settore giovanile di Trigoria. Costa è partito dall’Under 17 per arrivare in una stagione e mezzo a convincere anche José Mourinho a convocarlo con i grandi. Inoltre a livello internazionale il fantasista è conteso tra Brasile e Portogallo. Infatti seppur cresciuto a Umuarama, nello stato del Paranà, ha la doppia cittadinanza. La nazionale lusitana l’ha già convocato per uno stage della loro Nazionale Under 17.

Le sue caratteristiche e qualità

Perché Mourinho ha deciso di convocarlo in vista di un possibile cambio modulo?
Oltre a un modus operandi già visto negli scorsi anni, nei momenti di difficoltà il portoghese si è affidato alla voglia e alla fame dei giovani canterani di Trigoria. In realtà tutto sta nelle qualità del giovane brasiliano, che vanno a colmare un vuoto tecnico della rosa giallorossa. Infatti tra i big offensivi non c’è nessun calciatore con le caratteristiche per poter ricoprire il ruolo di esterno alto a destra, se tuttavia a qualcuno fosse venuto in mente Dybala, è stato lo stesso Mourinho a spiegare l’impossibilità dell’argentino nel poter adattarsi in un ruolo così dispendioso.

In questo quadro emergenziale, con soli due difensori centrali a disposizione, e un passaggio quasi obbligato alla difesa a 4, si aprono le porte per Joao Costa che invece è la più classica delle ali destre. Ruolo che potrebbe ricoprire in caso di un ritorno al 4231.
Passo brevilineo, gran dribbling nello stretto e come i tanti fantasisti difficoltà nel finalizzare. Per chi segue il campionato Primavera non è una novità: ha una grande abilità nel crearsi occasioni ma poca lucidità sotto porta. In questa stagione qualcosa sembra essere cambiato; infatti nelle prime 5 partite ha giocato ben 385′ minuti finendo sul tabellino per un gol e un assist, conditi anche con due gialli.

Il compito dello Special One sarà quello di proteggere e aiutare a far sgrezzare il talento di Joao, come fatto in questi anni con Zalewski prima e Bove poi. Da parte sua il brasiliano dovrà saper sfruttare al meglio i minuti che gli saranno concessi per il suo bene, ma soprattutto per quello della Roma.