Il Messaggero (S. Carina) – È bastata una riflessione a voce alta – “Dybala è un campione, ma se ti gioca 15 partite all’anno, io che sono un dirigente, ci penserei” – per scatenare il putiferio. Perché anche a 47 anni, quando parla, Totti fa sempre rumore. Oltre al solito tam tam radiofonico e gli accesi dibattiti via social, sono scesi in campo diversi ex. In primis, Giuseppe Giannini: “Ognuno ha i suoi punti di vista. Dovessi decidere io, è un giocatore che terrei, i campioni non li manderei mai via”.

Si accoda Zibì Boniek: “Dybala vorrei averlo sempre con me. Io di uno come lui non mi privo”. Dello stesso avviso Roberto Pruzzo“L’argentino me lo terrei sempre. Anche se gioca un po’ di meno, secondo me è il giocatore migliore che c’è nel nostro campionato. È capace di monetizzare al massimo le prestazioni”.

Dybala guadagna 6milioni, quando è in campo è decisivo ma si è dovuto fermare già 5 volte per un totale di 82 giorni ma di sole 13 partite saltate. Ha un accordo che scade nel 2025 e il 1° luglio ripartirà la sarabanda della clausola che gli permette di liberarsi versando 12 milioni. A gennaio ci aveva fatto un pensiero concreto l’Atletico Madrid dell’amico Morata ma poi alcune operazioni in uscita non andate in porto dei Colchoneros avevano bloccato tutto.

Nelle ultime settimane si è fatto vivo l’Aston Villa in Premier ma soprattutto il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, oltre alle solite sirene provenienti dall’Arabia che lo lusingano ormai da un anno. Ad oggi, da Trigoria, di certo c’è che la Ceo Souloukou, in costante contatto con l’entourage del campione argentino, sta prendendo tempo. In primis infatti andrà annunciato il nuovo direttore sportivo ma poi, cosa più importante, ci vuole il via libera dei Friedkin. Che ancora non è arrivato. O perlomeno al momento non è stato comunicato al ragazzo. Ieri intanto Paulo ha letto con attenzione e stupore le parole di Totti. Per Francesco nutre un profondo rispetto ed eviterà di replicare.