Simon Kjaer, attraverso la sua pagina di Twitter, è tornato a parlare del derby di domani contro la Lazio. Queste le parole del difensore giallorosso:“Aspettando con ansia il derby di domani. Vogliamo vendicarci! Forza Romanisti! Forza Roma!”.
Twitter, Kjaer: “Vogliamo vendicarci del derby d’andata”
Allenamenti Roma – Tutti presenti eccetto Cassetti. Esposto striscione che recita: ‘Famoje male!’
Da Trigoria – Marco Calò
A meno uno dal derby della Capitale la squadra giallorossa scende in campo sul terreno del centro tecnico ‘Fulvio Bernardini’ di Trigoria. Domenica arriva la Lazio e la Roma deve vincere per cercare di raggiungere il terzo posto in classifica. Luis Enrique non potrà contare sugli squalificati Osvaldo, Gago e Cassetti. Indisponibile Nicolas Burdisso. La seduta odierna è stata anticipata alle 11. Fuori dai cancelli del ‘Fulvio Bernardini’ campeggiano due striscionei che recitano ‘Famoje male!‘ e ‘Palla o gambe… senza tregua… fino alla fine‘.
11.05 – Il gruppo scende in campo.
11.13 – Torello con il gruppo unico dopo il consueto riscaldamento. Tutti in gruppo a parte il solito N. Burdisso che continua nella riabilitazione. Vistosa fasciatura alla mano destra per Simone Perrotta. Rientrati nel gruppo della Prima squadra anche Viviani e Piscitella dopo gli impegni delle nazionali di categoria.
11.25 – Il gruppo prova schemi offensivi.
11.40 – Vengono provati passaggi con cross da destra e da sinistra, con due uomini che vanno in area a concludere l’azione.
11.50 – Effettuati esercizi nell’uno-due con conclusioni in porta da fuori.
12.00 – La squadra è a colloquio attorno a Luis Enrique. Sabatini e l’avv. Baldissoni seguono l’allenamento dalla terrazza di Trigoria.
12.05 – Si provano i calci da fermo.
12.20 – Termina l’allenamento.
(FINE)
SERIE A: ROMA-LAZIO (Stadio Olimpico– 4 marzo 2012 – ore 15.00)
INDISPONIBILI: N. Burdisso.
IN DUBBIO: /
SQUALIFICATI: Osvaldo, Cassetti e Gago.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Marquinho, De Rossi, Pjanic; Borini, Totti, Lamela.
Corriere dello Sport – Tutti i segreti di Roma-Lazio
L’ormai famosa “proposta” non cambierà. L’immutabilità è parte integrante del calcio di Luis Enrique. In quel tipo di gioco non contano i fattori che di solito, nella storia del pallone di casa nostra, hanno inciso su tante scelte degli allenatori: avversario, minutaggio, risultato, impegni successivi. Calcio d’attacco, sempre e comunque, basato sul possesso-palla forsennato, tanto che finché il pallone non ce l’hanno gli altri i rischi saranno sicuramente minori. (…)
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci
Il Romanista – Alemanno: «I tifosi spingano per lo stadio»
«Credo sia arrivato il momento per fare arrivare da parte di tutti i tifosi una sollecitazione alle società per far partire veramente i progetti dei nuovi stadi». Così il sindaco Gianni Alemanno sulla questione dei nuovi impianti di Roma e Lazio. «È tanto tempo che i tifosi aspettano – ha aggiunto il Sindaco in Campidoglio – e moltissimi me lo stanno chiedendo da tempo. Ora sta ai presidenti dei club dare un segnale: che si parta davvero con la progettazione e la costruzione di questi nuovi stadi. L’Olimpico è bellissimo, davvero. È un grande stadio per l’atletica. Ma poter vedere una partita a bordo campo è davvero tutta un’altra cosa».
Immediata la replica del vicepresidente e assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, che avalla l’invito di Alemanno, sottolineando però il fatto che «nessuna società ha ancora presentato un progetto vero nè al Comune nè alla Regione. Stanno aspettando tutti questa famosissima legge nazionale». Legge che al momento rimane ferma in Parlamento. «L’altro giorno ho partecipato a una riunione con la commissione di cui prima facevo parte – ha aggiunto – e credo che stiano lavorando finalmente alla determinazione di un testo che dovrebbe andare in legislativa alla Camera, se tutto va bene, la prossima settimana».
Per ora è tutto rimandato, dunque. Adesso la testa di tutti, dai tifosi ai garanti dell’ordine pubblico, è al derby tra Roma e Lazio, in programma domenica alle 15. «Mi auguro che non ci siano problemi di ordine pubblico di nessun genere – ha detto Gianni Alemanno a seguito della conferenza stampa di presentazione della Maratona di Roma, che si svolgerà il 18 marzo – e mi auguro soprattutto che ci sia un grande segnale di maturità da parte di tutte le tifoserie. Questo deve essere alla base di un bel derby»
Il Romanista – Valentina Vercillo
Il Messaggero – Lamela: “Gioco, segno e festeggio”
Era lì lì per rompere il ghiaccio lo scorso 16 ottobre, poi più continuava a dire «sono pronto» e più Luis Enrique pensava di non farlo giocare. L’unica soddisfazione per Erik Lamela nella sfida di andata contro la Lazio fu solo panchina. (…). L’esordio con gol, la settimana successiva contro il Palermo, dopo appena sette minuti di gioco. Da quel momento, Lamela è diventato un titolare, un punto fermo. Lampi di classe, giocate a intermittenza, qualche sussulto e alcune pause (per qualcuno, di troppo): due gol all’attivo in campionato, per certe statistiche uno e mezzo e per mezzo si intende quello con il Napoli, più autogol di De Sanctis che non rete dell’argentino. Una rete in Coppa Italia contro la Fiorentina. Non è un bomber ma per tutti è un gran bel giocatore, un predestinato.(…)
Il Messaggero – Alessandro Angeloni
Il Messaggero – “Vi racconto il mio record”
Allenatore professionista in attesa di sistemazione; opinionista in carriera; ballerino dilettante sotto i riflettori della tv. Marco Delvecchio, classe 1973, milanese con il cuore metà giallo e metà rosso, è l’uomo che ha segnato più gol nel derbydi Roma, nove. Un record impolverato ma che lo accompagna giorno per giorno (…)
Il Messaggero – Mimmo Ferretti
Gazzetta dello Sport – La paura di Sabatini? “Controllata”
Walter Sabatini insiste, e la città non lo capisce. Anche ieri ha battuto sullo stesso tasto. «Abbiamo una paura controllata di questo derby, ci aiuterà a radunare tutte le nostre qualità per imporci. L’importante è che la paura non diventi incontrollabile, perché sarebbe dannosa». Immediata pioggia di critiche dei tifosi sul d.s., che ha aggiunto: «È una sfida molto importante per noi, ma non la più importante. Il 3° posto? È un obiettivo ancora possibile, ma dipenderà proprio dal risultato di questa partita». Nel caso risultasse negativo per la Roma, il d.s. non teme reazioni della piazza. «I tifosi hanno mostrato più maturità di noi e hanno deciso di stare con la Roma. La piazza non ci abbandonerà».
Mentre il terzino José Angel, anche lui nel ciclone e probabile panchinaro, giura: «Abbiamo grande sete di rivincita, sarà una partita equilibrata. Della Lazio temo Klose, ma anche noi abbiamo grandi giocatori. Luis Enrique? Infonde certezze al gruppo». Chiusura dell’intervista sul tema doping: «In Italia c’è un controllo dopo ogni match, in Spagna non è così». Intanto, Nicolas Burdisso fa progressi. Fermo da novembre per la rottura del legamento e del piatto tibiale sinistri, dopo la visita di controllo effettuata ieri al ginocchio, il professor Cerulli che lo ha operato annuncia: «Il recupero sta andando oltre le più rosee aspettative».
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano
Il Messaggero – Luis, la Lazio per salvare il suo progetto
Luis Enrique viene amato o odiato a seconda dei risultati della Roma. Se la squadra vince, è un fenomeno. Se perde, un allenatore che non vale una lira. Non è ancora arrivato al punto di farsi amare (o odiare?) o anche solo sopportare indipendentemente dal verdetto settimanale del campo. Ecco perché non c’è un tifoso o un critico (onesto) che dica con certezza: Luis è scarso. Così come non c’è un tifoso o un critico che se la senta di affermare con sicurezza: Luis è uno bravo. Il suo rapporto con l’ambiente è in costante, precario equilibrio e un altro passo falso nel derby, dopo quello del 16 ottobre dello scorso anno, potrebbe costargli caro a livello di gradimento popolare. Perché la tifoseria può, in nome del Progetto, chiudere un occhio sull’eliminazione grottesca in Europa League o sulle tre pappine rimediate in coppa Italia dalla Juve oppure sulle nove sconfitte in campionato, con relativa modesta classifica, ma mal sopporterebbe un secondo ko contro la Lazio. (…)
Il Messaggero – Mimmo Ferretti
Il Romanista – Pjanic ok. Sorpresa Bojan?
Come previsto Miralem Pjanic si è allenato col gruppo e la sua presenza per il derby non è più in bilibo. A questo punto la squadra che affronterà la Lazio domani pomeriggio sembra fatta per otto undicesimi. Tre sono i dubbi che Luis Enrique dovrà sciogliere dopo l’allenamento di stamattina (anticipato alle 11 e preceduto dalla conferenza stampa delle 10): chi sarà il terzo di centrocampoe chi tra Lamela, Bojan e Borini affiancherà Francesco Totti in attacco.
Partiamo proprio da qui: il Capitano ha ormai completamente smaltito il pestone all’alluce del piede sinistro rimediato tre giorni fa in allenamento e, dopo aver saltato la partita d’andata, domenica sarà regolarmente al suo posto. Accanto a lui dovrebbero esserci Lamela, che due giorni fa non si è allenato in campo ma solo in palestra per colpa di un ritardo aereo e che invece ieri era regolarmente al suo posto, e Borini, tornato ancora più carico e convinto del solito dalla convocazione in Nazionale. Bojan però scalpita: lo spagnolo, dopo il gol all’Inter di un mese fa, ha visto il campo col contagocce e aspetta la sua occasione.
Chi lo ha visto a Trigoria in questi giorni lo descrive come prontissimo, in questa settimana, approfittando anche dell’assenza dei compagni di reparto si è allenato bene, e spera di aver convinto Luis Enrique a dargli un’occasione. Sembra difficile, al momento, togliere la maglia da titolare a Borini, il capocannoniere della Roma con 8 gol stagionali (7 in campionato più 1 in Coppa Italia), più semplice potrebbe essere soffiarla a Lamela, che non ha giocato al meglio le ultime partite ma a cui però l’allenatore spagnolo rinuncia sempre a malincuore. Tra 24 ore la decisione. Così come tra 24 ore ci sarà la decisione in merito al centrocampo. Due posti sono sicuri, e ci mancherebbe altro: sono quelli di Daniele De Rossi, regista davanti alla difesa, e, come detto, Miralem Pjanic. In quattro si giocano l’altra maglia da intermedio: Greco, al momento favorito, Simplicio, Marquinho e anche Perrotta. Ognuno si gioca le sue carte: il primo è segnalato in gran forma, il secondo è una sorta di talismano delle stracittadine, il terzo è il nuovo acquisto che potrebbe anche essere utile con suo sinistro da fuori aerea e il quarto ha l’esperienza che in partite del genere conta eccome. La stessa esperienza ce l’hanno anche tutti gli altri sicuri del posto in difesa: Stekelenburg in porta, Rosi a destra, Taddei a sinistra e la coppia formata da Juan e Heinze al centro.
Panchina quindi, e non è una novità, per Kjaer e José Angel. Ieri la squadra si è allenata molto sugli schemi offensivi e sulle marcature nell’uno contro uno. Evidentemente, i ricordi di Miroslav Klose fanno ancora paura. Al Bernardini c’era il Ct dell’Argentina, Sabella.
Il Romanista – Chiara Zucchelli
Il Messaggero – Perrotta o Simplicio con De Rossi e Pjanic
In quattro per una maglia. Con il recupero di Pjanic, che ieri ha svolto l’intera seduta senza avvertire nessun tipo di problema al retto femorale , e il rientro di De Rossi – puntualità alla riunione tecnica permettendo – l’ultimo posto a centrocampo, quello dello squalificato Gago, se lo contendono Simplicio, Greco, Perrotta e Marquinho. Il primo è il grande favorito. Ha recuperato dalla distorsione alla caviglia sinistra che lo aveva costretto ai box giovedì e con lui andrebbe a ricomporsi un trio che già molte volte è stato schierato da Luis.
Qualora invece il tecnico spagnolo fosse preoccupato maggiormente dalla mancanza di punti di riferimento che fornirà la Lazio e la conseguente densità che ci sarà in mediana, ecco che le quotazioni di Perrotta e Greco sarebbero in netto rialzo. L’incursore calabrese non parte titolare dal 4 dicembre (Fiorentina-Roma) e ultimamente non ha trovato molto spazio. (…). L’alternativa, sarebbe rappresentata da Greco. Rimane poi Marquinho: il brasiliano a Bergamo ha dimostrato di non essere ancora pronto ma con Luis Enrique (che ha anticipato l’allenamento odierno alle ore 11) non è esclusa la conferma. (…)
Il Messaggero – Stefano Carina
Il Messaggero – “Pronto per la Lazio”
David Thorne, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, si alza e raggiunge la prima fila dell’aereo che riporta Daniele De Rossi e Fabio Borinida Genova a Roma.
Il Messaggero – Ugo Trani
Corriere dello Sport – C’è Juan, la Roma sorride
Il segnale di una ritrovata importanza gli è arrivato direttamente dalla panchina, nel secondo tempo di Atalanta-Roma. Con la squadra ormai disarmata e in pugno a un avversario magnanimo, Juan è stato sostituito da Luis Enrique. Avrebbe rischiato di farsi male, prima della settimana del derby, ma soprattutto avrebbe rischiato l’ammonizione che sarebbe costata la squalifica. Mai richiamo fu più gradito.
Corriere dello Sport – Roberto Maida
Derby, Josè Angel: “Abbiamo sete di rivincita”
Il terzino della Roma Josè Angel, a -2 dal derby capitolino, si è concesso ai giornalisti spagnoli di Eurosport. Il numero 3 giallorosso ha parlato della stracittadina di domenica prossima per poi spaziare su altri temi: da suo inserimento nella nuova realtà italiana al rapporto con Luis Enrique, per finire alle differenze tra Liga e Serie A.
IL DERBY: “Abbiamo una grande sete di rivincita sia per la sconfitta all’ultimo minuto subita all’andata sia per l’ultimo bruciante ko contro l’Atalanta. Entrambe le squadre vengono da un momento particolare ed è difficile trovare una favorita. E’ una gara molto importante ma non decisiva. Mi aspetto una partita equilibrata anche se a mio avviso la chiave per spuntarla è avere il controllo del possesso palla. Se saremo bravi a fare questo avremo buone chance di portare a casa il derby”.
ATTENTI A KLOSE: “Il tedesco è una grandissimo giocatore, dobbiamo essere concentrati in difesa e impedirgli di fargli arrivare palloni invitanti in mezzo all’area dove è micidiale. Anche la Roma però ha tanti giocatori che possono risolvere questa sfida mi riferisco a Totti, Osvaldo, Pianjc e Lamela. Erik non lo conoscevo ma ha stupito tutti qua in Italia: è rapido, forte, poderoso. Entro un paio d’anni prevedo sarà uno dei giocatori più importanti d’Europa”.
LUIS ENRIQUE: “A Roma ogni giorno va meglio rispetto al precedente anche se i ritmi e lo stile sono assai differenti. La gente qui è veramente malata per il calcio e ha un amore viscerale per la squadra. Il mister? Luis Enrique è un ottimo tecnico, lo ha dimostrato al Barça B e anche qui a Roma sta facendo buone cose. Ha un idea molto chiara di calcio e la trasmetta ai suoi calciatori. Questo è molto importante perché infonde certezze al gruppo”.
LIGA-SERIE A: “Si tratta di due campionati molto differenti. Ci sono grandi giocatori sia qui che in Spagna però in Italia tutte le partite sono complicate e il livello di competizione è molto alta. Nella Liga la lotta per il primato è ridotta a Barça a Real, in Italia non è così ci sono almeno quattro o cinque squadre che possono contendersi il primato. Il doping? Su questo tema gli italiani sono decisamente più sensibili che in Spagna. Ogni weekend in cui c’è una partita c’è un controllo. In Spagna non è così”.
Repubblica.it – Simplicio: “Nessuna paura”. Bojan favorito su Lamela
“Io non ho paura“. Fabio Simplicio sembra quasi smentire il proprio direttore sportivo quando, dal Campidoglio, smonta in una parola l’ansia da derby di Sabatini, che aveva confidato di avere “moderata paura” della sfida. Il centrocampista brasiliano, invece, è anche pronto a candidarsi: “Nelle tre volte in cui ho giocato contro la Lazio sono sempre stato importante per la squadra“. Un gol e due rigori procurati, nelle stracittadine della scorsa stagione, soprattutto 3 vittorie su 3. Non abbastanza per convincere Luis Enrique a regalargli una maglia nella partita d’andata, persa al 93′ con un lampo di Klose. Chissà se avrà imparato la lezione.
SIMPLICIO, L’UOMO DERBY SI CANDIDA – Stavolta, a dire il vero, Simplicio potrebbe davvero scendere in campo dal primo minuto. Anche perché l’assenza dello squalificato Gago costringerà l’allenatore asturiano a ridisegnare il centrocampo. E Simplicio, rimasto fuori dalla lista dei convocati sia contro il Parma che a Bergamo per far posto a un Marquinho lontanissimo dall’essere in forma campionato, è il nome scelto più spesso per sostituire l’argentino arrivato in estate dal Real Madrid. Con Pjanic perfettamente recuperato, con De Rossi che dopo l’esilio in tribuna di Bergamo è tornato a sorridere e guiderà il centrocampo, una maglia sembra inevitabilmente destinata a finire sulle spalle del brasiliano. Che la paura da derby non sa neanche cosa sia: “È una parola che non fa parte del nostro vocabolario, vincerà chi sarà più concentrato. Cosa mi preoccupa dei biancocelesti? Nulla. Siamo sereni e stiamo bene per affrontare questa partita al massimo“. Anche perché vincere potrebbe voler dire riaprire il terzo posto: “Ci proveremo fino all’ultimo, il campionato è strano, ci sono ancora tante partite e può succedere di tutto“. Ma il brasiliano non è l’unico a candidarsi per una maglia.
BOJAN SCALPITA, LUIS CI PENSA – Novanta minuti da spettatore, seppure in panchina, a Bergamo. Prima, soltanto 116 minuti in 6 gare, spezzoni o poco più, tutti da subentrato. La vita romana di Bojan non deve somigliare a come l’aveva immaginata in estate, quando per scappare da Barcellona aveva scelto di soddisfare l’attesa di Luis Enrique, che intorno a lui voleva costruire il reparto avanzato della sua prima Roma. L’ultimo match da titolare in campionato nel nubifragio di Catania (gara sospesa), poi in coppa Italia nella disfatta di Torino con la Juve. Poi, per tutto il resto dell’inverno, è rimasto sotterrato da quella neve di cui si è sorpreso così tanto riempiendo twitter e facebook con una collezione di scatti degna di un’esposizione fotografica. Ora che la neve s’è sciolta e che la temperatura torna a scaldarsi, lo spagnolo sembra pronto ad abbandonare social network e playstation per tornare in campo. Luis Enrique ci pensa, lui è segnalato tra i più vivi in allenamento. Chissà che alla fine il guru asturiano che tanto aveva spinto per averlo non scelga di preferirlo a Lamela, a cui tanto piacerebbe festeggiare il compleanno sul campo, dopo averlo anticipato ricevendo in regalo da Messi gli scarpini della tripletta della “Pulga” alla Svizzera. Non saranno la sua taglia, ma chissà quanto vorrebbe indossarli per giocare il suo primo derby romano. Eppure, Luis pensa ad altro: la rivincita di Bojan.
SABATINI: “ULTIMO TRENO PER IL TERZO POSTO” – Una cosa è certa: stavolta anche Luis sa di non poter sbagliare scelta. Anche Sabatini, stamane in Campidoglio per inaugurare l’iniziativa “Roma e Lazio contro razzismo e antisemitismo“, ha voluto ribadire quanto per la Roma di oggi il match sia di importanza cruciale: “Il terzo posto dipenderà dal risultato di questa partita, ma anche se dovesse arrivare una sconfitta, la piazza non ci abbandonerà“. Più una richiesta che una certezza. Anche se fino a oggi “i tifosi hanno dimostrato di essere molto più maturi di noi. È vero, abbiamo una moderata paura, che sta crescendo con l’avvicinarsi della partita. Ma ci servirà per raccogliere e mettere in campo tutte le nostre risorse, energie e qualità“. Il direttore sportivo confida in uno di quei lampi di grande Roma visti in questa stagione: “Siamo una squadra capace di qualsiasi impresa. Stiamo facendo un percorso e arriveremo in fondo, ma non sarà il risultato di una singola partita a cancellare la Roma o a portarla nell’Olimpo“. L’Olimpico, quello sì, l’aspetta.
Repubblica.it – Matteo Pinci
Intitolazione strada a Franco Sensi, Pomarici: “La zona potrebbe essere Aurelia”
il Presidente dell’Assemblea Capitolina Marco Pomarici, durante un evento in Campidoglio, ha risposto alle domande in merito l’intitolazione di una strada romana all’indimenticato Presidente della Roma Franco Sensi. Queste le sue parole: “La parte logistica sta terminando il suo percorso e anche la zona è stata individuata, dovrebbe essere l’Aurelia – continua Pomarici come riportato da Omniroma – Mi piacerebbe che l’inaugurazione della strada coinvolga sia la vecchia società sia la nuova“.
A riguardo ha parlato anche il vicecapogruppo Pd di Roma Capitale, Fabrizio Panecaldo: “Positivo il fatto che stia proseguendo l’iter di intitolazione della strada al Presidente dell’As Roma Franco Sensi, proprio a due giorni di distanza dal derby capitolino propongo all’amministrazione comunale di procedere alla dedica di una strada della capitale anche allo storico Presidente della Lazio Umberto Lenzini“. Continua, tramite l’agenzia adnkronos: “Lunedì presenterò una mozione in assemblea capitolina, per ricordare colui che ha portato la prima volta nel dopoguerra lo scudetto nella città di Roma“.
Roma Primavera-Nocerina, in diretta dalle 14.25
L’As Roma tramite il suo profilo ufficiale Twitter, comunica che la partita della Roma Primavera allenata da Alberto De Rossi, contro la Nocerina sarà trasmessa in diretta sul canale telematico giallorosso RomaChannel, a partire dalle 14.25.
Prof. Cerulli: “Burdisso sta recuperando in fretta, è un professionista scrupoloso”
Il Prof. Giuliano Cerulli, dopo la visita di controllo al centro di Arezzo della Let People Move, al difensore della Roma Nicolas Burdisso, operato lo scorso novembre a cause delll’infortunio rimediato con la nazionale argentina, ha dichiarato: “Il recupero di Burdisso sta andando oltre le più rosee aspettative. E’ un professionista scrupoloso, seguito per il recupero da uno staff tecnico e medico di straordinaria preparazione“. Secondo quanto riportato dal sito ansa.it lo staff medico del professore, pronostica un ritorno in campo dal parte dell’argentino per la fine di maggio.
Derby – DiBenedetto presente in tribuna insieme a Tacopina
Il Presidente della Roma, Thomas DiBenedetto, sarà in Tribuna per assistere all’attesissimo derby capitolino. Il suo arrivo nella Capitale è previsto domenica mattina, e dopo un incontro con alcuni dirigenti giallorossi, come riportato dal sito forzaroma.info, lo ‘Zio Tom‘ si recherà allo Stadio Olimpico. Accanto alui per tifare Roma, anche Joe Tacopina, da ieri nella capitale. Piccola curiosità, la societa As Roma, ha respinto molte richieste a parte di politici o parenti degli stessi per i biglietti omaggio. In tribuna Autorità solo personaggi che fanno parte delle istituzioni al quale l’invito spetta direttamente al Coni.
Bologna-Novara, posticipata alle ore 18.30
La partita valida per la 26esima giornata del campionato di Serie A, tra il Bologna e il Novara, in programma domanica 4 marzo alle ore 15.00 allo Stadio Renato Dall’Ara, sarà posticipata alla ore 18.30. La decisione come riporta l’agenzia adnkronos, è stata presa su richiesta della società Emiliana, per evitare la concomitanza con i funerali di Lucio Dalla, prima del match sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo del cantautore.