La Gazzetta dello Sport (G.B. Olivero) – Se un allenatore pratico come José Mourinho tenta di nascondere le crepe del presente con i quadri del passato significa che la situazione è grave. Una ricca bacheca garantisce tanti bei racconti ai nipotini, ma non la giustificazione di un rendimento deficitario come quello attuale giallorosso. Nella storia del calcio e della Roma ci sono tanti allenatori criticati ed esonerati per molto meno.

Eusebio Di Francesco, ad esempio, fu accompagnato alla porta dopo un terzo posto e una semifinale di Champions (dal valore tecnico ben superiore alla vittoria in Conference League) nel 2017-18 e da una controversa eliminazione negli ottavi di Champions nel 2018-2019. Josè fa legittimamente notare lo splendido cammino europeo della sua Roma, ma il bilancio italiano finora è di due sesti posti e due eliminazioni nei quarti di Coppa Italia, con una rosa che legittimava altre ambizioni, anche per il valore riconosciuto al tecnico. Che ora non deve difendersi con le parole, ma con i fatti.