Il Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Un brano testimonia l’amore di Ligabue per la città di Roma e la stima profonda che nutre nei confronti di Francesco Totti, citato nell’incipit di “Una canzone senza tempo”, al centro della quale c’è Roma, la città eterna, con i suoi difetti ma anche con tutto il suo incanto. E la cornice giusta per una storia senza tempo. Nel testo i poster del Capitano sono rimasti alle pareti del ristorante, impolverati dal tempo. Totti è il campione che Luciano, appassionato di calcio, ha ammirato e che è rimasto nella memoria della gente: “In realtà la canzone è una storia d’amore che vuole essere eterna, rivivo una esperienza fatta a Roma, e Roma, che è la città eterna, è il contesto migliore. La prima cosa che mi fa venire in mente che tutto è rimasto immutato è trovare in una trattoria le immagini di Totti alle pareti. Poi da un punto di vista personale io sono un romantico, a me piacciono le bandiere. Il fatto che Totti sia nato in quella città, cresciuto nelle giovanili e non abbia mai accettato compensi più importanti e la possibilità di vincere trofei maggiori lo rende un campione difficile da dimenticare e quasi impossibile da eguagliare”.
Ligabue canta Roma, i suo fascino e i suoi miti e con la sua sensibilità da “forestiero” riesce a svelare l’essenza della città e a celebrarla attraverso i versi della sua canzone, facendo di Roma lo sfondo ideale di una storia d’amore che sembra sfidare il tempo e resistergli.