Le sfide di Mourinho per ripartire bene

Il Tempo (M. Juric) – Le partite ufficiali come fossero acqua nel deserto. Nessuno lo ammetterà mai, ma il countdown verso il 4 gennaio comincia ad essere una priorità in casa Roma. Per tutti. Dai giocatori all’allenatore, fino agli stessi tifosi. Per mettere la sordina a tutte le chiacchiere di queste ultime settimane. A partire dalla nebulosa mai schiarita sul futuro in giallorosso di José Mourinho. Acqua sul fuoco non l’ha mai buttata nessuno e chissà se l’allenatore vorrà mai farlo in modo chiaro. Certamente i suoi continui giochi fotografici sui social non confermano nulla, ma neanche tranquillizzano.

Pastura ma non pesca, lanciando ami senza mai recuperare. Il pacchetto comunicativo di Mourinho è così, prendere o lasciare. Che fanno il paio con le frasi sibilline di El Shaarawy: “Pensiamo che il mister sia molto concentrato sulla Roma, lo sanno tutti. È come sempre, presente in ogni situazione. Lo vediamo sereno e concentrato sulla Roma. Futuro? Non abbiamo parlato. Noi ci auguriamo che possa rimanere”.

Che nel vocabolario neutro dei calciatori sa molto di non lo so, non chiedetemelo. E se lo sapessi non ve lo direi. Prima arriva Roma-Bologna meglio è, così da stoppare sul nascere anche eventuali alibi per i calciatori. Intanto la squadra continua ad allenarsi ad Albufeira in vista dell’ultima amichevole contro il Waalwijk in programma domani alle 16 (diretta DAZN) e del ritorno a Roma al termine della gara.

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