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La conferenza di De Rossi: “I cross nel calcio si subiranno sempre. Contro il Torino dovevamo dare una mano ad Angelino. Ci lavoreremo” – VIDEO

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Nella vigilia di Monza-Roma, valida per la ventisettesima giornata di Serie A, Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Come sta la squadra e come gestirete Dybala?

“Dybala sta bene, dobbiamo essere contenti. Secondo me è un discorso pisco-fisico, sta bene e dobbiamo essere contenti della sua condizione come di quella di altri”.

l Monza?

“Nelle ultime partite hanno cambiato qualcosina, avendo risultati positive. Dobbiamo preparare più partite, ma siamo pronti. Affrontiamo una squadra con un allenatore che stimo, ci siamo sentiti qualche giorno fa. Domani proveremo a batterlo”.

Al netto che hanno giocato quasi tutti i giocatori in rosa, si può dire che la Roma è più famiglia di ieri?

“Non so del passato, ho sentito qualcosa ma cerco di gestire come ho fatto anche alla SPAL. Non è molto diverso da quando ero il capitano nello spogliatoio, abbiamo da fare scelte diverse e responsabilità diverse. Hai detto famiglia, se non lo siamo lo stiamo per diventare e per me dà una grossa mano per i risultati sportivi. Se si sta bene, si lavora un’ora in più senza scappare a casa. I calciatori devono essere felici di fare un lavoro fisico e mentale perfetto, è uno scambio alla pari. Noi stiamo qui dalle 07:15, fino alla sera. Questo è un lavoro faticoso, ma bello. I calciatori devono fare il loro lavoro, altrimenti il nostro atteggiamento deve cambiare”.

Dybala meglio nel 3-5-2? Come sta Lukaku?

“Paulo ha segnato su rigore, da fuori area e con un inserimento: non c’è niente di tattico che lo limiti o lo esalti. Può succedere anche giocando con un 5-5-0. Romelu in discussione? Non so che intendi, lo sono tutti sempre me compreso. Le scelte derivano dal rendimento o dalla condizione. La sua condizione è da stella, che corre e lotta sempre. Questo rende felice tutti, è un calciatore che tutti vorrebbero. Non vedo musi lunghi, è il loro lavoro. Romelu da questo punto di vista è il giocatore perfetto”.

Sente un’aria di smobilitazione?

“No, siamo bravi a metterci la serenità. I risultati ci danno una mano, noi siamo un po’ a parte da quanto succede negli uffici. Le grandi squadre tendono a mettere la Prima Squadra in una condizione ideale per farle fare un buon lavoro. Io mi devo interfacciare per il mio ruolo e tutti sono a disposizione 24 ore su 24. So che ci saranno cambiamenti, ma devo concentrarmi sul lavoro. I risultati ci mettono in una situazione migliori, per il resto non ho voce in capitolo. L’atmosfera mi sembra positiva, non vedo che sta succedendo qualcosa di particolare”.

Smalling?

“Sta finendo la fase di reintegro, magari è solo premura mia. Quando non giochi da tempo, ti senti bene ma i muscoli non sono più abituati. Lo stress fisico da gara è diverso: volevo mettergli due cani da guardia ai lati, per metterlo più a suo agio. In allenamento si lavora d’equipe e io volevo metterlo più comodo. A Frosinone l’ho messo per fargli riassaporare il campo in una gara più tranquilla. Ho cercato di proteggerlo, ma in futuro sarà importante al di là dello schieramento”.

Paredes?

“Sta migliorando ciò che gli chiedo, sul possesso palla gli sto chiedendo di fare qualcosina di diverso: è molto intelligente. Anche senza palla lo è. Sicuramente è bello il centrocampista energico che entra in scivolata, così come quello grintoso, ma temporeggiare è fondamentale. Non gli chiedo cose diverse, sono solo sfumature che ai centrocampisti mi permetto di dargli qualche insegnamento in più”.

Hai 5 centrali per 2 posti, di cui 3 si sentono titolari. Ci può essere una Roma a 3 e mezzo?

“Tutti si sentono titolari (ride, ndr). Sì potrebbe essere un’opzione: Mancini sa fare un po’ tutto e bene, sono contentissimo lui. Noi abbiamo 3 terzini destri molto forti, anche Angleino per me può giocare lì. Magari l’ideale sarebbe avere un’ala pura davanti a lui, noi lì abbiamo più trequartisti. Dall’altra parte con Stephan è più fattibile. Guardiola ha giocato tante partite così. Dipende dalla gara e non perché non abbiamo terzini”.

Il Monza ha messo in difficoltà in tanti. Come ci si comporta?

“Ha messo in difficoltà tutti: la Roma all’andata, ora il Milan. Sanno giocare a calcio, ma sono meno aggressivi di Atalanta e Torino. Per qunato riguarda i cross: è importante la marcatura in area e la gestione. Su Zapata, poteva essere evitato il cross in quanto l’attaccante era ben marcato e gli vanno fatti complimenti. Serviva una mano ad Angelino su Bellanova per non far partire il cross. Ci lavoreremo, poi è chiaro che i cross li subiremo sempre come è normale nel calcio”.