La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Male che vada ci sono ancora 11 partite, nella migliore delle ipotesi 14. La stagione della Roma sta entrando nella sua fase decisiva, quella che dovrà portare la squadra di De Rossi in Champions (via campionato) e possibilmente il più avanti possibile in Europa League. Due mesi caldissimi, in cui l’allenatore della Roma inevitabilmente dovrà dosare le forze, soprattutto se poi i giallorossi dovessero superare il Milan in coppa. Ecco perché ci sono alcuni duelli all’interno della rosa romanista che avranno il doppio beneficio: dare una doppia soluzione all’allenatore e tenere alta la tensione. Anzi tripla: per qualcuno disegnare anche il futuro.

Sono sostanzialmente cinque i duelli interni alla Roma, da qui alla fine della stagione. Quasi tutti in difesa, uno solo in attacco. Dietro, infatti Ndicka e Mancini sono sicuramente favoriti su Smalling e Llorente, esattamente come a destra Karsdorp parte in vantaggio rispetto a Celik (equilibrata invece la sfida Spinazzola-Angeliño). Davanti, invece, con l’infortunio di Azmoun il recupero di Abraham arriva al momento giusto, anche se al centravanti inglese bisognerà dare ancora tempo per tornare ad uno stato di forma accettabile e riprendere confidenza con campo e partita.

Tra l’altro, Llorente in questo ultimo rush deve convincere la Roma a investire i 5 milioni che servono per il suo riscatto. Esattamente come Smalling deve convincere il club che potrà contare su di lui anche nella prossima stagione. I dubbi su un suo utilizzo nella difesa a 4 non esistono, visto che al Manchester United ha giocato quasi sempre con questa linea. Ed allora si tratta di rubare la scena a Ndicka e riprendersi il suo posto al sole.