Uomo del momento nel calciomercato italiano: Frattesi. In occasione della seconda giornata di raduno con la Nazionale a Coverciano, il giocatore del Sassuolo, è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni sul suo futuro:

Hai la sensazione che questa possa essere l’estate più importante della tua vita? Quest’anno all’inizio non è stato facile. Devo ringraziare il Sassuolo e il mister che mi hanno permesso di fare le cose con calma. Sarà un’estate importante, bisognerà prendere delle decisioni importanti. Probabilmente hai ragione”.

Essere sul mercato ti toglie tranquillità? “E’ sempre un piacere trovarsi in mezzo a questi discorsi. Vuol dire che le cose fatte in passato sono state quelle giuste, devo continuare a lavorare così e poi al resto ci penseranno Carnevali e gli altri al resto. Ho detto al mio procuratore di chiamarmi solo in caso di cose importanti”.

Quest’anno c’è stata una svolta del calcio italiano? “Ci tengo a fare i complimenti ai ragazzi dell’Under 20, innanzitutto. E’ mancata solo un po’ di fortuna in finale. Per quanto riguarda il calcio italiano la percezione che si fa è sbagliata, tendiamo sempre a denigrarlo. Per noi è sempre migliore quello degli altri ma questa cosa non è assolutamente vera”.

Il centrocampo è il reparto più forte che abbiamo, come mai? “Per quanto mi riguarda è il reparto con più competizione, sono d’accordo. E’ quello più completo. Per fare entrambe le fasi bisogna avere passo”.

Sceglierai la squadra che arriva in base al blasone o in base al calcio che propongono? “E’ una scelta importante, vanno fatte considerazioni anche in base al modulo. Un centrocampo a tre con la mezzala è sicuramente diverso rispetto a un centrocampo a due”.

Hai un modello di riferimento? “Ne ho uno qui ed è Barella, in Italia è il migliore sotto questo punto di vista. Ho la possibilità di studiarlo da vicino e sicuramente è una fonte di ispirazione per me anche perché fa assist”.

Preferisci restare in Serie A o all’estero? “Nella mia carriera sono sempre andato avanti step dopo step, almeno nella mia testa bisogna fare prima un altro passaggio in una squadra italiana prima di andare fuori. Sono convinto che prima o poi ci andrò, ma bisogna andarci pronti”.

In cosa devi migliorare? “Costruire di più il gioco, ci sto lavorando. E poi migliorare nell’ultimo passaggio, è un’altra cosa che devo migliorare”.

Quanto la Nazionale conta sulla tua scelta di trasferirti questa estate in un top club? “Mister Mancini è molto attento anche ai giocatori delle squadre di media classifica. Incide ma non per il blasone del club ma perché vai a giocare delle partite con un appeal diverso, quello ti dà più spessore”.

La garanzia di titolarità sarà importante per te? “Non è fondamentale, in un top club nessuno può darti garanzie”.