La Repubblica (M. Juric) – Contro la Juventus si chiuderà il 2023 della Roma di Josè Mourinho. Un anno solare con molte luci ed alcune ombre per la squadra giallorossa che è stata ad un passo dal secondo trofeo europeo consecutivo dopo la Conference League del 2022.

Basterebbe la parola Budapest per raccontare il 2023 della Roma. Quella partita racconta tutti i pregi e difetti dell’essere romanista. Una finale, quella di Europa League che è stata persa e non si limita solo alle lacrime di Paulo Dybala o all’arbitraggio di Taylor. In Ungheria c’è stata un’invasione a tinte giallorosse e la condivisione di un amore nonostante le lacrime. Lì, però, Josè Mourinho ha confermato la sua permanenza a Roma e promesso una rivincita. Ad agosto poi l’acquisto di Romelu Lukaku che ha portato più di 5000 tifosi a Ciampino per invadere l’aeroporto e salutare il nuovo campione. Difficile consegnare ora lo scettro del migliore del 2023 ad un solo calciatore. Per questo la scelta ricade su José Mourinho che è il vero leader dello spogliatoio ed il capo popolo di un’intera tifoseria.