Wenninger: “Abbiamo la possibilità di qualificarci ai quarti di Champions e vogliamo farlo”

A due giorni dall’esordio in Women’s Champions League, Carina Wenninger ha parlato al podcast “Their Pitch”. Di seguito le dichiarazioni del difensore della Roma Femminile.

Come ti trovi con il capitano Elisa Bartoli? 
Lei è molto carina. E mi piace molto giocare accanto a lei. Per me è fantastico stare alla Roma. Veramente, questo succede molto in questo momento in cui sto imparando l’italiano ed Elisa non parla molto l’inglese, ma penso che ci sia il giusto feeling, la giusta connessione tra noi. Abbiamo la stessa mentalità, la stessa leadership, la stessa età. Proviamo a motivare il team e penso che posso imparare molto da lei. È molto interessante vedere come fa le cose con esperienza e ammiro questa cosa. In molte sfaccettature il modo di fare italiano è diverso dalla mia mentalità austro-germanica, ma amo averla accanto a me sul terreno di gioco”.

Il Bayern Monaco.
Sono andata molto giovane a giocare a Monaco, perché era l’unico modo di essere una professionista, visto che in Austria non era possibile. Quello tedesco è un campionato di alto livello, soprattutto dal punto di vista atletico. Se dovessi fare un paragone con il campionato italiano direi che la Serie A è molto molto tattica, con allenatori giovani che praticano la difesa a 3 che per me è un grande cambiamento dal punto di vista tattico. Il campionato tedesco dal punto di vista atletico è simile a quello inglese e quello svedese”.

Com’è stato per te passare da un top team europeo a una squadra come la Roma che si è qualificata per la prima volta alla fase a gironi di Champions League?
Per me è bellissimo (essere alla Roma, ndr). Veramente, sono arrivata qui e specialmente in Champions League ho visto nella faccia della gente, delle calciatrici e delle persone dello staff la felicità e l’orgoglio di quanto raggiunto in un breve lasso di tempo come 5 anni. Un qualcosa di impressionante e che mi è piaciuto molto. Al Bayern Monaco raggiungere la fase a gironi era una cosa considerata normale, probabilmente l’obiettivo era quello di raggiungere i quarti di finale. Il passaggio alla Roma per me è interessante perché può farmi migliorare come persona e come calciatrice in una maniera diversa, rispetto all’esperienza degli anni precedenti”.

Perché hai scelto la Roma?
Per molte ragioni, la prima è che mi piace l’Italia. Mi piace la positività della gente, da austriaca ero solita andare al mare in vacanza in Italia, poi mi sono detta a me stessa di non essere più giovane e avevo voglia di provare un’esperienza differente dal punto di vista linguistico e culturale, volevo qualcosa che mi facesse abbandonare la mia comfort zone. La Roma non era l’unico club con cui il mio agente era in contatto, ma avevo una giusta sensazione a riguardo, poi per la città. Non volevo fare un passo indietro e la Roma era una buona squadra che giocava in Champions League”.

Cosa c’è di speciale in questa squadra? 
La gente romana in generale vive il calcio in maniera molto passionale e questa è una cosa molto bella. Un’altra cosa che mi ha colpito è lo staff che è molto, molto preparato”.

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