Il Corriere della Sera (L. Valdiserri) –  La Roma di Daniele De Rossi ha toccato il suo apice nella doppia sfida dei quarti di finale di Europa League contro il Milan. Ha battuto una squadra data da tutti per favorita, ha spezzato il tabu che vedeva i giallorossi senza vittorie da 9 scontri diretti. Il doppio confronto, però, specialmente la gara di ritorno giocata in 10 contro 11 dal 31′ per l’espulsione di Celik, è costata un tesoro di energie fisiche e mentali.

Non è un caso che quattro giorni dopo Roma-Milan 2-1 vittoria a tempo scaduto nel mini-recupero di Udine, il pareggio all’89’ contro il Napoli e la sconfitta di giovedì sera contro il Bayer Leverkusen.

Sono parecchi i giocatori cardine della squadra – da Cristante a Paredes, da Mancini a El Shaarawy, passando per Dybala che non ha mai giocato così tanti minuti di fila che umanamente sono meno brillanti rispetto all’inizio della gestione di DDR. In otto giorni la Roma è attesa da queste partite: contro la Juventus, in casa, giovedì a Leverkusn, domenica 12 a Bergamo contro l’Atalanta, in quello che è diventato un vero e proprio spareggio per la zona Champions League. È  arrivato il temuto tempo delle scelte.