Totti ora è spiazzato. Pensa agli States

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Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Francesco Totti è rimasto spiazzato dalle dichiarazioni di Pallotta. Quelle del pomeriggio, parzialmente rettificate dall’ufficio stampa avevano già creato qualche perplessità, quelle più chiare, giunte in serata, non lasciano più dubbi. Pallotta ha deciso che Totti smetta di giocare. Non glielo ha ancora detto chiaramente, ma le sue parole non devono essere interpretate. «Il suo corpo non gli permette di giocare allo stesso modo di prima». Su questo il capitano non è d’accordo. Si sente bene fisicamente, non vuole un altro contratto come premio alla carriera, ma si sente in grado di andare ancora avanti, da calciatore. Quanta sofferenza in queste settimane seduto in panchina, il capitano si sente ancora in grado di fare la differenza. In questa stagione il suo ruolo è stato assolutamente marginale. Anche a causa del lungo infortunio muscolare che lo ha costretto a restare fermo per più di tre mesi. Solo 227 minuti in campionato, appena 19 quelli in Champions. E le speranze di avere più spazio in queste ultime settimane sono poche, anche perché ha un risentimento alla gamba sinistra e potrebbe non essere disponibile per la partita contro l’Inter.

LA DECISIONE – Adesso Francesco deve valutare cosa fare. E’ diventato papà per la terza volta da pochi giorni, c’è tutta la vita da riorganizzare. Ma con questa uscita di Pallotta, che lo ha spiazzato, ferito, deluso, deve pensare anche a quello che sarà il suo futuro. Che aveva sperato fosse ancora colorato di giallorosso, ma a questo punto non sarà più così. Perché l’ultima bandiera è costretta ad ammainare. Totti vuole giocare, si sente in grado di farlo, nessuno può decidere per lui. E allora in queste ore, con il cuore in tumulto, sta prendendo in considerazione l’ipotesi di chiudere la carriera con un’altra maglia. Un’idea che aveva sfiorato, ma che poi aveva sempre messo da parte, fiducioso che la storia con la Roma avrebbe avuto un lieto fine.

ALL’ESTERO – Totti aspetta una comunicazione ufficiale da parte della società e poi farà le sue valutazioni. Per continuare a giocare può andare solo all’estero, mai e poi mai potrebbe indossare la maglia di un club italiano. Finora ci sono stati solo sondaggi, ma appena sarà di dominio pubblico che Totti cerca una squadra le offerte arriveranno numerose. E il destino vuole che per chiudere la carriera potrebbe andare nel Paese del suo presidente. Non a Miami, dove non c’è una squadra all’altezza del suo nome, ma a Los Angeles, dove hanno giocato grandi campioni a cominciare da Beckham e dove oggi i pilastri sono Keane, Gerrard e Cole. Totti si era espresso favorevolmente per questa soluzione in passato, ma lo faceva scherzando. Oggi quell’ipotesi fantasiosa può diventare realtà.

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