Totti è ancora ai box. Garcia tentato da Sadiq

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Il Corriere dello Sport (R.Maida) – Servirà ancora pazienza. Francesco Totti non giocherà nemmeno contro il Chievo, alla ripresa del campionato. Il controllo clinico effettuato ieri, che non riguardava soltanto i problemi attuali, ha dato esiti incoraggianti. Ma Totti dovrà lavorare con una certa intensità per molti giorni prima di poter giocare una partita di serie A. Un bel problema per Rudi Garcia, che a Verona non avrà neppure il centravanti titolare, Dzeko, e poche alternative in attacco, a meno che Sabatini non gli regali in fretta il sostituto di Iturbe.

LA SITUAZIONE – Lo staff medico della Roma ha studiato una tabella, naturalmente concertata con il fido Vito Scala: a tre mesi dall’infortunio patito contro il Carpi, che ha creato una lacerazione al tendine della coscia già segnata due volte nei precedenti quattro anni, Totti dovrà fare una nuova preparazione atletica. In formato mini, perché non c’è il tempo di ricominciare da capo. Ma comunque personalizzata. Alternerà allenamenti con il resto della squadra a sedute di lavoro individuali, che gli consentano di gestire i carichi e di ritrovare il tono muscolare.

CONSERVARE – Totti sapeva già tutto dal giorno del suo compleanno, il 27 settembre, quando era stato sottoposto ai primi esami strumentali: «Starò fermo tre o quattro mesi» disse con un sorriso. In molti pensarono a una battuta, invece la prognosi era proprio quella. Del resto Totti non aveva tante alternative: l’intervento chirurgico, che sarebbe stato utile a risolvere il problema, lo avrebbe costretto a chiudere la stagione con largo anticipo. E a 39 anni, non sarebbe stata una grande idea. Meglio quindi optare per una terapia conservativa, con l’idea di rimettersi in gioco nel girone di ritorno. Con ogni probabilità Totti salterà anche il Milan, che arriverà all’Olimpico il 10 gennaio. Poi si vedrà. Il suo obiettivo è comunque giocare ancora. Non soltanto in questa stagione ma anche nella prossima. Come ha detto a Pallotta nell’incontro prenatalizio, non ha smesso di divertirsi e perciò sarà felice di prolungare la sua esperienza di calciatore finché il fisico glielo consentirà.

IDEE – Dunque per le prossime due partite la Roma si ritrova con l’emergenza attaccanti. Dzeko è stato squalificato per gli insulti all’arbitro Gervasoni durante la partita contro il Genoa. La società sta valutando il ricorso, almeno per la cancellazione della seconda giornata di sospensione, tanto è vero che ha presentato il preavviso di reclamo. Ma le speranze sono poche, visto l’inequivocabile labiale in inglese. E comunque il ricorso varrebbe eventualmente per il Milan. Per il Chievo invece Garcia dovrà inventare una soluzione diversa. Due le possibilità: l’accentramento di Gervinho, già utilizzato come prima punta a Palermo dove segnò due gol, oppure la promozione del nigeriano Sadiq, che è un centravanti di ruolo e appena prima della pausa di Natale ha segnato il primo gol in serie A. A 18 anni Sadiq è considerato pronto a giocare tra i grandi, così come l’amico e coetaneo Nura, terzino destro, ora fermo per un’aritmia cardiaca (dovrebbe tornare idoneo entro gennaio).

BUCHI – Ma i problemi della Roma non si fermano qui dal momento che a centrocampo (solo contro il Chievo) mancheranno Pjanic e Nainggolan, pure squalificati. Non è escluso il ricorso al 4-2-3-1 con Florenzi in posizione avanzata, Iago Falque trequartista e Salah esterno sinistro. A quel punto la cerniera mediana sarebbe composta da De Rossi e uno tra Keita – non ancora al top – e Vainqueur. In difesa dunque, davanti a Szczesny, potrebbe essere rispolverato Maicon sulla linea di Manolas, Rüdiger e Digne. Garcia lavorerà su ogni ipotesi da oggi pomeriggio, quando è fissata la ripresa degli allenamenti a Trigoria.

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