Tommasi e la questione stipendi: “Disposti a parlarne… Non adesso”

Corriere dello Sport (A.Ramazzotti) – Tagli stipendi, ripresa allenamenti e paura per i calciatori contagiati. Tommasi ha parlato a tutto tondo di quello che sta succedendo. Queste le sue parole:

Quando si riprenderà a giocare?

Non lo so. Mi auguro presto perchè il calcio sarà un termometro della società: quando il pallone rotolerà di nuovo, saremo fuori da questo incubo.

Il ministro Spadafora e il presidente della FIGC Gravina sperano che la A torni in campo il 3 maggio…

Come hanno fatto gli inglesi, trovo più corretto dire che non si riprenderà fino a una certa data, piuttosto che indicare un giorno. In Spagna il Valencia ha il 35% di contagiati e questo vuol dire che il calcio deve prestare grande attenzione a quello che fa.

Quindi secondo lei per ora non bisogna neppure allenarsi…

Chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i suoi tesserati, non so cosa abbia in mente. Lo dico senza voler fare polemiche. E’ pericoloso.

Lotito e altri presidenti non la pensano così…

In Spagna ci sono decine di giocatori positivi, mentre in Italia magari non tutti hanno fatto il test e ci sono più asintomatici di quelli che si pensa. Lotito forse avrà buoni informatori e saprà quando davvero si ricomincerà il campionato.

Gravina ha detto che il taglio agli stipendi dei giocatori non è più un tabù. Cosa risponde?

Che i primi interessati alla sostenibilità del sistema calcio sono gli stessi calciatori e tutte le persone che ci lavorano. Il problema degli stipendi va posto a tempo debito.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti